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AA 2010/2011
      Facoltà del Design - Politecnico di Milano
      3.o anno – Disegno Industriale




    L’Elettrocardiogramma
G. Andreoni - Politecnico di Milano
2
L’attività elettrica del cuore
                    Strumentazione biomedica
                         (Rappresentazione schematica)
                                                          Controllo
                                                             e
                                                          Feedback


                           Biosensore                   Alimentazione




                  Elemento sensibile    Elemento di    Elaborazione del    Presentazione del
                      primario          conversione        segnale             segnale




                                               Memorizzazione dei         Trasmissione dei
                   Segnale di                         dati                      dati
                  calibrazione

   Stimolo applicato
 (radiazione, energia)
                          Giuseppe Andreoni
                               Cesare Alippi
3
Introduzione

Il Cuore e il suo funzionamento

Il cuore e i vasi sanguigni formano un complesso sistema di spinta e
    trasporto del sangue a tutti gli organi e tessuti del corpo, in un ciclo
    continuo di ritorno. È un vero e proprio sistema idraulico costituito dal
    muscolo cardiaco, che agisce contraendosi ritmicamente, e arterie e
    vene che si diramano a tutto il corpo arrivando a sottili capillari.




                       Giuseppe Andreoni
                            Cesare Alippi
4
  Introduzione

  Il Cuore e il suo funzionamento
1) Rilasciamento: gli atri si riempiono,
di sangue venoso l’atrio destro e
sangue arterioso quello sinistro.
2) Riempimento: aumenta la
pressione degli atri, le valvole
cardiache si aprono consentendo il
riempimento dei ventricoli
corrispondenti.
3) Diastasi: gli atri e i ventricoli sono
pieni e il flusso di sangue agli atri
diminuisce e si interrompe.
4) Sistole atriale: si contraggono gli
atri mentre i ventricoli sono pieni e
distesi.
5) Sistole ventricolare: si contraggono
i ventricoli e aumenta la pressione al
loro interno. Le valvole si chiudono.
6) Efflusso: continua la contrazione
dei ventricoli e l’aumento della
pressione al loro interno. Si aprono le
valvole semilunari che consentono al
sangue l’accesso all’arteria polmonare
se venoso e all’arteria aorta se
arterioso sotto la forte spinta del
pompaggio cardiaco.
                               Giuseppe Andreoni
                                    Cesare Alippi
5
Introduzione

Il Cuore e il suo funzionamento
                          Il sistema di conduzione del cuore
                          Il nodo seno-atriale (nodo SA), dalle dimensioni paragonabili ad
                          una punta di matita e formato da un insieme di cellule aventi
                          proprietà auto-eccitatorie (cellule pacemaker). Esse generano un
                          potenziale d’azione alla frequenza di 70 impulsi al minuto.
                          Dal nodo seno-atriale tale segnale elettrico si propaga lungo gli atri
                          fino al nodo atrio-ventricolare (nodo AV).
                          Il nodo AV)è localizzato nella regione di confine tra atri e ventricoli;
                          esso possiede una frequenza intrinseca di 50 impulsi al minuto.
                          Tuttavia se il nodo AV è innescato ad una frequenza superiore alla
                          sua frequenza intrinseca, la frequenza con cui esso genera
                          potenziali d’azione si accorda al valore di tale frequenza maggiore;
                          in ogni caso in un cuore in condizioni fisiologiche, il nodo AV
                          costituisce solamente un percorso conduttivo che consente agli
                          impulsi provenienti dal nodo SA di propagarsi dagli atri ai ventricoli.
                          La propagazione degli impulsi elettrici dal nodo AV ai ventricoli
                          avviene attraverso un sistema di conduzione specializzato. A
                          livello prossimale questo sistema è costituito dal fascio di His, a
                          livello distale si ramifica in due fasci (destro e sinistro) che si
                          propagano in entrambi i lati del setto del cuore, con il fascio destro
                          che a sua volta si divide in un ramo superiore ed un ramo inferiore.
                          A livello ancora più distale le diramazioni si dividono nelle fibre di
                          Purkinje divergono all’interno della parete del ventricolo.

                    Giuseppe Andreoni
                         Cesare Alippi
6
Introduzione

Il Cuore e il suo funzionamento




                    Giuseppe Andreoni
                         Cesare Alippi
7
Elettrocardiogramma

Il Cuore e il suo funzionamento
                          L’elettrocardiogramma
                          L'elettrocardiogramma (ECG) è la registrazione dell'attività
                          elettrica del cuore che si verifica nel ciclo cardiaco.
                          Il tracciato elettrocardiografico rappresenta il metodo più facile,
                          meno dispendioso e più pratico per osservare se l'attività elettrica
                          del cuore è normale oppure se sono presenti patologie di natura
                          meccanica o bioelettrica. Il normale tracciato ECG presenta un
                          aspetto caratteristico che varia soltanto in presenza di problemi. Il
                          tracciato è caratterizzato da diversi tratti denominati onde, positive
                          e negative, che si ripetono ad ogni ciclo cardiaco.




