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L’ULTIMA VOLTA CHE L’HO VISTA di Charlotte Link
Galles, 2009. Una calda e bellissima giornata di agosto. Boschi e colline solitarie da
una parte, la potenza del mare dall'altra. Vanessa e Matthew Hard, in viaggiò da
Holyhead a Swansea, si fermano in un parcheggio isolato. L'uomo si allontana per
pochi minuti, e al suo ritorno scopre che la moglie è scomparsa senza lasciare
traccia. Matthew non sa che è stata rapita: il suo sequestratore, Ryan Lee, la
rinchiude in una grotta nella "valle della volpe", un luogo isolato che lui solo è in
grado di raggiungere, ma viene arrestato e incarceralo per un crimine precedente. Di Vanessa
non si sa più nulla, e il marito sprofonda nell'incubo dell'incertezza. Nessun indizio, nessuna
pista concreta. Tre anni dopo, Ryan viene rimesso in libertà. ma qualcuno pare abbia ordito
una trama spaventosa, un'orribile vendetta per gli errori commessi nel suo passato: sua madre
e la sua ex fidanzata vengono inspiegabilmente aggredite, e un'altra donna viene rapita
"replicando" nei minimi dettagli la scomparsa di Vanessa Willard.
MANCARSI di Diego De Silva
Diego De Silva fa un passo a lato, si allontana dalle irresistibili vicende di Vincenzo
Malinconico e ci regala una semplice storia d'amore. Semplice per modo di dire,
perché la scommessa è tutta qui: nel nascondere la profondità in superficie, nel
tratteggiare desideri e dolori, speranze e rovine, con poche parole essenziali, dritte
e soprattutto vere. Perché, come diceva Fanny Ardant ne La signora della porta
accanto, solo i racconti scarni e le canzoni dicono la verità sull'amore: quanto fa
male, quanto fa bene. Solo lì si cela l'assoluto. Cosi De Silva prende i suoi due personaggi e li
osserva con pazienza, li pedina, chiedendoci di seguirlo - e di seguirli - senza fare domande.
Irene vuole essere felice, e quando il suo matrimonio inizia a zoppicare se ne va. Nicola è solo,
confusamente addolorato dalla morte di una donna che aveva smesso di amare da tempo.
Anche lui, come Irene, è mosso da un'assoluta urgenza di felicità. Anche lui vuole un amore e
sa esattamente come vuole che sia fatto. Sarebbero destinati a una grande storia, se solo
s'incontrassero una volta nel bistrot che frequentano entrambi. Ma il caso vuole che ogni volta
che Nicola arriva, Irene sia appena andata via. Se le vite di Nicola e Irene non s'incontrano fino
alla fine, le loro teste invece s'incontrano nelle pagine di questo libro: i pensieri, le derive, il
sentire si richiamano di continuo, sono ponti gettati verso il nulla o verso l'altro. Forse, verso
l'attimo imprevisto in cui la felicità finalmente abbocca.
L’UOMO DI PRIMROSE LANE di James Renner
David Neff, giornalista e scrittore, ha pubblicato un libro sulla vita di un serial
killer, che è diventato un best seller ma ha lasciato segni profondi nella sua
psiche. Da cinque anni non scrive più nulla, e ha bisogno al più presto di una
nuova storia che lo appassioni e gli permetta di tornare al successo, uscendo dal
vortice di dolore seguito al suicidio della moglie Elizabeth. Si lascia coinvolgere dal
caso dell'Uomo di Primrose Lane, un personaggio solitario e avvolto nel mistero,
assassinato brutalmente e senza motivi apparenti quattro anni prima. Le sue
indagini si trasformano in un'autentica ossessione quando, sul letto dell'uomo, viene ritrovata
un'impronta di Elizabeth, segno di un legame che sembra avere le sue origini nel passato e nel
grande trauma che ha segnato la vita della moglie di David: il rapimento della sorella gemella,
Elaine, svanita senza lasciare tracce e mai più ritrovata.
QUESTA NOTTE E’ LA MIA di Alberto Damilano
A quarant'anni Andrea è un giornalista fallito che ha abbandonato da tempo ogni
ambizione di vita e di lavoro. Quando viene colpito dalle prime avvisaglie di una
terribile malattia neuromuscolare, Andrea sembra paradossalmente ritrovare le
energie e le forze del passato. Rifiutandosi di diventare soltanto un caso umano da
compatire, decide infatti di aiutare Francesco, un giovane praticante del giornale, in
una pericolosa indagine sulla corruzione e le infiltrazioni mafiose nelle istituzioni torinesi.
Lavorare su questo difficile e intricato caso aiuterà Andrea a riscattarsi, mentre il progredire
della malattia lo spingerà ad affrontare ogni giorno qualcosa di diverso e a conquistarsi, a ogni
nuovo respiro concesso dalla vita, il tempo per pensare, progettare, amare.
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L’ISPETTORE MORSE E LE MORTI DI JERICHO di Colin Dexter
"Morta, morta, morta. E... Dio mio! Si era impiccata, a quanto dicevano. Una
donna affettuosa, attraente, viva... e si era impiccata. Perché? Perché? Perché?".
L'irritante, bisbetico ispettore capo Morse ammira le donne ma ha una certa
resistenza a concludere. Una sera qualunque, a un ricevimento, incontra una
signora bella e disponibile, dotata di uno spirito e di una grazia seducenti.
Nonostante l'attentato alla sua testarda solitudine sia molto promettente, un
misto di indolenza e di pessimismo porta l'ispettore a non continuare l'avventura. Ma sei mesi
dopo, per una di quelle "ironie della vita" (per citare Thomas Hardy, di cui forse si avverte
l'influsso in questa storia così amara), Morse, trovandosi per caso nel quartiere di Jericho a
nord di Oxford dove la donna abitava, scopre la sua fine desolata. E proprio così, è un suicidio?
L'istinto di investigatore di Morse non può appagarsi con tanta superficialità e comincia
un'inchiesta che batte a tappeto tutte le persone e tutte le occasioni legate alla fine di Anne
Scott: gli amanti, gli alunni, i colleghi del circolo di lettura, le signore del circolo del bridge, i
vicini di casa - quelli maligni, quelli amichevoli e quelli solo indifferenti. Registrando, con
stupore crescente per il lettore, quante persone qualunque potrebbero avere un buon movente
per uccidere una donna così amabile.
IL FILOSOFO DI VIA DEL BOLLO di Gianni Simoni
È cambiato Andrea Lucchesi. Ha sfiorato la morte e, se questa volta ha vinto lui, il
prezzo che ha dovuto pagare è alto: adesso ha paura. Paura di ogni sigaretta che
accende, di ogni bicchiere che si concede, ma soprattutto paura di essere, di
restare solo. Forse è per questo che un giorno, uscendo dalla Questura milanese di
piazza San Sepolcro, Lucchesi si accorge di quell'uomo, che, all'angolo di via del
Bollo, dispensa saggezza ai passanti, a chi ha tempo per fermarsi ad ascoltare un
vecchio, un filosofo. Lucchesi ha tempo, adesso, per ascoltare, per capire. Sì, è cambiato
l'ispettore Lucchesi. Ma non è il solo. Se l'indagine su una serie di furti d'arte in cui si troverà
coinvolto appena rientrato in azione è fin troppo vicina a quella risolta pochi mesi addietro, in
realtà nulla è come prima. Le persone che ha incontrato allora sembrano divertirsi a sovvertire
ogni aspettativa: la contessa Urbinati, il commissario Pepe, i collezionisti d'arte, la collega
Marchesi,.. Nulla e nessuno è come sembra, per Andrea Lucchesi, che per risolvere questo
caso dovrà esser disposto a svelare e accettare verità amare sulle persone all'apparenza a lui
più vicine. Verità che cambieranno la sua vita per sempre.
LO SPECCHIO DEL BARBIERE di Gianni Simoni
Un presunto rapinatore viene assassinato a colpi di pistola in una tabaccheria del
centro di Brescia; il cadavere di un neonato viene ritrovato in un cassonetto della
periferia; su un'isola del lago d'Iseo, la proprietaria di una pensioncina riceve
minacce e persecuzioni da un misterioso aggressore e rischia di impazzire. Ironia
della sorte: l'ex giudice Petri, ormai in pensione, aveva conosciuto il tabaccaio
pochi giorni prima, quando era andato nel suo negozio a scegliervi una pipa; e ha
l'avventura di trovarsi in quella pensioncina sul lago, mentre si verificano quegli
strani e inquietanti episodi ai danni della padrona. Così, quando il commissario, e suo buon
amico, Miceli lo chiama per farsi dare una mano nell'indagine del bambino abbandonato, Petri
inevitabilmente si trova a dover procedere su tutti e tre i fronti. Tre filoni d'indagine che si
aprono in rapida successione e che, quasi per caso, finiranno per incrociarsi. Di nuovo insieme,
Petri e Miceli uniranno esperienza professionale e legame d'amicizia per portare alla luce
scomode verità.
LE SIGNORINE DI CONCARNEAU di Georges Simenon
Jules Guérec - quarant'anni, celibe, proprietario di due pescherecci - è sempre
vissuto nella cittadina bretone in cui è nato, nella casa adiacente all'emporio che la
sua famiglia gestisce da generazioni, nello stesso odore "di catrame, cordami,
caffè, cannella e acquavite", insieme alle due sorelle rimaste nubili, che lo
accudiscono con una sollecitudine benigna, occhiuta e possessiva. A loro Guérec
deve rendere conto di come spende ogni centesimo. Persino quando gli capita di
andare a Quimper, e di non resistere alla tentazione di tornare in quella certa
strada dove un paio di signore "arrivate da Parigi" passeggiano "gettando agli uomini sguardi
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provocanti", il pensiero di come farà a giustificare i cinquanta franchi mancanti gli rovina il
piacere. Sono loro, le sorelle, a sorvegliare tutto, a provvedere a tutto. Anche quella volta che
lui, da giovanotto, ha messa incinta una ragazza, è stata Celine - che delle due è la più
penetrante e la più spiccia, e che afferma di conoscere il fratello come fosse un figlio suo - a
prendere in mano la situazione. Una notte, però, Guérec, senza quasi accorgersene, sarà la
causa di un evento tragico, le cui paradossali conseguenze potrebbero forse spingerlo a uscire
dal bozzolo soffocante, ma anche tiepido e rassicurante, dei legami familiari.
PRONTI A TUTTE LE PARTENZE di Marco Balzano
Il trentenne, in Italia, è un prodotto tipico, un articolo originale. Forse non esiste
altrove un carattere altrettanto paradossale, forgiato dalla storia e dallo spirito dei
tempi, sospeso tra un'eterna e spossante giovinezza e un'infinita e immutabile
anzianità, magari dello spirito più che del corpo. Giuseppe, il protagonista di
questo romanzo, vive con consapevole, moderata impazienza tale esitazione
indefinita. È insegnante precario alle scuole superiori di Salerno e provincia, ha
studiato Lettere con passione a tratti démodé, ha vinto un dottorato ancora da terminare e
Dante è l'amata materia della sua specializzazione. Non appena avrà un lavoro fisso vuole
sposarsi con Irene, con cui è fidanzato da qualche anno. La casa è quasi pronta, la testa è a
posto, e invece i guai arrivano tutti assieme. Irene lo tradisce e lo lascia su due piedi, il
Ministero della Pubblica Istruzione gli taglia le supplenze di italiano e latino. Per fortuna
Giuseppe ha una famiglia concreta, madre umile e tenace, padre col cuore da rivoluzionario e
cervello pieno di buon senso. Ed è proprio papà Vittorio, mentre Giuseppe è sotto la finestra
della ex fidanzata a lanciare sassi, che convince il figlio a cambiare aria e ad accettare un
incarico di tre mesi nel Nord, a Milano. Lassù di mondo se ne apre un altro. La metropoli
appare fosca, la scuola mediocre, gli studenti disattenti. Giuseppe si trova a vivere con tre
ragazzi...
