QUALI STRUMENTI ADOTTARE NEL NUOVO SCENARIO COMPETITIVO PER RIPROGRAMMARE IL DNA DELLE IMPRESE? OCCORRONO NUOVI STRUMENTI O OCCORRE LA NUOVA E REALE APPLICAZIONE DI STRUMENTI TRADIZIONALI? GLI INSEGNAMENTI DEL MANAGEMENT DEL PASSATO SONO STATI SUPERATI O E' STATA TRASCURATA LA LORO APPLICAZIONE DA PARTE DELLE IMPRESE?
Pitch "Sviluppo di nuovi vaccini a DNA per il trattamento di linfomi e leucemie"AREA Science Park
Elena Muraro presenta agli investitori il proprio progetto di ricerca "Proteine idiotipiche condivise come bersagli per lo sviluppo di nuovi vaccini a DNA per il trattamento di linfomi e leucemie a cellule B"
QUALI STRUMENTI ADOTTARE NEL NUOVO SCENARIO COMPETITIVO PER RIPROGRAMMARE IL DNA DELLE IMPRESE? OCCORRONO NUOVI STRUMENTI O OCCORRE LA NUOVA E REALE APPLICAZIONE DI STRUMENTI TRADIZIONALI? GLI INSEGNAMENTI DEL MANAGEMENT DEL PASSATO SONO STATI SUPERATI O E' STATA TRASCURATA LA LORO APPLICAZIONE DA PARTE DELLE IMPRESE?
Pitch "Sviluppo di nuovi vaccini a DNA per il trattamento di linfomi e leucemie"AREA Science Park
Elena Muraro presenta agli investitori il proprio progetto di ricerca "Proteine idiotipiche condivise come bersagli per lo sviluppo di nuovi vaccini a DNA per il trattamento di linfomi e leucemie a cellule B"
La prima lezione della seconda parte del corso "Giornalismo scientifico tra nuovi media e società della conoscenza" al Master in Giornalismo Scientifico Digitale della Sissa, http://mgsd.sissa.it
Come fa un comunicatore della scienza a scegliere tra il deficit e il dialogo? E' corretto pensare che esista una dicotomia netta fra un apporccio diffusionista e una partecipativo alla comunicazione scientifica? Sono i temi trattati nella mia settima lezione del corso Modelli di comunicaazione della scienza al Master della Sissa di quest'anno (http://mcs.sissa.it/i-corsi/primo-anno/modelli-di-comunicazione-della-scienza.aspx)
Di quale scienza hanno bisogno i pubblici: il modello del Public Understandin...Nico Pitrelli, Ph.D
Terza lezione del corso "Modelli di comunicazione della scienza" al Master della Sissa http://mcs.sissa.it. Viene descritto in particolare il Public Understanding of Science, denominazione con cui si indica sia un movimento di opinione nato attorno alla seconda metà degli anni Ottanta del Novecento che un campo di studi della ricerca sociale. Il filo rosso che accomuna i due ambiti è la concettualizzazione approfondita dei pubblici della scienza. Nel corso della lezione vevengono esaminati gli obiettivi delle attività di comunicazione legate al movimento e i principali risultati della ricerca che ne è conseguita.
Cellule staminali, vaccini e autismo, cambiamenti climatici, ogm, sperimentazione animale. La lista delle controversie sociali su questioni di scienza e tecnologia potrebbe continuare a lungo. E sembra impossibile uscire da una polarizzazione fra difensori della scienza e anti-scientisti, da uno stallo in cui la comunicazione sembra servire solo a ribadire il proprio punto di vista. In tal modo i conflitti rimangono inalterati e si ripresentano sempre allo stesso modo, una grande fascia di persone rimane esclusa dal dibattito e soprattutto scienziati e comunicatori della scienza non riescono a dare un contributo significativo al governo del futuro abilitato da scienza e tecnologia. È possibile minimizzare il conflitto? È possibile rappresentare la scienza e il suo ruolo nella società in modo da soddisfare il desiderio di futuro condiviso che sottende a molti conflitti? Ho cercato di indentificare delle strade percorribili e trovare esempi concreti in questa direzione nell'ambito del corso "introduzione alla comunicazione della scienza" che tengo alla Sissa.
