Recentemente si sta facendo più luce sull’importantissimo ruolo degli eventuali fratelli e sorelle presenti (siblings, con un termine inglese): attori in gioco tanto quanto gli altri, coinvolti per certi aspetti anche in misura maggiore, fino a relativamente poco tempo fa sono stati accorpati ad altri membri del nucleo domestico e scarsamente riconosciuti nella loro posizione delicata.
L’ICF propone un modello concettuale che enfatizza la nozione «universale» di funzionamento come fondamento dello stato di salute. Le persone con menomazioni possono trovare nel proprio ambiente sostegno oppure barriere. Questa interazione con l’ambiente, più ancora della diagnosi, è talvolta centrale per capire quali opportunità la persona potrà avere a disposizione per «fiorire», come scrivono, con una bella espressione i teorici della «capability».
L’ICF – CY ha un’applicazione universale: riguarda tutte le persone, non solo quelle con disabilità, perché considera il funzionamento umano e le sue restrizioni. Si riferisce a tutti gli aspetti della salute dell’uomo.
La comunicazione fa parte di una serie d'incontri con i genitori della Scuola Materna ed Elementare parificata "Santa Maria di Lourdes" di Roma. Incontri nati dal desiderio di rinforzare il processo psicoeducativo/didattico sulla base comune di valori formativi con cui lavorare in squadra: scuola-professionisti-famiglia
L’ICF propone un modello concettuale che enfatizza la nozione «universale» di funzionamento come fondamento dello stato di salute. Le persone con menomazioni possono trovare nel proprio ambiente sostegno oppure barriere. Questa interazione con l’ambiente, più ancora della diagnosi, è talvolta centrale per capire quali opportunità la persona potrà avere a disposizione per «fiorire», come scrivono, con una bella espressione i teorici della «capability».
L’ICF – CY ha un’applicazione universale: riguarda tutte le persone, non solo quelle con disabilità, perché considera il funzionamento umano e le sue restrizioni. Si riferisce a tutti gli aspetti della salute dell’uomo.
La comunicazione fa parte di una serie d'incontri con i genitori della Scuola Materna ed Elementare parificata "Santa Maria di Lourdes" di Roma. Incontri nati dal desiderio di rinforzare il processo psicoeducativo/didattico sulla base comune di valori formativi con cui lavorare in squadra: scuola-professionisti-famiglia
Team Empowerment facile a dirsi, ma nella realtà ....Stefano Muro
Team Empowerment, facile a dirsi un po' meno nella pratica. Vi racconto cosa vuol dire rendere un team empowered, i problemi che si incontrano e qualche possibile soluzione. Queste sono le slide presentate al #MiniIADBA Mini Italian Agile Day di Bari
Queste Slides danno una visione d'insieme delle più recenti teorie della psicologia dell'invecchiamento. Se vuoi scaricare il file originale e completo, invia un messaggio tramite le info di contatto, grazie!
Durante e dopo di noi: la prospettiva delle sorelle e dei fratelli di persone...giulioiraci
Relazione presentata da Giulio Iraci nell'ambito del cantiere formativo Enaip “Durante e dopo di noi. Strumenti giuridici e progetti di vita" (Rimini, 26 febbraio 2016)
Gruppi di incontro per bambini e ragazzi che crescono con fratelli disabiliMandyMontecchi
Serata informativa sui siblings a Bolzano presso la Biblioteca oltre l'Handicap
Tematiche:
- i vissuti dei fratelli di persone con disabilità, fatiche e risorse
- racconto di un'esperienza di gruppo
- Gruppi di incontro per bambini e ragazzi che crescono con fratelli in difficoltà a Bolzano
Relatrice: dott.ssa Mandy Montecchi, psicologa
Team Empowerment facile a dirsi, ma nella realtà ....Stefano Muro
Team Empowerment, facile a dirsi un po' meno nella pratica. Vi racconto cosa vuol dire rendere un team empowered, i problemi che si incontrano e qualche possibile soluzione. Queste sono le slide presentate al #MiniIADBA Mini Italian Agile Day di Bari
Queste Slides danno una visione d'insieme delle più recenti teorie della psicologia dell'invecchiamento. Se vuoi scaricare il file originale e completo, invia un messaggio tramite le info di contatto, grazie!
