Presentazione della Dott.ssa Annamaria Leuzzi, Dirigente Ufficio IV del Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali del MIUR relativa al suo intervento al convegno internazionale "Migliorare la scuola"(14-15 Maggio 2015) organizzato dall'Indire.
La presentazione di Susanna Mantovani e Giulia Pastori docenti dell'Università Bicocca di Milano relativa al loro intervento "La professionalità del consulente per il miglioramento della scuola" al convegno internazionale "Migliorare la scuola", organizzato dall'Indire a Napoli dal 14 al 15 maggio 2015.
Presentazione della Dott.ssa Annamaria Leuzzi, Dirigente Ufficio IV del Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali del MIUR relativa al suo intervento al convegno internazionale "Migliorare la scuola"(14-15 Maggio 2015) organizzato dall'Indire.
La presentazione di Susanna Mantovani e Giulia Pastori docenti dell'Università Bicocca di Milano relativa al loro intervento "La professionalità del consulente per il miglioramento della scuola" al convegno internazionale "Migliorare la scuola", organizzato dall'Indire a Napoli dal 14 al 15 maggio 2015.
Presentazione relativa alla tavola rotonda con le reti territoriali per la qualità all'interno del convegno internazionale "Migliorare la scuola "(14-15 maggio 2015, Napoli) organizzato dall'Indire.
La presentazione di Francesca Storai, ricercatrice Indire, relativa al suo intervento al convegno internazionale "Migliorare la scuola" (Napoli 14-15 Maggio), organizzato dall'Indire.
Presentazione di Massimo Faggioli, Dirigente di ricerca area “miglioramento” dell’Indire, relativa al suo intervento “Indire per l’innovazione: progetti e ricerche per la qualità del sistema scolastico” al convegno internazionale “Migliorare la scuola” (Napoli, 14-15 Maggio 2015) organizzato dall’Indire.
Presentation by Massimo Faggioli.
Presentazione di Jaap Scheerens (Twente University) relativa al suo intervento "Dall'autovalutazione al miglioramento" al convegno internazionale “Migliorare la scuola”.
Presentation by Japp Scheerens (Twente University).
Promuovere il benchlearning interno ed esterno, pianificato su temi chiave dell'Istituto, coinvolgendo gli stakeholder interni ed esterni, utilizzando risorse interne ed esterne disponibili (limitando al massimo i costi), potenziando la collaborazione interna (fare sistema) anche attraverso il lavoro di gruppo.
La presentazione di Angelo Paletta, docente dell'Università di Bologna (Dipartimento di scienze aziendali), relativa al suo intervento "Educational Leadership e miglioramento della qualità dell'istruzione" al convegno internazionale "Migliorare la scuola", organizzato dall'Indire a Napoli dal 14 al 15 maggio 2015.
Sebastiano Pulvirenti, Il portfolio, strumento di regolazione della valutazio...sepulvi
Viene delineato il rapporto esistente tra la valutazione del Dirigente Scolastico e la valutazione della Scuola attraverso l'uso del Portfolio del DS, considerato strumento di regolazione e di condivisione.
