La presentazione del prof. Massimo Bianchini (Polifactory - Politecnico di Milano) durante il workshop organizzato da Faberlab Varese e Ordine degli Architetti di Varese, giovedì 23 giugno 2016.
Al centro il tema della Fabbricazione digitale che combinata con elettronica e informatica permette di creare oggetti interattivi (interaction design).
Stanno infatti crescendo le possibilità di materializzare sistemi prodotto-servizio innovativi che combinano il design con le tecnologie embedded e sperimentano processi di fabbricazione analogica/digitale.
Le tecnologie Additive Manufacturing, tradizionalmente chiamate di prototipazione rapida, consentono da un lato la verifica e il perfezionamento di un prodotto prima di essere replicato in serie, dall’altro la fabbricazione di componenti o prodotti personalizzati dalle geometrie complesse.
Per maggiori informazioni: http://www.faberlab.org/progettisti-e-designer-insieme-per-un-futuro-in-3d/
Dentro la rivoluzione: innovazione design-driven e nuovi scenari della manifa...Andrea Cattabriga
Cosa sta succedendo all’economia globale e perché la marginalizzazione dei costi di produzione ci offre una lezione importante. Le nuove sfide tecnologiche sono già qui e stanno cambiando tutto. Come sfruttarle per non rimanere fuori dai nuovi sistemi della produzione e della distribuzione. Perché l’approccio del design sta diventando il nuovo mantra. Come si fa ad innovare, qual è il ruolo del designer in tutto questo? Nuove opportunità, piattaforme e la filiera analogico-digitale.
Perché dobbiamo ripensare l’approccio alla manifattura? Quali sono i segnali e le forze che ci obbligano ad un cambio di paradigma? Designer, makers, artigiani: figure in sovrapposizione, competenze interscambiabili, necessità di ibridare con un pensiero che coinvolge visione, economia, design strategico e un utilizzo delle tecnologie di comunicazione, distribuzione e relazione costruendo filiere personalizzate , proprio come i bisogni delle persone.
Al termine della conferenza verranno prese le adesioni per il workshop a cura di Slow/d "Dal problema alla distribuzione, Design per le nuove filiere"; l'obiettivo del workshop è quello di coinvolgere gli studenti in un'esperienza di progettazione.
**WHAT'S ABOUT DESIGN**
Dal 3 febbraio all’8 aprile, presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Indagine su nuovi posizionamenti, tracciati operativi e tendenze nell'ambito del design in atto, con intento di mapparne i percorsi emergenti e aprire nuove prospettive di ricerca e di operatività e dare testimonianza della complessa e sfaccettata evoluzione del design “prossimo venturo” attraverso la voce di designer, imprenditori, aziende impegnati nell’attivare processi di innovazione nel design italiano.
Perchè dobbiamo ripensare l'approccio alla manifattura? Quali sono i segnali e le forze che ci obbligano ad un cambio di paradigma?
Designer, makers, artigiani: figure in sovrapposizione, competenze interscambiabili, necessità di ibridare con un pensiero che coinvolge visione, economia, design strategico e un utilizzo delle tecnologie di comunicazione, distribuzione e relazione costruendo filiere personalizzate, proprio come i bisogni delle persone.
Una lezione che ho avuto l'opportunità e l'onore di tenere presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Innovazione a Lecce, Università del Salento, nell'ambito dell'iniziativa Laboratori dal Basso, promosso e organizzato dall'associazione BioDesArt.
An interesting outlook about makers and the future of craftsmanship. This report is made by the team of Carlo Ratti, the director of the Senseable City Lab of the MIT in Boston, in partnership with garagErasmus.
presentazione fatta alla Design Library di Milano il 22 novembre 2012. Si è parlato di come la fabbricazione digitale stia cambiando la progettazione e il contesto in cui il design si sviluppa
Nel contesto del convegno "Rigenerazione delle Aree Industriali" organizzato dal Consorzio Attività Produttive di Modena il 02 dicembre 2015, ho cercato di individuare un ruolo dei fab lab e makerspace come epicentro di filiere digitalizzate locali, immaginando inoltre quali linee guida adottare nelle strategie di recupero urbano connesse alla manifattura.
La fabbricazione digitale o Digital Fabrication, nasce come evoluzione della produzione industriale affiancandosi ad essa per i mercati ad alta flessibilità e personalizzazione. In questa lezione vediamo una sintesi di delle ragioni che hanno spinto alla nascita della digital fabrication e alcuni strumenti essenziali al suo sviluppo.
Dentro la rivoluzione: innovazione design-driven e nuovi scenari della manifa...Andrea Cattabriga
Cosa sta succedendo all’economia globale e perché la marginalizzazione dei costi di produzione ci offre una lezione importante. Le nuove sfide tecnologiche sono già qui e stanno cambiando tutto. Come sfruttarle per non rimanere fuori dai nuovi sistemi della produzione e della distribuzione. Perché l’approccio del design sta diventando il nuovo mantra. Come si fa ad innovare, qual è il ruolo del designer in tutto questo? Nuove opportunità, piattaforme e la filiera analogico-digitale.
Perché dobbiamo ripensare l’approccio alla manifattura? Quali sono i segnali e le forze che ci obbligano ad un cambio di paradigma? Designer, makers, artigiani: figure in sovrapposizione, competenze interscambiabili, necessità di ibridare con un pensiero che coinvolge visione, economia, design strategico e un utilizzo delle tecnologie di comunicazione, distribuzione e relazione costruendo filiere personalizzate , proprio come i bisogni delle persone.
Al termine della conferenza verranno prese le adesioni per il workshop a cura di Slow/d "Dal problema alla distribuzione, Design per le nuove filiere"; l'obiettivo del workshop è quello di coinvolgere gli studenti in un'esperienza di progettazione.
**WHAT'S ABOUT DESIGN**
Dal 3 febbraio all’8 aprile, presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Indagine su nuovi posizionamenti, tracciati operativi e tendenze nell'ambito del design in atto, con intento di mapparne i percorsi emergenti e aprire nuove prospettive di ricerca e di operatività e dare testimonianza della complessa e sfaccettata evoluzione del design “prossimo venturo” attraverso la voce di designer, imprenditori, aziende impegnati nell’attivare processi di innovazione nel design italiano.
Perchè dobbiamo ripensare l'approccio alla manifattura? Quali sono i segnali e le forze che ci obbligano ad un cambio di paradigma?
Designer, makers, artigiani: figure in sovrapposizione, competenze interscambiabili, necessità di ibridare con un pensiero che coinvolge visione, economia, design strategico e un utilizzo delle tecnologie di comunicazione, distribuzione e relazione costruendo filiere personalizzate, proprio come i bisogni delle persone.
Una lezione che ho avuto l'opportunità e l'onore di tenere presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Innovazione a Lecce, Università del Salento, nell'ambito dell'iniziativa Laboratori dal Basso, promosso e organizzato dall'associazione BioDesArt.
