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La Libia
Confini:
● Confina a nord-ovest con la Tunisia
● A ovest con l’Algeria
● A sud con il Niger e il Ciad
● A sud-est con il Sudan
● A est con l’Egitto.
POSIZIONE.
La Libia, ufficialmente Stato Della Libia è uno Stato
del Nord africa.
La Libia occupa la parte centrale del Nord Africa,
affacciandosi sul Mar Mediterraneo intorno al Golfo
della Sirte. La Libia è il quarto paese dell’Africa per
superficie, il diciassettesimo del mondo.
MORFOLOGIA
La Libia è dotata di una lunga costa mediterranea ed
il suo territorio è prevalentemente piatto. A ovest,
l’altopiano raggiunge il mare creando insenature e
scogliere profonde. Ad est, la costa è bassa.
È dotata di una pianura costiera abbastanza estesa
che si alza man mano che ci si trova verso FEZZEN.
L’interno è basso, fino a 250 metri, con l’eccezione
del massiccio del TIBESTI, caratterizzato da
deserto.
Monti Tibesti
IDROGRAFIA
Il territorio libico ospita principalmente UADI
SAHARIANI che canalizzano l’acqua della stagione
delle pioghie. Gli unici fiumi perenni sono KI’AM,
RAMLA, DERNA.
La falda acquifera poco profonda in vicinanza del
mare, diventa più profonda inoltrandosi nel
FEZZEN.Le depressioni del deserto, danno luogo a
piccoli laghi. Per supplire il bisogno di acqua è stato
FIUME RAMLA
Demografia
Nel 2010,prima dei conflitti,la Libia si collocava tra i paesi ad
indice di sviluppo umano medio-alto,all’epoca la speranza
di vita media della popolazione era di 73 anni e la mortalità
infantile era del 17%. La densità di popolamento rimane
ancora oggi molto bassa e si addensa soprattutto lungo la
costa. Il 20 % della popolazione risiede nella capitale
Tripoli.Altri centri importanti sono: Bengasi,capoluogo della
Cirenaica,Al Bayda,terza città più grande della Libia.
Al 2014,l’86% della popolazione abita in città. La popolazione
Libica parla l’arabo e il berbero e usa come moneta il
denaro Libico.
IL CLIMA
Il clima libico è fortemente influenzato dal Deserto a
sud e dal Mediterraneo a nord. Sulla regione
costiera la temperatura è piuttosto temperato: 26°
d’estate 14° d’inverno. In estate, la temperatura può
superare i 45°. Nelle pianure centrali domina un
clima semiarido, mentre il deserto a sud è soggetto a
lunghi periodi di siccità. Sulla fascia costiera, più
umida generalmente soffia il GHIBILI, un vento
secco carico di sabbia.
LA LINGUA
L’arabi è la lingua ufficiale del paese. La lingua
berbera è parlata, ma senza alcun riconoscimento
ufficiale, da circa 160000 persone. In vari centri
all’interno, come GHAT, AUGILA, la lingua italiana e
quella inglese sono utilizzate a livello economico per
i commerci
Etnie
I Libici sono principalmente Arabi,Berberi e Tuareg.I limitati gruppi tribali Hausa
e Tedu di stanza nel Sud della Libia conducono vita nomade e seminomade.
La maggioranza dei paesi stranieri presenti nel paese proviene da altri paesi
africani specialmente dall’Egitto. Più di un milione di abitanti risiede in Libia.
Permane una piccola minoranza di italiani.
Dei 64 570 ebrei presenti nel paese,nel 1948,50.000 emigrarono in Israele ,a
seguito di vari pogrom,a seguito della guerra dei 6 giorni, i 4.000 ebrei rimasti i
Libia subirono un nuovo pogrom.
Solo poche famiglie restarono in da estremisti bia,nel 1970 i bene degli ebrei libici
furono confiscati,successive compensazioni furono negate dal governo di
Gheddafi.
La sinagoga di Tripoli restaurata nel 1999 è stata rasa al islamici
CULTURA E RAPPORTO
TRA I POPOLI LIBICI
La Libia, venne sempre considerata un unica regione,
ma ha sempre visto l’esistenza di due territori LA
TRIPOLITANIA, LA CIRENAICA con culture ed
ideologie completamente diverse. Nella storia invece,
La Libia è sempre stata considerata come una nazione
unita a causa di invasioni, sottomisisoni e dittature.