Durante e dopo di noi: la prospettiva delle sorelle e dei fratelli di persone...giulioiraci
Relazione presentata da Giulio Iraci nell'ambito del cantiere formativo Enaip “Durante e dopo di noi. Strumenti giuridici e progetti di vita" (Rimini, 26 febbraio 2016)
Gruppi di incontro per bambini e ragazzi che crescono con fratelli disabiliMandyMontecchi
Serata informativa sui siblings a Bolzano presso la Biblioteca oltre l'Handicap
Tematiche:
- i vissuti dei fratelli di persone con disabilità, fatiche e risorse
- racconto di un'esperienza di gruppo
- Gruppi di incontro per bambini e ragazzi che crescono con fratelli in difficoltà a Bolzano
Relatrice: dott.ssa Mandy Montecchi, psicologa
I vostri figli non sono i vostri figli
Essi non vengono da voi ma attraverso voi
Essi non vi appartengono benché viviate insieme
Potete amarli ma non costringerli ai vostri pensieri
Poiché essi hanno i loro pensieri
Potete custodire i loro corpi ma non le anime loro
Poiché abitano case future, che neppure in sogno potete visitare
Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccati lontano
(Gibran Kahil Gibran )
Il Disagio Adolescenziale ai giorni nostri - I Grandi Naviganti del WebIvan Ferrero
Il Disagio Adolescenziale è una costante nella Storia dell'Uomo, e ad ogni generazione assume differenti connotati in relazione alla Cultura, alla Società, agli Artefatti.
Quali caratteristiche possiamo assegnare ad un Disagio Adolescenziale 2.0?
Quali sono i bisogni dei nostri ragazzi e quali richieste si celano dietro di esse?
L'intervento di Beatrice Bergamasco (Fondazione Progetto Itaca) e Ilaria Gandolfi (Progetto Itaca Parma) al convegno "Comunicare la Salute Mentale", organizzato da Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma il 26 ottobre 2017 nell'ambito della rassegna "La Salute della Salute Mentale"
La teoria dell’attaccamento, che vede il suo capostipite in John Bowlby, è un modello psicopatologico riconosciuto oggi come valido da tutte le scuole psicoterapeutiche, al di là del loro specifico orientamento. Tutte le scuola infatti attribuiscono al periodo della prima infanzia un ruolo decisivo per lo sviluppo dei sintomi psicopatologici (Kachele e al.; Resch).
Uno stralcio del mio percorso di servizio civileSilvia Manini
Descrizione del mio servizio civile regionale presso la Caritas diocesana di Piacenza - Bobbio. E' il diario di bordo consegnato per la formazione generale. Ma ci sarebbe molto da dire su questa incredibile avventura
L’esperienza affettiva-sessuale della persona con disabilità intellettiva in ...CentroMalattieRareFVG
Affettività e sessualità nella disabilità: una sfida per gli operatori
L’esperienza affettiva-sessuale della persona con disabilità intellettiva in un’ottica psico-relazionale
Dott.ssa Orietta Sponchiado
Psicologa-psicoterapeuta
Udine, 15 aprile 2015
Contenuti
Maturare competenze teoriche e pratiche sul fenomeno degli Hikikomori: cenni storici, chi sono gli Hikikomori, marker diagnostici, diagnosi differenziale, intervento domiciliare per i casi gravi di ritiro sociale.
Acquisire competenze nella relazione e nell’intervento con persone in isolamento sociale volontario. Nello specifico: strumenti per la presa in carico del soggetto in ritiro e del suo sistema famiglia. Costruire una relazione significativa di sostegno, accompagnamento e di rispecchiamento delle varie funzioni e capacità (pratiche e mentali), passando per la condivisione delle attività quotidiane (studio, gioco, scoperta, coltivazione di interessi, uscite, ecc.).
Acquisizione di strumenti per favorire autonomia e identità nel soggetto in ritiro sociale.
Acquisire strumenti per rafforzare la rete sociale primaria (familiare) e secondaria (amicale).
La finalità del webinar è di presentare la tecnica del parent coaching, utile in un percorso di sostegno alla genitorialità. Inoltre vengono descritte le diverse fasi del percorso e relativi strumenti a disposizione dello psicologo.
Le persone alle quali viene diagnosticata una patologia metabolica necessitano di apportare alcuni cambiamenti nelle proprie abitudini, in particolare correggendo lo stile alimentare, facendo più esercizio fisico e, lì dove necessario, seguendo una terapia farmacologica. Eppure molte persone non riescono a prendersi cura di se stesse o vivono in maniera molto negativa questa nuova condizione.
L’Insonnia è un problema sempre più frequente nella società: si stima che ne soffra in modo cronico 1 persona su 10, mentre 3 su 10 incontrano difficoltà a dormire almeno una volta nel corso della vita.
L’intervento psicologico domiciliare, negli ultimi anni, si sta diffondendo in modo crescente, tra diverse tipologie di utenza.