Una delle attività svolte dai ragazzi del Liceo Scienze Applicate "M.Hack" presso il CREA di Turi nel laboratorio di Biologia Molecolare è stata quella dell'estrazione del DNA dalle giovani foglie di vite.
I ragazzi hanno seguito e realizzato con passione e coinvolgimento le attività, come dimostra il report da loro redatto in lingua italiana e inglese.
Un encomio ai ragazzi per l'eccellente lavoro svolto ed un ringraziamento particolare allo staff del CREA ed alla prof.ssa Cinzia Montrone per la supervisione dell'elaborato.
"Non ho nulla da perdere a provarlo" è la versione italiana ufficiale, realizzata dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) di un vademecum, curato dalla non profit inglese Sense About Science, che affronta il tema, molto complesso, delle cosiddette “cure miracolose”, ovvero di quei rimedi, al di fuori dei canali della scienza medica, a cui vengono attribuite virtù eccezionali senza che vi sia alcuna evidenza scientifica a supporto.
Gianfranco Domenighetti: Medicalizzazione della società e durabilità dei sist...calmansi
Slide della conferenza data al Convegno "Sanità e Socialità: Quo Vadis" organizzato dal Club 74 e dall'OSC al Teatro Sociale di Mendrisio (9 maggio 2008). L'audio della conferenza può essere scaricato da http://www.archive.org/details/Sanita_e_socialita.
Queste slide sono pubblicate qui con l'autorizzazione del professor Domenighetti. Per gli usi non automaticamente consentiti dalla licenza Creative Commons sotto, vogliate contattarlo (cfr. la sua pagina personale sul sito dell'Università della Svizzera Italiana http://www.unisi.ch/personal-info?id=429 .
Un Programma Che Normalizza I Livelli Di Glucosio Nel Sangue E Guarisce La Ca...russmarchuk
More info HERE: http://v.ht/Diabete
Scientificamente Provato: Un Sistema Che Stimola Il Pancreas A Produrre Più Insulina Naturalmente.
Un Programma Che Normalizza I Livelli Di Glucosio Nel Sangue E Guarisce La Causa Del Diabete: GARANTITO!
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Come fa un comunicatore della scienza a scegliere tra il deficit e il dialogo? E' corretto pensare che esista una dicotomia netta fra un apporccio diffusionista e una partecipativo alla comunicazione scientifica? Sono i temi trattati nella mia settima lezione del corso Modelli di comunicaazione della scienza al Master della Sissa di quest'anno (http://mcs.sissa.it/i-corsi/primo-anno/modelli-di-comunicazione-della-scienza.aspx)
Di quale scienza hanno bisogno i pubblici: il modello del Public Understandin...Nico Pitrelli, Ph.D
Terza lezione del corso "Modelli di comunicazione della scienza" al Master della Sissa http://mcs.sissa.it. Viene descritto in particolare il Public Understanding of Science, denominazione con cui si indica sia un movimento di opinione nato attorno alla seconda metà degli anni Ottanta del Novecento che un campo di studi della ricerca sociale. Il filo rosso che accomuna i due ambiti è la concettualizzazione approfondita dei pubblici della scienza. Nel corso della lezione vevengono esaminati gli obiettivi delle attività di comunicazione legate al movimento e i principali risultati della ricerca che ne è conseguita.