RELIGIONI
Dal 1970 la confessione ISLAMICA è stata
proclamata religione di stato.
I Musulmani sono circa il 97%, i cristiani circa il 3% e
di questi circa 56000 sono CATTOLICI. La
maggioranza della popolazione araba è
araba-berbera è SUNNITA, mentre la maggioranza
di berberi del Gebel Nefusa è IBADITA
LE MALATTIE
Le malattie strasmesse da artropodi non sembrano
presentare reali pericolo. Sono improbabili ma pur
sempre possibili, la leishmanisi, la, febbre ricorrente,
la febbre della valle del Rift, la febbre da flebotoki, la
febbre del Nilo occidentali è il tifo. Neanche la
malaria rappresenta un reale pericolo: il rischio di
malaria esiste da febbraio a fine agosto.
Altre malattie
LE MALATTIE TRASMESSE TRAMITE GLI
ALIMENTI E L’ACQUA SONO FREQUENTI
SOPRATTUTTO QUELLE AD EVOLUZIONE
BENIGNA. Con diarrea, o semplice dissenteria,
(probabile anche l’infezione amebica). Da
ricordare comunque la possibilità di altre forme
meno ricorrenti, quali l’epatite A, febbre tifoidi, le
cestodosi intestinali e quelle tissutali, la brucellosi
e la giardiasi.
ALTRI RISCHI
Comprendono teoricamente la poliomenite, dato
che da 5 anni non vengono segnalati casi. Possibili
anche il tracoma, la rabbia, morsi di serpenti e
punture di scorpioni costituiscono rischi in certe
aree. La schistosomiasi ha un elevata prevalenza La
tubercolosi è endemica. La febbre Q è diffusa nelle
aree dove si alleva il bestiame.
Vaccinazioni consigliate: Epatite A, febbre tifoide e
rabbia.
ARTE
Numerose sono le pitture e LE INCISIONI Rupestri,
una interessante testimonianza sulla fauna e sui
popoli che un tempo abitarono il DESERTO. Il
nascere della pittura rupestre si può collocare nel
Neolitico e si può distinguere in due fasi. L’una
pre-camelica, naturalistica e assai raffinata, l’altra di
epoca Carmelina schematica è scadente. Successivi
elemnti artistici punici, greci, romani, arabi, ottomnai
e colinaili oltre che moderni, sono custoditi nei musei
LETTERATURA
Nella letteratura libica contemporanea, i generi
prevalenti sono la POESIA e il Racconto breve.
Fuard kaabazi è Khalifa Tillisi sono tra i letterati che
maggiormente si sono spesi la traduzione e
l’interscambio tra la letteratura italiana e la
letteratura libica. Tra gli scrittori libici si sono
affermati maggiormente nel XXI secolo vi sono
IBRAHIM KUNI e HISHAM MATAR
ECONOMIA
Fino agli anni cinquanta del XX secolo considerata
una dei paesi più poveri del mondo, soprattutto a
causa dell’improduttuvità del territorio. La Libia
registrava già nel 1977 il Reddito annuo pro capite
più elevato del continente africano, grazie allo
sfruttamento dei grandi giacimenti di petrolio. Il
nuovo regime investì anche nello sviluppo
dell’industria leggera, dell’infrastrutture e nella
modernizzazione dell’agricoltura.
Risorse
Primario:
L’agricoltura riveste scarsa importanza, per la
scarsità d’acqua e per la limitatissima superficie
coltivabile. I principali prodotti agricoli sono:
CEREALI, GRANO E ORZO, coltivati nella fascia
costiera e sulle pendici settentrionali. Lungo questa
crescono anche vite e OLIVO, AGRUMI e alberi da
frutta. Nelle zone pre-desertiche crescono lo
SPARTO, STUOIE; e inoltre tabacco, arachidi
Secondario
Lo sviluppo economico della Libia è rappresentato
dal PETROLIO. Il petrolio, di cui la Libia è secondo
produttore del continente africano, contribuisce oltre
il 25% è rappresenta la quasi totalità delle
esportazioni. I principali giacimenti petroliferi:
HOFRA, GIALO, MAGID.. Sono collegati a oleodotti.