                    Giuseppe Andreoni
                         Cesare Alippi
8
Elettrocardiogramma

Il Cuore e il suo funzionamento
                          L’elettrocardiogramma
                          Onda P::è la prima onda che si genera nel ciclo, e corrisponde
                             alla depolarizzazione degli atri. È di piccole dimensioni,
                             poiché la contrazione degli atri non è così potente. La sua
                             durata varia tra 0.06 e 0.10 s.
                          Complesso QRS: si tratta di un insieme di tre onde che si
                             susseguono l'una all'altra, e corrisponde alla depolarizzazione
                             dei ventricoli. L'onda Q è negativa e di piccole dimensioni, e
                             corrisponde alla depolarizzazione del setto interventricolare;
                             la R è un picco molto alto positivo, e corrisponde alla
                             depolarizzazione dell'apice del ventricolo sinistro; la S è
                             un'onda negativa anch'essa di piccole dimensioni, e
                             corrisponde alla depolarizzazione delle regioni basale e
                             posteriore del ventricolo sinistro. La durata dell'intero
                             complesso è compresa tra i 60 e 90 ms. In questo intervallo
                             avviene anche la ripolarizzazione atriale che però non risulta
                             visibile perché mascherata dalla depolarizzazione
                             ventricolare.
                          Onda T: rappresenta la ripolarizzazione dei ventricoli. Non
                             sempre è identificabile, perché può anche essere di valore
                             molto piccolo.
                          Onda U: è un'onda che non sempre è possibile apprezzare in un
                             tracciato, dovuta alla ripolarizzazione dei muscoli papillari
                    Giuseppe Andreoni
                         Cesare Alippi
9
    Elettrocardiogramma

L’elettrocardiogramma classico è detto anche elettrocardiogramma basale.
L'elettrocardiogramma ha una durata di pochi secondi e di norma accompagna la visita
    cardiologica evidenziando patologie sospettate durante l'esame clinico oppure
    decorse in maniera silente e quindi riscontrate casualmente.
Le patologie cardiache nelle quali l'ECG riveste rilievo diagnostico sono la cardiopatia
    ischemica nelle sue manifestazioni cliniche, infarto miocardico e angina pectoris, le
    aritmie, i disturbi di conduzione. Nella diagnosi delle malattie delle valvole cardiache
    e nello scompenso cardiaco, l’ECG integrato nel contesto clinico, svolge un ruolo
    importante. L'ECG basale può non essere sufficiente nella diagnosi di patologie le
    cui manifestazioni cliniche sono espresse da sintomi non sempre presenti.



 E' evidente come la registrazione dell'ECG durante la
 manifestazione del sintomo possa aiutare nella
 conferma o nella esclusione della diagnosi di patologia
 cardiaca. Viceversa, in assenza del sintomo, la
 registrazione può evidenziare una situazione di
 normalità anche in presenza di cardiopatia.
 Quest'ultimo aspetto è forse il limite maggiore di questa
 metodica che rimane comunque di fondamentale
 importanza nella diagnostica cardiologica.


                                 Giuseppe Andreoni
                                      Cesare Alippi
10
     Elettrocardiogramma

L’elettrocardiogramma da sforzo, o test ergometrico, è un esame strumentale che
    consiste nella registrazione dell’elettrocardiogramma durante l’esecuzione di uno sforzo
    fisico; genericamente L’ECG ergometrico segue ad uno basale.
Solitamente lo sforzo è effettuato sulla cyclette o sul tappeto ruotante ed è reso progressivo
    dall'aumento costante del carico di lavoro attraverso la variazione della pendenza del
    tappeto o dall'aumento della resistenza opposta dai pedali della cyclette.
Durante la prova, il ritmo cardiaco è tenuto costantemente controllato attraverso monitor
    collegati all'elettrocardiografo. Viene altresì registrata, durante i vari carichi di lavoro, la
    pressione arteriosa.
Rispetto all'ECG basale, questa metodica offre
maggiori informazioni in quanto sollecita il cuore ad
aumentare il lavoro svolto evidenziando patologie non
rilevabili in condizioni di riposo.
Le cardiopatie che trovano indicazione a questo esame
sono la cardiopatia ischemica, l'angina pectoris e
l'infarto miocardico nelle fasi successive all'episodio
acuto. Altre indicazioni riguardano lo studio della
capacità funzionale del sistema cardiovascolare nelle
situazioni di scompenso cardiaco.
Durante l'esame, particolare attenzione è rivolta ai
sintomi avvertiti dal paziente ed alla loro correlazione
con le eventuali modificazioni dell‘ECG. La prova ha
una durata media di circa 30 - 45 minuti, variando in
relazione alle condizioni cardiovascolari e all'età del
paziente ed è svolta presso laboratori attrezzati per
fronteggiare qualunque complicanza insorgente durante
la prova.
                                    Giuseppe Andreoni
                                         Cesare Alippi
11
Elettrocardiogramma


Elettrocardiogramma da sforzo




                  Giuseppe Andreoni
                       Cesare Alippi
12
    Elettrocardiogramma

L’elettrocardiogramma dinamico, o Holter, consiste nella registrazione prolungata del
    comune elettrocardiogramma e, a differenza di quest'ultimo, il tracciato viene trascritto e
    successivamente elaborato da un apposito software dedicato. Il registratore Holter
    registra i segnali da elettrodi sul torace e avendo dimensioni ridotte non interferisce con le
    normali attività quotidiane del paziente. L’apparecchio viene applicato ambulatorialmente
    e la registrazione dura in genere 24 ore (a seconda della patologia e della rilevazione
    richiesta può variare anche dalle 48-72 ore, persino a diverse settimane), durante le quali
    il paziente è invitato a svolgere le abituali attività, compreso eventuali sforzi fisici. Durante
    l'esame è importante la corretta compilazione di un diario dove vengono annotate le varie
    attività svolte, gli eventuali sintomi avvertiti e la loro correlazione temporale. Questo
    aspetto è di grande importanza per mettere in relazione eventuali modificazioni del
    tracciato ECG con i disturbi avvertiti o le attività svolte.
L'Holter trova indicazione soprattutto nell’individuazione delle aritmie cardiache e dei disturbi
    di conduzione; fornisce inoltre informazioni importanti riguardo alla cardiopatia ischemica ,
    in special modo nelle fasi successive ad infarto miocardico, contribuendo alla valutazione
    di eventuali rischi aggiuntivi.
 Sostanzialmente l’holter ECG si presenta come una piccola
 scatolina che contiene un registratore e una batteria, si indossa
 con l'aiuto di un cerotto e va portato, in vita o su una spalla per
 24 ore. Alla scatola sono collegati 5-7-10 elettrodi, che si
 applicano sul torace, e trasmettono ininterrottamente al
 monitor gli impulsi elettrici generati dal cuore.
                                     Giuseppe Andreoni
                                          Cesare Alippi
13
ECG e sensori
                    Strumentazione biomedica
                         (Rappresentazione schematica)
                                                          Controllo
                                                             e
                                                          Feedback


