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INNAMORARSI A NOTTING HILL di Ali McNamara
Scarlett O'Brien sogna una vita da film. Nel vero senso della parola: perché il
cinema, e in particolare le sue amate commedie romantiche, sono molto più
eccitanti della banale realtà di tutti i giorni accanto a un noioso fidanzato
appassionato di faidate. Ossessionata da Hugh Grant, Brad Pitt e Johnny Depp,
Scarlett trascorre le giornate con la testa tra le nuvole, e le serate con la mano
immersa in un sacchetto di popcorn, davanti allo schermo. Così, quando le si
presenta l'occasione di trascorrere un mese in una villa di Notting Hill, scenario di
uno dei suoi film preferiti, non esita un secondo ad accettare: prima di cedere alle insistenze
della famiglia, che la vuole sposata e "sistemata", potrà vivere le sue fantasie almeno una
volta! Ben presto però Scarlett scopre che la vera Notting Hill è molto diversa dalla sua
versione di celluloide, e quando fa conoscenza con il suo nuovo vicino, l'affascinate quanto
irritante Sean, si rende conto che il copione della sua vita rischia di sfuggirle di mano... Forse il
destino sta tramando come in "Serendipity"? O magari sta andando in scena il suo personale
remake di "Se scappi ti sposo"? Ma qual è, in fin dei conti, il lieto fine che Scarlett desidera per
se stessa? L'importante è deciderlo in fretta, perché il giorno delle nozze si avvicina...
L’ULTIMA VITTIMA di Tess Gerritsen
A una prima occhiata sembra un college come tanti, forse solo un po' più
esclusivo e curato degli altri. Immerso negli splendidi boschi del Maine, ha un
immenso parco, lunghi corridoi, aule luminose, un attrezzato laboratorio di
scienze e uno di informatica. Ma a fare la differenza, a Evensong, sono gli alunni.
Qui, infatti, vengono accolti ragazzi che hanno subito gravi traumi, che devono
riaprire gli occhi e tornare a vivere, perché la morte li ha sfiorati troppo da vicino.
Il posto giusto per Teddy Clock: ha solo quattordici anni, ma è già sopravvissuto a
due spaventosi massacri. Due anni fa la sua famiglia d'origine è stata sterminata; da poco una
misteriosa e spietata mano omicida gli ha strappato anche i genitori adottivi... Solo a Evensong
Teddy potrà ricevere l'aiuto di cui ha un disperato bisogno e riuscire a trovare le parole per
raccontare al detective Jane Rizzoli quello che ha visto. Ma per Teddy non sembra esistere un
posto sicuro e la morte varca anche l'alto cancello del college. Per Jane e la sua amica Maura
Isles, l'anatomopatologa, è l'inizio di un'indagine complessa, a caccia di un assassino che
sembra mosso solo da un istinto sadico e crudele e che invece ha un piano preciso ed efferato.
Un piano che va compreso e sventato prima che sia troppo tardi...
CRONACA DI UN SUICIDIO di Gianni Biondillo
Una semplice vacanza a Ostia, con la figlia Giulia. Doveva essere un momento di
relax per l'ispettore Ferraro: qualche giorno di distensione per cercare di costruire
un nuovo rapporto con quella ragazzina in piena adolescenza. Durante una
nuotata al largo una barca alla deriva attira la loro attenzione. A bordo un biglietto
lascia intendere che qualcuno ha deciso di porre fine alla sua vita. "Perdono tutti e
a tutti chiedo perdono", c'è scritto. E sotto, "Non fate troppi pettegolezzi". Parole
prese in prestito da Cesare Pavese, che Giulia, lettrice appassionata, riconosce
subito. Una volta chiamati i colleghi di Roma, la faccenda sembrerebbe finita lì per Ferraro, se
non fosse che il suicida ha lasciato un'ex moglie a Milano, e all'ispettore tocca l'ingrato
compito, tornato a casa, di informare la donna. E così, suo malgrado, in una calda estate
milanese, Ferraro si trova coinvolto insieme alla figlia in un'indagine sul destino di un uomo
qualunque, Giovanni Tolusso, che partito dal nulla era riuscito caparbiamente a costruirsi una
vita dignitosa. Fino a quando, in un'assolata mattina romana, il recapito di una cartella
esattoriale aveva segnato l'inizio della sua fine... Il più kafkiano dei gialli di Biondillo, il più
disperato, il più intimamente legato alla crisi economica che stiamo vivendo in questi anni
difficili, in cui le nostre illusioni sembrano crollare, una a una, impietose.

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INGREDIENTI PER UNA VITA DI FORMIDABILI PASSIONI di Luis
Sepulveda
La scrittura, l'impegno politico, le amicizie, l'esilio, il viaggio: elementi
indissolubilmente intrecciati nel racconto di una vita avventurosa e affascinante
come quella di Luis Sepúlveda. Da quando, ragazzino, i primi amori lo inducono a
trascurare la passione calcistica e a coltivare quella per la poesia, Sepúlveda
scopre che la letteratura che vale è quella che riesce a dar voce a chi non ha
voce. Ripercorrendo una vocazione dalle molte sfaccettature, queste pagine
intrecciano racconti di vicende personali, storie di lavoratori e delle loro lotte, grida di dolore
per lo sfruttamento criminoso dell'ambiente, riflessioni sferzanti sulla crisi economica che ha
investito l'Europa e rievocazioni di momenti condivisi con amici e "maestri" tra gli altri Neruda,
Saramago, Tonino Guerra. Emerge soprattutto il Sepúlveda uomo: i ricordi mai sopiti del
difficile passato cileno, i destini dei compagni dispersi dall'esilio che si ritrovano su una piccola
baia del Pacifico, un viaggio nel deserto di Atacama, ma anche squarci di vita domestica, il
ricordo di un nobile amico a quattro zampe, la gioia di riunire intorno a un tavolo una
meravigliosa famiglia allargata da cui farsi chiamare con l'epiteto di "vecchio". E su tutto la
consapevolezza, sempre e comunque, di aver vissuto "una vita di formidabili passioni".
L’ARTE DI STARE AL MONDO di Enrico Brizzi
Bologna, anni Settanta: una città "né la più grande, né la più piccola", famosa
per la sovranità della sua cucina e la piacevolezza del vivere. È da qui che
prende avvio il racconto autobiografico di Enrico Brizzi, da un luogo situato fra la
ribalda Terra della Piada e la concreta Terra del Pane: i due emisferi che
costituiscono l'infinito paesaggio gastronomico dell'Emilia-Romagna. Un bambino
curioso alle prese con i primi, e già familiari, sapori sarà acuto osservatore di
sfide all'ultimo boccone tra le zie perennemente in competizione, finché le
vicende casalinghe cederanno il passo alla scoperta, esilarante, delle più peccaminose
tentazioni da bar: i gelati e le bibite industriali. Divenuto adolescente, si metterà in cerca di
avventure, accompagnato da un'improbabile congrega di cuochi esploratori: la temibile
squadriglia Coguari. Uno zio con la passione per la retromarcia in curva e per le bettole
mefitiche sarà solo uno degli indiavolati episodi che precedono il periodo universitario: anni di
improbabili sperimentazioni culinarie e interscambi di prodotti tipici tra studenti. Scopriremo se
cento milioni di lire valgono l'adozione del regime nutritivo più rischioso del pianeta, "la dieta
del laureando". L'età adulta, gravida di nuove abitudini alimentari, di ingannevoli occasioni
professionali e di incontri unici, sarà portatrice anche di domande esistenziali: chi è l'enorme
Catatapulci? E cosa mangia uno Psicoatleta? Arricchito, in coda, da un ricettario.
ARINGHE ROSSE SENZA MOSTARDA di Alan Bradley
Per Flavia de Luce, undicenne avventurosa, due fronti sono sempre aperti. L'uno:
la resistenza attiva contro gli scherzi feroci delle sorelle maggiori, la colta Daphne
e la frivola Ophelia, così diverse ma così solidali nel tormento alla sorellina.
L'altro: l'investigazione degli strani casi del villaggio inglese di Bishop's Lacey,
dove sorge tra i cottage aggraziati la sua antica magione. Flavia è infatti di
famiglia nobile, eccentrica come si deve e naturalmente squattrinata. La cosa più
preziosa che ha ereditato da un avo è la passione fruttuosa per la chimica, che fa il paio, per
affinità di metodo, con la vocazione investigativa. Durante la fiera nel prato della parrocchia,
ha la curiosità di consultare una veggente, alla quale giunge visione di Harriet de Luce, la
madre morta in una escursione in montagna quando Flavia era bambina. Poco dopo, la zingara
è aggredita nel suo carrozzone e ridotta in fin di vita. Il minaccioso episodio, sommato
all'impossibile apparizione, sollecitano la piccola investigatrice. Qualcosa si è smosso, forse nei
misteri del passato, forse in quelli del presente: stavolta è un cadavere vero che la ragazzina
scopre, appeso, come un segno voluto, al tridente del Poseidone di una fontana nella sua
tenuta, e con una posata dell'argenteria di casa infilzata nel naso. Impossibile non credere che
sia un segnale mirato alla sua famiglia.

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LA PRIMAVERA DEL LUPO di Andrea Molesini
"Dario ha le orecchie a sventola e quindi non può avere ucciso Gesù". E la voce
esilarante e appassionata di Pietro, un bambino di dieci anni, orfano, che
racconta la storia. Tutto comincia nel convento di San Francesco del Deserto,
una piccola isola al centro della laguna di Venezia, nel marzo del 1945. Da
questo rifugio sicuro, all'improvviso, un gruppo di persone diversissime fra loro è
costretto a scappare: due bambini di opposta indole ed educazione, Pietro e il
suo amico Dario, "che sa i numeri" e si tiene le parole dentro, "dove non fanno
danno"; le due anziane sorelle Jesi, Maurizia e Ada; una giovane suora, bella e dai modi
sospetti, che scrive un diario schietto, e che si alterna nel racconto con la voce di Pietro.
Braccato dai nazisti, il gruppo è aiutato da un pescatore "che vive come un gabbiano" e da un
frate energico "che è come un sasso grande" nella corrente. Nei risvolti tragici dell'avventura si
unisce ai fuggiaschi un disertore tedesco, che custodisce un segreto pericoloso: il suo agire
brusco e terribile cambierà il destino di tutti. Sotto lune immense, attraverso boschi bui e
casolari diroccati, si svolge l'inseguimento, tra colpi di scena e incontri con partigiani e fascisti
disorientati: uomini e luoghi carichi di diffidenza e di terrore, ma dove una traccia di bontà, di
tanto in tanto, a dispetto di tutto, riesce a sopravvivere. La storia di Pietro e di Dario è una
fuga dalla guerra e dal suo linguaggio torbido e ottuso, dalla violenza che tutto contamina.
FIGLI DELLO STESSO PADRE di Romana Petri
Finalista Premio Strega 2013. Figli dello stesso padre, ma di due donne
diverse, Germano ed Emilio si rivedono dopo un lungo silenzio. Sono
diversissimi, accomunati unicamente dall'amore insoddisfatto per il padre
Giovanni, una figura possente, passionale ed egocentrica, che ha abbandonato la
madre di Germano perché la sua nuova donna aspettava un figlio, Emilio, per poi
abbandonare poco dopo anche lei come tutte le altre donne della sua vita.
Germano, pur essendo sempre stato il preferito del padre, non ha mai perdonato
al fratello minore di essere la causa del divorzio dei genitori. Emilio, cresciuto sapendo di
essere il figlio non voluto, ha sempre cercato, invano, l'affetto del padre e del fratello. Nei
pochi giorni che trascorreranno insieme, le antiche rabbie e il richiamo del sangue
riemergeranno furiosi.
