2. L’impatto del social sulla ricerca organica
Il posizionamento di una pagina nei
risultati delle ricerche è influenzato
da come i social network parlano
di essa.
Il grafico mostra i ranking factors
dopo penguin:
• Arancione: social
• Blu: back links
• Verde: on page tecnici
• Gialli: on page editoriali
3. Author trust
Author trust è l’indice di credibilità legato ad una persona autore di una pagina web.
Esso rappresenta la somma della popolarità che una persona ha sui vari social network.
Tanto più una persona è popolare sui social network, tanto più alto è il suo author trust.
Su Google nel 2014 uno dei Ranking Factors destinati a crescere moltissimo di
importanza sarà proprio l’Author trust.
Se una persona dichiarata autore di una pagina avrà un alto livello di
credibilità, questa godrà di due grandi benefit:
Uscirà prima nei risultati delle ricerche
Verrà visualizzata con l’authorship markup snippet.
4. Authorship markup snippet
L’auhtor snippet mette in forte risalto la
pagina ad esso collegata aumentando il
numero dei click ricevuti dallo snippet.
Deve essere rappresentato sulla pagina con
gli opportuni collegamenti alle pagine social
in formato rich text.
5. Indice di credibilità dell’autore
L’indice di credibilità dell’autore tende a rappresentare il modo con il quale i suoi followers si fidano dei pareri e
degli scritti che una persona pubblica sul web.
L’autor trust non è “tuttologico” ma specifico, ovvero si riferisce a particolari argomenti o “temi” sui quali l’autore è
versato.
Il tema od i temi devono essere dichiarati in qualche modo nel profilo dell’autore che deve essere molto simile su
tutti i social network presidiati.
In particolare:
• la foto deve essere sempre la stessa su tutti i nostri profili social (garantire riconoscibilità);
• il sito internet di riferimento deve essere sempre lo stesso (aumentare il trust del sito aziendale);
• l’azienda in cui l’autore lavora deve essere sempre dichiarata specialmente se è centrale per il business della
persona. Quando il social network lo consente, l’azienda dichiarata nel profilo dell’autore deve essere collegata
alla pagina aziendale sullo stesso social network;
• tutti i campi che il social network mette a disposizione per la descrizione venno compilati. Facciamolo in modo
veritiero. In questo modo consentiremo alle persone di riconoscerci e di mettersi in contatto con noi senza
equivoci sulla nostra identità.
6. La fotografia sul profilo
E’ l’elemento di maggiore e più immediato impatto sull’utente finale, per questo motivo è bene che sia
facilmente riconoscibile, che non sia ansiogena, e se possibile, richiami quel che facciamo (per esempio
abbia sullo sfondo il logo della nostra azienda).
1. L’immagine deve essere un nostro primo piano, diversamente verrà riconosciuta come non idonea ad
essere pubblicata negli autor snippet.
2. Il volto è bene che sia sorridente.
3. Lo sguardo è bene che sia verso sinistra (guardiamo la pagina) o, in alternativa, verso l’obiettivo
(guardiamo la persona).
7. Qualche esempio di volto social
Barak Obama ha scelto l’immagine probabilmente perfetta. Un primo piano sorridente di tre
quarti che guarda la pagina. La bandiera sullo sfondo che evoca il potere del presidente
statunitense è sfumata (evocativa) e non a caso è ripresa in modo da raffigurare sia le stelle che
le strisce.
Lo staff pubblicitario di Obama ha fatto del mondo social uno dei più importanti bacini di voti.
Carla Bruni pur rimanendo nei canoni ha inserito una chitarra in primo piano, giusta scelta visto
che avendo a che fare con lei non si sa mai bene quale ruolo abbia: modella? Attrice? Cantante?
Ex première dame francese …
L’immagine chiarisce a colpo d’occhio che Carla Bruni su Facebook è una cantante!
8. Qualche esempio di volto social
La scrittrice Maria Grazia Giordano ha scelto una immagine che emerge dalle altre poiché virata
in giallo.
L’immagine inevitabilmente spicca tra tutte le altre nei newsfeed ma è tutt’altro che rassicurante.
In linea con la sua produzione letteraria che è molto spesso un vero schiaffo alla coscienza dei
lettori.
Il grafico Davide Galli ha scelto una immagine molto particolate che lo rende riconoscibile
sempre e comunque.
Davide non è obbligato ad apparire serio, il suo mestiere gli permette di essere credibile anche
travestito da elfo. Sullo sfondo il manifesto di un importante convegno.
9. Google +: profilo personale e pagina aziendale
Google+ è un complesso sistema social direttamente collegato all’ omonimo
motore di ricerca.
