L'IMPRESSIONISMO
Nel 1874 un gruppo di giovani pittori francesi, al rifiuto
da parte degli organizzatori del Salon parigino di
esporre le loro opere, organizzano una mostra
alternativa nello studio del fotografo Félix Nadar, a
Parigi. Proprio in questa occasione venne usato per la
prima volta il termine “Impressionismo” in tono
dispregiativo. La tecnica di questi artisti fu così
rivoluzionaria che solo pochi la apprezzarono, mentre la
maggior parte dei critici rimase scandalizzata.
I protagonisti più importanti di questa breve ma intensa
stagione artistica furono: Claude Monet, Edgar Degas,
Pierre-Auguste Renoir e Camille Pissarro.
Nel 1886 si svolse a Parigi l'ultima mostra degli
Impressionisti.
L'Impressionismo - Giulia Visconti
UN NUOVO USO DEL COLORE

Gli Impressionisti si svincolano dal
disegno ed usano il colore per
identificare le forme. Il pittore accosta
colori complementari (come il verde e
il rosso, l'arancio e il blu, il giallo e il
violetto), che vicini conferiscono al
dipinto il massimo della luminosità. I
colori complementari vengono spesso
impiegati per dipingere le ombre,
come nel dipinto di Claude Monet “La
Cattedrale di Rouen, primo sole”
(1894)

L'Impressionismo - Giulia Visconti
DIPINGERE LA REALTA' COME APPARE

Gli Impressionisti non volevano rappresentare la
realtà com'è, ma piuttosto come essa appare in un
determinato momento. Ecco perché molti di essi
cercavano di fissare particolari atmosfere luminose
dipingendo en plein aire, cioè all' aria aperta:
portavano direttamente il cavalletto “sul posto” e,
grazie all'uso dei primi colori a olio in tubetto,
realizzavano le loro opere senza rielaborarle in
atelier. Ciò consentiva loro di rappresentare con
maggiore efficacia la qualità della luce tenendo conto
della stagione, dell'ora, delle condizioni climatiche.
Il quadro impressionista non è altro che la
registrazione immediata di una sensazione visiva.
L'Impressionismo - Giulia Visconti
ISTANTANEE DI VITA URBANA

Come i pittori realisti, gli impressionisti rifiutarono i
soggetti storici, mitologici o religiosi tipici della pittura
accademica (alla quale, infatti, si oppongono). Erano
più interessati a “sorprendere” aspetti della realtà
circostante: paesaggi naturali ma anche urbani,
popolati da gente comune.
Ecco perchè, osservando i loro quadri, possiamo avere
un'immagine interessante di quella capitale dell'arte e
della cultura che fu, nella seconda metà
dell'Ottocento, Parigi.

L'Impressionismo - Giulia Visconti
UNA STAZIONE FERROVIARIA

Gli impressionisti sapevano di vivere in un'epoca di
grandi trasformazioni culturali, sociali ed economiche.
L'industrializzazione aveva ormai cambiato il volto del
mondo occidentale ed erano soprattutto le grandi città
ad offrire lo spettacolo di un nuovo stile di vita
proiettato verso il futuro. L'interno della stazione
parigina di Saint-Lazare, con il treno in arrivo che
sbuffa all'interno di una moderna costruzione in vetro
e metallo è stato più volte rappresentato da Claude
Monet1840-1926). Un momento del tutto ordinario
nella vita di una grande città diviene coì lo spunto per
studiare le vibrazioni della luce che filtra attraverso le
nuvole di fumo. Così, Monet ha “nobilitato” la
tecnologia facendola entrare nell'arte.
L'Impressionismo - Giulia Visconti
IL TEMPO LIBERO E I DIVERTIMENTI

Parigi aveva anche un'altra vita: quella dello
spettacolo e dei divertimenti. Il ballo entra in molti
quadri di Renoir e Degas. Degas, che prediligeva la
danza classica, rappresentava le ballerine dell'Opera
parigina non solo durante gli spettacoli, ma anche
dietro le quinte oppure durante una lezione. Degas
era anche affascinato dai divertimenti sportivi: le
corse ippiche erano per lui un'ottima occasione per
studiare la rappresentazione del movimento.