LA DANZA DEL MONDO di Maria Pia Ammirati
Linda ha trent'anni e la sua vita è bloccata. È divisa tra un marito sposato senza
grandi slanci e il fuoco di un amore clandestino che troppo in fretta ha perso
calore. È stretta in una quotidianità borghese, in una vita sterile, nella finzione di
un'esistenza che obbliga ad anestetizzare le domande, i tormenti, gli "astratti
furori". E, improvvisamente, dopo un aborto spontaneo e una furiosa lite con il
marito, decide di lasciare tutto. Per abbandonarsi al richiamo di un Sud oscuro,
mitico, ancestrale. Non lascia nessuna notizia di sé, getta via telefonino, carte di
credito, documenti, e parte verso la Calabria e la Sicilia. Ancora non sa cosa c'è dietro a questa
"discesa", dietro al suo bisogno di perdersi, all'impulso di degradarsi, di toccare con mano la
sporca e vitale sostanza del mondo. Ma da questa fuga, che presto diventa un viaggio
profondo, una sfida con se stessa, nascono incontri sorprendenti - storie di dolore, di
solitudine, di violenza, d'inaspettata dolcezza. Linda affronterà il freddo, la fame, la paura e
conoscerà la solitudine. Ma, al tempo stesso, troverà solidarietà e ascolto dove non avrebbe
mai pensato. Fino all'approdo nella Palermo caotica e incantatrice che fa da sfondo a questa
storia di amori senz'amore, di maternità e paternità che si sfiorano. Lontana dal conforto
narcotizzante della modernità quotidiana, Linda scoprirà la sua anima segreta nel cuore di una
terra dove sopravvive, sia pure in agonia, un selvaggio melodramma senza lacrime e senza
retorica.
LA BANDA DEGLI INSOLITI OTTANTENNI di Catharina Ingelman-Sunderg
I loro giorni trascorrono all'insegna della noia e dell'avvilimento, specie da quando
il nuovo proprietario dell'istituto ha tagliato tutte le spese: cibo, divertimenti e
persino le decorazioni natalizie! Tanto che arrivano a pensare che starebbero
meglio in prigione, dove almeno la mensa funziona. Perché allora non evadere e
commettere una rapina, per venire incarcerati? Il primo colpo della scombinata

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gang non va però come avevano previsto, così decidono di rimediare pianificando il furto del
secolo. Ma essere arrestati non è semplice come si immagina e quando finalmente finiscono al
fresco si accorgono di aver sopravvalutato la vita e gli agi di quel "ricovero". Anzi, tra rigide
gerarchie, mafiosi slavi e criminali senza scrupoli che farebbero di tutto per impossessarsi del
loro bottino devono far ricorso a ogni possibile stratagemma per uscirne incolumi. Dove
porterà la rocambolesca avventura di questa banda di intrepidi Lupin dai capelli grigi?
Chiunque li incontri farebbe meglio a mettersi al riparo...
IL LEONE DI TERRACOTTA di Silvana Giacobini
Quando un'amica dei vecchi tempi ti chiede un favore, non puoi tirarti indietro.
Così non può tirarsi indietro Margot Amati, scrittrice di gialli di successo, quando
l'ex compagna di collegio Maria Beatrice Tornero d'Albrizzi la prega di aiutarla a far
luce sulla misteriosa scomparsa, avvenuta ormai vent'anni prima, del fratellastro
James, che lei non ha mai smesso di aspettare. Non è una detective, è vero, ma
Margot, anche se solo attraverso i personaggi dei suoi libri, è abituata a condurre
indagini. E i Tornero d'Albrizzi sembrano proprio una famiglia da romanzo: nobili di
antichissimo lignaggio, vivono nella loro villa da sogno immersa nei boschi ubertosi dell'Alta
Langa e sono ricchi, immensamente ricchi. Ma forse non tutto è come sembra. Margot scava,
fa ipotesi, deve imparare a muoversi in un ambiente formalmente ineccepibile, ma nella
sostanza spietato. Si scontra con l'ostilità della matriarca, la nonna Maria Laura Tornerò, che
non vuole riaprire vecchie ferite, ma soprattutto vuole preservare a ogni costo segreti che tali
devono rimanere. Matrimoni non propriamente felici, figli illegittimi, un impero economico solo
all'apparenza florido. Sì, perché pare che il giovanissimo James, prima di scomparire dalla
faccia della terra, si sia portato con sé una grossa fetta del patrimonio, dando così il via
all'inesorabile decadenza del casato. Decadenza che il mondo non deve nemmeno sospettare.
A CHE GIOCO GIOCHIAMO? di Sophie Kinsella
È stato Patrick ad avere l'idea di invitare gli amici per un weekend di tennis e
relax. Non vede l'ora di esibire la favolosa residenza di campagna acquistata
grazie ai lauti guadagni della sua attività per così dire... spregiudicata di
consulente finanziario. Ma alla bella moglie Caroline non ha rivelato il vero motivo
di questa riunione a cui tiene così tanto. Caroline è una donna senza peli sulla
lingua che conosce bene il caro maritino, quindi non si fa certo problemi a dire la
sua in merito a questa iniziativa. È ben contenta di accogliere Stephen e Annie, i
vecchi vicini di casa con qualche problema finanziario, un po' meno di vedere l'arricchito
Charles e la sua aristocratica moglie Cressida, ed è scontentissima di dover avere a che fare
con il competitivo e pedante Don, cliente di Patrick, e la sua sciocca figlia Valerie. Quando le
quattro coppie si riuniscono, sembra già chiaro chi siano i vincitori e chi i vinti nella vita. Ma nel
momento in cui la prima palla viene lanciata oltre la rete l'impeccabile campo da tennis in erba
diventa teatro di qualcosa di molto diverso da un piacevole torneo fra amici. Ha inizio infatti
una due giorni di ripicche, scenate e rivelazioni, culminante nell'arrivo di un ospite inatteso che
sovvertirà completamente gli equilibri... In "A che gioco giochiamo?" Madeleine Wickham
racconta il rapporto che intratteniamo con il denaro, scegliendo come bersaglio della sua
tagliente ironia il mondo fatuo dei nuovi ricchi.
L’ALBA DEL MONDO di Rhidian Brook
Amburgo 1946. La città, assegnata agli inglesi dopo la spartizione degli Alleati, è
spezzata dalla guerra, come le vite di tutti, vincitori e vinti: la Storia ha cambiato
le facce e il cuore delle persone, e pochi ricordano la vita com'era prima. Qui, in
un mondo ancora immerso nella notte più buia, il maggiore inglese Lewis - uomo
leale e coraggioso - è costretto a esercitare i suoi diritti di vincitore: dovrà
requisire ai legittimi proprietari una magnifica casa sul fiume Elba, per abitarci nel
tempo della ricostruzione insieme con la moglie Rachael, che con il piccolo Ed lo
sta raggiungendo dopo la lunga separazione. Lewis, il cui senso della giustizia è più forte
dell'odio seminato dalla guerra, decide però di non scacciare la famiglia che vi abita, il vedovo
Lubert e la figlia adolescente Frieda. Con l'arrivo di Rachael, distrutta dalla perdita del figlio
maggiore per una bomba nemica, comincia così la strana convivenza delle due famiglie,
l'inglese e la tedesca, nella grande casa sull'Elba. Lì, in mezzo a una città distrutta, i loro

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destini fatalmente s'intrecciano e, mentre l'odio e il rancore lasciano pian piano il posto
all'amore e perfino alla passione, ciascuno, in modi diversi, ritroverà il coraggio di vivere. Solo
così, la notte cederà il passo a una nuova alba, e forse torneranno le speranze e i sogni di un
tempo. Quelli che la guerra ha sepolto sotto le sue indifferenti macerie.
L’OMBRA DEL SILENZIO di Kate Morton
1961. È una splendida giornata d'estate e la famiglia della sedicenne Laurel è in
partenza per un picnic sulle rive del fiume che scorre vicino alla sua fattoria, nel
Suffolk. Mentre tutti sono indaffarati nei preparativi, la ragazza si rifugia nella
casa sull'albero della sua infanzia, e inizia a sognare. Sogna di Billy, il ragazzo che
le fa battere il cuore, e di trasferirsi a Londra, dove è sicura che la aspetti un
futuro straordinario. Ma prima che il sole tramonti su quel pomeriggio idilliaco
Laurel assiste, non vista, a un crimine terribile. Un segreto che custodirà per anni
e anni. 2011. Come aveva spesso fantasticato, Laurel è diventata un'attrice famosa e
amatissima. Nemmeno il successo, però, ha potuto dissipare le ombre lunghe di quel passato
lontano. Ossessionata dagli oscuri ricordi di ciò che accadde cinquant'anni prima, Laurel ritorna
alla casa nel Suffolk per ricomporre i frammenti di una storia rimasta sepolta troppo tempo. La
storia di un uomo e due donne, cominciata per caso nella Londra semidistrutta dalle bombe
della Seconda guerra mondiale. Una storia di passioni fatali che segnerà tragicamente i destini
di quei tre giovani tanto diversi eppure uniti da un indicibile mistero. Quello che solo Laurel,
testimone innocente di un delitto nell'estate della sua adolescenza, è in grado di svelare.
UNA DONNA MISTERIOSA di Lesley Lokko
Chi è davvero Anneliese Zander de Saint Phalle? Conosciuta nel mondo intero come
una delle più celebrate stiliste di moda, a capo di un immenso impero economico, è
una donna raffinata e con una carriera di tutto rispetto. Universalmente ammirata, è
però molto schiva e riservata, anche se la sua innata eleganza e bellezza l'hanno
ormai resa un'icona indiscussa. In realtà nessuno sa chi lei sia veramente e cosa si
nasconda dietro la sua impenetrabilità. Perfezionista assoluta nel lavoro, Anneliese è un
mistero anche per i più fedeli collaboratori. Ma cosa nasconde il suo passato? Fermamente
decisa a lasciarsi per sempre alle spalle gli anni bui dell' infanzia e della giovinezza che l'hanno
segnata profondamente, Anneliese fa di tutto per seppellire il ricordo delle sue origini, delle
quali non ha mai fatto parola neppure con la figlia Callan. Ma proprio quando ha ormai deciso
di ritirarsi dalle scene, quel passato tanto temuto irrompe inaspettatamente nella sua vita
sconvolgendo ogni certezza.
ALLA FINE DI UN’INFANZIA FELICE di Gian Mario Villalta
Quella che sta cominciando non sarà per Guido una giornata come le altre. Arrivato
in ufficio, nella casa editrice dove lavora come editor, lo attende una busta. Ma non
è il solito aspirante scrittore in cerca di attenzione. Il tempo di leggere il mittente e
il cuore di Guido ha un sussulto. Sergio Casagrande. Un nome che porta con sé le
ferite di un passato sepolto. Il grande amico di infanzia, perso per sempre dopo un
dramma terribile e mai dimenticato. Bastano le prime parole del libro per capire
che le sorprese non sono finite: "Mercoledì mattina ho visto Guido" scrive Sergio. Sarà vero?
Che Sergio l'abbia seguito? E da quanto tempo? Per scoprirlo non resta che immergersi nella
lettura. E rendersi conto che, davvero, il romanzo parla di lui, di loro, dall'infanzia fino al
presente. Per Guido comincia un viaggio nella memoria, in un tempo lontano, l'estate in cui
nacque la sua amicizia con Sergio, nelle campagne del Friuli abitate dalle loro famiglie. I giri in
motorino, la caccia alle rane, fino all'incidente che ha cambiato ogni cosa. D'improvviso però la
narrazione dei ricordi si interrompe e il romanzo-nel-romanzo comincia a parlare di un dramma
coniugale, una storia di infedeltà che apparentemente non ha legami con quanto raccontato
fino a quel momento. E poi, con un altro salto, ci troviamo nel presente, intere settimane in cui
Sergio pedina Guido, ne segue ogni mossa, scava negli angoli più in ombra della sua vita...

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CHI SEMINA VENTO di Nele Neuhaus
Pia Kirchhoff e Oliver von Bodenstein sono alle prese con una nuova, scottante
indagine che sconvolge la quieta esistenza del Taunus con risvolti a livello
internazionale. Tutto comincia con il ritrovamento del cadavere del guardiano
notturno di un'azienda che progetta e realizza impianti eolici, la WindPro. Gli
investigatori si rendono conto che non si è trattato di una morte accidentale e
iniziano a scavare nella vita del defunto e nelle attività dell'azienda. Comincia così
a delinearsi un quadro delicato e complesso che vede contrapposte
un'associazione di cittadini contraria alla realizzazione di un parco eolico e la WindPro, che
preme in tutti i modi per portare a termine il progetto e scongiurare il fallimento. In realtà,
come sempre succede quando la posta in gioco è così alta, la vicenda è molto più intricata e
dominata da cinici interessi: la protesta è pilotata da alcuni personaggi carismatici e senza
scrupoli, mentre i vertici dell'azienda cercano di forzare le cose con corruzione e ricatti. La rete
di rapporti personali che emerge dalle indagini si rivela fitta e ramificata; tutti hanno qualcosa
da nascondere e approfittano egoisticamente del prossimo per cercare di ottenere vantaggi
personali o meschine vendette individuali che nulla hanno a che vedere con l'interesse per il
bene comune.
