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Internet alle origini
Ci furono due cause scatenanti
che portarono alla nascita della Rete Internet :
 la situazione di Guerra Fredda ;
 il lancio del satellite Sputnik da parte del U.R.S.S. (1957).
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1
Internet alle origini
La reazione degli U.S.A. fu immediata :
 fu lanciato il satellite Explorer (1958);
 fu istituita l’ agenzia A.R.P.A. (Advanced Research Project
Agency) incaricata di costruire una rete di telecomunicazioni
sicura anche in caso di guerra.
2
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L’ agenzia A.R.P.A. e l’ ufficio I.P.T.O.
L’ ufficio I.P.T.O. (Information Processing Techniques Office)
era il dipartimento dell’ ARPA responsabile delle “Tecniche di
elaborazione dell’ informazione”.
Internet alle origini
3
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Internet alle origini
Per la prima volta furono collegati due computer attraverso una
linea telefonica (1965).
Erano il Tx-2 situato al M.I.T. (Massachussets Institute of
Technology) e il an/fsq-32 della S.D.C. (System Development
corp.) collocato a Santa Monica in California.
I primi collegamenti
4
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Internet alle origini
Paul Baran e la decentralizzazione delle rete
Nel 1964, P. Baran, un ingegnere elettronico pubblicò
uno studio sulla “sicurezza della struttura della rete di
telecomunicazione” e “la trasmissione dei dati”.
Il lavoro di Baran fu subito apprezzato dal Ministero
della Difesa U.S.A.
5
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Per rendere più sicura la comunicazione
dei dati era necessaria una
“decentralizzazione della rete”.
In questo modo anche in caso di guasto o
danneggiamento dei suoi punti (nodi)
principali, la struttura avrebbe garantito
comunque l’invio e la ricezione dei dati.
Internet alle origini
Paul Baran e la decentralizzazione delle rete
Rete
centralizzata
Rete
Decentralizzata
6
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Internet alle origini
Paul Baran : la trasmissione dei dati
Con il suo studio Baran intuì che
la trasmissione dei dati risultava
più sicura e veloce inviando,
anzichè un blocco unico di dati,
più blocchi di dati in formato
standardizzato che insieme
componevano l’intero messaggio.
7
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Internet alle origini
La commutazione a pacchetto di Donald Davies
Negli stessi anni D. Davies, un fisico inglese,
giunse alle stesse conclusioni di Baran,
partendo da premesse diverse.
Davies voleva mettere a disposizione degli
utenti la capacità di elaborazione dei
computer anche a notevole distanza,
indipendentemente dal sistema operativo
usato.
8
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Internet alle origini
La commutazione a pacchetto di Donald Davies
La soluzione trovata da Davies
si basava sulla suddivisione del
messaggio in più parti.
Denominò tali parti di
messaggio “pacchetto (packet)
di dati” e il sistema di
comunicazione “commutazione
di pacchetto” (Packet switching).
9
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Arpanet : la fase sperimentale
Nel 1969 l’ ARPA stipulò un contratto con la B.B.N. (Bolt,
Beranek e Newman), un’ impresa di ricerca e sviluppo,
incaricata di realizzare il progetto ARPAnet :
un sistema di telecomunicazioni che doveva risultare
stabile e sicuro anche in caso di danneggiamento grave dei
suoi nodi principali.
10
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Arpanet : la fase sperimentale
La BBN sviluppò apposite apparecchiature per la prima
sperimentazione del progetto, gli I.M.P. (Interface Message
Processors) che dovevano gestire il traffico dei dati
provenienti da altri elaboratori.
11
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Furono collegati i primi due elaboratori : uno situato all’
Università di Los Angeles (U.C.L.A.), e l’ altro allo Stanford
Research Institute (S.R.I.) di San Francisco.
Il primo trasferimento di dati su Arpanet ebbe luogo
il 29 ottobre 1969.
Quel giorno nasceva Arpanet.