Cellule staminali, vaccini e autismo, cambiamenti climatici, ogm, sperimentazione animale. La lista delle controversie sociali su questioni di scienza e tecnologia potrebbe continuare a lungo. E sembra impossibile uscire da una polarizzazione fra difensori della scienza e anti-scientisti, da uno stallo in cui la comunicazione sembra servire solo a ribadire il proprio punto di vista. In tal modo i conflitti rimangono inalterati e si ripresentano sempre allo stesso modo, una grande fascia di persone rimane esclusa dal dibattito e soprattutto scienziati e comunicatori della scienza non riescono a dare un contributo significativo al governo del futuro abilitato da scienza e tecnologia. È possibile minimizzare il conflitto? È possibile rappresentare la scienza e il suo ruolo nella società in modo da soddisfare il desiderio di futuro condiviso che sottende a molti conflitti? Ho cercato di indentificare delle strade percorribili e trovare esempi concreti in questa direzione nell'ambito del corso "introduzione alla comunicazione della scienza" che tengo alla Sissa.
Una delle attività svolte dai ragazzi del Liceo Scienze Applicate "M.Hack" presso il CREA di Turi nel laboratorio di Biologia Molecolare è stata quella dell'estrazione del DNA dalle giovani foglie di vite.
I ragazzi hanno seguito e realizzato con passione e coinvolgimento le attività, come dimostra il report da loro redatto in lingua italiana e inglese.
Un encomio ai ragazzi per l'eccellente lavoro svolto ed un ringraziamento particolare allo staff del CREA ed alla prof.ssa Cinzia Montrone per la supervisione dell'elaborato.
"Non ho nulla da perdere a provarlo" è la versione italiana ufficiale, realizzata dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) di un vademecum, curato dalla non profit inglese Sense About Science, che affronta il tema, molto complesso, delle cosiddette “cure miracolose”, ovvero di quei rimedi, al di fuori dei canali della scienza medica, a cui vengono attribuite virtù eccezionali senza che vi sia alcuna evidenza scientifica a supporto.
Gianfranco Domenighetti: Medicalizzazione della società e durabilità dei sist...calmansi
Slide della conferenza data al Convegno "Sanità e Socialità: Quo Vadis" organizzato dal Club 74 e dall'OSC al Teatro Sociale di Mendrisio (9 maggio 2008). L'audio della conferenza può essere scaricato da http://www.archive.org/details/Sanita_e_socialita.
Queste slide sono pubblicate qui con l'autorizzazione del professor Domenighetti. Per gli usi non automaticamente consentiti dalla licenza Creative Commons sotto, vogliate contattarlo (cfr. la sua pagina personale sul sito dell'Università della Svizzera Italiana http://www.unisi.ch/personal-info?id=429 .
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Fast e slow medicine: i sette veleni e i relativi antidoti Antonio Bonaldi
Slow Medicine è una rete di idee in movimento, nata dall’ incontro di persone che si riconoscono nella ricerca di una Medicina più sobria, più rispettosa, più giusta.
Slow Medicine Email: info@slowmedicine.it
Satolli- Strategie del giornalismo scientifico-divulgativo per la promozione della salute e delle malattie
1. Giornata internazionale
della ricerca clinica
Strategie del giornalismo scientifico-divulgativo
per la promozione della salute e delle malattie
Roberto Satolli
Partecipasalute – Zadig
Milano, Istituto Mario Negri 20 maggio 2009
1
2. Fare la festa al papà
12-19 marzo settimana di prevenzione del tumore alla prostata
2
3. Rischio cumulativo di morte
per cancro alla prostata
3
Schroder F et al. N Engl J Med 2009;
4. Diagnosi di cancro alla prostata
e morti per cancro alla prostata
Andriole G et al. N Engl J Med 2009;
4
5. Due trial, una sintesi efficace
“Con il test del PSA avete una
probabilità circa 50 volte maggiore
di rovinarvi la vita piuttosto che di
salvarvi la vita”
Otis Brawley
chief medical officer American Cancer Society
5
6. Gli opinion leader
“Il PSA deve essere utilizzato come
screening per tagliare la mortalità da
cancro della prostata: venire in
ambulatorio per credere.”
