MIUR USR per la Toscana. Formazione tutor dei docenti neoassunti (DM 850/2015) e del percorso annuale FIT. Firenze, webinar 15/01/2019. Dirigente tecnico Marina Baretta.
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
Svolgere il ruolo di tutor. Lo sguardo e le azioni.
1. Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana
Direzione Generale
Formazione Tutor docenti neoassunti e FIT
Svolgere il ruolo di tutor. Lo sguardo e le azioni.
Marina Baretta
MIUR – USR per la Toscana – Firenze, 15 gennaio 2019
Materiali a cura di Marina Baretta e Antonella Grilli
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2. I materiali presentati nella lezione
webinar di oggi sono stati curati da
Marina Baretta e Antonella Grilli
Il lavoro proposto è in continuità con
quanto presentato nel webinar del 2018
I materiali sono disponibili sulla
piattaforma e learning dell USR Toscana
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Toscana 2
3. Indice
Il ruolo del tutor
Le azioni del tutor
Il ruolo del tutor del docente neo assunto
Le fasi dell’attività: accoglienza,
osservazione, valutazione
Osservare una lezione
Il ruolo del docente FIT
La ricerca-azione
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Toscana
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4. o Accogliere il docente neo assunto nella comunità
professionale, favorire la partecipazione ai diversi
momenti della vita collegiale della scuola, esercitare
ogni forma di ascolto, dare consulenza e
collaborazione per migliorare la qualità e l’efficacia
dell’insegnamento, predisporre momenti di reciproca
osservazione in classe (D.M.850/2015)
o Il tutor funge da connettore con il lavoro sul campo e
si qualifica come «mentor» per gli insegnanti neo-
assunti. (nota 35085 del 2-08-2018 )
Il tutor del docente neo assunto
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5. L’azione del tutor è rivolta a…
un docente neo assunto che svolge un
periodo di
FORMAZIONE PROVA
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6. Il tutor è tenuto a svolgere
un ruolo di mentoring, supervisore, guida,
coaching….
e svolgere azioni di accoglienza,
accompagnamento, mentoring,
supervisione, consulenza, aiuto,
valutazione formativa…..
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7. Il mentoring
Con il termine mentoring si fa riferimento ad una tipologia di
relazione che si instaura tra un soggetto con più esperienza di solito
detto “senior” e un allievo che deve apprendere determinate
competenze detto “junior“
Nel mentoring il soggetto con più esperienza offre le competenze che
ha acquisito così da facilitare la crescita dell’allievo
Nel processo di mentoring il ruolo del mentore è quello di infondere
fiducia, incoraggiamento, aiutare l’altro ad orientarsi e a credere in se
stesso, farlo diventare più consapevole di ciò che è, che fa e che
sceglie
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8. Le fasi principali di attività del
tutor
Accoglienza
tutti i momenti di incontro con il docente che implicano uno scambio
formativo
Osservazione
momenti strutturati e non durante i quali il tutor osserva il
comportamento docente e registra osservazioni mirate
Restituzione e Valutazione
momenti di restituzione dell’osservazione svolta
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10. Accoglienza
Presentazione ambiente e contesto
Rilevazione competenze professionali-
bilancio di competenze
Definizione obiettivi del piano formativo
Condivisione calendario, organizzazione,
modalità e indicatori di osservazione
Scambio e confronto in itinere
Attività di progettazione condivisa
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12. Osservazione
L’osservazione deve avvenire in relazione al contesto
preparazione e conduzione di una lezione, gestione
del gruppo, organizzazione delle attività.. il docente in
classe/sezione
attività laboratoriali, scelte didattiche, introduzione di
elementi di innovazione didattica e metodologica Il
docente che gestisce e organizza
dinamiche relazionali e di gestione dell’interazione
con il gruppo e con il singolo (studenti-famiglie-
colleghi) Il docente in relazione
Rispetto e svolgimento dei compiti connessi con la
funzione docente (riunioni-documenti..) il docente e i
suoi compiti
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14. Restituzione e valutazione
Condivisione indicatori di osservazione
(rubriche valutative)
Registrazione sistematica delle
osservazioni (report)
Colloqui in itinere ( scambio, confronto,
suggerimenti)
Feedback su progressi e criticità (indicazioni,
consigli, verifiche)
Colloquio finale
Valutazione finale (relazione finale)
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15. Suggerimenti per osservare una lezione
lezione di……del…….
indicatori descrizione valutazione suggerimenti note
Setting aula
Lancio, apertura,
motivazione
Contenuti
Linguaggio
Interazione gruppo
Interazione singolo
Modalità
didattiche
Uso di tecnologie
digitali
Strategie
Didattica
innovativa
Gestione momenti
critici
Conclusione e
chiusura
dell’incontro
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16. Marina Baretta Dirigente Tecnico USR
Toscana
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Descrizione attività Lezione del Lezione del Lezione del
Pone domande agli
studenti
Gli studenti pongono
domande
Ascolta e risponde alle
domande
Interagisce verbalmente
con gli studenti
Stimola verbalmente
interesse e motivazione
Utilizza strategie per
coinvolgere gli studenti
Informa gli studenti su
processi e risultati
Si relaziona in modo
positivo con gli studenti
Lezione di……….. Durata………….