Esistono inoltre, caspuci giacimenti di gas naturale.
Vi sono anche saline. L’industria manifattura è di
dimensioni modeste, tessili, alimentari; attività
Settore terziario
Si sta sviluppando nel paese una rete di servizi alle
imprese, finanza, servizi della persone. Poco a poco
le reti stradali si sviluppano.
Esportazioni e importazioni: Le sanzioni economiche
in vigore dal 1991 al 1999 hanno fortemente ridotto
gli scambi commerciali della Libia, la cui bilancia è
sempre stata in forte attivo grazie all’esportazione di
GREGGIO, destinato all’Italia. In cambio di beni
industriali e alimentari.
Trasporti, e risorse
minerarie
I maggiori porti sono TRIPOLI, BENGASI,
relativamente recente e destinato unicamente
all’imbarco del petrolio. la rete stradale, è asfaltata
per terzo. Un autostrada costiera è in progetto. È
stata invece smantellata la RETE FERROVIARIA
DEI TEMPI Coloniali. Buona parte delle ricchezze
del paese si ansa sui proventi dell’esportazione di
PETROLIO e GAS NATURALE
Turismo
Per tutti gli anni settanta è ottanta il governo l'unico
ha scoraggiato l’afflusso turistici, una posizione che
solo nei primi anni novanta si è andata modificando.
Poli di attrazione sono l’antico nodo carovaniero, di
GADAMES, lo spiccato carattere di Tripoli con le sue
ricche Moschee e importanti resti archeologici.
GASTRONOMIA
La cucina libica presenta elementi misti di cultura
araba e mediterranea, con forti influssi italiani. La
popolazione libica, predilige mangiare in casa tranne
il venerdì, quando vengono organizzati picnic sulla
costa. I pastori nomadi berberi hanno lasciato la
consuetudine della cottura a fuoco lento di zuppe e
carni in pentole di terracotta, oltre al Couscous,
tradizionalmente di miglio o grano, condito con carne
ALTRI CIBI:
La SHORBA, è invece una zuppa di verdure
speziata al peperoncino e condita con pezzi di Pollo,
TACCHINO o montone.
La PASTA AL POMODORO: è un lasciato della
cucina italiana, reinterpetrata con l’uso delle spezie.
La tradizione ebraica ha lasciato in eredità l’uso delle
Frattaglie.
ORZO è frumento sono i principali cereali coltivati.
Pomodori e patate sono le verdure più aprrezzate.
Datteri, banane e cocco identificano la frutta. Il TÈ
ALLA MENTA,è la principale bevanda.
Cous Cous
Storia
L:odierna Libia era abitata sin dal periodo Neolitico
da popolazioni indigene, Antegnate dei berberi
odierni, dedite all’allevamento dei bovini e alla
coltivazione dei cereali.
Dominio egizio: alcune di queste popolazioni
entrerono nell’orbiat egiziana nel corso dell’ Antico e
del MEDIO REGNO, diventando tributarie dei
Faraoni.I popoli libici, alleatesi coi popoli del mare,
La colonizzazione Italiana è
la seconda guerra mondiale
Nel 1911 l’Italia di Giolitti dichiaró guerra ll’impero
ottomano per ottenere il controllo della LIBIA con la
pace di Losanna. Nel 1934, con l’unione della
TRIPOLITANIA e della CIRENAICA venne
proclamato il governatore generale della LIBIA.
Mussolini dopo il 1934 inizió una politica favorevole
agli arabi libici e costruendo villaggi ad essi
destinati.il primo governato fu ITALO Balbo a cui si
Festività
La Libia segue il CALENDARIO ISLAMICO luanre, e
ne celebra le principali festività.
Tra le festività civili si segnalano:
● 17 FEBBRAIO:” Giorganta della collera”, contro le
forze lesiliae del militare libico GHEDDALFI NEL
2011
● 23 OTTOBRE: festa nazionale: Giorno della
liberazione: fine della prima guerra civile libica
● 24 dicembre: Giorno dell’indipendenza
Feste abolite
● 28 MARZO: giornata del ritiro dei britannici.
● 11 GIUGNO: Evacuazioni delle basi militari
straniere.