                           Biosensore                   Alimentazione




                  Elemento sensibile    Elemento di    Elaborazione del    Presentazione del
                      primario          conversione        segnale             segnale




                                               Memorizzazione dei         Trasmissione dei
                   Segnale di                         dati                      dati
                  calibrazione

   Stimolo applicato
 (radiazione, energia)
                          Giuseppe Andreoni
                               Cesare Alippi
14
Elettrodi

Elettrodi adesivi

 Tipi di elettrodi
 • Elettrodi di superficie
 • Adesivi usa e getta (pre-jelled)
 • A suzione (ventosa + elettrolita)
 • A pinza




                       Giuseppe Andreoni
                            Cesare Alippi
15
Derivazioni ECG

Derivazioni di Einthoven
Einthoven ( 1860/1927) registrò per primo l’attività elettrica del cuore. Egli propose tre
modi di collocare gli elettrodi sulla superficie corporea ( tre derivazioni ) e ne diede una
interpretazione teorica.
Le derivazioni di Einthoven sono tre e prevedono il posizionamento degli elettrodi sui due
arti superiori e sulla gamba sinistra quasi che tali posizioni potessero ritenersi vertici di un
triangolo equilatero con il cuore al centro.
Per queste derivazioni sono state poste delle convenzioni tali per cui:
DI = RA-LA (braccio destro - braccio sinistro )
DII = RA-LF (, braccio destro - piede sinistro )
DIII = LA-LF (braccio sinistro - piede sinistro )




                             Giuseppe Andreoni
                                  Cesare Alippi
16
Derivazioni ECG

Derivazioni di Goldberger
Per un’analisi efficace è necessario aggiungere altre tre derivazioni, che esplorino il piano
frontale lungo le bisettrici degli angoli del triangolo di Einthoven: collegando gli estremi di
ciascuna derivazione con due resistenze uguali e utilizzando la giunzione tra di esse come
riferimento, rispetto all'elettrodo posto sul vertice opposto del triangolo, ottengo la
registrazione lungo altre tre direttrici, corrispondenti appunto alle bisettrici del triangolo
stesso. In tali derivazioni l’elettrodo di riferimento è costituito da un terminale centrale che,
attraverso resistenze da 5·10³ ohm è connesso con due dei 3 arti considerati dal triangolo
di Einthoven, mentre l’elettrodo esplorante è posto sul terzo arto:




 - a VR con elettrodo esplorante
 posto sul braccio destro

 - a VL con elettrodo esplorante
 posto sul braccio sinistro

 - a VF con elettrodo esplorante
 posto sulla gamba sinistra.


                             Giuseppe Andreoni
                                  Cesare Alippi
17
Derivazioni ECG

Derivazioni di Goldberger
Si registra:
- In VR, l’attivazione delle camere ventricolari che, propagandosi
in senso opposto all’elettrodo genera un ampia S negativa.
- In VL, l’attivazione della parte sinistra superiore del cuore che,
propagandosi verso l’elettrodo origina un ampia R positiva.
- In VF, infine, l’attivazione della base e della parte inferiore del
cuore, che causa un’alta R.

Anche in questo caso sono state necessarie delle convenzioni:
- innanzi tutto i valori ottenuti vengono amplificati, in modo da
poter essere raffrontati con quelli delle derivazioni bipolari, in
questo modo i valori si indicano con aVr, aVl e aVf.
- per convenzione la curva va verso l'alto quando l'elettrodo
esplorante diviene positivo rispetto a quello di riferimento,ovvero
quando l'onda di depolarizzazione va verso l'elettrodo esplorante.
- poiché nella derivazione aVr, il tracciato diviene negativo, per
facilitare la lettura si moltiplica questo segnale per -1 (questa è
una operazione che la macchina elettrocardiografica attua
automaticamente).




                             Giuseppe Andreoni
                                  Cesare Alippi
18
Derivazioni ECG

Derivazioni di precordiali
Per concludere e per avere una maggior definizione dell'attività cardiaca è necessario
avere degli elettrodi che siano abbastanza vicini al cuore, al contrario di quelli delle
derivazioni uni e bipolari che si trovano lontane. In particolare questi nuovi elettrodi
serviranno per identificare e localizzare, in maniera molto precisa, delle lesioni che
potrebbero sfuggire con l'uso delle altre derivazioni, e per analizzare il vettore della
depolarizzazione cardiaca sul piano trasversale, diverso da quello frontale
precedentemente analizzato. Si usa allora un elettrodo di riferimento, detto di Wilson,
ottenuto come media dei potenziali di Einthoven, e sei elettrodi esploranti posti
rispettivamente:
V1: nel 4° spazio intercostale sulla linea parasternale destra
V2: nel 4° spazio intercostale sulla linea parasternale sinistra
V3: tra V2 e V4
V4: nel 5° spazio intercostale sulla linea emiclaveare sinistra
V5: nel 5° spazio intercostale sulla linea ascellare anteriore sinistra
V6: nel 5° spazio intercostale sulla linea ascellare media sinistra




                            Giuseppe Andreoni
                                 Cesare Alippi
19
Derivazioni ECG

ECG
In tutto abbiamo quindi 12 derivazioni ottenute posizionando sul corpo un totale d 10
elettrodi.



