L'evoluzione del concetto di paesaggio, attività alternativa alla religione cattolica.
Gaye Ekici 3^A Prof.ssa Laura Sferlazzo - Scuola secondaria Prandoni di Torno
Il Surrealismo si fonda sull'idea di un grado di realtà superiore connesso a certe forme d'associazione finora trascurate, sull'onnipotenza del sogno, sul gioco disinteressato del pensiero. Tende a liquidare definitivamente tutti gli altri meccanismi psichici e a sostituirsi ad essi nella risoluzione dei principali problemi della vita
Il Manifesto viene preceduto da una polemica, quando Breton dichiara che Simbolismo e Cubismo erano ormai superati. La polemica riguarda anche il nome del movimento, che non sarebbe stato una novità, bensì già utilizzato da Guillaume Apollinaire nella sua critica sull'Orfismo. Il Manifesto verrà inserito come prefazione ad un testo di Breton dal titolo Poisson Soluble, una raccolta di prose delle quali 32 sono automatiche.
Tullio Pericoli, I paesaggi, Fuori collana, 2013, pp. 488, ADELPHI - Salvatore Settis, Paesaggi in pericolo, Il Sole 24 del 24/11/2013
"… a ricordarci che la terrache il pittore esploraè la nostra,e che il suo sguardo implacabilmente amorososi posa sul nostro suolo proprio mentre troppi fra noilo vanno devastando"
L'evoluzione del concetto di paesaggio, attività alternativa alla religione cattolica.
Gaye Ekici 3^A Prof.ssa Laura Sferlazzo - Scuola secondaria Prandoni di Torno
Il Surrealismo si fonda sull'idea di un grado di realtà superiore connesso a certe forme d'associazione finora trascurate, sull'onnipotenza del sogno, sul gioco disinteressato del pensiero. Tende a liquidare definitivamente tutti gli altri meccanismi psichici e a sostituirsi ad essi nella risoluzione dei principali problemi della vita
Il Manifesto viene preceduto da una polemica, quando Breton dichiara che Simbolismo e Cubismo erano ormai superati. La polemica riguarda anche il nome del movimento, che non sarebbe stato una novità, bensì già utilizzato da Guillaume Apollinaire nella sua critica sull'Orfismo. Il Manifesto verrà inserito come prefazione ad un testo di Breton dal titolo Poisson Soluble, una raccolta di prose delle quali 32 sono automatiche.
Tullio Pericoli, I paesaggi, Fuori collana, 2013, pp. 488, ADELPHI - Salvatore Settis, Paesaggi in pericolo, Il Sole 24 del 24/11/2013
"… a ricordarci che la terrache il pittore esploraè la nostra,e che il suo sguardo implacabilmente amorososi posa sul nostro suolo proprio mentre troppi fra noilo vanno devastando"
La Mente Artistica - Prof. Giuseppe Zollo - Complexity Management Summer SchoolComplexity Institute
Intervento del Prof. Giuseppe Zollo - Prof. Ordinario presso l'Università Federico II di Napoli - all'interno della Complexity Management Summer School 2018, dedicata alla complessità della mente
Power Point esaustivo esplicativo delle tendenze generali postimpressioniste con approfondimento sui maggiori artisti esponenti di questa corrente: Cézanne, Gauguin, Seurat, Van Gogh e Henri de Toulouse-Lautrec.
2. Quali sono le funzioni della rappresentazione del paesaggio?
21/02/2013 Il Paesaggio 2
3. Un paesaggio può esprimere l’ordine delle cose, un senso di armonia
in cui l’uomo si sente integrato o delle regole che razionalizzano la
natura rendendola a misura d’uomo
Il paesaggio può essere anche maestoso e al di sopra delle forze
dell’uomo, farlo sentire poco importante ma allo stesso tempo
affascinarlo
Ancora il paesaggio può esprimere quell’insieme complesso di
fenomeni che l’uomo non può afferrare completamente
21/02/2013 Il Paesaggio 3
4. Il paesaggio di Canaletto nasce con
l’intenzione di esprimere una
rappresentazione obiettiva: sfrutta la
precisione della camera ottica
Il bello è legato alla sensazione
concreta
Il Bacino di San Marco verso est (1730 circa, Boston, Museum of Fine
Arts)
21/02/2013 Il Paesaggio
6. Con la nascita del pittoresco la natura
con i suoi mille fenomeni fa sentire
l’uomo ancora in armonia con la
realtà. Non è l’arte a riprodurre la
natura ma è la natura a dover
riprodurre un effetto “artistico”. Una
certa trasandatezza esprime il dato
poetico.
Il fenomeno visivo è anche memoria e
deve essere riprodotto in ogni minima
sensazione. La rappresentazione coglie
le sensazioni una per una.
La bellezza non coincide più
necessariamente con l’ordine. E’ il
gusto a determinare la bellezza, ma è
soggettivo e deve essere educato. John Constable.m1811 - 1812 o 1817
Esistono quindi ancora dei modelli. Olio su tela, 101,7×127 cm, Tate Gallery, Londra
21/02/2013 Il Paesaggio 6
8. La natura, superiore all’uomo, lo
attrae e lo spaventa.
