Intervento al workshop del 16 Ottobre 2012 organizzato dall'Associazione Obiettivo50. La presentazione traccia l'evoluzione di un percorso di Self Assessment assistito dal coaching per definire e validare il ruolo dei manager di rete d'impresa.
Presentation of the paper "Conformance Checking of Executed Clinical Guidelines in presence of Basic Medical Knowledge" at the 4th International Workshop on Process-Oriented Information Systems in Healthcare (ProHealth’11).
Seminar on "Verification of Relational Data-Centric Systems with External Services" at the KRDB Research Centre for Knowledge and Data, Faculty of Computer Science, Free University of Bozen-Bolzano (Italy), 03/05/2012.
Presentation of the paper "State-Boundedness in Data-Aware Dynamic Systems" at the 14th International Conference on Principles of Knowledge Representation and Reasoning (KR 2014)
Invited talk on "Temporal logics over finite traces for declarative BPM" at the Workshop on Formal Methods for Artificial Intelligence (FMAI 2017), 22-24/02/2017, Naples, Italy
Invited Presentation on "DB-Nets: On The Marriage of Colored Petri Nets and Relational Databases" at the SOAMED 2016 Winter Retreat, 28-29/11/2016, Zeuthen (Berlin), Germany
Intervento al workshop del 16 Ottobre 2012 organizzato dall'Associazione Obiettivo50. La presentazione traccia l'evoluzione di un percorso di Self Assessment assistito dal coaching per definire e validare il ruolo dei manager di rete d'impresa.
Presentation of the paper "Conformance Checking of Executed Clinical Guidelines in presence of Basic Medical Knowledge" at the 4th International Workshop on Process-Oriented Information Systems in Healthcare (ProHealth’11).
Seminar on "Verification of Relational Data-Centric Systems with External Services" at the KRDB Research Centre for Knowledge and Data, Faculty of Computer Science, Free University of Bozen-Bolzano (Italy), 03/05/2012.
Presentation of the paper "State-Boundedness in Data-Aware Dynamic Systems" at the 14th International Conference on Principles of Knowledge Representation and Reasoning (KR 2014)
Invited talk on "Temporal logics over finite traces for declarative BPM" at the Workshop on Formal Methods for Artificial Intelligence (FMAI 2017), 22-24/02/2017, Naples, Italy
Invited Presentation on "DB-Nets: On The Marriage of Colored Petri Nets and Relational Databases" at the SOAMED 2016 Winter Retreat, 28-29/11/2016, Zeuthen (Berlin), Germany
Come rilanciare l'impresa col lean thinking imparato nelle startupGino Tocchetti
Da molti decenni il lean management viene applicato nelle aziende, spesso con risultati clamorosi, in termini di recupero di efficienza ed anche e soprattutto di espansione del business. Oggi è anche riconosciuto come un valido approccio per accompagnare anche la social e digital transformation. Recentemente il successo del "Lean Startup" di Eric Ries, si è esteso a tutto il comparto delle startup, diventando uno standard de facto nel supporto alla definizione di nuovi modelli di business. In questo modo si è riportata la giusta attenzione sul valore strategico della lean, per qualunque tipo di organizzazione, siano esse aziende in fase di ristrutturazione, startup, o altri organismi che fanno innovazione sociale. In questo seminario sarà effettuata una sintesi e si dimostrerà come si può applicare il lean thinking strategico al modo delle imprese già avviate, dando nuova energia al lean management, la stessa che caratterizza le startup.
Value4b nasce nel 2018 dall'iniziativa di Maurilio Savoldi, docente SUPSI, consulente e manager.
Raccoglie le esperienze e le competenze professionali di Maurilio Savoldi e dei partner che lo affiancano nei diversi contesti in cui opera.
Mettiamo al centro della nostra azione i processi aziendali (business process) che rappresentano la base per la progettazione e l'implementazione dei sistemi di gestione (management systems) per guidare lo sviluppo e la crescita, cioè il miglioramento) delle organizzazioni.
Per ottenere ciò, la tecnologia e le persone sono elementi imprescindibili e che devono essere visti in modo integrato
Servizi di Consulenza Manageriale e Formazione, integrati con soluzioni IT d’avanguardia
Il nostro brand promuove comportamenti guidati da un’etica della sostenibilità e della legalità.
Il progetto “Elexperience” (evo.elexpo.net) è un evoluzione di “Umanet Expo (elexpo.net).
Tramite i nostri prodotti diffondiamo cons@pevolezza.
“Cibo per la mente” per rendere il proprio comportamento più consapevole e sostenibile.
PMexpo 2022 | Knowledge value chain e approccio interdisciplinare nei progett...PMexpo
Alessio Rocchi
La creazione e gestione della conoscenza è considerata uno dei capisaldi delle organizzazioni temporanee. Allo stesso modo, è ormai prassi che i team di progetto siano strutturati in modo iper-specialistico: la verticalizzazione della conoscenza svolge un ruolo cruciale per ragioni di efficienza, facilità di apprendimento e migliore sviluppo delle capacità del team.
Questa necessità richiede di essere bilanciata da un meccanismo di coordinamento intrinseco, tanto più importante -ad esempio- quanto più il segmento di business progettuale (o aziendale) ricade in ambiti fortemente orientati all’innovazione.
Gli sforzi afferenti a quest’area, caratterizzata da un elevato rischio intrinseco legato alla scarsa definizione dell’ambito progettuale, subiscono richieste pressanti di fornire un contributo sempre più efficace e tangibile agli obiettivi aziendali: per questi motivi, diventa imprescindibile saper miscelare l’approccio verticale con le necessità di convergenza tra le verticalità dei diversi ambiti operativi.
Una possibile chiave di volta è costituita dalla capacità del Project Manager di essere interdisciplinare, fungendo dunque da figura centrale in questo scenario di raccordo: il fine è quello di sviluppare l’integrazione, favorire la diffusione di una base di conoscenza comune a tutti i livelli organizzativi, migliorare le possibilità di decision making e, in ultimo, creare valore.
Pier Luigi Guida, Maurizio Monassi | Lean Thinking, Sostenibilità, Innovazion...PMexpo
L’approccio per processi è sempre vincente! Secondo il messaggio degli autori, senior project manager e spettatori di oltre tre decadi di gestione progetti.
Da circa vent’anni i dirigenti delle grandi aziende sono impegnati in sforzi senza sosta per migliorare le prestazioni del loro business e dei progetti in ottica del “valore”.
I miglioramenti ottenuti su singole attività si sono dimostrati nella pratica insufficienti, e si è finalmente focalizzata la necessità di passare alla soluzione di problemi in ottica di sistemi e di processi in primis, invece di continuare a pensare in ottica sylos e compiti specialistici.
