1. Ticonzero news
I commenti posi-
tivi dei clienti
consentono di
dimostrare i suc-
cessi raggiunti e
di porre in risalto
Sommario
Scienza&Società
• Mario Agostinelli, Un Piano energetico ambien-
tale senza Green News Deal
• Roberto Vacca, Energia, calore e il fisico antipa-
tico
• Luigi Campanella, La Madonna di Rubens /
Pneumatici riciclati / Il nome di Cartagine / Lo
zampino del microbiota / I biberon più antichi
• Paolo Manzelli, Quantum Habitat for Quan-
tum Green Architecture
• PierLuigi Albini, Considerazioni attorno al Neo-
socialismo
EconomiaPoliticaSocietà
• Fabrizio Ciocca, Africani d'Italia
Luigi Agostini, La Grande Privatizzazione: bi-
lancio e prospettive. Ilva, Eni, Kuka
Recensioni e critica
• Giovanna Corchia, Sasha e il paese scomparso
Segnalazioni
• Roberto Vacca, L’invenzione del tempo
• Grammenos Mastrojeini e Antonello Pasini,
Effetto serra effetto guerra
• TTecnologico,
Immagini interne: create con Intelligenza Artificiale
Notizie aperiodiche degli articoli pubblicati
n. I n. 1489 Maggio 2024
M. Agostinelli Energenze
L. Agostini❖ Note critiche
P. L. Albini Labirinti di lettura
P.L. Albini Recensioni di saggi
Autori Vari EconomiaPoliticaSocietà
Autori Vari Frodi&Favole
Autori Vari Articoli di Scienza&Società
Autori Vari R/C recensioni e critica
A. Bailetti A proposito di film
G. Camarda Cronache di politica economica
L. Campanella Comunicare scienza
A. Castronuovo Meccanica della fantasia
O. Cilona Democrazia&Impresa
G. Corchia Cultura&Società
A. M. Curci Il cielo indiviso
E. D’Alessio Altrove e Dintorni
A. De Marco Bioculture
G. Grütter Disegno e Immagine
G. Iannarone Educazione alla legalità
M. Maggi Tecnorischio&Ambiente
P. Manzelli Scienza e Arte
L. Michelini Civitas
R. Nobili Filosofia scientifica
S. Ombuen Urbania
P. Pallottino Figure
F. Rufo Biopolitiche
R. Vacca Fuori dal coro
E. Ventura Divagazioni
F. Zucco Bioetica: Donne & Scienza
Le rubriche aperiodiche di Ticonzero
n. Codice ISSN 2420-8442
Sommario
Scienza&Società
• Roberto Vacca, Cronometro marino e intelli-
genza somma
• Luigi Campanella, Urbanizzazione e industria-
lizzazione / Piste ciclabili / UE: plastica e imbal-
laggi / Trattamenti oncologici / Mappe mete-
reologiche / Eventi metereologici estremi e
canali / Inquinamento dell’aria e rischio am-
bientale / Inquinamento e patologie più comu-
ni
• Mario Agostinelli, Da Suviana a Zaporizhia
Recensioni e critica
• Giovanna Corchia, Cuore nero
• PierLuigi Albini, Ascesa e trionfo dei mammi-
feri
Racconti
• Fortuna e Sapienza, di Giuseppe Gesano
Le segnalazioni
• Alice Barale (a cura di), Arte e intelligenza artifi-
ciale, Jaka Book
• Massimo Cacciari, Metafisica concreta, Adelphi
• Andrea Daniele Signorelli, La nuova frontiera
delle big tech: leggere la mente (in Wired)
2. Fuori dal coro di Roberto Vacca
61. Cronometro marino e intelligenza somma
La flotta inglese al comando dell’Ammiraglio
Cloudesley Shovell, durante la guerra di Suc-
cessione Spagnola nell’agosto 1707, bombardò
il porto di Tolone e inflisse danni alle navi da
guerra francesi ivi ormeggiate. Quindi, secondo
gli ordini, veleggiò con quindici navi diretta a
Portsmouth sulla Manica. Passata Gibilterra, in
Atlantico incontrò una grossa tempesta. La vi-
sibilità era scarsa e si annullò. Le bussole di
bordo erano poco precise, ma - cosa grave –
anche gli orologi erano affetti da errori, quindi i
calcoli della longitudine, già prima del maltem-
po, erano erronei. Avvicinandosi all’imbocco
del canale della Manica, quelle navi si trovava-
no parecchie decine di miglia più a Nord di
quanto ritenessero.
Fecero rotta verso Nord Est e alcune di esse
cozzarono contro gli scogli disabitati a Sud
Ovest delle Isole Scilly che sono sparse a se-
guire la direzione della Cornovaglia verso l’O-
ceano Atlantico (Land’s End). La Association
(90 cannoni) – nave ammiraglia di Shovell –
affondò rapidamente subito seguita da Eagle,
Romney e Firebrand. Duemila uomini e l’am-
miraglio perirono nel naufragio.