Arpanet : la fase sperimentale
12
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Arpanet : la fase sperimentale
Il prof. Kleinrock mentre si compiva l’esperimento parlava al
telefono con il suo assistente:
«Io dovevo scrivere 'login'. Scrissi la lettera elle.
'Ricevuta', mi dissero. Poi la o. "Ricevuta".
Quando digitai la terza lettera, il sistema andò in crash».
Ma fu prontamente ripristinato e divenne operativo pochi giorni
dopo.
Con il primo messaggio spedito però, il sistema si bloccò.
13
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Arpanet : la fase sperimentale
La crescita della Rete fu rapida.
Nel mese di marzo del 1970 fu
collegato un IMP presso la sede della
B.B.N.; così la Rete raggiunse la costa
atlantica degli Stati Uniti.
Nel 1971 gli IMP collegati erano 13.
14
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Arpanet : la fase sperimentale
Nel 1973 P. Baran realizza la “prima connessione
internazionale” di Arpanet, collegando la rete negli U.S.A.
all’ University College di Londra e al Royal Radar
Establishment in Norvegia.
Il numero degli elaboratori collegati alla Rete crebbe sempre
di più negli anni successivi sino ad arrivare a collegare anche
il continente europeo.
15
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Il protocollo TCP/IP
Ci fu una nuova invenzione che permise tutto ciò.
Sempre nel 1973, Robert Kahn e Vinton Cerf
(attuale vice presidente di Google), due esperti informatici
statunitensi, basandosi sulla commutazione a pacchetto,
inventarono una nuova procedura di trasmissione dei dati.
La nuova tecnologia di trasmissione dei dati è
il protocollo informatico T.C.P./I.P.
16
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Il protocollo TCP/IP
E’ più corretto definire il protocollo T.C.P./I.P.
una combinazione di due procedure informatiche :
 T.C.P. (Transmission Control Protocol –
Protocollo di controllo della trasmissione) e
 I.P. (Internet Protocol address–
indirizzo di Protocollo Internet).
17
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Funzionamento del
protocollo TCP/IP
Per scambiarsi dei dati due computer devono
necessariamente essere identificati univocamente.
Ogni computer viene identificato da un indirizzo I.P.
(Internet Protocol address – indirizzo di protocollo Internet),
rappresentato da un numero (composto da quattro blocchi
numerici) es: 130.68.1.5.
18
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Funzionamento del
protocollo TCP/IP
L’ I.P. appare sottoforma di testo nel nostro browser, anche per
facilitarne l’ individuazione nei motori di ricerca da parte degli
utenti.
L’ indirizzo I.P. stabilisce con esattezza il dispositivo elettronico
collegato alla Rete e fornisce l’indirizzo di destinazione dei dati
che quest’ultimo riceve.
(come avviene per l’indicazione del destinatario quando
inviamo una lettera con la posta ordinaria cartacea).
19
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Funzionamento del
protocollo TCP/IP
Il T.C.P. (Transfer Control Protocol – protocollo di controllo delle
trasmissioni) gestisce l’organizzazione dei dati e il controllo della
trasmissione degli stessi.
Ridimensiona la grandezza dei dati da inviare, spezzettandoli in
pacchetti più piccoli.
Questi vengono poi ricomposti nel momento in cui arrivano al
computer di destinazione.
20
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Funzionamento del protocollo TCP/IP
Per spostare i
pacchetti di dati il
protocollo TCP ha
bisogno delle
informazioni fornite
dall’ indirizzo I.P.
21
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Funzionamento del
protocollo TCP/IP
Questa implementazione di protocolli si preoccupa della “correttezza
delle trasmissioni dei dati” (secondo le direttive del W3C) e verifica
che “tutto ciò che è stato inviato sia arrivato effettivamente a
destinazione” ed eventualmente chiede la ritrasmissione dei dati
andati persi.
Ancora oggi i nostri computer comunicano con questa tecnologia di
trasmissione dei dati.