Bello è ciò che crea turbamento ma un
turbamento moderato
William Turner, La nave degli schiavi,
1840; olio su tela, 90.8 x 122.6 cm; Museum of Fine Arts, Boston
21/02/2013 Il Paesaggio 8
12. La natura nel realismo si contrappone
all’industria. E’ lo spirito libero contro
l’alienazione del lavoro .
Il paesaggio diventa documentazione
della vita quotidiana che si riappropria
del proprio tempo.
Gustav Courbet
1856, Ragazze sulle rive della Senna, olio su tela, 174 x 206 cm.,
Museo del Petit Palais, Parigi
21/02/2013 Il Paesaggio 12
14. Nei Paesaggi di Millet emerge la
dignità dei contadini, il profondo
legame con la terra, il senso di
spiritualità che li lega attraverso il
lavoro, alla natura.
E’ una natura poetica ma da cui
emerge un forte senso poetico e
mistico.
Jean-Francoise Millet,
L'Angelus (1857-1859), olio su tela, 55,5 x 66 cm., , Parigi, Musée
d'Orsay
21/02/2013 Il Paesaggio 14
16. Il paesaggio di Manet, pur costruito
attraverso lo studio dei classici e con
precisi riferimenti iconografici, è
quello della visione, come fenomeno
visivo puro che nasce nello sguardo e
si risolve tutto nel colore e nella forma
Eduard Manet
Colazione sull'erba (1863), olio su tela, 208 x 264 cm., Musée
d'Orsay
21/02/2013 Il Paesaggio 16
18. Gli impressionisti partendo dalle
ricerche coloristiche di Manet vogliono
rappresentare esattamente ciò che
l’occhio vede a livello percettivo, in
maniera sistematica. La pennellata si
suddivide in piccoli tocchi a voler
registrare ogni minima variazione della
luce che così rifratta registra la gamma
cromatica di cui è composta.
Claude Monet,
Il ponte di Argenteuil (1874), olio su tela, 80 x 60 cm., Museo
d'Orsay
21/02/2013 Il Paesaggio 18
21. In Cezanne la natura è rappresentata
nel momento in cui viene a formarsi
nella mente di chi la osserva. Il
paesaggio che vediamo è quello che si
determina dal confronto tra l’atto
percettivo e le forme archetipe che la
nostra mente conosce. La veduta
diventa quindi un atto di
appropriazione della realtà e la natura
viene resa razionale attraverso un
rapporto dialogico tra atto percettivo
e conoscenza. La mente razionale
rende razionale il fenomeno visivo.
Il fenomeno, momentaneo, diventa
eterno attraverso le regole, diventa
sistema
Paul Cezanne,
La montanga Saint-Victoire, 1905,olio su tela, 63×83 cm, Kunsthaus,
Zurigo
21/02/2013 Il Paesaggio 21
23. La natura in Van Gogh è dotata di
forze che l’uomo non può
comprendere fino in fondo. L’uomo di
fronte allo scatenarsi della sua forza
rimane affascinato ma si sente
completamente posseduto da essa e
impossibilitato a controbbatterla .
Vincent Van Gogh,
Campo di grano con volo di corvi, olio su tela, 50,3x103 cm, 1890,
Van Gogh Museum, Amsterdam
21/02/2013 Il Paesaggio 23
27. Con l’ Art Novau la natura invade la
città e la trasforma. I materiali sono
quelli dell’industria ma piegati
all’eleganza e alla fantasia tipica degli
elementi naturali. Così la natura si
riappropria degli spazi della vita.
Il Paesaggio urbano diventa paesaggio
di natura come in un capovolgimento
di immagine.
Hector Guimard,
Entrata della metropolitana di Parigi, 1898
21/02/2013 Il Paesaggio 27
28. In Munch la natura urla dal profondo
fino a stravolgere tutto il visiibile. E’ la
natura tradita dall’uomo a gridare il
suo strazio ma solo l’artista la sente
dentro di sé rimanendone annientato.
Il Paesaggio diventa simbolo
dell’angoscia interiore.
Edvar Munch,
L’urlo o Il grido, 1893, olio, tempera, pastello su cartone, 83,5×66
cm, Galleria nazionale, Oslo
21/02/2013 Il Paesaggio 28
29. La natura dei futuristi è una natura
ambigua: da una parte è l’inno al
futuro e quindi alla natura dominata
dall’uomo, dall’altra è una natura
dinamica, esplosiva, affascinante.
Umberto Boccioni,
La città che sale, 1910, olio su tela, 199,3×301 cm, Museum of
Modern Art, New York
21/02/2013 Il Paesaggio 29
31. Il Paesaggio di Matisse è un paesaggio
minimale che si esprime tutto nel
colore. È il mondo sul quale le donne
danzano tenendosi per mano. E’ una
natura nella sua essenza primordiale,
potente ma su di essa l’uomo danza.
Henri Matisse,
La danza ( II versione ), 1910, Olio su Tela, 260×391 cm, Museo
dell'Ermitage di San Pietroburgo
21/02/2013 Il Paesaggio 31