IL MANAGER DELLA FORMAZIONE Quest’articolo analizza brevemente quella figura professionale interna all’azienda che ha il delicato compito di coordinare le attività didattiche e gestire l’impatto organizzativo del progetto e-learning. Si fa riferimento al cosiddetto manager della formazione Per una buona riuscita di un progetto e-learning è fondamentale sia la presenza di figure professionali dedicate alla progettazione e gestione del processo formativo - tra cui quella del manager della formazione; che il dichiarato impegno, da parte del management, di promuovere il progetto. L’azienda, infatti, può essere considerato come un vero e proprio sistema costituito da persone, tecnologie e servizi, ovvero l’insieme dei processi e dei prodotti realizzati attraverso una sinergia tra le risorse umane dell’ente e la tecnologia utilizzata a supporto dell’organizzazione. L’interconnessione tra persone, processi e prodotti offre una rappresentazione sistemica dei processi formativi innovativi per gestire i quali sono necessari diversi modelli organizzativi, l’elaborazione di soluzioni differenziate per i singoli aspetti dell’attività didattica, la messa a punto di sistemi di gestione affidabili ed efficienti, l’individuazione di soluzioni tecniche che assicurino rapidità di comunicazione, l’adozione di sistemi automatizzati per il trattamento delle informazioni e la specializzazione di specifiche funzioni didattiche. La necessità di introdurre nell’impianto formativo un organo di integrazione, ossia una figura professionale che coordini il processo didattico e ne faciliti il corso all’insegna del miglioramento dei servizi offerti in termini di efficacia ed efficienza, ha portato all’affermarsi del manager della formazione
Formazione tradizionale e e-learning I processi di apprendimento sono diventati più complessi a causa del sorgere di nuove tecnologie, in particolare Internet. Le possibilità di apprendimento collaborativo aperto e flessibile ha risvegliato l'interesse dei docenti e ricercatori a indagare e comprendere le condizioni e le caratteristiche che i nuovi metodi di apprendimento possono contribuire. Se come docenti possiamo essere soddisfatti circa le possibilità di un cambiamento pedagogico che l'e-learning può portare, non dobbiamo smettere di interrogarci sulla qualità di questi processi di istruzione e di apprendimento. Questo documento analizza i processi di comunicazione e didattica innovativa. Abbiamo pensato a un sistema di categorie che consente l'analisi dell'interazione didattica. E' importante sapere che gli elementi di comunicazione sociale, cognitiva e didattica saranno il nuovo sviluppo dell'apprendimento in ambienti virtuali in modo sempre più efficace. Le nuove forme di comunicazione che coinvolgono la telematica sono una grande sfida, quando concettualizzare ciò che è stato tradizionalmente inteso come comunicazione in materia di istruzione. Uno dei temi più prolifici nella letteratura recente sulla comunicazione del contesto educativo, riguarda l'uso didattico delle nuove tecnologie e quindi non sorprende che una revisione della bibliografia specializzata, rivela molti riferimenti alla concetto di Computer Mediated Communication. Nella progettazione del formato didattico, assumono grande rilevanza le decisioni relative alla definizione degli obiettivi didattici e dei relativi approcci metodologici, alla progettazione delle attività, dei contenuti e delle attività di valutazione. Sono da includere in questa categoria l’organizzazione dei discenti e la definizione delle figure professionali coinvolte nell’erogazione.
Gli obiettivi didattici devono essere specificati chiaramente e resi noti a tutto il gruppo di progetto. Il formato didattico viene progettato, di conseguenza, grazie ai dati raccolti durante lo studio di fattibilità, alle caratteristiche degli utenti e ai vincoli definiti a priori, descritti nel documento di avvio del progetto.
Gli obiettivi possono essere descritti a seconda della modalità più appropriata al contesto.
Una modalità molto diffusa è relativa alla tipica tassonomia “sapere, saper fare, saper essere”.
Un’altra modalità, invece, è legata all’identificazione degli obiettivi generali complessivi del corso, quindi degli obiettivi specifici dei singoli insegnamenti e, infine, degli obiettivi trasversali. Tale classificazione è basata, quindi, sulla tipologia di competenze da acquisire:
Introduzione: IL PROCESSO FORMATIVO E IL BILANCIO SOCIALE. DALLE CONOSCENZE ...Corrado Izzo
Il lavoro di tesi intende presentare le pratiche e gli strumenti scelti ed applicati dal 1999 al 2012, anni in cui ho rivestito il ruolo di progettista-coordinatore e di responsabile per l’attività di analisi qualitativa e valutazione di processo nell’ambito delle attività di sperimentazione dell’Autonomia scolastica, del Programma Operativo Nazionale 2000/2006 e 2007/2013 e del Programma Operativo Regionale Campania 2010/2011.
Presentazione relativa alla tavola rotonda con le reti territoriali per la qualità all'interno del convegno internazionale "Migliorare la scuola "(14-15 maggio 2015, Napoli) organizzato dall'Indire.
La presentazione di Francesca Storai, ricercatrice Indire, relativa al suo intervento al convegno internazionale "Migliorare la scuola" (Napoli 14-15 Maggio), organizzato dall'Indire.
Presentazione di Massimo Faggioli, Dirigente di ricerca area “miglioramento” dell’Indire, relativa al suo intervento “Indire per l’innovazione: progetti e ricerche per la qualità del sistema scolastico” al convegno internazionale “Migliorare la scuola” (Napoli, 14-15 Maggio 2015) organizzato dall’Indire.
