2. Carta di identità
• Continente:Africa
• Odinamento: Repubblica parlamentale
federale
• Capitale:Addis Abeba
• Popolazione:102.347.044 ab. (76ab./Km²)
• Religione: prevalentemente Cristiana
• Lingua: Amaraico
• Moneta:Birr etiope
3. CONFINI
• L'Etiopia è un Paese dell'Africa orientale che confina a
Nord con l'Eritrea, a Nord-Est con Gibuti, a Est e a Sud-
Est con la Somalia, a Sud con il Kenya e a Ovest con il
Sudan e il Sudan del Sud.
4. Storia
• L'Etiopia è oggi uno dei più popolosi Stati d'Africa, ma
anche uno dei meno modernizzati e dei più poveri del
mondo. Costretta da una storia tormentata a rincorrere la
sopravvivenza, l'Etiopia ha conosciuto situazioni
drammatiche: carestie e guerre, divisioni etniche e
linguistiche, contrasti religiosi e politici, sullo sfondo
dell'antica storia gloriosa di un impero che si credeva
invincibil
Territorio
• A metà tra Equatore e Tropico, il territorio etiopico è un
altopiano, con brevi catene e massicci spesso di origine
vulcanica (Ras Dascian, 4620 m); vi si aprono valli di
fiumi (Nilo Azzurro e suoi affluenti, Auasc, Uebi Scebeli),
laghi e fosse tettoniche. Alto a ovest e al centro,
l'altopiano si abbassa a est nella Depressione Dancala
(-16 m rispetto al mare) e nell'Ogaden.
5. CLIMA
• Il tipo di clima predominante è tropicale.
• Sopra i 2.000 m il clima è temperato,
umido e favorevole alla presenza umana e
all'agricoltura.
• A bassa quota è caldo e poco piovoso.
6. CITTA’ PRINCIPALI
• La capitale è Addis Abeba
• Le città principali sono Axum,
Lalibela,Gondar e Addis Abeba Mercato.
• La maggior parte delle città sono piccole e
quasi tutti gli abitanti vivono in villaggi
agricoli sparsi sull'altopiano.
• Le città principali sono Axum,
Lalibela,Gondar e Addis Abeba Mercato.
7. ECONOMIA
• Le risorse economiche non sono affatto cresciute
quanto la popolazione e sono quelle tradizionali
(agricoltura per il consumo locale, e caffè per
l'esportazione); quasi non esiste un'economia moderna:
il paese sopravvive grazie agli aiuti internazionali.
• L'agricoltura è praticata con metodi tradizionali;
sugli altopiani si coltivano il è caffè per l'esportazione,
ortaggi, legumi e frumento (orzo e grano);
• Nelle zone più umide si coltivano cotone e tabacco.
• L'allevamento del bestiame è abbastanza sviluppato, le
risorse forestali rappresentano il 25%, mentre il governo
ha intenzione di rimboschire il paese.
• Nel sottosuolo si trovano giacimenti di platino e oro.
• In Etiopia è presente un'industria cementiera, tessile e
alimentare.
8. STORIA GENERALE
• L'unità politica dell'Etiopia fu stabilita nel 19° secolo, dall'imperatore
Teodoro II e poi da Menelik II e da Hailé Selassié, il quale fu
incoronato re nel 1928 e poi imperatore nel 1930.
• Poco dopo la morte di Teodoro II, ebbe inizio la penetrazione italiana
nella regione, che subì una pesante battuta di arresto con la
sconfitta di Adua del 1896. L'offensiva italiana riprese in epoca
fascista, con la guerra di Etiopia del 1935-36. Ne derivò
l'annessione del paese all'impero coloniale italiano, che ebbe però
termine nel 1941-42 con la sconfitta delle truppe italo-tedesche in
Africa durante la Seconda guerra mondiale.
• Fino al 1974 l'Etiopia rimase sotto il governo di Hailé Selassié.
• Nel 1977 salì al potere il colonnello Hayla M. Menghistu che impose
un regime militare di carattere socialista durato sino al 1991. Nel
1995 divenne capo del governo Meles Zenawi.
• La resistenza dei nazionalisti portò all'indipendenza dell'Eritrea nel
1993, nel quadro però di gravi tensioni tra i due Stati che si sono
protratte fino all'inizio del 21° secolo.
9. COLONIZZAZIONE ITALIANA
• La guerra d'Etiopia (nota anche come campagna
d'Etiopia), si svolse tra il 3 ottobre 1935 e il 5 maggio
1936 e vide contrapposti il Regno d'Italia e l'Impero
d'Etiopia. Condotte inizialmente dal generale Emilio De
Bono, rimpiazzato poi dal maresciallo Pietro Badoglio, le
forze italiane invasero l'Etiopia a partire dalla Colonia
eritrea a nord, mentre un fronte secondario fu aperto a
sud-est dalle forze del generale Rodolfo
Graziani dislocate nella Somalia italiana. Nonostante
una dura resistenza, le forze etiopiche furono
soverchiate dalla superiorità numerica e tecnologica
degli italiani e il conflitto si concluse con l'ingresso delle
forze di Badoglio nella capitale Addis Abeba.