TI VOLEVO DIRE di Daniele Bresciani
Le parole a volte si bloccano in gola e non vogliono più uscire. Viola è appena una
ragazzina quando un giorno si alza e si veste, aspettando di sentire la voce
assonnata del padre che la deve accompagnare a scuola. Ma quella mattina lui non
si sveglia più e qualcosa in lei si ferma: mutismo selettivo, lo chiamano i medici, e
sua madre decide che starà meglio in una scuola svizzera, dove sarà seguita.
Prima di partire Viola riceve da Fulvio, un vecchio amico di famiglia, un dono
prezioso: un pacco di lettere, un libro antico e due agende che riemergono dal
passato del padre. Per un intero inverno, nella sua stanza del collegio, le legge e rilegge.
Compare più volte il nome di una donna mai sentito prima, Claire: per lei Giacomo, all'inizio
degli anni Ottanta, si era trasferito a Londra, con il sogno di iniziare una nuova vita. Viola non
riesce a capire perché si siano separati ma avverte che, nella fine di quella relazione, è
nascosto qualcosa di più: non solo un segreto custodito da Giacomo, ma forse anche l'antidoto
al proprio dolore. In un romanzo intimo e profondo, Daniele Bresciani ci racconta come ognuno
di noi si tenga stretto un pugno di frasi, quelle che non riesce a confessare alle persone amate,
fino a quando non diventa troppo tardi. E ci dice che la verità, bruciante o dolce che sia, sa
percorrere strade tortuose pur di trovarci.
IL BAMBINO CHE SMISE DI PIANGERE di Ninni Schulman
È un'estate insolitamente torrida a Hagfors, nel cuore della Svezia, una graziosa
cittadina in cui gli abitanti trascorrono vite perfette ma piatte. Anche quella di
Mirjam Fransson sembra un esempio di tranquillità, finché non le viene recapitato
un messaggio anonimo, enigmatico e inquietante: "Non senti quando smetto di
piangere". Poche ore dopo, nella sua villetta divampa un terribile incendio. Sul
posto, con i pompieri, arriva la reporter Magdalena Hansson. L'edificio è avvolto
dalle fiamme, i muri sono crollati, nuvole di fumo nero rendono impossibile respirare: per
Mirjam non c'è più niente da fare. Quando altre case vanno a fuoco, dopo che i proprietari
hanno ricevuto lo stesso messaggio, appare chiaro che un serial killer è all'opera. E ciascuno
teme di essere la prossima vittima. Magdalena, che prima di tornare nella sua città natale
lavorava in un giornale a Stoccolma, non si accontenta di seguire la notizia per la cronaca
locale e inizia indagini parallele. Insieme con gli ispettori di polizia Petra Wilander e Christer
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Berglund dovrà mettersi in gioco per entrare nella tormentata psiche del piromane, e capire il
suo desiderio di vendetta. Chi ha smesso di piangere? E perché? Un thriller in cui l'orrore si
annida nel profondo dell'animo umano, pronto a emergere in tutta la sua violenza.
VAPORE di Marco Lodoli
Maria Salviati ha settantadue anni, un figlio, e un marito sparito nel nulla da più di
trent'anni. "La professoressa", cosi ancora la salutano i ragazzi che la incontrano
per strada. Ma oggi Maria è una donna anziana, sola, e ossessionata dalla paura di
dimenticare. E allora non le resta che ripetere la sua vita a voce alta con le parole
che resistono, come "una piccola poesia imparata a memoria", anche se ogni giorno
se ne va una strofa, una rima. Finché una mattina qualcuno bussa alla sua porta.
Gabriele è un agente immobiliare, con un sorriso timido e un ciuffo ribelle sulla fronte. Spunta
dal nulla, per comunicarle che la vecchia casa in campagna a un'ora scarsa da Roma ha
trovato dei potenziali acquirenti. Senza pensarci troppo Maria prende la sua borsetta e lo
segue. Ma le visite sono poche, e mai quelle giuste. Maria e Gabriele trascorrono intere
giornate in attesa, su una panchina, e insieme ripercorrono la storia di quella vecchia casa in
mattoni. E cosi Maria, finalmente, può smettere di parlare da sola e recitare a qualcuno la
piccola poesia della sua breve esistenza, dall'infanzia fino agli anni più intensi di vita, quelli
trascorsi con il marito Augusto, il giocoso e inconcludente mago Vapore, e l'amato figlio Pietro,
sognatore e comunista. Maria avrebbe voluto proteggerli dalle loro piccole e grandi bugie,
tenerli stretti dentro la lucidità del suo sguardo. Ma neanche l'amore può tanto.
LA SPOSA NUDA di Nikki Gemmell
Trentacinquenne londinese, la protagonista di questo romanzo è considerata una
brava moglie. Fedele e innamorata, vive in modo consapevole la nuova vita
coniugale con i suoi alti e bassi, mai però dimentica del passato da single. Ma un
giorno la brava moglie incappa in un sospetto. Un sospetto indicibile, che fa
crollare in un soffio le certezze conquistate a fatica e il legame ventennale con la
migliore amica. Il momento di crisi le dischiude però una possibilità, le apre una
strada che percorre con coraggio e che la porta a scendere nel profondo di se stessa, a tu per
tu con i desideri inconfessabili, con la più sincera scoperta del sesso. Passo dopo passo, sino a
quel fondo che molte donne riescono solo a intravedere, seguiamo la protagonista nelle sue
tappe più scabrose. Ammette di non aver mai raggiunto l'orgasmo col marito, di essere stata
pavida nelle scelte professionali, di considerare il proprio compagno un uomo ordinario e un po'
noioso, rivela di sognare un amante che la leghi al letto e donne che la tocchino, si tuffa in una
relazione con un ragazzo più giovane... Un romanzo che esplora l'universo femminile nelle sue
pieghe più segrete, dando voce a quello che molte donne non riescono a dire, nemmeno a se
stesse. BESTSELLER IN GRAN BRETAGNA
PER CORAGGIO, PER PAURA, PER AMORE di Astrid Rosenfeld
A quasi vent'anni, Edward Cohen ha alle spalle anni vagabondi tra una nonna
ingombrante e autoritaria, una madre dolcissima e un patrigno stravagante che
assomiglia terribilmente a Elvis. Con la sua voce fascinosa sa incantare gli elefanti
allo zoo e sedurre le donne. Sa anche cavarsela sempre, magari con espedienti non
del tutto onesti. Edward è appena tornato a Berlino, contagiato dall'entusiasmo
prorompente del dopo-unificazione, ma non trova pace nella città della sua
infanzia. A tormentarlo è un amore infelice. E un fantasma: Adam, il fratello minore di suo
nonno, scomparso all'inizio della guerra. Di quell'uomo singolare nessuno ha mai voluto
parlargli, salvo ripetergli come una maledizione che gli assomiglia in modo impressionante.
Edward torna nella vecchia soffitta della nonna e per caso trova un tesoro capace di dare un
senso al suo smarrimento: è "L'eredità di Adam", il manoscritto di un libro scampato
all'Olocausto. Quelle pagine raccontano tutto: la storia di una famiglia, di una nonna dal piglio
energico che irrideva l'arroganza nazista ed era riuscita a proteggere fino all'ultimo i nipoti,
una storia di amici fedeli e spie. Ma contengono soprattutto il racconto dell'amore disperato e
tragico di Adam per la sua Anna. Edward capisce allora che la sua storia e quella di Adam sono
intrecciate, perché quel prozio non gli ha lasciato in eredità solo i suoi occhi, la sua bocca e il
suo naso, ma anche questa pila di fogli che non hanno mai raggiunto il loro loro vero
destinatario... LIBRO DELL’ANNO
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IL DIARIO DI LENA di Lena Muchina
Leningrado, 22 maggio 1941. Il diario di Lena comincia qui, pochi giorni prima
dell'invasione dell'Unione Sovietica da parte dell'esercito nazista. Lena Muchina è
una ragazza di sedici anni, alle prese con gli esami di fine anno, le uscite con le
amiche, i primi innamoramenti. Poi, improvvisa, l'eco della guerra acquista
intensità e comincia a fare da sfondo sempre più cupo alle sue riflessioni
spensierate e ancora infantili. L'arrivo delle truppe naziste in terra sovietica
obbliga Lena a prendere parte ai programmi di difesa del governo comunista: lavora dapprima
alla costruzione di trincee, e poi, quando a settembre ha inizio l'assedio di Leningrado, come
infermiera per i feriti di guerra, mentre gli scontri sempre più violenti privano i civili di beni
primari come cibo, acqua ed elettricità. Lena lotta per mangiare e ripararsi dai bombardamenti,
ma non rinuncia a raccontare la guerra con la voce di chi, a sedici anni, guarda con fiducia al
futuro, nonostante la morte della nonna e poi della madre la privino di un sostegno proprio nel
momento più difficile. Questo diario è un documento storico depositato negli archivi di Stato
dell'Unione Sovietica, dove è rimasto per oltre settant'anni, fino alla recente scoperta di uno
storico dell'università di San Pietroburgo che, colpito dall'intensità della scrittura, ha deciso di
renderlo pubblico.
SCRITTO SULLA PELLE di Nicolai Lilin
Si dice che raccontare la propria vita serva a comprenderla. Ci sono esperienze,
però, su cui le parole non hanno presa: si può solo "soffrirle" una seconda volta
sulla propria pelle. I criminali siberiani le loro vite se le portano addosso, incise
dalla mano esperta del kol'sik: sacerdote e custode della tradizione, il tatuatore è
l'unico a comprendere fino in fondo la lingua arcana dei simboli. Ma i tatuaggi,
mentre raccontano delle storie, ne creano altre: generano incontri ed equivoci,
stabiliscono legami, decidono, a volte, della vita e della morte. Ed è attraverso
questo vortice di storie che Nicolai Lilin ci conduce dentro la tradizione dei "marchi" siberiani.
Sei racconti diversissimi - comici o disperati, violenti, romantici, rocamboleschi - nei quali
ritroviamo alcuni dei personaggi memorabili di "Educazione siberiana" la banda di minorenni
capitanata da Gagarin, il colossale Mei, nonno Boris e gli altri vecchi fuorilegge di Fiume Basso
- e ne incontriamo di nuovi: Oliva, che spara come un sicario e si porta sempre appresso la
foto di una donna; Styopka con il suo amore impossibile; Pelmen, che pagherà caro un
tatuaggio sbagliato nel posto sbagliato; e ancora Kievskij, criminale di Seme nero; il vecchio
hippy Batterista in perenne lotta con una direttrice dittatoriale; il terribile Treno e la virginale
Cristina. A fare da filo rosso, c'è la voce inconfondibile di Nicolai "Kolima" e la storia della sua
formazione da tatuato.