Presentation by Massimo Faggioli.
Presentazione di Jaap Scheerens (Twente University) relativa al suo intervento "Dall'autovalutazione al miglioramento" al convegno internazionale “Migliorare la scuola”.
Presentation by Japp Scheerens (Twente University).
Promuovere il benchlearning interno ed esterno, pianificato su temi chiave dell'Istituto, coinvolgendo gli stakeholder interni ed esterni, utilizzando risorse interne ed esterne disponibili (limitando al massimo i costi), potenziando la collaborazione interna (fare sistema) anche attraverso il lavoro di gruppo.
La presentazione di Angelo Paletta, docente dell'Università di Bologna (Dipartimento di scienze aziendali), relativa al suo intervento "Educational Leadership e miglioramento della qualità dell'istruzione" al convegno internazionale "Migliorare la scuola", organizzato dall'Indire a Napoli dal 14 al 15 maggio 2015.
Sebastiano Pulvirenti, Il portfolio, strumento di regolazione della valutazio...sepulvi
Viene delineato il rapporto esistente tra la valutazione del Dirigente Scolastico e la valutazione della Scuola attraverso l'uso del Portfolio del DS, considerato strumento di regolazione e di condivisione.
IL MANAGER DELLA FORMAZIONE Quest’articolo analizza brevemente quella figura professionale interna all’azienda che ha il delicato compito di coordinare le attività didattiche e gestire l’impatto organizzativo del progetto e-learning. Si fa riferimento al cosiddetto manager della formazione Per una buona riuscita di un progetto e-learning è fondamentale sia la presenza di figure professionali dedicate alla progettazione e gestione del processo formativo - tra cui quella del manager della formazione; che il dichiarato impegno, da parte del management, di promuovere il progetto. L’azienda, infatti, può essere considerato come un vero e proprio sistema costituito da persone, tecnologie e servizi, ovvero l’insieme dei processi e dei prodotti realizzati attraverso una sinergia tra le risorse umane dell’ente e la tecnologia utilizzata a supporto dell’organizzazione. L’interconnessione tra persone, processi e prodotti offre una rappresentazione sistemica dei processi formativi innovativi per gestire i quali sono necessari diversi modelli organizzativi, l’elaborazione di soluzioni differenziate per i singoli aspetti dell’attività didattica, la messa a punto di sistemi di gestione affidabili ed efficienti, l’individuazione di soluzioni tecniche che assicurino rapidità di comunicazione, l’adozione di sistemi automatizzati per il trattamento delle informazioni e la specializzazione di specifiche funzioni didattiche. La necessità di introdurre nell’impianto formativo un organo di integrazione, ossia una figura professionale che coordini il processo didattico e ne faciliti il corso all’insegna del miglioramento dei servizi offerti in termini di efficacia ed efficienza, ha portato all’affermarsi del manager della formazione
Formazione tradizionale e e-learning I processi di apprendimento sono diventati più complessi a causa del sorgere di nuove tecnologie, in particolare Internet. Le possibilità di apprendimento collaborativo aperto e flessibile ha risvegliato l'interesse dei docenti e ricercatori a indagare e comprendere le condizioni e le caratteristiche che i nuovi metodi di apprendimento possono contribuire. Se come docenti possiamo essere soddisfatti circa le possibilità di un cambiamento pedagogico che l'e-learning può portare, non dobbiamo smettere di interrogarci sulla qualità di questi processi di istruzione e di apprendimento. Questo documento analizza i processi di comunicazione e didattica innovativa. Abbiamo pensato a un sistema di categorie che consente l'analisi dell'interazione didattica. E' importante sapere che gli elementi di comunicazione sociale, cognitiva e didattica saranno il nuovo sviluppo dell'apprendimento in ambienti virtuali in modo sempre più efficace. Le nuove forme di comunicazione che coinvolgono la telematica sono una grande sfida, quando concettualizzare ciò che è stato tradizionalmente inteso come comunicazione in materia di istruzione. Uno dei temi più prolifici nella letteratura recente sulla comunicazione del contesto educativo, riguarda l'uso didattico delle nuove tecnologie e quindi non sorprende che una revisione della bibliografia specializzata, rivela molti riferimenti alla concetto di Computer Mediated Communication. Nella progettazione del formato didattico, assumono grande rilevanza le decisioni relative alla definizione degli obiettivi didattici e dei relativi approcci metodologici, alla progettazione delle attività, dei contenuti e delle attività di valutazione. Sono da includere in questa categoria l’organizzazione dei discenti e la definizione delle figure professionali coinvolte nell’erogazione.
