2. STORIA
La Repubblica Araba d'Egitto è uno Stato del Nord Africa . Include la Penisola del Sinai, il che rende l'Egitto un paese che fa parte anche dell'Asia . La principale parte abitata
del paese si estende ai lati del fiume Nilo . Vaste aree dell'Egitto sono coperte dalle sabbie del Sahara e sono disabitate. L'Egitto confina a ovest con la Libia , a sud con il
Sudan, a nord-est con Israele e la Striscia di Gaza ed è bagnato a est dal Mar Rosso e a nord dal Mar Mediterraneo. La capitale è Il Cairo.
La storia dell'Egitto viene fatta iniziare con l'unione di Basso e Alto Egitto da parte di Narmer, primo sovrano della Prima dinastia , intorno al 3100 a.C. anche se questi eventi
vennero preceduti da una fase urbana preparatoria durata alcuni secoli. Sappiamo da recenti scoperte archeologiche che la civiltà egizia esisteva già da almeno un millennio
prima. Attraverso momenti imperiali e altri di profonda anarchia l'Egitto mantenne la sua indipendenza fino alla metà del I millennio a.C. quando cadde sotto il controllo
persiano . Conquistato da Alessandro Magno nel IV secolo a.C., rimase sotto il controllo dei suoi successori, i Tolomei, fino alla conquista romana avvenuta nel 30 a.C.
Alla divisione dell'Impero romano l'Egitto divenne parte dell'Impero romano d'Oriente . Nel VII secolo fu conquistato dagli Arabi che resero il paese una provincia del loro
califfato. Una prima autonomia il paese la riguadagnò coiTulunidi e, dopo la riconquista abbaside, i cui califfi affidarono l'Egitto agli Ikshididi, il paese fu conquistato nel X
secolo dai Fatimidi, che eranosciiti-ismailiti. Saladino e la dinastia da lui fondata degli Ayyubidi posero sotto il proprio controllo l'Egitto, la Siria e lo Yemen a partire dal XII
secolo. Successivamente, fu la volta dei Mamelucchi, Turchi e Circassi. Infine fu il turno degli Ottomani che presero il potere nel XVI secolo (1517), al termine della
Campagna militare voluta dal Sultano ottomano Selim I che, tuttavia, mantenne come suoi "feudatari" gli sconfitti Mamelucchi. Ai primi di luglio 1798 l'Egitto fu invaso via
mare da un corpo di spedizione francese forte di circa 40.000 uomini guidato da Napoleone Bonaparte. Lo scopo principale dell'invasione fu quello minare il monopolio
commerciale dell'Inghilterra nella regione ma, tra gli scopi secondari, c'era anche quello di agevolare la conduzione di studi storici, archeologici, geografici, linguistici che il
nutrito gruppo di uomini di scienza e di lettere, che Napoleone era riuscito ad aggregare alla spedizione, svolse effettivamente in modo più che egregio. L'occupazione francese
durò fino all'estate del 1800 (Napoleone era tornato in Francia già ad agosto del 1799) quando le ultime truppe comandate dal generale Menou si arresero agli anglo-turchi. Dai
primi del XIX secolo l'Egitto fu tenuto con saldo e innovatore polso dall'albanese Mehmet Ali Pascià (fondatore della dinastia albanese a guida di Egitto estinta con l'ultimo re
Faruq I d'Egitto nel 1953) che avviò una dinastia vicereale (khediviale ), formalmente vassalla della Sublime Porta (Istanbul) ma sostanzialmente del tutto autonoma: il
Khedivato di Egitto . Nel 1881, sfruttando l'estrema debolezza del dominio turco e le inettitudini finanziarie di Isma'il Pascià, giustificando il tutto con la necessità di
proteggere gli investimenti europei nella zona delCanale di Suez, il Regno Unito e la Francia obbligarono l'Egitto a nominare due loro esperti alla guida dei dicasteri delle
Finanze e dei Lavori Pubblici. Poco dopo Londra occupò l'Egitto e il 18 dicembre 1882 ne proclamò formalmente l'autonomia dall'Impero ottomano , instaurando, peraltro, un
suo "protettorato di fatto". Nel 1899, il Regno Unito impose all'Egitto il condominio sul Sudan, che, fino ad allora faceva parte del territorio egiziano. Nel 1914, allo scoppio della
Prima guerra mondiale , il Khedivè ʿ Abbās II si schierò al fianco dell'Impero Ottomano e fu prontamente deposto dai britannici che proclamarono Sultano dell'Egitto e del