PAZZE DI ME di Federica Bosco
"Se c'è una cosa che detesto sono i proverbi. Quello che odio più di tutti in
particolare è: 'C'è sempre una prima volta'. Sì, è vero, una prima volta c'è sempre,
ma di solito non è un granché. Sono molto più importanti le ultime volte. In realtà,
la vita è solo un'incredibile collezione di 'ultime volte'. L'ultima volta che ti cantano
una ninna nanna, l'ultima volta che esci dal cancello della tua scuola, l'ultima volta
che baci la persona che ami, l'ultima volta che ti addormenti senza bisogno del Valium. Ma non
c'è mai nessuno ad avvertirti che quella che stai vivendo è l'ultima volta, anzi, di solito non te
ne accorgi nemmeno. Il fatto è che quando sei piccolo credi che tutto ti sia dovuto e che tutto
rimanga esattamente come quando hai tre anni: i parenti che ti fanno le foto, i regali e sono
ossessionati dal fatto che tu dorma, mangi e caghi, ed è tutto un sorridere, battere le mani e
fare facce stupide. Poi, però, arriva un giorno in cui puoi essere morto soffocato nel tuo vomito
e a nessuno importa più un fico secco, così ti trovi da solo a gridare: 'Hei! C'è nessuno?' e
allora capisci che, o ti fai andare bene tutto quello che arriva dopo, o puoi spararti un colpo in
testa. Cinico? No, realista. Ma forse è il caso che io cominci dall'inizio." Andrea aveva cinque
anni quando il padre se n'è andato come un ladro lasciandolo ostaggio di sette femmine: la
madre iperprotettiva, tre sorelle fuori controllo, la nonna genio della fisica, la cinica badante
Stanka... Finché un giorno arriva Giulia. FILM
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IL MIO SOLE E’ NERO di Victor Del Arbol
Mérida 1941: Isabel Mola tiene saldamente per mano suo figlio sul marciapiede di
una stazione immersa nel silenzio. Deve lasciare la Spagna al più presto. Deve
soprattutto lasciare suo marito, un crudele e fanatico falangista. Il complotto
messo in atto per ucciderlo è fallito, Isabel è stata tradita dall'uomo che diceva di
amarla. Non partirà. Barcellona 1977: Maria Bengoechea è una giovane
avvocatessa che ha appena vinto una causa importante. E riuscita a far
condannare un ispettore colpevole di aver torturato e ridotto in coma un
informatore della polizia. Non sa di aver scoperchiato un tragico vaso di Pandora. La condanna
di quell'ispettore riapre infatti un'oscura vicenda che affonda le sue radici nella Spagna
filonazista degli anni successivi alla Guerra civile: un quarantennio di odi, vendette, furori, di
cui Maria è stata sempre ignara, anche se scorrono nelle sue vene e hanno segnato a fondo la
storia della sua famiglia. Qualcosa la unisce a quella Isabel scomparsa in una stazione di
provincia, un legame tenuto per anni gelosamente segreto, una catena di intrighi, tradimenti,
vendette che si sono perpetuate nel corso di tre generazioni, trasformando ogni volta le vittime
in carnefici. E che oggi presentano il conto. Perché il passato non si dimentica, le colpe dei
padri ricadono sempre sui figli, e il destino segue senza pietà il suo cammino circolare e
inesorabile.
LA DONNA DEL FANGO di Joyce Carol Oates
"Devi essere preparata" dice la donna con voce calma, e nel silenzio della notte
lungo una strada tortuosa estrae dalla borsa di tela delle forbici. Preparata a cosa?
Le sue parole risultano incomprensibili alla bambina che tra poco verrà
abbandonata sulle rive melmose del Black Snake River, sotto un cielo cupo dove i
corvi volano alti. Preparata lo è sempre, Meredith "M.R." Neukirchen. La prima
donna rettore di un'università della Ivy League non è tipo da lasciarsi cogliere alla
sprovvista. La sua dedizione alla carriera e il fervore morale con cui vi si dedica sono
esemplari, e finora le hanno fatto affrontare ogni ostacolo, ogni nemico senza timori, uscendo
trionfante da tutti i conflitti. Adesso però i molti fili, più o meno segreti, della sua vita rischiano
di intrecciarsi in un groviglio che potrebbe mettere a dura prova la sua sicurezza: un amore da
tenere nascosto, il clima politico negli Stati Uniti che stanno per scendere in guerra contro
l'Iraq, le insinuazioni imprevedibili di uno studente. E poi c'è un incauto viaggio in macchina
che la spinge in luoghi remoti, al contempo intimamente familiari e irriconoscibili: quella strada
tortuosa lungo il fiume melmoso, la bimba del fango, il Re dei Corvi, un'intera vita che M.R.
Neukirchen crede di essersi lasciata alle spalle... Joyce Carol Oates dà vita a un mondo dove il
passato bussa implacabile alle porte del presente, pronto a mettere in questione ogni divisione
pacificata tra il mondo dell'infanzia e quello dell'età adulta...
TENTATIVI DI BOTANICA DEGLI AFFETTI di Beatrice Masini
Primo Ottocento, primavera. Bianca Pietra, giovane donna di buona educazione e
scarsi mezzi, lascia la casa natale sul lago di Garda per approdare nella campagna
milanese, ospite di un poeta di chiara fama: don Titta ha l'estro dell'agricoltura
sperimentale, che pratica nella sua tenuta, e in più coltiva fiori e piante esotiche nel
parco della villa di Brusuglio. E Bianca, abile acquerellista, è chiamata a ritrarre il
patrimonio botanico del padrone di casa. Graziosa, ardente, irrequieta, si accinge al compito
con slancio, entrando a far parte di una famiglia grande quanto complicata. Disegna, dipinge,
esplora i giardini e studia con interesse la miriade di personaggi che popolano la grande
dimora: tra di loro c'è Pia, una servetta orfana di acuta intelligenza e garbo innato che gode di
singolari privilegi. Curiosa fino all'impudenza, sincera all'eccesso, incline alle fantasticherie,
Bianca si convince che le origini di Pia nascondano un segreto e che don Titta con tutta la
famiglia si stia dando molta pena perché esso resti tale: quanto basta per darle il desiderio di
scoprire la verità avviando un'indagine appassionata. Ciò che Bianca, così acuta nell'osservare
e illustrare la natura, si ostina a non comprendere è che questa ricerca del vero vede in gioco i
suoi stessi sentimenti: ed è un gioco pericoloso, perché la botanica degli affetti non è una
scienza esatta, non conosce regole e può rivelarsi profondamente ingannevole.
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PRENDETE E BEVETENE TUTTI di Giovanni Negri
Guarda le stelle, commissario Cosulich. Guarda le stelle. Ti porteranno conforto. E
confusione... Torna il primo detective del vino e dintorni, alle prese con un caso
che sembra un labirinto. Risolto un mistero, se ne apre subito un altro, all'infinito,
fra il passato più buio e il futuro più inquietante. Fino a che una verità splendente
e imprevista non lascia a bocca aperta il più smaliziato dei lettori. Chi ha tagliato i
freni della Mini dove viaggiava Mario Salcetti, inventore in Franciacorta delle
bollicine italiane? Che cosa aveva intravisto il sagace, beffardo Salcetti nei suoi viaggi tra i
manoscritti miniati e le antiche abbazie d'Europa che hanno fatto la storia del Cristianesimo
trionfante? Un terribile, spaventoso segreto, che la Chiesa vuol mantenere tale, o un
gigantesco possibile affare sotto lontani, nebbiosi cieli? E che cosa significano due frasi latine a
prima vista simili, ma che alludono in realtà a mondi del tutto diversi? Abbagliato dagli occhi di
belle dame molto pallide, o molto determinate, tra investitori investiti del gravoso compito di
guadagnare a tutti i costi, giornalisti famelici e una nube di altri pittoreschi personaggi, l'ex
astemio Cosulich di una cosa sola può fidarsi. Della sua propensione a guardare le stelle.
INVECCHIANDO GLI UOMINI PIANGONO di Jean Luc Seigle
9 luglio 1961. Fin dalle prime ore del giorno fa un caldo micidiale. Albert è un
operaio della Michelin. La moglie Suzanne si cuce i vestiti da sola. Gilles, il
secondogenito, si appassiona a un romanzo di Balzac. Questa giornata particolare
è anche quella dell'arrivo della televisione in casa Chassaing, comprata per vedere
un reportage sulla guerra d'Algeria dove il primogenito Henri è stato mandato.
Albert, un uomo comune in un'epoca di grandi trasformazioni, vede il suo mondo
sgretolarsi davanti agli occhi. Riuscirà a trovare un posto nella nuova era?
Riflessione sulla modernità e sul passaggio alla società dei consumi, "Invecchiando gli uomini
piangono" illumina gli anni sessanta, teatro intimo e silenzioso di uno dei più grandi
rivolgimenti del secolo scorso, e parla alla nostra epoca con toccante semplicità.
BESTSELLER IN FRANCIA
IL PRIMO GESTO di Marta Pastorino
A che cosa si deve rinunciare per potere infine diventare se stessi? Anna lascia la
casa dov'è cresciuta, facendo perdere alla famiglia le proprie tracce. Nella città
dove giunge, trova un lavoro davvero singolare per una ragazza giovane come
lei: assiste una donna anziana, Maria, con grande dolcezza, occupandosi senza
risparmio del suo corpo malato e ascoltando i racconti sul nipote amatissimo che
la signora non vede da anni. La stessa notte in cui Maria muore, Anna dà alla luce
un bambino. Ma il dolore del passato è troppo vivo, paralizzante, e ancora una
volta lei deve andare via. Abbandona il figlio in ospedale, a un destino ignoto. Comincia così un
nuovo viaggio, alla ricerca di una salvezza dalle colpe: le proprie e quelle degli altri. L'incontro
con una giovane straniera e con la sua famiglia sono per Anna una piccola oasi dove riprendere
le forze. Presto il suo viaggio si trasforma e diventa ricerca: la meta è Giovanni, il nipote
misterioso di Maria. Giovanni le insegnerà un nuovo modo per conoscere il proprio corpo e se
stessa, attraverso le tecniche della danza sensibile. Marta Pastorino scrive un romanzo scabro,
essenziale. Tocca temi scomodi, brucianti fino all'indicibile, e lo fa con coraggio e delicatezza,
grazie a una lingua che procede per sottrazione, per piccoli scarti di misurata intensità. La
narratrice ci conduce attraverso la storia con la sicurezza di una coreografa che sa nascondere
la fatica e il dolore nell'eleganza di un movimento.
IL WEEKEND di Peter Cameron
John e Marian, coppia di facoltosi quarantenni, attendono nella loro villa di
campagna l'arrivo di Lyle, critico d'arte di New York, nell'anniversario della
morte di Tony, fratello di John e compagno di Lyle per nove anni. Quest'ultimo si
presenta però insieme a Robert, ventiquattrenne pittore di origini indiane:
circostanza fatalmente destinata a trasformare il placido soggiorno che i tre
avevano programmato in una sequenza di momenti imbarazzanti e carichi di
tensione. Ma se l'ansiosa Marian sembra essere l'unica ad accorgersene e John si
chiude in un laconico riserbo, Lyle fa di tutto per apparire disinvolto. Il suo
ultimo libro, in cui descrive la pittura contemporanea come "un'arte moribonda", ha avuto un
8
successo di pubblico inaspettato, e grazie all'adorazione del giovane Robert si è di nuovo
attaccato "alla speranza, all'attesa, all'idea che la sua vita stia per cambiare". Eppure, come
Lyle imparerà a proprie spese, "lo scorrere dei giorni leviga il dolore ma non lo consuma:
quello che il tempo si porta via è andato, e poi si resta con un qualcosa di freddo e duro, un
souvenir che non si perde mai". E infatti nelle situazioni più ordinarie - una cena in giardino,
una nuotata nel fiume accanto alla casa - che l'assenza di Tony si fa insopportabile,
costringendo i tre amici a sollevare il velo di falsa naturalezza che maschera ansie inespresse e
antichi dolori.