Suggerimenti per osservare la modalità di interazione con il gruppo
17. Il ruolo del tutor del docente neo
immesso
D.M. 850/2015
D.M. 249/2010
Nota 35085 2-08-2018
Attività di osservazione peer to peer e
peer review di 12 ore
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18. Il ruolo del tutor del docente FIT
Nota 41693 del 21-09-2018
Art. 17 Dlgs 59/2017
Il percorso annuale FIT prevede:
• redazione della progettazione didattica annuale con l’assistenza del tutor (art. 5)
• elaborazione di un progetto di ricerca-azione (art.4 )
• verifiche in itinere
• attività di osservazione (almeno 24 ore) in classe, a cura del tutor, finalizzate al
miglioramento delle pratiche didattiche e alla riflessione condivisa sugli aspetti
salienti dell’azione di insegnamento e focalizzate su:
modalità di conduzione delle attività di insegnamento;
sostegno alle motivazioni degli allievi;
costruzione di climi positivi e motivanti;
modalità di verifica formativa degli apprendimenti.
Le sequenze di osservazione sono oggetto di progettazione preventiva e di successivo
confronto e rielaborazione con il tutor e sono oggetto di specifica relazione del docente
partecipante al percorso annuale.
Alle attività di osservazione sono dedicate almeno 24 ore.
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19. L’osservazione
Le osservazioni sono focalizzate su:
modalità di conduzione delle attività di
insegnamento;
sostegno alle motivazioni degli allievi;
costruzione di climi positivi e motivanti;
modalità di verifica formativa degli
apprendimenti.
Le sequenze di osservazione sono oggetto di
progettazione preventiva e di successivo confronto
e rielaborazione con il tutor e sono oggetto di
specifica relazione del docente partecipante al
percorso annuale. Alle attività di osservazione sono
dedicate almeno 24 ore.
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20. Il progetto di ricerca-azione
Dlgs 59/2017
Il progetto di ricerca-azione per i docenti inseriti nel percorso annuale è
predisposto in riferimento a:
analisi dei bisogni e delle esigenze di istruzione, formative ed educative sulla
base dell’analisi del contesto scolastico;
individuazione degli obiettivi e dei risultati di apprendimento, formativi ed
educativi;
pianificazione delle attività, dell’ambiente di apprendimento, della gestione del
gruppo, delle scelte didattiche e degli strumenti in coerenza con assunti e
teorie sul processo di insegnamento-apprendimento;
realizzazione dell’attività progettata;
osservazione delle azioni e individuazione degli strumenti per monitorare in
itinere e alla fine del processo di apprendimento;
documentazione e riflessione professionale in relazione al percorso e alla
valutazione dei risultati.
Il progetto è proposto dal docente e dal tutor al dirigente scolastico e il contenuto deve essere
coerente con l’assegnazione del docente alle classi, con le attività didattiche e con il PTOF della scuola,
in particolare al curricolo della scuola stessa, oltre che con le Indicazioni nazionali per il primo ciclo e
per i licei, alle Linee guida per gli Istituti tecnici e professionali
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21. Il progetto di ricerca-azione
finalizzato a produrre cambiamenti
migliorativi del processo di
insegnamento-apprendimento,
superando la distanza tra “teoria” e
“pratica”
L’oggetto della ricerca è collocato nella
situazione scolastica concreta e reale e
l’insegnante è il ricercatore che
concepisce, genera e svolge la ricerca
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22. La Ricerca-azione
è anche uno strumento per la riqualificazione professionale, pratica riflessiva per
esplorare la realtà in cui si opera
analizzare criticamente il proprio lavoro
introdurre cambiamenti sperimentando novità (processo circolare)
Osservazione
Descrizione
Ipotesi
Azione
Validazione
Documentazione
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23. Per concludere…
Costruire insieme un progetto condiviso
di crescita reciproca della professionalità
docente in relazione al contesto scolastico
e territoriale di riferimento e all’ambiente
di apprendimento – insegnamento.
Costruire e scoprire insieme le possibili
scelte metodologiche e didattiche
nell’ottica di una continua innovazione
della didattica e della propria
professionalità
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