Quel disastro fece una grossa impressione,
eppure ci vollero sette anni prima che il gover-
no inglese promulgasse il Longitude Act. Que-
sta legge stabiliva un premio di 20.000 sterline
per l’orologiaio che avesse prodotto un crono-
metro di alta precisione: confrontando l’ora se-
gnata con le osservazioni astronomiche, si sa-
rebbe calcolata la longitudine a ogni istante di
lunghe traversate. Il cronometro doveva mante-
nere la sua accuratezza malgrado le più forti
variazioni di temperatura, […] [continua]
Comunicare scienza di Luigi Campanella
112. Urbanizzazione e industrializzazione / Piste cicla-
bili / UE: plastica e imballaggi / Trattamenti oncologi-
ci / Mappe metereologiche / Eventi metereologici
estremi e canali / Inquinamento dell’aria e rischio am-
bientale / Inquinamento e patologie più comuni
Un recente studio cinese pubblicato su Environmental
Science ha cercato di fare una sorta di classifica in ter-
mine di danno provocato all'ecosistema da parte degli
inquinanti prodotti dai due processi, urbanizzazione e
industrializzazione. Il risultato finale ha innanzi tutto
dimostrato che anche di fronte agli effetti più gravi la
natura ha una sua capacità di recupero e che il danno si
esplica soprattutto contro la fotosintesi clorofilliana.
Circa gli inquinanti i metalli pesanti sembrano i più pe-
ricolosi seguiti dalle microplastiche e dai POP, inqui-
nanti organici persistenti.
Uno dei punti deboli delle piste ciclabili è la loro di-
scontinuità. A volte fra km di ciclabile sono interposti
centinaia di metri non protetti da qui il concetto di Bici-
politana, le ciclabili collegate fra loro come avviene in
una città per le linee della metropolitana
Bicipolitana è un circuito di piste ciclabili che rical-
ca, nella struttura e nell’organizzazione, le metropolita-
ne delle grandi città europee. Una metropolitana in su-
perficie tutta dedicata agli amanti delle due ruote ma
anche a chi desidera passeggiare o correre lontano dal
traffico e dallo smog cittadino. Eh, sì, perché la Bicipo-
litana non è fatta solo di vie ciclabili parallele alla car-
reggiata ma si snoda anche attraverso percorsi immersi
nel verde, lungo il fiume e sul litorale di sabbia che da
Pesaro porta a Fano.
Nel 2010 la Bicipolitana contava […] [continua[
112.1 Urbanizzazione e industrializzazione
112.2 Piste ciclabili
3. Cultura&Società di Giovanna Corchia
116. Cuore nero
Perché, vi chiederete, così tanti passaggi dal li-
bro? Forse, avrei ripreso, parola per parola, l’in-
tero libro di Silvia Avallone Cuore nero.
Perché?
Un invito, il più sentito degli inviti, a tutti voi,
che amate scavare nelle parole di un libro, un
grande libro, per trovare tanto di voi stessi sino a
dare corpo a quanto custodite dentro, sino a tro-
vare risposte a domande che vi aiutano, ci aiuta-
no, ad emergere dal buio del male al bene, sem-
pre possibile, perché il bene è ostinato.
Noi tutti, insieme, dovremmo scrivere una let-
tera a chi ora, anno 2024, ricopre la carica di Mi-
nistro dell’Istruzione e del Merito, una lettera, in
cui chiedere che la scuola sia la spina dorsale del
Paese tutto e, in situazioni come quelle vissute
da Emilia e compagne di pena, l’obiettivo più
bello per ritrovare la vita, la vera vita, malgrado
il reato commesso. Un reato di cui Emilia ha pie-
na consapevolezza:
“… il male che subisci, adesso lo so, è molto
meglio di quello che fai. Dal male che fai non c’è
via di uscita.”
Anni di carcere minorile, anni di comunità e
legami che aiutano a non fare naufragio.
Non sempre. Il suicidio non è un’eccezione in
quei luoghi. E così l’autolesionismo. Accogliere
il dolore del proprio corpo e, per un po’, mettere
a zittire il rumore insopportabile nella testa.
Arriva poi il momento in cui si è liberi. La pe-
na inflitta scontata. Il bisogno di chiudere la por-
ta al passato forte, il bisogno di trovare un luogo
in cui, in anni lontani, si è stati felici. [continua]
Energenze di Mario Agostinelli
63. Da Suviana a Zaporizhia
Viviamo nell’Antropocene: un’era recente, non
ancora abbastanza assimilata nella consapevolezza
comune, in cui la società umana è scossa da eventi
dei quali è protagonista attiva, nonostante mettano
in discussione la sua integrità, la continuità, della
sua storia, se non, addirittura, la sua sopravviven-
za.