22
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La nascita di Internet
Nel 1972, prima che il protocollo TCP/IP venisse ultimato, Ray
Tomlinson, ricercatore della BBN, realizzò un altro protocollo:
S.M.T.P. (Simple Mail Transfer Protocol – Protocollo di
trasferimento semplice di posta) che permetteva alle università di
scambiare messaggi di posta elettronica in modo abbastanza
semplice (introducendo nelle procedure informatiche il simbolo @).
L’ uso di questo protocollo fu ridefinito da Jon Postel nel 1982.
La nascita delle e-mail
23
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La nascita di Internet
Espansione di Arpanet
L’ uso della posta elettronica e del protocollo TCP/IP divennero
sempre più frequenti, tanto da favorire la nascita di tante piccole
reti locali che si univano ad Arpanet.
Ora Arpanet collegava Centri di ricerca, Università statunitensi e la
NASA.
24
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La nascita di Internet
Arpanet diventa Internet
Nel 1982 venne coniato per la prima volta il termine INTERNET,
contrazione della locuzione inglese INTERconnected NETworks,
per indicare la moltitudine di reti venutesi a creare in questi anni
su Arpanet.
Venne soprannominata la “Rete delle reti”.
Tutti i networks collegati ad Arpanet funzionavano con il
protocollo TCP/IP.
25
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La nascita di Internet
Arpanet diventa Internet
Nel 1983 il proliferare delle reti che componevano Arpanet,
indusse il Ministero della Difesa degli Stati Uniti alla decisione, per
motivi di sicurezza, di scindere Arpanet in due parti:
MILNET (Military Network) che si occupò successivamente solo di
ricerche a scopo militare;
ARPANET-INTERNET che rimase al servizio delle università e dei
centri di ricerca.
26
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Internet in Italia
Grazie alla pressioni di Bob Kahn ai suoi superiori, il governo degli
USA attrezzò L’Italia con l’ hardware necessario per effettuare la
connessione: il router-modem Butterfly.
Robert Kahn e Vinton Cerf lavorarono in contatto con il CNR di Pisa
per agevolare il lavoro riguardante la definizione dei software e la
messa a punto dell’ hardware.
Primo collegamento dall’ Italia ad Arpanet
27
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Internet in Italia
Quando tutto fu pronto il primo pacchetto di dati inviato dall’ Italia
viaggiò da Pisa sino alla Piana del Fucino (in Abruzzo) e da qui partì
il segnale satellitare che pochi istanti dopo fu ricevuto dagli USA.
Era il 30 Aprile 1986.
L’ Italia, dopo la Gran Bretagna e la Norvegia, fu il terzo paese
europeo e il quarto nel mondo, a collegarsi ad Arpanet .
Primo collegamento dall’ Italia ad Arpanet
28www.storiadiinternet.wordpress.com
La nascita del
World Wide Web
Nel 1989 Tim Berners-Lee, conosciuto come il padre di
Internet, riducendo la complessità di un linguaggio di
programmazione, il SGML – Standard Generalised
Markup Language, sviluppò un codice che diventò un
sistema standard per definire la struttura di documenti
di testo elettronici.
Nel 1990 lo propose al CERN insieme al lavoro del suo
collega belga Robert Cailliau.
29
www.storiadiinternet.wordpress.com
T. Berners-Lee diede a questo nuovo linguaggio di
markup (insieme di regole) il nome di H.T.M.L. (Hyper
Text Markup Language).
Lo implementò in modo che tutti i “documenti
elettronici potessero essere collegati tra loro” tramite il
testo e le immagini (ipertesto), inventando di fatto il
World Wide Web (ragnatela attorno al mondo), oggi
comunemente denominato INTERNET.
La nascita del
World Wide Web
30
www.storiadiinternet.wordpress.com
Il Web diventa pubblico
Il 23 Agosto 1991 T. Berners-Lee presentò al pubblico il
World Wide Web, dando una breve dimostrazione del
suo utilizzo e della modalità di consultazione dei
documenti elettronici.
