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CORSO DI TEORIE E PRATICHE DELLA COMUNICAZIONE   Prof. Corrado Petrucco
                                   EDUCATIVA ONLINE         Tutor Anna Nadin




GRUPPO
SIRIO
Digital Story Telling
sull'uso del Blog
come strumento
di comunicazione
tra insegnanti




Prodotto a cura di

Boraso Daniela

Candeo Emanuela

Galtineri Anna

Rodegheri Maurizio


                                                                          1
CORSO DI TEORIE E PRATICHE DELLA COMUNICAZIONE                                                  Prof. Corrado Petrucco
                                   EDUCATIVA ONLINE                                                        Tutor Anna Nadin




Introduzione

       Il gruppo Sirio è formato da quattro corsisti che, pur provenendo da ambienti geografici diversi
       (Padova, Vicenza, Rovigo,Verona), condividono il medesimo "territorio" professionale operando
       tutti come insegnanti nella scuola primaria. Tale denominatore comune ha influenzato fin dall'inizio
       le procedure e le scelte del gruppo: i primi DST visionati al fine di costruire una piattaforma di
       ragionamento comune, scelti tra i molti proposti di contenuto e target diversi, hanno focalizzato
       l'attenzione su tematiche attinenti la relazione educativa ("la comunicazione assertiva" e
       "l'apprendimento di gruppo") filtrando l'ambito di "riconoscimento" motivazionale del gruppo.
       L'analisi dei prodotti ha condotto intuitivamente il gruppo ad operare delle scelte in merito agli
       accorgimenti da adottare, contenutistici e stilistici, per favorire l'efficacia di un Digital Storytelling,
       per es.:

       - usare uno stile narrativo coinvolgente;

       - evitare toni didascalici;

       - rappresentare situazioni realistiche in contesti situati;

       - fornire esemplificazioni valide ed attinenti;

       - coinvolgere "attori" credibili;

       - utilizzare il linguaggio dei segni iconici, sonori e
       grafici in modo efficace, chiaro e coinvolgente.

       Il riferimento ai testi1 e le discussioni nei forum
       trasversali hanno dato spessore alle ipotesi mediante
       l'arricchimento con consapevolezze teoriche. In
       particolare, le seguenti analisi si sono rivelate efficaci
       per il proseguo dei lavori:

       - un DST contempera strutture narrative e strutture analitiche;

       - un DST veicola delle informazioni attraverso la mediazione emotiva;

       - un DST mediante l'opportuna integrazione di testo, video e suoni supporta la mediazione cognitiva
       (v. Sweller2);

       - un DST mediante la proposta di passaggi interattivi favorisce nel fruitore la fissazione di elementi
       chiave;

       - un DST mediante l'uso di elementi grafici e testuali induce ad atteggiamenti meta riflessivi;


1
      Petrucco C., De Rossi M. (2009), Narrare con il Digital Storytelling a scuola e nelle organizzazioni, Carocci Editore, Roma
       Petrucco C. (a cura di) (2010), Didattica dei Social Software e del Web 2.0, Cleup, Padova
2
      In Petrucco C. De Rossi M. (2009), p. 68

                                                                                                                                    2
CORSO DI TEORIE E PRATICHE DELLA COMUNICAZIONE                                     Prof. Corrado Petrucco
                                    EDUCATIVA ONLINE                                           Tutor Anna Nadin




        - un DST è uno strumento formativo per i suoi stessi autori: mette in gioco le loro dimensioni etiche,
        sociali, culturali e creative.



FASI DI REALIZZAZIONE



1. Valutazioni e scelte iniziali

        Sulla base di tale premessa il gruppo si è inoltrato nell'impegno di produrre un DST proponendo dei
        temi di possibile interesse. "Diario di Bordo: insegnanti in Blog" è stato il titolo scelto per il
        progetto.