Il project management è stato protagonista di questa evoluzione storica, distillando i migliori concetti dei diversi movimenti e creandone di nuovi.
Il presente vuol costituire un seminario originale, che rivisita un po' la storia, da Taylor e Gantt ai moderni standard, passando per la casa del Lean, la reazione Agile, la nascita di altre specie di project management per la sostenibilità e l’innovazione, fino alla famiglia degli standard ISO 21500, che rendono istituzionale e maturo il project management, idoneo a guidare il nostro mondo fatto di turbolenze e di cambiamenti.
CooopUPBologna IV edizione | idea di impresa: strumenti per modellare la prop...Kilowatt
Appuntamento#2 della quarta edizione di CoopUPBologna - il percorso di formazione, incubazione e networking promosso Confcooperative Bologna e Kilowatt in collaborazione con Emil Banca e Irecoop Emilia Romagna - su proposta di valore e business model.
La Formazione, Leva del Cambiamento OrganizzativoNicola Mezzetti
Intervento formativo svolto in occasione del workshop dall'omonimo titolo organizzato da Fondimpresa Trentino il 13 dicembre 2019. Il tema approfondito è quello delle opportunità di impiego della formazione, e della valutazione del fabbisogno, nei cambiamenti organizzativi dovuti al processo di trasformazione digitale.
Invited seminar in the Hasselt University BINF Research Seminar Series. I discuss the needed transition from case-centric process models where there is a single notion of case and process instances are evolved in isolation, to object-centric processes where multiple, interrelated objects are co-evolved synchronously ad asynchronously. Within this novel paradigm, I present two formal approaches, one extending declarative constraints with data correlations, the other enriching Petri nets with objects and relations.
Slides of our BPM 2022 paper on "Reasoning on Labelled Petri Nets and Their Dynamics in a Stochastic Setting", which received the best paper award at the conference. Paper available here: https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-3-031-16103-2_22
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Da molti decenni il lean management viene applicato nelle aziende, spesso con risultati clamorosi, in termini di recupero di efficienza ed anche e soprattutto di espansione del business. Oggi è anche riconosciuto come un valido approccio per accompagnare anche la social e digital transformation. Recentemente il successo del "Lean Startup" di Eric Ries, si è esteso a tutto il comparto delle startup, diventando uno standard de facto nel supporto alla definizione di nuovi modelli di business. In questo modo si è riportata la giusta attenzione sul valore strategico della lean, per qualunque tipo di organizzazione, siano esse aziende in fase di ristrutturazione, startup, o altri organismi che fanno innovazione sociale. In questo seminario sarà effettuata una sintesi e si dimostrerà come si può applicare il lean thinking strategico al modo delle imprese già avviate, dando nuova energia al lean management, la stessa che caratterizza le startup.
Value4b nasce nel 2018 dall'iniziativa di Maurilio Savoldi, docente SUPSI, consulente e manager.
Raccoglie le esperienze e le competenze professionali di Maurilio Savoldi e dei partner che lo affiancano nei diversi contesti in cui opera.
Mettiamo al centro della nostra azione i processi aziendali (business process) che rappresentano la base per la progettazione e l'implementazione dei sistemi di gestione (management systems) per guidare lo sviluppo e la crescita, cioè il miglioramento) delle organizzazioni.
Per ottenere ciò, la tecnologia e le persone sono elementi imprescindibili e che devono essere visti in modo integrato
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Alessio Rocchi
La creazione e gestione della conoscenza è considerata uno dei capisaldi delle organizzazioni temporanee. Allo stesso modo, è ormai prassi che i team di progetto siano strutturati in modo iper-specialistico: la verticalizzazione della conoscenza svolge un ruolo cruciale per ragioni di efficienza, facilità di apprendimento e migliore sviluppo delle capacità del team.
Questa necessità richiede di essere bilanciata da un meccanismo di coordinamento intrinseco, tanto più importante -ad esempio- quanto più il segmento di business progettuale (o aziendale) ricade in ambiti fortemente orientati all’innovazione.
Gli sforzi afferenti a quest’area, caratterizzata da un elevato rischio intrinseco legato alla scarsa definizione dell’ambito progettuale, subiscono richieste pressanti di fornire un contributo sempre più efficace e tangibile agli obiettivi aziendali: per questi motivi, diventa imprescindibile saper miscelare l’approccio verticale con le necessità di convergenza tra le verticalità dei diversi ambiti operativi.
Una possibile chiave di volta è costituita dalla capacità del Project Manager di essere interdisciplinare, fungendo dunque da figura centrale in questo scenario di raccordo: il fine è quello di sviluppare l’integrazione, favorire la diffusione di una base di conoscenza comune a tutti i livelli organizzativi, migliorare le possibilità di decision making e, in ultimo, creare valore.
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L’approccio per processi è sempre vincente! Secondo il messaggio degli autori, senior project manager e spettatori di oltre tre decadi di gestione progetti.
Da circa vent’anni i dirigenti delle grandi aziende sono impegnati in sforzi senza sosta per migliorare le prestazioni del loro business e dei progetti in ottica del “valore”.
I miglioramenti ottenuti su singole attività si sono dimostrati nella pratica insufficienti, e si è finalmente focalizzata la necessità di passare alla soluzione di problemi in ottica di sistemi e di processi in primis, invece di continuare a pensare in ottica sylos e compiti specialistici.
Il project management è stato protagonista di questa evoluzione storica, distillando i migliori concetti dei diversi movimenti e creandone di nuovi.
Il presente vuol costituire un seminario originale, che rivisita un po' la storia, da Taylor e Gantt ai moderni standard, passando per la casa del Lean, la reazione Agile, la nascita di altre specie di project management per la sostenibilità e l’innovazione, fino alla famiglia degli standard ISO 21500, che rendono istituzionale e maturo il project management, idoneo a guidare il nostro mondo fatto di turbolenze e di cambiamenti.
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Intervento formativo svolto in occasione del workshop dall'omonimo titolo organizzato da Fondimpresa Trentino il 13 dicembre 2019. Il tema approfondito è quello delle opportunità di impiego della formazione, e della valutazione del fabbisogno, nei cambiamenti organizzativi dovuti al processo di trasformazione digitale.
Invited seminar in the Hasselt University BINF Research Seminar Series. I discuss the needed transition from case-centric process models where there is a single notion of case and process instances are evolved in isolation, to object-centric processes where multiple, interrelated objects are co-evolved synchronously ad asynchronously. Within this novel paradigm, I present two formal approaches, one extending declarative constraints with data correlations, the other enriching Petri nets with objects and relations.