An interesting outlook about makers and the future of craftsmanship. This report is made by the team of Carlo Ratti, the director of the Senseable City Lab of the MIT in Boston, in partnership with garagErasmus.
presentazione fatta alla Design Library di Milano il 22 novembre 2012. Si è parlato di come la fabbricazione digitale stia cambiando la progettazione e il contesto in cui il design si sviluppa
Nel contesto del convegno "Rigenerazione delle Aree Industriali" organizzato dal Consorzio Attività Produttive di Modena il 02 dicembre 2015, ho cercato di individuare un ruolo dei fab lab e makerspace come epicentro di filiere digitalizzate locali, immaginando inoltre quali linee guida adottare nelle strategie di recupero urbano connesse alla manifattura.
La fabbricazione digitale o Digital Fabrication, nasce come evoluzione della produzione industriale affiancandosi ad essa per i mercati ad alta flessibilità e personalizzazione. In questa lezione vediamo una sintesi di delle ragioni che hanno spinto alla nascita della digital fabrication e alcuni strumenti essenziali al suo sviluppo.
Digital Manufacturing: i numeri presentati a SMAU 2014Massimo Zanardini
Il laboratorio SCSM dell'Università di Brescia anche nel 2014 ha partecipato a tutte le tappe SMAU. Nell'edizione di Milano sono stati presentati i numeri della ricerca nazione sul digital manufaturing. Buona lettura!
Oggi assistiamo a radicali trasformazioni che investono il settore manifatturiero delle economie avanzate.
L’ondata di “democratizzazione”, che ha favorito la diffusione di strumenti di fabbricazione digitale - fino a poco tempo fa generalmente relegati alle sole grandi imprese - ha reso appetibile la digital fabrication anche alle piccolissime e alle micro realtà produttive, contribuendo, al contempo, alla nascita di nuove giovani start up manifatturiere, integrate all’interno di un nuovo ecosistema produttivo locale o, per meglio dire, urbano.
Propongo una riflessione sull’emergere di questo promettente fenomeno attraverso la sintesi del mio progetto di laurea magistrale in design, presso il Politecnico di Milano.
Design e Stampa 3d - Tecnificio al Faberlab FaberLab
La produzione digitale e il design sono sempre più presenti nelle aziende: possono costituire, insieme alla conoscenza empirica delle forme e dei materiali, un vantaggio competitivo ? La stampa 3d è utile per il design? Come portare i vantaggi della stampa 3d nel mondo del design e delle piccole imprese ? Come avvicinare la progettazione e la creatività al mondo della produzione? Come portare questi saperi nel mondo delle piccole imprese ? Questi sono i temi al centro dell’incontro “La stampa 3d e il design” svoltosi mercoledì 9 dicembre a partire dalle ore 20,30 al Faberlab. Ospiti dell’incontro i fondatori di Tecnificio, che nel corso degli ultimi anni hanno sviluppato molti progetti incrociando le tecnologie digitali, il design e le imprese: Patrizia Bolzan e Marcello Pirovano.
DIventare Maker 01 // 151020 Digital FabricationMakersModena
La prima serata del nostro corso "diventare maker" che inaugura le attività del Fab Lab, una visione e uno scenario allargato che introduce al mondo della fabbricazione digitale.
Intervento di Luciano Pero al quinto e ultimo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Le tecniche di modellazione, prototipazione e produzione digitale ampliano gli orizzonti di designer, architetti, produttori e artigiani e sono fattori abilitanti della “design economy”
Office Layout
settembre 2014
Manifattura Milano, le linee guida per lo sviluppo della manifattura 4.0.
Il provvedimento si pone l’obiettivo di rendere Milano un ‘laboratorio delle traiettorie di sviluppo del Paese’, volto a creare sul territorio un ecosistema favorevole all’insediamento, alla crescita e allo sviluppo di imprese e start-up attive nel campo della manifattura digitale e del nuovo artigianato 4.0. Una quarta rivoluzione industriale caratterizzata da una progettazione e consumo di vicinato con un basso impatto ambientale e una produzione sempre più custom-made, grazie all’impiego di nuove tecnologie quali stampanti 3D, realtà aumentata, internet delle cose, che si uniscono e così amplificano la competenza e maestria artigianale.
Intervento di Francesco Garibaldo al quinto e ultimo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
5 e 6 Febbraio 2016 Quarto Modulo del percorso di alta formazione Out of Fashion
La tecnologia digitale come opportunità per il sistema della moda. Verràaffrontato il concetto di brand dai codici aperti e nuove prospettive di lavoro nella moda fondata sulla condivisione, la collaborazione e l’innovazione. Dal brand open source alla digital fabrication, passando per l’ecosistema di Makers e alcuni esempi di imprese creative con obiettivi e finalitàfuori dagli schemi di start-up classica.
Workshop pratici di prototipazione e produzione on demand sull’utilizzo della lasercut e dei comandi di grafica vettoriale per realizzare un capo d’abbigliamento.
foto https://www.flickr.com/photos/wemake_cc/albums/72157650287254946
http://www.connectingcultures.info/moda_consapevole_etica_green/prodotto/modulo-4il-sistema-dei-makers
La terza rivoluzione induistriale makers!Paola Santoro
La terza rivoluzione è quella in cui l’industria manifatturiera incontra il mondo digitale.
I makers sono gli artigiani digitali del nuovo millennio, pensano in digitale e si ispirano agli ideali e ai valori del movimento open.
Manifattura Milano. Azioni per lo sviluppo della manifattura digitale in cittàDavide Agazzi
Il piano ha pone l’obiettivo di rendere Milano un ‘laboratorio delle traiettorie di sviluppo del Paese’, volto a creare sul territorio un ecosistema favorevole all’insediamento, alla crescita e allo sviluppo di imprese e start-up attive nel campo della manifattura digitale e del nuovo artigianato 4.0. Una quarta rivoluzione industriale caratterizzata da una progettazione e consumo di vicinato con un basso impatto ambientale e una produzione sempre più custom-made, grazie all’impiego di nuove tecnologie quali stampanti 3D, realtà aumentata, internet delle cose, che si uniscono e così amplificano la competenza e maestria artigianale.
Digital Manufacturing: i numeri presentati a SMAU 2014Massimo Zanardini
Il laboratorio SCSM dell'Università di Brescia anche nel 2014 ha partecipato a tutte le tappe SMAU. Nell'edizione di Milano sono stati presentati i numeri della ricerca nazione sul digital manufaturing. Buona lettura!
Oggi assistiamo a radicali trasformazioni che investono il settore manifatturiero delle economie avanzate.
L’ondata di “democratizzazione”, che ha favorito la diffusione di strumenti di fabbricazione digitale - fino a poco tempo fa generalmente relegati alle sole grandi imprese - ha reso appetibile la digital fabrication anche alle piccolissime e alle micro realtà produttive, contribuendo, al contempo, alla nascita di nuove giovani start up manifatturiere, integrate all’interno di un nuovo ecosistema produttivo locale o, per meglio dire, urbano.