            1.1. Le finalità del progetto

                Il Digital Storytelling proposto si accredita all'interno del seguente corollario di finalità:

                        - favorire tra gli insegnanti la consapevolezza che un Blog può essere uno strumento
                        utile per:

                                        il superamento dello solipsismo professionale;

                                        la narrazione, condivisione e diffusione di buone pratiche educative;

                                        l'accesso a materiali poliedrici, normativi e didattici, funzionali alla
                                         professione;

                                        la costruzione identitaria di una comunità di persone;

                                        la diffusione autoriale, a vantaggio della collettività, di prodotti
                                         realizzati;

                                        la condivisione di iniziative.

                Valorizza inoltre il valore aggiunto delle nuove tecnologie all'interno della comunicazione
                ed incoraggia i fruitori all'adesione sperimentale alle pratiche positive dei new media.

            1.2. Il target di riferimento

                Il target di riferimento è stato individuato negli insegnanti della Scuola dell'Infanzia e della
                Scuola Primaria.

            1.3. Le risorse umane

                Le persone coinvolte nel progetto sono state molteplici.

                I componenti del Gruppo Sirio, per:

                       predisposizione di uno schema di lavoro in pdf;

                                                                                                                 3
CORSO DI TEORIE E PRATICHE DELLA COMUNICAZIONE                                    Prof. Corrado Petrucco
                                    EDUCATIVA ONLINE                                          Tutor Anna Nadin




                       preparazione dello storyboard con traccia della successione narrativa e dei testi in
                        formato presentazione;

                       predisposizione del setting e realizzazione delle foto;

                       assemblaggio di sfondi, testi e foto;

                       registrazione audio dei commenti;

                       rifinitura e pubblicazione in versione filmato;

                       inserimento in un blog dimostrativo appositamente creato

                        (http://diarioinsegnanti.blogspot.com/).

                Insegnanti della Scuola Primaria "COLLODI", di Isola della Scala - VR, per il ruolo di
                "attori".

                Sono stati inoltre di supporto essenziale il docente del corso e la tutor.

            1.4. Le disponibilità tecnologiche

                Le tecnologie messe in campo, oltre al pc e alle sue periferiche e alla macchina fotografica,
                sono riferite principalmente alla strumentazione mediale software: programmi per la
                realizzazione della presentazione, per la scannerizzazione, per la rifinitura delle immagini,
                per l'acquisizione audio, per la lavorazione dei suoni, per la formattazione filmica, per la
                pubblicazione. Per la realizzazione del blog ci si è avvalsi del blogger di Google.



    2. Realizzazione

        La realizzazione del DST ha rispettato le fasi indicate nel testo di riferimento e discusse in
        piattaforma. Il gruppo di lavoro si è confrontato sulle scelta della finalità e dell'audience, ha
        proceduto ad una analisi delle risorse e dei vincoli rispetto alla tecnologia a disposizione e al suo
        utilizzo competente, e ha proposto una scaletta di lavoro che rispettasse anche le inclinazioni,
        preferenze e esperienze dei membri del gruppo. La realizzazione ha visto il gruppo collaborare in
        forum sulla scelta del genere, e sulla stesura della sceneggiatura. Successivamente vi è stata una
        divisione dei compiti per la costruzione di uno storyboard, le riprese video e digitali, il montaggio e
        il trattamento di immagini audio e musica, a diffusione del video e feedback di valutazione
        sull'audience per migliorare il prodotto.

            2.1. Il processo di scrittura del DST

Il processo di scrittura del DST si è realizzato secondo una sequenza di azioni.

        Decisione soggetto. Il gruppo, tramite l'utilizzo del forum, ha deciso il soggetto iniziale del DST.
         Tale soggetto è stato scelto analizzando la realtà dei docenti di oggi e cogliendo l'aspetto critico

                                                                                                             4
CORSO DI TEORIE E PRATICHE DELLA COMUNICAZIONE                                        Prof. Corrado Petrucco
                                     EDUCATIVA ONLINE                                              Tutor Anna Nadin




         (dramatic question3) che riguarda il bisogno di un continuo aggiornamento e la difficoltà di poterlo
         attuare.