● 7 OTTOBRE: Giorno dell’amicizia( 2008 giorno
“Della vendetta”, in ricordo dell’esplosione degli
italiani nel 1970)
● 26 OTTOBRE: Giornata del ricordo delle
deportazini del 1911

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  • 1. La Libia Confini: ● Confina a nord-ovest con la Tunisia ● A ovest con l’Algeria ● A sud con il Niger e il Ciad ● A sud-est con il Sudan ● A est con l’Egitto.
  • 2. POSIZIONE. La Libia, ufficialmente Stato Della Libia è uno Stato del Nord africa. La Libia occupa la parte centrale del Nord Africa, affacciandosi sul Mar Mediterraneo intorno al Golfo della Sirte. La Libia è il quarto paese dell’Africa per superficie, il diciassettesimo del mondo.
  • 3. MORFOLOGIA La Libia è dotata di una lunga costa mediterranea ed il suo territorio è prevalentemente piatto. A ovest, l’altopiano raggiunge il mare creando insenature e scogliere profonde. Ad est, la costa è bassa. È dotata di una pianura costiera abbastanza estesa che si alza man mano che ci si trova verso FEZZEN. L’interno è basso, fino a 250 metri, con l’eccezione del massiccio del TIBESTI, caratterizzato da deserto.
  • 5. IDROGRAFIA Il territorio libico ospita principalmente UADI SAHARIANI che canalizzano l’acqua della stagione delle pioghie. Gli unici fiumi perenni sono KI’AM, RAMLA, DERNA. La falda acquifera poco profonda in vicinanza del mare, diventa più profonda inoltrandosi nel FEZZEN.Le depressioni del deserto, danno luogo a piccoli laghi. Per supplire il bisogno di acqua è stato
  • 7. Demografia Nel 2010,prima dei conflitti,la Libia si collocava tra i paesi ad indice di sviluppo umano medio-alto,all’epoca la speranza di vita media della popolazione era di 73 anni e la mortalità infantile era del 17%. La densità di popolamento rimane ancora oggi molto bassa e si addensa soprattutto lungo la costa. Il 20 % della popolazione risiede nella capitale Tripoli.Altri centri importanti sono: Bengasi,capoluogo della Cirenaica,Al Bayda,terza città più grande della Libia. Al 2014,l’86% della popolazione abita in città. La popolazione Libica parla l’arabo e il berbero e usa come moneta il denaro Libico.
  • 8. IL CLIMA Il clima libico è fortemente influenzato dal Deserto a sud e dal Mediterraneo a nord. Sulla regione costiera la temperatura è piuttosto temperato: 26° d’estate 14° d’inverno. In estate, la temperatura può superare i 45°. Nelle pianure centrali domina un clima semiarido, mentre il deserto a sud è soggetto a lunghi periodi di siccità. Sulla fascia costiera, più umida generalmente soffia il GHIBILI, un vento secco carico di sabbia.
  • 9. LA LINGUA L’arabi è la lingua ufficiale del paese. La lingua berbera è parlata, ma senza alcun riconoscimento ufficiale, da circa 160000 persone. In vari centri all’interno, come GHAT, AUGILA, la lingua italiana e quella inglese sono utilizzate a livello economico per i commerci
  • 10. Etnie I Libici sono principalmente Arabi,Berberi e Tuareg.I limitati gruppi tribali Hausa e Tedu di stanza nel Sud della Libia conducono vita nomade e seminomade. La maggioranza dei paesi stranieri presenti nel paese proviene da altri paesi africani specialmente dall’Egitto. Più di un milione di abitanti risiede in Libia. Permane una piccola minoranza di italiani. Dei 64 570 ebrei presenti nel paese,nel 1948,50.000 emigrarono in Israele ,a seguito di vari pogrom,a seguito della guerra dei 6 giorni, i 4.000 ebrei rimasti i Libia subirono un nuovo pogrom. Solo poche famiglie restarono in da estremisti bia,nel 1970 i bene degli ebrei libici furono confiscati,successive compensazioni furono negate dal governo di Gheddafi. La sinagoga di Tripoli restaurata nel 1999 è stata rasa al islamici
  • 11. CULTURA E RAPPORTO TRA I POPOLI LIBICI La Libia, venne sempre considerata un unica regione, ma ha sempre visto l’esistenza di due territori LA TRIPOLITANIA, LA CIRENAICA con culture ed ideologie completamente diverse. Nella storia invece, La Libia è sempre stata considerata come una nazione unita a causa di invasioni, sottomisisoni e dittature.