Propongo una riflessione sull’emergere di questo promettente fenomeno attraverso la sintesi del mio progetto di laurea magistrale in design, presso il Politecnico di Milano.
Design e Stampa 3d - Tecnificio al Faberlab FaberLab
La produzione digitale e il design sono sempre più presenti nelle aziende: possono costituire, insieme alla conoscenza empirica delle forme e dei materiali, un vantaggio competitivo ? La stampa 3d è utile per il design? Come portare i vantaggi della stampa 3d nel mondo del design e delle piccole imprese ? Come avvicinare la progettazione e la creatività al mondo della produzione? Come portare questi saperi nel mondo delle piccole imprese ? Questi sono i temi al centro dell’incontro “La stampa 3d e il design” svoltosi mercoledì 9 dicembre a partire dalle ore 20,30 al Faberlab. Ospiti dell’incontro i fondatori di Tecnificio, che nel corso degli ultimi anni hanno sviluppato molti progetti incrociando le tecnologie digitali, il design e le imprese: Patrizia Bolzan e Marcello Pirovano.
DIventare Maker 01 // 151020 Digital FabricationMakersModena
La prima serata del nostro corso "diventare maker" che inaugura le attività del Fab Lab, una visione e uno scenario allargato che introduce al mondo della fabbricazione digitale.
Intervento di Luciano Pero al quinto e ultimo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Le tecniche di modellazione, prototipazione e produzione digitale ampliano gli orizzonti di designer, architetti, produttori e artigiani e sono fattori abilitanti della “design economy”
Office Layout
settembre 2014
Manifattura Milano, le linee guida per lo sviluppo della manifattura 4.0.
Il provvedimento si pone l’obiettivo di rendere Milano un ‘laboratorio delle traiettorie di sviluppo del Paese’, volto a creare sul territorio un ecosistema favorevole all’insediamento, alla crescita e allo sviluppo di imprese e start-up attive nel campo della manifattura digitale e del nuovo artigianato 4.0. Una quarta rivoluzione industriale caratterizzata da una progettazione e consumo di vicinato con un basso impatto ambientale e una produzione sempre più custom-made, grazie all’impiego di nuove tecnologie quali stampanti 3D, realtà aumentata, internet delle cose, che si uniscono e così amplificano la competenza e maestria artigianale.
Intervento di Francesco Garibaldo al quinto e ultimo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
5 e 6 Febbraio 2016 Quarto Modulo del percorso di alta formazione Out of Fashion
La tecnologia digitale come opportunità per il sistema della moda. Verràaffrontato il concetto di brand dai codici aperti e nuove prospettive di lavoro nella moda fondata sulla condivisione, la collaborazione e l’innovazione. Dal brand open source alla digital fabrication, passando per l’ecosistema di Makers e alcuni esempi di imprese creative con obiettivi e finalitàfuori dagli schemi di start-up classica.
Workshop pratici di prototipazione e produzione on demand sull’utilizzo della lasercut e dei comandi di grafica vettoriale per realizzare un capo d’abbigliamento.
foto https://www.flickr.com/photos/wemake_cc/albums/72157650287254946
http://www.connectingcultures.info/moda_consapevole_etica_green/prodotto/modulo-4il-sistema-dei-makers
La terza rivoluzione induistriale makers!Paola Santoro
La terza rivoluzione è quella in cui l’industria manifatturiera incontra il mondo digitale.
I makers sono gli artigiani digitali del nuovo millennio, pensano in digitale e si ispirano agli ideali e ai valori del movimento open.
Manifattura Milano. Azioni per lo sviluppo della manifattura digitale in cittàDavide Agazzi
Il piano ha pone l’obiettivo di rendere Milano un ‘laboratorio delle traiettorie di sviluppo del Paese’, volto a creare sul territorio un ecosistema favorevole all’insediamento, alla crescita e allo sviluppo di imprese e start-up attive nel campo della manifattura digitale e del nuovo artigianato 4.0. Una quarta rivoluzione industriale caratterizzata da una progettazione e consumo di vicinato con un basso impatto ambientale e una produzione sempre più custom-made, grazie all’impiego di nuove tecnologie quali stampanti 3D, realtà aumentata, internet delle cose, che si uniscono e così amplificano la competenza e maestria artigianale.
L'esperienza di Faberlab Varese nel quadro della digitalizzazione delle impre...Angelo Bongio
Gli slide presentate nel corso di Sociologia Economica (Prof. Ivana Pais) all'Università Cattolica Sacro Cuore di Milano, il 2 dicembre 2014.
Partendo dall'ineluttabile carattere digitale della società/impresa attuale si arriva al racconto dell'esperienza di Faberlab Varese, hub dell'innovazione promosso da Confartigianato Imprese Varese (www.faberlab.org).
SMART CITY EXHIBITION - BOLOGNA 22/10/14 - MAKERS IN RETEpietro dioni
Come fare per capitalizzare l'esperienza, le attività e le energie delle realtà di fabbricazione digitale? Come aiutare questi soggetti a lavorare assieme, conoscersi, condividere know-how, dialogare con le imprese, entrare nelle scuole e far entrare le stesse nei laboratori? Questi e molti altri gli obiettivi di Mak-ER (www.mak-er.it) , il primo modello di rete di makers territoriale.
Manifattura Milano è il programma del Comune di Milano per la promozione della manifattura in città.
L’obiettivo del programma è rendere Milano un ecosistema abilitante per la nascita, l’insediamento e la crescita di imprese operanti nel campo della manifattura digitale e del nuovo artigianato per creare nuova occupazione, rigenerare le periferie e promuovere la coesione sociale.
Il programma Manifattura Milano è stato presentato allo Smart City Expo 2017 di Barcellona, a Le Giornate di Bertinoro 2017, alla conferenza internazionale Serv Des 2018 e al Fabcity Summit 2018 di Parigi.
Napoli 28 e 29 novembre 2013. Nata nel 2009, TechnologyBIZ al Sud è la più importante iniziativa multidisciplinare su tecnologie e innovazione. Focalizzata su quelle idee che hanno il potere di cambiare le abitudini dei territori, TBIZ raduna una ampia rete di idee, persone, iniziative che condividono l’urgenza di coltivare la Cultura dell'Innovazione e, partendo dalle eccellenze, promuovere un ecosistema territoriale competitivo impresa-ricerca-istituzione che guardi al mercato globale. TechnologyBIZ è animata da una comunità di oltre tremila tra imprenditori, ricercatori, professionisti, rappresentanti delle Istituzioni locali.
Digital Manufacturing. Cogliere l’opportunità del Rinascimento Digitale.Angelo Bongio
Presentazione del 11 giugno alla Social Media Week di Roma.