L’ANIMO LEGGERO di Kareen Pinter De Martin
Marta ha dieci anni e tre amiche. Insieme hanno inventato un gioco crudele e
segreto: a turno una di loro diventa la nemica del gruppo, quella su cui riversare
tutto l'odio di cui sono capaci. Ogni settimana scolastica prevede cinque giorni di
solitudine, di corse fino a casa per non farsi fare male; cinque giorni di complicità
negata, di sguardi affilati, minacce; cinque giorni d'insulti, di paure, senza lasciare
che nessuno, al di fuori del loro piccolo gruppo, se ne accorga. D'altro canto il
mondo dei grandi non sembra avere molto da offrire: tra i genitori di Marta le
cose non funzionano da tempo, e la città in cui vivono è attraversata da tensioni costanti e
quotidiane. Perché Marta abita in Alto Adige, una terra divisa tra K, i tedeschi, e V, gli italiani
arrivati dopo la Prima guerra mondiale. Una terra ricca eppure lacerata in ogni gesto
quotidiano dalle regole della "proporzionale etnica" e, ancor più, dalla lama della lingua che
nomina ogni oggetto con parole diverse e rivali. Crescere qui significa farsi carico di un'eredità
di divisioni, prepotenze, speranze, e iniziare presto a interrogarsi su ciò che ci unisce e ci
oppone gli uni agli altri. Per fortuna, Marta ha una passione in grado di aprirle in ogni
momento una porta sull'incanto: la musica. Solo che per riuscire a sentirla forte e nitida dovrà
liberarsi dagli stridori e dai rumori di fondo, respirare profondamente e prestare orecchio alla
melodia che, inascoltata, suona dentro di lei.
IL MIO DOLCE GEMELLO di Nino Haratischwili
Stella si è costruita un'esistenza di affetti sereni e sicurezze quotidiane: un
bambino amatissimo, un marito attento, un buon lavoro, una bella casa. Un giorno
Ivo suona alla sua porta spalancandola d'un colpo sul passato. Ivo e Stella hanno
condiviso un'infanzia faticosa, impigliati nelle trame sentimentali dei loro genitori,
lanciati verso una tragedia che legherà per sempre l'uno all'altra i figli. Bambini,
sono cresciuti nella simbiosi dolce e disperata di due fratelli adottivi affidati
all'amore eccentrico di una vecchia zia che li ha lasciati correre pomeriggi interi a piedi nudi nel
forte vento del Mare del Nord, sulle sue spiagge luminose. Più grandi, sono diventati quegli
amanti che non riescono a stare lontani e finiscono per distruggersi per troppa vicinanza. Poi si
sono separati con uno strappo violento. Ma ora Ivo è tornato e Stella capisce che tutto il
mondo che ha così caparbiamente costruito e tutte le sue difese stanno per crollare. Non resta
loro che un'ultima possibilità, un lungo viaggio in Georgia, per liberarsi dal trauma sepolto che
li lega e per liberare, forse, il loro amore. Nino Haratischwili ha scritto un romanzo dal cuore
arcaico e dal febbrile battito contemporaneo, la storia bruciante di una passione che riesce, al
contempo, a compiere il suo destino e sottrarsi a esso.

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YELLOW BIRDS di Kevin Powers
Partiti a diciott'anni. Talmente impreparati, talmente ingenui da credere che
insieme ce l'avrebbero fatta. Bartle è devastato dal senso di colpa. Per non avere
impedito che Murphy morisse. Per non essere riuscito ad attenuare la brutalità e
l'orrore della guerra. Ora che è tornato a casa, vede Murphy ovunque. Insieme
alle altre immagini dell'Iraq: i cadaveri che bruciano nell'aria pungente del
mattino, i proiettili che si conficcano nella sabbia, le acque del fiume che ha
inghiottito il loro sogno. E il tormento per la promessa che non ha saputo
mantenere non gli dà pace. "Il miglior romanzo che abbia letto sulla guerra: essenziale,
incredibilmente preciso, perfetto. Probabilmente è il libro più triste che io abbia letto negli
ultimi anni. Ma triste in modo importante. Dobbiamo essere tristi, profondamente tristi, per
quel che abbiamo fatto in Iraq". (Dave Eggers)
IL CORPO DOCILE di Rosella Postorino
Milena è nata in galera e lì è vissuta fino a tre anni. Oggi ne ha ventiquattro e si
prende cura dei bambini reclusi, come Marion. Marion sarà presto strappato alla
madre detenuta con cui vive. Milena conosce quel dolore e farebbe di tutto per
evitarglielo. Eugenio invece fa parte della sua vita fin dall'inizio: era il "fratello"
con cui dividere il sonno, è stato l'amico che non aveva mai paura, è diventato il
suo amante. L'incontro con un giornalista che vuole parlare dei bambini in
carcere è il terremoto che fa tremare le mura dietro cui Milena si protegge da
sempre. Il giornalista è intenzionato a forzare ogni porta, vuole liberarla, o solo averla. Ma
quando sei nata in galera, anche l'amore può diventare una minaccia. Rosella Postorino
racconta la gabbia delle nostre esistenze "separate e inconciliabili", e insieme la felicità furiosa
dei corpi che si toccano. Scrive un romanzo di esclusione e tenerezza, dove ogni nido cova
violenza, ma il tentativo di salvare un altro essere umano è l'unico modo per salvare se stessi.
MEZZANOTTE A PECHINO di Paul French
La vicenda raccontata è una storia realmente accaduta. Siamo nel 1937, è da
poco passato Natale, il Natale russo che secondo l'antico calendario giuliano cade
18 giorni dopo quello occidentale. È mattina, fa molto freddo, quando nella zona
orientale della vecchia Pechino, vicino a un'imponente e spettrale torre di
guardia, la Torre delle Volpi, viene ritrovato il cadavere di una giovane donna. Ai
suoi piedi montano la guardia due huang gou, due cani gialli. In quel periodo era
abbastanza frequente trovare cadaveri per le strade della città: morti per fame o
freddo, per suicidio o per droga o in seguito a risse violente negli hutong della città. Ma questo
omicidio appare subito diverso. Diverso perché la morta è una donna occidentale, una bianca,
e "pelle bianca" come afferma Han, l'ambiguo colonnello della polizia locale incaricato delle
indagini, "significa domande. Domande da parte di uomini potenti, uomini che non mollano
finché non ottengono risposte" e risposte che a loro convengono, naturalmente. Ed è diverso,
anche perché il volto del cadavere è orrendamente sfigurato, i vestiti da studentessa stracciati
e dal petto aperto sono stati prelevati alcuni organi, tra cui il cuore. L'orologio costoso al polso
della ragazza ha smesso di funzionare poco dopo la mezzanotte. La morta è Pamela Werner,
figlia di un ex diplomatico inglese, professore, archeologo, linguista, uno studioso molto noto in
città e nel Quartiere delle legazioni...
ISTRUZIONI PER LA MANUTENZIONE DEL PARQUET di Will Wiles
Cosa ci vorrà mai a prendersi cura di un appartamento di lusso? Basta lasciar
fare alla domestica, non giocherellare coi tasti del pianoforte a coda, non
sfondare i divani in pelle nera, non sporcare le pareti color bianco ghiaccio e
attenersi alle istruzioni. Sì, perché il padrone di casa Oskar, famoso compositore
minimalista e poliglotta, amante del design e della semplicità che costa un
occhio, impegnato a Los Angeles con gli avvocati della moglie sul piede di
guerra, non solo ha affidato la sua elegante casa, situata in una città dell'Europa
dell'Est, a un vecchio amico di università e aspirante scrittore, "inesorabilmente,
illecitamente bloccato" al primo romanzo, ma gli ha lasciato anche biglietti, noticine e istruzioni
per ogni situazione possibile. Tuttavia, quando l'ospite, dopo una serata trascorsa in un locale
di lap dance in compagnia di una ragazza coi capelli color ambra e microscopica minigonna di

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pvc o lattice, torna a casa ubriaco e si accascia sul letto trascurando i gatti, quasi come si fosse
innescata un'antica maledizione, tutto precipita verso la catastrofe: il prezioso parquet in
quercia francese si macchia in una maniera orribile; uno dei due gatti tira le cuoia, stecchito
sotto il peso del coperchio del pianoforte; la donna delle pulizie stramazza al suolo nella cucina
tutta vetro e acciaio; e così via fino al sorprendente, inaspettato colpo di scena finale.
IO SONO LO STRANIERO di Giuliano Pasini
Dopo il terribile inverno di Case Rosse, il commissario Roberto Serra ha lasciato
l'Appennino emiliano per Termine, nel profondo Nord Est, sulle colline del Prosecco:
quattro case, tre strade, una chiesa, un cimitero, e intorno solo vigneti, a perdita
d'occhio. Lì, di sera, Roberto sfoga in incognito la sua passione per la cucina e per i
vini nel piccolo ristorante ricavato nel chiostro di un antico monastero. Di giorno,
invece, lavora nella questura della scintillante e perbenista Treviso. Una vita che scorre lenta,
tra le sempre più rade visite della sua Alice e le sempre più frequenti chiacchierate con
Susana, una bella sudamericana andata come lui a voltare pagina in quell'angolo di mondo.
Sino a quando, un giorno d'inverno, il commissario non incontra Francesca, una ragazza
eccentrica e disperata che cerca di convincerlo a occuparsi del caso di una giovane sparita nel
nulla. Per quanto Roberto punti i piedi in nome della serenità ritrovata tra i vigneti di Termine anche grazie ai farmaci che assume per non sprofondare nelle visioni angosciose che lo
tormentano - davanti a lui si delinea una scia di scomparse misteriose: tutte donne, tutte
giovanissime, tutte straniere. Invisibili per la procura, per la polizia, per la gente. Roberto non
può più scappare. È costretto ad affrontare un'indagine che lo porterà a scrutare le acque nere
dei laghi nascosti tra i vigneti, a scoprire che un passato irrisolto può allungare le sue dita
fatali fino al nostro presente...
L’ESTATE IN CUI TUTTO CAMBIO’ di Penelope Lively
Maria ha undici anni, è figlia unica e vive in un mondo tutto suo. Saggia e
sensibile, non si sente molto a suo agio con i grandi, in genere preferisce parlare
con le cose, gli animali o le piante. È tempo di vacanze estive e la casa vittoriana
sul mare, nel Dorset, che i genitori hanno affittato per qualche settimana,
l'affascina moltissimo. E ancora di più la colpisce la storia che le racconta la
padrona di casa, quella di Harriet, una bambina vissuta lì intorno alla metà
dell'Ottocento. Maria trova alcune tracce lasciate dalla bambina: disegni di fossili in un libro e
un imparaticcio ricamato quando aveva dieci anni. Però, perché tra le tante foto disseminate
per la casa non ce ne sono di Harriet da adulta? Che cosa può esserle successo? Il destino di
Harriet diventa così un'ossessione per Maria, sospesa fra la suggestione del luogo e gli strani
segnali che percepisce (il cigolio di un'altalena, i guaiti di un cane misterioso che sente solo
lei...) Ma anche il presente le riserva qualche sorpresa: conosce un ragazzino, Martin, come lei
in vacanza a Lyme Regis. Insieme vivono avventure che hanno il sapore dolce ed eccitante
delle prime scoperte, e come spesso accade in certe estati speciali, Maria finisce per accorgersi
che qualcosa dentro di lei sta cambiando, che i suoi fantasmi stanno per lasciarla...
SATURNO di Serge Quadruppani
Alle terme di Saturnia, luogo preferito di relax per gli alti papaveri della società
romana, un uomo uccide a sangue freddo tre donne, apparentemente scelte a caso,
e svanisce nel nulla. Alla vigilia del G8 dell'Aquila, la prima pista che gli inquirenti
sembrano voler seguire è quella di al-Qaida, ma il commissario Simona Tavianello
non è convinta. La rivendicazione sembra copiata da mille altre e, d'altro canto,
perché delle indagini è stata incaricata lei, che lavora alla Direzione antimafia? E
perché le piste sembrano aumentare di numero, portandola sempre piú vicina al cuore della
finanza internazionale? Ostacolata da membri di quell'apparato giudiziario che ha sempre e
fedelmente servito, al commissario non rimane che ricorrere a ogni aiuto possibile, anche non
convenzionale, fino a creare una squadra decisamente anomala, fatta di investigatori privati,
ragazzini smaniosi di vendetta, e - perché no? - di cani, gatti, conigli, asini...