Gli obiettivi didattici devono essere specificati chiaramente e resi noti a tutto il gruppo di progetto. Il formato didattico viene progettato, di conseguenza, grazie ai dati raccolti durante lo studio di fattibilità, alle caratteristiche degli utenti e ai vincoli definiti a priori, descritti nel documento di avvio del progetto.
Gli obiettivi possono essere descritti a seconda della modalità più appropriata al contesto.
Una modalità molto diffusa è relativa alla tipica tassonomia “sapere, saper fare, saper essere”.
Un’altra modalità, invece, è legata all’identificazione degli obiettivi generali complessivi del corso, quindi degli obiettivi specifici dei singoli insegnamenti e, infine, degli obiettivi trasversali. Tale classificazione è basata, quindi, sulla tipologia di competenze da acquisire:
Introduzione: IL PROCESSO FORMATIVO E IL BILANCIO SOCIALE. DALLE CONOSCENZE ...Corrado Izzo
Il lavoro di tesi intende presentare le pratiche e gli strumenti scelti ed applicati dal 1999 al 2012, anni in cui ho rivestito il ruolo di progettista-coordinatore e di responsabile per l’attività di analisi qualitativa e valutazione di processo nell’ambito delle attività di sperimentazione dell’Autonomia scolastica, del Programma Operativo Nazionale 2000/2006 e 2007/2013 e del Programma Operativo Regionale Campania 2010/2011.
Svolgere il ruolo di tutor. Lo sguardo e le azioni.Luca Salvini - MI
MIUR USR per la Toscana. Formazione tutor dei docenti neoassunti (DM 850/2015) e del percorso annuale FIT. Firenze, webinar 15/01/2019. Dirigente tecnico Marina Baretta.
Riflessione Metacognitiva finale - gruppo docenti CaivanoCorrado Izzo
Compito di realtà: formulare una riflessione sugli esiti del corso di formazione in previsione dell'incontro conclusivo in cui i corsisti dovranno illustrare ai membri dei collegi dei docenti le implicazioni formative e le piste di lavoro su cui focalizzare l'attenzione il prossimo anno scolastico.
CODYFEET è un metodo di codingunplugged per la fascia di età della Scuola Infanzia, che è propedeutico all’uso di CodyRoby e alla programmazione visuale a blocchi.
Mediante delle tessere in cui sono rappresentati delle impronte di piedi si possono costruire PERCORSI intuitivi e corretti che facilitano il movimento dei bambini sulla scacchiera
Google Drive è il cloud di Google.
Lo spazio dove potrai archiviare tutti i file e accedervi da qualsiasi luogo utilizzando qualsiasi dispositivo.
Google ha in questo il vantaggio di:
essere nativamente una Web application;
avere da sempre proposto un servizio e non un prodotto e avendo quindi sviluppato la cultura del servizio al cliente;
gestire la configurazione del proprio software con la modalità del continuous improvement e non con la pianificazione di release successive a partire dalla prima versione appena recente che viene realizzata del prodotto;
avere un’organizzazione conseguentemente allineata;
controllare gran parte del traffico
e delle affermazioni sulla Rete.
Prof.ssa Ippolita Gallo- componente Equipe Formativa Territoriale PNSD Calabria –
AMBIENTARE I MITI
Luoghi di questo e dell’altro mondo.
I miti greci sono ambientati in un mondo non dissimile dal nostro, ma le storie narrate a volte
si svolgono in luoghi strani e veramente magici
I Mostri mortali nella mitologia greca.
Di mostri ce n’erano ovunque.
Gli eroi non potevano mai dirsi al sicuro dai loro denti digrignanti e dai loro artigli aguzzi.
