2. La loro indole si era definita nel corso di secoli
di guerre ininterrotte.
Ritenevano le discussioni artistiche e
filosofiche, tanto care ai greci, perdita di
tempo e oziosità.
I romani ebbero con l’arte un
rapporto problematico. Infatti
erano più interessati alle questioni
concrete, che non a quelle astratte.
Il rapporto tra arte e romani nacque grazie alle
innumerevoli ricchezze derivate dalla spoliazione
dei templi delle città dei popoli vinti.
4. Oltre alle macchine venivano
utilizzate tecniche costruttive.
L’architettura romana basa i propri schemi
costruttivi sul principio dell’arco e della
volta. L’uso di questi permise di coprire
spazi immensi.
Per fare ciò furono aiutati da
nuove e potenti macchine da
cantiere come, la gru.
Arco
Volta
Cupola
5. L’arco e composto da un
insieme di elementi di
pietra sagomata o di
mattoni detti conci.
I conci si dispongono in
modo che i giunti
vengano indirizzati ad
un unico centro che è nel
centro del cerchio.
L’arco si comincia a costruire dai due
estremi. Per tale ragione, finché non si pone
il concio di chiave, l’arco non è finito. È
quindi sostenuto da una centina.
6. Volta a botte
Volta a crociera
Volta a padiglione
Le volte più comunemente
usate dai romani furono di 3 tipi.
La volta si basa sul principio
dell’arco, risulta composta da tanti
conci affiancati che trasmettono alle
imposte il peso proprio e di tutto
quello che gli sta sopra.
7. La volta a botte e la più
semplice tra le coperture in
muratura e viene impiegata
soprattutto per coprire spazi di
forma rettangolare.
8. La volta a crociera è data
dall’intersezione di due volte a
botte le cui direttrici stanno sui
quattro lati dell’ ambiente da
ricoprire.
9. La volta a padiglione è ottenuta
dall’intersezione di due volte a
botte che hanno le linee di
imposta sui lati opposti
dell’ambiente da coprire.
10. È un particolare tipo
di volta a botte che
ha le generatrici
costituite da due
cerchi concentrici.
11. La malta veniva usata per costruire.
Questo materiale è formato dalla calce e dalla sabbia
oppure dalla calce e dall’acqua.
Unendo alla malta ghiaia o scaglie di pietra si otteneva
il calcestruzzo, un materiale duro come la pietra.
I paramenti murari erano eseguiti con
apparecchiature di conci che in base al materiale
impiegato, venivano identificati in sei modi.
Opus mixtum
(opera mista)
Opus incertum
(opera incerta)
Opus reticulatum
(opera reticolata)
Opus vittatum
(opera listata)
Opus testaceum
(opera di mattoni)
Opus spicatum
(opera a spiga)
Calcestruzzo
12. Gli accampamenti militari
avevano una forma quadrata
circondati da mura.
Divisi in quattro settori da
due strade perpendicolari, il
cardo e il decumano.
Si tracciavano, poi, delle vie
parallele al cardo e al
decumano, questa operazione
si chiamava centuriazione.
13. Erano precedute da un
fossato, ed erano costituite
da conci in tufo uno sopra
l’altro.
Le Mura serviane che
circondavano Roma
sono le più imponenti,
lunghe 10 km.
La Porta Palatina è una
costruzione romana che
consentiva l'accesso da
settentrione ad Augusta
Taurinorum. Circondavano la città
a cui si poteva
accedere grazie a delle
porte in
corrispondenza del
cardo e del decumano.
14. Larga 3 metri, ha una forma
leggermente convessa così
l’acqua piovana defluisce ai lati,
ed è composta da tre strati.
Massi, impediscono che l’acqua
ristagni è sono un basamento solido.
Sabbia e ghiaia.
La pavimentazione, con ciottoli
arrotondati o con piastre battute
sul composto sottostante.
15. Nella società romana assunsero importanza le grandi
opere pubbliche di unità comune e militare.
Per ogni edificio i romani crearono una forma
architettonica in base alle loro funzioni.
Ponte
Acquedotto
Terme Templi
Arco di
Trionfo
Teatri
Anfiteatro
Circo
16. Costruire i ponti era
considerato sacro.
Roma all’inizio aveva il Pòns
Sublìcius, un ponte di legno.
Più tardi si costruirono in
muratura.
A Roma ne furono costruiti
molti sul Tevere solo dopo
che riuscirono a conquistare
le due sponde.
Uno dei più integri e dei più
raffinati dell’antichità è il ponte
di Augusto e Tiberio a Rimini,
totalmente in pietra bianca
d’Istria. Formato da 5 arcate dei
quali uno a sesto acuto.