8
PEPYS ROAD di John Lanchester
A quarant'anni, Roger Yount può dirsi un privilegiato, lavora ai piani alti della
City, vive nel lusso, e ha fatto quel che si dice un bel matrimonio. Il super-bonus
su cui conta (roba da un milione di sterline) può anche sembrare
un'esagerazione, ma tra seconde case, bambinaie, costosi fine settimana
comincia a essere quasi una necessità. Smitty è l'ultimo bad boy dell'arte
contemporanea, un simpatico mascalzone e artista concettuale che ama le
provocazioni, cercando di mantenersi in equilibrio tra successo e anonimato. Una
celebrità senza volto, ciò che è forse la sua opera d'arte più riuscita. Ha una nonna, Petunia
Howe, che lo adora, un'arzilla vecchietta di ottant'anni che difende intrepida la sua proprietà e
la sua indipendenza. Freddy Kamo è il nuovo prodigio del calcio mondiale, un giovane e già
viziatissimo africano catapultato dalla sua capanna nel Senegal in uno dei più lussuosi
appartamenti di Pepys Road. Ma ci sono anche i Kamal, i pachistani del negozio all'angolo,
teatro di una guerra in famiglia fra integrazione e tradizione. E Quentina, l'ausiliaria del traffico
che semina il panico nelle vie dei ricchi dopo aver messo a punto un lucroso sistema per
arrotondare lo stipendio. E Zbigniew, l'immigrato polacco che sta restaurando casa Yount, dove
lo chiamano Bogdan perché il suo nome è troppo difficile da pronunciare. Che cosa hanno in
comune tutti costoro? Pepys Road, la strada in cui abitano o lavorano, l'esclusiva via di Londra
che da popolare è diventata trendy, ambita dalle nuove classi...
I SANTI PERICOLOSI di Stefano Brusadelli
In un giorno di marzo freddo e piovoso il cadavere di Orazio Toccacieli viene
ripescato alla foce del Tevere. Della sua scomparsa si sta occupando Antonino
Buonamore, ispettore malinconico e ostinato, con la passione del cibo, del vino e
dei segreti nascosti nell'animo degli uomini. Il morto, Toccacieli, è un ex
sacerdote, vedovo, che conduceva da anni un'esistenza riservata e solitaria, in
odore di santità, nutrendosi solo di pane secco, lavandosi soltanto con l'acqua
fredda e non indossando mai calzini. Frugando nel suo appartamento, Buonamore trova dei
ritagli di giornale che riguardano tre delitti insoluti, senza alcuna relazione apparente gli uni
con gli altri. E, oltre ai ritagli, una lista di nomi. Nomi che appartengono a persone che non
hanno alcun collegamento tra loro, vivono in zone diverse di Roma, esercitano professioni
diverse, dall'avvocato al grossista di frutta. Ma, quando anche uno degli uomini della lista viene
ucciso, a Buonamore non resta che porsi nuove domande. Qual è il misterioso filo che li lega? E
qual era il ruolo dell'ex prete in tutto questo? Che avesse la capacità di prevedere il futuro?
Mentre la sua vita professionale e personale comincia a andare a rotoli, l'ispettore Buonamore
continua a indagare fino a giungere, forse troppo tardi, alla sorprendente soluzione
dell'enigma.
IL PIATTO DELL’ANGELO di Laura Pariani
Sono migliaia le sudamericane arrivate negli ultimi anni in Italia per lavorare
come badanti e collaboratrici domestiche. Hanno lasciato la famiglia oltreoceano e
promesso a mariti e figli di tornare presto, ma spesso il rientro in patria, anche
solo per una vacanza, è difficile sia per i costi del viaggio sia per la mancanza di
un regolare permesso di soggiorno in Italia. È questa la situazione di Lita, che ha
lasciato in Bolivia le figlie ancora bambine, affidandole alla nonna. Quattro anni
sono lunghi: le figlie crescono sentendosi abbandonate, soprattutto la maggiore,
ormai adolescente con gravi problemi di relazione; la vecchia madre è malata e stanca. Ma,
lontana com'è, Lita ha difficoltà a comprendere pienamente la gravità della situazione.
Sapendo però che i suoi datori di lavoro, Marina e Piero Colnaghi, partono per una vacanza in
Bolivia, li convince a recapitare alla sua famiglia dei regali. Il viaggio mette a contatto i due
italiani con la difficile situazione economica latinoamericana che sta alla base dell'emigrazione
e sui costi umani che una famiglia paga quando uno dei suoi membri emigra. Chi rimane in
patria, infatti, impara sulla propria pelle che il termine emigrazione ha sempre un altro nome,
più preciso, più duro: si chiama abbandono, separazione, lacerazione. E la vicenda della
famiglia di Lita si rivela terribilmente simile a quella delle vedove bianche e degli "orfani della
Merica" abbandonati cent'anni fa in Italia, ai tempi in cui erano i nostri giovani a emigrare...

9
L’ENIGMA DI LEONARDO di Claudio Paglieri
È una delle estati più calde degli ultimi anni, e neanche la Riviera Ligure scampa
a quell'afa che mozza il fiato. A Villa Moncalvo, il conte regge tra le mani il suo
bene più prezioso. Suo padre gliel'aveva detto: "È un ritratto preso di profilo e
t'inganna. Tu credi di poterlo guardare senza essere visto, in realtà è lui che
legge dentro di te." Ma ora che la fine è imminente, il vecchio, senza moglie né
figli, non deve rendere conto a nessuno. Forse solo a quel tesoro che nasconde
da una vita, e che ora vorrebbe proteggere da mani avide. Quelle di Agnese, per
esempio, la badante polacca che infatti, alla sua morte, si premura di "fare
pulizia" nella casa, come giusta ricompensa per anni di fatica e dedizione. Una sollecitudine che
non resta a lungo senza conseguenze. Nemmeno con Marco Luciani l'estate è molto clemente.
Anche se a rubare il sonno al commissario della polizia di Genova non è il caldo, ma il pianto
disperato del nuovo datore di lavoro. Alessandro è arrivato circa tre mesi prima, abbandonato
in una cesta davanti alla sua casa di Camogli, e da quel momento la vita di Luciani non è più
stata la stessa. Ma seppur messo a dura prova, il commissario non ha perduto il suo istinto. Sa
che anche di fronte a una morte all'apparenza naturale bisogna porsi delle domande.
Soprattutto se su di essa aleggia lo spettro di un capolavoro dal valore inestimabile, di cui si
sono perse le tracce.
MALTEMPO di Mariolina Venezia
Piove. In una primavera ritardataria, il Pm Tataranni è di pessimo umore. Mentre
è in corso la campagna elettorale per le Regionali si ritrova fra i piedi una
ragazza troppo intraprendente, troppo ingenua, forse mitomane. Quando la
giovane scompare, Imma Tataranni comincia a vedere tutto sotto un'altra luce:
se stessero tentando di incastrarla? Eccola tirar fuori gli aculei, mentre si aggira
per una Basilicata che sembra la Transilvania, impantanandosi in tutti i sensi.
All'inseguimento di una verità che affonda le radici nel passato si spingerà fino a
Roma: fra il Colosseo e piazza di Spagna sfreccerà in scooter stretta
all'appuntato Calogiuri, e finirà col cadere in tentazione. Ma anche sul suo prediletto si allunga
qualche ombra. Nell' indagine sembrano spuntare i fantasmi, una vecchia parla di malocchio.
Dagli studi di Cinecittà in via di dismissione al petrolio della Val d'Agri, da Montecitorio ai vicoli
deserti di Craco, il paese abbandonato, solo la testardaggine di una donna che non teme i chili
di troppo e rifugge i buoni sentimenti potrà venire a capo dell'enigma. Dissacrante nella sua
normalità, forse Imma imparerà a fidarsi un po' di più di se stessa e degli altri, forse il frutto
proibito si potrebbe cogliere, forse il Belpaese non è del tutto da rottamare.
MIEI CARI FIGLI, VI SCRIVO di Lilia Bicec
Lilia è una giornalista. Sposata con un uomo violento e madre di due figli, un
giorno decide di lasciare una Moldavia soffocata dalla povertà per cercare fortuna
in Italia. Passata la frontiera illegalmente, presto si rende conto
dell'impraticabilità del suo sogno: i suoi studi lì non valgono niente e l'unico
lavoro che trova è come badante. Vorrebbe imparare i costumi e la storia degli
italiani, ma la sera è esausta e non riesce a studiare. Può solo scrivere ai suoi figli
in Moldavia, per sentirli crescere, raccontare loro "la vita dello straniero" e
vincere cosi l'enorme solitudine che si porta dentro. Dall'avventuroso esilio dei nonni in Siberia
alla disperazione di un giovane rumeno arrestato per sbaglio, la storia vera di Lilia si popola di
personaggi memorabili: uomini e donne senza radici che vivono tormentati da una nostalgia
senza fine. Dalla voce della protagonista, un romanzo che ha l'intimità di una lettera e la forza
- e il coraggio - di raccontare l'Italia da una prospettiva tutta nuova.
IL PANICO QUOTIDIANO di Christian Frascella
Durante un turno di notte in fabbrica, all'improvviso la paura. Proprio così, dal
nulla. Come se gocciolasse dalla testa un brivido lunghissimo. E poi di colpo
caldo, caldo fino quasi a smettere di respirare. Da quel momento il protagonista
deve fare i conti con le crisi di panico, mentre la sua vita a poco a poco va in
frantumi. Il suo rapporto con Lucia, il lavoro alla catena di montaggio, le amicizie:
tutto salta in aria per il deflagrare continuo di quell'ordigno sempre innescato.
Sarà l'incontro casuale con un anziano ex operaio e con uno psichiatra a spingerlo

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a risalire fino a monte quel fiume di terrore. Anche se farlo significherà scivolare spesso sul
fango dei ricordi. Dopo aver raccontato con forza e leggerezza le emozioni adolescenziali,
Christian Frascella torna con un romanzo in cui dimostra di avere la maturità, innanzitutto
letteraria, per affrontare i propri fantasmi ed evocare quelli del lettore, in una seduta spiritica
coraggiosa. Ci sono cose che puoi dire, e dire così, solo se le hai vissute.
RACCONTI DELL’ERRORE di Alberto Asos Rosa
Aristide pensa di dover morire in ogni istante della sua vita, e ha pianificato la
sua intera esistenza intorno a uno di questi potenziali momenti fatali. Tonino
invece non crede che invecchierà mai, fino a che un incontro casuale gli
restituisce il peso di tutti gli anni che ha sulle spalle. Tommaso non immaginava
che l'amore esistesse al di fuori dei libri: la poesia greca sarà lo strumento per
recitare in pubblico i suoi sentimenti... Sei racconti esemplari, sapienti e ironici,
sull'amore e il tempo, sulla morte e la memoria. Esiste una vita che si può
definire impenetrabile alle influenze esterne? Forse sì. Basta cercarla in quelle
esistenze fondate sull'errore, inteso come allontanamento sistematico dalle regole della società
o della natura. Anche le vite tenute in scacco dalla paura, o rese incolori da un'indifferenza che
sembra inestirpabile, all'improvviso possono venire illuminate dalla più elementare - eppure
più difficile - delle epifanie: di fronte alla morte non si può far altro che voler continuare a
vivere. Sei ritratti di "uomini non illustri" che sono, da un lato, apologhi sui grandi e piccoli
addii che costellano le nostre esistenze e, dall'altro, struggenti storie d'amore. Con uno
sguardo sempre vigile sui destini dei suoi personaggi, Alberto Asor Rosa compone un prezioso
apprendistato all'arte del congedo.
LA PERSONA IDEALE, COME DOVREBBE ESSERE? Di Sheila Heti
Sheila non ha ancora trent'anni, e ha alle spalle un matrimonio che forse non
doveva andare oltre l'entusiasmo giovanile. La sua vita ricomincia in solitudine,
con la passione per la scrittura a riempire vuoti e silenzi. A Brooklyn o a Toronto,
a Milano o a Parigi, nelle metropoli e nelle città di provincia, ci sono molte ragazze
e donne come lei, ma questo non l'aiuta a trovare una strada, a capire "come
bisogna essere", come comprendere se stessa, per crescere e maturare nei
sentimenti, nella creatività, nei rapporti umani. Due incontri sembrano darle
l'energia di cui ha bisogno, due persone con cui trascorrere il tempo, che vale la pena
osservare da vicino. Una è Margaux, pittrice di talento e spirito libero, l'altro è Israel, un
giovane artista dai modi diretti ed espliciti. Un'amica e un amante, due sguardi e due
esperienze, due diverse conformazioni della passione, dell'intelligenza, della maniera di stare al
mondo. Per Sheila averli accanto è uno stimolo a scrivere, a raccontare tutto, a se stessa e a
noi, attraverso conversazioni reali riportate così come sono accadute, e-mail trascritte senza
alterazioni, ma anche grazie alle continue invenzioni narrative, al tono intimo del diario, al
ritmo dialogato di una pièce teatrale. Sheila si fa esploratrice del presente, del nostro modo di
vivere, insegue risposte piccole e vere a grandi domande: qual è il modo più sincero di amare,
e soprattutto, "la persona ideale, come dovrebbe essere"?

