2. Malattia infiammatoria cronica a patogenesi
autoimmune, caratterizzata da infiltrazione
linfocitaria delle ghiandole esocrine,
principalmente salivare e lacrimale con
conseguente riduzione della loro funzione
secretoria.
3. Classificazione:Classificazione:
PRIMARIA: coinvolgimento delle ghiandole esocrine
con o senza interessamento sistemico;
SECONDARIA: associazione con altre malattie
autoimmini (Artrite Reumatoide, LES, Sclerodermia,
Vasculiti, Connettiviti))
4. Il “mosaico Eziologico” della pSSIl “mosaico Eziologico” della pSS
Stress
Ormoni
Alterato equilibrio Estrogeni/ Androgeni
F:M=9:1
Genetica
HLA (HLA-DQ2, HLA B8, HLA-DR5)
IRF-5 e STAT4
Geni per IL-6 e IL-10
Virus
Epstein Barr, HTLV-1, HCV,
Enterovirus
Attivazione del pathway dell’IFN-α con
alterazione sia della risposta
immunitaria innata che di quella
adattativa
Yrjö T. et al. Modificato (2012)
5. Sindrome di Sjögren:Sindrome di Sjögren:
“un’epitelite autoimmune”?“un’epitelite autoimmune”?
La patologia è scatenata da un’infezione virale o dall’ipoestrogenismo. (2) SGECs si attivano ed esprimono
MHC di classe II. (3) la conseguente attivazione delle PDCs induce l’elevata produzione di citochine compreso
l’ IFN α, in individui geneticamente suscettibili. (4) IFN α determina la produzione di BAFF che assieme alla
presentazione degli autoantigeni da parte delle SGECs, stimola la risposta immunitaria adattativa.
(Hui Zhi Low et a lmodificato)
6. MANIFESTAZIONI INIZIALI DI SINDROME DIMANIFESTAZIONI INIZIALI DI SINDROME DI
SJÖGREN PRIMARIASJÖGREN PRIMARIA
%
Secchezza oculare soggettiva 47
Soggettiva secchezza delle fauci 42.5
Artralgie/ artriti 28
Tumor parotideo 24
Fenomeno di Raynaud 21
Febbre/ astenia 10
Dispareunia 5
Interessamento polmonare 10,5
Interessamento renale 1.5
7. Interessamento oculare:Interessamento oculare: i pazienti riferiscono bruciore oculare, prurito,
arrossamento, sensazione di corpo estraneo e fotofobia; obiettivamente si rileva un
quadro di cheratocongiuntivite secca, non specifico per la Sindrome di Sjögren, ma che
deve essere indagata con i seguenti test (facilmente applicabili, ma anche scarsamente
specifici perchè possono essere influenzati da diversi fattori quali condizioni ambientali,
età, ansia, depressione, uso di psicofarmaci):
TEST DI SCHIRMERTEST DI SCHIRMER:: valuta il pool lacrimale, tramite una striscia di carta bibula messa a
contatto con la ghiandola lacrimale inferiore. Il test risulta positivo se, dopo 5 minuti, la
striscia è imbibita meno di 5 mm.
BREAK-UP TIME TEST (BUT)BREAK-UP TIME TEST (BUT):: si esegue colorando il film corneale con fluoresceina e
osservando la sua rottura con lampada a fessura. Valuta quindi l'alterazione del film
lacrimale. Un tempo di rottura inferiore a 10 secondi è da considerarsi patologico.
ROSA BENGALA TESTROSA BENGALA TEST:: il colorante rileva cellule dell'epitelio congiuntivale e corneale
danneggiate o con scarsa vitalità. All'osservazione alla lampada a fessura emerge un
quadro di cheratite filamentosa o punctata.
8. Interessamento orofaringeo:Interessamento orofaringeo: una riduzione della secrezione salivare è
responsabile della sensazione di secchezza orale, delle alterazione del gusto,
dell'aumento di carie dentarie, che sono riferiti dai pazienti. Nel 60% dei casi si
rileva obiettivamente una tumefazione delle parotidi, che all'esordio di
malattia, può essere monolaterale e in seguito divenire bilaterale.
Vanno escluse altre cause di xerostomia o tumor parotideo, quali: infezioni
virali (HIV, HCV), sarcoidosi, neoplasie, endocrinopatie (diabete mellito,
acromegalia, iperlipoproteinemie...), terapia con antiipertensivi o
parasimpaticolitici.