                                            - 6 degli arti che misurano l’attivita’ elettrica sul
                                            piano frontale (3 bipolari: D1, D2, D3; e 3
                                            unipolari: aVR, aVL, aVF);
                                            - 6 derivazioni precordiali, che misurano l’attivita’
                                            elettrica sul piano orizzontale (6 unipolari: V1,
                                            V2, V3, V4,




                           Giuseppe Andreoni
                                Cesare Alippi
20
ECG e strumentazione
                    Strumentazione biomedica
                         (Rappresentazione schematica)
                                                          Controllo
                                                             e
                                                          Feedback


                           Biosensore                   Alimentazione




                  Elemento sensibile    Elemento di    Elaborazione del    Presentazione del
                      primario          conversione        segnale             segnale




                                               Memorizzazione dei         Trasmissione dei
                   Segnale di                         dati                      dati
                  calibrazione

   Stimolo applicato
 (radiazione, energia)
                          Giuseppe Andreoni
                               Cesare Alippi
21
ECG e strumentazione

Elettrocardiografo
L’elettrocardiografo è il dispositivo che raccoglie ed analizza i segnali captati sulla
superficie cutanea del paziente.




                             Giuseppe Andreoni
                                  Cesare Alippi
22
ECG e strumentazione

Elettrocardiografo




                     Giuseppe Andreoni
                          Cesare Alippi
23
ECG e strumentazione
                                  Il tasto Speed serve a stabilire che tipo di velocità
Elettrocardiografo          deve      avere     lo   scorrimento       della     carta
                            millimetrata:velocità di avanzamento.Di regola è
                            automaticamente settato 25mm/sec che è considerata
                            la velocità standard

                                   Il tasto Sensibilità serve a stabilire quanto è alta
                            una oscillazione nel tracciato dando per parametro
                            standard che 1 mv = 10 mm




                      Questa è la calibratura. Ossia la pressione di questo
                      tasto deve essere fatta prima di ogni tracciato,subito
                      dopo    o    subito   prima    (dipende     dal    tipo  di
                      elettrocardiografo) del tasto START.Essa indica che il
                      tracciato che stai per eseguire e quindi refertare utilizza
                      le misure standard per cui un cm in senso verticale è
                      uguale ad un millivolt. In pratica sulla carta millimetrata
                      appare questo simbolo:




                     Giuseppe Andreoni
                          Cesare Alippi
24
ECG e strumentazione

Elettrocardiografo
                                   Il tasto Speed serve a stabilire che tipo di velocità deve
                            avere lo scorrimento della carta millimetrata:velocità di
                            avanzamento.Di regola è automaticamente settato 25mm/sec
                            che è considerata la velocità standard

                                      Il tasto Sensibilità serve a stabilire quanto è alta una
                            oscillazione nel tracciato dando per parametro standard che 1
                            mv = 10 mm




                      Questa è la calibratura. Ossia la pressione di questo tasto deve
                      essere fatta prima di ogni tracciato,subito dopo o subito prima
                      (dipende dal tipo di elettrocardiografo) del tasto START.Essa
                      indica che il tracciato che stai per eseguire e quindi refertare
                      utilizza le misure standard per cui un cm in senso verticale è
                      uguale ad un millivolt. In pratica sulla carta millimetrata appare
                      questo simbolo:




                     Giuseppe Andreoni
                          Cesare Alippi
25
Il tracciato ECG
                    Strumentazione biomedica
                         (Rappresentazione schematica)
                                                          Controllo
                                                             e
                                                          Feedback


                           Biosensore                   Alimentazione




                  Elemento sensibile    Elemento di    Elaborazione del    Presentazione del
                      primario          conversione        segnale             segnale




                                               Memorizzazione dei         Trasmissione dei
                   Segnale di                         dati                      dati
                  calibrazione

   Stimolo applicato
 (radiazione, energia)
                          Giuseppe Andreoni
                               Cesare Alippi
26
    Il tracciato ECG



L’ECG viene di norma stampato su carta
millimetrata che serve per poter fare le misurazioni
necessarie:

Il quadratino più piccolo della carta è 1mm x 1mm
di lato, equivale sul lato verticale a 0,1 millivolt, sul
lato orizzontale a 0,04 secondi ,

Verticalmente si misurano l’ampiezza delle onde in
millivolt, mentre orizzontalmente si misura la
lunghezza dei tratti e delle onde espressa in
secondi.




                                  Giuseppe Andreoni
                                       Cesare Alippi
27
Il tracciato ECG




                   Giuseppe Andreoni
                        Cesare Alippi
28
Il tracciato ECG




                   Giuseppe Andreoni
                        Cesare Alippi
29
Il referto ECG




                 Giuseppe Andreoni
                      Cesare Alippi
30
Il referto ECG




                 Giuseppe Andreoni
                      Cesare Alippi
31
Il referto ECG




                 Giuseppe Andreoni
                      Cesare Alippi
32
I sistemi indossabili: concetti e definizioni …


  I Sistemi di Salute Personale (Personal Health Systems)
  rappresentano un recente concetto per sviluppare servizi sanitari
  grazie all’innovazione nelle scienze e tecnologie quali le discipline
  biomediche, le micro- e nano- tecnologie, l’ICT.