Il Digital Manufacturing, già presente dagli anni 90 e, in Italia, concettualmente collegato ai movimenti delle Makers Faire e dei Fabrication Laboratory (FabLab), rappresenta oggi una delle realtà a più alto potenziale, con dinamiche di crescita esponenziale rispetto al mercato delle “macchine” digitali, all’impatto organizzativo che i nuovi modelli di business producono sulle imprese, e alla opportunità di sviluppo delle soluzioni applicative.
Nel Digital Manufacturing si configurano logiche innovative nel riconsiderare il posizionamento dell’impresa, la sua organizzazione, la programmazione produttiva, il processo distributivo e la supply chain.
Si semplifica l’ingegnerizzazione della “complessità tecnologica”, si sviluppano nuove applicazioni, e nuovi materiali con mix e densità variabili.
Non solo stampa 3D, ma progettazione innovativa, soluzioni SW and IoT e, più in generale, rivoluzione dell’arte del “fare”, più accessibile alle idee. Si costruiscono le basi per nuovi risultati di prodotto, più funzionali, e di processo, più efficiente.
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Stampaggio plastica: le nuove opportunità con la stampa 3d dei metalliFaberLab
La presentazione di Fabio Aries, (titolare di Produform) al Faberlab il 4 ottobre 2018.
Produform opera a Gavirate (VA) nel settore dello sviluppo di articoli in plastica e metallo attraverso la prototipazione rapida, la realizzazione di piccole serie e di stampi pilota per prodotti sperimentali.
Impresa 4.0: un'opportunità per le aziende FaberLab
Le slide presentate a Vigevano, il 5 luglio 2018, durante l'evento "Impresa 4.0: un'opportunità per le aziende" organizzato da Confartigianato Vigevano e Faberlab.
Questi i relatori
“Cosa è Impresa 4.0” (Angelo Bongio, AreaBusiness/Faberlab),
“Come si diventa I4.0: credito, incentivi, bandi” (MassimoBessega, Qui Credito),
“Quando l’azienda diventa 4.0 e come certificarla”, Davide Baldi (Faberlab )
“La competenza: strada maestra per Impresa 4.0” Umberto Rega (responsabile formazione AreaLavoro).
Tagliare i costi della produzione. Lean production all'epoca dell'industria 4.0FaberLab
La presentazione di Davide Baldi (responsabile dell’hub digitale e Dih di Confartigianato Imprese Varese) e l’esperto Angelo Morlacchi (ingegnere da sempre attento ai principi della lean production) durante l'evento organizzato da Faberlab martedì 12 giugno 2018.
Rold: un caso reale di digital trasformationFaberLab
Le slide presentate da Luca Cremona (Product Manager Rols Smart Fab) durante il workshop "Connettere la fabbrica: le applicazioni di industria 4.0”, giovedì 12 aprile 2018, rganizzato da Faberlab il Digital Innovation Hub di Confartigianato Imprese Varese nell'ambito delle iniziative dedicate a Industria 4.0.
L'evoluzione M2M nell'era di Industria 4.0FaberLab
Le slide presentate da Cristina Ravaioli (Chanel Manager Inudstrial-Iot Advantech) durante il workshop "Connettere la fabbrica: le applicazioni di industria 4.0”, giovedì 12 aprile 2018, rganizzato da Faberlab il Digital Innovation Hub di Confartigianato Imprese Varese nell'ambito delle iniziative dedicate a Industria 4.0.
Power at the edge: l'analisi del ciao di produzione previene guasti, riduce g...FaberLab
Le slide presentate da Jaume Rey (CEO, Nexional) durante il workshop "Connettere la fabbrica: le applicazioni di industria 4.0”, giovedì 12 aprile 2018, rganizzato da Faberlab il Digital Innovation Hub di Confartigianato Imprese Varese nell'ambito delle iniziative dedicate a Industria 4.0.
Industria 4.0: la tecnologia Plug & Play Xpango per un iperammodernamento facileFaberLab
Le slide presentate da Pier Luigi Zenevre (Director BU Industry 4.0, Alleantia SRL) durante il workshop "Connettere la fabbrica: le applicazioni di industria 4.0”, giovedì 12 aprile 2018, rganizzato da Faberlab il Digital Innovation Hub di Confartigianato Imprese Varese nell'ambito delle iniziative dedicate a Industria 4.0.
Soluzioni digitali per un per un laboratorio odontotecnicoFaberLab
Le slide dell'ing. Matteo Bonacina al centro del workshop “La stampa 3d per odontotecnici: le soluzioni di DWS” , svoltosi presso il FaberLab di Tradate, martedì 6 febbraio 2017. L’evento è organizzato da Faberlab in collaborazione con Ars & Technology srl, e DWS Sistems.
“Economia Circolare: a che punto siamo in Italia? Analisi dei risultati emer...FaberLab
Le slide della presentazione della dott.ssa Tiziana Massara, Project Manager area sviluppo e innovazione Associazione Italiana per lo Sviluppo dell’Economia Circolare (AISEC) durante il workshop "Economia circolare in Italia: una sfida per le pmi. Crescere tra sostenibilità, innovazione e competitività".
L'economia circolare come motore di innovazione e sviluppo: quali sfide per l...FaberLab
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Presentazione Progetto D-factor (18 luglio 2017) FaberLab
Speech di Angelo Bongio - Confartigianato Imprese Varese /FAberlab
Presentazione del programma di apprendimento - sperimentazione per trasferire competenze avanzate di design e nuove modelli di produzione a pmi manifatturiero e micro imprese artigiane.
D-FACTOR è un programma di apprendimento-sperimentazione finalizzato allo sviluppo di un’esperienza progettuale che testa sul campo la relazione tra design e nuovi modelli di produzione manifatturiera.
D-FACTOR lavora per favorire la crescita di competitività delle imprese, grazie all’inserimento della dimensione del design all’interno dei processi aziendali al fine di accrescere il proprio valore e la propria identità in termini di qualità, creatività e design-innovation.
D-FACTOR è pensato per gli imprenditori e dipendenti di PMI manifatturiere e le micro-imprese (incluse le forme di artigianato contemporaneo e artigianato digitale) che si occupano di design, innovazione tecnologica, di prodotto e progettisti interessati a sviluppare un’attività imprenditoriale.
"Elevator Pitch: presenta la tua Azienda!" - Faberlab 11 aprile 2017 FaberLab
Le slide della presentazione “Elevator pitch: presenta la tua azienda” di Daniele Radici di Innovation Lab, martedì 11 aprile 2017 a Faberlab.
La tecnica levator pitch ha un obiettivo: permettere alle imprese di presentare se stessa in 120 secondi a un potenziale investitore o partner, in modo sintetico e veloce.
Qui il video dell'intervista a Daniele Radici: http://www.asarva.org/2017/04/daniele-radici-e-i-120-che-possono-cambiare-il-futuro-del-business-in-ascensore/
L’innovazione non è un’invenzione: perché bisogna fare qualcosa di nuovo?FaberLab
La presentazione di Ugo Donelli, fondatore della società Hugowiz e creatore di modelli innovativi di business, al workshop “L’innovazione non è un’invenzione: perché bisogna fare qualcosa di nuovo”, svoltosi il Venerdì 16 dicembre al Faberlab.