DIARIO D’INVERNO di Paul Auster
Quando sei perso, guardati intorno. Dubita di tutto e cancellalo. Hai una sola
certezza: tu sei li. Lo sei perché c'è il tuo corpo e tu sei il tuo corpo. Il tuo corpo è
spazio che hai attraversato, ma anche tempo che ti ha reso ciò che sei. Il tempo
te lo porti scritto addosso: le cicatrici sono parole (questa racconta di quando
bambino scivolasti così vicino a un chiodo da poterne rimanere cieco, quest'altra ti
ricorda di quando quasi uccidesti tua moglie e tua figlia) e le parole sono cicatrici
(quelle che ti disse tua madre dopo che la sentisti parlare al telefono con un uomo
che non era tuo padre). Ma non c'è solo il dolore. C'è il piacere, tutto il piacere che hai vissuto,
che ti ha travolto in questi sessantaquattro anni. E infine il corpo da cui il tuo corpo ha iniziato
a esistere, quello di tua madre. La sua storia e il tuo rapporto con lei sono il cuore pulsante di
questo libro (una sorta di doppio, di gemello segreto del tuo "L'invenzione della solitudine",
dov'era il padre il fulcro dell'ossessione). Hai capito dal silenzio con cui hai accolto la notizia
della sua morte e dalla crisi di panico che ne è seguita - fu come sentire il tuo stesso corpo
fuggire da te - che qualcosa era cambiato, che dovevi fermarti a ricapitolare. Che eri entrato
nell'inverno della vita.
L’ISOLA DELLE LEPRI di Anna Maria Falchi
"Antonello, mio babbo, era nato galeotto, come diceva sempre quando parlava del
suo luogo di nascita. In carcere, senza aver commesso alcun reato. Era infatti nato
all'Asinara..." Così la voce femminile di questo romanzo d'esordio inizia il racconto,
di una limpidezza sorprendente, di vicissitudini famigliari che hanno tratti antichi.
In una Sardegna selvatica e piena di luce, si consuma l'iniziazione alla vita del
padre, figlio di una guardia penitenziaria, attraverso i giochi proibiti con un
detenuto-pastore che ha in sé qualcosa di tremendo e di epico. E si succedono, in una
trascinante, a volte fosca, a volte persino spassosa catena di storie, avventure e sventure di
sognatori e disgraziati innocenti, passioni amorose e vendette insensate, mescolate al rumore
incessante del mare, al sapore della polvere, e a momenti di libertà "panica" in quella terra
dove il sole brucia. La scrittura accompagna le vicende come una narrazione orale riversata in
prosa: una lingua di oggi e, verrebbe da dire, di sempre, sostenuta da un occhio che guarda,
trasparente, sia i minuti, duri fatti quotidiani, sia le immagini di una storia maggiore che corre
dal Fascismo alla guerra fino agli ultimi decenni del secolo.
DOVE SI INFRANGONO LE ONDE di Claudie Gallay
Sulle coste sferzate dal vento e dalle onde della Normandia, si trova un villaggio
che sembra dimenticato da Dio e dagli uomini. Una donna vi è appena arrivata per
ritrovare se stessa: è un'ornitologa e passa le sue giornate a catalogare uccelli
migratori. In un giorno di tempesta, nello sperduto villaggio, compare uno
sconosciuto. Lei ne è incuriosita, forse attratta; i paesani invece sono sospettosi;
lui - un ex poliziotto - cerca chiarimenti a domande apparentemente senza risposta
circa la sua famiglia, persa molti anni fa in un incidente in mare. Come sono andate davvero le
cose? Come è potuto succedere che il faro non li abbia guidati al sicuro a riva? È stato davvero
un incidente? E cosa ha a che fare tutto questo con la follia della vecchia Nan, una vecchia
pazza che si aggira sulla spiaggia invocando persone ormai scomparse? Gli abitanti del
villaggio, però, sembrano determinati a lasciare sepolti i segreti. Solo l'ornitologa e l'ex
poliziotto vogliono andare a fondo: delle loro domande e dei loro desideri. Un romanzo
d'inchiesta, dentro i segreti di una comunità che vuole dimenticare il passato, troppo pesante
di colpe. Un romanzo d'amore, dove una donna e un uomo hanno il coraggio di andare
9
controvento - contro i benpensanti, contro l'immobilismo, contro tutti quelli che preferiscono
accontentarsi del silenzio.
LE AFFINITA’ ALCHEMICHE di Gaia Coltorti
Giovanni ha diciotto anni, trascorsi quasi tutti a Verona, dove è nato. Una vita
tranquilla, qualche amico e, ogni giorno, i lunghi allenamenti in piscina per
prepararsi alle gare. Anche a casa regna la quiete: Giovanni vive solo con suo
padre, notaio, in quel genere di grande appartamento abitato da due uomini che
ogni donna può immaginarsi. Selvaggia ha diciotto anni, molte amiche e diversi
spasimanti, vive sul mare e assapora l'estate appena iniziata quando sua madre le sconvolge la
vita: si trasferiranno per ragioni di lavoro. Selvaggia cambierà scuola, dovrà ricominciare tutto
da capo e lo dovrà fare a Verona, la città dove è nata e da cui proprio la mamma, tanti anni
prima, l'aveva portata via, separandola dal padre e dal fratello gemello. Quando Selvaggia
varca per la prima volta la soglia della nuova casa, Giovanni è rintanato in camera sua. Gli
basta la voce di lei per capire che nulla sarà più come prima. Giovanni scopre quella voce come
un regalo, ma al tempo stesso la riconosce, è un suono che vive da sempre dentro di lui:
Selvaggia, la sorella perduta, è tornata nella sua vita, per sempre. Lei a Verona non conosce
nessuno: solo Johnny - come lo ha subito ribattezzato - può farle da guida e tenerle compagnia
nei tre lunghi mesi che devono trascorrere prima della ripresa scolastica. Selvaggia è
bellissima, piena di fascino ma anche capricciosa fino allo sfinimento, croce e delizia per il
fratello ritrovato. Presto tra i due si sprigiona un'elettricità, un magnetismo, un'affinità...
GIALLO D’AVOLA di Paolo Di Stefano
Avola, 6 ottobre 1954. In una masseria di montagna, ricca di non pochi terreni e
armenti, convivono le famiglie di Salvatore e Paolo Gallo, fratelli. Si odiano
quotidianamente e metodicamente. Liti ripetute che coinvolgono mogli e figli,
sedate a fatica dai vicini, futili motivi di rancore e dispetto. È l'alba di un giorno di
lavoro, quando Paolo sparisce: restano di lui un basco e qualche macchia di
sangue sul terreno. L'incriminazione è facile: la galera pronta per Salvatore e suo
figlio Sebastiano, analfabeti e in più confusi. Intervengono a loro difesa due abilissimi avvocati,
i due principi del foro di Siracusa, i quali sanno dare gambe legali alla spontanea versione
difensiva: che Paolo è scomparso volontariamente e la moglie ha inscenato un omicidio. Si
apre così un legal thriller in terra contadina che trova il suo diapason nei processi e si articola
nelle vite quasi ubriacate dalla vicenda (amori e inganni, emigrazioni e ritorni, ribellione e
mansuetudine), in centinaia di indizi raccolti e falsificati da una parte e dall'altra, testimonianze
e avvistamenti acclarati e smentiti di volta in volta. Un inestricabile labirinto di verità e
menzogna. Silenzi, rivelazioni, colpi di scena, rovesciamenti dopo che la giustizia-monstre ha
macinato più vite. Un romanzo verità sul "morto-vivo di Avola" (così venne denominato), che
restituisce il sapore di un'epoca e di un mondo a sé.
UN PESCATORE INNOCENTE di Laura Mancinelli
Certe scelte possono macchiare il destino di innocenti. È quello che accade ai figli
del principe di Aquitania: dopo la morte dei genitori, fratello e sorella crescono in
un'ambigua simbiosi che, con la pubertà, si trasforma in incesto. Quando la
fanciulla si scopre incinta, il tutore dei ragazzi decide di separare i due giovani,
nascondere la gravidanza e affidare il neonato al fiume, come Mose. Gregorio
(questo è il nome del bambino) cresce ignaro di tutto con la famiglia del pescatore che lo ha
salvato, fino a quando gli viene rivelato il segreto della sua nascita e decide di partire in cerca
della madre. Affronta con coraggio e saggezza i pericoli del mondo, sempre illuminato dalla
fede e dalla speranza di conoscere colei che gli ha dato la vita e della quale vuole alleviare la
pena per la colpa commessa. Ma la sua vita è segnata dal peccato: lo aspetterà un altro
tragico errore, un nuovo incesto, cui seguiranno un folle viaggio e una lunga penitenza
(diciassette anni incatenato su uno scoglio, cibandosi solo di rugiada) che lo condurrà infine al
soglio di san Pietro. Reinterpretando il "Gregorius" di Hartmann von Aue, Laura Mancinelli
continua a raccontarci con passione il Medioevo. Storie di amori, cadute e redenzioni:
sentimenti universali che attraversano le epoche ammaliando ogni volta i lettori.
10
L’ARENA DEI PERDENTI di Antonin Varenne
Un poliziotto disilluso, che arrotonda lo stipendio sul ring; un algerino e un italo-
francese, ormai anziani, con un segreto in comune che risale agli anni più bui del
dopoguerra; una sgradevole verità da rivelare al mondo e una vendetta da
consumare a ogni costo, se si vuol sopravvivere. Sono loro i protagonisti del nuovo
libro di Antonin Varenne, autore celebrato dalla stampa francese come il nuovo
Fred Vargas. Un libro sul disincanto e la resistenza alle sconfitte e ai colpi imposti
dal destino. Sulla capacità di restare in piedi malgrado la vita diventi un ring in cui l'avversario
contro cui battersi è sempre e comunque più forte.
TUTTO HA UN PREZZO di Lotte & Soren Hammer
In Groenlandia un elicottero sta sorvolando il grande pack. Avanza lentamente,
mentre le persone che trasporta osservano la sconfinata distesa bianca
sottostante. D'un tratto, uno dei passeggeri scorge qualcosa di strano sul
ghiaccio, qualcosa che man mano assume contorni sempre più riconoscibili e
macabri: il corpo senza vita di una donna. È seduta sulle ginocchia, seminuda,
con le caviglie legate e i polsi fissati alle cosce con del nastro adesivo. Cos'è
successo? Com'è finita in quel nulla desolato, a centinaia di chilometri dal centro
abitato più vicino? E perché chi l'ha uccisa l'ha costretta in quella posizione prima di soffocarla
con un sacchetto di plastica? Le indagini spettano al commissario Konrad Simonsen e alla
Sezione Omicidi di Copenaghen. La vittima è una giovane infermiera scomparsa da venticinque
anni, ma non è tutto: i particolari dell'omicidio assomigliano fin troppo a un vecchio caso che
Simonsen non è mai riuscito a dimenticare. Possibile che si tratti solo di una coincidenza? E se
molti anni prima avesse commesso un terribile errore? Spinto dai ricordi e dai sospetti,
Simonsen allarga il campo di ricerca. Scoprirà che, prima o poi, il passato torna sempre a galla
e che nella vita tutto ha un prezzo, anche i più ferrei principi.