  • 12. RELIGIONI Dal 1970 la confessione ISLAMICA è stata proclamata religione di stato. I Musulmani sono circa il 97%, i cristiani circa il 3% e di questi circa 56000 sono CATTOLICI. La maggioranza della popolazione araba è araba-berbera è SUNNITA, mentre la maggioranza di berberi del Gebel Nefusa è IBADITA
  • 13. LE MALATTIE Le malattie strasmesse da artropodi non sembrano presentare reali pericolo. Sono improbabili ma pur sempre possibili, la leishmanisi, la, febbre ricorrente, la febbre della valle del Rift, la febbre da flebotoki, la febbre del Nilo occidentali è il tifo. Neanche la malaria rappresenta un reale pericolo: il rischio di malaria esiste da febbraio a fine agosto.
  • 14. Altre malattie LE MALATTIE TRASMESSE TRAMITE GLI ALIMENTI E L’ACQUA SONO FREQUENTI SOPRATTUTTO QUELLE AD EVOLUZIONE BENIGNA. Con diarrea, o semplice dissenteria, (probabile anche l’infezione amebica). Da ricordare comunque la possibilità di altre forme meno ricorrenti, quali l’epatite A, febbre tifoidi, le cestodosi intestinali e quelle tissutali, la brucellosi e la giardiasi.
  • 15. ALTRI RISCHI Comprendono teoricamente la poliomenite, dato che da 5 anni non vengono segnalati casi. Possibili anche il tracoma, la rabbia, morsi di serpenti e punture di scorpioni costituiscono rischi in certe aree. La schistosomiasi ha un elevata prevalenza La tubercolosi è endemica. La febbre Q è diffusa nelle aree dove si alleva il bestiame. Vaccinazioni consigliate: Epatite A, febbre tifoide e rabbia.
  • 16. ARTE Numerose sono le pitture e LE INCISIONI Rupestri, una interessante testimonianza sulla fauna e sui popoli che un tempo abitarono il DESERTO. Il nascere della pittura rupestre si può collocare nel Neolitico e si può distinguere in due fasi. L’una pre-camelica, naturalistica e assai raffinata, l’altra di epoca Carmelina schematica è scadente. Successivi elemnti artistici punici, greci, romani, arabi, ottomnai e colinaili oltre che moderni, sono custoditi nei musei
  • 17. LETTERATURA Nella letteratura libica contemporanea, i generi prevalenti sono la POESIA e il Racconto breve. Fuard kaabazi è Khalifa Tillisi sono tra i letterati che maggiormente si sono spesi la traduzione e l’interscambio tra la letteratura italiana e la letteratura libica. Tra gli scrittori libici si sono affermati maggiormente nel XXI secolo vi sono IBRAHIM KUNI e HISHAM MATAR
  • 18. ECONOMIA Fino agli anni cinquanta del XX secolo considerata una dei paesi più poveri del mondo, soprattutto a causa dell’improduttuvità del territorio. La Libia registrava già nel 1977 il Reddito annuo pro capite più elevato del continente africano, grazie allo sfruttamento dei grandi giacimenti di petrolio. Il nuovo regime investì anche nello sviluppo dell’industria leggera, dell’infrastrutture e nella modernizzazione dell’agricoltura.
  • 19. Risorse Primario: L’agricoltura riveste scarsa importanza, per la scarsità d’acqua e per la limitatissima superficie coltivabile. I principali prodotti agricoli sono: CEREALI, GRANO E ORZO, coltivati nella fascia costiera e sulle pendici settentrionali. Lungo questa crescono anche vite e OLIVO, AGRUMI e alberi da frutta. Nelle zone pre-desertiche crescono lo SPARTO, STUOIE; e inoltre tabacco, arachidi
  • 20. Secondario Lo sviluppo economico della Libia è rappresentato dal PETROLIO. Il petrolio, di cui la Libia è secondo produttore del continente africano, contribuisce oltre il 25% è rappresenta la quasi totalità delle esportazioni. I principali giacimenti petroliferi: HOFRA, GIALO, MAGID.. Sono collegati a oleodotti. Esistono inoltre, caspuci giacimenti di gas naturale. Vi sono anche saline. L’industria manifattura è di dimensioni modeste, tessili, alimentari; attività
  • 21. Settore terziario Si sta sviluppando nel paese una rete di servizi alle imprese, finanza, servizi della persone. Poco a poco le reti stradali si sviluppano. Esportazioni e importazioni: Le sanzioni economiche in vigore dal 1991 al 1999 hanno fortemente ridotto gli scambi commerciali della Libia, la cui bilancia è sempre stata in forte attivo grazie all’esportazione di GREGGIO, destinato all’Italia. In cambio di beni industriali e alimentari.
