1. Corso teorico pratico sul
posizionamento ecoguidato ed ECG
guidato dei cateteri venosi centrali ad
inserzione periferica (PICC)
PRINCIPI DI ECOGRAFIA ED ECOANATOMIA DEI VASI
PERIFERICI
DOTT.SSA LAVINIA FATTORINI
U.O.C ANESTESIA TERAPIA INTENSIVA ANALGESIA
2. Ecografia
Ecografia metodica estremamente
maneggevole
Non utilizza radiazioni ionizzanti
Consente di visualizzare in tempo reale la
dinamica delle strutture anatomiche
Consente di seguire passo passo le procedure
diagnostiche-interventistiche.
3. ECOGRAFIA
Ultrasuoni sono delle onde meccaniche sonore con
frequenza superiore a 20Khz; frequenza superiore a
quella mediamente udibile dall’orecchio umano.
E ∝ Freq ; >50.000 Hz producono fenomeni cavitazione
Diagnostica si usano Freq 3 – 12 Mhz
4. ECOGRAFIA; COME VENGONO GENERATI GLI U.S
U.S: vengono generati da materiali
con specifiche caratteristiche
meccanico/elettriche: materiali
piezoelettrici.
5. Cristalli (di quarzo):
•Piezoelettrici: hanno la
proprietà di vibrare se
sottoposto ad una
tensione elettrica.
La tensione elettrica
provoca una
deformazione del cristallo. Il fenomeno avviene anche al
Appena cessa il cristallo contrario. Ultrasuoni che
riprende la forma colpiscono il cristallo lo mettono
originale. Il cambiamento in risonanza, la deformazione
di forma provoca una che consegue alla vibrazione
vibrazione che genera gli provoca una tensione elettrica.
ultrasuoni.
7. ECOGRAFIA
U.S. hanno la proprietà di attraversare i tessuti
subendo fenomeni di riflessione, rifrazione ed
attenuazione (impedenza acustica del mezzo).
Immaginiamo che il corpo umano sia costruito
da “strati” di tessuti aventi diversa impedenza
acustica.
Pto. di passaggio tra i vari strati definito come
interfaccia acustica (fascia/muscolo).
8. Ecografia
Interfaccia rappresenta il pto. dove
avviene la riflessione e la rifrazione del
treno di onde di U.S. (↑∆ Impedenza tra
i tessuti→↑riflessione e l’attenuazione
del fascio)
Per la formazione dell’immagine sono
importanti solo gli U.S. riflessi (echi) che
tornano alla sonda.
9. Sonda funziona come ricetrasmittente che emette
U.S. , che attraversano i tessuti, vengono riflessi e
ricaptati dalla sonda stessa ed inviati all’ecografo.
10. Immagine ecografica
L’immagine è realizzata nella metodica B- mode
(modulazione di luminosità): ogni eco viene
presentato come un punto luminoso la cui tonalità
di grigio è proporzionale all’intensità dell’eco
Maggiore è l’intensità conservata dal treno di onde
di U.S. riflesse → ↑ la luminosità (ecogenigità)
dell’immagine.
L’immagine è realizzata da un insieme di puntini
luminosi corrispondenti agli echi generati dalle
riflessioni nei tessuti
11. Immagine ecografica
L’intensità degli echi riflessi è
proporzionale alla differenza di
impedenza acustica tra due differenti
tessuti (muscolo/ osso).
↑∆ impendenza dell’interfaccia acustica
→ ↑intensità di riflessione del treno di
U.S.
12. Immagine ecografica
L’ecografo analizza il ritardo e l’intensità delle onde
di U.S. riflesse.
↑è la profondità alla quale si è generata la
riflessione → ↑è il ritardo con cui gli U.S. riflessi
ritornano alla sonda → lo visualizzeremo nella
parte bassa dello schermo.
Quello che vediamo nella parte alta dello schermo
è vicino alla superfice di appoggio della sonda =
piano cutaneo.
13.
14.
15. Frequenza
Frequenza: (numero di cicli al sec) espressa in
megahertz (Mhz) dipende il potere di penetrazione del
fascio di U.S e la risoluzione assiale
Maggiore è la frequenza minore è la capacità di
penetrazione nei tessuti
Maggiore è la frequenza e maggiore è la risoluzione
assiale cioè la capacità di distinguere come diversi due
punti posti lungo la direzione di propagazione
dell’impulso. (definizione immagine)
16. GEOMETRIA DEI TRASDUTTORI ELETRONICI
Sonda lineare f 7-10 MHz; larghezza del fascio di
ultrasuoni è di 38 mm con una altezza di 4 mm.
23. Ecografia - accessi venosi periferici
Marker verso la destra
del paziente; se
muoviamo la sonda
verso il marker ci
spostiamo lateralemente
verso il bicipite.
32. Orientamento sonda asse lungo
Se muoviamo la sonda
verso il marker
andiamo verso il
gomito (distalmente)
33. Orientamento sonda- ago
IN PLANE SONDA
E AGO SONO
PARALLELI
OUT OF PLANE
SONDA ED AGO
SONO
PERPENDICOLARI
34. Ecografia e accessi venosi
OUT OF PLANE :visualizzazione della sola punta dell’ago
all’ingresso nella vena
PIU’ FACILE
MENO SICURA
IN PLANE: l’ago viene visualizzato lungo tutto il suo
percorso dalla cute alla vena
PIU’ SICURA (controllo completo della traiettoria
dell’ago)
PIU’ DIFFICILE (richiede maggiore training)
39. Ecografia e accessi venosi periferici
La guida ultrasuonografica rappresenta la
metodica standard per il posizionamento dei
Peripherally Inserted Central Catheters (PICC)
e Midline sia nel paziente adulto che
pediatrico.
Nichols I, Doellman D. Pediatric Peripherally Inserted Central Catheter Placement.
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Royer T. Nurse-driven interventional technology. Journal of Infusion Nursing
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40. Ecografia ed accessi venosi periferici
Tecnica
ecoguidata: III del
braccio
Tecnica Blind: v.
basilica o cefalica
presso la piega
del gomito
41. Ecografia e accessi venosi periferici
ABOLIZIONE LIMITI INDICAZIONI
(posizionamento anche in pz con patrimonio
venoso superficiale esaurito)
ABBATTIMENTO DEI FATTORI RISCHIO PER
MALFUNZIONAMENTO E TROMBOSI.
(non traumi da piega del gomito)
BASSO RISCHIO DI COMPLICANZE IMMEDIATE
(arterie e nervi identificabili e visibili durante la
procedura).
42. Ecografia e accessi venosi periferici
Aumenta la percentuale di successo della procedura.
Riduce il tempo di attuazione della procedura.
Riduce il numero di tentativi e quindi il grado di
traumatismo.
Permette la visualizzazione diretta di vasi arteriosi e
di strutture nervose.