E’ organizzato per cerchie, con un sistema analogo a quello dei followers di Twitter.
L’ossatura principale è rappresentata dai profili ai quali sono subordinati le pagine
ed i luoghi. Google cerca il più possibile di scremare i profili di persone inesistenti
imponendo regole che mettano in evidenza account di persone reali.
Innanzi tutto la foto: se pubblicate qualcosa di diverso da un volto umano Google
non mostrerà la vostra foto negli snippet delle serp. Inoltre se pubblicate la foto di
qualcun altro conosciuto da Google verrete inevitabilmente scoperti e tolti dalle
serp (evitare quindi attori e personaggi celebri).
La url personalizzata è disponibile solo per chi, come per tante altre funzionalità di
Google è disposto a comunicare a Google il proprio numero di cellulare.
10. Google +: profilo personale e pagina aziendale
Una volta creato il profilo:
1. selezionare pagina;
2. cliccare crea nuova pagina;
3. scegliere il tipo di pagina;
4. scegliere la categoria della pagina;
5. scegliere il nome della pagina ed inserire il link del sito internet.
È bene che a questo punto ci si dichiari autore del sito al quale corrisponde la
pagina.
Dove agire per inserire i dati è talvolta non immediato da trovare. Spesso le
interfacce social cambiano rivoluzionando il layout e rendendo la vita complicata.
In ogni caso alla voce informazioni sono visibili la maggior parte dei dati relativi al
profilo, in Informazioni > profilo e privacy > modifica visibilità sul profilo, sono
presenti tutte le voci relative al nostro profilo.
11. Google +: Come funziona il gioco delle cerchie?
Come per Twitter, anche in Google+ vale la regola secondo la quale la gran parte delle
persone che inseriremo nelle nostre cerchie ci restituirà il favore. Attenzione però a
scegliere bene, soprattutto inizialmente: troviamo persone che siano compatibili per
professione o interessi con ciò che siamo e con i temi che trattiamo, ed aumentiamo
gradualmente il numero.
Cerchiamo architetti in Google +, selezioniamo Persone e Pagine ed ecco comparirci
centinaia di persone che hanno inserito il termine architetto nel loro nome o nel loro
profilo.
In alcuni snippet compare il tasto aggiungi, in altri il tasto segui, dipende dal fatto che
alcune sono persone (aggiungi) ed alte pagine (segui). Aggiungiamo alle nostre cerchie
un centinaio di persone ed attendiamo la risposta che dovrebbe essere un aumento di
coloro che ci seguiranno a loro volta. Ripetiamo l’operazione spesso (almeno 2-3 volte a
settimana), soprattutto nel primo periodo di vita del nostro account.
Importante è comunque postare cose interessanti per il target di utenti che stiamo
cercando di coinvolgere; una pagina che offre soluzioni e
suggerimenti, indipendentemente dal target è comunque molto ben accetta.
Teniamo presente che altri si stanno muovendo nello stesso modo, quindi cerchiamo di
farci trovare compilando con dovizia di particolari le informazioni sul nostro profilo.
12. Facebook: profilo personale e pagina aziendale
Uno degli errori più frequenti commessi dagli utenti di Facebook è quello di utilizzare un
profilo personale per la propria azienda.
Se da un lato ciò facilita la ricerca di contatti (ottenere amicizie è più facile che ottenere
mi piace), dall’altro ci impedisce di poter disporre di importanti elementi di analisi
statistica quali sono gli insights.
Inoltre Facebook, al pari di un po’ tutti gli altri social, sta cercando di far piazza pulita di
tutti i profili fake, ovvero di tutti quei profili che, pur attivi, non sono associati a persone
reali.
Quindi il rischio che corriamo nell’utilizzare un profilo personale per la nostra azienda, è
quello di trovarci da un giorno all’altro con l’account disabilitato.
Se ciò è proprio quello che state facendo è possibile correre ai ripari trasformando il
vostro account personale in pagina aziendale: il link della pagina Facebook per compiere
l’operazione è: (https://www.facebook.com/pages/create.php?migrate)
In questo modo verranno perduti tutti i post pubblicati ma verranno conservati gli amici
che si trasformeranno in fan, ovvero in mi piace.
Un trucco, un po’ black hat, per far partire con un certo numero di mi piace una pagina
Facebook è quello di impostare un profilo personale, chiedere ed ottenere un po’ di
amicizie per poi trasformare il profilo in pagina attraverso lo specifico link citato sopra.