17. Per l’approvvigionamento
idrico nelle città vi
provvedevano gli acquedotti.
Venivano costruiti dalla
sorgente fino al centro della
città.
A Roma il più spettacolare è
l’acquedotto Claudio, il suo percorso
è di 70 km formato da arcate
sostenute da robusti piloni.
18. Era la fognatura della
città che raccoglieva le
acque piovane e di
scarico riversandole
nel Tevere.
È una delle più antiche
condotte fognarie dell’antica
Roma.
È costituita da un arco con
triplici ghiera concentrici.
19. È proprio qui che i romani si
incontravano per chiacchierare e
prendere decisioni politiche. I
romani chiamavano, così, i grandi
complessi di bagni pubblici.
Le Terme di Caracalla, costituiscono
uno dei più grandiosi esempi di terme
imperiali di Roma, essendo ancora
conservate per gran parte della loro
struttura e libere da edifici moderni.
Le terme erano destinate a un uso per
il popolo.
20. Con le terme di Traiano il grande
complesso dei bagni fu circondato
da un muro esterno che
racchiudeva giardini biblioteche e
fontane.
Le terme avevano palestre, vasche
con acqua a diversa temperatura,
spogliatoi, sovrastati da volte a
crociera e archi con affreschi e
mosaici.
21. Dall'età repubblicana furono costruiti
in tufo e travertino, mentre in epoca
imperiale fu utilizzato anche il marmo.
L‘architettura romana
sacra fu influenzata dai
canoni dei greci e degli
etruschi.
È sopra ad un alto podio, accessibile da
una scalinata frontale.
È più importante la facciata, mentre il
retro è spesso addossato a un muro di
recinzione.
Gli ordini usati sono il corinzio, lo
ionico, il tuscanico ed il composito.
22. È molto ricco di affreschi,
statue e marmi che
compongono anche il
pavimento. L’unica fonte di
luce è un grande oculo posto
alla sommità della cupola.
L'edificio ha un pronao collegato ad
un'ampia cella rotonda per mezzo di una
struttura rettangolare.
Venne costruito come tempio
dedicato alle divinità di tutte le
religioni.
Prima non era visibile la parte cilindrica
perché era coperta da un muro fra il
pronao e la parte rotonda.
23. Un arco trionfale o
arco di trionfo è una
costruzione con la
forma di una
monumentale porta ad
arco, solitamente
costruita per celebrare
una vittoria in guerra.
24. Il Circo Massimo, di cui
abbiamo pochissimi resti, è
un antico circo, costruito a
Roma, situato nella valle
tra il Palatino e l'Aventino.
Il circo era dedicato alle corse di
cavalli, era composto da un’arena
tutt’intorno ad una pista divisa in
due corsie da un lungo rialzo con
obelischi e altari posto al centro.
25. L'anfiteatro è un edificio di forma
ellittica usata per spettacoli
pubblici. veniva usato per i giochi
gladiatori.
L’Anfiteatro Flavio è il più famoso
anfiteatro romano, ed è situato nel
centro della città di Roma. In grado di
contenere fino a 50.000 spettatori, è il
più grande e importante anfiteatro
romano, nonché il più imponente
monumento della Roma antica.
26. L'uso della scena è più complesso
per l'uso di macchinari.
Compare il sipario, che durante la
rappresentazione si abbassa in un
incavo, il velario, è utilizzato per
riparare gli spettatori dal sole.
Utilizza il modello del teatro
greco, apportandovi alcune
modifiche.
Le gradinate semicircolari
della cavea poggiano su archi e
volte in muratura, e sono
collegate alla scena con loggiati
laterali.
Così ha una facciata esterna
ornata e monumentale.
Teatro di Marcello
27. I migliori esempi di pittura romana
sono sicuramente quelli trovati a
Pompei e a Ercolano. I Romani la
pittura e l’arte in generale
l’hanno avuta e scoperta grazie
alle tante conquiste, soprattutto
in Grecia.
Siamo soliti dividere laSiamo soliti dividere la
pittura romana inpittura romana in
quattro stili.quattro stili.1° stile
2° stile 3° stile
4° stile
28. Si diffuse tra il II secolo e la prima
metà del I secolo a.C., ed è detto a
incrostazione e imita un rivestimento
in lastre di marmo. Le lastre erano
simulate modellando dello stucco che
in seguito venivano colorate. Fu usato
soprattutto nelle abitazioni
mediterranee.
Un esempio è la casa di Sallustio.