Sudan suo zio, Husayn Kāmil. Questi decretò la fine della sovranità turca e la trasformazione del Paese in un protettorato britannico anche a livello giuridico. Dopo lunghe lotte il
protettorato ebbe termine il 28 febbraio 1922, anche se - malgrado lunghe e dure lotte, in cui rifulse l'attività patriottica di Sa'd Zaghlul e del partito del Wafd - la piena
indipendenza dell'Egitto venne proclamata soltanto il 14 settembre 1936, perdurando tuttavia di fatto l'occupazione militare britannica per le basi militari che il Regno Unito
mantenne nel Paese e il pieno controllo, assieme alla Francia , del Canale di Suez. Questo stato di cose proseguì fino al 1952 quando il 23 luglio un colpo di Stato dei Liberi
Ufficiali del generale Muhammad Naguib e del colonnello Gamāl ʿ Abd al-Nāṣer (Nasser) proclamò la repubblica, deponendo la dinastia fondata da Mehmet Ali e
imponendo pochi anni dopo il definitivo ritiro delle truppe britanniche dalla zona del Canale e dalle basi militari che ancora gestiva. Gli succede Ḥosnī Mubārak. Dopo un
trentennio di presidenza, continuamente reiterata grazie a opportune modifiche costituzionali, 18 giorni di imponenti proteste , accompagnate dall'uccisione di oltre 800
egiziani, Ḥosnī Mubārak si dimette venerdì 11 febbraio 2011. Il potere passa a una giunta militare (Consiglio Supremo militare) guidato dal Feldmaresciallo (Mushir)
Mohammed Hoseyn Tantawi che assicura un processo di modifica costituzionale, lo svolgimento a fine novembre del 2011 di elezioni legislative e, per il 2012, elezioni
presidenziali. Mohamed Morsi viene insediato come presidente il 30 giugno 2012. La situazione si deteriora nuovamente nella seconda metà di novembre del 2011, con la
morte di circa 40 dimostranti che avevano ripreso possesso della Piazza Tahrir al Cairo e del centro della città di Alessandria . Il Consiglio Supremo, dopo aver chiesto scusa
ai manifestanti per l'ingiustificabile violenza dalle forze dell'ordine, che avevano fatto ricorso, oltre che ai proiettili, a gas lacrimogeni dotati di una componente sconosciuta
particolarmente urticante e soffocante, fa allora dimettere il governo, designando per la costituzione di una nuova compagine ministeriale l'ex-Primo ministro Kamal al-Ganzuri,
già attivo con lo stesso Mubārak negli anni novanta. Presentazione Prioreschi Vanessa 2
3. P OL
OP AZIONE
La popolazione è costituita quasi interamente da arabi (99,6%) ed è concentrata, con una densità elevatissima, lungo la valle del Nilo. Vi è anche una minoranza di
Berberi che vivono nelle oasi del deserto. Data la vastità del territorio desertico, la densità media è bassa. L'Egitto, con all'incirca 77 milioni di abitanti secondo stime
recenti è lo Stato più popoloso del Vicino Oriente e il secondo Stato più popoloso dell'intera Africa. Il 70% della popolazione è concentrato lungo il corso del Nilo ,
nell'area del suo delta e nell'area intorno al Canale di Suez. Agli Egiziani urbanizzati, residenti nella megalopoli del Cairo e nella metropoli di Alessandria , si
contrappongono gli egiziani rurali (fellahin). La popolazione totale e l'urbanizzazione sono molto aumentate nel XX secolo , grazie ai progressi sanitari e alla
rivoluzione verde. Quelli degli Arabi ed Egiziani sono i gruppi etnici dominanti del paese, che comprendono il 94% della popolazione; fra le minoranze etniche si
contano le tribù arabe di Beduini nei deserti a est del Nilo e nel Sinai; i Berberi (Amazigh) dell'oasi di Siwa nel Sahara a ovest del Nilo; le antiche comunità di
Nubiani dell'alto Nilo ; le comunità tribali di Beja nell'estremo sud-est e i clan Dom del Delta del Nilo e del Fayum. L'antichissima e vivacissima comunità ebraica è
virtualmente scomparsa per emigrazione tra il 1948 e il 1962, anche se dopo la pace con Israele molti tornano in visita ai siti storici e archeologici delle principali città.