Nuovi Ambienti di Apprendimento
PNSD anno scolastico 2016/2017
Best Practices “IL DIGITALE IN CLASSE: LINGUA INGLESE E NEW MEDIA” Project Work in Lingua Inglese della classe 5B Villaggio Scolastico
Progettazione di CDD
(contenuti didattici digitali)
per la Lingua Inglese nella Scuola Primaria:
eBook “English is fun through Fairytales”
- Anno Scolastico 2015/2016 – 2016/2017 -
Digital in EU
Programma ERASMUS+, KA1 Mobilità staff della scuola
(gruppo n°1 – 5/11/17, 11/11/17)
Il progetto è stato elaborato in collaborazione tra l'Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria ed il Liceo Scientifico Linguistico "P. Metastasio" di Scalea, scuola polo per la formazione degli Animatori Digitali.
34 scuole calabresi di ogni ordine e grado con i loro docenti Animatori Digitali
Quattro periodi di mobilità di una settimana ciascuno a partire dall'inizio di novembre 2017
Scuola ospitante: Orestad - Gymnasium di Copenaghen, la scuola superiore danese partner del progetto
Diamo la parola ai ragazzi!
Un piccolo viaggio, alla scoperta delle nostre Istituzioni. Elezioni Consiglio Comunale di Castrovillari (CS)
Prodotto finale UDA N°3 classi 4°A/B
Villaggio Scolastico-Via Roma
Primo Circolo Didattico di Castrovillari
Google Drive è il cloud di Google.
Lo spazio dove potrai archiviare tutti i file e accedervi da qualsiasi luogo utilizzando qualsiasi dispositivo.
Google ha in questo il vantaggio di:essere nativamente una Web application;avere da sempre proposto un servizio e non un prodotto e avendo quindi sviluppato la cultura del servizio al cliente;gestire la configurazione del proprio software con la modalità del continuous improvement e non con la pianificazione di release successive a partire dalla prima versione appena recente che viene realizzata del prodotto;avere un’organizzazione conseguentemente allineata;controllare gran parte del traffico e delle affermazioni sulla Rete. .........
Il Web 2.0 è un'espressione utilizzata spesso per indicare uno stato dell'evoluzione del World Wide Web, rispetto a una condizione precedente. Si indica come Web 2.0 l'insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono un elevato livello di interazione tra il sito web e l'utente come i blog, i forum, le chat, i wiki, le piattaforme di condivisione di media come Flickr, YouTube, Vimeo, i social network come Facebook, Myspace, Twitter, Google+, Linkedin, Foursquare, ecc, ottenute tipicamente attraverso opportune tecniche di programmazione Web e relative applicazioni web afferenti al paradigma del Web dinamico in contrapposizione al cosiddetto Web statico o Web 1.0.
Il web 2.0 è quella parte di Internet alla quale chiunque può liberamente accedere attraverso
l’impiego di strumenti gratuiti al fine di condividere informazioni e collaborare per creare
nuova conoscenza. Questi strumenti includono i blog, i wiki,Wikipedia e i social network
come Facebook, YouTube e Twitter, che nel tempo sono divenuti luoghi di ritrovo e di discussione
preferiti da diverse centinaia di milioni di utenti. Il loro impiego ha iniziato a estendersi
anche in Italia, dove, secondo una recente indagine condotta dal Censis, gli iscritti
a Facebook sono il 66,6% degli internauti (il 41,3% degli italiani) e il numero di utenti di
YouTube è il 61,7% di coloro che hanno un collegamento a Internet (il 38,3% degli italiani)
Il RACCONTO di IL MITO DI ORFEO E EURIDICE.
Il racconto è pubblicato al seguente sito: http://illaboratoriodelle7.wix.com/home#!blank/lvyfc
Tutto il Project Work "Pratica-MENTE... eBook" è pubblicato al seguente link:
http://illaboratoriodelle7.wix.com/home
Prof.ssa Ippolita Gallo
https://ippolitagallo.wordpress.com/
Presentazione ed illustrazione delle Attività di Lingua Inglese Scuola Primar...Ippolita Gallo Ippolita
Presentazione ed illustrazione delle Attività di Lingua Inglese Scuola Primaria e Scuola dell'Infanzia - DIREZIONE DIDATTICA STATALE 1° CIRCOLO CASTROVILLARI
Piazza Indipendenza c/o Villaggio Scolastico - 87012 CASTROVILLARI (CS)
Tel. e Fax 0981491387 – C.F.94023270781– C.M. CSEE590004
E-mail: csee590004@istruzione.it – PEC: csee590004@pec.istruzione.it – WEB: www.castrovillariprimo.gov.it
Divinità stellari
La lira di Orfeo, grazie ad Apollo, è ora una costellazione che noi tutti possiamo vedere nel cielo estivo. E Apollo, per la verità, è stato molto generoso. Tra le cinque stelle che compongono la lira ne ha scelta una veramente straordinaria:
Vega, che con la sua luce azzurro ghiaccio e la stella più luminosa del nostro emisfero.
