Intervento di Irene Baronchelli al convegno Uneba di Rimini www.uneba.org/tag/convegno-rimini

1. Convegno Nazionale – Rimini 26 settembre 2019
L’invecchiamento:
sfide e opportunità per la società di domani
Fragilità e vulnerabilità nei territori urbani e nelle «aree interne»
Irene Baronchelli
Psicologa – Fondazione Casa Serena Onlus

2. Territori Bergamasco
Convegno Nazionale Uneba - Rimini settembre 2019
Irene Baronchelli – Psicologa Fondazione Casa Serena Onlus
ATS Bergamo
• ASST-PG23: Bergamo, Alta e Bassa Val Brembana
• ASST-BG Ovest: Valle Imagna, Isola Bergamasca, Alta e
Bassa Pianura Bergamasca
• ASST-BG Est: Alta e Bassa Val Seriana, Val di Scalve, Val
Cavallina e Lago d’Iseo

3. Chi sono le persone e le famiglie fragili?
L’individuo è un soggetto complesso, composto da varie dimensioni
fisiche, cognitive, biologiche, psicologiche, economiche, spirituali e
sociali.
“La fragilità è uno stato dinamico che colpisce un individuo che
sperimenta perdite in uno o più domini funzionali (fisico, psichico,
sociale), causate dall’influenza di più variabili che aumentano il rischio
di risultati avversi per la salute (Gobbens 2010)”.
Gli equilibri all’interno della famiglia si modificano e la rendono più
vulnerabile esponendo tutto il sistema ad una situazione di rischio,
vanno costruiti nuovi meccanismi di protezione.
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Dott.ssa Irene Baronchelli

4. Servizi della Fondazione
• Accoglienza residenziale per 200 persone di cui 15 in un reparto
specializzato per malati di Alzheimer
• Ricoveri temporanei della durata massima di due mesi nel limite di 7 posti
letto
• Centro Diurno Integrato
• Assistenza Domiciliare Integrata
• RSA Aperta
• UCP-Dom
• Servizio di Assistenza Domiciliare
• Cure Intermedie
In questa relazione parlerò dei servizi domiciliari
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Dott.ssa Irene Baronchelli

5. Chi sono le persone fragili di cui la Fondazione si occupa
con i servizi domiciliari
• Grandi anziani
• Malattie neurodegenerative
(demenze, SLA, SM, Parkinson)
• Persone in condizione terminali
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Dott.ssa Irene Baronchelli

6. Quali i bisogni delle persone e delle famiglie
• Evitare l’isolamento
• Orientarsi nei servizi
• Avere garanzia di continuità nell’assistenza
• Individuare un punto di riferimento
• Sentirsi accolti e compresi
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Dott.ssa Irene Baronchelli

7. Quali servizi per rispondere a questi bisogni?
Da parte del Sistema Sanitario Regionale
• Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)
• Unita di Cure Palliative Domiciliari (UCP-Dom)
• RSA Aperta
• Centro Diurno integrato (CDI)
• Cure Intermedie
Da parte dei Servizi Comunali
• Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD)
• Voucher a sostegno delle persone fragili
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Dott.ssa Irene Baronchelli

8. Cosa garantisce una buona rete dei servizi?
• Supporto alla famiglia
(sanitario, assistenziale,
psicologico ed economico)
• Orientamento ai servizi
• Ritardo o evitamento
dell’istituzionalizzazione
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Dott.ssa Irene Baronchelli

9. Quali le criticità di questa rete?
• Autoreferenzialità dei servizi
• Difficoltà nella costruzione di un
progetto condiviso
• Continue sperimentazioni che
confondono gli utenti, ma anche
gli enti
• Talvolta il buon funzionamento
della rete è ancora legato alle
relazioni tra le persone piuttosto
che alle relazioni tra i servizi
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Dott.ssa Irene Baronchelli

10. Caso clinico 1
• Sig.ra nata nel 1935 residente in un paese vicino alla sede della Fondazione, cui viene posta
diagnosi dal CDCD nel 2017 con indicazione di attivare la misura RSA Aperta;
• Due figli maschi e un compagno convivente;
• Il figlio, molto confuso e poco consapevole della malattia, si presenta agli uffici dell’assistenza
domiciliare per attivare la RSA Aperta;
• Valutazione al domicilio;
• Attivazione del servizio per addestramento all’igiene, importanti disturbi del comportamento.
• Situazione attuale: nel corso dell’assistenza con il supporto dell’equipe dei servizi domiciliari si è
attivata l’ADI, usufruisce dei pasti, ha iniziato a frequentare i gruppi di stimolazione cognitiva, il
figlio ha presentato domanda per il CDI.
• Cosa abbiamo ottenuto: in questi anni la sig.ra è sempre stata seguita, il figlio ha trovato negli
operatori della Fondazione un punto di riferimento e un orientamento rispetto alla gestione e
progressione della malattia, evitando l’isolamento della sig.ra e della famiglia stessa e abbassando
i livelli di conflitto tra madre e figlio, con un importante ritardo all’istituzionalizzazione.
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Dott.ssa Irene Baronchelli

11. Caso clinico 2
• Sig. del 1954 affetto da SLA, diagnosi posta da circa due anni,
importante peggioramento negli ultimi mesi;
• Vive con la moglie e ha una figlia lavoratrice e neomamma;
• L’attivazione dell’ADI è per fisioterapia e controllo del dolore;
• Al nostro primo accesso infermieristico la moglie ci mostra un foglio
scritto e firmato dal marito in cui dichiara di «non volere accanimento
terapeutico».
Qui inizia il lavoro di tutta l’equipe
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Dott.ssa Irene Baronchelli

12. Caso clinico 2
Quali passaggi sono stati fatti
• Contatti con il neurologo per compilazione DAT;
• Supporto alla famiglia nella definizione del setting di cura;
• Gestione emotiva del paziente e della famiglia, ma anche dell’equipe
di cura (gestire il senso di impotenza di tutti);
• Accompagnamento all’hospice passo passo;
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Dott.ssa Irene Baronchelli

13. «Senza amore non
potremmo
sopravvivere. Gli
esseri umani sono
creature speciali e
prendersi cura gli uni
degli altri a vicenda è
la base stessa della
nostra vita.»
Dalai Lama