2. INDAGINE SENOLOGICA
• INDIVIDUARE O ESCLUDERE LA PRESENZA DI UNA
PATOLOGIA AL SENO.
• Come si svolge la visita senologica?
– ANAMNESI
raccogliere informazioni
– ESAME CLINICO
osservazione e la palpazione accurata
di entrambe le mammelle.
Eventuali approfondimenti
tra cui l'ecografia la mammografia
• In un ottica di DIAGNOSI PRECOCE il re della senologia è il
MAMMOGRAFO
3. Ecografo
• Ecografia: è una tecnica di diagnostica per immagini basata
su echi prodotti da un fascio di ultrasuoni che attraversano il
corpo
• Gli ultrasuoni utilizzati in
campo medico sono onde
sonore con frequenze del
l’ordine dei MHz.
Penetrando i tessuti ven-
gono riflessi, trasmessi e
rifratti
• In base agli ECHI prodotti viene ricostruita l’immagine
4. Come si utilizzano gli ultrasuoni?
• stimolando elettricamente un apposito
cristallo si produce una vibrazione
EFFETTO PIEZOELETTRICO
• Le “sonde” sono utlizzate sia come
trasmettitore che come antenna
• CON L’ELABORAZIONE SOFTWARE DEL
DATO SI RICOSTRUISCE L’IMMAGINE
• Al contrario, quando si stimola meccanicamente,
il cristallo piezoelettrico genera una tensione
6. Risonanza magnetica
Principi fisici alla base della RM
• I responsabili del segnale che è alla base della
formazione delle immagini RM sono i protoni.
Questi ruotano intorno al proprio asse …
Cariche in movimento generano un campo magnetico
• Normalmente sono orientati a caso perciò la magnetizzazione risultante è
zero ma se immersi in un campo magnetico tendono ad orientarsi
producendo una piccola magnetizzazione
• Si inviano sequnze di impulsi a radiofrequenza
(diamo energia) per la magnetizzazione
• Una volta tolto l’impulso, le antenne “vedono”
il rilassamento dei protoni che tornano in condi-
zioni normali
.. Un po come un altalena, si da la spinta dopo un
certo tempo tornerà nelle condizioni di partenza…..
• Con l’elaborazione software del dato si ricostruisce l’immagine
8. Utilizzo dei raggi X per esame al seno:
il MAMMOGRAFO
Cosa sono i Raggi X ?
Fotoni ad alta energia in grado di attraversare i tessuti organici e
determinare una modificazione in un rivelatore
I raggi X si producono nel tubo radiogeno:
un fascio di elettroni ad elevata energia,
prodotto da un filamento incandescente
(catodo, K), viene “sparato” contro gli
“atomi bersaglio” di una placca metallica
(anodo, A).
• Formazione dell’immagine radiografica
Le varie strutture del corpo attenuano il fascio di raggi X, sulla base della
loro densità e del loro spessore, per cui sul materiale sensibile ai raggi
(rivelatore) ne arrivano in ogni punto quantità diverse.
+ raggi +nero - raggi +bianco
A differenza delle altre metodologie di indagine, i raggi X
sono potenzialmente dannosi per gli organismi biologici
9. MAMMOGRAFIA
• La mammografia è l’esame radiografico
del seno, effettuato attraverso una bassa
dose di raggi X.
La donna sta in piedi davanti alla macchina
che esegue l’esame, il seno viene poggiato
sul rivelatore e viene compresso senza far
male da una piastra di compressione per
tenere fermo il seno e distendere i tessuti
in modo da ottenere una miglior immagine
• Alcune donne si sentono preoccupate pensando ad eventuali pericoli
derivanti dall’esposizione alle radiazioni, tuttavia queste sono molto
modeste e considerate innocue. La tecnologia attuale e l’esperienza del
tecnico di radiologia permette di ottenere delle immagini di alta qualità
utilizzando una dose di radiazioni particolarmente contenuta.
11. MAMMOGRAFO
La rivelazione dei raggi X
• La visualizzazione del passaggio
di raggi X attraverso il seno in una
forma interpretabile clinicamente,
ha subito una rapida evoluzione
come per tutta la radiologia in
generale
Miglioramento della qualità delle immagini
con sempre minor dose sui pazienti …
12. Sistemi analogici
Sistema pellicola schermo di rinforzo
• La pellicola è costituita da uno strato di
materiale sensibile ai raggi X e alla luce
spalmato su supporto plastico con una sottile
protezione
• L’impressionamento avviene soprattutto grazie
allo schermo di rinforzo contentente fosfori in
grado di emettere luce (fotoni luminosi) se
colpiti da radiazione
• Grazie a questo procedimento sulla pellicola si
viene a creare un immagine latente
“impressionamento”
• Attraverso una reazione chimica si trasforma
l’immagine latente in immagine radiografica
• Per la valutazione dei radiogrammi, si utilizza il
NEGATIVOSCOPIO o DIAFANOSCOPIO
13. Radiologia digitale
• le immagini digitali sono caratterizzate da pixel e da
profondita di scala cromatica. Più piccolo è il pixel e più
dettagliata è l’immagine, le informazioni sui livelli di grigio
vanno dai 256 a oltre 16000 possedendo dunque un
contrasto molto più elevato delle immagini tradizionali
Vantaggi:
minor dose sul paziente
Post processing
Visualizzazione immediata
Archiviazione e Teleconsulto
14. Radiologia digitale
• Negli anni 80 compare Computer
radiography – CR basata su Fosfori
fotostimolabili l’informazione è con-
teuta sui fosfori che mantengono
“memoria” del passaggio di un
raggio x modificando il proprio
livello di energia.