UNA DONNA SOSPESA di Lorenzo Silva
È un agosto torrido a Madrid quando il sergente Rubén Bevilacqua, detto Vila,
inquieto investigatore della Guardia Civil con una laurea in Psicologia nel
cassetto, viene distolto da una serie di indagini inconcludenti nel mondo della
malavita di provincia e convocato nell'ufficio del comandante. Nella Maiorca
assediata dai turisti una bellissima ragazza austriaca è stata ritrovata appesa alla
trave di una villetta in affitto, completamente nuda e con due proiettili in corpo. I
comportamenti oltremodo spigliati e lo stile di vita promiscuo della vittima,
dall'evocativo nome di Eva Heydrich, fanno pensare al delitto passionale. E i sospetti si sono
subito concentrati su Regina Bolzano, una donna più anziana di lei, sua ultima convivente, che
pare essersi volatilizzata. Ma ci sono troppi particolari che non quadrano, per questo il
brigadiere del comando locale ha chiesto aiuto a Madrid. E per questo Vila si imbarca per l'isola
affiancato da una giovane guardia in seconda, Virginia Chamorro, fresca di Accademia militare,
solo apparentemente inesperta e impacciata, che dovrà fingere di essere la sua fidanzata per
rendere più efficaci le indagini. Fra locali notturni e villaggi turistici, lussuosi yacht e bettole di
quart'ordine, si muove una brulicante umanità di forzati del divertimento vacanziero, isolani
che tentano di sbarcare il lunario, ex legionari, mafiosi, yuppie sballati e aspiranti ereditieri
senza scrupoli. BESTSELLER IN SPAGNA
Le immagini e i contenuti sono tratti dal sito www.ibs.it

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  • 1. 1 L’ULTIMA VOLTA CHE L’HO VISTA di Charlotte Link Galles, 2009. Una calda e bellissima giornata di agosto. Boschi e colline solitarie da una parte, la potenza del mare dall'altra. Vanessa e Matthew Hard, in viaggiò da Holyhead a Swansea, si fermano in un parcheggio isolato. L'uomo si allontana per pochi minuti, e al suo ritorno scopre che la moglie è scomparsa senza lasciare traccia. Matthew non sa che è stata rapita: il suo sequestratore, Ryan Lee, la rinchiude in una grotta nella "valle della volpe", un luogo isolato che lui solo è in grado di raggiungere, ma viene arrestato e incarceralo per un crimine precedente. Di Vanessa non si sa più nulla, e il marito sprofonda nell'incubo dell'incertezza. Nessun indizio, nessuna pista concreta. Tre anni dopo, Ryan viene rimesso in libertà. ma qualcuno pare abbia ordito una trama spaventosa, un'orribile vendetta per gli errori commessi nel suo passato: sua madre e la sua ex fidanzata vengono inspiegabilmente aggredite, e un'altra donna viene rapita "replicando" nei minimi dettagli la scomparsa di Vanessa Willard. MANCARSI di Diego De Silva Diego De Silva fa un passo a lato, si allontana dalle irresistibili vicende di Vincenzo Malinconico e ci regala una semplice storia d'amore. Semplice per modo di dire, perché la scommessa è tutta qui: nel nascondere la profondità in superficie, nel tratteggiare desideri e dolori, speranze e rovine, con poche parole essenziali, dritte e soprattutto vere. Perché, come diceva Fanny Ardant ne La signora della porta accanto, solo i racconti scarni e le canzoni dicono la verità sull'amore: quanto fa male, quanto fa bene. Solo lì si cela l'assoluto. Cosi De Silva prende i suoi due personaggi e li osserva con pazienza, li pedina, chiedendoci di seguirlo - e di seguirli - senza fare domande. Irene vuole essere felice, e quando il suo matrimonio inizia a zoppicare se ne va. Nicola è solo, confusamente addolorato dalla morte di una donna che aveva smesso di amare da tempo. Anche lui, come Irene, è mosso da un'assoluta urgenza di felicità. Anche lui vuole un amore e sa esattamente come vuole che sia fatto. Sarebbero destinati a una grande storia, se solo s'incontrassero una volta nel bistrot che frequentano entrambi. Ma il caso vuole che ogni volta che Nicola arriva, Irene sia appena andata via. Se le vite di Nicola e Irene non s'incontrano fino alla fine, le loro teste invece s'incontrano nelle pagine di questo libro: i pensieri, le derive, il sentire si richiamano di continuo, sono ponti gettati verso il nulla o verso l'altro. Forse, verso l'attimo imprevisto in cui la felicità finalmente abbocca. L’UOMO DI PRIMROSE LANE di James Renner David Neff, giornalista e scrittore, ha pubblicato un libro sulla vita di un serial killer, che è diventato un best seller ma ha lasciato segni profondi nella sua psiche. Da cinque anni non scrive più nulla, e ha bisogno al più presto di una nuova storia che lo appassioni e gli permetta di tornare al successo, uscendo dal vortice di dolore seguito al suicidio della moglie Elizabeth. Si lascia coinvolgere dal caso dell'Uomo di Primrose Lane, un personaggio solitario e avvolto nel mistero, assassinato brutalmente e senza motivi apparenti quattro anni prima. Le sue indagini si trasformano in un'autentica ossessione quando, sul letto dell'uomo, viene ritrovata un'impronta di Elizabeth, segno di un legame che sembra avere le sue origini nel passato e nel grande trauma che ha segnato la vita della moglie di David: il rapimento della sorella gemella, Elaine, svanita senza lasciare tracce e mai più ritrovata. QUESTA NOTTE E’ LA MIA di Alberto Damilano A quarant'anni Andrea è un giornalista fallito che ha abbandonato da tempo ogni ambizione di vita e di lavoro. Quando viene colpito dalle prime avvisaglie di una terribile malattia neuromuscolare, Andrea sembra paradossalmente ritrovare le energie e le forze del passato. Rifiutandosi di diventare soltanto un caso umano da compatire, decide infatti di aiutare Francesco, un giovane praticante del giornale, in una pericolosa indagine sulla corruzione e le infiltrazioni mafiose nelle istituzioni torinesi. Lavorare su questo difficile e intricato caso aiuterà Andrea a riscattarsi, mentre il progredire della malattia lo spingerà ad affrontare ogni giorno qualcosa di diverso e a conquistarsi, a ogni nuovo respiro concesso dalla vita, il tempo per pensare, progettare, amare.
  • 2. 2 L’ISPETTORE MORSE E LE MORTI DI JERICHO di Colin Dexter "Morta, morta, morta. E... Dio mio! Si era impiccata, a quanto dicevano. Una donna affettuosa, attraente, viva... e si era impiccata. Perché? Perché? Perché?". L'irritante, bisbetico ispettore capo Morse ammira le donne ma ha una certa resistenza a concludere. Una sera qualunque, a un ricevimento, incontra una signora bella e disponibile, dotata di uno spirito e di una grazia seducenti. Nonostante l'attentato alla sua testarda solitudine sia molto promettente, un misto di indolenza e di pessimismo porta l'ispettore a non continuare l'avventura. Ma sei mesi dopo, per una di quelle "ironie della vita" (per citare Thomas Hardy, di cui forse si avverte l'influsso in questa storia così amara), Morse, trovandosi per caso nel quartiere di Jericho a nord di Oxford dove la donna abitava, scopre la sua fine desolata. E proprio così, è un suicidio? L'istinto di investigatore di Morse non può appagarsi con tanta superficialità e comincia un'inchiesta che batte a tappeto tutte le persone e tutte le occasioni legate alla fine di Anne Scott: gli amanti, gli alunni, i colleghi del circolo di lettura, le signore del circolo del bridge, i vicini di casa - quelli maligni, quelli amichevoli e quelli solo indifferenti. Registrando, con stupore crescente per il lettore, quante persone qualunque potrebbero avere un buon movente per uccidere una donna così amabile. IL FILOSOFO DI VIA DEL BOLLO di Gianni Simoni È cambiato Andrea Lucchesi. Ha sfiorato la morte e, se questa volta ha vinto lui, il prezzo che ha dovuto pagare è alto: adesso ha paura. Paura di ogni sigaretta che accende, di ogni bicchiere che si concede, ma soprattutto paura di essere, di restare solo. Forse è per questo che un giorno, uscendo dalla Questura milanese di piazza San Sepolcro, Lucchesi si accorge di quell'uomo, che, all'angolo di via del Bollo, dispensa saggezza ai passanti, a chi ha tempo per fermarsi ad ascoltare un vecchio, un filosofo. Lucchesi ha tempo, adesso, per ascoltare, per capire. Sì, è cambiato l'ispettore Lucchesi. Ma non è il solo. Se l'indagine su una serie di furti d'arte in cui si troverà coinvolto appena rientrato in azione è fin troppo vicina a quella risolta pochi mesi addietro, in realtà nulla è come prima. Le persone che ha incontrato allora sembrano divertirsi a sovvertire ogni aspettativa: la contessa Urbinati, il commissario Pepe, i collezionisti d'arte, la collega Marchesi,.. Nulla e nessuno è come sembra, per Andrea Lucchesi, che per risolvere questo caso dovrà esser disposto a svelare e accettare verità amare sulle persone all'apparenza a lui più vicine. Verità che cambieranno la sua vita per sempre. LO SPECCHIO DEL BARBIERE di Gianni Simoni Un presunto rapinatore viene assassinato a colpi di pistola in una tabaccheria del centro di Brescia; il cadavere di un neonato viene ritrovato in un cassonetto della periferia; su un'isola del lago d'Iseo, la proprietaria di una pensioncina riceve minacce e persecuzioni da un misterioso aggressore e rischia di impazzire. Ironia della sorte: l'ex giudice Petri, ormai in pensione, aveva conosciuto il tabaccaio pochi giorni prima, quando era andato nel suo negozio a scegliervi una pipa; e ha l'avventura di trovarsi in quella pensioncina sul lago, mentre si verificano quegli strani e inquietanti episodi ai danni della padrona. Così, quando il commissario, e suo buon amico, Miceli lo chiama per farsi dare una mano nell'indagine del bambino abbandonato, Petri inevitabilmente si trova a dover procedere su tutti e tre i fronti. Tre filoni d'indagine che si aprono in rapida successione e che, quasi per caso, finiranno per incrociarsi. Di nuovo insieme, Petri e Miceli uniranno esperienza professionale e legame d'amicizia per portare alla luce scomode verità. LE SIGNORINE DI CONCARNEAU di Georges Simenon Jules Guérec - quarant'anni, celibe, proprietario di due pescherecci - è sempre vissuto nella cittadina bretone in cui è nato, nella casa adiacente all'emporio che la sua famiglia gestisce da generazioni, nello stesso odore "di catrame, cordami, caffè, cannella e acquavite", insieme alle due sorelle rimaste nubili, che lo accudiscono con una sollecitudine benigna, occhiuta e possessiva. A loro Guérec deve rendere conto di come spende ogni centesimo. Persino quando gli capita di andare a Quimper, e di non resistere alla tentazione di tornare in quella certa strada dove un paio di signore "arrivate da Parigi" passeggiano "gettando agli uomini sguardi