  • 22. Trasporti, e risorse minerarie I maggiori porti sono TRIPOLI, BENGASI, relativamente recente e destinato unicamente all’imbarco del petrolio. la rete stradale, è asfaltata per terzo. Un autostrada costiera è in progetto. È stata invece smantellata la RETE FERROVIARIA DEI TEMPI Coloniali. Buona parte delle ricchezze del paese si ansa sui proventi dell’esportazione di PETROLIO e GAS NATURALE
  • 23. Turismo Per tutti gli anni settanta è ottanta il governo l'unico ha scoraggiato l’afflusso turistici, una posizione che solo nei primi anni novanta si è andata modificando. Poli di attrazione sono l’antico nodo carovaniero, di GADAMES, lo spiccato carattere di Tripoli con le sue ricche Moschee e importanti resti archeologici.
  • 24. GASTRONOMIA La cucina libica presenta elementi misti di cultura araba e mediterranea, con forti influssi italiani. La popolazione libica, predilige mangiare in casa tranne il venerdì, quando vengono organizzati picnic sulla costa. I pastori nomadi berberi hanno lasciato la consuetudine della cottura a fuoco lento di zuppe e carni in pentole di terracotta, oltre al Couscous, tradizionalmente di miglio o grano, condito con carne
  • 25. ALTRI CIBI: La SHORBA, è invece una zuppa di verdure speziata al peperoncino e condita con pezzi di Pollo, TACCHINO o montone. La PASTA AL POMODORO: è un lasciato della cucina italiana, reinterpetrata con l’uso delle spezie. La tradizione ebraica ha lasciato in eredità l’uso delle Frattaglie. ORZO è frumento sono i principali cereali coltivati. Pomodori e patate sono le verdure più aprrezzate. Datteri, banane e cocco identificano la frutta. Il TÈ ALLA MENTA,è la principale bevanda.
  • 27. Storia L:odierna Libia era abitata sin dal periodo Neolitico da popolazioni indigene, Antegnate dei berberi odierni, dedite all’allevamento dei bovini e alla coltivazione dei cereali. Dominio egizio: alcune di queste popolazioni entrerono nell’orbiat egiziana nel corso dell’ Antico e del MEDIO REGNO, diventando tributarie dei Faraoni.I popoli libici, alleatesi coi popoli del mare,
  • 28. La colonizzazione Italiana è la seconda guerra mondiale Nel 1911 l’Italia di Giolitti dichiaró guerra ll’impero ottomano per ottenere il controllo della LIBIA con la pace di Losanna. Nel 1934, con l’unione della TRIPOLITANIA e della CIRENAICA venne proclamato il governatore generale della LIBIA. Mussolini dopo il 1934 inizió una politica favorevole agli arabi libici e costruendo villaggi ad essi destinati.il primo governato fu ITALO Balbo a cui si
  • 29. Festività La Libia segue il CALENDARIO ISLAMICO luanre, e ne celebra le principali festività. Tra le festività civili si segnalano: ● 17 FEBBRAIO:” Giorganta della collera”, contro le forze lesiliae del militare libico GHEDDALFI NEL 2011 ● 23 OTTOBRE: festa nazionale: Giorno della liberazione: fine della prima guerra civile libica ● 24 dicembre: Giorno dell’indipendenza
  • 30. Feste abolite ● 28 MARZO: giornata del ritiro dei britannici. ● 11 GIUGNO: Evacuazioni delle basi militari straniere. ● 7 OTTOBRE: Giorno dell’amicizia( 2008 giorno “Della vendetta”, in ricordo dell’esplosione degli italiani nel 1970) ● 26 OTTOBRE: Giornata del ricordo delle deportazini del 1911