Le immagini e i contenuti sono tratti dal sito www.ibs.it

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  • 1. INNAMORARSI A NOTTING HILL di Ali McNamara Scarlett O'Brien sogna una vita da film. Nel vero senso della parola: perché il cinema, e in particolare le sue amate commedie romantiche, sono molto più eccitanti della banale realtà di tutti i giorni accanto a un noioso fidanzato appassionato di faidate. Ossessionata da Hugh Grant, Brad Pitt e Johnny Depp, Scarlett trascorre le giornate con la testa tra le nuvole, e le serate con la mano immersa in un sacchetto di popcorn, davanti allo schermo. Così, quando le si presenta l'occasione di trascorrere un mese in una villa di Notting Hill, scenario di uno dei suoi film preferiti, non esita un secondo ad accettare: prima di cedere alle insistenze della famiglia, che la vuole sposata e "sistemata", potrà vivere le sue fantasie almeno una volta! Ben presto però Scarlett scopre che la vera Notting Hill è molto diversa dalla sua versione di celluloide, e quando fa conoscenza con il suo nuovo vicino, l'affascinate quanto irritante Sean, si rende conto che il copione della sua vita rischia di sfuggirle di mano... Forse il destino sta tramando come in "Serendipity"? O magari sta andando in scena il suo personale remake di "Se scappi ti sposo"? Ma qual è, in fin dei conti, il lieto fine che Scarlett desidera per se stessa? L'importante è deciderlo in fretta, perché il giorno delle nozze si avvicina... L’ULTIMA VITTIMA di Tess Gerritsen A una prima occhiata sembra un college come tanti, forse solo un po' più esclusivo e curato degli altri. Immerso negli splendidi boschi del Maine, ha un immenso parco, lunghi corridoi, aule luminose, un attrezzato laboratorio di scienze e uno di informatica. Ma a fare la differenza, a Evensong, sono gli alunni. Qui, infatti, vengono accolti ragazzi che hanno subito gravi traumi, che devono riaprire gli occhi e tornare a vivere, perché la morte li ha sfiorati troppo da vicino. Il posto giusto per Teddy Clock: ha solo quattordici anni, ma è già sopravvissuto a due spaventosi massacri. Due anni fa la sua famiglia d'origine è stata sterminata; da poco una misteriosa e spietata mano omicida gli ha strappato anche i genitori adottivi... Solo a Evensong Teddy potrà ricevere l'aiuto di cui ha un disperato bisogno e riuscire a trovare le parole per raccontare al detective Jane Rizzoli quello che ha visto. Ma per Teddy non sembra esistere un posto sicuro e la morte varca anche l'alto cancello del college. Per Jane e la sua amica Maura Isles, l'anatomopatologa, è l'inizio di un'indagine complessa, a caccia di un assassino che sembra mosso solo da un istinto sadico e crudele e che invece ha un piano preciso ed efferato. Un piano che va compreso e sventato prima che sia troppo tardi... CRONACA DI UN SUICIDIO di Gianni Biondillo Una semplice vacanza a Ostia, con la figlia Giulia. Doveva essere un momento di relax per l'ispettore Ferraro: qualche giorno di distensione per cercare di costruire un nuovo rapporto con quella ragazzina in piena adolescenza. Durante una nuotata al largo una barca alla deriva attira la loro attenzione. A bordo un biglietto lascia intendere che qualcuno ha deciso di porre fine alla sua vita. "Perdono tutti e a tutti chiedo perdono", c'è scritto. E sotto, "Non fate troppi pettegolezzi". Parole prese in prestito da Cesare Pavese, che Giulia, lettrice appassionata, riconosce subito. Una volta chiamati i colleghi di Roma, la faccenda sembrerebbe finita lì per Ferraro, se non fosse che il suicida ha lasciato un'ex moglie a Milano, e all'ispettore tocca l'ingrato compito, tornato a casa, di informare la donna. E così, suo malgrado, in una calda estate milanese, Ferraro si trova coinvolto insieme alla figlia in un'indagine sul destino di un uomo qualunque, Giovanni Tolusso, che partito dal nulla era riuscito caparbiamente a costruirsi una vita dignitosa. Fino a quando, in un'assolata mattina romana, il recapito di una cartella esattoriale aveva segnato l'inizio della sua fine... Il più kafkiano dei gialli di Biondillo, il più disperato, il più intimamente legato alla crisi economica che stiamo vivendo in questi anni difficili, in cui le nostre illusioni sembrano crollare, una a una, impietose. 1
  • 2. INGREDIENTI PER UNA VITA DI FORMIDABILI PASSIONI di Luis Sepulveda La scrittura, l'impegno politico, le amicizie, l'esilio, il viaggio: elementi indissolubilmente intrecciati nel racconto di una vita avventurosa e affascinante come quella di Luis Sepúlveda. Da quando, ragazzino, i primi amori lo inducono a trascurare la passione calcistica e a coltivare quella per la poesia, Sepúlveda scopre che la letteratura che vale è quella che riesce a dar voce a chi non ha voce. Ripercorrendo una vocazione dalle molte sfaccettature, queste pagine intrecciano racconti di vicende personali, storie di lavoratori e delle loro lotte, grida di dolore per lo sfruttamento criminoso dell'ambiente, riflessioni sferzanti sulla crisi economica che ha investito l'Europa e rievocazioni di momenti condivisi con amici e "maestri" tra gli altri Neruda, Saramago, Tonino Guerra. Emerge soprattutto il Sepúlveda uomo: i ricordi mai sopiti del difficile passato cileno, i destini dei compagni dispersi dall'esilio che si ritrovano su una piccola baia del Pacifico, un viaggio nel deserto di Atacama, ma anche squarci di vita domestica, il ricordo di un nobile amico a quattro zampe, la gioia di riunire intorno a un tavolo una meravigliosa famiglia allargata da cui farsi chiamare con l'epiteto di "vecchio". E su tutto la consapevolezza, sempre e comunque, di aver vissuto "una vita di formidabili passioni". L’ARTE DI STARE AL MONDO di Enrico Brizzi Bologna, anni Settanta: una città "né la più grande, né la più piccola", famosa per la sovranità della sua cucina e la piacevolezza del vivere. È da qui che prende avvio il racconto autobiografico di Enrico Brizzi, da un luogo situato fra la ribalda Terra della Piada e la concreta Terra del Pane: i due emisferi che costituiscono l'infinito paesaggio gastronomico dell'Emilia-Romagna. Un bambino curioso alle prese con i primi, e già familiari, sapori sarà acuto osservatore di sfide all'ultimo boccone tra le zie perennemente in competizione, finché le vicende casalinghe cederanno il passo alla scoperta, esilarante, delle più peccaminose tentazioni da bar: i gelati e le bibite industriali. Divenuto adolescente, si metterà in cerca di avventure, accompagnato da un'improbabile congrega di cuochi esploratori: la temibile squadriglia Coguari. Uno zio con la passione per la retromarcia in curva e per le bettole mefitiche sarà solo uno degli indiavolati episodi che precedono il periodo universitario: anni di improbabili sperimentazioni culinarie e interscambi di prodotti tipici tra studenti. Scopriremo se cento milioni di lire valgono l'adozione del regime nutritivo più rischioso del pianeta, "la dieta del laureando". L'età adulta, gravida di nuove abitudini alimentari, di ingannevoli occasioni professionali e di incontri unici, sarà portatrice anche di domande esistenziali: chi è l'enorme Catatapulci? E cosa mangia uno Psicoatleta? Arricchito, in coda, da un ricettario. ARINGHE ROSSE SENZA MOSTARDA di Alan Bradley Per Flavia de Luce, undicenne avventurosa, due fronti sono sempre aperti. L'uno: la resistenza attiva contro gli scherzi feroci delle sorelle maggiori, la colta Daphne e la frivola Ophelia, così diverse ma così solidali nel tormento alla sorellina. L'altro: l'investigazione degli strani casi del villaggio inglese di Bishop's Lacey, dove sorge tra i cottage aggraziati la sua antica magione. Flavia è infatti di famiglia nobile, eccentrica come si deve e naturalmente squattrinata. La cosa più preziosa che ha ereditato da un avo è la passione fruttuosa per la chimica, che fa il paio, per affinità di metodo, con la vocazione investigativa. Durante la fiera nel prato della parrocchia, ha la curiosità di consultare una veggente, alla quale giunge visione di Harriet de Luce, la madre morta in una escursione in montagna quando Flavia era bambina. Poco dopo, la zingara è aggredita nel suo carrozzone e ridotta in fin di vita. Il minaccioso episodio, sommato all'impossibile apparizione, sollecitano la piccola investigatrice. Qualcosa si è smosso, forse nei misteri del passato, forse in quelli del presente: stavolta è un cadavere vero che la ragazzina scopre, appeso, come un segno voluto, al tridente del Poseidone di una fontana nella sua tenuta, e con una posata dell'argenteria di casa infilzata nel naso. Impossibile non credere che sia un segnale mirato alla sua famiglia. 2
  • 3. LA PRIMAVERA DEL LUPO di Andrea Molesini "Dario ha le orecchie a sventola e quindi non può avere ucciso Gesù". E la voce esilarante e appassionata di Pietro, un bambino di dieci anni, orfano, che racconta la storia. Tutto comincia nel convento di San Francesco del Deserto, una piccola isola al centro della laguna di Venezia, nel marzo del 1945. Da questo rifugio sicuro, all'improvviso, un gruppo di persone diversissime fra loro è costretto a scappare: due bambini di opposta indole ed educazione, Pietro e il suo amico Dario, "che sa i numeri" e si tiene le parole dentro, "dove non fanno danno"; le due anziane sorelle Jesi, Maurizia e Ada; una giovane suora, bella e dai modi sospetti, che scrive un diario schietto, e che si alterna nel racconto con la voce di Pietro. Braccato dai nazisti, il gruppo è aiutato da un pescatore "che vive come un gabbiano" e da un frate energico "che è come un sasso grande" nella corrente. Nei risvolti tragici dell'avventura si unisce ai fuggiaschi un disertore tedesco, che custodisce un segreto pericoloso: il suo agire brusco e terribile cambierà il destino di tutti. Sotto lune immense, attraverso boschi bui e casolari diroccati, si svolge l'inseguimento, tra colpi di scena e incontri con partigiani e fascisti disorientati: uomini e luoghi carichi di diffidenza e di terrore, ma dove una traccia di bontà, di tanto in tanto, a dispetto di tutto, riesce a sopravvivere. La storia di Pietro e di Dario è una fuga dalla guerra e dal suo linguaggio torbido e ottuso, dalla violenza che tutto contamina. FIGLI DELLO STESSO PADRE di Romana Petri Finalista Premio Strega 2013. Figli dello stesso padre, ma di due donne diverse, Germano ed Emilio si rivedono dopo un lungo silenzio. Sono diversissimi, accomunati unicamente dall'amore insoddisfatto per il padre Giovanni, una figura possente, passionale ed egocentrica, che ha abbandonato la madre di Germano perché la sua nuova donna aspettava un figlio, Emilio, per poi abbandonare poco dopo anche lei come tutte le altre donne della sua vita. Germano, pur essendo sempre stato il preferito del padre, non ha mai perdonato al fratello minore di essere la causa del divorzio dei genitori. Emilio, cresciuto sapendo di essere il figlio non voluto, ha sempre cercato, invano, l'affetto del padre e del fratello. Nei pochi giorni che trascorreranno insieme, le antiche rabbie e il richiamo del sangue riemergeranno furiosi. LA DANZA DEL MONDO di Maria Pia Ammirati Linda ha trent'anni e la sua vita è bloccata. È divisa tra un marito sposato senza grandi slanci e il fuoco di un amore clandestino che troppo in fretta ha perso calore. È stretta in una quotidianità borghese, in una vita sterile, nella finzione di un'esistenza che obbliga ad anestetizzare le domande, i tormenti, gli "astratti furori". E, improvvisamente, dopo un aborto spontaneo e una furiosa lite con il marito, decide di lasciare tutto. Per abbandonarsi al richiamo di un Sud oscuro, mitico, ancestrale. Non lascia nessuna notizia di sé, getta via telefonino, carte di credito, documenti, e parte verso la Calabria e la Sicilia. Ancora non sa cosa c'è dietro a questa "discesa", dietro al suo bisogno di perdersi, all'impulso di degradarsi, di toccare con mano la sporca e vitale sostanza del mondo. Ma da questa fuga, che presto diventa un viaggio profondo, una sfida con se stessa, nascono incontri sorprendenti - storie di dolore, di solitudine, di violenza, d'inaspettata dolcezza. Linda affronterà il freddo, la fame, la paura e conoscerà la solitudine. Ma, al tempo stesso, troverà solidarietà e ascolto dove non avrebbe mai pensato. Fino all'approdo nella Palermo caotica e incantatrice che fa da sfondo a questa storia di amori senz'amore, di maternità e paternità che si sfiorano. Lontana dal conforto narcotizzante della modernità quotidiana, Linda scoprirà la sua anima segreta nel cuore di una terra dove sopravvive, sia pure in agonia, un selvaggio melodramma senza lacrime e senza retorica. LA BANDA DEGLI INSOLITI OTTANTENNI di Catharina Ingelman-Sunderg I loro giorni trascorrono all'insegna della noia e dell'avvilimento, specie da quando il nuovo proprietario dell'istituto ha tagliato tutte le spese: cibo, divertimenti e persino le decorazioni natalizie! Tanto che arrivano a pensare che starebbero meglio in prigione, dove almeno la mensa funziona. Perché allora non evadere e commettere una rapina, per venire incarcerati? Il primo colpo della scombinata 3
