1. Che siano estratti da fiori,
frutti, resine o cortecce tutti gli
oli essenziali sono dotati (in
misura maggiore o minore) di
proprietà antibiotiche,
antisettiche, antinfiammatorie,
ed antivirali. Queste proprietà
sono state usate dagli antichi Egizi per
imbalsamare i defunti, nel corso dei millenni
per purificare gli ambienti in caso di
pestilenze e pandemie. Essi non hanno solo
la capacità di eliminare virus e batteri, ma
soprattutto stimolano il nostro sistema
immunitario, rafforzandolo. Oltre all’utilizzo
in profumi e creme per il loro aroma
(caratteristico per ognuno di loro)
essi vengono utilizzati nelle pomate a
base di erbe sia per le loro proprietà
intrinseche che per la loro capacità di
bloccare la proliferazione di batteri,
evitando così l’utilizzo di sostanze
nocive anche per l’uomo.
La materia che studia le proprietà, il
loro ottenimento ed utilizzo è
c o n o s c i u t a c o l n o m e d i
Aromatologia. Mentre si parla di
Aromaterapia quando si applicano le
loro proprietà terapeutiche.
Lo sai che ...
Pagina 4 Passo lento Giugno 2014
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Giugno
2014
Notizie di rilievo:
• Il magnesio
• Adattogeni ed
omeostasi
• Frutta di stagio-
ne: Fragola
• Oli essenziali
Le info di
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Il Magnesio (Mg)
Il magnesio è un importante fatto-
re di crescita, un tonico generale,
un rigeneratore cellulare, un equili-
bratore psichico, un antisettico per
uso esterno ed interno, è utile nella
prevenzione dell'invecchiamento,
tremori, astenie, disturbi digestivi,
affezioni respiratorie, allergie. Au-
menta le reazioni di difesa dell'or-
ganismo. Esso si trova nel frumen-
to, avena, orzo, mais, datteri, spi-
naci, patata, barbabietola ed altri
numerosi vegetali e frutti, la raffi-
nazione dei cereali e del sale mari-
no, la cottura (bollitura in primis)
delle verdure fanno perdere ai
nostri cibi gran parte del magnesio
e questo si traduce in un impoveri-
mento che può portare a squilibri
e a patologie. La sua carenza è
associata con disturbi di carattere
metabolico, in quanto il magnesio
è un cofattore in oltre 300 reazioni
enzimatiche, oltre a svolgere un
ruolo importante nel mantenimen-
to del tono muscolare e neurologi-
co. Scoprire però una carenza di
magnesio non è facile, perché essa
risulta dalle analisi solo quando la
sua carenza a livello intra-cellulare
è tale da provocare sintomi come
aritmia cardiaca, crisi epilettiche,
ipertensione, sindrome preme-
struale, stress. Risulta utile in caso
di diabete, alcolismo, e malassorbi-
mento intestinale (morbo di
Crohn, celicahia), se si prendono
medicinali che ne limitano l'assor-
bimento a livello intestinale. È
commercializzato sotto forma di
sale, come carbonato di magnesio
o cloruro di magnesio, o legato a
sostanze organiche (es: magnesio
aspartato, magnesio oxiprolinato,
magnesio gluconato etc.) Queste
ultime consentono, solitamente,
un migliore assorbimento a livello
intestinale, ma anche il magnesio
citrato e magnesio cloruro sono
biodisponibili; mentre in altri com-
posti (Magnesio carbonato, idros-
sido, solfato) viene utilizzato come
antiacido o lassativo. Qual'è la
formulazione migliore? Dipende,
ci sono persone che ottengono
maggiori benefici con il carbonato,
altri con il cloruro o con il citrato.
Quindi meglio provare e trovare la
formulazione che più ci giova.
In caso di patologie renali
assumerlo SOLO sotto
controllo medico.
2. Pagina 2 Passo lento Giugno 2014
Ogni organismo sano è
dotato della capacità di
OMEOSTASI: è in grado
cioè di mantenersi in
condizioni di stabilità di
fronte ai cambiamenti che
s i p r o d u c o n o s i a
nell'ambiente fisico che lo
circonda, sia al proprio
interno. Simili meccanismi
adattativi costituiscono
tuttavia per l'organismo un
vero e proprio "lavoro":
richiedono cioè energia. Spesso
tale energia si esaurisce, e si può
spezzare quell'equilibrio che
produce uno stato di benessere e
di salute, e questo dà luogo a una
sensazione di disagio, di
malessere, di "esaurimento" fisico
e mentale, fino ad arrivare talvolta
all'insorgere della malattia.