  I Sistemi Biomedicali Indossabili possono essere definiti come
  sistemi integrati su piattaforme indossabili (nel senso di indumenti o
  dispositivi agganciabili al corpo) e che possano offrire soluzioni di
  monitoraggio continuo attraverso la misura non invasiva di parametri
  biomedici, biochimici e fisici.




                      Giuseppe Andreoni
                           Cesare Alippi
33
I Sistemi Biomedicali Indossabili




I Sistemi Biomedicali Indossabili sono sistemi integrati intelligenti che
sono in contatto o in prossimità del corpo e capaci di misurare,
elaborare e trasmettere parametri biomedici, biochimici e fisici, e
persino eseguire azioni meccaniche ove necessario.




                        Smart textiles
   ovvero l’introduzione di sensori negli indumenti con lo
sviluppo di tessuti intelligenti e sensorizzati per applicazioni
                biomediche (telemonitoraggio).



                      Giuseppe Andreoni
                           Cesare Alippi
34
Esempi




         Giuseppe Andreoni
              Cesare Alippi
35
                    Esempi

                    Calciatori professionisti, serie A – allenamento – maglietta + poligrafo

                                                                               Walk               ECG
                    Walk                Run                                                       Vertical accel
             3000                                                                                 Antero-post accel
                                                                                                  lareral Accel
                                                                                                  Breathing


             2500




             2000
ADC levels




             1500




             1000




             500




                      2.8        2.85            2.9                2.95              3   3.05                 3.1
                                                          Samples (Fc=125Hz)                                          4
                                                                                                               x 10
                                              Giuseppe Andreoni
                                                   Cesare Alippi
36




Docente:
Giuseppe Andreoni
Dip. di INDACO – Politecnico di Milano
Tel. 02 2399.8881
Fax 02 2399.5989
giuseppe.andreoni@polimi.it