  • 4. gang non va però come avevano previsto, così decidono di rimediare pianificando il furto del secolo. Ma essere arrestati non è semplice come si immagina e quando finalmente finiscono al fresco si accorgono di aver sopravvalutato la vita e gli agi di quel "ricovero". Anzi, tra rigide gerarchie, mafiosi slavi e criminali senza scrupoli che farebbero di tutto per impossessarsi del loro bottino devono far ricorso a ogni possibile stratagemma per uscirne incolumi. Dove porterà la rocambolesca avventura di questa banda di intrepidi Lupin dai capelli grigi? Chiunque li incontri farebbe meglio a mettersi al riparo... IL LEONE DI TERRACOTTA di Silvana Giacobini Quando un'amica dei vecchi tempi ti chiede un favore, non puoi tirarti indietro. Così non può tirarsi indietro Margot Amati, scrittrice di gialli di successo, quando l'ex compagna di collegio Maria Beatrice Tornero d'Albrizzi la prega di aiutarla a far luce sulla misteriosa scomparsa, avvenuta ormai vent'anni prima, del fratellastro James, che lei non ha mai smesso di aspettare. Non è una detective, è vero, ma Margot, anche se solo attraverso i personaggi dei suoi libri, è abituata a condurre indagini. E i Tornero d'Albrizzi sembrano proprio una famiglia da romanzo: nobili di antichissimo lignaggio, vivono nella loro villa da sogno immersa nei boschi ubertosi dell'Alta Langa e sono ricchi, immensamente ricchi. Ma forse non tutto è come sembra. Margot scava, fa ipotesi, deve imparare a muoversi in un ambiente formalmente ineccepibile, ma nella sostanza spietato. Si scontra con l'ostilità della matriarca, la nonna Maria Laura Tornerò, che non vuole riaprire vecchie ferite, ma soprattutto vuole preservare a ogni costo segreti che tali devono rimanere. Matrimoni non propriamente felici, figli illegittimi, un impero economico solo all'apparenza florido. Sì, perché pare che il giovanissimo James, prima di scomparire dalla faccia della terra, si sia portato con sé una grossa fetta del patrimonio, dando così il via all'inesorabile decadenza del casato. Decadenza che il mondo non deve nemmeno sospettare. A CHE GIOCO GIOCHIAMO? di Sophie Kinsella È stato Patrick ad avere l'idea di invitare gli amici per un weekend di tennis e relax. Non vede l'ora di esibire la favolosa residenza di campagna acquistata grazie ai lauti guadagni della sua attività per così dire... spregiudicata di consulente finanziario. Ma alla bella moglie Caroline non ha rivelato il vero motivo di questa riunione a cui tiene così tanto. Caroline è una donna senza peli sulla lingua che conosce bene il caro maritino, quindi non si fa certo problemi a dire la sua in merito a questa iniziativa. È ben contenta di accogliere Stephen e Annie, i vecchi vicini di casa con qualche problema finanziario, un po' meno di vedere l'arricchito Charles e la sua aristocratica moglie Cressida, ed è scontentissima di dover avere a che fare con il competitivo e pedante Don, cliente di Patrick, e la sua sciocca figlia Valerie. Quando le quattro coppie si riuniscono, sembra già chiaro chi siano i vincitori e chi i vinti nella vita. Ma nel momento in cui la prima palla viene lanciata oltre la rete l'impeccabile campo da tennis in erba diventa teatro di qualcosa di molto diverso da un piacevole torneo fra amici. Ha inizio infatti una due giorni di ripicche, scenate e rivelazioni, culminante nell'arrivo di un ospite inatteso che sovvertirà completamente gli equilibri... In "A che gioco giochiamo?" Madeleine Wickham racconta il rapporto che intratteniamo con il denaro, scegliendo come bersaglio della sua tagliente ironia il mondo fatuo dei nuovi ricchi. L’ALBA DEL MONDO di Rhidian Brook Amburgo 1946. La città, assegnata agli inglesi dopo la spartizione degli Alleati, è spezzata dalla guerra, come le vite di tutti, vincitori e vinti: la Storia ha cambiato le facce e il cuore delle persone, e pochi ricordano la vita com'era prima. Qui, in un mondo ancora immerso nella notte più buia, il maggiore inglese Lewis - uomo leale e coraggioso - è costretto a esercitare i suoi diritti di vincitore: dovrà requisire ai legittimi proprietari una magnifica casa sul fiume Elba, per abitarci nel tempo della ricostruzione insieme con la moglie Rachael, che con il piccolo Ed lo sta raggiungendo dopo la lunga separazione. Lewis, il cui senso della giustizia è più forte dell'odio seminato dalla guerra, decide però di non scacciare la famiglia che vi abita, il vedovo Lubert e la figlia adolescente Frieda. Con l'arrivo di Rachael, distrutta dalla perdita del figlio maggiore per una bomba nemica, comincia così la strana convivenza delle due famiglie, l'inglese e la tedesca, nella grande casa sull'Elba. Lì, in mezzo a una città distrutta, i loro 4
  • 5. destini fatalmente s'intrecciano e, mentre l'odio e il rancore lasciano pian piano il posto all'amore e perfino alla passione, ciascuno, in modi diversi, ritroverà il coraggio di vivere. Solo così, la notte cederà il passo a una nuova alba, e forse torneranno le speranze e i sogni di un tempo. Quelli che la guerra ha sepolto sotto le sue indifferenti macerie. L’OMBRA DEL SILENZIO di Kate Morton 1961. È una splendida giornata d'estate e la famiglia della sedicenne Laurel è in partenza per un picnic sulle rive del fiume che scorre vicino alla sua fattoria, nel Suffolk. Mentre tutti sono indaffarati nei preparativi, la ragazza si rifugia nella casa sull'albero della sua infanzia, e inizia a sognare. Sogna di Billy, il ragazzo che le fa battere il cuore, e di trasferirsi a Londra, dove è sicura che la aspetti un futuro straordinario. Ma prima che il sole tramonti su quel pomeriggio idilliaco Laurel assiste, non vista, a un crimine terribile. Un segreto che custodirà per anni e anni. 2011. Come aveva spesso fantasticato, Laurel è diventata un'attrice famosa e amatissima. Nemmeno il successo, però, ha potuto dissipare le ombre lunghe di quel passato lontano. Ossessionata dagli oscuri ricordi di ciò che accadde cinquant'anni prima, Laurel ritorna alla casa nel Suffolk per ricomporre i frammenti di una storia rimasta sepolta troppo tempo. La storia di un uomo e due donne, cominciata per caso nella Londra semidistrutta dalle bombe della Seconda guerra mondiale. Una storia di passioni fatali che segnerà tragicamente i destini di quei tre giovani tanto diversi eppure uniti da un indicibile mistero. Quello che solo Laurel, testimone innocente di un delitto nell'estate della sua adolescenza, è in grado di svelare. UNA DONNA MISTERIOSA di Lesley Lokko Chi è davvero Anneliese Zander de Saint Phalle? Conosciuta nel mondo intero come una delle più celebrate stiliste di moda, a capo di un immenso impero economico, è una donna raffinata e con una carriera di tutto rispetto. Universalmente ammirata, è però molto schiva e riservata, anche se la sua innata eleganza e bellezza l'hanno ormai resa un'icona indiscussa. In realtà nessuno sa chi lei sia veramente e cosa si nasconda dietro la sua impenetrabilità. Perfezionista assoluta nel lavoro, Anneliese è un mistero anche per i più fedeli collaboratori. Ma cosa nasconde il suo passato? Fermamente decisa a lasciarsi per sempre alle spalle gli anni bui dell' infanzia e della giovinezza che l'hanno segnata profondamente, Anneliese fa di tutto per seppellire il ricordo delle sue origini, delle quali non ha mai fatto parola neppure con la figlia Callan. Ma proprio quando ha ormai deciso di ritirarsi dalle scene, quel passato tanto temuto irrompe inaspettatamente nella sua vita sconvolgendo ogni certezza. ALLA FINE DI UN’INFANZIA FELICE di Gian Mario Villalta Quella che sta cominciando non sarà per Guido una giornata come le altre. Arrivato in ufficio, nella casa editrice dove lavora come editor, lo attende una busta. Ma non è il solito aspirante scrittore in cerca di attenzione. Il tempo di leggere il mittente e il cuore di Guido ha un sussulto. Sergio Casagrande. Un nome che porta con sé le ferite di un passato sepolto. Il grande amico di infanzia, perso per sempre dopo un dramma terribile e mai dimenticato. Bastano le prime parole del libro per capire che le sorprese non sono finite: "Mercoledì mattina ho visto Guido" scrive Sergio. Sarà vero? Che Sergio l'abbia seguito? E da quanto tempo? Per scoprirlo non resta che immergersi nella lettura. E rendersi conto che, davvero, il romanzo parla di lui, di loro, dall'infanzia fino al presente. Per Guido comincia un viaggio nella memoria, in un tempo lontano, l'estate in cui nacque la sua amicizia con Sergio, nelle campagne del Friuli abitate dalle loro famiglie. I giri in motorino, la caccia alle rane, fino all'incidente che ha cambiato ogni cosa. D'improvviso però la narrazione dei ricordi si interrompe e il romanzo-nel-romanzo comincia a parlare di un dramma coniugale, una storia di infedeltà che apparentemente non ha legami con quanto raccontato fino a quel momento. E poi, con un altro salto, ci troviamo nel presente, intere settimane in cui Sergio pedina Guido, ne segue ogni mossa, scava negli angoli più in ombra della sua vita... 5