L'Impressionismo - Giulia Visconti
“BAL AU MOULIN DE LA GALETTE”
(1876)
di Pierre-Auguste Renoir

L'Impressionismo - Giulia Visconti
“BAL AU MOULIN DE LA GALETTE”
Il dipinto rappresenta un ballo all'aperto nel locale parigino
chiamato “Moulin de la Galette” nel celebre quartiere di
Montmartre, uno dei luoghi preferiti dagli artisti del tempo.
La tecnica utilizzata è prettamente impressionista:
pennellate veloci, riflessi di luci, ombre colorate (con i colori
complementari), abolizione della linea di contorno.
La disposizione delle figure è solo apparentemente casuale;
la dinamicità della composizione viene resa dalla diagonale
che separa le figure in primo piano da quelle che danzano
più lontano.
Renoir riesce nella tela a trasmettere lo stato d'animo
collettivo di spensieratezza, leggerezza e gioia di vivere.
L'opera è un manifesto universale di festa, movimento e
vivacità.
L'Impressionismo - Giulia Visconti
“L'ASSENZIO” (1875-76)
di Edgar Degas

L'Impressionismo - Giulia Visconti
“L'ASSENZIO”

La scena dipinta da Degas si svolge all'interno di un
caffè. I protagonisti sono un uomo e una donna
dall'aria sconsolata e trasandata, con lo sguardo perso
nel vuoto, soli e incapaci di comunicare tra di loro.
La composizione è caratterizzata da un'inquadratura
di tipo fotografico. Gli spigoli dei tavolini evidenziano
la prospettiva accidentale.
Uno specchio posto alle spalle dei 2 personaggi dà
luce alla scena riflettendone i corpi.
Degas ci mostra il mondo degli emarginati, di coloro
che non partecipano alla fiducia nel progresso.