Vanno eseguite:
SCIALOGRAFIA:SCIALOGRAFIA: si esegue introducendo un mezzo di contrasto idrosolubile nel
dotto di Stenone. Si osservano tipicamente scilectasie, restringimenti del dotto
di Stenone o dei dotti principali, oppure microcalcificazioni e marcata
ritenzione del mezzo di contrasto dopo stimolo acido (succo di limone).
BIOPSIA DELLE GHIANDOLE SALIVARI MINORIBIOPSIA DELLE GHIANDOLE SALIVARI MINORI:: è altamente specifica per S. di
Sjögren se il prelievo comprende 5-10 ghiandole, con il tessuto connettivo
circostante; il tessuto presenta infiltrati linfocitari, con un focus score >1.
9. MANIFESTAZIONI EXTRAGHIANDOLARIMANIFESTAZIONI EXTRAGHIANDOLARI
NELLA SINDROME DI SJÖGRENNELLA SINDROME DI SJÖGREN
Artralgie/ artriti 60-70
Fenomeno di Raynaud 35-40
Linfoadenopatia 15-20
Coinvolgimento polmonare 10-20
Coinvolgimento renale 10-15
Vasculite 5-10
Coinvolgimento epatico 5
Linfoma 5-8
Neuropatie periferiche 2-5
Miosite 1-2
10. Ganglionopatie - Neuropatie Sensitive
Polineuropatie sensori-motorie assonali
Mononeuriti multiple - Neuropatie Autonomiche
Neuropatie delle piccole fibre - Neuropatie Craniali
Miopatie Infiammatorie
Coinvolgimento del SNP in corso diCoinvolgimento del SNP in corso di
Sindrome di SJÖGRENSindrome di SJÖGREN
Gli studi pubblicati non forniscono una stima precisa delle relative frequenze
di tali sindromi, né una ragionevole stima della prevalenza di tali patologie in
pazienti affetti da SS.
Birnbaum (2010), con uno studio standardizzato su una coorte di pazienti
affetti da SS con coinvolgimento del SNP ha stimato una reale prevalenza tra
il 5 e il 15% dei pazienti.
11. Coinvolgimento del SistemaCoinvolgimento del Sistema
Nervoso CentraleNervoso Centrale
L’interessamento del SNC è variabile con segni focali o diffusi:
• Esiste una elevata prevalenza del coinvolgimento del sistema nervoso centrale
(circa il 65%);
• Il coinvolgimento diffuso è più frequente di quello focale e determina sintomi
quali la cefalea, i disturbi dell’umore e il deficit cognitivo;
• il sintomo neurologico può precedere la comparsa della Sindrome Sicca e la
diagnosi di Sindrome di Sjögren primaria di molti anni;
• la cefalea, il disturbo dell’umore e il disturbo cognitivo sono i sintomi clinici più
frequenti e significativamente correlati alla presenza di anti-SSA;
• la forma di cefalea più frequente risponde ai criteri diagnostici per emicrania
senz‘aura.
12. Coinvolgimento del SistemaCoinvolgimento del Sistema
Nervoso CentraleNervoso Centrale
• La patologia può determinare alterazioni del microcircolo cerebrale che
possono essere portate alla luce dallo studio ultrasonografico della
circolazione cerebrale (Ecocolordoppler Transcranico).
• L’esecuzione della Risonanza Magnetica e della SPECT cerebrale forniscono
indicazioni utili per evidenziare il coinvolgimento del Sistema Nervoso
Centrale in presenza di sintomi neurologici aspecifici.
• La valutazione neuropsicologica e psichiatrica sono di supporto nella
definizione diagnostica.
13. Flowchart diagnostico-terapeuticaFlowchart diagnostico-terapeutica
Anamnesi, EO
Immunologico
Anamnesi, EO
Neurologico
Valutazione
Neuropsicologica/
psichiatrica
Studio
immunologico
NeuroImaging
anatomico e
funzionale
Valutazione
Neuropsicologica e
psichiatrica
Ulteriori esami
strumentali se
indicati (EEG;
EMG/ENG….)
D
I
A
G
N
O
S
I
- Trattamento
Farmacologico
Specifico
- Riabilitazione
Cognitiva