  • 6. CHI SEMINA VENTO di Nele Neuhaus Pia Kirchhoff e Oliver von Bodenstein sono alle prese con una nuova, scottante indagine che sconvolge la quieta esistenza del Taunus con risvolti a livello internazionale. Tutto comincia con il ritrovamento del cadavere del guardiano notturno di un'azienda che progetta e realizza impianti eolici, la WindPro. Gli investigatori si rendono conto che non si è trattato di una morte accidentale e iniziano a scavare nella vita del defunto e nelle attività dell'azienda. Comincia così a delinearsi un quadro delicato e complesso che vede contrapposte un'associazione di cittadini contraria alla realizzazione di un parco eolico e la WindPro, che preme in tutti i modi per portare a termine il progetto e scongiurare il fallimento. In realtà, come sempre succede quando la posta in gioco è così alta, la vicenda è molto più intricata e dominata da cinici interessi: la protesta è pilotata da alcuni personaggi carismatici e senza scrupoli, mentre i vertici dell'azienda cercano di forzare le cose con corruzione e ricatti. La rete di rapporti personali che emerge dalle indagini si rivela fitta e ramificata; tutti hanno qualcosa da nascondere e approfittano egoisticamente del prossimo per cercare di ottenere vantaggi personali o meschine vendette individuali che nulla hanno a che vedere con l'interesse per il bene comune. L’ANIMO LEGGERO di Kareen Pinter De Martin Marta ha dieci anni e tre amiche. Insieme hanno inventato un gioco crudele e segreto: a turno una di loro diventa la nemica del gruppo, quella su cui riversare tutto l'odio di cui sono capaci. Ogni settimana scolastica prevede cinque giorni di solitudine, di corse fino a casa per non farsi fare male; cinque giorni di complicità negata, di sguardi affilati, minacce; cinque giorni d'insulti, di paure, senza lasciare che nessuno, al di fuori del loro piccolo gruppo, se ne accorga. D'altro canto il mondo dei grandi non sembra avere molto da offrire: tra i genitori di Marta le cose non funzionano da tempo, e la città in cui vivono è attraversata da tensioni costanti e quotidiane. Perché Marta abita in Alto Adige, una terra divisa tra K, i tedeschi, e V, gli italiani arrivati dopo la Prima guerra mondiale. Una terra ricca eppure lacerata in ogni gesto quotidiano dalle regole della "proporzionale etnica" e, ancor più, dalla lama della lingua che nomina ogni oggetto con parole diverse e rivali. Crescere qui significa farsi carico di un'eredità di divisioni, prepotenze, speranze, e iniziare presto a interrogarsi su ciò che ci unisce e ci oppone gli uni agli altri. Per fortuna, Marta ha una passione in grado di aprirle in ogni momento una porta sull'incanto: la musica. Solo che per riuscire a sentirla forte e nitida dovrà liberarsi dagli stridori e dai rumori di fondo, respirare profondamente e prestare orecchio alla melodia che, inascoltata, suona dentro di lei. IL MIO DOLCE GEMELLO di Nino Haratischwili Stella si è costruita un'esistenza di affetti sereni e sicurezze quotidiane: un bambino amatissimo, un marito attento, un buon lavoro, una bella casa. Un giorno Ivo suona alla sua porta spalancandola d'un colpo sul passato. Ivo e Stella hanno condiviso un'infanzia faticosa, impigliati nelle trame sentimentali dei loro genitori, lanciati verso una tragedia che legherà per sempre l'uno all'altra i figli. Bambini, sono cresciuti nella simbiosi dolce e disperata di due fratelli adottivi affidati all'amore eccentrico di una vecchia zia che li ha lasciati correre pomeriggi interi a piedi nudi nel forte vento del Mare del Nord, sulle sue spiagge luminose. Più grandi, sono diventati quegli amanti che non riescono a stare lontani e finiscono per distruggersi per troppa vicinanza. Poi si sono separati con uno strappo violento. Ma ora Ivo è tornato e Stella capisce che tutto il mondo che ha così caparbiamente costruito e tutte le sue difese stanno per crollare. Non resta loro che un'ultima possibilità, un lungo viaggio in Georgia, per liberarsi dal trauma sepolto che li lega e per liberare, forse, il loro amore. Nino Haratischwili ha scritto un romanzo dal cuore arcaico e dal febbrile battito contemporaneo, la storia bruciante di una passione che riesce, al contempo, a compiere il suo destino e sottrarsi a esso. 6
  • 7. YELLOW BIRDS di Kevin Powers Partiti a diciott'anni. Talmente impreparati, talmente ingenui da credere che insieme ce l'avrebbero fatta. Bartle è devastato dal senso di colpa. Per non avere impedito che Murphy morisse. Per non essere riuscito ad attenuare la brutalità e l'orrore della guerra. Ora che è tornato a casa, vede Murphy ovunque. Insieme alle altre immagini dell'Iraq: i cadaveri che bruciano nell'aria pungente del mattino, i proiettili che si conficcano nella sabbia, le acque del fiume che ha inghiottito il loro sogno. E il tormento per la promessa che non ha saputo mantenere non gli dà pace. "Il miglior romanzo che abbia letto sulla guerra: essenziale, incredibilmente preciso, perfetto. Probabilmente è il libro più triste che io abbia letto negli ultimi anni. Ma triste in modo importante. Dobbiamo essere tristi, profondamente tristi, per quel che abbiamo fatto in Iraq". (Dave Eggers) IL CORPO DOCILE di Rosella Postorino Milena è nata in galera e lì è vissuta fino a tre anni. Oggi ne ha ventiquattro e si prende cura dei bambini reclusi, come Marion. Marion sarà presto strappato alla madre detenuta con cui vive. Milena conosce quel dolore e farebbe di tutto per evitarglielo. Eugenio invece fa parte della sua vita fin dall'inizio: era il "fratello" con cui dividere il sonno, è stato l'amico che non aveva mai paura, è diventato il suo amante. L'incontro con un giornalista che vuole parlare dei bambini in carcere è il terremoto che fa tremare le mura dietro cui Milena si protegge da sempre. Il giornalista è intenzionato a forzare ogni porta, vuole liberarla, o solo averla. Ma quando sei nata in galera, anche l'amore può diventare una minaccia. Rosella Postorino racconta la gabbia delle nostre esistenze "separate e inconciliabili", e insieme la felicità furiosa dei corpi che si toccano. Scrive un romanzo di esclusione e tenerezza, dove ogni nido cova violenza, ma il tentativo di salvare un altro essere umano è l'unico modo per salvare se stessi. MEZZANOTTE A PECHINO di Paul French La vicenda raccontata è una storia realmente accaduta. Siamo nel 1937, è da poco passato Natale, il Natale russo che secondo l'antico calendario giuliano cade 18 giorni dopo quello occidentale. È mattina, fa molto freddo, quando nella zona orientale della vecchia Pechino, vicino a un'imponente e spettrale torre di guardia, la Torre delle Volpi, viene ritrovato il cadavere di una giovane donna. Ai suoi piedi montano la guardia due huang gou, due cani gialli. In quel periodo era abbastanza frequente trovare cadaveri per le strade della città: morti per fame o freddo, per suicidio o per droga o in seguito a risse violente negli hutong della città. Ma questo omicidio appare subito diverso. Diverso perché la morta è una donna occidentale, una bianca, e "pelle bianca" come afferma Han, l'ambiguo colonnello della polizia locale incaricato delle indagini, "significa domande. Domande da parte di uomini potenti, uomini che non mollano finché non ottengono risposte" e risposte che a loro convengono, naturalmente. Ed è diverso, anche perché il volto del cadavere è orrendamente sfigurato, i vestiti da studentessa stracciati e dal petto aperto sono stati prelevati alcuni organi, tra cui il cuore. L'orologio costoso al polso della ragazza ha smesso di funzionare poco dopo la mezzanotte. La morta è Pamela Werner, figlia di un ex diplomatico inglese, professore, archeologo, linguista, uno studioso molto noto in città e nel Quartiere delle legazioni... ISTRUZIONI PER LA MANUTENZIONE DEL PARQUET di Will Wiles Cosa ci vorrà mai a prendersi cura di un appartamento di lusso? Basta lasciar fare alla domestica, non giocherellare coi tasti del pianoforte a coda, non sfondare i divani in pelle nera, non sporcare le pareti color bianco ghiaccio e attenersi alle istruzioni. Sì, perché il padrone di casa Oskar, famoso compositore minimalista e poliglotta, amante del design e della semplicità che costa un occhio, impegnato a Los Angeles con gli avvocati della moglie sul piede di guerra, non solo ha affidato la sua elegante casa, situata in una città dell'Europa dell'Est, a un vecchio amico di università e aspirante scrittore, "inesorabilmente, illecitamente bloccato" al primo romanzo, ma gli ha lasciato anche biglietti, noticine e istruzioni per ogni situazione possibile. Tuttavia, quando l'ospite, dopo una serata trascorsa in un locale di lap dance in compagnia di una ragazza coi capelli color ambra e microscopica minigonna di 7
  • 8. pvc o lattice, torna a casa ubriaco e si accascia sul letto trascurando i gatti, quasi come si fosse innescata un'antica maledizione, tutto precipita verso la catastrofe: il prezioso parquet in quercia francese si macchia in una maniera orribile; uno dei due gatti tira le cuoia, stecchito sotto il peso del coperchio del pianoforte; la donna delle pulizie stramazza al suolo nella cucina tutta vetro e acciaio; e così via fino al sorprendente, inaspettato colpo di scena finale. IO SONO LO STRANIERO di Giuliano Pasini Dopo il terribile inverno di Case Rosse, il commissario Roberto Serra ha lasciato l'Appennino emiliano per Termine, nel profondo Nord Est, sulle colline del Prosecco: quattro case, tre strade, una chiesa, un cimitero, e intorno solo vigneti, a perdita d'occhio. Lì, di sera, Roberto sfoga in incognito la sua passione per la cucina e per i vini nel piccolo ristorante ricavato nel chiostro di un antico monastero. Di giorno, invece, lavora nella questura della scintillante e perbenista Treviso. Una vita che scorre lenta, tra le sempre più rade visite della sua Alice e le sempre più frequenti chiacchierate con Susana, una bella sudamericana andata come lui a voltare pagina in quell'angolo di mondo. Sino a quando, un giorno d'inverno, il commissario non incontra Francesca, una ragazza eccentrica e disperata che cerca di convincerlo a occuparsi del caso di una giovane sparita nel nulla. Per quanto Roberto punti i piedi in nome della serenità ritrovata tra i vigneti di Termine anche grazie ai farmaci che assume per non sprofondare nelle visioni angosciose che lo tormentano - davanti a lui si delinea una scia di scomparse misteriose: tutte donne, tutte giovanissime, tutte straniere. Invisibili per la procura, per la polizia, per la gente. Roberto non può più scappare. È costretto ad affrontare un'indagine che lo porterà a scrutare le acque nere dei laghi nascosti tra i vigneti, a scoprire che un passato irrisolto può allungare le sue dita fatali fino al nostro presente... L’ESTATE IN CUI TUTTO CAMBIO’ di Penelope Lively Maria ha undici anni, è figlia unica e vive in un mondo tutto suo. Saggia e sensibile, non si sente molto a suo agio con i grandi, in genere preferisce parlare con le cose, gli animali o le piante. È tempo di vacanze estive e la casa vittoriana sul mare, nel Dorset, che i genitori hanno affittato per qualche settimana, l'affascina moltissimo. E ancora di più la colpisce la storia che le racconta la padrona di casa, quella di Harriet, una bambina vissuta lì intorno alla metà dell'Ottocento. Maria trova alcune tracce lasciate dalla bambina: disegni di fossili in un libro e un imparaticcio ricamato quando aveva dieci anni. Però, perché tra le tante foto disseminate per la casa non ce ne sono di Harriet da adulta? Che cosa può esserle successo? Il destino di Harriet diventa così un'ossessione per Maria, sospesa fra la suggestione del luogo e gli strani segnali che percepisce (il cigolio di un'altalena, i guaiti di un cane misterioso che sente solo lei...) Ma anche il presente le riserva qualche sorpresa: conosce un ragazzino, Martin, come lei in vacanza a Lyme Regis. Insieme vivono avventure che hanno il sapore dolce ed eccitante delle prime scoperte, e come spesso accade in certe estati speciali, Maria finisce per accorgersi che qualcosa dentro di lei sta cambiando, che i suoi fantasmi stanno per lasciarla... SATURNO di Serge Quadruppani Alle terme di Saturnia, luogo preferito di relax per gli alti papaveri della società romana, un uomo uccide a sangue freddo tre donne, apparentemente scelte a caso, e svanisce nel nulla. Alla vigilia del G8 dell'Aquila, la prima pista che gli inquirenti sembrano voler seguire è quella di al-Qaida, ma il commissario Simona Tavianello non è convinta. La rivendicazione sembra copiata da mille altre e, d'altro canto, perché delle indagini è stata incaricata lei, che lavora alla Direzione antimafia? E perché le piste sembrano aumentare di numero, portandola sempre piú vicina al cuore della finanza internazionale? Ostacolata da membri di quell'apparato giudiziario che ha sempre e fedelmente servito, al commissario non rimane che ricorrere a ogni aiuto possibile, anche non convenzionale, fino a creare una squadra decisamente anomala, fatta di investigatori privati, ragazzini smaniosi di vendetta, e - perché no? - di cani, gatti, conigli, asini... 8