                      Giuseppe Andreoni
                           Cesare Alippi

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  • 1. AA 2010/2011 Facoltà del Design - Politecnico di Milano 3.o anno – Disegno Industriale L’Elettrocardiogramma G. Andreoni - Politecnico di Milano
  • 2. 2 L’attività elettrica del cuore Strumentazione biomedica (Rappresentazione schematica) Controllo e Feedback Biosensore Alimentazione Elemento sensibile Elemento di Elaborazione del Presentazione del primario conversione segnale segnale Memorizzazione dei Trasmissione dei Segnale di dati dati calibrazione Stimolo applicato (radiazione, energia) Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 3. 3 Introduzione Il Cuore e il suo funzionamento Il cuore e i vasi sanguigni formano un complesso sistema di spinta e trasporto del sangue a tutti gli organi e tessuti del corpo, in un ciclo continuo di ritorno. È un vero e proprio sistema idraulico costituito dal muscolo cardiaco, che agisce contraendosi ritmicamente, e arterie e vene che si diramano a tutto il corpo arrivando a sottili capillari. Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 4. 4 Introduzione Il Cuore e il suo funzionamento 1) Rilasciamento: gli atri si riempiono, di sangue venoso l’atrio destro e sangue arterioso quello sinistro. 2) Riempimento: aumenta la pressione degli atri, le valvole cardiache si aprono consentendo il riempimento dei ventricoli corrispondenti. 3) Diastasi: gli atri e i ventricoli sono pieni e il flusso di sangue agli atri diminuisce e si interrompe. 4) Sistole atriale: si contraggono gli atri mentre i ventricoli sono pieni e distesi. 5) Sistole ventricolare: si contraggono i ventricoli e aumenta la pressione al loro interno. Le valvole si chiudono. 6) Efflusso: continua la contrazione dei ventricoli e l’aumento della pressione al loro interno. Si aprono le valvole semilunari che consentono al sangue l’accesso all’arteria polmonare se venoso e all’arteria aorta se arterioso sotto la forte spinta del pompaggio cardiaco. Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 5. 5 Introduzione Il Cuore e il suo funzionamento Il sistema di conduzione del cuore Il nodo seno-atriale (nodo SA), dalle dimensioni paragonabili ad una punta di matita e formato da un insieme di cellule aventi proprietà auto-eccitatorie (cellule pacemaker). Esse generano un potenziale d’azione alla frequenza di 70 impulsi al minuto. Dal nodo seno-atriale tale segnale elettrico si propaga lungo gli atri fino al nodo atrio-ventricolare (nodo AV). Il nodo AV)è localizzato nella regione di confine tra atri e ventricoli; esso possiede una frequenza intrinseca di 50 impulsi al minuto. Tuttavia se il nodo AV è innescato ad una frequenza superiore alla sua frequenza intrinseca, la frequenza con cui esso genera potenziali d’azione si accorda al valore di tale frequenza maggiore; in ogni caso in un cuore in condizioni fisiologiche, il nodo AV costituisce solamente un percorso conduttivo che consente agli impulsi provenienti dal nodo SA di propagarsi dagli atri ai ventricoli. La propagazione degli impulsi elettrici dal nodo AV ai ventricoli avviene attraverso un sistema di conduzione specializzato. A livello prossimale questo sistema è costituito dal fascio di His, a livello distale si ramifica in due fasci (destro e sinistro) che si propagano in entrambi i lati del setto del cuore, con il fascio destro che a sua volta si divide in un ramo superiore ed un ramo inferiore. A livello ancora più distale le diramazioni si dividono nelle fibre di Purkinje divergono all’interno della parete del ventricolo. Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 6. 6 Introduzione Il Cuore e il suo funzionamento Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 7. 7 Elettrocardiogramma Il Cuore e il suo funzionamento L’elettrocardiogramma L'elettrocardiogramma (ECG) è la registrazione dell'attività elettrica del cuore che si verifica nel ciclo cardiaco. Il tracciato elettrocardiografico rappresenta il metodo più facile, meno dispendioso e più pratico per osservare se l'attività elettrica del cuore è normale oppure se sono presenti patologie di natura meccanica o bioelettrica. Il normale tracciato ECG presenta un aspetto caratteristico che varia soltanto in presenza di problemi. Il tracciato è caratterizzato da diversi tratti denominati onde, positive e negative, che si ripetono ad ogni ciclo cardiaco. Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 8. 8 Elettrocardiogramma Il Cuore e il suo funzionamento L’elettrocardiogramma Onda P::è la prima onda che si genera nel ciclo, e corrisponde alla depolarizzazione degli atri. È di piccole dimensioni, poiché la contrazione degli atri non è così potente. La sua durata varia tra 0.06 e 0.10 s. Complesso QRS: si tratta di un insieme di tre onde che si susseguono l'una all'altra, e corrisponde alla depolarizzazione dei ventricoli. L'onda Q è negativa e di piccole dimensioni, e corrisponde alla depolarizzazione del setto interventricolare; la R è un picco molto alto positivo, e corrisponde alla depolarizzazione dell'apice del ventricolo sinistro; la S è un'onda negativa anch'essa di piccole dimensioni, e corrisponde alla depolarizzazione delle regioni basale e posteriore del ventricolo sinistro. La durata dell'intero complesso è compresa tra i 60 e 90 ms. In questo intervallo avviene anche la ripolarizzazione atriale che però non risulta visibile perché mascherata dalla depolarizzazione ventricolare. Onda T: rappresenta la ripolarizzazione dei ventricoli. Non sempre è identificabile, perché può anche essere di valore molto piccolo. Onda U: è un'onda che non sempre è possibile apprezzare in un tracciato, dovuta alla ripolarizzazione dei muscoli papillari Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 9. 9 Elettrocardiogramma L’elettrocardiogramma classico è detto anche elettrocardiogramma basale. L'elettrocardiogramma ha una durata di pochi secondi e di norma accompagna la visita cardiologica evidenziando patologie sospettate durante l'esame clinico oppure decorse in maniera silente e quindi riscontrate casualmente. Le patologie cardiache nelle quali l'ECG riveste rilievo diagnostico sono la cardiopatia ischemica nelle sue manifestazioni cliniche, infarto miocardico e angina pectoris, le aritmie, i disturbi di conduzione. Nella diagnosi delle malattie delle valvole cardiache e nello scompenso cardiaco, l’ECG integrato nel contesto clinico, svolge un ruolo importante. L'ECG basale può non essere sufficiente nella diagnosi di patologie le cui manifestazioni cliniche sono espresse da sintomi non sempre presenti. E' evidente come la registrazione dell'ECG durante la manifestazione del sintomo possa aiutare nella conferma o nella esclusione della diagnosi di patologia cardiaca. Viceversa, in assenza del sintomo, la registrazione può evidenziare una situazione di normalità anche in presenza di cardiopatia. Quest'ultimo aspetto è forse il limite maggiore di questa metodica che rimane comunque di fondamentale importanza nella diagnostica cardiologica. Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 10. 10 Elettrocardiogramma L’elettrocardiogramma da sforzo, o test ergometrico, è un esame strumentale che consiste nella registrazione dell’elettrocardiogramma durante l’esecuzione di uno sforzo fisico; genericamente L’ECG ergometrico segue ad uno basale. Solitamente lo sforzo è effettuato sulla cyclette o sul tappeto ruotante ed è reso progressivo dall'aumento costante del carico di lavoro attraverso la variazione della pendenza del tappeto o dall'aumento della resistenza opposta dai pedali della cyclette. Durante la prova, il ritmo cardiaco è tenuto costantemente controllato attraverso monitor collegati all'elettrocardiografo. Viene altresì registrata, durante i vari carichi di lavoro, la pressione arteriosa. Rispetto all'ECG basale, questa metodica offre maggiori informazioni in quanto sollecita il cuore ad aumentare il lavoro svolto evidenziando patologie non rilevabili in condizioni di riposo. Le cardiopatie che trovano indicazione a questo esame sono la cardiopatia ischemica, l'angina pectoris e l'infarto miocardico nelle fasi successive all'episodio acuto. Altre indicazioni riguardano lo studio della capacità funzionale del sistema cardiovascolare nelle situazioni di scompenso cardiaco. Durante l'esame, particolare attenzione è rivolta ai sintomi avvertiti dal paziente ed alla loro correlazione con le eventuali modificazioni dell‘ECG. La prova ha una durata media di circa 30 - 45 minuti, variando in relazione alle condizioni cardiovascolari e all'età del paziente ed è svolta presso laboratori attrezzati per fronteggiare qualunque complicanza insorgente durante la prova. Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 11. 11 Elettrocardiogramma Elettrocardiogramma da sforzo Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 12. 12 Elettrocardiogramma L’elettrocardiogramma dinamico, o Holter, consiste nella registrazione prolungata del comune elettrocardiogramma e, a differenza di quest'ultimo, il tracciato viene trascritto e successivamente elaborato da un apposito software dedicato. Il registratore Holter registra i segnali da elettrodi sul torace e avendo dimensioni ridotte non interferisce con le normali attività quotidiane del paziente. L’apparecchio viene applicato ambulatorialmente e la registrazione dura in genere 24 ore (a seconda della patologia e della rilevazione richiesta può variare anche dalle 48-72 ore, persino a diverse settimane), durante le quali il paziente è invitato a svolgere le abituali attività, compreso eventuali sforzi fisici. Durante l'esame è importante la corretta compilazione di un diario dove vengono annotate le varie attività svolte, gli eventuali sintomi avvertiti e la loro correlazione temporale. Questo aspetto è di grande importanza per mettere in relazione eventuali modificazioni del tracciato ECG con i disturbi avvertiti o le attività svolte. L'Holter trova indicazione soprattutto nell’individuazione delle aritmie cardiache e dei disturbi di conduzione; fornisce inoltre informazioni importanti riguardo alla cardiopatia ischemica , in special modo nelle fasi successive ad infarto miocardico, contribuendo alla valutazione di eventuali rischi aggiuntivi. Sostanzialmente l’holter ECG si presenta come una piccola scatolina che contiene un registratore e una batteria, si indossa con l'aiuto di un cerotto e va portato, in vita o su una spalla per 24 ore. Alla scatola sono collegati 5-7-10 elettrodi, che si applicano sul torace, e trasmettono ininterrottamente al monitor gli impulsi elettrici generati dal cuore. Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 13. 13 ECG e sensori Strumentazione biomedica (Rappresentazione schematica) Controllo e Feedback Biosensore Alimentazione Elemento sensibile Elemento di Elaborazione del Presentazione del primario conversione segnale segnale Memorizzazione dei Trasmissione dei Segnale di dati dati calibrazione Stimolo applicato (radiazione, energia) Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 14. 14 Elettrodi Elettrodi adesivi Tipi di elettrodi • Elettrodi di superficie • Adesivi usa e getta (pre-jelled) • A suzione (ventosa + elettrolita) • A pinza Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 15. 15 Derivazioni ECG Derivazioni di Einthoven Einthoven ( 1860/1927) registrò per primo l’attività elettrica del cuore. Egli propose tre modi di collocare gli elettrodi sulla superficie corporea ( tre derivazioni ) e ne diede una interpretazione teorica. Le derivazioni di Einthoven sono tre e prevedono il posizionamento degli elettrodi sui due arti superiori e sulla gamba sinistra quasi che tali posizioni potessero ritenersi vertici di un triangolo equilatero con il cuore al centro. Per queste derivazioni sono state poste delle convenzioni tali per cui: DI = RA-LA (braccio destro - braccio sinistro ) DII = RA-LF (, braccio destro - piede sinistro ) DIII = LA-LF (braccio sinistro - piede sinistro ) Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 16. 16 Derivazioni ECG Derivazioni di Goldberger Per un’analisi efficace è necessario aggiungere altre tre derivazioni, che esplorino il piano frontale lungo le bisettrici degli angoli del triangolo di Einthoven: collegando gli estremi di ciascuna derivazione con due resistenze uguali e utilizzando la giunzione tra di esse come riferimento, rispetto all'elettrodo posto sul vertice opposto del triangolo, ottengo la registrazione lungo altre tre direttrici, corrispondenti appunto alle bisettrici del triangolo stesso. In tali derivazioni l’elettrodo di riferimento è costituito da un terminale centrale che, attraverso resistenze da 5·10³ ohm è connesso con due dei 3 arti considerati dal triangolo di Einthoven, mentre l’elettrodo esplorante è posto sul terzo arto: - a VR con elettrodo esplorante posto sul braccio destro - a VL con elettrodo esplorante posto sul braccio sinistro - a VF con elettrodo esplorante posto sulla gamba sinistra. Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 17. 17 Derivazioni ECG Derivazioni di Goldberger Si registra: - In VR, l’attivazione delle camere ventricolari che, propagandosi in senso opposto all’elettrodo genera un ampia S negativa. - In VL, l’attivazione della parte sinistra superiore del cuore che, propagandosi verso l’elettrodo origina un ampia R positiva. - In VF, infine, l’attivazione della base e della parte inferiore del cuore, che causa un’alta R. Anche in questo caso sono state necessarie delle convenzioni: - innanzi tutto i valori ottenuti vengono amplificati, in modo da poter essere raffrontati con quelli delle derivazioni bipolari, in questo modo i valori si indicano con aVr, aVl e aVf. - per convenzione la curva va verso l'alto quando l'elettrodo esplorante diviene positivo rispetto a quello di riferimento,ovvero quando l'onda di depolarizzazione va verso l'elettrodo esplorante. - poiché nella derivazione aVr, il tracciato diviene negativo, per facilitare la lettura si moltiplica questo segnale per -1 (questa è una operazione che la macchina elettrocardiografica attua automaticamente). Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 18. 18 Derivazioni ECG Derivazioni di precordiali Per concludere e per avere una maggior definizione dell'attività cardiaca è necessario avere degli elettrodi che siano abbastanza vicini al cuore, al contrario di quelli delle derivazioni uni e bipolari che si trovano lontane. In particolare questi nuovi elettrodi serviranno per identificare e localizzare, in maniera molto precisa, delle lesioni che potrebbero sfuggire con l'uso delle altre derivazioni, e per analizzare il vettore della depolarizzazione cardiaca sul piano trasversale, diverso da quello frontale precedentemente analizzato. Si usa allora un elettrodo di riferimento, detto di Wilson, ottenuto come media dei potenziali di Einthoven, e sei elettrodi esploranti posti rispettivamente: V1: nel 4° spazio intercostale sulla linea parasternale destra V2: nel 4° spazio intercostale sulla linea parasternale sinistra V3: tra V2 e V4 V4: nel 5° spazio intercostale sulla linea emiclaveare sinistra V5: nel 5° spazio intercostale sulla linea ascellare anteriore sinistra V6: nel 5° spazio intercostale sulla linea ascellare media sinistra Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 19. 19 Derivazioni ECG ECG In tutto abbiamo quindi 12 derivazioni ottenute posizionando sul corpo un totale d 10 elettrodi. - 6 degli arti che misurano l’attivita’ elettrica sul piano frontale (3 bipolari: D1, D2, D3; e 3 unipolari: aVR, aVL, aVF); - 6 derivazioni precordiali, che misurano l’attivita’ elettrica sul piano orizzontale (6 unipolari: V1, V2, V3, V4, Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 20. 20 ECG e strumentazione Strumentazione biomedica (Rappresentazione schematica) Controllo e Feedback Biosensore Alimentazione Elemento sensibile Elemento di Elaborazione del Presentazione del primario conversione segnale segnale Memorizzazione dei Trasmissione dei Segnale di dati dati calibrazione Stimolo applicato (radiazione, energia) Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 21. 21 ECG e strumentazione Elettrocardiografo L’elettrocardiografo è il dispositivo che raccoglie ed analizza i segnali captati sulla superficie cutanea del paziente. Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 22. 22 ECG e strumentazione Elettrocardiografo Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 23. 23 ECG e strumentazione Il tasto Speed serve a stabilire che tipo di velocità Elettrocardiografo deve avere lo scorrimento della carta millimetrata:velocità di avanzamento.Di regola è automaticamente settato 25mm/sec che è considerata la velocità standard Il tasto Sensibilità serve a stabilire quanto è alta una oscillazione nel tracciato dando per parametro standard che 1 mv = 10 mm Questa è la calibratura. Ossia la pressione di questo tasto deve essere fatta prima di ogni tracciato,subito dopo o subito prima (dipende dal tipo di elettrocardiografo) del tasto START.Essa indica che il tracciato che stai per eseguire e quindi refertare utilizza le misure standard per cui un cm in senso verticale è uguale ad un millivolt. In pratica sulla carta millimetrata appare questo simbolo: Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 24. 24 ECG e strumentazione Elettrocardiografo Il tasto Speed serve a stabilire che tipo di velocità deve avere lo scorrimento della carta millimetrata:velocità di avanzamento.Di regola è automaticamente settato 25mm/sec che è considerata la velocità standard Il tasto Sensibilità serve a stabilire quanto è alta una oscillazione nel tracciato dando per parametro standard che 1 mv = 10 mm Questa è la calibratura. Ossia la pressione di questo tasto deve essere fatta prima di ogni tracciato,subito dopo o subito prima (dipende dal tipo di elettrocardiografo) del tasto START.Essa indica che il tracciato che stai per eseguire e quindi refertare utilizza le misure standard per cui un cm in senso verticale è uguale ad un millivolt. In pratica sulla carta millimetrata appare questo simbolo: Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 25. 25 Il tracciato ECG Strumentazione biomedica (Rappresentazione schematica) Controllo e Feedback Biosensore Alimentazione Elemento sensibile Elemento di Elaborazione del Presentazione del primario conversione segnale segnale Memorizzazione dei Trasmissione dei Segnale di dati dati calibrazione Stimolo applicato (radiazione, energia) Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 26. 26 Il tracciato ECG L’ECG viene di norma stampato su carta millimetrata che serve per poter fare le misurazioni necessarie: Il quadratino più piccolo della carta è 1mm x 1mm di lato, equivale sul lato verticale a 0,1 millivolt, sul lato orizzontale a 0,04 secondi , Verticalmente si misurano l’ampiezza delle onde in millivolt, mentre orizzontalmente si misura la lunghezza dei tratti e delle onde espressa in secondi. Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 27. 27 Il tracciato ECG Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 28. 28 Il tracciato ECG Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 29. 29 Il referto ECG Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 30. 30 Il referto ECG Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 31. 31 Il referto ECG Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 32. 32 I sistemi indossabili: concetti e definizioni … I Sistemi di Salute Personale (Personal Health Systems) rappresentano un recente concetto per sviluppare servizi sanitari grazie all’innovazione nelle scienze e tecnologie quali le discipline biomediche, le micro- e nano- tecnologie, l’ICT. I Sistemi Biomedicali Indossabili possono essere definiti come sistemi integrati su piattaforme indossabili (nel senso di indumenti o dispositivi agganciabili al corpo) e che possano offrire soluzioni di monitoraggio continuo attraverso la misura non invasiva di parametri biomedici, biochimici e fisici. Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 33. 33 I Sistemi Biomedicali Indossabili I Sistemi Biomedicali Indossabili sono sistemi integrati intelligenti che sono in contatto o in prossimità del corpo e capaci di misurare, elaborare e trasmettere parametri biomedici, biochimici e fisici, e persino eseguire azioni meccaniche ove necessario. Smart textiles ovvero l’introduzione di sensori negli indumenti con lo sviluppo di tessuti intelligenti e sensorizzati per applicazioni biomediche (telemonitoraggio). Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 34. 34 Esempi Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 35. 35 Esempi Calciatori professionisti, serie A – allenamento – maglietta + poligrafo Walk ECG Walk Run Vertical accel 3000 Antero-post accel lareral Accel Breathing 2500 2000 ADC levels 1500 1000 500 2.8 2.85 2.9 2.95 3 3.05 3.1 Samples (Fc=125Hz) 4 x 10 Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 36. 36 Docente: Giuseppe Andreoni Dip. di INDACO – Politecnico di Milano Tel. 02 2399.8881 Fax 02 2399.5989 giuseppe.andreoni@polimi.it Giuseppe Andreoni Cesare Alippi