La nascita del
World Wide Web
31
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Grazie all’invenzione di altre tecnologie come il
“Browser e l’ Interfaccia utente”, l’utilizzo del Web
divenne sempre più frequente e diffuso.
Finalmente Internet poteva essere utilizzata da tutti,
non solo da esperti informatici.
La nascita del
World Wide Web
32
www.storiadiinternet.wordpress.com
Interazione tra utenti e Web
Lo scambio dei dati tra i siti e gli utenti avveniva
(e avviene) attraverso un protocollo informatico,
frutto sempre dell’ingegno di Tim Berners-Lee :
H.T.T.P. (Hyper Text Transfer Protocol), che permetteva
(e permette) una consultazione ipertestuale e non
sequenziale dei documenti elettronici.
La nascita del
World Wide Web
33
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Il protocollo H.T.T.P. si basa su un meccanismo
domanda/risposta.
La domanda è rappresentata dalle azioni che
compiamo utilizzando i browser;
la risposta ci viene data dal server su cui risiede il sito
web sul quale stiamo interagendo.
La nascita del
World Wide Web
34
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Nell’ottobre del 1994 Tim Bernes-Lee fondò il
“World Wide Web Consortium : il W3C”.
Studia i sistemi ed i linguaggi per il trattamento e la
trasmissione di dati attraverso il Web e ne ufficializza
l’utilizzo attraverso raccomandazioni definitive.
Il compito del W3C è di monitorare la correttezza e la
validità del trattamento e della trasmissione dei dati.
La nascita del
World Wide Web
35
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L‘ ICANN (Internet Corporation for Assigned Names
and Numbers) istituito nel 1998, dal 2 ottobre 2016
è un ente internazionale incaricato di assegnare gli
indirizzi web (domini personalizzati) a tutti i siti
della Rete Internet, delegando tale funzione agli enti,
dipartimenti ecc. di ogni Stato da esso autorizzato.
La nascita del
World Wide Web
36
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Internet Governance
Il Web oggi
Oggi è parte integrante della nostra quotidianità .
Sta cambiando il nostro modo di vivere e di lavorare.
Ma anche le nostre relazioni interpersonali.
37
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  • 1. Internet alle origini Ci furono due cause scatenanti che portarono alla nascita della Rete Internet :  la situazione di Guerra Fredda ;  il lancio del satellite Sputnik da parte del U.R.S.S. (1957). www.storiadiinternet.wordpress.com 1
  • 2. Internet alle origini La reazione degli U.S.A. fu immediata :  fu lanciato il satellite Explorer (1958);  fu istituita l’ agenzia A.R.P.A. (Advanced Research Project Agency) incaricata di costruire una rete di telecomunicazioni sicura anche in caso di guerra. 2 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 3. L’ agenzia A.R.P.A. e l’ ufficio I.P.T.O. L’ ufficio I.P.T.O. (Information Processing Techniques Office) era il dipartimento dell’ ARPA responsabile delle “Tecniche di elaborazione dell’ informazione”. Internet alle origini 3 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 4. Internet alle origini Per la prima volta furono collegati due computer attraverso una linea telefonica (1965). Erano il Tx-2 situato al M.I.T. (Massachussets Institute of Technology) e il an/fsq-32 della S.D.C. (System Development corp.) collocato a Santa Monica in California. I primi collegamenti 4 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 5. Internet alle origini Paul Baran e la decentralizzazione delle rete Nel 1964, P. Baran, un ingegnere elettronico pubblicò uno studio sulla “sicurezza della struttura della rete di telecomunicazione” e “la trasmissione dei dati”. Il lavoro di Baran fu subito apprezzato dal Ministero della Difesa U.S.A. 5 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 6. Per rendere più sicura la comunicazione dei dati era necessaria una “decentralizzazione della rete”. In questo modo anche in caso di guasto o danneggiamento dei suoi punti (nodi) principali, la struttura avrebbe garantito comunque l’invio e la ricezione dei dati. Internet alle origini Paul Baran e la decentralizzazione delle rete Rete centralizzata Rete Decentralizzata 6 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 7. Internet alle origini Paul Baran : la trasmissione dei dati Con il suo studio Baran intuì che la trasmissione dei dati risultava più sicura e veloce inviando, anzichè un blocco unico di dati, più blocchi di dati in formato standardizzato che insieme componevano l’intero messaggio. 