Crowdfunding: la via collaborativa all'imprenditorialitàFaberLab
La definizione più efficace di crowdfunding è quella che Qui, Quo, Qua danno a zio Paperone: “Ti iscrivi a un sito e spieghi il progetto per cui stai cercando un finanziamento e chi vuole ti manda un aiuto”.
E’ iniziato così l’incontro il 4 dicembre 2014 con Chiara Spinelli, tra i pionieri del crowdfunding in Italia, comunicatrice appassionata di cinema e tecnologia, digital champion pisana fresca di nomina.
Disegnare il proprio business: Business model canvas di Daniele Radici (24 11...FaberLab
L'intervento di Daniele Radici al Faberlab dedicato alle tecniche di Business Design-
«Ho capito – racconta ancora il libero professionista – quanto sia spesso difficile misurare la validità di un progetto ascoltando semplicemente la voce innamorata dell’imprenditore che lo ha ideato. La vera sfida è che quel progetto porti valore a qualcuno e per capire se può decollare oppure no, è necessario portarlo a terra, misurarlo con intelligenza».
L’opposto del “segui il cuore”, per intenderci. «Un ottimo strumento per far questo è il Business Model Canvas, che con Crispy ho iniziato ad usare nelle startup. La validità di questo strumento sta nel fatto che rende visiva un’idea e la pone sotto stress. L’imprenditore deve così farsi delle domande, considerare delle ipotesi e poi validarle “uscendo dall’ufficio” (get out of the building, come si dice in gergo) e confrontandosi con ciò che fino ad un minuto prima aveva su carta». A questo punto due sono le reazioni possibili: o si cerca di adeguare il modello di business ascoltando la reazione del mercato, oppure si rimane fermi nella propria posizione, mantenendo una visione personale che però è molto rischiosa.
Faber lab tradate carbonelli_10 novembre 2016FaberLab
L’intervento di Luca Carbonelli al workshop “Il caffè mi rende creativo”, svoltosi giovedì 10 novembre presso il Faberlab (www.faberlab.org).
Le slide sono il racconto di come un’impresa di famiglia partenopea, fondata nel 1981 da Pietro Carbonelli, sia diventata una delle Eccellenze Digitali di Google grazie alla visione del figlio Luca.
Tutto è cominciato dalla vendita del caffè artigianale Carbonelli su eBay, poi è venuto l’e-shop, il corporate blog, l’App e la scoperta di nuovi mercati nazionali e internazionali.
Il worskhop fa parte del più ampio progetto “Giovani di Valore” che vuole mettere in contatto fra loro le nuove generazioni (per valorizzare le loro competenze) e le imprese (che hanno bisogno di giovani preparati, motivati e con tante idee). In poche parole, fare incontrare domanda e offerta di lavoro per rilanciare l’occupazione sul territorio.
Sostenuto da Fondazione Cariplo nell’ambito del programma Welfare in azione, al progetto “Giovani di Valore” partecipano 17 partner – compresi Confartigianato Imprese Varese (con la sua Fondazione San Giuseppe) e Faberlab – e 46 comuni del territorio.
Stampare metallo con una stampa 3D? Si può fare!FaberLab
Le slide presentate da Marco A. Martuccio (sales manager della CMF Marelli) e Marco Tormena (channel manager 3DSYSTEM) durante il workshop DMP, Direct Metal Printing, organizzato da
FaberLab e CFM Marelli, martedì 26 luglio 2016
Un etto di marketing. (È un etto e mezzo, lascio?):FaberLab
Marketing, digitale cambiamento modalità di vendita, mercati come conversazione:
Come il digital ha modificato il modo di fare marketing?
Come utilizzare al meglio i canali social?
Come gestire la propria reputazione sul web?
Basato sull’esperienza concreta e appassionata dell’autore, comunicatore e formatore il workshop metterà al centro questi temi. La presentazione di Massimo Carraro al Faberlab - Giovedì 14 luglio 2016. Massimo Carraro è tante cose. Ha fondato l’agenzia Monkey Business, ha fondato Cowo® Coworking Project, è una delle colonne portanti dell’associazione per il rilancio e lo sviluppo economico di Lambrate (Made in Lambrate).
Dieci tipi di innovazione.L’arte di costruire scelte decisive - EstrattoFaberLab
Un estratto dal libro “Dieci tipi di innovazione.L’arte di costruire scelte decisive” di Larry Keeley esperto mondiale e consulente di innovazione con più di 30 anni di esperienza. Larry Keeley e il suo gruppo hanno studiato più di 2.000 innovazioni di successo e raggruppato i dieci tipi di innovazione più significativi: i dieci tipi di innovazione.
(http://www.edizionilswr.it/libri/i-dieci-tipi-di-innovazione/)
5. “If you can’t open it
you can’t do it”
MAKERS’ BILLS OF RIGHT
6. MakerFaire Roma 2014: 90.000 visitatori
168 Maker Faire organized in the world in 2012-2013
7. Alcuni numeri per inquadrare il fenomeno “MAKERS”
Dal 2005 al 2014
5.000 Schede Arduino prodotte ogni giorno
Raspberry Pi: 2.5 mln di schede vendute nel 2012
Make Magazine(oltre 300.000 lettori nel mondo)
Etsy: nel 2011 ha fatturato 500$ mln
Rep@Rap oltre 200 modelli generati dal primo
Ponoko:oltre 200.000 prodotti creati
10. … mentre si discute dell’avvio della
TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE … stiamo
già sentendo parlare di INDUSTRIA 4.0!
... non stiamo correndo troppo?
Alvin TOFFLER (in the ’70s)
Cory DOCTOROW
Chris ANDERSON
Neil GERSHENFLED
Peter MARSH
11. DIYEthics(Punk)
Hacker Ethics
Craftivism
O
penness
Makers Movement
Transparency
Self-reliance
Connectivism
OpenKnowledge
ETHICS/PHILOSOPHY/CULTURES
Human Centered InnovationTechnological Innovation
Social Innovation
User Innovation
Design-Driven Innovation
Open Innovation
Democratizing Innovation
Mass Innovation
INNOVATION
Crowdfunding
USERS/MARKET
Wikinomics
Prosumer/Pro-Am/ExpertAmateurs
Usergeneratedcontents
Collaborativeconsumption
Hackers/Makers
UserCommunity
Peer-to-Peer
Crowdfunding
Long tail markets
FreemiumBricolage
ENTERPRISE/PRODUCTION
On-demand Production
On-site Production
D
igital Craftsm
en
OpenEnterprise
Digitalfabrication
MassCustomization
Personalization
Repairing
AdvancedFabrication
Self-production
Subtractive M
anufacturing
Planned Obsolescence
CrowdsourcingStartup
DESIGN/TECHNOLOGIES
Tinkering
OpenDesign
OpenHardware
Physicalcomputing
InteractionDesign
Craftedtechnology
OpenSoftware
3D
Printing
Fablabs/Techshop
DistributedManufacturing
CHANGE OF
PRODUCTION MODELS
12. Cosa sta succedendo
nel campo della
PROGETTAZIONE
e PRODUZIONE
di prodotti e servizi?