        Elaborazione sceneggiatura. Alla scelta del soggetto è seguita su Wiki l'elaborazione di una prima
         sceneggiatura.

        Storyboard. Successivamente si è realizzato con Power Point uno storyboard.

        Realizzazione di fotografie. Le fotografie sono state realizzate in un reale ambiente scolastico,
         dopo aver ottenuto le autorizzazioni necessarie alle riprese. La scelta impegnativa di fare fotografie
         in un ambiente naturale e non costruito ad hoc ha comportato un impegno notevole. Tuttavia il
         risultato è senza dubbio più efficace in termini di contestualizzazione e emotività.

        Costruzione di uno storyboard fotografico corredato da elementi di interattività: presentazione con
         scelta del fruitore del DST di avanzare o regredire tra le slide, di scegliere tra una risposta o
         un'altra di un quiz ,...

        Definizione dei dialoghi e successiva registrazione durante l'incontro in presenza.

        Utilizzo di Audacity per migliorare le registrazioni audio.

        Scelta del brano musicale. La scelta del brano è caduta su Home Again Only Three Steps tratto
         dall'album The Wizard of OZ di Francesco Lettera. La scelta è stata vincolata dal volere utilizzare
         brani scaricabili legalmente. Il brano è stato elaborato con Audacity per estrapolare due tracce, una
         breve di 12 secondi e una più lunga di 80. La traccia più lunga è stata costruita tagliando e
         duplicando alcune parti del brano stesso. Nel prodotto finale la traccia da 80 secondi non è stata
         utilizzata.

        Etichette. Inserimento dell’etichetta della licenza "Creative Commons".

        Montaggio. Le slides (trasformate preventivamente in immagini) sono state montate e mixate con
         l'audio con l'utilizzo di openshot, un video editor disponibile su linux. Il video è stato esportato in
         formato mp4 (usando il codec h264) e caricato sulla piattaforma vimeo per renderlo facilmente
         fruibile (date le dimensioni consistenti del file).

        Feedback del professore e della Tutor disciplinare.

        Correzione di slide e registrazione di nuovi file audio.

        Nuova fase di montaggio.

        Ricostruzione del lavoro di gruppo attraverso una stesura collaborativa della relazione finale.



3
        C.Petrucco, M.De Rossi, Narrare con il Digital Storytelling a scuola e nelle organizzazioni, Le Bussole 2009
p.59

                                                                                                                       5
CORSO DI TEORIE E PRATICHE DELLA COMUNICAZIONE                                          Prof. Corrado Petrucco
                                    EDUCATIVA ONLINE                                                Tutor Anna Nadin




        Collocazione del DST all’interno di un blog per la simulazione della presentazione
         ((http://diarioinsegnanti.blogspot.com/). Il blog comprende alcune pagine che servono: per
         spiegare cosa si intende per DST e per presentare il lavoro. Contiene inoltre un monitoraggio
         realizzabile on line su aspetti precipui della fruizione del prodotto.

        2.2 Elementi di criticità

Durante l'incontro in presenza i membri del gruppo hanno rilevato alcuni elementi di criticità: è stata posta
una riflessione sull'equilibrio tra l'aspetto narrativo e quello documentale presente nel prodotto. Si è definito
pertanto un visual portrait4 a posteriori e si è convenuto nell'opportunità di definire maggiormente i
protagonisti, di descriverli e porli all'inizio del racconto, di sottolineare il disagio e la preoccupazione del
team e di evidenziare l'atmosfera di serenità e soddisfazione una volta che le protagoniste hanno deciso di
operare insieme per scrivere un blog.

Un ulteriore fattore di criticità è stata l'impossibilità di utilizzare Ispring su piattaforma Linux. Di
conseguenza si è optato per la realizzazione di un filmato che però non ha permesso di salvaguardare gli
elementi di interattività pensati inizialmente.