Quando ci accorgiamo che il
nostro organismo non risponde
più come dovrebbe, l'ideale
sarebbe concederci delle pause,
dimenticare i problemi che ci
assillano o addirittura fare una
vacanza, in modo da ripristinare
l'equlibrio perduto.
Ma poiché questo
non sempre è
possibile, dobbiamo
trovare il modo di
s u p e r a r e i l
momento critico,
così da andare
a v a n t i s e n z a
rompere l'equilibrio
tanto importante per il nostro
benessere e la nostra salute.
L'azione degli Adattogeni non
provoca alcun disordine nelle
funzioni fisiologiche dell'organismo;
infatti il ripristino degli equilibri
alterati non avviene a svantaggio di
altri, poiché le piante Adattogene
non forzano in una direzione o
nell'altra, ma tendono al ripristino di
valori normali, indipendentemente
dalla tendenza di squilibrio iniziale.
In particolare l'azione di tutte queste
piante è consigliabile per garantire
un equilibrato apporto energetico e
tonificante per chi studia, per chi
lavora, per chi fa sport, quando è
richiesta un' integrazione alimentare
energetica e tonificante, come ad
esempio nei cambi di stagione,
quando è necessaria una sferzata di
energia. Gli Adattogeni più
conosciuti del mondo vegetale,
sono sicuramente il Ginseng e
l'Eleuterococco, ma possiamo
citarne molti altri come il Guaranà,
la Rhodiola, la Schisandra, la
Withania e non dobbiamo
dimenticando il Ginkgo biloba che,
migliorando in particolare il
microcircolo cerebrale, può
stimolare le capacità cognitive e
quindi la memoria; ma dobbiamo
ricordare anche altre sostanze
naturali come la Pappa Reale e il
Polline, che associate alle suddette
piante ne potenziano e completano
gli effetti di rigenerazione
dell'organismo.
Adattogeni e omeostasi
Il concetto di
sostanze
Adattogene fu
introdotto nel
1947 dallo
scienziato russo
Lazarev, ma è
stato quasi
ignorato per
mezzo secolo.
Frutta di stagione: Fragola (Fragaria vesca)
diuretica, depurativa, lassativa.
Per trarne maggiori vantaggi va
mangiata a digiuno, come
aperitivo, il suo succo è
battericida. Per l’alto contenuto
di vitamina C è indicata nelle
convalescenze. Per uso esterno
si può utilizzare la sua polpa
come maschera antirughe e
schiarente. In cucina da
prediligere l’uso a crudo,
talquale o in insalate (si
possono usare anche le
foglioline) ma non mancano
pietanze e primi piatti che la
utilizzano (risotto
alle fragole, per
esempio) oltre alle
conserve ed ai
liquori.
Pianta erbacea, perenne
appartiene alla famiglia delle
rosacee, i piccoli fiori bianchi
si trasformano in quelli che
n o i i m p r o p r i a m e n t e
chiamiamo frutti di colore
rosso, che appaiono solo dal
secondo anno. La pianta in
natura si trova in boschi,
radure, siepi fino a 1500 m in
altezza, ma l’uomo ha
selezionato delle varietà che si
differenziano dalla pianta
originale per grandezza e tipo
di coltivazione. Contiene
ferro, fosforo, magnesio,
potassio, zolfo, calcio, silice,
iodio, bromo; vitamine B, C,
E, K. Lo zucchero che la
caratterizza è il levulosio,
perciò la fragola può essere
mangiata dai diabetici. È
rimineralizzante, rinfrescante,
Esistono molte
varietà di
fragole, persino
quelle
rampicanti, e
tutte sono
derivate dalla
fragolina di
bosco.
Pagina 3Passo lentoGiugno 2014
Tiramisù con le fragole
Ingredienti:
fragoline di bosco (o fragole affettate)
250 g di yogurt bianco
miele d’acacia q.b
savoiardi q.b.
(oppure torta tipo pan di Spagna)
succo d’arancia bionda
cocco rapè
Versare lo yogurt in una ciotola capiente,
unire il miele (non troppo per non coprire
il sapore delle fragole). Bagnare appena i
savoiardi nel succo d’arancia filtrato.
In alternativa tagliare la torta a fette e
spruzzarle appena sempre col succo. Pulire,
sciacquare e tamponare le fragoline, poi
procedere con la composizione.
Sul fondo fare uno strato leggero con la
crema di yogurt/miele; poi alternare i
savoiardi (o le fette di torta), le fragoline ed
il cocco rapè, un altro strato di crema di
yogurt/miele, finendo con uno strato di
fragoline e cocco rapè. Far riposare in frigo
per un paio d’ore e servire.