Image: 3D Printer Ultimaker2
18. (CERVED: dal 2008: - 82.000 mila aziendee 1milione di posti di lavoro)
In molti Paesi occidentali…
DEINDUSTRIALIZZAZIONE
DISTRIBUITA
19. L’emergere di diverse policy
per rivitalizzare la manifattura
Dall’ outsourcing
all’ insourcing
20. TECNOLOGIE PRODUTTIVE DEMOCRATIZZATE
Image: Generative Jewelry by Nervous System
PRODOTTI PERSONALIZZATI
(MICRO)PRODUZIONE DISTRIBUITA
FABBRICAZIONE PERSONALE
DISTRIBUZIONE INDIPENDENTE
21. Alcuni valori relativi alla classica idea di produzione
industriale sono in transizione:
Industrial > Industrious
Division > Integration
Scale > Scope
De-localization > Re-localization
Uniformity > Heterogeneity*
* Come (bio)diversità, Variabilità, Imperfezione, Unicità
22. Contro:
. Standardizzazione di beni e servizi
. Alienazione prodotta dalle pratiche di produzione globalizzate
. Obsolescenzaprogrammata delle merci
Produzioni on-demand e
tailor-made come alternativa
alla produzione su larga scala
23. La comparsa di sistemi di
distribuzione alternativi
(small scale & web-enabled)
… l’approccio alla“carbon footprint reduction”
può generare una nuova cultura della
sostenibilità basata su networklocali e catene
del valore cortissime
24. …un emergente processo sociale di
riappropriazione del controllo diretto e
personale dei mezzi di produzione.
POLIFACTORY / 15
26. Institute for the Future - http://www.iftf.org/home/
“How the makermindset & technology
arereinventing urban life”
http://www.iftf.org/fileadmin/user_upload/downloads/th/IFTF_TH_OpenCitiesMap_rdr.pdf
29. “…SUMs tend to be smallcompaniesthat produce
very high value, design-orientedproducts.Their
sizeand their locationin cities keeps them directly
in touchwith their customerssothey respond to the
latest trends and demandsin the market…”
Byron e Nistry– PRATT CENTER NY, 2011
35. COSA E’ (IN SINTESI) LA PRODUZIONEDISTRIBUITA
Su piccola e piccolissima, sviluppata da differenti soggetti,
usando risorse condivise (P2P)
Si sviluppa “a casa” / “molto vicino a te” (idea di prossimità)
Decentralizzata ma connessa (usa tecnologie abilitanti)
COSA E’ (IN SINTESI) LA PRODUZIONE“APERTA”
Common-based e P2P (un’idea di produzione sociale, Benkler)
Ha una diffusione “modulare” e “granulare”
36. “microproduzione distribuita”
come un processo integrato che include:
DESIGN
PRODUZIONE (fabbricazione analogica/digitale)
DISTRIBUZIONE
ma anche:
RICERCA
INCUBAZIONE/FUNDING
LEARNING/FORMAZIONE
37. (alcune) proprietà emergenti di un sistema
per la microproduzione distribuita:
- APERTURA SISTEMICA
- INTERATTIVITA’ DIFFUSA
- COMUNITA’ ABILITANTI (mini network/alleanze)
- ORGANIZZAZIONI FRATTALI
- APPRENDIMENTO SOCIALE (sperimentale)
40. Piattaforme e sistemi per trovare,scambiare e
gestire idee e trasformarle in progetti
PROGETTARE
(INTEGRAZIONE DI CULTURE PROGETTUALI)
PROGETTAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PIANIFICAZIONE
42. Le piattaforme di servizi per la produzione
http://www.ponoko.com
PRODURRE
(SENZA POSSEDERE MEZZI DI PRODUZIONE)
(Produzione come servizio Consumer )
43. Produrre in modo autonomo e indipendente
coordinando, controllando o condividendo
mezzi di produzione
PRODURRE
(UNA RELAZIONE EVOLUTA CON LE TECNOLOGIE)
44. CONFIGURARE RETI DI (MICRO)PRODUZIONE
(ri)costruire filiere
progettisti + microproduttori +
spazi/servizi di fabbricazione
46. Un mercato composto non solo da clienti e da
canali di distribuzione tradizionali ma anche
da: parenti (family), amici (friends), supporter
(fans), seguaci (followers), finanziatori
(funders)
Manzini & Nussbaum: SLOC + Indie Capitalism
Una relazione diretta e personale
tra progettista e utente finale
basata sulla centralità delle reti sociali
DISTRIBUIRE E VENDERE (A CHI?)
47. VENDERE/COFINANZIARE IDEE
Piattaforme che finanziano progetti
concreti e storie ben raccontate (non slides)
(CROWDFUNDING) sostenere economicamente in tanti per avere in cambio una
forma intelligente di partecipazione al risultato)
http://www.kickstarter.com/
http://www.kickstarter.com/projects/ostrich-pillow/ostrich-pillow
49. … una tematica attuale per il mondo della
progettazione
49
50. … che genera un surplus
di capacità progettuale!
OGGI:
- Produttori tradizionali
+ Creativi coinvolti in attività produttive
La massificazione del design
e delle professioni creative…
51. Un cambiamento osservabile nel progettista:
LE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE,PRODUZIONE,
DISTRIBUZIONE SONO INTEGRABILI
Progettazione e produzione:un cambiamento puntuale
52. progettisti
che sono interessati o spinti a sviluppare
nuovi processi di design-fabbricazione
diventando…
MICROPRODUTTORI
AUTOPRODUTTORI
(DESIGNER=IMPRESA)
53. DESIGNER=IMPRESA
“a temporary self-producing entrepreneur who uses
design and technical-productive skills to develop
product-service solutions to distributeon the market,
including technologies or devices necessary for
production (if they are not availableon the market)”
(Bianchini, Maffei, 2012)
60. NUOVI MODELLI DI PROGETTAZIONE:
DALL’OPEN SOURCE AI SISTEMI GENERATIVI
2
61. Da customizzazione di massa a
personalizzazione di massa
La mass customization (personalizzazionedi massa) è da
decenni la strategia di produzionedi beni e servizi orientata
a soddisfare i bisogni individuali dei clienti e
contemporaneamente preservare l'efficienza della
produzionedi massa, in termini di bassi costi di produzione
e quindi prezzi di vendita contenuti.
Oggi: User led Innovation / User Innovation /
Democratizing Innovation / Prosuming / PROAM /
Personal Configurators /
http://mit.edu/evhippel/www/books.htm
66. la connettività diffusa consentirà di realizzare oggetti,
anche di uso quotidiano, con capacità di interconnettersi e
interagire, essendo caratterizzati, in estrema sintesi, da:
- Identificazione
- Localizzazione
- Acquisizionedi informazioni
- Elaborazione
- Prototipazione/replicazione
“Internet delle cose”
66
67. OPEN / PEER-TO-PEERDESIGN
Open Design è un processodi sviluppo di prodotti fisici,
macchine e sistemi attraverso la condivisione pubblica
di informazionisul design.
E’ un processofacilitato da Internet.
Spessoè sviluppato in assenzadi compensieconomici
Obiettivi e filosofiasono identici a quelli del movimento
open-source,ma più orientati all’implementazionesi
prodotti fisici piuttosto che software.
68.
69. OPEN (SOURCE) HARDWARE
Open-source hardware è costituito da manufatti fisici
con una tecnologia progettata e offerta nello stesso
modo del software libero e open-source.
Open-source hardware è una parte del movimento
open-source della cultura e applica il proprio concetto
a diversi componenti.
http://p2pfoundation.net/
70. Il “caso” Open Source Ecology http://opensourceecology.org/
73. Make, how to, DIY: the instructablerestaurant
http://instructablesrestaurant.com/
73
74. Open Structure
Closed modular systems
- where one entity designs a complete system for everybody
- which operate according to a hierarchical (vertical) model
Open modular systems
- where everybody contributes a small piece to a common system
- which operate according to a (horizontal) network model
74
75. OS Open Structure
A modularconstructionmodel where everyone designs for everyone on
the basis of one shared geometrical grid.
Everybodycan contribute parts, components and structures.
75
76. Generative Design (Processing)
E’ un metodo di progettazione dove l’output è generato
da un insieme di regole o da un algoritmo spesso
basandosisulla modellazioneparametrica.
In genere il design generativo è:
- Uno schema del progetto
- Un sistema per la creazione di varianti
- Un sistema per la selezione dei risultati desiderati
76
86. FAB LAB
Fab Lab o Fabrication Laboratory: è un laboratorio che
offre servizi per la fabbricazione digitale (e personale).
Euipaggiamentodi base:
- Lasercutter, plasma cutter, waterjet cutter, knife cutter
- Computer-controlled subtractive milling or turning machines
- Rapid prototyper: typically a "3D printer" of plastic or plaster parts
- Printed circuit board milling:
- Microprocessor and digital electronics design, assembly, and test stations
90. … nei Fab Lab sono le persone
la tecnologia più innovativa!
VALORE DELLA COMMUNITY
http://fablabbcn.org/
91. Gli hackerspace sono luoghi dove le persone hanno
interessi nel campo dell’informatica,della robotica, delle
science e della digitalart or electronic art, si possono
incontrare, socializzare e collaborare a progetti.
Sono laboratori per comunità aperte che incorporano
elementi di officine e laboratori dove le persone possono
condividere risorse e conoscene per progettare e costruire
software e hardware.
http://hackerspaces.org/wiki/List_of_Hacker_Spaces
http://hackerspaces.org/wiki/
HACKERSPACE
93. TechShop sono multi-laboratoridi grandi dimensioni
che forniscono ai membri l’accesso a strumenti e
attrezzature e supporto tecnico-informativo.
Una communitydi creativi e tecnici (amatori e
professionisti) che può realizzare ogni tipo di prodotto
http://www.techshop.ws/
93
TECH SHOP
95. Do-it-yourselfbiology (DIY biology, DIY bio) è un
movimento sociale biotecnologico dove individui,
comunità, piccole organizzazioni e laboratori
a condividere gli stessi metodi dei tradizionali
laboratori di ricerca.
http://www.techshop.ws/
95
DIY-BIO
98. IL RUOLO DELLE TECNOLOGIEDIGITALI
NELLO SVILUPPO DEI PROGETTI
5
99. LA CULTURA MAKER
FROM “ATOMS TO BITS” (AND VICEVERSA)
In theNext Industrial Revolution,
AtomsAre theNew Bits,C. Anderson,Wired 2010
“In the age of democratized industry,
every garage is a potential micro-
factory, every citizen a potential micro-
entrepreneur. Here’s how to transform a
great idea into a great product”
99
100. How to transform a great idea into a great product:
INVENT = verifica l’innovatività della tua idea
DESIGN = utilizza software open o download un file
PROTOTYPE = stampa il tuo prodotto
MANUFACTURE = connettiti a un produttore locale
SELL = vendi il tuo prodotto online
100
LA CULTURA MAKER
PROCESSI DI INNOVAZIONE
In theNext Industrial Revolution,
AtomsAre theNew Bits,C. Anderson,Wired 2010
102. Digital & Personal fabrication
La Fabbricazione digitale(o Digital Fabrication, o fabbing) è
un processo attraverso cui è possibile creare oggetti solidi e
tridimensionali partendo da disegni digitali.
Questo processo, utilizzato ampiamente in manifattura per
la creazione rapida di modelli e prototipi, può sfruttare
diversetecniche di fabbricazione sia additive(comela
stampa 3D), sia sottrattive come il taglio laser e la fresatura.
Sono gli unici processi possibili?
107. Digital & Personal fabrication
Le macchineutilizzate per la fabbricazione digitale (fabbers
o Digital Fabricators) hanno un costo contenuto o sono
“facilmente” autocostruibili (Makerbot o RepRap)
La diffusionedei fabbers e dei software per la progettazione
e modellazione di semplice utilizzo stanno diffondendola
digital fabrication verso un'utenza non professionale.
Questo fenomeno viene definito "Personal Fabrication”.
Desktop factory / 3D Printing / One Man Market /
http://www.youtube.com/watch?v=CP1oBwccARY
108. The rise of low-cost, open source tools and…
MICROMACHINES
MULTIMACHINES
3D (HAND)PRINTING BIOPRINTING
MACROMACHINES
110. - La comparsa di forme di relazione tra automazione e
produzione su piccola e piccolissima scala.
- La simbiosi uomo-macchina (progettista tecnologico –
tecnologia organica)
- La relazione tra dati/info – progettazione – fabbricazione
- I materiali smart (intelligenti e programmabili)
http://www.cba.mit.edu/projects/index.html
111. … dal dire al f(abbric)are.
La fabbricazione digitale per architetti e
designer. Un’esperienza sul campo
112. Accordo di collaborazione 2015-2016
Politecnico di Milano / Polifactory - Regione Lombardia
www.nextdesigninnovation.it
Con la partecipazione di:
123. Una tecnologia di fabbricazionedigitale
Per architetture personalizzati e servizi
di progettazione on-demand
D-Shape by Enrico Dini
Collaborazione con ESA – European SpaceAgency
181. (iniziativa autofinanziata e senza scopo di lucro)
UN’INDAGINE NAZIONALE
SUI MAKER COME INDIVIDUI
E IL MAKING COME ATTIVITA’
SOCIO-ECONOMICA
3807/
182. UNA VISIONE INCLUSIVA DI ‘MAKE IN ITALY’:
MAKER
PROGETTISTI-AUTOPRODUTTORI
LAB MANGER
(obiettivo iniziale: 250 risposte)
3808/
183. o Coinvolgere i maker nella scelta
delle domande
o Studiare il making come attività economica
o Restituire i dati ai maker in una forma utile
per la loro attività
ELEMENTI CHIAVE DELL’INDAGINE
3809/
184. o Informazionipersonali
o Informazionidi base sul making
o Competenze tecniche e tecnologiche
o Valori associatiall’attività di making
o Frequentazione di luoghi e comunità ‘del fare’
o Processi (progettazione, produzione e distribuzione)
o Progetti o prodotti
o Aspetti economici
TEMI DELL’INDAGINE
3810/
185. Da luglio a ottobre 2014
HANNO RISPOSTO IN 245
(134 hanno risposto a più di 30 domande su 60)
MAKER
(40)
DESIGNER
(65)
LAB MANAGER
(29)
3812/
186. Età media: 36 ANNI
(21 il più giovane, 60 il più anziano)
DONNE (30%)
UOMINI (70%)
90% PARLA INGLESE
(In Italia solo 6 laureati italiani su 10 lo
parlano, Dati:AlmaLaurea)
(AUTO)RITRATTO
3813/
187. GEOGRAFIA
(DEL MAKE IN ITALY)
DISTRIBUZIONE TERRITORIALE
DEL CAMPIONE
DISTRIBUZIONE URBANA DISTRIBUZIONE PROVINCIALE
188. 134 maker, designer
autoproduttori e lab manager
operano
in 58 diverse città.
GEOGRAFIA
(DEL MAKE IN ITALY)
UN NUOVO MODELLO DI
(MICRO)PRODUZIONE
DISTRIBUITA?
3814/
189. Nelle grandi città
(Milano, Roma, Napoli,
Bologna, Torino)
Nelle aree territoriali
(Emilia Romagna, Veneto,
Lombardia, Centro Italia)
MAKE IN ITALY:
TRA CITY MAKING
E DISTRETTI?
GEOGRAFIA
(DEL MAKE IN ITALY)
3815/
190. 60% si occupa di making
da 1 a 5 anni
(circa 18% da meno di un anno)
(circa 8% da 5 a 10 anni)
MAKER: GENERATORI
O PRODOTTO DEL
CAMBIAMENTO?
LAVORO/IMPRESA
Movimento Maker (2005)
Grande Recessione (2008 – oggi)
3816/
191. (54%) Making come attività
secondaria/integrativa
(per il 26% è l’attività principale)
(per il 19% è o rimane un hobby)
LAVORO/IMPRESA
I MAKER NON PIÙ SOLO
‘HOBBISTI EVOLUTI’.
MAKE IN ITALY COME
FORMA DI ECONOMIA
COMPLEMENTARE?
3817/
192. 31% LIBERI PROFESSIONISTI
31% FREE LANCE
(ma il 30% non ha risposto…)
LAVORO/IMPRESA
MAKER: NUOVE FIGURE
PROFESSIONALI E/O
NUOVE FORME
D’IMPRESA?
3818/
193. 50,7% lavora a CASA
38% al FAB LAB
27% al LAB ARTIGIANO
21% in UFFICIO
LUOGHI DI LAVORO
A CASA/UFFICIO MA IN
RETE CON FAB LAB E
ARTIGIANI?
3819/
194. PROGETTAZIONE (CAD/CAM): più
professionale che amatoriale.
INFORMATICA: più amatoriale
che professionale.
ELETTRONICA: punto debole.
COMPETENZE
CULTURE PROGETTUALI
DA IBRIDARE?
3820/
195. FABBRICAZIONE:
più analogica che digitale,
più amatoriale che
professionale.
COMPETENZE
… SEGNALI DEBOLI
DI UN (FORTE) RITORNO
AL SAPER FARE?
3821/
196. Auto
C’è voglia di SPERIMENTARE
(74%) per INTRAPRENDERE
(65%) con un forte interesse ad
APPRENDERE (60%)
DIVERTENDOSI (53%).
VALORI
MAKER PIÙ INDIVIDUALI
CHE SOCIALI…
C’È DA LAVORARE?
3822/
197. . Autoproduzione (75%)
. Fab Lab (61%)
. Digital Fabrication (53%)
. DIY (51%)
. Condivisione (47%)
. Openness (39%)
. Solo passatempo (10%)
SIGNIFICATI
I MAKER ‘FANNO
SUL SERIO”
3823/
198. 1 su 2 li frequenta …
1 su 3 non ci va perché
ha un proprio spazio.
1 su 4 frequenta un
artigiano.
SPAZI DI FABBRICAZIONE
MICRO LUOGHI PER
MICRO-COMUNITÀ
DEL FARE
3824/
199. Make in Italy è:
. Prototipi (57%)
. Piccola serie (48%)
. Prodotti personalizzati (44%)
. Pezzi unici (40%)
. Edizioni limitate (28%)
PRODUZIONE
MAKE IN ITALY:
TRA UNICITÀ E
MICRO SERIALITÀ
3825/
200. Make in Italy è:
. Ass. post-vendita (37%)
. Consegna a domicilio (30%)
. Garanzia(11%)
. Certificatoqualità (8%)
SERVIZI
MAKE IN ITALY:
MANCANO I SERVIZI
DI BASE
3826/
201. Il ‘PASSAPAROLA’ è la
formula commerciale
più usata (41%) insieme
all’ E-COMMERCE (39,5%).
MERCATO
DISTRIBUZIONE: È
ANCORA L’ANELLO PIÙ
DEBOLE DEL PROCESSO
3827/
202. L’acquisto dei MATERIALI
è la voce più importante.
1 maker su 3 NON INVESTE
IN TECNOLOGIE
SPESE E
INVESTIMENTI
3828/
DISTRIBUZIONE: È
ANCORA L’ANELLO PIÙ
DEBOLE DEL PROCESSO…
O SONO I PRODOTTI CHE
NON SI VENDONO?
203. 3829/
‘WHAT MAKERS WANT’
Agevolazionifiscali (68%)
Menoburocrazia (61%)
Riconoscimento giuridico (42%)
Finanziamenti (42%)
Accesso al credito (38%)
I MAKER CHIEDONO
(FORSE) PIÙ LIBERTÀ DI
AZIONE CHE SOLDI.
!!
!
204. IN SINTESI…
3830/
o Making come economia ‘integrativa’?
o Making come nuova formadi lavoro e/o nuova
forma di impresa?
o Making è connessione tra microspazi di
fabbricazione?
o Making possibile ‘terza via’ alla produzione?
205. TRE ‘RACCOMANDAZIONI’
RACCOMANDAZIONE #3
Valorizzare le qualità del Make in Italy
RACCOMANDAZIONE #2
Stimolare le nuove (micro)filiere del Make in Italy
RACCOMANDAZIONE #1
Assecondare la natura ‘ibrida’ dei maker
3831/