Slides of our BPM 2022 paper on "Reasoning on Labelled Petri Nets and Their Dynamics in a Stochastic Setting", which received the best paper award at the conference. Paper available here: https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-3-031-16103-2_22
Slides of the keynote speech on "Constraints for process framing in Augmented BPM" at the AI4BPM 2022 International Workshop, co-located with BPM 2022. The keynote focuses on the problem of "process framing" in the context of the new vision of "Augmented BPM", where BPM systems are augmented with AI capabilities. This vision is described in a manifesto, available here: https://arxiv.org/abs/2201.12855
Keynote speech at KES 2022 on "Intelligent Systems for Process Mining". I introduce process mining, discuss why process mining tasks should be approached by using intelligent systems, and show a concrete example of this combination, namely (anticipatory) monitoring of evolving processes against temporal constraints, using techniques from knowledge representation and formal methods (in particular, temporal logics over finite traces and their automata-theoretic characterization).
Presentation (jointly with Claudio Di Ciccio) on "Declarative Process Mining", as part of the 1st Summer School in Process Mining (http://www.process-mining-summer-school.org). The Presentation summarizes 15 years of research in declarative process mining, covering declarative process modeling, reasoning on declarative process specifications, discovery of process constraints from event logs, conformance checking and monitoring of process constraints at runtime. This is done without ad-hoc algorithms, but relying on well-established techniques at the intersection of formal methods, artificial intelligence, and data science.
Presentation on "From Case-Isolated to Object-Centric Processes - A Tale of Two Models" as part of the Hasselt University BINF Research Seminar Series (see https://www.uhasselt.be/en/onderzoeksgroepen-en/binf/research-seminar-series).
Invited seminar on "Modeling and Reasoning over Declarative Data-Aware Processes" as part of the KRDB Summer Online Seminars 2020 (https://www.inf.unibz.it/krdb/sos-2020/).
Presentation of the paper "Soundness of Data-Aware Processes with Arithmetic Conditions" at the 34th International Conference on Advanced Information Systems Engineering (CAiSE 2022). Paper available here: https://doi.org/10.1007/978-3-031-07472-1_23
Abstract:
Data-aware processes represent and integrate structural and behavioural constraints in a single model, and are thus increasingly investigated in business process management and information systems engineering. In this spectrum, Data Petri nets (DPNs) have gained increasing popularity thanks to their ability to balance simplicity with expressiveness. The interplay of data and control-flow makes checking the correctness of such models, specifically the well-known property of soundness, crucial and challenging. A major shortcoming of previous approaches for checking soundness of DPNs is that they consider data conditions without arithmetic, an essential feature when dealing with real-world, concrete applications. In this paper, we attack this open problem by providing a foundational and operational framework for assessing soundness of DPNs enriched with arithmetic data conditions. The framework comes with a proof-of-concept implementation that, instead of relying on ad-hoc techniques, employs off-the-shelf established SMT technologies. The implementation is validated on a collection of examples from the literature, and on synthetic variants constructed from such examples.
Presentation of the paper "Probabilistic Trace Alignment" at the 3rd International Conference on Process Mining (ICPM 2021). Paper available here: https://doi.org/10.1109/ICPM53251.2021.9576856
Abstract:
Alignments provide sophisticated diagnostics that pinpoint deviations in a trace with respect to a process model. Alignment-based approaches for conformance checking have so far used crisp process models as a reference. Recent probabilistic conformance checking approaches check the degree of conformance of an event log as a whole with respect to a stochastic process model, without providing alignments. For the first time, we introduce a conformance checking approach based on trace alignments using stochastic Workflow nets. This requires to handle the two possibly contrasting forces of the cost of the alignment on the one hand and the likelihood of the model trace with respect to which the alignment is computed on the other.
Presentation of the paper "Strategy Synthesis for Data-Aware Dynamic Systems with Multiple Actors" at the 7th International Conference on Principles of Knowledge Representation and Reasoning (KR 2020). Paper available here: https://proceedings.kr.org/2020/32/
Abstract: The integrated modeling and analysis of dynamic systems and the data they manipulate has been long advocated, on the one hand, to understand how data and corresponding decisions affect the system execution, and on the other hand to capture how actions occurring in the systems operate over data. KR techniques proved successful in handling a variety of tasks over such integrated models, ranging from verification to online monitoring. In this paper, we consider a simple, yet relevant model for data-aware dynamic systems (DDSs), consisting of a finite-state control structure defining the executability of actions that manipulate a finite set of variables with an infinite domain. On top of this model, we consider a data-aware version of reactive synthesis, where execution strategies are built by guaranteeing the satisfaction of a desired linear temporal property that simultaneously accounts for the system dynamics and data evolution.
Presentation of the paper "Extending Temporal Business Constraints with Uncertainty" at the 18th Int. Conference on Business Process Management (BPM 2020). Paper available here: https://doi.org/10.1007/978-3-030-58666-9_3
Abstract: Temporal business constraints have been extensively adopted to declaratively capture the acceptable courses of execution in a business process. However, traditionally, constraints are interpreted logically in a crisp way: a process execution trace conforms with a constraint model if all the constraints therein are satisfied. This is too restrictive when one wants to capture best practices, constraints involving uncontrollable activities, and exceptional but still conforming behaviors. This calls for the extension of business constraints with uncertainty. In this paper, we tackle this timely and important challenge, relying on recent results on probabilistic temporal logics over finite traces. Specifically, our contribution is threefold. First, we delve into the conceptual meaning of probabilistic constraints and their semantics. Second, we argue that probabilistic constraints can be discovered from event data using existing techniques for declarative process discovery. Third, we study how to monitor probabilistic constraints, where constraints and their combinations may be in multiple monitoring states at the same time, though with different probabilities.
Presentation of the paper "Extending Temporal Business Constraints with Uncertainty" at the CAiSE2020 Forum. The paper is available here: https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-3-030-58135-0_8
Abstract: Conformance checking is a fundamental task to detect deviations between the actual and the expected courses of execution of a business process. In this context, temporal business constraints have been extensively adopted to declaratively capture the expected behavior of the process. However, traditionally, these constraints are interpreted logically in a crisp way: a process execution trace conforms with a constraint model if all the constraints therein are satisfied. This is too restrictive when one wants to capture best practices, constraints involving uncontrollable activities, and exceptional but still conforming behaviors. This calls for the extension of business constraints with uncertainty. In this paper, we tackle this timely and important challenge, relying on recent results on probabilistic temporal logics over finite traces. Specifically, we equip business constraints with a natural, probabilistic notion of uncertainty. We discuss the semantic implications of the resulting framework and show how probabilistic conformance checking and constraint entailment can be tackled therein.