        2.3 Il contenuto narrativo

La storia ha come protagoniste quattro insegnanti: Ilaria, Lara, Annalisa e Fausta. Ognuna si presenta con il
proprio bagaglio di esperienza e con il proprio modo di affrontare le sfide che la complessità della funzione
docente comporta. La narrazione si sofferma sul disagio provato da ciascun membro del gruppo nel riuscire a
mantenere il passo con i continui aggiornamenti e le continue novità da tener presente ogni giorno. Lara si
aggiorna ed utilizza le nuove tecnologie per mantenersi al passo con le novità. Sarà Lara a proporre alle
colleghe la possibilità di utilizzare un blog, dove ricorrere per trovare le notizie, gli aggiornamenti e gli
approfondimenti richiesti allo svolgimento sereno della propria mission. Le possibilità offerte dal blog e la
possibilità di collaborare per la sua costruzione diventa la soluzione del problema.

        2.4 Le discriminanti tecniche ed operative

Si è cercato dapprima di utilizzare Impress di OpenOffice. È sorto subito il problema dell'audio: benché nella
documentazione sia riportata la possibilità di effettuare uno slideshow con audio incorporato, non si è riusciti
a far funzionare questa caratteristica del programma.

Si è cercata quindi qualche applicazione alternativa e ci si è imbattuti in smile
(http://www.aclnk.com/article/2004454/smile_slideshow_maker_in_linux_environment.html?cat=15), che
promette semplicità di utilizzo e di apprendimento. Adottare uno strumento così significava comunque
perdere l'interattività di PowerPoint (link cliccabili) e dirigersi verso il montaggio video vero e proprio. Per
farlo si sono utilizzate le diapositive come singole immagini e preparato l'audio in file a parte. La costruzione
dello slideshow era effettivamente semplice, ma è sorto un problema tecnico in fase di esportazione del
video.



4
        C.Petrucco, M.De Rossi, Narrare con il Digital Storytelling a scuola e nelle organizzazioni, Le Bussole 2009 p.61

                                                                                                                        6
CORSO DI TEORIE E PRATICHE DELLA COMUNICAZIONE                                Prof. Corrado Petrucco
                                    EDUCATIVA ONLINE                                      Tutor Anna Nadin




Dopo numerosi tentativi di risolverlo si è cercata una soluzione alternativa. La proposta poteva essere
imagination (http://imagination.sourceforge.net/): si presenta in maniera ancora più intuitiva di smile, ma
non permette di controllare agevolmente la sincronizzazione tra video e audio. Si è deciso quindi di adottare
uno strumento di montaggio video vero e proprio, vincendo la paura di affrontare software “difficili”.

La scelta è caduta su openshot (http://www.openshotvideo.com/), con il quale è stato possibile controllare
facilmente la disposizione di audio e video sulla timeline ed arrivare al risultato finale.



        3.      Valutazione



                3.1       La sperimentazione



                3.3       L'analisi dei risultati



                3.4       Successi e punti di criticità emersi




                --------------------------------

                Bibliografia e riferimenti (per la relazione ed il prodotto DST)

                1.      Petrucco C., De Rossi M. (2009), Narrare con il Digital Storytelling a scuola e nelle
                organizzazioni, Carocci Editore, Roma

                2.     Petrucco C (a cura di) (2010), Didattica dei Social Software e del Web 2.0, Cleup,
                Padova

                2.       Ardizzone P., Rivoltella P.C. (2007), New Media Education, Editrice la Scuola

                2.     Banzato M. (2006), Blog e didattica , Tecnologie didattiche, Edizioni Menabò,
                Ortona

                2.      Klopfer E., Osterweil S., Groff J., Haas J. (2009), Using the technology of today, in
                the classroom today , MIT