  • 3. 3 provocanti", il pensiero di come farà a giustificare i cinquanta franchi mancanti gli rovina il piacere. Sono loro, le sorelle, a sorvegliare tutto, a provvedere a tutto. Anche quella volta che lui, da giovanotto, ha messa incinta una ragazza, è stata Celine - che delle due è la più penetrante e la più spiccia, e che afferma di conoscere il fratello come fosse un figlio suo - a prendere in mano la situazione. Una notte, però, Guérec, senza quasi accorgersene, sarà la causa di un evento tragico, le cui paradossali conseguenze potrebbero forse spingerlo a uscire dal bozzolo soffocante, ma anche tiepido e rassicurante, dei legami familiari. PRONTI A TUTTE LE PARTENZE di Marco Balzano Il trentenne, in Italia, è un prodotto tipico, un articolo originale. Forse non esiste altrove un carattere altrettanto paradossale, forgiato dalla storia e dallo spirito dei tempi, sospeso tra un'eterna e spossante giovinezza e un'infinita e immutabile anzianità, magari dello spirito più che del corpo. Giuseppe, il protagonista di questo romanzo, vive con consapevole, moderata impazienza tale esitazione indefinita. È insegnante precario alle scuole superiori di Salerno e provincia, ha studiato Lettere con passione a tratti démodé, ha vinto un dottorato ancora da terminare e Dante è l'amata materia della sua specializzazione. Non appena avrà un lavoro fisso vuole sposarsi con Irene, con cui è fidanzato da qualche anno. La casa è quasi pronta, la testa è a posto, e invece i guai arrivano tutti assieme. Irene lo tradisce e lo lascia su due piedi, il Ministero della Pubblica Istruzione gli taglia le supplenze di italiano e latino. Per fortuna Giuseppe ha una famiglia concreta, madre umile e tenace, padre col cuore da rivoluzionario e cervello pieno di buon senso. Ed è proprio papà Vittorio, mentre Giuseppe è sotto la finestra della ex fidanzata a lanciare sassi, che convince il figlio a cambiare aria e ad accettare un incarico di tre mesi nel Nord, a Milano. Lassù di mondo se ne apre un altro. La metropoli appare fosca, la scuola mediocre, gli studenti disattenti. Giuseppe si trova a vivere con tre ragazzi... TI VOLEVO DIRE di Daniele Bresciani Le parole a volte si bloccano in gola e non vogliono più uscire. Viola è appena una ragazzina quando un giorno si alza e si veste, aspettando di sentire la voce assonnata del padre che la deve accompagnare a scuola. Ma quella mattina lui non si sveglia più e qualcosa in lei si ferma: mutismo selettivo, lo chiamano i medici, e sua madre decide che starà meglio in una scuola svizzera, dove sarà seguita. Prima di partire Viola riceve da Fulvio, un vecchio amico di famiglia, un dono prezioso: un pacco di lettere, un libro antico e due agende che riemergono dal passato del padre. Per un intero inverno, nella sua stanza del collegio, le legge e rilegge. Compare più volte il nome di una donna mai sentito prima, Claire: per lei Giacomo, all'inizio degli anni Ottanta, si era trasferito a Londra, con il sogno di iniziare una nuova vita. Viola non riesce a capire perché si siano separati ma avverte che, nella fine di quella relazione, è nascosto qualcosa di più: non solo un segreto custodito da Giacomo, ma forse anche l'antidoto al proprio dolore. In un romanzo intimo e profondo, Daniele Bresciani ci racconta come ognuno di noi si tenga stretto un pugno di frasi, quelle che non riesce a confessare alle persone amate, fino a quando non diventa troppo tardi. E ci dice che la verità, bruciante o dolce che sia, sa percorrere strade tortuose pur di trovarci. IL BAMBINO CHE SMISE DI PIANGERE di Ninni Schulman È un'estate insolitamente torrida a Hagfors, nel cuore della Svezia, una graziosa cittadina in cui gli abitanti trascorrono vite perfette ma piatte. Anche quella di Mirjam Fransson sembra un esempio di tranquillità, finché non le viene recapitato un messaggio anonimo, enigmatico e inquietante: "Non senti quando smetto di piangere". Poche ore dopo, nella sua villetta divampa un terribile incendio. Sul posto, con i pompieri, arriva la reporter Magdalena Hansson. L'edificio è avvolto dalle fiamme, i muri sono crollati, nuvole di fumo nero rendono impossibile respirare: per Mirjam non c'è più niente da fare. Quando altre case vanno a fuoco, dopo che i proprietari hanno ricevuto lo stesso messaggio, appare chiaro che un serial killer è all'opera. E ciascuno teme di essere la prossima vittima. Magdalena, che prima di tornare nella sua città natale lavorava in un giornale a Stoccolma, non si accontenta di seguire la notizia per la cronaca locale e inizia indagini parallele. Insieme con gli ispettori di polizia Petra Wilander e Christer
  • 4. 4 Berglund dovrà mettersi in gioco per entrare nella tormentata psiche del piromane, e capire il suo desiderio di vendetta. Chi ha smesso di piangere? E perché? Un thriller in cui l'orrore si annida nel profondo dell'animo umano, pronto a emergere in tutta la sua violenza. VAPORE di Marco Lodoli Maria Salviati ha settantadue anni, un figlio, e un marito sparito nel nulla da più di trent'anni. "La professoressa", cosi ancora la salutano i ragazzi che la incontrano per strada. Ma oggi Maria è una donna anziana, sola, e ossessionata dalla paura di dimenticare. E allora non le resta che ripetere la sua vita a voce alta con le parole che resistono, come "una piccola poesia imparata a memoria", anche se ogni giorno se ne va una strofa, una rima. Finché una mattina qualcuno bussa alla sua porta. Gabriele è un agente immobiliare, con un sorriso timido e un ciuffo ribelle sulla fronte. Spunta dal nulla, per comunicarle che la vecchia casa in campagna a un'ora scarsa da Roma ha trovato dei potenziali acquirenti. Senza pensarci troppo Maria prende la sua borsetta e lo segue. Ma le visite sono poche, e mai quelle giuste. Maria e Gabriele trascorrono intere giornate in attesa, su una panchina, e insieme ripercorrono la storia di quella vecchia casa in mattoni. E cosi Maria, finalmente, può smettere di parlare da sola e recitare a qualcuno la piccola poesia della sua breve esistenza, dall'infanzia fino agli anni più intensi di vita, quelli trascorsi con il marito Augusto, il giocoso e inconcludente mago Vapore, e l'amato figlio Pietro, sognatore e comunista. Maria avrebbe voluto proteggerli dalle loro piccole e grandi bugie, tenerli stretti dentro la lucidità del suo sguardo. Ma neanche l'amore può tanto. LA SPOSA NUDA di Nikki Gemmell Trentacinquenne londinese, la protagonista di questo romanzo è considerata una brava moglie. Fedele e innamorata, vive in modo consapevole la nuova vita coniugale con i suoi alti e bassi, mai però dimentica del passato da single. Ma un giorno la brava moglie incappa in un sospetto. Un sospetto indicibile, che fa crollare in un soffio le certezze conquistate a fatica e il legame ventennale con la migliore amica. Il momento di crisi le dischiude però una possibilità, le apre una strada che percorre con coraggio e che la porta a scendere nel profondo di se stessa, a tu per tu con i desideri inconfessabili, con la più sincera scoperta del sesso. Passo dopo passo, sino a quel fondo che molte donne riescono solo a intravedere, seguiamo la protagonista nelle sue tappe più scabrose. Ammette di non aver mai raggiunto l'orgasmo col marito, di essere stata pavida nelle scelte professionali, di considerare il proprio compagno un uomo ordinario e un po' noioso, rivela di sognare un amante che la leghi al letto e donne che la tocchino, si tuffa in una relazione con un ragazzo più giovane... Un romanzo che esplora l'universo femminile nelle sue pieghe più segrete, dando voce a quello che molte donne non riescono a dire, nemmeno a se stesse. BESTSELLER IN GRAN BRETAGNA PER CORAGGIO, PER PAURA, PER AMORE di Astrid Rosenfeld A quasi vent'anni, Edward Cohen ha alle spalle anni vagabondi tra una nonna ingombrante e autoritaria, una madre dolcissima e un patrigno stravagante che assomiglia terribilmente a Elvis. Con la sua voce fascinosa sa incantare gli elefanti allo zoo e sedurre le donne. Sa anche cavarsela sempre, magari con espedienti non del tutto onesti. Edward è appena tornato a Berlino, contagiato dall'entusiasmo prorompente del dopo-unificazione, ma non trova pace nella città della sua infanzia. A tormentarlo è un amore infelice. E un fantasma: Adam, il fratello minore di suo nonno, scomparso all'inizio della guerra. Di quell'uomo singolare nessuno ha mai voluto parlargli, salvo ripetergli come una maledizione che gli assomiglia in modo impressionante. Edward torna nella vecchia soffitta della nonna e per caso trova un tesoro capace di dare un senso al suo smarrimento: è "L'eredità di Adam", il manoscritto di un libro scampato all'Olocausto. Quelle pagine raccontano tutto: la storia di una famiglia, di una nonna dal piglio energico che irrideva l'arroganza nazista ed era riuscita a proteggere fino all'ultimo i nipoti, una storia di amici fedeli e spie. Ma contengono soprattutto il racconto dell'amore disperato e tragico di Adam per la sua Anna. Edward capisce allora che la sua storia e quella di Adam sono intrecciate, perché quel prozio non gli ha lasciato in eredità solo i suoi occhi, la sua bocca e il suo naso, ma anche questa pila di fogli che non hanno mai raggiunto il loro loro vero destinatario... LIBRO DELL’ANNO
  • 5. 5 IL DIARIO DI LENA di Lena Muchina Leningrado, 22 maggio 1941. Il diario di Lena comincia qui, pochi giorni prima dell'invasione dell'Unione Sovietica da parte dell'esercito nazista. Lena Muchina è una ragazza di sedici anni, alle prese con gli esami di fine anno, le uscite con le amiche, i primi innamoramenti. Poi, improvvisa, l'eco della guerra acquista intensità e comincia a fare da sfondo sempre più cupo alle sue riflessioni spensierate e ancora infantili. L'arrivo delle truppe naziste in terra sovietica obbliga Lena a prendere parte ai programmi di difesa del governo comunista: lavora dapprima alla costruzione di trincee, e poi, quando a settembre ha inizio l'assedio di Leningrado, come infermiera per i feriti di guerra, mentre gli scontri sempre più violenti privano i civili di beni primari come cibo, acqua ed elettricità. Lena lotta per mangiare e ripararsi dai bombardamenti, ma non rinuncia a raccontare la guerra con la voce di chi, a sedici anni, guarda con fiducia al futuro, nonostante la morte della nonna e poi della madre la privino di un sostegno proprio nel momento più difficile. Questo diario è un documento storico depositato negli archivi di Stato dell'Unione Sovietica, dove è rimasto per oltre settant'anni, fino alla recente scoperta di uno storico dell'università di San Pietroburgo che, colpito dall'intensità della scrittura, ha deciso di renderlo pubblico. SCRITTO SULLA PELLE di Nicolai Lilin Si dice che raccontare la propria vita serva a comprenderla. Ci sono esperienze, però, su cui le parole non hanno presa: si può solo "soffrirle" una seconda volta sulla propria pelle. I criminali siberiani le loro vite se le portano addosso, incise dalla mano esperta del kol'sik: sacerdote e custode della tradizione, il tatuatore è l'unico a comprendere fino in fondo la lingua arcana dei simboli. Ma i tatuaggi, mentre raccontano delle storie, ne creano altre: generano incontri ed equivoci, stabiliscono legami, decidono, a volte, della vita e della morte. Ed è attraverso questo vortice di storie che Nicolai Lilin ci conduce dentro la tradizione dei "marchi" siberiani. Sei racconti diversissimi - comici o disperati, violenti, romantici, rocamboleschi - nei quali ritroviamo alcuni dei personaggi memorabili di "Educazione siberiana" la banda di minorenni capitanata da Gagarin, il colossale Mei, nonno Boris e gli altri vecchi fuorilegge di Fiume Basso - e ne incontriamo di nuovi: Oliva, che spara come un sicario e si porta sempre appresso la foto di una donna; Styopka con il suo amore impossibile; Pelmen, che pagherà caro un tatuaggio sbagliato nel posto sbagliato; e ancora Kievskij, criminale di Seme nero; il vecchio hippy Batterista in perenne lotta con una direttrice dittatoriale; il terribile Treno e la virginale Cristina. A fare da filo rosso, c'è la voce inconfondibile di Nicolai "Kolima" e la storia della sua formazione da tatuato. PAZZE DI ME di Federica Bosco "Se c'è una cosa che detesto sono i proverbi. Quello che odio più di tutti in particolare è: 'C'è sempre una prima volta'. Sì, è vero, una prima volta c'è sempre, ma di solito non è un granché. Sono molto più importanti le ultime volte. In realtà, la vita è solo un'incredibile collezione di 'ultime volte'. L'ultima volta che ti cantano una ninna nanna, l'ultima volta che esci dal cancello della tua scuola, l'ultima volta che baci la persona che ami, l'ultima volta che ti addormenti senza bisogno del Valium. Ma non c'è mai nessuno ad avvertirti che quella che stai vivendo è l'ultima volta, anzi, di solito non te ne accorgi nemmeno. Il fatto è che quando sei piccolo credi che tutto ti sia dovuto e che tutto rimanga esattamente come quando hai tre anni: i parenti che ti fanno le foto, i regali e sono ossessionati dal fatto che tu dorma, mangi e caghi, ed è tutto un sorridere, battere le mani e fare facce stupide. Poi, però, arriva un giorno in cui puoi essere morto soffocato nel tuo vomito e a nessuno importa più un fico secco, così ti trovi da solo a gridare: 'Hei! C'è nessuno?' e allora capisci che, o ti fai andare bene tutto quello che arriva dopo, o puoi spararti un colpo in testa. Cinico? No, realista. Ma forse è il caso che io cominci dall'inizio." Andrea aveva cinque anni quando il padre se n'è andato come un ladro lasciandolo ostaggio di sette femmine: la madre iperprotettiva, tre sorelle fuori controllo, la nonna genio della fisica, la cinica badante Stanka... Finché un giorno arriva Giulia. FILM