Presentation of the paper "Modeling and Reasoning over Declarative Data-Aware Processes with Object-Centric Behavioral Constraints" at the 17th Int. Conference on Business Process Management (BPM 2019). Paper available here: https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-3-030-26619-6_11
Abstract
Existing process modeling notations ranging from Petri nets to BPMN have difficulties capturing the data manipulated by processes. Process models often focus on the control flow, lacking an explicit, conceptually well-founded integration with real data models, such as ER diagrams or UML class diagrams. To overcome this limitation, Object-Centric Behavioral Constraints (OCBC) models were recently proposed as a new notation that combines full-fledged data models with control-flow constraints inspired by declarative process modeling notations such as DECLARE and DCR Graphs. We propose a formalization of the OCBC model using temporal description logics. The obtained formalization allows us to lift all reasoning services defined for constraint-based process modeling notations without data, to the much more sophisticated scenario of OCBC. Furthermore, we show how reasoning over OCBC models can be reformulated into decidable, standard reasoning tasks over the corresponding temporal description logic knowledge base.
Keynote speech at the Belgian Process Mining Research Day 2021. I discuss the open, critical challenge of data preparation in process mining, considering the case where the original event data are implicitly stored in (legacy) relational databases. This case covers the common situation where event data are stored inside the data layer of an ERP or CRM system. This is usually handled using manual, ad-hoc, error-prone ETL procedures. I propose instead to adopt a pipeline based on semantic technologies, in particular the framework of ontology-based data access (also known as virtual knowledge graph). The approach is code-less, and relies on three main conceptual steps: (1) the creation of a data model capturing the relevant classes, attributes, and associations in the domain of interest (2) the definition of declarative mappings from the source database to the data model, following the ontology-based data access paradigm (3) the annotation of the data model with indications on which classes/associations/attributes provide the relevant notions of case, events, event attributes, and event-to-case relation. Once this is done, the framework automatically extracts the event log from the legacy data. This makes extremely smooth to generate logs by taking multiple perspectives on the same reality. The approach has been operationalized in the onprom tool, which employs semantic web standard languages for the various steps, and the XES standard as the target format for the event logs.
Keynote speech at the 7th International Workshop on DEClarative, DECision and Hybrid approaches to processes ( DEC2H 2019) In conjunction with BPM 2019.
This is a talk about the combined modeling and reasoning techniques for decisions, background knowledge, and work processes.
The advent of the OMG Decision Model and Notation (DMN) standard has revived interest, both from academia and industry, in decision management and its relationship with business process management. Several techniques and tools for the static analysis of decision models have been brought forward, taking advantage of the trade-off between expressiveness and computational tractability offered by the DMN S-FEEL language.
In this keynote, I argue that decisions have to be put in perspective, that is, understood and analyzed within their surrounding organizational boundaries. This brings new challenges that, in turn, require novel, advanced analysis techniques. Using a simple but illustrative example, I consider in particular two relevant settings: decisions interpreted the presence of background, structural knowledge of the domain of interest, and (data-aware) business processes routing process instances based on decisions. Notably, the latter setting is of particular interest in the context of multi-perspective process mining. I report on how we successfully tackled key analysis tasks in both settings, through a balanced combination of conceptual modeling, formal methods, and knowledge representation and re
Presentation at "Ontology Make Sense", an event in honor of Nicola Guarino, on how to integrate data models with behavioral constraints, an essential problem when modeling multi-case real-life work processes evolving multiple objects at once. I propose to combine UML class diagrams with temporal constraints on finite traces, linked to the data model via co-referencing constraints on classes and associations.
Presentation at EDOC 2019 on connecting legacy relational data to ontologies on norms and their evolution via temporal ontology-based data access. The paper received the best paper award at the conference.
Presentation ad EDOC 2019 on monitoring multi-perspective business constraints accounting for time and data, with a specific focus on the (unsolvable in general) problem of conflict detection.
My presentation at "Fit for Digital 2019", organized by Informatica Alto Adige S.p.A. to discuss digital transformation in the public administration sector, with more than 200 participants. I discussed how the digitalization of models and data can boost a new way of managing processes based on factual information.
More from Faculty of Computer Science - Free University of Bozen-Bolzano (20)
Processes and organizations - a look behind the paper wall
Verso una gestione dei processi aziendali basata sulla realtà
1. Verso una gestione
dei processi aziendali
basata sulla realtà
Marco Montali
Facoltà di Scienze e Tecnologie Informatiche
Libera Università di Bolzano
2. Disclaimer
• La realtà verrà necessariamente “semplificata”, talvolta portata all’estremo
• Le critiche/provocazioni andranno viste in “positivo”.
Non per criticare lo stato attuale, ma per indicare strade da seguire nel prossimo futuro!
2
3. Le due realtà
Gestione
dell’organizzazione
Realtà aziendale studiata, analizzata, pianificata
attraverso l’uso di modelli e di dati ottenuti
sull’andamento dell’organizzazione
Lavoro quotidiano
nell’organizzazione
Realtà aziendale esperita direttamente
3
7. Il grande dilemma
1. Come far interagire i diversi attori in
modo da comprendere la realtà,
costruire una visione comune, e
condividere gli obiettivi strategici?
2. Come ripensare queste interazioni alla
luce di nuovi dati ottenuti dalla realtà?
7
8. Cosa vedremo…
• Introduzione progressiva di modelli di gestione
orientati ai processi nella gestione delle
organizzazioni
• Il punto di discontinuità: data science
• Il tentativo azzardato di eliminare i modelli
• La riconciliazione tra dati e modelli
• Accesso ai dati tramite modelli concettuali
• Process mining
8
9. Modello
Rappresentazione di un oggetto o di un fenomeno, che
corrisponde alla cosa modellata per il fatto di riprodurne
alcune caratteristiche o comportamenti fondamentali
9
10. Modello
Rappresentazione di un oggetto o di un fenomeno, che
corrisponde alla cosa modellata per il fatto di riprodurne
alcune caratteristiche o comportamenti fondamentali
• Quali caratteristiche/comportamenti sono importanti?
• Come verificare che questi siano riprodotti?
10
11. Modelli concettuali organizzativi
Il “collante” fondamentale per colLavorare!
• La modellazione concettuale è “l’attività di descrivere
formalmente alcuni aspetti del mondo fisico e sociale che
ci circonda, al fine di comprendere e comunicare” (John
Mylopoulos, 1992)
11
12. Modelli concettuali organizzativi
Il “collante” fondamentale per colLavorare!