7 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 8. Internet alle origini La commutazione a pacchetto di Donald Davies Negli stessi anni D. Davies, un fisico inglese, giunse alle stesse conclusioni di Baran, partendo da premesse diverse. Davies voleva mettere a disposizione degli utenti la capacità di elaborazione dei computer anche a notevole distanza, indipendentemente dal sistema operativo usato. 8 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 9. Internet alle origini La commutazione a pacchetto di Donald Davies La soluzione trovata da Davies si basava sulla suddivisione del messaggio in più parti. Denominò tali parti di messaggio “pacchetto (packet) di dati” e il sistema di comunicazione “commutazione di pacchetto” (Packet switching). 9 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 10. Arpanet : la fase sperimentale Nel 1969 l’ ARPA stipulò un contratto con la B.B.N. (Bolt, Beranek e Newman), un’ impresa di ricerca e sviluppo, incaricata di realizzare il progetto ARPAnet : un sistema di telecomunicazioni che doveva risultare stabile e sicuro anche in caso di danneggiamento grave dei suoi nodi principali. 10 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 11. Arpanet : la fase sperimentale La BBN sviluppò apposite apparecchiature per la prima sperimentazione del progetto, gli I.M.P. (Interface Message Processors) che dovevano gestire il traffico dei dati provenienti da altri elaboratori. 11 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 12. Furono collegati i primi due elaboratori : uno situato all’ Università di Los Angeles (U.C.L.A.), e l’ altro allo Stanford Research Institute (S.R.I.) di San Francisco. Il primo trasferimento di dati su Arpanet ebbe luogo il 29 ottobre 1969. Quel giorno nasceva Arpanet. Arpanet : la fase sperimentale 12 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 13. Arpanet : la fase sperimentale Il prof. Kleinrock mentre si compiva l’esperimento parlava al telefono con il suo assistente: «Io dovevo scrivere 'login'. Scrissi la lettera elle. 'Ricevuta', mi dissero. Poi la o. "Ricevuta". Quando digitai la terza lettera, il sistema andò in crash». Ma fu prontamente ripristinato e divenne operativo pochi giorni dopo. Con il primo messaggio spedito però, il sistema si bloccò. 13 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 14. Arpanet : la fase sperimentale La crescita della Rete fu rapida. Nel mese di marzo del 1970 fu collegato un IMP presso la sede della B.B.N.; così la Rete raggiunse la costa atlantica degli Stati Uniti. Nel 1971 gli IMP collegati erano 13. 14 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 15. Arpanet : la fase sperimentale Nel 1973 P. Baran realizza la “prima connessione internazionale” di Arpanet, collegando la rete negli U.S.A. all’ University College di Londra e al Royal Radar Establishment in Norvegia. Il numero degli elaboratori collegati alla Rete crebbe sempre di più negli anni successivi sino ad arrivare a collegare anche il continente europeo. 15 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 16. Il protocollo TCP/IP Ci fu una nuova invenzione che permise tutto ciò. Sempre nel 1973, Robert Kahn e Vinton Cerf (attuale vice presidente di Google), due esperti informatici statunitensi, basandosi sulla commutazione a pacchetto, inventarono una nuova procedura di trasmissione dei dati. La nuova tecnologia di trasmissione dei dati è il protocollo informatico T.C.P./I.P. 16 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 17. Il protocollo TCP/IP E’ più corretto definire il protocollo T.C.P./I.P. una combinazione di due procedure informatiche :  T.C.P. (Transmission Control Protocol – Protocollo di controllo della trasmissione) e  I.P. (Internet Protocol address– indirizzo di Protocollo Internet). 