Corriere Salute aprile 2009 Vincenzo Mirone
Francesco Montorsi
Patrizio Rigatti
6
7. Sovradiagnosi
del cancro alla prostata
Cancro della prostata negli USA, 1973-2000: nuovi casi e morti. G. Welch 2004
7
8. Una cascata clinica
• PSA in cinquantenne senza disturbi
• Ecografia
• Biopsia
• Chirurgia
• Impotenza, incontinenza
• Farmaci, presidi, visite, controlli…
8
9. Il ciclo di intervento crescente
ovvero la sindrome dell'iceberg
9
10. Comunque vada
solo chi fa è confermato
• Se l’esame si fa e risulta positivo,
«ho fatto bene a farlo»
anche se la malattia non c'è o non avrebbe
dato conseguenze
• Se l’esame non si fa e insorge la malattia,
«ho fatto male a non farlo» o meglio
«ha fatto male il mio medico a non farmelo
fare»
10
11. Il volano dell’economia
promuovere l'importanza di questa o quella malattia
arruolare pazienti, moltiplicare la prestazioni,
potenziare le strutture, sviluppare l'attività
11
12. Come si inventa una malattia
Costituire un Advisory board con opinion leader
riconosciuti
Sviluppare Linee guida di Buona pratica
Diffondere una News Letter tra i medici
Avviare un programma di sostegno ai pazienti
Promuovere associazioni di malati
Convincere tutti che si tratta di una “malattia seria e
credibile”
In Vivo Communications - 2001
12
13. Disease mongering:
qualche esempio celebre
Crisi di panico e fobia sociale
Mild cognitive impairment
Disfunzione sessuale maschile e
femminile
Intestino irritabile
Sindrome delle gambe senza riposo
Fibromialgia...
13
14. Senza riposo:
dare gambe a una sindrome
Bisogno irresistibile di muovere le gambe
Aggravato dall'inattività e dal riposo
Alleviato da movimenti e stiramenti, almeno
temporaneamente
Si intensifica la sera e la notte
Criteri stabiliti nel 1995 e rivisti nel 2003
da Intenational Restless Legs Syndrome Study Group,
collegato a una Foundation che ha come gold sponsor
i produttori dei farmaci per la sindrome
14
16. LINGUAGGIO E MESSAGGI
ª emittente e contesto
ª ingigantire il problema e suscitare timori
ª indurre a visite ed esami
ª banalizzare la soluzione
16
18. I vizi del giornalismo medico
•Limitarsi ai pareri di esperti
•Trattare gli specialisti come tuttologi
•Confondere la fantasia con i fatti
•Farsi ingannare dai numeri
•Prendere gli aneddoti come prove
•Leggere acriticamente i risultati degli studi
•Estrapolare dalla ricerca alla pratica
•Enfatizzare la rilevanza clinica
•Confondere fattori di rischio con malattie
•Presentare i rischi in modo ingannevole
Levi R. Medical Journalism: Exposing Fact, Fiction, Fraud. 2001, Yowa Un Pres 18
19. Strumenti e canali
• Giornate, settimane, mesi e anni
• Visite in piazza
• Spot, opuscoli, manifesti
19
20. Giornate, settimane mesi e anni
•I media riportano più facilmente
come notizia gli eventi puntuali
•Le ricorrenze si fissano
nella memoria delle persone
•Si massimizza lo sforzo
Health observances are days, weeks, or
months devoted to promoting particular
health concerns 20
21. Visite in piazza
(la salute porta a porta)
indurre cittadini
che si ritengono sani Screening Molti danni
a fare visite o esami non Pochi benefici
che altrimenti non organizzato
avrebbero fatto
Aderiscono persone sane:
basso rischio di base,
minimo vantaggio atteso
Linguaggio
promozionale Corto circuito Si indebolisce
tra cittadino il ruolo del
e medico medico di famiglia
Salute = merce
specialista
Sanità =mercato
21
24. Selling sickness
“Un sano è un malato che non sa di esserlo”
Jules Romains – Knock 1929
“Il mio sogno è fare farmaci per le persone sane”
Henry Gadsden (Merck) – Fortune 1976
“Si possono fare molti soldi dicendo ai sani che sono malati”
R Moynihan - BMJ 2003
“Inaugural Conference on Disease-Mongering”
Newcastle Australia 11-13 aprile 2006
24