Classi V A B Plesso Via Roma Primo Circolo Didattico di Castrovillari Cosenza. Anno Scolastico 2013/2014. Progetto Ampliamento dell'Offerta Formativa
Valutare la didattica collaborativa con le tecnologie
1. VALUTARE LA DIDATTICA COLLABORATIVA CON LE
TECNOLOGIE
La valutazione nella scuola rappresenta un punto focale di una fase particolarmente critica. Il
docente si trova davanti a molteplici variabili, dati quantitativi, qualitativi, il processo, il prodotto,
le conoscenze, le abilità, le competenze. Con la valutazione il docente-mediatore deve certificare
l’apprendimento, orientarlo, predisporre processi di autovalutazione.
LA VALUTAZIONE COME OPPORTUNITA’ FORMATIVA risulta essere fondamentale in un processo
di insegnamento-apprendimento, svelando tutte le potenzialità evolutive della valutazione
stessa, in particolare quando si lavora con le tecnologie. L’interazione fra gli alunni e le
strumentazioni, la tracciabilità dell’apprendimento, l’editabilitàdella comunicazione, il
progressivo perfezionamentodella ricerca di informazioni offrono al docente continui feedback
che dimostrano come l’attivitàcon le tecnologie sia di per sé punteggiata di micro-valutazioni
che orientano e monitorano il percorso formativo.
L’attività con i media rappresentano una modalità didattica che Hadji (1995, La valutazione delle
azioni educative, Brescia, La Scuola) definisce valutazione formatrice, intendendo con ciòtutte
quelle azioni che rendono effettivamente significativoun percorso di apprendimento. Ogni
percorso didattico complesso, infatti, non può che prevedere dei tentativi di risoluzione, delle
ipotesi mirate e, successivamente, modificate e consolidate. Per cui anche dall’errore in un
processo di apprendimento si può ri-configurare la situazione problematica in atto, rivedendo la
situazione per leggerla e renderla interpretabile. Le azioni e le conseguenti micro-valutazioni che
2. emergono nel corso del lavoro con le tecnologie sono molteplici e di diverso tipo, per cui devono
essere rese visibili e condivisibili in modo da diventare un sostegno all’attività didattica stessa.
La valutazione di un’attività con le tecnologie non deve unicamente limitarsi all’analisi del
prodotto finale, l’elaborato è certamente un puntodi riferimento sul quale concentrare le
attenzioni valutative, perché dovrebberoriassumere il percorso svoltodall’alunno o dal gruppo
di alunni, ma considerare le azioni che si sono succedute per giungere a quel prodotto, le scelte
tecniche e grafiche, le informazioni reperite, selezionate e collegate, gli approfondimenti teorici
e pratici, le interazioni con esperti o con pari.
La valutazione dell’attività con le nuove tecnologie, allora, riguarda anche il senso stesso e il loro
ruolo all’interno dell’ambiente di apprendimento che risulta non scontato ovvero la presenza di
una tecnologia non indirizza l’apprendimento in un’unica direzione ma rende maggiormente
complesso il contesto in quanto apre più direzionalità e più piste di sviluppo.
La valutazione del lavoro di gruppo, dunque, si configura come l’individuazione e l’evoluzione di
alcune linee guida fondamentali che devonocomparire per fare in modo che l’attività
collaborativa con le tecnologie non sia semplicemente basata su una motivazione e una
gradevolezza approssimative determinate da un’attività più o meno interessante, ma fondata
sull’evoluzione di apprendimenti, conoscenze e competenze disciplinari, sociali e trasversali
visibili e riutilizzabili in ulteriori contesti