17 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 18. Funzionamento del protocollo TCP/IP Per scambiarsi dei dati due computer devono necessariamente essere identificati univocamente. Ogni computer viene identificato da un indirizzo I.P. (Internet Protocol address – indirizzo di protocollo Internet), rappresentato da un numero (composto da quattro blocchi numerici) es: 130.68.1.5. 18 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 19. Funzionamento del protocollo TCP/IP L’ I.P. appare sottoforma di testo nel nostro browser, anche per facilitarne l’ individuazione nei motori di ricerca da parte degli utenti. L’ indirizzo I.P. stabilisce con esattezza il dispositivo elettronico collegato alla Rete e fornisce l’indirizzo di destinazione dei dati che quest’ultimo riceve. (come avviene per l’indicazione del destinatario quando inviamo una lettera con la posta ordinaria cartacea). 19 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 20. Funzionamento del protocollo TCP/IP Il T.C.P. (Transfer Control Protocol – protocollo di controllo delle trasmissioni) gestisce l’organizzazione dei dati e il controllo della trasmissione degli stessi. Ridimensiona la grandezza dei dati da inviare, spezzettandoli in pacchetti più piccoli. Questi vengono poi ricomposti nel momento in cui arrivano al computer di destinazione. 20 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 21. Funzionamento del protocollo TCP/IP Per spostare i pacchetti di dati il protocollo TCP ha bisogno delle informazioni fornite dall’ indirizzo I.P. 21 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 22. Funzionamento del protocollo TCP/IP Questa implementazione di protocolli si preoccupa della “correttezza delle trasmissioni dei dati” (secondo le direttive del W3C) e verifica che “tutto ciò che è stato inviato sia arrivato effettivamente a destinazione” ed eventualmente chiede la ritrasmissione dei dati andati persi. Ancora oggi i nostri computer comunicano con questa tecnologia di trasmissione dei dati. 22 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 23. La nascita di Internet Nel 1972, prima che il protocollo TCP/IP venisse ultimato, Ray Tomlinson, ricercatore della BBN, realizzò un altro protocollo: S.M.T.P. (Simple Mail Transfer Protocol – Protocollo di trasferimento semplice di posta) che permetteva alle università di scambiare messaggi di posta elettronica in modo abbastanza semplice (introducendo nelle procedure informatiche il simbolo @). L’ uso di questo protocollo fu ridefinito da Jon Postel nel 1982. La nascita delle e-mail 23 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 24. La nascita di Internet Espansione di Arpanet L’ uso della posta elettronica e del protocollo TCP/IP divennero sempre più frequenti, tanto da favorire la nascita di tante piccole reti locali che si univano ad Arpanet. Ora Arpanet collegava Centri di ricerca, Università statunitensi e la NASA. 24 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 25. La nascita di Internet Arpanet diventa Internet Nel 1982 venne coniato per la prima volta il termine INTERNET, contrazione della locuzione inglese INTERconnected NETworks, per indicare la moltitudine di reti venutesi a creare in questi anni su Arpanet. Venne soprannominata la “Rete delle reti”. Tutti i networks collegati ad Arpanet funzionavano con il protocollo TCP/IP. 25 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 26. La nascita di Internet Arpanet diventa Internet Nel 1983 il proliferare delle reti che componevano Arpanet, indusse il Ministero della Difesa degli Stati Uniti alla decisione, per motivi di sicurezza, di scindere Arpanet in due parti: MILNET (Military Network) che si occupò successivamente solo di ricerche a scopo militare; ARPANET-INTERNET che rimase al servizio delle università e dei centri di ricerca. 