L'Impressionismo - Giulia Visconti
“I PAPAVERI” (1873)
di Claude Monet

L'Impressionismo - Giulia Visconti
“I PAPAVERI” (1873)
di Claude Monet

Blu
Rosso
Altri colori
Verde

L'Impressionismo - Giulia Visconti

L'impressionismo

  • 1.
    L'IMPRESSIONISMO Nel 1874 ungruppo di giovani pittori francesi, al rifiuto da parte degli organizzatori del Salon parigino di esporre le loro opere, organizzano una mostra alternativa nello studio del fotografo Félix Nadar, a Parigi. Proprio in questa occasione venne usato per la prima volta il termine “Impressionismo” in tono dispregiativo. La tecnica di questi artisti fu così rivoluzionaria che solo pochi la apprezzarono, mentre la maggior parte dei critici rimase scandalizzata. I protagonisti più importanti di questa breve ma intensa stagione artistica furono: Claude Monet, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir e Camille Pissarro. Nel 1886 si svolse a Parigi l'ultima mostra degli Impressionisti. L'Impressionismo - Giulia Visconti
  • 2.
    UN NUOVO USODEL COLORE Gli Impressionisti si svincolano dal disegno ed usano il colore per identificare le forme. Il pittore accosta colori complementari (come il verde e il rosso, l'arancio e il blu, il giallo e il violetto), che vicini conferiscono al dipinto il massimo della luminosità. I colori complementari vengono spesso impiegati per dipingere le ombre, come nel dipinto di Claude Monet “La Cattedrale di Rouen, primo sole” (1894) L'Impressionismo - Giulia Visconti
  • 3.
    DIPINGERE LA REALTA'COME APPARE Gli Impressionisti non volevano rappresentare la realtà com'è, ma piuttosto come essa appare in un determinato momento. Ecco perché molti di essi cercavano di fissare particolari atmosfere luminose dipingendo en plein aire, cioè all' aria aperta: portavano direttamente il cavalletto “sul posto” e, grazie all'uso dei primi colori a olio in tubetto, realizzavano le loro opere senza rielaborarle in atelier. Ciò consentiva loro di rappresentare con maggiore efficacia la qualità della luce tenendo conto della stagione, dell'ora, delle condizioni climatiche. Il quadro impressionista non è altro che la registrazione immediata di una sensazione visiva. L'Impressionismo - Giulia Visconti
  • 4.
    ISTANTANEE DI VITAURBANA Come i pittori realisti, gli impressionisti rifiutarono i soggetti storici, mitologici o religiosi tipici della pittura accademica (alla quale, infatti, si oppongono). Erano più interessati a “sorprendere” aspetti della realtà circostante: paesaggi naturali ma anche urbani, popolati da gente comune. Ecco perchè, osservando i loro quadri, possiamo avere un'immagine interessante di quella capitale dell'arte e della cultura che fu, nella seconda metà dell'Ottocento, Parigi. L'Impressionismo - Giulia Visconti
  • 5.
    UNA STAZIONE FERROVIARIA Gliimpressionisti sapevano di vivere in un'epoca di grandi trasformazioni culturali, sociali ed economiche. L'industrializzazione aveva ormai cambiato il volto del mondo occidentale ed erano soprattutto le grandi città ad offrire lo spettacolo di un nuovo stile di vita proiettato verso il futuro. L'interno della stazione parigina di Saint-Lazare, con il treno in arrivo che sbuffa all'interno di una moderna costruzione in vetro e metallo è stato più volte rappresentato da Claude Monet1840-1926). Un momento del tutto ordinario nella vita di una grande città diviene coì lo spunto per studiare le vibrazioni della luce che filtra attraverso le nuvole di fumo. Così, Monet ha “nobilitato” la tecnologia facendola entrare nell'arte. L'Impressionismo - Giulia Visconti
  • 6.
    IL TEMPO LIBEROE I DIVERTIMENTI Parigi aveva anche un'altra vita: quella dello spettacolo e dei divertimenti. Il ballo entra in molti quadri di Renoir e Degas. Degas, che prediligeva la danza classica, rappresentava le ballerine dell'Opera parigina non solo durante gli spettacoli, ma anche dietro le quinte oppure durante una lezione. Degas era anche affascinato dai divertimenti sportivi: le corse ippiche erano per lui un'ottima occasione per studiare la rappresentazione del movimento. L'Impressionismo - Giulia Visconti
  • 7.
    “BAL AU MOULINDE LA GALETTE” (1876) di Pierre-Auguste Renoir L'Impressionismo - Giulia Visconti
  • 8.
    “BAL AU MOULINDE LA GALETTE” Il dipinto rappresenta un ballo all'aperto nel locale parigino chiamato “Moulin de la Galette” nel celebre quartiere di Montmartre, uno dei luoghi preferiti dagli artisti del tempo. La tecnica utilizzata è prettamente impressionista: pennellate veloci, riflessi di luci, ombre colorate (con i colori complementari), abolizione della linea di contorno. La disposizione delle figure è solo apparentemente casuale; la dinamicità della composizione viene resa dalla diagonale che separa le figure in primo piano da quelle che danzano più lontano. Renoir riesce nella tela a trasmettere lo stato d'animo collettivo di spensieratezza, leggerezza e gioia di vivere. L'opera è un manifesto universale di festa, movimento e vivacità. L'Impressionismo - Giulia Visconti
  • 9.
    “L'ASSENZIO” (1875-76) di EdgarDegas L'Impressionismo - Giulia Visconti
  • 10.
    “L'ASSENZIO” La scena dipintada Degas si svolge all'interno di un caffè. I protagonisti sono un uomo e una donna dall'aria sconsolata e trasandata, con lo sguardo perso nel vuoto, soli e incapaci di comunicare tra di loro. La composizione è caratterizzata da un'inquadratura di tipo fotografico. Gli spigoli dei tavolini evidenziano la prospettiva accidentale. Uno specchio posto alle spalle dei 2 personaggi dà luce alla scena riflettendone i corpi. Degas ci mostra il mondo degli emarginati, di coloro che non partecipano alla fiducia nel progresso. L'Impressionismo - Giulia Visconti
  • 11.
    “I PAPAVERI” (1873) diClaude Monet L'Impressionismo - Giulia Visconti
  • 12.
    “I PAPAVERI” (1873) diClaude Monet Blu Rosso Altri colori Verde L'Impressionismo - Giulia Visconti