  • 6. 6 IL MIO SOLE E’ NERO di Victor Del Arbol Mérida 1941: Isabel Mola tiene saldamente per mano suo figlio sul marciapiede di una stazione immersa nel silenzio. Deve lasciare la Spagna al più presto. Deve soprattutto lasciare suo marito, un crudele e fanatico falangista. Il complotto messo in atto per ucciderlo è fallito, Isabel è stata tradita dall'uomo che diceva di amarla. Non partirà. Barcellona 1977: Maria Bengoechea è una giovane avvocatessa che ha appena vinto una causa importante. E riuscita a far condannare un ispettore colpevole di aver torturato e ridotto in coma un informatore della polizia. Non sa di aver scoperchiato un tragico vaso di Pandora. La condanna di quell'ispettore riapre infatti un'oscura vicenda che affonda le sue radici nella Spagna filonazista degli anni successivi alla Guerra civile: un quarantennio di odi, vendette, furori, di cui Maria è stata sempre ignara, anche se scorrono nelle sue vene e hanno segnato a fondo la storia della sua famiglia. Qualcosa la unisce a quella Isabel scomparsa in una stazione di provincia, un legame tenuto per anni gelosamente segreto, una catena di intrighi, tradimenti, vendette che si sono perpetuate nel corso di tre generazioni, trasformando ogni volta le vittime in carnefici. E che oggi presentano il conto. Perché il passato non si dimentica, le colpe dei padri ricadono sempre sui figli, e il destino segue senza pietà il suo cammino circolare e inesorabile. LA DONNA DEL FANGO di Joyce Carol Oates "Devi essere preparata" dice la donna con voce calma, e nel silenzio della notte lungo una strada tortuosa estrae dalla borsa di tela delle forbici. Preparata a cosa? Le sue parole risultano incomprensibili alla bambina che tra poco verrà abbandonata sulle rive melmose del Black Snake River, sotto un cielo cupo dove i corvi volano alti. Preparata lo è sempre, Meredith "M.R." Neukirchen. La prima donna rettore di un'università della Ivy League non è tipo da lasciarsi cogliere alla sprovvista. La sua dedizione alla carriera e il fervore morale con cui vi si dedica sono esemplari, e finora le hanno fatto affrontare ogni ostacolo, ogni nemico senza timori, uscendo trionfante da tutti i conflitti. Adesso però i molti fili, più o meno segreti, della sua vita rischiano di intrecciarsi in un groviglio che potrebbe mettere a dura prova la sua sicurezza: un amore da tenere nascosto, il clima politico negli Stati Uniti che stanno per scendere in guerra contro l'Iraq, le insinuazioni imprevedibili di uno studente. E poi c'è un incauto viaggio in macchina che la spinge in luoghi remoti, al contempo intimamente familiari e irriconoscibili: quella strada tortuosa lungo il fiume melmoso, la bimba del fango, il Re dei Corvi, un'intera vita che M.R. Neukirchen crede di essersi lasciata alle spalle... Joyce Carol Oates dà vita a un mondo dove il passato bussa implacabile alle porte del presente, pronto a mettere in questione ogni divisione pacificata tra il mondo dell'infanzia e quello dell'età adulta... TENTATIVI DI BOTANICA DEGLI AFFETTI di Beatrice Masini Primo Ottocento, primavera. Bianca Pietra, giovane donna di buona educazione e scarsi mezzi, lascia la casa natale sul lago di Garda per approdare nella campagna milanese, ospite di un poeta di chiara fama: don Titta ha l'estro dell'agricoltura sperimentale, che pratica nella sua tenuta, e in più coltiva fiori e piante esotiche nel parco della villa di Brusuglio. E Bianca, abile acquerellista, è chiamata a ritrarre il patrimonio botanico del padrone di casa. Graziosa, ardente, irrequieta, si accinge al compito con slancio, entrando a far parte di una famiglia grande quanto complicata. Disegna, dipinge, esplora i giardini e studia con interesse la miriade di personaggi che popolano la grande dimora: tra di loro c'è Pia, una servetta orfana di acuta intelligenza e garbo innato che gode di singolari privilegi. Curiosa fino all'impudenza, sincera all'eccesso, incline alle fantasticherie, Bianca si convince che le origini di Pia nascondano un segreto e che don Titta con tutta la famiglia si stia dando molta pena perché esso resti tale: quanto basta per darle il desiderio di scoprire la verità avviando un'indagine appassionata. Ciò che Bianca, così acuta nell'osservare e illustrare la natura, si ostina a non comprendere è che questa ricerca del vero vede in gioco i suoi stessi sentimenti: ed è un gioco pericoloso, perché la botanica degli affetti non è una scienza esatta, non conosce regole e può rivelarsi profondamente ingannevole.
  • 7. 7 PRENDETE E BEVETENE TUTTI di Giovanni Negri Guarda le stelle, commissario Cosulich. Guarda le stelle. Ti porteranno conforto. E confusione... Torna il primo detective del vino e dintorni, alle prese con un caso che sembra un labirinto. Risolto un mistero, se ne apre subito un altro, all'infinito, fra il passato più buio e il futuro più inquietante. Fino a che una verità splendente e imprevista non lascia a bocca aperta il più smaliziato dei lettori. Chi ha tagliato i freni della Mini dove viaggiava Mario Salcetti, inventore in Franciacorta delle bollicine italiane? Che cosa aveva intravisto il sagace, beffardo Salcetti nei suoi viaggi tra i manoscritti miniati e le antiche abbazie d'Europa che hanno fatto la storia del Cristianesimo trionfante? Un terribile, spaventoso segreto, che la Chiesa vuol mantenere tale, o un gigantesco possibile affare sotto lontani, nebbiosi cieli? E che cosa significano due frasi latine a prima vista simili, ma che alludono in realtà a mondi del tutto diversi? Abbagliato dagli occhi di belle dame molto pallide, o molto determinate, tra investitori investiti del gravoso compito di guadagnare a tutti i costi, giornalisti famelici e una nube di altri pittoreschi personaggi, l'ex astemio Cosulich di una cosa sola può fidarsi. Della sua propensione a guardare le stelle. INVECCHIANDO GLI UOMINI PIANGONO di Jean Luc Seigle 9 luglio 1961. Fin dalle prime ore del giorno fa un caldo micidiale. Albert è un operaio della Michelin. La moglie Suzanne si cuce i vestiti da sola. Gilles, il secondogenito, si appassiona a un romanzo di Balzac. Questa giornata particolare è anche quella dell'arrivo della televisione in casa Chassaing, comprata per vedere un reportage sulla guerra d'Algeria dove il primogenito Henri è stato mandato. Albert, un uomo comune in un'epoca di grandi trasformazioni, vede il suo mondo sgretolarsi davanti agli occhi. Riuscirà a trovare un posto nella nuova era? Riflessione sulla modernità e sul passaggio alla società dei consumi, "Invecchiando gli uomini piangono" illumina gli anni sessanta, teatro intimo e silenzioso di uno dei più grandi rivolgimenti del secolo scorso, e parla alla nostra epoca con toccante semplicità. BESTSELLER IN FRANCIA IL PRIMO GESTO di Marta Pastorino A che cosa si deve rinunciare per potere infine diventare se stessi? Anna lascia la casa dov'è cresciuta, facendo perdere alla famiglia le proprie tracce. Nella città dove giunge, trova un lavoro davvero singolare per una ragazza giovane come lei: assiste una donna anziana, Maria, con grande dolcezza, occupandosi senza risparmio del suo corpo malato e ascoltando i racconti sul nipote amatissimo che la signora non vede da anni. La stessa notte in cui Maria muore, Anna dà alla luce un bambino. Ma il dolore del passato è troppo vivo, paralizzante, e ancora una volta lei deve andare via. Abbandona il figlio in ospedale, a un destino ignoto. Comincia così un nuovo viaggio, alla ricerca di una salvezza dalle colpe: le proprie e quelle degli altri. L'incontro con una giovane straniera e con la sua famiglia sono per Anna una piccola oasi dove riprendere le forze. Presto il suo viaggio si trasforma e diventa ricerca: la meta è Giovanni, il nipote misterioso di Maria. Giovanni le insegnerà un nuovo modo per conoscere il proprio corpo e se stessa, attraverso le tecniche della danza sensibile. Marta Pastorino scrive un romanzo scabro, essenziale. Tocca temi scomodi, brucianti fino all'indicibile, e lo fa con coraggio e delicatezza, grazie a una lingua che procede per sottrazione, per piccoli scarti di misurata intensità. La narratrice ci conduce attraverso la storia con la sicurezza di una coreografa che sa nascondere la fatica e il dolore nell'eleganza di un movimento. IL WEEKEND di Peter Cameron John e Marian, coppia di facoltosi quarantenni, attendono nella loro villa di campagna l'arrivo di Lyle, critico d'arte di New York, nell'anniversario della morte di Tony, fratello di John e compagno di Lyle per nove anni. Quest'ultimo si presenta però insieme a Robert, ventiquattrenne pittore di origini indiane: circostanza fatalmente destinata a trasformare il placido soggiorno che i tre avevano programmato in una sequenza di momenti imbarazzanti e carichi di tensione. Ma se l'ansiosa Marian sembra essere l'unica ad accorgersene e John si chiude in un laconico riserbo, Lyle fa di tutto per apparire disinvolto. Il suo ultimo libro, in cui descrive la pittura contemporanea come "un'arte moribonda", ha avuto un