  • 9. PEPYS ROAD di John Lanchester A quarant'anni, Roger Yount può dirsi un privilegiato, lavora ai piani alti della City, vive nel lusso, e ha fatto quel che si dice un bel matrimonio. Il super-bonus su cui conta (roba da un milione di sterline) può anche sembrare un'esagerazione, ma tra seconde case, bambinaie, costosi fine settimana comincia a essere quasi una necessità. Smitty è l'ultimo bad boy dell'arte contemporanea, un simpatico mascalzone e artista concettuale che ama le provocazioni, cercando di mantenersi in equilibrio tra successo e anonimato. Una celebrità senza volto, ciò che è forse la sua opera d'arte più riuscita. Ha una nonna, Petunia Howe, che lo adora, un'arzilla vecchietta di ottant'anni che difende intrepida la sua proprietà e la sua indipendenza. Freddy Kamo è il nuovo prodigio del calcio mondiale, un giovane e già viziatissimo africano catapultato dalla sua capanna nel Senegal in uno dei più lussuosi appartamenti di Pepys Road. Ma ci sono anche i Kamal, i pachistani del negozio all'angolo, teatro di una guerra in famiglia fra integrazione e tradizione. E Quentina, l'ausiliaria del traffico che semina il panico nelle vie dei ricchi dopo aver messo a punto un lucroso sistema per arrotondare lo stipendio. E Zbigniew, l'immigrato polacco che sta restaurando casa Yount, dove lo chiamano Bogdan perché il suo nome è troppo difficile da pronunciare. Che cosa hanno in comune tutti costoro? Pepys Road, la strada in cui abitano o lavorano, l'esclusiva via di Londra che da popolare è diventata trendy, ambita dalle nuove classi... I SANTI PERICOLOSI di Stefano Brusadelli In un giorno di marzo freddo e piovoso il cadavere di Orazio Toccacieli viene ripescato alla foce del Tevere. Della sua scomparsa si sta occupando Antonino Buonamore, ispettore malinconico e ostinato, con la passione del cibo, del vino e dei segreti nascosti nell'animo degli uomini. Il morto, Toccacieli, è un ex sacerdote, vedovo, che conduceva da anni un'esistenza riservata e solitaria, in odore di santità, nutrendosi solo di pane secco, lavandosi soltanto con l'acqua fredda e non indossando mai calzini. Frugando nel suo appartamento, Buonamore trova dei ritagli di giornale che riguardano tre delitti insoluti, senza alcuna relazione apparente gli uni con gli altri. E, oltre ai ritagli, una lista di nomi. Nomi che appartengono a persone che non hanno alcun collegamento tra loro, vivono in zone diverse di Roma, esercitano professioni diverse, dall'avvocato al grossista di frutta. Ma, quando anche uno degli uomini della lista viene ucciso, a Buonamore non resta che porsi nuove domande. Qual è il misterioso filo che li lega? E qual era il ruolo dell'ex prete in tutto questo? Che avesse la capacità di prevedere il futuro? Mentre la sua vita professionale e personale comincia a andare a rotoli, l'ispettore Buonamore continua a indagare fino a giungere, forse troppo tardi, alla sorprendente soluzione dell'enigma. IL PIATTO DELL’ANGELO di Laura Pariani Sono migliaia le sudamericane arrivate negli ultimi anni in Italia per lavorare come badanti e collaboratrici domestiche. Hanno lasciato la famiglia oltreoceano e promesso a mariti e figli di tornare presto, ma spesso il rientro in patria, anche solo per una vacanza, è difficile sia per i costi del viaggio sia per la mancanza di un regolare permesso di soggiorno in Italia. È questa la situazione di Lita, che ha lasciato in Bolivia le figlie ancora bambine, affidandole alla nonna. Quattro anni sono lunghi: le figlie crescono sentendosi abbandonate, soprattutto la maggiore, ormai adolescente con gravi problemi di relazione; la vecchia madre è malata e stanca. Ma, lontana com'è, Lita ha difficoltà a comprendere pienamente la gravità della situazione. Sapendo però che i suoi datori di lavoro, Marina e Piero Colnaghi, partono per una vacanza in Bolivia, li convince a recapitare alla sua famiglia dei regali. Il viaggio mette a contatto i due italiani con la difficile situazione economica latinoamericana che sta alla base dell'emigrazione e sui costi umani che una famiglia paga quando uno dei suoi membri emigra. Chi rimane in patria, infatti, impara sulla propria pelle che il termine emigrazione ha sempre un altro nome, più preciso, più duro: si chiama abbandono, separazione, lacerazione. E la vicenda della famiglia di Lita si rivela terribilmente simile a quella delle vedove bianche e degli "orfani della Merica" abbandonati cent'anni fa in Italia, ai tempi in cui erano i nostri giovani a emigrare... 9
  • 10. L’ENIGMA DI LEONARDO di Claudio Paglieri È una delle estati più calde degli ultimi anni, e neanche la Riviera Ligure scampa a quell'afa che mozza il fiato. A Villa Moncalvo, il conte regge tra le mani il suo bene più prezioso. Suo padre gliel'aveva detto: "È un ritratto preso di profilo e t'inganna. Tu credi di poterlo guardare senza essere visto, in realtà è lui che legge dentro di te." Ma ora che la fine è imminente, il vecchio, senza moglie né figli, non deve rendere conto a nessuno. Forse solo a quel tesoro che nasconde da una vita, e che ora vorrebbe proteggere da mani avide. Quelle di Agnese, per esempio, la badante polacca che infatti, alla sua morte, si premura di "fare pulizia" nella casa, come giusta ricompensa per anni di fatica e dedizione. Una sollecitudine che non resta a lungo senza conseguenze. Nemmeno con Marco Luciani l'estate è molto clemente. Anche se a rubare il sonno al commissario della polizia di Genova non è il caldo, ma il pianto disperato del nuovo datore di lavoro. Alessandro è arrivato circa tre mesi prima, abbandonato in una cesta davanti alla sua casa di Camogli, e da quel momento la vita di Luciani non è più stata la stessa. Ma seppur messo a dura prova, il commissario non ha perduto il suo istinto. Sa che anche di fronte a una morte all'apparenza naturale bisogna porsi delle domande. Soprattutto se su di essa aleggia lo spettro di un capolavoro dal valore inestimabile, di cui si sono perse le tracce. MALTEMPO di Mariolina Venezia Piove. In una primavera ritardataria, il Pm Tataranni è di pessimo umore. Mentre è in corso la campagna elettorale per le Regionali si ritrova fra i piedi una ragazza troppo intraprendente, troppo ingenua, forse mitomane. Quando la giovane scompare, Imma Tataranni comincia a vedere tutto sotto un'altra luce: se stessero tentando di incastrarla? Eccola tirar fuori gli aculei, mentre si aggira per una Basilicata che sembra la Transilvania, impantanandosi in tutti i sensi. All'inseguimento di una verità che affonda le radici nel passato si spingerà fino a Roma: fra il Colosseo e piazza di Spagna sfreccerà in scooter stretta all'appuntato Calogiuri, e finirà col cadere in tentazione. Ma anche sul suo prediletto si allunga qualche ombra. Nell' indagine sembrano spuntare i fantasmi, una vecchia parla di malocchio. Dagli studi di Cinecittà in via di dismissione al petrolio della Val d'Agri, da Montecitorio ai vicoli deserti di Craco, il paese abbandonato, solo la testardaggine di una donna che non teme i chili di troppo e rifugge i buoni sentimenti potrà venire a capo dell'enigma. Dissacrante nella sua normalità, forse Imma imparerà a fidarsi un po' di più di se stessa e degli altri, forse il frutto proibito si potrebbe cogliere, forse il Belpaese non è del tutto da rottamare. MIEI CARI FIGLI, VI SCRIVO di Lilia Bicec Lilia è una giornalista. Sposata con un uomo violento e madre di due figli, un giorno decide di lasciare una Moldavia soffocata dalla povertà per cercare fortuna in Italia. Passata la frontiera illegalmente, presto si rende conto dell'impraticabilità del suo sogno: i suoi studi lì non valgono niente e l'unico lavoro che trova è come badante. Vorrebbe imparare i costumi e la storia degli italiani, ma la sera è esausta e non riesce a studiare. Può solo scrivere ai suoi figli in Moldavia, per sentirli crescere, raccontare loro "la vita dello straniero" e vincere cosi l'enorme solitudine che si porta dentro. Dall'avventuroso esilio dei nonni in Siberia alla disperazione di un giovane rumeno arrestato per sbaglio, la storia vera di Lilia si popola di personaggi memorabili: uomini e donne senza radici che vivono tormentati da una nostalgia senza fine. Dalla voce della protagonista, un romanzo che ha l'intimità di una lettera e la forza - e il coraggio - di raccontare l'Italia da una prospettiva tutta nuova. IL PANICO QUOTIDIANO di Christian Frascella Durante un turno di notte in fabbrica, all'improvviso la paura. Proprio così, dal nulla. Come se gocciolasse dalla testa un brivido lunghissimo. E poi di colpo caldo, caldo fino quasi a smettere di respirare. Da quel momento il protagonista deve fare i conti con le crisi di panico, mentre la sua vita a poco a poco va in frantumi. Il suo rapporto con Lucia, il lavoro alla catena di montaggio, le amicizie: tutto salta in aria per il deflagrare continuo di quell'ordigno sempre innescato. Sarà l'incontro casuale con un anziano ex operaio e con uno psichiatra a spingerlo 10
  • 11. a risalire fino a monte quel fiume di terrore. Anche se farlo significherà scivolare spesso sul fango dei ricordi. Dopo aver raccontato con forza e leggerezza le emozioni adolescenziali, Christian Frascella torna con un romanzo in cui dimostra di avere la maturità, innanzitutto letteraria, per affrontare i propri fantasmi ed evocare quelli del lettore, in una seduta spiritica coraggiosa. Ci sono cose che puoi dire, e dire così, solo se le hai vissute. RACCONTI DELL’ERRORE di Alberto Asos Rosa Aristide pensa di dover morire in ogni istante della sua vita, e ha pianificato la sua intera esistenza intorno a uno di questi potenziali momenti fatali. Tonino invece non crede che invecchierà mai, fino a che un incontro casuale gli restituisce il peso di tutti gli anni che ha sulle spalle. Tommaso non immaginava che l'amore esistesse al di fuori dei libri: la poesia greca sarà lo strumento per recitare in pubblico i suoi sentimenti... Sei racconti esemplari, sapienti e ironici, sull'amore e il tempo, sulla morte e la memoria. Esiste una vita che si può definire impenetrabile alle influenze esterne? Forse sì. Basta cercarla in quelle esistenze fondate sull'errore, inteso come allontanamento sistematico dalle regole della società o della natura. Anche le vite tenute in scacco dalla paura, o rese incolori da un'indifferenza che sembra inestirpabile, all'improvviso possono venire illuminate dalla più elementare - eppure più difficile - delle epifanie: di fronte alla morte non si può far altro che voler continuare a vivere. Sei ritratti di "uomini non illustri" che sono, da un lato, apologhi sui grandi e piccoli addii che costellano le nostre esistenze e, dall'altro, struggenti storie d'amore. Con uno sguardo sempre vigile sui destini dei suoi personaggi, Alberto Asor Rosa compone un prezioso apprendistato all'arte del congedo. LA PERSONA IDEALE, COME DOVREBBE ESSERE? Di Sheila Heti Sheila non ha ancora trent'anni, e ha alle spalle un matrimonio che forse non doveva andare oltre l'entusiasmo giovanile. La sua vita ricomincia in solitudine, con la passione per la scrittura a riempire vuoti e silenzi. A Brooklyn o a Toronto, a Milano o a Parigi, nelle metropoli e nelle città di provincia, ci sono molte ragazze e donne come lei, ma questo non l'aiuta a trovare una strada, a capire "come bisogna essere", come comprendere se stessa, per crescere e maturare nei sentimenti, nella creatività, nei rapporti umani. Due incontri sembrano darle l'energia di cui ha bisogno, due persone con cui trascorrere il tempo, che vale la pena osservare da vicino. Una è Margaux, pittrice di talento e spirito libero, l'altro è Israel, un giovane artista dai modi diretti ed espliciti. Un'amica e un amante, due sguardi e due esperienze, due diverse conformazioni della passione, dell'intelligenza, della maniera di stare al mondo. Per Sheila averli accanto è uno stimolo a scrivere, a raccontare tutto, a se stessa e a noi, attraverso conversazioni reali riportate così come sono accadute, e-mail trascritte senza alterazioni, ma anche grazie alle continue invenzioni narrative, al tono intimo del diario, al ritmo dialogato di una pièce teatrale. Sheila si fa esploratrice del presente, del nostro modo di vivere, insegue risposte piccole e vere a grandi domande: qual è il modo più sincero di amare, e soprattutto, "la persona ideale, come dovrebbe essere"? Le immagini e i contenuti sono tratti dal sito www.ibs.it 11