Sono molti gli psicologi che utilizzano l’intervento psicologico domiciliare e si sta evidenziando la sua applicabilità e funzionalità in sempre maggiori ambiti, sia nei contesti in cui la persona, per la sua problematica, non possa recarsi allo studio, sia in quelli in cui osservare ed intervenire direttamente sul contesto, sembri determinare una maggiore efficacia e funzionalità.
L’intervento psicologico domiciliare presenta caratteristiche peculiari e specificità che lo differenziano da quello nello studio privato o in ambulatorio. Acquisire una formazione specifica in tal senso è, pertanto, di fondamentale importanza e, attualmente, le possibilità formative a riguardo sembrano essere piuttosto limitate. Questo corso analizza gli aspetti peculiari di questa specifica modalità operativa, le strategie e le possibili linee guida entro le quali strutturare ed attuare tale intervento.
L’intervento psicologico domiciliare, negli ultimi anni, si sta diffondendo in modo crescente, tra diverse tipologie di utenza.
Sono molti gli psicologi che utilizzano l’intervento psicologico domiciliare e si sta evidenziando la sua applicabilità e funzionalità in sempre maggiori ambiti, sia nei contesti in cui la persona, per la sua problematica, non possa recarsi allo studio, sia in quelli in cui osservare ed intervenire direttamente sul contesto, sembri determinare una maggiore efficacia e funzionalità.
L’intervento psicologico domiciliare presenta caratteristiche peculiari e specificità che lo differenziano da quello nello studio privato o in ambulatorio. Acquisire una formazione specifica in tal senso è, pertanto, di fondamentale importanza e, attualmente, le possibilità formative a riguardo sembrano essere piuttosto limitate. Questo corso analizza gli aspetti peculiari di questa specifica modalità operativa, le strategie e le possibili linee guida entro le quali strutturare ed attuare tale intervento.
Il corso di formazione sulla Terapia di Esposizione ha l’obiettivo di formare e/o aggiornare il corsista all’uso clinico delle nuove procedure comportamentali che si sono dimostrate in grado di massimizzare gli effetti terapeutici della terapia di esposizione (superandone così alcuni limiti e punti deboli). Le finalità sono quelle di rendere il corsista in grado di usare ed integrare tali innovazioni all’interno del suo operare clinico.
In un periodo storico caratterizzato da stili di vita e comportamenti che allontanano sempre più dai personali bisogni interni, le tecniche psico-corporee (rilassamento, mindfulness, tecniche immaginative, induttive, bioenergetica, etc) risultano particolarmente ricercate dall’utenza che mira ad apprenderle per lenire i fenomeni di ansia e stress.
La domanda di aiuto rivolta agli psicologi, infatti, passa sempre di più attraverso il corpo, sede di tensioni e somatizzazioni che possono essere ricondotte a blocchi energetici.
Proprio per la grande richiesta, tali tecniche vengono proposte anche da professionisti non psicologi (personal trainer, counselor, operatori olistici) che se da un lato possono padroneggiare la tecnica, dall’altro non possono intervenire sui contenuti psicologici spesso emergenti. Per tale motivo appare di grande importanza che lo psicologo e/o psicoterapeuta possieda nel suo personale repertorio di strumenti anche tali tecniche che potranno essere utilizzate sia nell’abituale assetto di lavoro clinico che nell’offerta di promozione di benessere, sia all’interno del setting individuale che di quello gruppale.
L’incremento delle patologie legate all’eccesso di peso corporeo evidenzia criticità sia per la persona che ne è affetta, sia per l’evidenza di una mancata efficacia dei trattamenti tradizionali. La componente psy del comportamento alimentare non può essere affrontata solo con un trattamento dietoterapico. Negli ultimi 20 anni, la psicologia del comportamento alimentare e le tecniche di intervento specifiche utilizzate si sono affermate sia come alternativa/supporto alla dieta nella gestione del paziente in sovrappeso/obeso (resistente al trattamento dietoterapico) sia per la preparazione e sostegno alla chirurgia dell’obesità.
Troppo pochi sono gli psicologi che realmente hanno competenza nel settore. Troppi quelli che si improvvisano senza avere un’adeguata formazione.