  • 8. 8 successo di pubblico inaspettato, e grazie all'adorazione del giovane Robert si è di nuovo attaccato "alla speranza, all'attesa, all'idea che la sua vita stia per cambiare". Eppure, come Lyle imparerà a proprie spese, "lo scorrere dei giorni leviga il dolore ma non lo consuma: quello che il tempo si porta via è andato, e poi si resta con un qualcosa di freddo e duro, un souvenir che non si perde mai". E infatti nelle situazioni più ordinarie - una cena in giardino, una nuotata nel fiume accanto alla casa - che l'assenza di Tony si fa insopportabile, costringendo i tre amici a sollevare il velo di falsa naturalezza che maschera ansie inespresse e antichi dolori. DIARIO D’INVERNO di Paul Auster Quando sei perso, guardati intorno. Dubita di tutto e cancellalo. Hai una sola certezza: tu sei li. Lo sei perché c'è il tuo corpo e tu sei il tuo corpo. Il tuo corpo è spazio che hai attraversato, ma anche tempo che ti ha reso ciò che sei. Il tempo te lo porti scritto addosso: le cicatrici sono parole (questa racconta di quando bambino scivolasti così vicino a un chiodo da poterne rimanere cieco, quest'altra ti ricorda di quando quasi uccidesti tua moglie e tua figlia) e le parole sono cicatrici (quelle che ti disse tua madre dopo che la sentisti parlare al telefono con un uomo che non era tuo padre). Ma non c'è solo il dolore. C'è il piacere, tutto il piacere che hai vissuto, che ti ha travolto in questi sessantaquattro anni. E infine il corpo da cui il tuo corpo ha iniziato a esistere, quello di tua madre. La sua storia e il tuo rapporto con lei sono il cuore pulsante di questo libro (una sorta di doppio, di gemello segreto del tuo "L'invenzione della solitudine", dov'era il padre il fulcro dell'ossessione). Hai capito dal silenzio con cui hai accolto la notizia della sua morte e dalla crisi di panico che ne è seguita - fu come sentire il tuo stesso corpo fuggire da te - che qualcosa era cambiato, che dovevi fermarti a ricapitolare. Che eri entrato nell'inverno della vita. L’ISOLA DELLE LEPRI di Anna Maria Falchi "Antonello, mio babbo, era nato galeotto, come diceva sempre quando parlava del suo luogo di nascita. In carcere, senza aver commesso alcun reato. Era infatti nato all'Asinara..." Così la voce femminile di questo romanzo d'esordio inizia il racconto, di una limpidezza sorprendente, di vicissitudini famigliari che hanno tratti antichi. In una Sardegna selvatica e piena di luce, si consuma l'iniziazione alla vita del padre, figlio di una guardia penitenziaria, attraverso i giochi proibiti con un detenuto-pastore che ha in sé qualcosa di tremendo e di epico. E si succedono, in una trascinante, a volte fosca, a volte persino spassosa catena di storie, avventure e sventure di sognatori e disgraziati innocenti, passioni amorose e vendette insensate, mescolate al rumore incessante del mare, al sapore della polvere, e a momenti di libertà "panica" in quella terra dove il sole brucia. La scrittura accompagna le vicende come una narrazione orale riversata in prosa: una lingua di oggi e, verrebbe da dire, di sempre, sostenuta da un occhio che guarda, trasparente, sia i minuti, duri fatti quotidiani, sia le immagini di una storia maggiore che corre dal Fascismo alla guerra fino agli ultimi decenni del secolo. DOVE SI INFRANGONO LE ONDE di Claudie Gallay Sulle coste sferzate dal vento e dalle onde della Normandia, si trova un villaggio che sembra dimenticato da Dio e dagli uomini. Una donna vi è appena arrivata per ritrovare se stessa: è un'ornitologa e passa le sue giornate a catalogare uccelli migratori. In un giorno di tempesta, nello sperduto villaggio, compare uno sconosciuto. Lei ne è incuriosita, forse attratta; i paesani invece sono sospettosi; lui - un ex poliziotto - cerca chiarimenti a domande apparentemente senza risposta circa la sua famiglia, persa molti anni fa in un incidente in mare. Come sono andate davvero le cose? Come è potuto succedere che il faro non li abbia guidati al sicuro a riva? È stato davvero un incidente? E cosa ha a che fare tutto questo con la follia della vecchia Nan, una vecchia pazza che si aggira sulla spiaggia invocando persone ormai scomparse? Gli abitanti del villaggio, però, sembrano determinati a lasciare sepolti i segreti. Solo l'ornitologa e l'ex poliziotto vogliono andare a fondo: delle loro domande e dei loro desideri. Un romanzo d'inchiesta, dentro i segreti di una comunità che vuole dimenticare il passato, troppo pesante di colpe. Un romanzo d'amore, dove una donna e un uomo hanno il coraggio di andare
  • 9. 9 controvento - contro i benpensanti, contro l'immobilismo, contro tutti quelli che preferiscono accontentarsi del silenzio. LE AFFINITA’ ALCHEMICHE di Gaia Coltorti Giovanni ha diciotto anni, trascorsi quasi tutti a Verona, dove è nato. Una vita tranquilla, qualche amico e, ogni giorno, i lunghi allenamenti in piscina per prepararsi alle gare. Anche a casa regna la quiete: Giovanni vive solo con suo padre, notaio, in quel genere di grande appartamento abitato da due uomini che ogni donna può immaginarsi. Selvaggia ha diciotto anni, molte amiche e diversi spasimanti, vive sul mare e assapora l'estate appena iniziata quando sua madre le sconvolge la vita: si trasferiranno per ragioni di lavoro. Selvaggia cambierà scuola, dovrà ricominciare tutto da capo e lo dovrà fare a Verona, la città dove è nata e da cui proprio la mamma, tanti anni prima, l'aveva portata via, separandola dal padre e dal fratello gemello. Quando Selvaggia varca per la prima volta la soglia della nuova casa, Giovanni è rintanato in camera sua. Gli basta la voce di lei per capire che nulla sarà più come prima. Giovanni scopre quella voce come un regalo, ma al tempo stesso la riconosce, è un suono che vive da sempre dentro di lui: Selvaggia, la sorella perduta, è tornata nella sua vita, per sempre. Lei a Verona non conosce nessuno: solo Johnny - come lo ha subito ribattezzato - può farle da guida e tenerle compagnia nei tre lunghi mesi che devono trascorrere prima della ripresa scolastica. Selvaggia è bellissima, piena di fascino ma anche capricciosa fino allo sfinimento, croce e delizia per il fratello ritrovato. Presto tra i due si sprigiona un'elettricità, un magnetismo, un'affinità... GIALLO D’AVOLA di Paolo Di Stefano Avola, 6 ottobre 1954. In una masseria di montagna, ricca di non pochi terreni e armenti, convivono le famiglie di Salvatore e Paolo Gallo, fratelli. Si odiano quotidianamente e metodicamente. Liti ripetute che coinvolgono mogli e figli, sedate a fatica dai vicini, futili motivi di rancore e dispetto. È l'alba di un giorno di lavoro, quando Paolo sparisce: restano di lui un basco e qualche macchia di sangue sul terreno. L'incriminazione è facile: la galera pronta per Salvatore e suo figlio Sebastiano, analfabeti e in più confusi. Intervengono a loro difesa due abilissimi avvocati, i due principi del foro di Siracusa, i quali sanno dare gambe legali alla spontanea versione difensiva: che Paolo è scomparso volontariamente e la moglie ha inscenato un omicidio. Si apre così un legal thriller in terra contadina che trova il suo diapason nei processi e si articola nelle vite quasi ubriacate dalla vicenda (amori e inganni, emigrazioni e ritorni, ribellione e mansuetudine), in centinaia di indizi raccolti e falsificati da una parte e dall'altra, testimonianze e avvistamenti acclarati e smentiti di volta in volta. Un inestricabile labirinto di verità e menzogna. Silenzi, rivelazioni, colpi di scena, rovesciamenti dopo che la giustizia-monstre ha macinato più vite. Un romanzo verità sul "morto-vivo di Avola" (così venne denominato), che restituisce il sapore di un'epoca e di un mondo a sé. UN PESCATORE INNOCENTE di Laura Mancinelli Certe scelte possono macchiare il destino di innocenti. È quello che accade ai figli del principe di Aquitania: dopo la morte dei genitori, fratello e sorella crescono in un'ambigua simbiosi che, con la pubertà, si trasforma in incesto. Quando la fanciulla si scopre incinta, il tutore dei ragazzi decide di separare i due giovani, nascondere la gravidanza e affidare il neonato al fiume, come Mose. Gregorio (questo è il nome del bambino) cresce ignaro di tutto con la famiglia del pescatore che lo ha salvato, fino a quando gli viene rivelato il segreto della sua nascita e decide di partire in cerca della madre. Affronta con coraggio e saggezza i pericoli del mondo, sempre illuminato dalla fede e dalla speranza di conoscere colei che gli ha dato la vita e della quale vuole alleviare la pena per la colpa commessa. Ma la sua vita è segnata dal peccato: lo aspetterà un altro tragico errore, un nuovo incesto, cui seguiranno un folle viaggio e una lunga penitenza (diciassette anni incatenato su uno scoglio, cibandosi solo di rugiada) che lo condurrà infine al soglio di san Pietro. Reinterpretando il "Gregorius" di Hartmann von Aue, Laura Mancinelli continua a raccontarci con passione il Medioevo. Storie di amori, cadute e redenzioni: sentimenti universali che attraversano le epoche ammaliando ogni volta i lettori.
  • 10. 10 L’ARENA DEI PERDENTI di Antonin Varenne Un poliziotto disilluso, che arrotonda lo stipendio sul ring; un algerino e un italo- francese, ormai anziani, con un segreto in comune che risale agli anni più bui del dopoguerra; una sgradevole verità da rivelare al mondo e una vendetta da consumare a ogni costo, se si vuol sopravvivere. Sono loro i protagonisti del nuovo libro di Antonin Varenne, autore celebrato dalla stampa francese come il nuovo Fred Vargas. Un libro sul disincanto e la resistenza alle sconfitte e ai colpi imposti dal destino. Sulla capacità di restare in piedi malgrado la vita diventi un ring in cui l'avversario contro cui battersi è sempre e comunque più forte. TUTTO HA UN PREZZO di Lotte & Soren Hammer In Groenlandia un elicottero sta sorvolando il grande pack. Avanza lentamente, mentre le persone che trasporta osservano la sconfinata distesa bianca sottostante. D'un tratto, uno dei passeggeri scorge qualcosa di strano sul ghiaccio, qualcosa che man mano assume contorni sempre più riconoscibili e macabri: il corpo senza vita di una donna. È seduta sulle ginocchia, seminuda, con le caviglie legate e i polsi fissati alle cosce con del nastro adesivo. Cos'è successo? Com'è finita in quel nulla desolato, a centinaia di chilometri dal centro abitato più vicino? E perché chi l'ha uccisa l'ha costretta in quella posizione prima di soffocarla con un sacchetto di plastica? Le indagini spettano al commissario Konrad Simonsen e alla Sezione Omicidi di Copenaghen. La vittima è una giovane infermiera scomparsa da venticinque anni, ma non è tutto: i particolari dell'omicidio assomigliano fin troppo a un vecchio caso che Simonsen non è mai riuscito a dimenticare. Possibile che si tratti solo di una coincidenza? E se molti anni prima avesse commesso un terribile errore? Spinto dai ricordi e dai sospetti, Simonsen allarga il campo di ricerca. Scoprirà che, prima o poi, il passato torna sempre a galla e che nella vita tutto ha un prezzo, anche i più ferrei principi. UNA DONNA SOSPESA di Lorenzo Silva È un agosto torrido a Madrid quando il sergente Rubén Bevilacqua, detto Vila, inquieto investigatore della Guardia Civil con una laurea in Psicologia nel cassetto, viene distolto da una serie di indagini inconcludenti nel mondo della malavita di provincia e convocato nell'ufficio del comandante. Nella Maiorca assediata dai turisti una bellissima ragazza austriaca è stata ritrovata appesa alla trave di una villetta in affitto, completamente nuda e con due proiettili in corpo. I comportamenti oltremodo spigliati e lo stile di vita promiscuo della vittima, dall'evocativo nome di Eva Heydrich, fanno pensare al delitto passionale. E i sospetti si sono subito concentrati su Regina Bolzano, una donna più anziana di lei, sua ultima convivente, che pare essersi volatilizzata. Ma ci sono troppi particolari che non quadrano, per questo il brigadiere del comando locale ha chiesto aiuto a Madrid. E per questo Vila si imbarca per l'isola affiancato da una giovane guardia in seconda, Virginia Chamorro, fresca di Accademia militare, solo apparentemente inesperta e impacciata, che dovrà fingere di essere la sua fidanzata per rendere più efficaci le indagini. Fra locali notturni e villaggi turistici, lussuosi yacht e bettole di quart'ordine, si muove una brulicante umanità di forzati del divertimento vacanziero, isolani che tentano di sbarcare il lunario, ex legionari, mafiosi, yuppie sballati e aspiranti ereditieri senza scrupoli. BESTSELLER IN SPAGNA Le immagini e i contenuti sono tratti dal sito www.ibs.it