13. Elementi che contraddistinguono la pagina su Facebook
1 Immagine del profilo
Le immagini del profilo della Pagina sono quadrate e vengono visualizzate
a 160x160 pixel. La foto caricata deve essere di almeno 180x180 pixel. È
bene tuttavia tenere presente che l’immagine cosiddetta del profilo verrà
presentata in molti formati a seconda della pagina nella quale viene
visualizzata. Consigliamo quindi di elaborarne una di almeno 512x512
pixel in modo da consentire un’ottima visibilità anche a chi vorrà
visualizzarla in uno streaming fotografico.
2 Copertina
851 x 315 pixel.
La copertina, su Facebook più che sugli altri social, qualifica la pagina a
colpo d’occhio. Una buona copertina è quindi importante per il suo
successo.
La copertina deve contenere informazioni sui contenuti della pagina e
sull’attività che l’azienda svolge, ovviamente in formato grafico. Per
Infonet abbiamo scelto di pubblicare il grafo di un tag cloud con una serie
di termini chiave che riassumono gli argomenti di cui si occupa l’azienda.
3 Riepilogo informazioni
Sono le informazioni principali relative all’azienda, quelle che vengono
sempre visualizzate dai visitatori.
4 Tab
L’area delle tab è di fondamentale importanza per le
azioni di marketing avanzato. Saranno infatti tab tutte le
pagine “interattive” che, pur su Facebook, mettano in
dialogo il nostro sito ed il nostro data base con gli utenti.
Iscrizione alla newsletter, negozio elettronico ed altro di
utile a migliorare la visibilità e l’appeal di una pagina può
essere inserito in quest’area.
14. L’ecosistema Facebook
Facebook è un ecosistema che può dare grandi risultati di web marketing a patto che ciò non sia il vostro
obiettivo dichiarato.
Facebook è un social network nel quale la gente passa molto del proprio tempo a dialogare con gli altri, nel
quale conosce personalmente la maggior parte dei propri amici, nel quale è poco propensa ad accettare la
pubblicità ed ancor meno ad uscire dalla piattaforma.
Attenzione quindi a bombardare i vostri fan di offerte commerciali o inviti al click, poiché in tempi brevi
otterremo la loro evaporazione inevitabile.
Eroghiamo post con parsimonia quindi, e soprattutto differenziamoli: belle immagini, qualche
video, qualche nota, qualche domanda in forma di sondaggio ed, ogni tanto, qualche link.
Curiamo il testo sempre con attenzione utilizzando il linguaggio parlato scritto, evitando termini pomposi e
frasi prolisse ed invitando frequentemente ad una azione!
L’obiettivo è quello di ottenere sempre il maggior numero di mi piace con la consapevolezza che, nel mondo
Facebook, se qualcosa piace al mio amico, che è persona di cui mi fido, allora può piacere anche a me.
15. L’ecosistema Facebook
Non dimentichiamo che Facebook è soprattutto un luogo
virtuale di svago, nel quale si chiacchiera in modo superficiale
utilizzando la bacheca. Un mondo nel quale il rapporto umano
è mediato dal mezzo e costretto a seguire canalizzazioni
obbligate. Mi piace, Commenta e Condividi sono gli unici
feedback possibili ai nostri pensieri postati sotto forma di frasi
o immagini.
Il flusso di messaggi nella nostra home è continuo e
veloce, questi finiscono sotto la piega della pagina e diventano
invisibili. I messaggi più lunghi di 100 caratteri difficilmente
vengono presi in considerazione. Tutto è estremamente rapido:
ciò che postiamo “muore molto velocemente” e, a meno di
non acquisire viralità, dura lo spazio di poche ore.
16. I post su Facebook
La maggior parte dei nostri post non verrà mai visualizzata dai nostri amici e dai nostri fan e ciò per una serie
di motivi:
• Non è detto che nel corso della vita dei nostri post i nostri amici siano connessi a Facebook.
• Non è detto che il sistema pubblichi i nostri post su tutte le bacheche dei nostri amici e ciò in ragione del
sovraffollamento di pagine che costringe Facebook a fare scelte selettive.
• Non è detto che i nostri fan o amici, pur essendo connessi a Facebook vedano effettivamente il messaggio.
Non a caso Facebook propone di promuovere i post a pagamento, facendoli uscire sulle pagine dei nostri fan e
dei loro amici per tre giorni, quindi sostanzialmente prolungandone la vita.
In un simile quadro generale diventa importantissimo il linguaggio che utilizziamo nei post che devono essere
resi attraenti con poche parole.
17. I post su Facebook
I post devono:
• invitare all’azione;
• essere sintetici;
• avere semplicità di linguaggio.
Un buon mix di questi elementi produce la capacità
del nostro post di diventare virale.
