Complessità delle questioni ambientali e comunicazione giornalistica Rosy Battaglia
Le mie slide al corso di formazione per educatori ambientali e giornalisti in occasione dell'XI Workshop annuale dei Parchi della Lombardia, presso il Parco del Mincio. Lezione tenuta il 21 ottobre 2017, insieme a Grammenos Mastrojeni, Rudi Bressa e Tomaso Colombo
http://www.parcodelmincio.it/novdettaglio.php?id=44548
Il rischio, l'ambiente, la salute e i casi di studio del giornalismo scientificoNico Pitrelli, Ph.D
Una lezione su come interagire con i media, in qualità di esperti scientifici, quando bisogna comunicare i rischi su temi ambientali e sanitari, anche in situazioni di crisi o di emergenza. La lezione è stata preparata per il corso ECM Ambiente, salute e la comunicazione all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, 3 settembre 2015, Legnaro (PD).
L'intervento di Stefano Caserini al convegno "Pianeta rovente" organizzato dalla Fima al Festival internazionale del giornalismo di Perugia, 1 maggio 2014
Appello dei medici della Piana di Gioia Tauro (RC) per sensibilizzare la popolazione sugli effetti negativi sulla salute dell'inceneritore di C. da Cicerna.
Il grave incidente alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi, a 25 anni dal disastro alla centrale di
Chernobyl, ha nuovamente posto all’opinione pubblica internazionale la questione dei rischi e delle
conseguenze ambientali legate alle scelte energetiche sull’energia nucleare. Nel contesto italiano, in pieno
dibattito sul ritorno strategico all’atomo, tale evento ha avuto un impatto non secondario. In una situazione
del genere i mass media diventano le principali fonti dalle quali le persone cercano di attingere per avere
maggiori informazioni ed una più ampia comprensione di quello che accade. Nonostante in Italia la
televisione rappresenti ancora la principale fonte dalla quale avere accesso alle notizie e l’entrata dei nuovi
media contribuisca in maniera significativa ad incrementare l’agenda setting, la stampa quotidiana continua
ad essere un importante mezzo di mediazione tra l’evento e la sua rappresentazione. Alla luce di tutto questo
il principale obiettivo conoscitivo che ci poniamo è capire qual è stato il ruolo giocato della stampa
quotidiana italiana all’indomani dell’incidente che ha colpito i quattro reattori nucleari di Fukushima. Le
domande sono: quale copertura ha avuto l’evento? Che tipo di informazione è stata veicolata? Su quali
aspetti si è focalizzata maggiormente l’attenzione degli articoli? Attraverso una scheda di analisi che ha
rilevato le modalità di presentazione e di comunicazione dell’incidente nei primi giorni seguenti al disastro si
è cercato di comprendere: quale è stata la cornice interpretativa nella quale è stato inquadrato il tragico
evento che ha colpito l’impianto nucleare giapponese e quali sono state le lenti narrative attraverso le quali i
lettori italiani hanno avuto accesso alle prime notizie sul fenomeno. L’indagine tenterà di fornire alcune
prime risposte che diano un contributo all’annoso dibattito sul rapporto tra media e opinione pubblica italiana
riguardo alla scelta tra le diverse tecnologie ed opzioni energetiche da sostenere.
Complessità delle questioni ambientali e comunicazione giornalistica Rosy Battaglia
Le mie slide al corso di formazione per educatori ambientali e giornalisti in occasione dell'XI Workshop annuale dei Parchi della Lombardia, presso il Parco del Mincio. Lezione tenuta il 21 ottobre 2017, insieme a Grammenos Mastrojeni, Rudi Bressa e Tomaso Colombo
http://www.parcodelmincio.it/novdettaglio.php?id=44548
Il rischio, l'ambiente, la salute e i casi di studio del giornalismo scientificoNico Pitrelli, Ph.D
Una lezione su come interagire con i media, in qualità di esperti scientifici, quando bisogna comunicare i rischi su temi ambientali e sanitari, anche in situazioni di crisi o di emergenza. La lezione è stata preparata per il corso ECM Ambiente, salute e la comunicazione all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, 3 settembre 2015, Legnaro (PD).
L'intervento di Stefano Caserini al convegno "Pianeta rovente" organizzato dalla Fima al Festival internazionale del giornalismo di Perugia, 1 maggio 2014
Appello dei medici della Piana di Gioia Tauro (RC) per sensibilizzare la popolazione sugli effetti negativi sulla salute dell'inceneritore di C. da Cicerna.
Il grave incidente alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi, a 25 anni dal disastro alla centrale di
Chernobyl, ha nuovamente posto all’opinione pubblica internazionale la questione dei rischi e delle
conseguenze ambientali legate alle scelte energetiche sull’energia nucleare. Nel contesto italiano, in pieno
dibattito sul ritorno strategico all’atomo, tale evento ha avuto un impatto non secondario. In una situazione
del genere i mass media diventano le principali fonti dalle quali le persone cercano di attingere per avere
maggiori informazioni ed una più ampia comprensione di quello che accade. Nonostante in Italia la
televisione rappresenti ancora la principale fonte dalla quale avere accesso alle notizie e l’entrata dei nuovi
media contribuisca in maniera significativa ad incrementare l’agenda setting, la stampa quotidiana continua
ad essere un importante mezzo di mediazione tra l’evento e la sua rappresentazione. Alla luce di tutto questo
il principale obiettivo conoscitivo che ci poniamo è capire qual è stato il ruolo giocato della stampa
quotidiana italiana all’indomani dell’incidente che ha colpito i quattro reattori nucleari di Fukushima. Le
domande sono: quale copertura ha avuto l’evento? Che tipo di informazione è stata veicolata? Su quali
aspetti si è focalizzata maggiormente l’attenzione degli articoli? Attraverso una scheda di analisi che ha
rilevato le modalità di presentazione e di comunicazione dell’incidente nei primi giorni seguenti al disastro si
è cercato di comprendere: quale è stata la cornice interpretativa nella quale è stato inquadrato il tragico
evento che ha colpito l’impianto nucleare giapponese e quali sono state le lenti narrative attraverso le quali i
lettori italiani hanno avuto accesso alle prime notizie sul fenomeno. L’indagine tenterà di fornire alcune
prime risposte che diano un contributo all’annoso dibattito sul rapporto tra media e opinione pubblica italiana
riguardo alla scelta tra le diverse tecnologie ed opzioni energetiche da sostenere.
4. Emergenza Smog La notizia: secondo un calcolo epidemiologico, in Europa sarebbero 300mila i morti annui da inquinamento dell'aria per effetti a breve termine
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6. Stampa nazionale e stampa locale La notizia: In Sardegna ci si ammala di più di malattie respiratorie e dell’apparato digerente. In particolare, gli uomini sono più colpiti da tumori del polmone, del fegato e del sangue. Malattie che sono in gran parte causate dall’inquinamento ambientale e dalle esposizioni professionali. Copertura locale della notizia: 100% Copertura nazionale: 1 articolo su Panorama
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15. Scegliere i testimoni “ Contattare la persona giusta è metà del lavoro. Io evito i rappresentanti istituzionali, gli uffici stampa, i portavoce, ecc. Le mie fonti migliori sono la gente in prima linea, i lavoratori, i tecnici (che magari fungono da fonti anonime cui ricorrere periodicamente)” Jim Detjen