L’incontrollabilità di tecnologie che, quando si
scatenano, sfuggono al controllo democratico e
sociale, è diventato un problema tragico della no-
stra era. Siamo rimasti scossi dalla tragedia di Su-
viana, ma ad ogni imprevisto stentiamo a cercare
risposta. Sembra che l’artificiale sfugga di mano
all’umano.
Qui provo ad esaminare un caso particolare –
utilizzando molte fonti di informazione – da Euro-
news ad Indipendent, ad Al Jazeera, al Guardian -
in cui la follia della guerra, assieme all’insistenza a
protrarla con l’invio di armi sempre più sofisticate
e sempre più deflagranti, trova un punto di svolta
drammatico nel bombardamento della centrale di
Zaporizhzhia. Le versioni propagandistiche delle
due parti in conflitto, che si accusano a vicenda del
lancio di ordigni, non limitano certo il pericolo im-
minente di un disastro incalcolabile, tutt’altro che
irripetibile.
Zaporizhzhia non è solo la centrale più potente
di Europa, ma può diventare l’Hiroshima del nuo-
vo millennio, confermando la tragica continuità tra
il nucleare civile e quello militare. Il pericolo di
una catastrofe si era già avvicinato un anno fa,
quando il bacino della centrale idroelettrica di Ka-
khovka, con l’abbattimento […] [continua]
4. Racconti
• Fortuna e Sapienza di Giuseppe Gesano
«Immortalis eris si sapias, iuvenis»
La scritta, in cima all’architrave che sovrasta il grande affresco di Mario Sironi nell’Aula Magna della
Sapienza Università di Roma, promette vita eterna a chi sa. Il verbo al futuro e un congiuntivo nell’ele-
gante uso di un ottativo potenziale sono indirizzati al vocativo che chiude la frase e trasformano l’affer-
mazione in una esortazione professorale al giovane nell’impegnarsi nel «doctrinæ studium», come è
scritto nella prima parte della sentenza, che qui non riporto. Si tratta di una frase certamente apocrifa,
costruita dalla retorica del periodo fascista su un repertorio ciceroniano, così come con un lessico vincia-
no fu costruita qualche anno dopo la frase «La luce della scienza cerco e 'l beneficio» che campeggia in
un’altra Aula Magna qui vicino, quella del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
«Dotte sentenze», commento a mio nipote Giulio che sono riuscito a convincere ad accompagnarmi a
un concerto della IUC nella sala universitaria, «che, come i proverbi popolari, contengono una buona do-
se di verità e una certa dose d’inganno; quanto meno per la loro astrattezza e genericità».
«Ma sì!», fa lui quasi seccato. «A me sembra che, al massimo, il sapere dia un’immortalità – come
dire? – del passato: un mucchio di nozioni che una volta stavano dentro le enciclopedie […] [continua]
Recensioni di saggi e critica di PierLuigi Albini
258. Ascesa e trionfo dei mammiferi di Steve Brusatte
Una lettura utilissima, questa, anche per cancellare generiche informazioni sbagliate che usualmente cir-
colano nell’opinione diffusa, la prima delle quali è che i mammiferi siano venuti dopo i dinosauri. L’au-
tore è un famoso paleontologo, uno dei massimi studiosi dei dinosauri - uno dei suoi testi di successo in-
ternazionale è stato il precedente Ascesa e caduta dei dinosauri, Utet. Inoltre, il libro si fa piacevolmente
leggere, è stato scritto, quasi come un thriller per i colpi di scena che Brusatte rappresenta nei diversi
passaggi evolutivi descritti. E qui va ribadito un concetto evoluzionistico duro da digerire, anzi proprio
indigesto, per chi continua a pensare che la storia naturale del mondo ha un culmine, un esito il cui finale
era stato già tracciato, ovvero la comparsa dell’umanità. Perché proprio la scomparsa dei dinosauri
(parziale, perché gli uccelli attuali sono i discendenti di una specie di sauri sopravvissuti), dovuta come si
sa all’impatto di un enorme asteroide, delle dimensioni mediamente stimate di 17-23 chilometri, ci dice
che noi siamo qui grazie a quel tragico evento casuale.
Il fatto ormai accertato è che “le origini dei primi mammiferi risalivano all’umido regno di paludi car-
bonifere dove, ben 325 milioni di anni fa, la loro stirpe ancestrale si divise da quella dei rettili” – scrive
Brusatte. Questa divisione avvenne diversi milioni di anni prima di una delle più grandi estinzioni di
massa della storia […] [continua]
5. Segnalazioni
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Editor e publisher: PierLuigi Albini
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Andrea Daniele Signorelli, La nuova frontiera delle big tech: leggere la mente