26 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 27. Internet in Italia Grazie alla pressioni di Bob Kahn ai suoi superiori, il governo degli USA attrezzò L’Italia con l’ hardware necessario per effettuare la connessione: il router-modem Butterfly. Robert Kahn e Vinton Cerf lavorarono in contatto con il CNR di Pisa per agevolare il lavoro riguardante la definizione dei software e la messa a punto dell’ hardware. Primo collegamento dall’ Italia ad Arpanet 27 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 28. Internet in Italia Quando tutto fu pronto il primo pacchetto di dati inviato dall’ Italia viaggiò da Pisa sino alla Piana del Fucino (in Abruzzo) e da qui partì il segnale satellitare che pochi istanti dopo fu ricevuto dagli USA. Era il 30 Aprile 1986. L’ Italia, dopo la Gran Bretagna e la Norvegia, fu il terzo paese europeo e il quarto nel mondo, a collegarsi ad Arpanet . Primo collegamento dall’ Italia ad Arpanet 28www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 29. La nascita del World Wide Web Nel 1989 Tim Berners-Lee, conosciuto come il padre di Internet, riducendo la complessità di un linguaggio di programmazione, il SGML – Standard Generalised Markup Language, sviluppò un codice che diventò un sistema standard per definire la struttura di documenti di testo elettronici. Nel 1990 lo propose al CERN insieme al lavoro del suo collega belga Robert Cailliau. 29 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 30. T. Berners-Lee diede a questo nuovo linguaggio di markup (insieme di regole) il nome di H.T.M.L. (Hyper Text Markup Language). Lo implementò in modo che tutti i “documenti elettronici potessero essere collegati tra loro” tramite il testo e le immagini (ipertesto), inventando di fatto il World Wide Web (ragnatela attorno al mondo), oggi comunemente denominato INTERNET. La nascita del World Wide Web 30 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 31. Il Web diventa pubblico Il 23 Agosto 1991 T. Berners-Lee presentò al pubblico il World Wide Web, dando una breve dimostrazione del suo utilizzo e della modalità di consultazione dei documenti elettronici. La nascita del World Wide Web 31 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 32. Grazie all’invenzione di altre tecnologie come il “Browser e l’ Interfaccia utente”, l’utilizzo del Web divenne sempre più frequente e diffuso. Finalmente Internet poteva essere utilizzata da tutti, non solo da esperti informatici. La nascita del World Wide Web 32 www.storiadiinternet.wordpress.com Interazione tra utenti e Web
  • 33. Lo scambio dei dati tra i siti e gli utenti avveniva (e avviene) attraverso un protocollo informatico, frutto sempre dell’ingegno di Tim Berners-Lee : H.T.T.P. (Hyper Text Transfer Protocol), che permetteva (e permette) una consultazione ipertestuale e non sequenziale dei documenti elettronici. La nascita del World Wide Web 33 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 34. Il protocollo H.T.T.P. si basa su un meccanismo domanda/risposta. La domanda è rappresentata dalle azioni che compiamo utilizzando i browser; la risposta ci viene data dal server su cui risiede il sito web sul quale stiamo interagendo. La nascita del World Wide Web 34 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 35. Nell’ottobre del 1994 Tim Bernes-Lee fondò il “World Wide Web Consortium : il W3C”. Studia i sistemi ed i linguaggi per il trattamento e la trasmissione di dati attraverso il Web e ne ufficializza l’utilizzo attraverso raccomandazioni definitive. Il compito del W3C è di monitorare la correttezza e la validità del trattamento e della trasmissione dei dati. La nascita del World Wide Web 35 www.storiadiinternet.wordpress.com
  • 36. L‘ ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) istituito nel 1998, dal 2 ottobre 2016 è un ente internazionale incaricato di assegnare gli indirizzi web (domini personalizzati) a tutti i siti della Rete Internet, delegando tale funzione agli enti, dipartimenti ecc. di ogni Stato da esso autorizzato. La nascita del World Wide Web 36 www.storiadiinternet.wordpress.com Internet Governance
  • 37. Il Web oggi Oggi è parte integrante della nostra quotidianità . Sta cambiando il nostro modo di vivere e di lavorare. Ma anche le nostre relazioni interpersonali. 37 www.storiadiinternet.wordpress.com