• Per svelare l’immagine si utilizza uno
scanner dove una luce laser fa
“cadere” l’informazione sotto forma
luminosa e viene tradotta in impulso
elettrico con coordinate x-y e quindi
in un pixel
Sistema digitale indiretto
15. Radiologia digitale
• I sistemi digitali diretti sono basati su matrici di sensori
elettronici.
• I vantaggi più evidenti sono la possibilità di costruire
pannelli di grandi dimensioni con alto numero di pixel.
Con l’avanzare della tecnologia elettronica la
miniaturizzazione dei componenti ha permesso di
ottenere pixel reali di dimensioni di 70μm (mammografo
Hologic Selenia Dimensions che abbiamo a Nuoro)
16. Detettore
• Conversione diretta
a-Se, Si (selenio amorfo
e silicio)
• Area utile 24x29 cm2
• Dimensione pixel 70μm
• Immagine a 13,6Mpx
• Pronto in 5 minuti
• Raffreddamento ad aria
17. Immagini 2D
Una radiografia è una rappresentazione 2D
(planare) di un oggetto 3D (volume). Questo
produce a causa di tanti fattori una perdita
di informazione…
Per questo vengono eseguite più proiezioni
2D ad angolazioni diverse per ogni seno.
CC – MLO – ML …
Nella mammografia 2D alcune patologie
non sono visualizzate a causa della
sovrapposizione delle lesioni
18. Tomosintesi
La tomosintesi è una tecnica di imaging al seno che
permette la ricostruzione in 3D partendo da una serie
di piccole esposizioni 2D a differenti angolazioni
Hologic che è sempre stata in
prima linea nella lotta contro
il cancro al seno, offre la
prima e unica tecnologia con
prestazioni cliniche superiori
alla mammografia 2D la
TOMOSINTESI
19. Tomosintesi
innovativa tecnologia che permettere di salvare
vite iniziando prima i trattamenti.
Il tubo si muove da -7.5° a +7.5° e vengono eseguite 15
espo-sizioni in un’unica compres-sione. Grazie alle elevate
prestazioni del rivelatore e sofisticati software, viene
ricostruita l’immagine 3D
20. Vantaggi della tomosintesi
• Si possono distinguere le varie lesioni sovrapposte
• La dose sul paziente è paragonabile a quella di una
mammografia 2D (<1,5 volte)
• Si può comprimere di meno il seno (meno dolore)
• Aumenta la capacità di rilevare lesioni invasive fino al 41%
• Riduzione degli approfondimenti fino al 40% (falsi positivi)
23. C-View
• La nuova frontiera della mammografia: C-View
Con le 15 acquisizioni della tomo, si ricostruisce l’immagine 2D
erogrando “1dose” ed esaltando le informazioni della tomo
• Come funziona?
– Si esegue la tomo
– Ricostruzione sw delle slice di tomo
– Generazione immagine C-View
24.
25.
26. Dopo la mammografia…
Se la mammografia è normale
sarà utile ripetere periodicamente l’esame mammografico per evidenziare eventuali
cambiamenti ….
Se la mammografia segnala delle anomalie: non allarmatevi.
La maggior parte delle donne segnalate per esami o controlli di approfondimento non ha nessun
tumore. Alcuni degli esami e dei controlli di approfondimento:
– Mammografia diagnostica di approfondimento:.
– Ecografia: l’ecografia è un esame complementare alla mammografia (e non sostitutivo).
– Esami specialistici: il medico può indirizzarvi verso uno specialista, ad esempio senologi
sono medici specialisti, in grado di eseguire esami fisici del seno, di diagnosticare
problemi del seno ed eseguire le biopsie.
– Biopsia: nella biopsia viene asportato un piccolo campione di tessuto dall’area sospetta
e lo manda in laboratorio. Il patologo (il medico specializzato nella diagnosi delle
malattie) esamina il campione al microscopio per evidenziare l’eventuale presenza di
cellule cancerose.