In questa tabella troviamo i dati statistici sulla densità di popolazione in Egitto:
Paese 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Egitto 74,61 76,01 77,39 78,77 80,22 81,6 82,96 80,36 81,96 83,57
Per quanto riguarda le lingue, l'arabo è la lingua ufficiale del Paese, mentre il francese e l'inglese sono due lingue storicamente diffuse in Egitto nel mondo della cultura
e nei commerci come possiamo vedere nel grafico sottostante:
ARABO
FRANCESE
INGLESE
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4. ECONOMIA
L'economia egiziana, prevalentemente agricola, nonostante il recente sviluppo delle attività industriali, e turistiche, era caratterizzata fino a qualche tempo fa da una pressoché
assoluta staticità alla monocoltura del cotone che assoggettava, e in parte tuttora assoggetta, l'economia del paese alle fluttuazioni dei mercati internazionali.
•Addetti all'agricoltura: 33%
•Addetti all'industria: 22%
•Addetti al terziario: 45%
Un recente rapporto del governo egiziano indica un aumento sostanziale delle entrate dello Stato nel corso del primo semestre dell'anno fiscale 2008-2009. Secondo i dati, i
ricavi del Cairo ammontano a 128 miliardi di sterline egiziane (circa $ 25 miliardi di euro) - un aumento del 98,5% rispetto al precedente anno fiscale. La relazione inoltre ha
indicato un aumento del 46,5% di acquisti fiscali ($ 5,7 miliardi), un 22% di aumento in tasse doganali ($ 1,35 miliardi). Turismo, insieme con i ricavi generati dal Canale di Suez,
i trasferimenti di denaro da parte egiziana ai lavoratori all'estero, e il Gas e le esportazioni di petrolio, costituiscono per l'Egitto le entrate in valuta estera.Operazione Piombo
Fuso a Gaza ha suscitato aspri sentimenti anti-Israele in Egitto, molte le intimazioni a tagliare i legami commerciali con lo Stato ebraico. Tuttavia, le organizzazioni del mercato
egiziano non hanno ceduto alle pressioni e non hanno istituito il boicottaggio. Secondo dati egiziani, gli scambi commerciali tra Israele ed Egitto nel 2008 sono stati stimati di
circa quattro miliardi di dollari, esclusi il gas e la benzina. Una grande risorsa per l'economia locale è il turismo, perché l'Egitto dispone di un patrimonio storico-culturale tra i più
importanti al mondo e ha anche grandi risorse ambientali, come la barriera corallina del Mar Rosso. Nonostante la minaccia del terrorismo, il settore turistico si sta
espandendo rapidamente e ormai conta oltre 10 milioni di turisti stranieri all'anno, motivo per cui alcuni archeologi hanno richiesto la chiusura del sito archeologico di Luxor. I
turisti provengono principalmente dall'Europa e prediligono destinazioni come Il Cairo (piramidi e museo archeologico), la stessa Luxor, le località balneari di Sharm el-
Sheikh, Hurghada e Marsa Alam oppure preferiscono fare una crociera sul Nilo che, generalmente, dura una settimana.
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