29. Si diffuse tra metà del I secolo e
il I secolo a.C. e simula nelle
pareti delle architetture, tutte
reali e proporzionate. Un
esempio è la villa dei misteri,
che con gli affreschi
rappresentano un rito di
iniziazione ai misteri dionisiaci.
30. Si diffuse tra la fine del I secolo a.C. e il 60
a.C., e si configura come puramente
ornamentale. Si tratta di architetture esili,
irreali, con fiocchi, nastri e improbabili
timpani. C’è anche molta vegetazione,
come nella villa di Livia.
31. Si diffuse nella seconda metà
del I secolo a.C., si serve di
prospettive architettoniche,
ed è molto fantasiosa.
Le decorazioni sono
sovrabbondanti e ci sono
quadri a soggetto mitologico,
come il terzo stile.
Un esempio significativo è la
Casa dei Veti a Pompei.
32. La domus romana aveva poche
aperture verso l’interno e alti
muri,per isolare la confusione
esterna. Molti cittadini però
abitavano in condomini, dove i
cortili erano piccoli e di uso
comune e al piano terra c’erano
botteghe e magazzini. I cittadini
più ricchi avevano anche molte
ville in campagna.
33. La porta che da sulla strada si
apre sul fauces, il corridoio che
conduceva all’atrium, uno spazio
quadrato aperto verso l’alto, dove
c’era il compluvium, e nell’atrium,
per contenere l’acqua piovana
stava l’impluvium, una specie di
vasca. Attorno all’atrio c’erano i
cubicula, stanze da letto. Dopo
l’atrio è situato il tablinum,
affiancato dalle alae. Al di là del
tablinium si apriva il giardino, con
attorno delle stanze.
35. Il genere artistico più importante nella scultura
romana è il ritratto. A differenza della scultura
greca, che difficilmente ritrae il soggetto con le
sue caratteristiche proprie idealizzandolo, la
statuaria romana cerca la somiglianza.
Oltre all’arte nobiliare esiste anche l’arte plebea
molto legata alle idee italiche che a quelle
ellenistiche. È molto più rustica, ma carica di
significato.
Ritratto
36. I romani cercarono la somiglianza con gli individui raffigurati.
Avevano un culto per i loro avi e i nobili soprattutto avevano nei
cortili delle domus le maschere di cera dei loro parenti che
facevano sfilare ai funerali. Dalla maschera poi si passa al busto
ovvero solo l’immagine del viso e del collo.
Al contrario dei ritratti privati che somigliavano molto alla
persona, i ritratti ufficiali erano molto più simili a quelli greci e
quindi erano più idealizzati.
39. L’arte plebea riprende le idee italiche ed è molto
più rustica dell’arte nobile. Il termine plebeo non è
dispregiativo ma indica tutta la popolazione al di
fuori dei nobili e dei senatori. Si può dire che sia
un’arte gerarchica infatti le figure più sono
importanti più sono grandi e quindi è anche
simbolica.
40. In questo particolaresi notalagerarchiadellefigure. Raffigura
unaprocessionesacrificaleegli animali chesono appunto il
sacrificio sono raffigurati più grandi.
41. In questa lastra si notano le caratteristiche
dell’arte plebea. I riferimenti prospettici e le
proporzioni sono sfasati. Nel corteo in basso le
proporzioni ci sono essendo quelli più piccoli più
lontani ma la prospettiva manca del tutto perché
sono sullo stesso piano. Un accenno di prospettiva
c’è nei musicisti e nelle donne a sinistra ma
mancano le proporzioni essendo i musicisti più
42. Un’altra caratteristica dell’arte romana era ilUn’altra caratteristica dell’arte romana era il
rilievo storico o celebrativo con la funzione dirilievo storico o celebrativo con la funzione di
ricordare ai postumi un evento storico oricordare ai postumi un evento storico o
celebrare le gesta di un personaggio.celebrare le gesta di un personaggio.
43. L’Ara Pacis venne costruita tra il 13 a.C. e il 9L’Ara Pacis venne costruita tra il 13 a.C. e il 9
d.C. in onore della vittoria di Ottaviano ind.C. in onore della vittoria di Ottaviano in
Spagna e Gallia. È un recinto quadrato posto suSpagna e Gallia. È un recinto quadrato posto su
un podio. All’interno c’è l’altra con le coppe per iun podio. All’interno c’è l’altra con le coppe per i
sacrifici.sacrifici.
44. La Colonna TraianaLa Colonna Traiana
fu eretta tra il 110 e ilfu eretta tra il 110 e il
113 d.C. per celebrare113 d.C. per celebrare
la vittoria di Traianola vittoria di Traiano
in Dacia.in Dacia.