18. Come organizzare la vostra presenza su facebook
Create un profilo
Su questo inizierete a raccogliere amici. Il profilo è
sempre personale, ovvero è legato ad una persona
reale. Utilizzatelo non solo per condividere ciò che
pubblicate sulla pagina aziendale, mettete anche
cose che riguardano la vostra vita quotidiana. Evitate
comunque di esprimere opinioni politiche.
Create una pagina aziendale
Su questa inizierete a raccogliere mi piace. Quando
fate un post condividetelo sul vostro profilo.
Nominate sempre un amministratore alternativo a
voi. Invitate spesso i vostri amici a cliccare mipiace.
Create un gruppo
Iscrivete al gruppo tutti i vostri amici. Abbiate cura di
mettere il nome dell’azienda nel nome del gruppo ed
evitate di dargli lo stesso nome che avete dato alla
pagina aziendale.
19. Come postare su facebook
Postate sulla pagina aziendale avendo cura di essere
connessi come azienda e non come persona.
Condividete il post sul vostro profilo e sul gruppo.
Quando condividete sul gruppo ricopiate il messaggio di
stato. Se il post è un link ricopiate il messaggio anche
quando condividete sul vostro profilo
Siate positivi
Essere positivi nei nostri post aiuta ad entusiasmare i
vostri fans. Emozionare in positivo è fondamentale per il
successo di un post.
Alternate i post
Non postate sempre nello stesso modo, alternate le foto
ai testi, ai link ed ai video. In questo modo la portata dei
vostri post migliorerà sensibilmente.
Dire e non dire (se postate un link)
Se volete che i vostri fans clicchino sul link
incuriositeli, dite qualcosa ma non tutto, invitateli al
click.
20. Come postare su facebook
Fate domande
Se volete che i vostri fan interagiscono con i vostri post
sollecitateli con domande che inducano una azione: Vi
piace? Cosa ne pensate? Quando la call to action è posta
in forma interrogativa è sempre più efficace.
Attenzione alle immagini
I risultati migliori si ottengono postando elementi visivi.
Una bella immagine indurrà i vostri fans a condividere i
vostri post con altri.
Filigranate le immagini
Se le fotografie sono vostre ricordatevi di filigranarle
sempre con il link al vostro sito.
Occhio al mobile
Usate immagini di dimensioni tali da essere visualizzate
anche sugli smart phone (512 x 512 pixel sono
sufficienti)
La potenza dei video
Postare video su facebook può dare grandi risultati ma i
video devono essere non più lunghi di 30 secondi come
spot televisivi.
21. Come postare su facebook
Linkate sempre
Anche quando postate una immagine o un video
mettete sempre il link al vostro sito web.
Postate in orario
Postate in orari nei quali i vostri fan sono
online, diversamente i vostri messaggi moriranno
ancor prima di essere visualizzati. In linea di massima
l’orario migliore per postare su facebook va dalle 13
alle 19
Fate attenzione ai commenti
Rispondere ai commenti dei fan gratifica chi li ha
lasciati e sollecita altri a partecipare ad una sorta di
discussione in atto.
Ortografia
Rileggete il vostro post prima di inviarlo, siate
maniacali! Gli errori di battitura o di ortografia sono
come la peste bubbonica: abbattono la credibilità dei
vostri post!
22. Viralità
La viralità di un post nell’ecosistema di Facebook sta nella sua capacità di ottenere mi piace, commenti e
condivisioni.
Più condivisioni otteniamo e più pagine personali saranno occupate dal nostro post, più commenti
otterremo e più persone verranno coinvolte nelle discussioni relative ai post attraverso il sistema delle
notifiche, più mi piace otterremo e più persone vedranno scorrere nel box della attività degli amici il link
al nostro post.
Condividi!, Commenta! Dì che ti piace! sono quindi le call to action più importanti poiché sono quelle che
innescano viralità.
23. Viralità
Una pagina in salute produce naturalmente viralità, un buon webmaster impara a conoscere il proprio
pubblico e poco per volta riesce a raffinare la qualità dei propri post e la loro frequenza su misura dei fan
della pagina.
Non dimenticate quindi di tenere sotto costante controllo i vostri insights, ovvero le statistiche di visibilità
dei post offerte da Facebook.
Una pagina in salute aumenta in modo progressivo il numero dei propri fan, opportuno è comunque
seguire la regola del citare con @ + nome della propria pagina in tutti i post.
24. Come faccio a vendere i miei prodotti?
Ricordiamoci sempre che la migliore forma
pubblicitaria sui social è quella indiretta: se piace al
mio amico allora …., dobbiamo cercare quella ed
otterremo il risultato che ci aspettiamo.
Possiamo comunque, ogni tanto, pubblicare qualche
link al nostro sito.