Il fallimento delle diete, nel trattamento dell’obesità e sovrappeso, è un problema che non può essere trascurato. La sindrome dello yo-yo (perdita di peso e recupero del peso perduto) è un’esperienza comune a molti pazienti; necessaria e indispensabile la competenza psicologica capace di intervenire per modificare, in modo stabile e a lungo termine, le modifiche comportamentali richieste al soggetto. La cura in questi casi, non può consistere nell’applicazione di uno schema alimentare rigido; si deve intervenire sul comportamento, sulle credenze che sottendono quel comportamento, sulla correzione delle abitudini alimentari scorrette, sul potenziamento (locus of control interno) delle capacità degli individui di gestione del proprio rapporto con il cibo. Il corso, offre un programma di intervento e di trattamento declinabile in tutte le situazioni in cui il soggetto ha un disequilibrato rapporto con il cibo.
La perdita, la morte e la malattia sono realtà poco accettate nella società attuale in cui prevale il paradigma dell‘uomo invincibile, poco incline a considerare le sue fragilità e il suo essere mortale. Accanto a questo è facile notare come il dolore e la sofferenza siano relegati in uno spazio sempre più ridotto e privato, in assenza di tutti quei rituali che permettevano ad una comunità di sostenere coloro che si trovavano a vivere un’esperienza dolorosa come la morte di un proprio caro. Proprio per questi motivi, le persone sentono di non avere spesso risorse sufficienti per affrontare il difficile e doloroso “lavoro del lutto” e si rivolgono ad un esperto per avere sostegno e ascolto.
Gli Alzheimer Caffè sono realtà, che nell’ultimo decennio, hanno avuto un grande sviluppo nel nostro contesto nazionale. In quanto progetti bio-psico-sociali si rivolgono principalmente ai caregiver, offrendo loro un supporto nella quotidiana attività di cura, attraverso l’informazione, la formazione e il sostegno psicologico. Ma, rispetto alla prima esperienza olandese del 1997, gli Alzheimer Caffè hanno implementato, in questi anni, le loro attività prevedendo interventi specifici anche per i pazienti affetti da demenza.
Sentiamo spesso dire che leggere fa bene, ce lo ripetono operatori di diverse nature professionali: ma cosa significa veramente questa affermazione? Quale è il valore terapeutico della lettura e come possiamo utilizzare questa metodologia nella nostra pratica clinica? Cosa vuol dire essere un libroterapeuta, quali caratteristiche e competenze occorre avere?
La metodologia libroterapica, opportunamente adattata ai contesti, si presenta come una possibilità ulteriore di lavoro con la persona singola e soprattutto con il gruppo, per la ricerca di equilibrio, per la resilienza, per l’empowerment e per veri e propri contesti clinici.
Obiettivo del webinar è quello di inquadrare, dal punto di vista teorico e pratico, l’impatto dei Sexual Scripts sul benessere sessuale dell’individuo, con un focus particolare sul ruolo che questi giocano nell’insorgenza e nel mantenimento delle disfunzioni sessuali.
OBIETTIVI DEL WEBINAR
Comprendere come il fissare obiettivi superficiali e perseguirli in maniera ostinata produca un effetto paradosso
Comprendere come centrare obiettivi genuini e come raggiungerli
La finalità del webinar è di presentare il protocollo CBT-I: Cognitive Behavioural Therapy for Insomnia, mutuato dalla Psicoterapia Cognitivo Comportamentale, che consente un’alternativa al farmaco senza comportare effetti collaterali e riducendo significativamente tempi e costi di gestione del problema, l’abuso/dipendenza da farmaci e la diffusione quasi endemia dell’Insonnia nella popolazione generale per quanto riguarda le sue componenti psicologiche. Applicabile sia da Psicologi che da Psicoterapeuti il Protocollo si sta rivelando un presidio di cura richiesto e gradito anche per la sua brevità e specificità sul sintomo.
Psicologo: competenze necessarie all'esercizio della professione
Siblings
1. .: WEBINAR
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Siblings: un viaggio nel mondo
di fratelli e sorelle
di persone con disabilità
Dott.ssa Giulia Tortorelli, 18 Marzo 2016
2. .: CHI SONO?
Liquid Plan srl
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Psicologa psicoterapeuta a orientamento costruttivista.
Collaboro con realtà associative nel settore
della disabilità e del sostegno alla genitorialità.
Svolgo attività clinica privata con minori e adulti.
Amo portare avanti due grandi interessi:
un aspetto più narrativo autobiografico,
che si intreccia con il focus sul complesso
mondo della disabilità in tutte le sue sfaccettature.
3. .: COSA FAREMO INSIEME?
Liquid Plan srl
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Un viaggio in cui esploreremo da un punto di vista teorico e pratico il ruolo
familiare dei siblings, con l’obiettivo di:
• interrogarci e fare luce sull’esperienza di essere fratello/sorella di
persone con disabilità
• arricchire le proprie competenze psicologiche utili per il lavoro con i
siblings e le loro realtà
4. .: COME LO FAREMO?