• “Una volta rappresentato come artefatto concreto, un
modello supporta la comunicazione, l’apprendimento e
l’analisi degli aspetti rilevanti del dominio di interesse.
[…] la rappresentazione diagrammata di un modello
creata da uno sconosciuto diventa un medium per
preservare e comunicare una certa visione del mondo, e
può fungere da perno per il ragionamento e il problem
solving, nonché l’acquisizione di nuova conoscenza
(magari producendo nuove, folgoranti idee!) su quella
visione del mondo” (Giancarlo Guizzardi, 2005)
12
14. 14
Conceptual Modeling Languages:
Clarity: how easy the language can be und
stakeholders).
• Graphical vs t
• The language
foundation.
• The more exp
di cult is to r
• Less expressiv
combinations
• Abstraction: remove unnecessary det
abstraction.
•
18. F.W. Taylor (~1911)
• Punto di partenza: le organizzazioni non sono organizzate secondo
principi solidi
• Impossibile misurarne l’efficienza e la qualità degli output
• Idea: applicare il metodo scientifico alla gestione delle organizzazioni
• Decomposizione del lavoro in unità elementari
• Analisi scientifica di ogni unità fissando confini e regole d’azione ben
definite
• Acquisizione, training e controllo del personale secondo tali regole
• Divisione di competenze: il management controlla, il personale agisce
• Risultato: divisione del lavoro (catena di montaggio), analisi dettagliata
delle singole attività ma non del loro coordinamento
18
19. Attività nella catena del valore
19
ness Functions and Refinement into Activities
chy of business
ns follows the
ation abstraction.
usiness functions
activities.
rco Montali (unibz) DPM - 7.BPM A.Y. 2014/2015 22 / 41
20. Hammer&Champy (1990s)
• Punto di partenza: limiti della divisione del lavoro in attività isolate
• Visione end-to-end assente nel business, troppo burocratico e
frammentato
• Idea: fondare il business sui processi e la loro re-ingegnerizzazione
• “Non è più necessario né desiderabile per le aziende organizzare il
proprio lavoro attorno ai principi di divisione del lavoro di Adam
Smith. Il lavoro orientato alle attività è obsoleto nel mondo odierno,
competitivo e dinamico. Al contrario, le aziende devono
organizzare il lavoro attorno al concetto di
processo” (Hammer&Champy)
20
21. Coordinamento di attività
21
Functional Decomposition and Business Processes
To understand how the
enterprise works, and to
model how it is expected
to work, dynamic
constraints over the
execution of activities are
made explicit in terms of
BPs: control-flow.
Marco Montali (unibz) DPM - 7.BPM A.Y. 2014/2015 26 / 41
22. Processo di business
• Un insieme di attività eseguite al fine di raggiungere un
obiettivo aziendale per un cliente o mercato specifico
(Davenport, 1992)
• Una collezione di attività che prendono uno o più input per
trasformarli in un risultato che è di valore per il cliente
(Hammer&Champy, 1993)
• Un insieme di attività eseguite in modo coordinato all’interno
di un dominio organizzativo e tecnico. Tali attività realizzano,
congiuntamente, un obiettivo strategico. Ogni processo è
eseguito all’interno di un’organizzazione, ma può
interagire con processi di altre organizzazioni (Weske, 2011)
22
23. Business Process
Management
Un insieme di
concetti, metodologie e tecniche
per supportare la
modellazione, amministrazione,
configurazione, esecuzione, e analisi
dei
processi di business
23
26. L’approccio classico
26
1 Introduction
3 The BPM life-cycle showing the different uses of process models
Fig. 1.3 shows, process models play a dominant role in the (re)design and
27. Quali modelli?
Modelli strutturali
• Rappresentano la struttura del dominio di interesse
• Indicano le entità e le relazioni rilevanti per l’attività dell’organizzazione
• Esempi “generici”: i modelli sottostanti i sistemi CRM/ERP
27
28. Quali modelli?
Modelli dinamici (di processo)
• Visione end-to-end del business
• Attività e meccanismi di coordinamento nel tempo
• Es.: order-to-cash, procure-to-pay, issue-to-resolution, …
28
Receive
order
Check
availability
Article available?
Ship article
Financial
settlement
yes
Procurement
no
Payment
received
Inform
customer
Late deliveryUndeliverable
Customer
informed
Inform
customer
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catalogue
Input Output
33. Creazione di modelli
Tipica metodologia
• Modellazione
• Interazione continua con esperti di dominio e clienti
• Modularizzazione + raffinamento iterativo
• Processo ripetuto per il sistema “as-is” e il sistema “to-be”
• Importante di per sé
• Creazione di un “contratto basato sui modelli”
• Uso dei modelli in fase di audit
• Progetto
• modelli consegnati all’IT
33
34. Tipica metodologia
• Modellazione
• Interazione continua con esperti di dominio e clienti
• Modularizzazione + raffinamento iterativo
• Processo ripetuto per il sistema “as-is” e il sistema “to-be”
• Importante di per sé
• Creazione di un “contratto basato sui modelli”
• Uso dei modelli in fase di audit
• Progetto
• modelli consegnati all’IT
Creazione di modelli
34
I modelli sono corretti? Verifica
Riflettono la realtà? Validazione
Gli artefatti computazionale
corrispondono ai modelli?
Allineamento concettuale
36. Ma ad oggi?
• Processi solo parzialmente automatizzati
• I sistemi lasciano quasi sempre la possibilità di
trovare una scappatoia
• Se non lo fanno, il rischio è che le persone agiscano
fuori dal sistema per poi utilizzarlo a posteriori
• Incremento processi knowledge-intensive, inter-
organizzativi, distribuiti —> solo parzialmente
controllabili!
36
39. L’impasse
• Esperti di dominio: visione locale
• Management: visione globale ma spesso
non allineata alla realtà
• Come facciamo a riportare la realtà in
azienda?
39
40. Economia digitale
Validare i modelli rispetto alla realtà
richiede innanzitutto di ottenere una
“impronta digitale” della realtà
40
41. Dati nei sistemi controllati
• Tracciatura di tutti gli eventi importanti
fondamentale per
• Gestione interna
• Calcolo di indicatori/metriche (KPI)
• Legge (compliance e audit esterni)
41
44. Il nuovo trend
44
8 1 Introduction
Fig. 1.3 The BPM life-cycle showing the different uses of process models
As Fig. 1.3 shows, process models play a dominant role in the (re)design and
45. Data Science
• Nuova area all’intersezione tra informatica,
management, statistica, apprendimento automatico
• Richiede nuovi esperti in big data
management&analytics, data mining, machine
learning, data visualization, aspetti legali ed etici
legati alla gestione dei dati, …
45
49. Mars Orbiter
• Dispositivo per lo studio del
clima marziano
• Costo missione:
327.600.000 €
• Perso al momento di
entrare in orbita su Marte
49
Why Data is not Enough
• Developed to study the martian climate
and atmosphere.
• Mission cost: $ 327.6M.
• During the orbital insertion maneuver, it
went out of radio contact permanently.
• Why? Metric Mixup.
I Software on orbiter: Newtons;
Software on earth: Pound-force.
Conversion factor: ≥ 4.5.
I Same data, di erent interpretations.
I Lack of testing (and budget). Danger of
re-use.
53. Verso il completamento
del ciclo
53
8 1 Introduction
Fig. 1.3 The BPM life-cycle showing the different uses of process models
As Fig. 1.3 shows, process models play a dominant role in the (re)design and
54. E i dati?
54
ntology: Wellbore
wbName: String
altName: String
Licence
number: String
hasLicence I
ata sources: D1, D2, D3 contain information about wellbores.
D4 contains information about licences.
D1 D2 D3 D4
id1 name
a1 ’A’
a2 ’B’
a3 ’H’
id2 name Well
b1 null 1
b2 ’C’ 2
b6 ’B’ 3
id3 aName
c3 ’U1’
c4 ’U2’
c5 ’U6’
id4 lNum
9 ’Z1’
8 ’Z2’
7 ’Z3’
appings: Wellbore and wbName are defined using D1 and D2.
altName is defined using D3.
hasLicense is defined using D4.
Moreover, URIs for wellbores from source Dk are generated as wbk(id).
lvanese (FUB) Ontologies for Data Integration FOfAI 2015, Buenos Aires – 27/7/2015
60. Da qui…
Collegamento con i dati
60
OBDI framework Query answering Ontology languages Mappings Identity Conclusions
Capturing UML class diagrams/ER schemas in DL-Lite
Researcher
name: String
salary: Integer
Manager
PrincInv Coordinator
Project
projectName: String
1..?
supvsdBy
H
1..1
1..?
worksFor
H
1..?
1..1
manages
N
1..1
{disjoint}
Manager v Researcher
PrincInv v Manager
Coordinator v Manager
PrincInv v ¬Coordinator
Researcher v 9salary
9salary v xsd:int
(funct salary)
9worksFor v Researcher
9worksFor v Project
Researcher v 9worksFor
Project v 9worksFor
9manages v Coordinator
9manages v Project
Coordinator v 9manages
Project v 9manages
manages v worksFor
(funct manages)
(funct manages )
· · ·DL-Lite cannot capture covering constraints.
To do so, would require disjunction.
Diego Calvanese (FUB) Ontologies for Data Integration FOfAI 2015, Buenos Aires – 27/7/2015 (25/52)
62. Risultato
Crompton (2008): gli esperti di dominio spendono
(troppo) tempo nel cercare i dati utili per
prendere decisioni ed eseguire le proprie attività
• Ingegneri del settore petrolifero/gas: 30-70%
del proprio lavoro in ricerca e analisi qualità
dei dati
62
63. Optique
• Progetto EU Optique: Scalable, End-User Access to
Big Data)
• http://optique-project.eu
• Obiettivo: sviluppo di tecniche per l’accesso
“concettuale” a grossi moli di dati
• Casi di studio: Statoil (trivellazioni), Siemens (turbine)
• In Statoil, esperti geologi e geofisici sviluppano modelli
stratigrafici di aree inesplorate, sulla base dei dati
acquisiti su operazioni di trivellazione fatte in aree
vicine
63
64. Fatti su Statoil
• 1000 TB di dati memorizzati in DB relazionali (standard
SQL)
• Schemi non allineati
• Più di 2000 tabelle, sparpagliate in vari DBMS
• 900 esperti nella divisione “Statoil Exploration”
• 30-70% del tempo speso in ricerca dei dati
• Fino a 4 gg necessari per formulare le interrogazioni
richieste e farle tradurre in SQL dagli esperti IT
64
65. Esempio di interrogazione
65
OBDI framework Query answering Ontology languages Mappings Identity Conclusions
How much time/money is spent searching for data?
A user query at Statoil
Show all norwegian wellbores with some aditional attributes
(wellbore id, completion date, oldest penetrated age,result). Limit
to all wellbores with a core and show attributes like (wellbore id,
core number, top core depth, base core depth, intersecting
stratigraphy). Limit to all wellbores with core in Brentgruppen and
show key atributes in a table. After connecting to EPDS (slegge)
we could for instance limit futher to cores in Brent with measured
permeability and where it is larger than a given value, for instance 1
mD. We could also find out whether there are cores in Brent which
are not stored in EPDS (based on NPD info) and where there could
be permeability values. Some of the missing data we possibly own,
other not.
Diego Calvanese (FUB) Ontologies for Data Integration FOfAI 2015, Buenos Aires – 27/7/2015 (5/52)
66. 66
er query at Statoil
w all norwegian wellbores with some aditional attributes
bore id, completion date, oldest penetrated age,result). Lim
wellbores with a core and show attributes like (wellbore id
number, top core depth, base core depth, intersecting
graphy). Limit to all wellbores with core in Brentgruppen
key atributes in a table. After connecting to EPDS (slegg
ould for instance limit futher to cores in Brent with measu
eability and where it is larger than a given value, for insta
We could also find out whether there are cores in Brent w
ot stored in EPDS (based on NPD info) and where there
ermeability values. Some of the missing data we possibly o
not.
SELECT [...]
FROM
db_name.table1 table1,
db_name.table2 table2a,
db_name.table2 table2b,
db_name.table3 table3a,
db_name.table3 table3b,
db_name.table3 table3c,
db_name.table3 table3d,
db_name.table4 table4a,
db_name.table4 table4b,
db_name.table4 table4c,
db_name.table4 table4d,
db_name.table4 table4e,
db_name.table4 table4f,
db_name.table5 table5a,
db_name.table5 table5b,
db_name.table6 table6a,
db_name.table6 table6b,
db_name.table7 table7a,
db_name.table7 table7b,
db_name.table8 table8,
db_name.table9 table9,
db_name.table10 table10a,
db_name.table10 table10b,
db_name.table10 table10c,
db_name.table11 table11,
db_name.table12 table12,
db_name.table13 table13,
db_name.table14 table14,
db_name.table15 table15,
db_name.table16 table16
WHERE [...]
table2a.attr1=‘keyword’ AND
table3a.attr2=table10c.attr1 AND
table3a.attr6=table6a.attr3 AND
table3a.attr9=‘keyword’ AND
table4a.attr10 IN (‘keyword’) AND
table4a.attr1 IN (‘keyword’) AND
table5a.kinds=table4a.attr13 AND
table5b.kinds=table4c.attr74 AND
table5b.name=‘keyword’ AND
(table6a.attr19=table10c.attr17 OR
(table6a.attr2 IS NULL AND
table10c.attr4 IS NULL)) AND
table6a.attr14=table5b.attr14 AND
table6a.attr2=‘keyword’ AND
(table6b.attr14=table10c.attr8 OR
(table6b.attr4 IS NULL AND
table10c.attr7 IS NULL)) AND
table6b.attr19=table5a.attr55 AND
table6b.attr2=‘keyword’ AND
table7a.attr19=table2b.attr19 AND
table7a.attr17=table15.attr19 AND
table4b.attr11=‘keyword’ AND
table8.attr19=table7a.attr80 AND
table8.attr19=table13.attr20 AND
table8.attr4=‘keyword’ AND
table9.attr10=table16.attr11 AND
table3b.attr19=table10c.attr18 AND
table3b.attr22=table12.attr63 AND
table3b.attr66=‘keyword’ AND
table10a.attr54=table7a.attr8 AND
table10a.attr70=table10c.attr10 AND
table10a.attr16=table4d.attr11 AND
table4c.attr99=‘keyword’ AND
table4c.attr1=‘keyword’ AND
table11.attr10=table5a.attr10 AND
table11.attr40=‘keyword’ AND
table11.attr50=‘keyword’ AND
table2b.attr1=table1.attr8 AND
table2b.attr9 IN (‘keyword’) AND
table2b.attr2 LIKE ‘keyword’% AND
table12.attr9 IN (‘keyword’) AND
table7b.attr1=table2a.attr10 AND
table3c.attr13=table10c.attr1 AND
table3c.attr10=table6b.attr20 AND
table3c.attr13=‘keyword’ AND
table10b.attr16=table10a.attr7 AND
table10b.attr11=table7b.attr8 AND
table10b.attr13=table4b.attr89 AND
table13.attr1=table2b.attr10 AND
table13.attr20=’‘keyword’’ AND
table13.attr15=‘keyword’ AND
table3d.attr49=table12.attr18 AND
table3d.attr18=table10c.attr11 AND
table3d.attr14=‘keyword’ AND
table4d.attr17 IN (‘keyword’) AND
table4d.attr19 IN (‘keyword’) AND
table16.attr28=table11.attr56 AND
table16.attr16=table10b.attr78 AND
table16.attr5=table14.attr56 AND
table4e.attr34 IN (‘keyword’) AND
table4e.attr48 IN (‘keyword’) AND
table4f.attr89=table5b.attr7 AND
table4f.attr45 IN (‘keyword’) AND
table4f.attr1=‘keyword’ AND
table10c.attr2=table4e.attr19 AND
(table10c.attr78=table12.attr56 OR
(table10c.attr55 IS NULL AND
table12.attr17 IS NULL))
67. 67
er query at Statoil
w all norwegian wellbores with some aditional attributes
bore id, completion date, oldest penetrated age,result). Lim
wellbores with a core and show attributes like (wellbore id
number, top core depth, base core depth, intersecting
graphy). Limit to all wellbores with core in Brentgruppen
key atributes in a table. After connecting to EPDS (slegg
ould for instance limit futher to cores in Brent with measu
eability and where it is larger than a given value, for insta
We could also find out whether there are cores in Brent w
ot stored in EPDS (based on NPD info) and where there
ermeability values. Some of the missing data we possibly o
not.
SELECT [...]
FROM
db_name.table1 table1,
db_name.table2 table2a,
db_name.table2 table2b,
db_name.table3 table3a,
db_name.table3 table3b,
db_name.table3 table3c,
db_name.table3 table3d,
db_name.table4 table4a,
db_name.table4 table4b,
db_name.table4 table4c,
db_name.table4 table4d,
db_name.table4 table4e,
db_name.table4 table4f,
db_name.table5 table5a,
db_name.table5 table5b,
db_name.table6 table6a,
db_name.table6 table6b,
db_name.table7 table7a,
db_name.table7 table7b,
db_name.table8 table8,
db_name.table9 table9,
db_name.table10 table10a,
db_name.table10 table10b,
db_name.table10 table10c,
db_name.table11 table11,
db_name.table12 table12,
db_name.table13 table13,
db_name.table14 table14,
db_name.table15 table15,
db_name.table16 table16
WHERE [...]
table2a.attr1=‘keyword’ AND
table3a.attr2=table10c.attr1 AND
table3a.attr6=table6a.attr3 AND
table3a.attr9=‘keyword’ AND
table4a.attr10 IN (‘keyword’) AND
table4a.attr1 IN (‘keyword’) AND
table5a.kinds=table4a.attr13 AND
table5b.kinds=table4c.attr74 AND
table5b.name=‘keyword’ AND
(table6a.attr19=table10c.attr17 OR
(table6a.attr2 IS NULL AND
table10c.attr4 IS NULL)) AND
table6a.attr14=table5b.attr14 AND
table6a.attr2=‘keyword’ AND
(table6b.attr14=table10c.attr8 OR
(table6b.attr4 IS NULL AND
table10c.attr7 IS NULL)) AND
table6b.attr19=table5a.attr55 AND
table6b.attr2=‘keyword’ AND
table7a.attr19=table2b.attr19 AND
table7a.attr17=table15.attr19 AND
table4b.attr11=‘keyword’ AND
table8.attr19=table7a.attr80 AND
table8.attr19=table13.attr20 AND
table8.attr4=‘keyword’ AND
table9.attr10=table16.attr11 AND
table3b.attr19=table10c.attr18 AND
table3b.attr22=table12.attr63 AND
table3b.attr66=‘keyword’ AND
table10a.attr54=table7a.attr8 AND
table10a.attr70=table10c.attr10 AND
table10a.attr16=table4d.attr11 AND
table4c.attr99=‘keyword’ AND
table4c.attr1=‘keyword’ AND
table11.attr10=table5a.attr10 AND
table11.attr40=‘keyword’ AND
table11.attr50=‘keyword’ AND
table2b.attr1=table1.attr8 AND
table2b.attr9 IN (‘keyword’) AND
table2b.attr2 LIKE ‘keyword’% AND
table12.attr9 IN (‘keyword’) AND
table7b.attr1=table2a.attr10 AND
table3c.attr13=table10c.attr1 AND
table3c.attr10=table6b.attr20 AND
table3c.attr13=‘keyword’ AND
table10b.attr16=table10a.attr7 AND
table10b.attr11=table7b.attr8 AND
table10b.attr13=table4b.attr89 AND
table13.attr1=table2b.attr10 AND
table13.attr20=’‘keyword’’ AND
table13.attr15=‘keyword’ AND
table3d.attr49=table12.attr18 AND
table3d.attr18=table10c.attr11 AND
table3d.attr14=‘keyword’ AND
table4d.attr17 IN (‘keyword’) AND
table4d.attr19 IN (‘keyword’) AND
table16.attr28=table11.attr56 AND
table16.attr16=table10b.attr78 AND
table16.attr5=table14.attr56 AND
table4e.attr34 IN (‘keyword’) AND
table4e.attr48 IN (‘keyword’) AND
table4f.attr89=table5b.attr7 AND
table4f.attr45 IN (‘keyword’) AND
table4f.attr1=‘keyword’ AND
table10c.attr2=table4e.attr19 AND
(table10c.attr78=table12.attr56 OR
(table10c.attr55 IS NULL AND
table12.attr17 IS NULL))
50.000.000 €
persi ogni anno
68. Quali soluzioni?
• Migrazione verso sistemi monolitici/integrati
• Sostenibile in termini di costi?
• Ogni quanto?
• Come integrare sistemi legacy?
• Come gestire la ridondanza dei dati?
• Non risolve il problema di “comprendere” i dati, comunque
necessario per una buona migrazione
• Attenzione: questi problemi esistono anche per le PMI!!!
68
69. OBDA
Accesso ai dati mediato da ontologie
69
OBDI framework Query answering Ontology languages Mappings Identity Conclusions
Ontology-based data integration framework
. . .
. . .
. . .
. . .
Query
Result
Ontology
provides
global vocabulary
and
conceptual view
Mappings
semantically link
sources and
ontology
Data Sources
external and
heterogeneous
We achieve logical transparency in accessing data:
does not know where and how the data is stored.
can only see a conceptual view of the data.
sorgenti di dati
modello
strutturale
mapping
70. OBDA
• I dati vengono lasciati nelle loro sorgenti
• I mapping permettono di interpretare i dati secondo i modelli
concettuali sviluppati
• Gli utenti finali esprimono le proprie interrogazioni sul modello
concettuale
• Il sistema OBDA è “intelligente”:
• Traduce automaticamente le interrogazioni astratte in query
eseguite sulle sorgenti di dato
• Aggrega e ritraduce le risposte così ottenute
70
71. Ontop
• Sistema di OBDA open-source sviluppato alla
Libera Università di Bolzano (Prof. Calvanese)
• Supporta standard per il web semantico (OWL,
SPARQL)
• Si integra con una pletora di DBMS relazionali
• Apache open license
• http://ontop.inf.unibz.it
71
73. Process Mining
73
1.3 Process Mining 9
Fig. 1.4 Positioning of the three main types of process mining: discovery, conformance, and en-
hancement
74. Punto di partenza
• Visione orientata ai processi
dei dati che tracciano la realtà
• IEEE Standard XES
• Dati di partenza ottenibili con…
• Tecniche ETL
• Data warehousing
• OBDA (ricerca attiva)
74
Technische Universiteit Eindhoven University of Technology
Log
Trace
Event
Float
Int
Date
String
Container
List
Attribute
Classifier
Extension name
prefix
URI
Key
Value
<declares>
<defines> <defines>
<defines>
<trace-global>
<event-global>
<contains>
<contains>
ntains>
ntains>
Boolean
<orders>
75. Play-in
75
register travel
request (a)
get detailed
motivation
letter (c)
get support
from local
manager (b)
check budget
by finance (d)
decide (e)
accept
request (g)
reject
request (h)
reinitiate
request (f)
start end
Case Activity Timestamp Resource
432 register travel request (a) 18-3-2014:9.15 John
432 get support from local manager (b) 18-3-2014:9.25 Mary
432 check budget by finance (d) 19-3-2014:8.55 John
432 decide (e) 19-3-2014:9.36 Sue
432 accept request (g) 19-3-2014:9.48 Mary
credits to W.M.P. van der Aalst
77. Play-out
77
register travel
request (a)
get detailed
motivation
letter (c)
get support
from local
manager (b)
check budget
by finance (d)
decide (e)
accept
request (g)
reject
request (h)
reinitiate
request (f)
start end
Case Activity Timestamp Resource
432 register travel request (a) 18-3-2014:9.15 John
432 get support from local manager (b) 18-3-2014:9.25 Mary
432 check budget by finance (d) 19-3-2014:8.55 John
432 decide (e) 19-3-2014:9.36 Sue
432 accept request (g) 19-3-2014:9.48 Mary
credits to W.M.P. van der Aalst
79. Replay
79
register travel
request (a)
get detailed
motivation
letter (c)
get support
from local
manager (b)
check budget
by finance (d)
decide (e)
accept
request (g)
reject
request (h)
reinitiate
request (f)
start end
Case Activity Timestamp Resource
432 register travel request (a) 18-3-2014:9.15 John
432 get support from local manager (b) 18-3-2014:9.25 Mary
432 check budget by finance (d) 19-3-2014:8.55 John
432 decide (e) 19-3-2014:9.36 Sue
432 accept request (g) 19-3-2014:9.48 Mary
credits to W.M.P. van der Aalst
81. Hands-on
• Piccola azienda dedicata allo sviluppo di tecniche
di process mining
• Tool Disco
• Slide successive: credits a Anne Rozinat e
Christian Günther
81
85. Estrazione dati
• Il personale IT estrae i log di eventi dal
sistema ERP dell’azienda
• Il log è estratto come file di testo
(campi separati da virgole)
85
ERP
CSV
Data
87. Importazione dei dati
• Identificazione delle colonne
• Dove si trova l’identificativo dell’istanza di
processo (id dell’ordine)?
• Dove stanno le attività?
• E i tempi di esecuzione?
• Dove trovo i ruoli e i responsabili delle attività?
87
97. Uno sguardo ulteriore
• ProM framework (iniziativa accademica, centinaia di plug-in)
97
creenshot of ProM 5.2
PAGE 7
98. Conclusioni
• BPM come metafora di gestione organizzativa orientata alla
“qualità totale”
• Necessità di connettere i modelli prodotti alla realtà
• Problema di comprendere e accedere ai dati
• Process mining per arricchire, modificare, approfondire i
modelli con “l’impronta digitale” della realtà
• Non solo IT!
• Molti altri temi: integrazione dati+processi, verifica, analisi della
qualità, …
98