                2.      Tonin M. L. (2007), L’esperienza di un insegnante pioniere nell’uso dei blog per la
                didattica , Tecnologie didattiche, Edizioni Menabò, Ortona
                                                                                                           7
CORSO DI TEORIE E PRATICHE DELLA COMUNICAZIONE                             Prof. Corrado Petrucco
                                   EDUCATIVA ONLINE                                   Tutor Anna Nadin




           2.   Pugliese A. C., (2010), Pratiche di comunità e di identità nel blog didattico, in
           “FORM@RE”, Open journal per la formazione in rete, n. 67, Erickson, Trento

           2.      Boanaiuti G. (a cura di), (2006), E-Learning 2.0, Il futuro dell'apprendimento in rete
           tra formale e informale, Erickson, Trento


a
8.




                                                                                                       8

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Relazione sirio fino_a_punto_2[1]

  • 1. CORSO DI TEORIE E PRATICHE DELLA COMUNICAZIONE Prof. Corrado Petrucco EDUCATIVA ONLINE Tutor Anna Nadin GRUPPO SIRIO Digital Story Telling sull'uso del Blog come strumento di comunicazione tra insegnanti Prodotto a cura di Boraso Daniela Candeo Emanuela Galtineri Anna Rodegheri Maurizio 1
  • 2. CORSO DI TEORIE E PRATICHE DELLA COMUNICAZIONE Prof. Corrado Petrucco EDUCATIVA ONLINE Tutor Anna Nadin Introduzione Il gruppo Sirio è formato da quattro corsisti che, pur provenendo da ambienti geografici diversi (Padova, Vicenza, Rovigo,Verona), condividono il medesimo "territorio" professionale operando tutti come insegnanti nella scuola primaria. Tale denominatore comune ha influenzato fin dall'inizio le procedure e le scelte del gruppo: i primi DST visionati al fine di costruire una piattaforma di ragionamento comune, scelti tra i molti proposti di contenuto e target diversi, hanno focalizzato l'attenzione su tematiche attinenti la relazione educativa ("la comunicazione assertiva" e "l'apprendimento di gruppo") filtrando l'ambito di "riconoscimento" motivazionale del gruppo. L'analisi dei prodotti ha condotto intuitivamente il gruppo ad operare delle scelte in merito agli accorgimenti da adottare, contenutistici e stilistici, per favorire l'efficacia di un Digital Storytelling, per es.: - usare uno stile narrativo coinvolgente; - evitare toni didascalici; - rappresentare situazioni realistiche in contesti situati; - fornire esemplificazioni valide ed attinenti; - coinvolgere "attori" credibili; - utilizzare il linguaggio dei segni iconici, sonori e grafici in modo efficace, chiaro e coinvolgente. Il riferimento ai testi1 e le discussioni nei forum trasversali hanno dato spessore alle ipotesi mediante l'arricchimento con consapevolezze teoriche. In particolare, le seguenti analisi si sono rivelate efficaci per il proseguo dei lavori: - un DST contempera strutture narrative e strutture analitiche; - un DST veicola delle informazioni attraverso la mediazione emotiva; - un DST mediante l'opportuna integrazione di testo, video e suoni supporta la mediazione cognitiva (v. Sweller2); - un DST mediante la proposta di passaggi interattivi favorisce nel fruitore la fissazione di elementi chiave; - un DST mediante l'uso di elementi grafici e testuali induce ad atteggiamenti meta riflessivi; 1 Petrucco C., De Rossi M. (2009), Narrare con il Digital Storytelling a scuola e nelle organizzazioni, Carocci Editore, Roma Petrucco C. (a cura di) (2010), Didattica dei Social Software e del Web 2.0, Cleup, Padova 2 In Petrucco C. De Rossi M. (2009), p. 68 2