Liquid Plan srl
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Interagendo il più possibile in maniera attiva e partecipativa,
confrontandoci sul tema, scambiandoci domande, esperienze, punti di
vista, idee…
5. .: ENTRIAMO NEL VIVO…
Liquid Plan srl
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Chi ha già incontrato il termine
«siblings» e in quali circostanze?
6. .: INTRECCI TRA…
Liquid Plan srl
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Domande
professionali
Storia
personale
Nuovi
punti
di vista
7. .: LE PRIME RICERCHE
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Approccio quantitativo
“I siblings medi sono una creazione statistica”
(Rubbi, 2012)
Approccio qualitativo
Visione personale e sistemica dell’esperienza
Revisione del costrutto di «disabilità»
8. .: ALCUNI SNODI CRUCIALI
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9. .: LE PAROLE PER DIRLO
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L’importanza della comunicazione
della diagnosi
«Avrei tanto voluto che quel giorno in
ospedale qualcuno avesse spiegato
anche a me qualcosa di mia sorella,
avrei voluto che a casa mia si fosse
usato maggiormente il termine
«Sindrome di Down» senza paura,
avrei tanto voluto che non si facesse
finta di niente per tanto tempo»
Beatrice
10. .: UN DELICATO CAREGIVING
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Sono tuo fratello,
non un terzo genitore!
11. .: DOPO DI NOI, DURANTE NOI
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Costruire presente e futuro
nella relazione fraterna
12. .: LO «SPECCHIO» DELLA SOCIETA’
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Immagini per «riflettere»…
«Ho iniziato a notare la disabilità di mio fratello a causa dell’atteggiamento manifestato
dalla gente e soprattutto dai miei amici, quando ho cominciato ad andare a scuola […]
E’ stata la società che mi ha fatto scoprire la diversità di mio fratello» - Catia
13. .: IL PESO DI CHI STA BENE…
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Convivere con la normalità!
14. .: Proposte di intervento
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15. .: QUANDO I SIBLINGS SONO BAMBINI
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I «sibshop» di Donald Meyer
(Sibling Support Project)
16. .: FARE RETE TRA ADULTI
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I gruppi di auto-mutuo aiuto (AMA)
«Solo adesso che sono grande, e ho
avuto la fortuna di incontrare altri
fratelli e sorelle, ho capito quanto
sarebbe stato importante per me
capire e conoscere anche la disabilità
di Giulia fin dall’inizio. […] Grazie a
voi, ai nostri incontri, ho imparato a
mettermi al centro della mia vita e a
non vivere all’ombra di una diversità
mal spiegata, strozzata dal privilegio
di non avere la Sindrome di Down»
(Carla)
17. .: SIB-LINKS!
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Dal “problema” comunemente inteso
alla “situazione come è vissuta”
19. .: SIB-LINKS!
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Creare ponti di connessione
fra gli attori in gioco
20. .: RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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• Bellan, F., Manzato, I. (2004). Fratello sole Sorella down. Armando Editore, Roma.
• Dondi, A. (2008). Disabilità, trauma familiare e resilienza. Il peso della normalità per
fratelli e sorelle delle persone disabili. Quaderni di psicologia, analisi transazionale e
scienze umane, n° 49, 117-142.
Consultabile presso: http://www.psychomedia.it/cpat/articoli/49-dondi.htm
• Dutto, C., Molineri, E., Pellotieri, V. (2011). Il bambino disabile, una risorsa per la famiglia:
un percorso possibile. Il progetto siblings: l’esperienza di bambini con fratelli disabili. Fiori
sulla Luna, Cuneo.
• Gottardi, C. (2014). Come un dono. Ricerca sul vissuto e sul ruolo di aiuto dei fratelli di
persone con disabilità. Erickson, Trento.
• Lupo, F. (2015). Storie di un viaggio lungo una vita. L’esperienza di essere fratello
attraverso un percorso autobiografico. Erickson, Trento.
• Meyer, D., Vadasy, P.F., (1994). Sibshops: Workshops for Siblings of Children With Special
Needs. Brookes Publishing Company, Baltimore, USA.
• Rubbi, M. (2012). Verso una pedagogia dei fratelli? Spunti per una ricerca “all’europea”
sui siblings. HP-Accaparlante, 2011 (2).
Consultabile presso: http://www.accaparlante.it/node/29933
• www.siblings.it
21. .: CONTATTI
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Dott.ssa Giulia Tortorelli
Tel. 338-12 12 767
E-mail: giulia.tortorelli@ordinepsicologiveneto.it
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE!