Stimolare e orientare il comportamento d’acquisto dei Consumatori sfruttando leve di marketing: location, assortimento, format, private label, format distributivo, promozioni e pubblicità, merchandising, pricing, crm e loyalty.
Company Profile del Gruppo DPV Sinerga, leader di mercato in Italia nell’ambito del marketing operativo.
Siamo presenti nei mercati Largo Consumo, Cosmesi, Tecnologia, Food, Ottica, Farmaceutica, con 100 dipendenti in 3 sedi.
Sono 2.700 le risorse operative sull’intero territorio nazionale, impiegati per attività di merchandiser, di presidio sul punto vendita, refilling, posizionamento e allestimento dei materiali di comunicazione e di espositori sui punti vendita.
FIDELIZZAZIONE DEL CLIENTE E NUOVE TECNOLOGIE DI COMUNICAZIONE PER IL RETAIL ...Alessandra Salimbene
La realtà del commercio al dettaglio italiano, anche qualificato, è fatto di negozi e piccole catene che hanno sempre puntato sul rapporto personale con il cliente e sul servizio professionale.
L'impatto della grande distribuzione organizzata sta soffocando questo patrimonio economico e culturale. Le nuove tecnologie "sociali" veicolate tramite internet e dispositivi mobili possono - se usati professionalmente - aiutare le piccole realtà a rinnovare il loro rapporto di fiducia con il cliente e fornire delle nuove leve di posizionamento competitivo per crescere in un mercato sempre più difficile.
In questo workshop, tramite una breve analisi degli strumenti a disposizione del retailer e delle modalità di utilizzo nella creazione del circolo di fedeltà e fiducia con il cliente, vorrei fornire una chiave di come il marketing del punto vendita del commerciante indipendente può elevarsi al livello delle grandi organizzazioni distributive tramite l'utilizzo dei nuovi media.
Presentazione manuale del punto venditaBESTADVANCE
L’obiettivo principale del “Manuale per l’apertura di un punto vendita” è quello di sintetizzare, in un unico documento, tutte le informazioni e le attività da effettuare per avviare e gestire un punto vendita di prodotti/servizi.
L’apertura di un punto vendita può essere concepita come un’attività imprenditoriale “stand alone” (esempio: apertura di una gelateria) oppure rientrare nel quadro complessivo dell’espansione commerciale di un’Azienda (esempio: sviluppo di una catena di punti vendita in franchising): è in questo caso che il Manuale presenta i principali vantaggi per l’Impresa.
Il Manuale può andare incontro a differenti esigenze di un’Azienda:
1.disporre di un documento unico contenente tutte le istruzioni operative per aprire e gestire un punto vendita, in modo da velocizzare tutte le aperture successive (finalità “interna”)
2. disporre di un documento unico da destinare a potenziali investitori (esempio: franchisee) contenente non solo le istruzioni operative, ma anche le motivazioni economiche per cui aprire un punto vendita in partnership con l’Azienda è una scelta di successo (finalità “esterna”).
3. una terza ipotesi è quella di un Manuale suddiviso in sezioni “modulari”, da comporre di volta in volta per soddisfare le diverse esigenze dell’Azienda.
Stimolare e orientare il comportamento d’acquisto dei Consumatori sfruttando leve di marketing: location, assortimento, format, private label, format distributivo, promozioni e pubblicità, merchandising, pricing, crm e loyalty.
Company Profile del Gruppo DPV Sinerga, leader di mercato in Italia nell’ambito del marketing operativo.
Siamo presenti nei mercati Largo Consumo, Cosmesi, Tecnologia, Food, Ottica, Farmaceutica, con 100 dipendenti in 3 sedi.
Sono 2.700 le risorse operative sull’intero territorio nazionale, impiegati per attività di merchandiser, di presidio sul punto vendita, refilling, posizionamento e allestimento dei materiali di comunicazione e di espositori sui punti vendita.
FIDELIZZAZIONE DEL CLIENTE E NUOVE TECNOLOGIE DI COMUNICAZIONE PER IL RETAIL ...Alessandra Salimbene
La realtà del commercio al dettaglio italiano, anche qualificato, è fatto di negozi e piccole catene che hanno sempre puntato sul rapporto personale con il cliente e sul servizio professionale.
L'impatto della grande distribuzione organizzata sta soffocando questo patrimonio economico e culturale. Le nuove tecnologie "sociali" veicolate tramite internet e dispositivi mobili possono - se usati professionalmente - aiutare le piccole realtà a rinnovare il loro rapporto di fiducia con il cliente e fornire delle nuove leve di posizionamento competitivo per crescere in un mercato sempre più difficile.
In questo workshop, tramite una breve analisi degli strumenti a disposizione del retailer e delle modalità di utilizzo nella creazione del circolo di fedeltà e fiducia con il cliente, vorrei fornire una chiave di come il marketing del punto vendita del commerciante indipendente può elevarsi al livello delle grandi organizzazioni distributive tramite l'utilizzo dei nuovi media.
Presentazione manuale del punto venditaBESTADVANCE
L’obiettivo principale del “Manuale per l’apertura di un punto vendita” è quello di sintetizzare, in un unico documento, tutte le informazioni e le attività da effettuare per avviare e gestire un punto vendita di prodotti/servizi.
L’apertura di un punto vendita può essere concepita come un’attività imprenditoriale “stand alone” (esempio: apertura di una gelateria) oppure rientrare nel quadro complessivo dell’espansione commerciale di un’Azienda (esempio: sviluppo di una catena di punti vendita in franchising): è in questo caso che il Manuale presenta i principali vantaggi per l’Impresa.
Il Manuale può andare incontro a differenti esigenze di un’Azienda:
1.disporre di un documento unico contenente tutte le istruzioni operative per aprire e gestire un punto vendita, in modo da velocizzare tutte le aperture successive (finalità “interna”)
2. disporre di un documento unico da destinare a potenziali investitori (esempio: franchisee) contenente non solo le istruzioni operative, ma anche le motivazioni economiche per cui aprire un punto vendita in partnership con l’Azienda è una scelta di successo (finalità “esterna”).
3. una terza ipotesi è quella di un Manuale suddiviso in sezioni “modulari”, da comporre di volta in volta per soddisfare le diverse esigenze dell’Azienda.
PROMOZIONI, OFFERTE E SCONTI NEL CANALE RETAIL (by Fabio Bullita)Fabio Bullita
GESTIONE DELLA PROMOZIONALITA’ E DELLA LEVA PREZZO SUL CANALE RETAIL, CON L'APPROFONDIMENTO SU OFFERTE E SCONTI IN ABBINATA ALLE AZIONI DI MARKETING (by fabio bullita)
Intervista a Alessandro Parrella - Category Manager CarrefourFree Your Talent
Qual è il ruolo del Category Manager nella GDO? Gli studenti della I edizione del programma "Retail Your Talent" hanno intervistato Alessandro Parrella, Category Manager di Carrefour.
A cura di Andrea Carluccio e Antonio Gabriele Nicolosi
Space management e Visual Merchandising in ambito Retail (by Fabio Bullita)Fabio Bullita
Pratiche di Visual Merchandising tipiche di una rete vendita di medie/grandi dimensioni, applicate con l'obbiettivo di massimizzare la redditività a metro quadro e il senso di appartenenza del cliente (by Fabio Bullita)
Visual merchindising a cagliari Interforma corsi a cagliariinterforma
Il corso in visual merchindising e marketing tenuto da Interforma si svolge a Cagliari
Il corso contempla 30 ore in aula e ulteriori ore aggiuntive che contemplano esercitazioni in aula e visite da svolgersi in numerose aziende qualificate .
Il percorso formativo ha un impostazione molto pratica e offre strumenti operativi per lavorare nel campo del visual merchindising.
L’impostazione delle lezioni e i temi trattati sono verticalizzati alle esigenze dell’utenza.
Se desideri partecipare alla selezione puoi inviare il tuo cv e un contatto telefonico a segreteria@interforma.it.
Il concetto di Marketing Mix venne proposto negli anni sessanta dal professor
Jerome McCarthy, al fine di definire una serie di strumenti (le famose "4P": Prodotto,
Prezzo, Punto vendita e Promozione) la cui combinazione permettesse ad una
azienda di conseguire il massimo profitto nel proprio mercato di riferimento.
Ad ogni strumento venne correlata una serie di attività, che riporto come semplice
lista, per poi svilupparla nel corso dell’articolo:
Prodotto: varietà di prodotto, qualità design, caratteristiche, nome di marca,
confezione, misure e formati, servizi, garanzie, possibilità di resa o cambio.
Prezzo: prezzo base, sconti, condizioni di pagamento, finanziamento, disponibilità di
credito.
Punto vendita: canali, copertura, assortimenti, localizzazione, scorte, trasporti.
Promozione: pubblicità, forza vendita, pubbliche relazioni, marketing diretto.
Accanto alle "4P" Koetler ha introdotto 2 ulteriori strumenti:
Relazioni istituzionali: l’attività svolta dalle istituzioni influenza in modo sensibile le
vendite. Sviluppare relazioni istituzionali permetterebbe alle imprese di influenzare
positivamente sulla domanda di mercato.
Relazioni pubbliche: il grande pubblico passa attraverso stati d’animo e
atteggiamenti che possono influire sul mercato di determinati prodotti e servizi.
Corso di formazione sul retail marketing: gestire i clienti del punto vendita con il CRM per aumentare store traffic e fidelizzazione
Milano 12 giugno 2012
RETAIL: Le 7 verità da svelare (trend di mercato)Alfacod Group
I consumatori stanno modificando le loro abitudini di acquisto, i retailer devono comprendere il cambiamento e trasformare il punto-di-vendita fisico. Scopri le 7 verità da svelare e rifletti sui 7 trend del mercato retail del futuro.
PROMOZIONI, OFFERTE E SCONTI NEL CANALE RETAIL (by Fabio Bullita)Fabio Bullita
GESTIONE DELLA PROMOZIONALITA’ E DELLA LEVA PREZZO SUL CANALE RETAIL, CON L'APPROFONDIMENTO SU OFFERTE E SCONTI IN ABBINATA ALLE AZIONI DI MARKETING (by fabio bullita)
Intervista a Alessandro Parrella - Category Manager CarrefourFree Your Talent
Qual è il ruolo del Category Manager nella GDO? Gli studenti della I edizione del programma "Retail Your Talent" hanno intervistato Alessandro Parrella, Category Manager di Carrefour.
A cura di Andrea Carluccio e Antonio Gabriele Nicolosi
Space management e Visual Merchandising in ambito Retail (by Fabio Bullita)Fabio Bullita
Pratiche di Visual Merchandising tipiche di una rete vendita di medie/grandi dimensioni, applicate con l'obbiettivo di massimizzare la redditività a metro quadro e il senso di appartenenza del cliente (by Fabio Bullita)
Visual merchindising a cagliari Interforma corsi a cagliariinterforma
Il corso in visual merchindising e marketing tenuto da Interforma si svolge a Cagliari
Il corso contempla 30 ore in aula e ulteriori ore aggiuntive che contemplano esercitazioni in aula e visite da svolgersi in numerose aziende qualificate .
Il percorso formativo ha un impostazione molto pratica e offre strumenti operativi per lavorare nel campo del visual merchindising.
L’impostazione delle lezioni e i temi trattati sono verticalizzati alle esigenze dell’utenza.
Se desideri partecipare alla selezione puoi inviare il tuo cv e un contatto telefonico a segreteria@interforma.it.
Il concetto di Marketing Mix venne proposto negli anni sessanta dal professor
Jerome McCarthy, al fine di definire una serie di strumenti (le famose "4P": Prodotto,
Prezzo, Punto vendita e Promozione) la cui combinazione permettesse ad una
azienda di conseguire il massimo profitto nel proprio mercato di riferimento.
Ad ogni strumento venne correlata una serie di attività, che riporto come semplice
lista, per poi svilupparla nel corso dell’articolo:
Prodotto: varietà di prodotto, qualità design, caratteristiche, nome di marca,
confezione, misure e formati, servizi, garanzie, possibilità di resa o cambio.
Prezzo: prezzo base, sconti, condizioni di pagamento, finanziamento, disponibilità di
credito.
Punto vendita: canali, copertura, assortimenti, localizzazione, scorte, trasporti.
Promozione: pubblicità, forza vendita, pubbliche relazioni, marketing diretto.
Accanto alle "4P" Koetler ha introdotto 2 ulteriori strumenti:
Relazioni istituzionali: l’attività svolta dalle istituzioni influenza in modo sensibile le
vendite. Sviluppare relazioni istituzionali permetterebbe alle imprese di influenzare
positivamente sulla domanda di mercato.
Relazioni pubbliche: il grande pubblico passa attraverso stati d’animo e
atteggiamenti che possono influire sul mercato di determinati prodotti e servizi.
Corso di formazione sul retail marketing: gestire i clienti del punto vendita con il CRM per aumentare store traffic e fidelizzazione
Milano 12 giugno 2012
RETAIL: Le 7 verità da svelare (trend di mercato)Alfacod Group
I consumatori stanno modificando le loro abitudini di acquisto, i retailer devono comprendere il cambiamento e trasformare il punto-di-vendita fisico. Scopri le 7 verità da svelare e rifletti sui 7 trend del mercato retail del futuro.
Tutti facciamo degli errori, quando si tratta di vendere il nostro prodotto o servizio.
We all make mistakes when it comes to selling our product or service.
Most of time is lost due to bad strategies and tactics in the sale (approximate lead generation, hiccup prospecting, latent leadership, etc.).
La maggior parte del tempo si perde a causa di cattive
strategie e tattiche nella vendita (lead generation
approssimativa, prospezione a singhiozzo, leadership
latente, ecc.)
Nel contesto omnicanale, il punto vendita è ormai solo uno dei molti touch point attraverso i quali coinvolgere i consumatori. Nasce pertanto l’esigenza di ridefinire i confini della customer journey.
Per vendere di più in negozio è importante che l'azienda prenda delle decisioni.
Leggi la presentazione per sapere quali sono queste importanti decisioni da prendere per aumentare le vendite in negozio!
TicreoRetail è un laboratorio di idee composto da professionisti in grado di fondere esperienze ultradecennali maturate come consulenti o in ruoli direttivi in aziende retail: retail marketing, management, store
planning, nuove tecnologie multimediali, visual merchandising.
La VENDITA è alla fine di un percorso: di fiducia e… di web.
Vendere? Va generato un flusso di contatti e le persone raggiunte devono essere trasformate da possibili acquirenti a clienti. L’imbuto delle vendite serve a condurre in modo fluido una persona all’acquisto senza che se ne accorga. Non è una novità: si trascorre un po’ di tempo insieme, ci si fa conoscere e in questo modo apprezzare… e alla fine c’è la vendita. SCARICA QUI: http://www.studiocentromarketing.it/portfolio-items/vendere-sfruttando-limbuto-delle-vendite/
Retail: crisi o nuove opportunità? Contrazione dei consumi e shopping online stanno mettendo a dura prova la salute del commercio "fisico".
Ma le nuove tecnologie, lungi dall'essere solamente una minaccia, riservano inaspettate e positive sorprese.
Una veloce panoramica, strutturata come un alfabeto, delle nuove tendenze che stanno caratterizzando il mondo del retail.
Presentazione realizzata per il Distretto dello Sportsystem di Montebelluna, aprile 2012
Questo seminario è utile perché…
Le richieste di prenotazioni telefoniche, sebbene siano minori rispetto ad un tempo, rappresentano ancora (e forse di più) un utilissimo strumento di conoscenza del cliente, di presentazione dell’albergo, dei suoi servizi e dunque di persuasione e di vendita. Saper ascoltare il cliente, fare le giuste domande e “cucirgli addosso” il proprio prodotto sono capacità indispensabili per chi gestisce una vendita telefonica: partecipare al seminario vi aiuterà ad acquisirle.
Di cosa parleremo?
Bisogni e aspettative dei nuovi clienti
Principi di vendita
Dalla vendita passiva alla vendita pro-attiva
Le 4 fasi della telefonata in entrata
Capire e rispondere ai bisogni del cliente
Le domande indispensabili da porre al cliente
Descrivere in modo efficace la propria offerta
Come e quando proporre il prezzo
La gestione e il superamento delle obiezioni
Tecniche di chiusura della vendita
A chi consigliamo di partecipare: receptionist, responsabili commerciali, responsabili e addetti alle prenotazioni
L’obiettivo che vi aiuteremo a raggiungere: fare del telefono uno strumento fondamentale per incrementare le vendite così da garantirvi quante più prenotazioni possibili
Il lavoro svolto dal dott. Catallo è stato quello di affiancare il management dell’istituto, con l’obiettivo di migliorare la corporate identity, evolvere il posizionamento ed aumentare la percezione di unicità da parte dei clienti (immagine).
In-store marketing e creazione del valore: dalla parte del consumatoreInstore s.r.l.
Il brand specialist assistant. Molto più di un promoter, è una figura competente, altamente specializzata e formata non solo sul prodotto/brand, ma anche su tecniche di vendita e di relazione con il cliente. E' in grado di trasmettere i valori del vendor e di guidare il consumatore nell'acquisto. Relazione di Sara Romito, in occasione del convegno Techical Consumer Goods (Milano, 7 novembre 2013)
Creazione del valore e in-store marketing: dalla parte del consumatoreOsservatorio Retail
La figura del brand specialist assistant: competente, specializzata, formata alla relazione col cliente e alle tecniche di vendita. Molto più di un semplice promoter, si configura come un vero e proprio consulente, in grado di trasmettere i valori del vendor al consumatore. Relazione di Sara Romito al convegno Technical Consumer Goods (Milano, 7 novembre 2013)
Digital Advertising - Crescere velocemente con una misurazione efficaceStefano Lania
Presentazione tenuta alla Netcomm Masterclass per eCommerce Management.
Agenda:
1) Nuova "Normal" shopping experience
2) L'evoluzione della misurazione nel marketing digitale
3) L'attribuzione
La vendita ed i suoi "sottoprodotti", il processo di vendita ed il CRMAntos Srl
Il processo di vendita è composto da diversi step, ognuno dei quali può incrementare il livello di fiducia del cliente, orientarlo verso la concorrenza o, in molti casi, all’attendismo. Un sistema di vendita organizzato e gestito con un modello di Customer Relationship Management può migliorare del 200% le performance dell’area commerciale. Quali sono gli ostacoli principali per le aziende? Perché molti progetti CRM falliscono? Quali best practices possono aiutare l’area vendite ad adottare un modello CRM? La matrice di conversione e la “user-adoption” per gli addetti alle vendite.
Non è tempo di Improvvisazione!
La Competitività Aziendale richiede tempestività e scelte oculate.
Non possiamo permetterci di perdere denaro e tempo in azioni tattiche poco efficace e non coerenti con l’Arena Competitiva nella quale operiamo.
Oggi è il momento di valutazioni e Programmazioni per Agire.
Smart target formazione e consulenza x gd e doPAOLO COGNOLI
presentazione dei swervizi di consulenza e formazione per le aziende della grande dsitribuzione e della distribuzione organizzata e del commercio in generale; di aprticolare rilievo la parte relativa ai servizi di consulenza per l'utilizzo di metodologie innovative cone il business design, il design trainining e l'analisi organizzativa
Più spesso di quanto dovrebbe accadere, quando il management osserva i costi aziendali sostenuti durante l’anno, su pochi di essi è in grado di rallegrarsi. I costi aziendali sono vissuti con grande frustrazione alla ricerca della vendita che assicuri la crescita del fatturato: una crescita che allontani lo spettro della perdita d’esercizio. È inevitabile dunque che, quando un imprenditore sente parlare di “catena del valore” e le componenti di questo valore sono costi, non sono molti a percepirne il senso. Eppure è evidente: se non reputi che quel costo sia un valore per il cliente finale esso è uno spreco, se non è uno spreco devi trasformarlo in valore percepibile. Se ritieni che tutti i costi sostenuti siano “dolori” è la tua percezione di ciò che il cliente ritiene sia un valore a mancare.
Come dare concretezza alle "idee di marketing" di imprese manifatturiere di medie e grandi dimensioni che vogliono comprendere il mercato di riferimento, fidelizzare i clienti e sviluppare le vendite, in Italia e all’estero.
2. Clienti principali: Società di consulenza operativa leader nello sviluppo di soluzioni per creare valore nei punti vendita e nelle reti commerciali. CHI SIAMO
7. I numeri dell’Italia 711.503 punti vendita Fonte: Dati Coop – Distribuzione italiana nel contesto europeo 2006 su dati 2003 1.757.946 addetti 2,5 addetti per punto vendita
8. I numeri dell’Italia/i numeri dell’Europa 711.503 pdv 417.713 (Francia) 292.766 (Germania) 202.791 (Regno Unito) 1.757.946 addetti 1.703.418 (Francia) 2.622.686 (Germania) 3.135.617 (Regno Unito)
16. RETAIL MYSTERY È UNO DEI PIÙ EFFICACI STRUMENTI DI MISURAZIONE DEL LIVELLO DI SERVIZIO ALLA CLIENTELA. SI TRATTA DI UN MODELLO DI RICERCA IN CUI I RILEVATORI DIVENTANO CLIENTI E VISITANO LE VARIE REALTÀ DISTRIBUTIVE VALUTANDO GLI INDICATORI DI LIVELLO DEL SERVIZIO IN BASE A PARAMETRI PREDEFINITI. Cos’è
20. Area di indagine: GESTIONE CLIENTE Hugo Boss Canali Zegna + Approfondisce attraverso l’uso di alcune domande Buona riservatezza e tatto Corneliani Brioni Pal Zileri + Vitale e dinamico nell’orientare il cliente nel punto vendita - Fatica ad entrare in empatia con il cliente Non propone la prova dei capi + Discreta capacità naturale di fare relazione Cerca di concludere la vendita efficacemente - Non approfondisce le esigenze Nessuna interazione con l’accompagnatore + Buona volontà nel presentare più capi - Nessuna domanda di approfondimento Non propone la prova del capo Scarso orientamento alla vendita + Gentile nel commiato - Poca attenzione ai particolari Scarsa iniziativa e propositività Assenza di gioco di squadra tra addetti + Dinamismo e flessibilità Positività e calore Gratifica il cliente durante la prova della giacca - Scarsa iniziativa di total look - Scarsa gratificazione del cliente Presenza di “vuoti” nella relazione