  • 3. CORSO DI TEORIE E PRATICHE DELLA COMUNICAZIONE Prof. Corrado Petrucco EDUCATIVA ONLINE Tutor Anna Nadin - un DST è uno strumento formativo per i suoi stessi autori: mette in gioco le loro dimensioni etiche, sociali, culturali e creative. FASI DI REALIZZAZIONE 1. Valutazioni e scelte iniziali Sulla base di tale premessa il gruppo si è inoltrato nell'impegno di produrre un DST proponendo dei temi di possibile interesse. "Diario di Bordo: insegnanti in Blog" è stato il titolo scelto per il progetto. 1.1. Le finalità del progetto Il Digital Storytelling proposto si accredita all'interno del seguente corollario di finalità: - favorire tra gli insegnanti la consapevolezza che un Blog può essere uno strumento utile per:  il superamento dello solipsismo professionale;  la narrazione, condivisione e diffusione di buone pratiche educative;  l'accesso a materiali poliedrici, normativi e didattici, funzionali alla professione;  la costruzione identitaria di una comunità di persone;  la diffusione autoriale, a vantaggio della collettività, di prodotti realizzati;  la condivisione di iniziative. Valorizza inoltre il valore aggiunto delle nuove tecnologie all'interno della comunicazione ed incoraggia i fruitori all'adesione sperimentale alle pratiche positive dei new media. 1.2. Il target di riferimento Il target di riferimento è stato individuato negli insegnanti della Scuola dell'Infanzia e della Scuola Primaria. 1.3. Le risorse umane Le persone coinvolte nel progetto sono state molteplici. I componenti del Gruppo Sirio, per:  predisposizione di uno schema di lavoro in pdf; 3
  • 4. CORSO DI TEORIE E PRATICHE DELLA COMUNICAZIONE Prof. Corrado Petrucco EDUCATIVA ONLINE Tutor Anna Nadin  preparazione dello storyboard con traccia della successione narrativa e dei testi in formato presentazione;  predisposizione del setting e realizzazione delle foto;  assemblaggio di sfondi, testi e foto;  registrazione audio dei commenti;  rifinitura e pubblicazione in versione filmato;  inserimento in un blog dimostrativo appositamente creato (http://diarioinsegnanti.blogspot.com/). Insegnanti della Scuola Primaria "COLLODI", di Isola della Scala - VR, per il ruolo di "attori". Sono stati inoltre di supporto essenziale il docente del corso e la tutor. 1.4. Le disponibilità tecnologiche Le tecnologie messe in campo, oltre al pc e alle sue periferiche e alla macchina fotografica, sono riferite principalmente alla strumentazione mediale software: programmi per la realizzazione della presentazione, per la scannerizzazione, per la rifinitura delle immagini, per l'acquisizione audio, per la lavorazione dei suoni, per la formattazione filmica, per la pubblicazione. Per la realizzazione del blog ci si è avvalsi del blogger di Google. 2. Realizzazione La realizzazione del DST ha rispettato le fasi indicate nel testo di riferimento e discusse in piattaforma. Il gruppo di lavoro si è confrontato sulle scelta della finalità e dell'audience, ha proceduto ad una analisi delle risorse e dei vincoli rispetto alla tecnologia a disposizione e al suo utilizzo competente, e ha proposto una scaletta di lavoro che rispettasse anche le inclinazioni, preferenze e esperienze dei membri del gruppo. La realizzazione ha visto il gruppo collaborare in forum sulla scelta del genere, e sulla stesura della sceneggiatura. Successivamente vi è stata una divisione dei compiti per la costruzione di uno storyboard, le riprese video e digitali, il montaggio e il trattamento di immagini audio e musica, a diffusione del video e feedback di valutazione sull'audience per migliorare il prodotto. 2.1. Il processo di scrittura del DST Il processo di scrittura del DST si è realizzato secondo una sequenza di azioni.  Decisione soggetto. Il gruppo, tramite l'utilizzo del forum, ha deciso il soggetto iniziale del DST. Tale soggetto è stato scelto analizzando la realtà dei docenti di oggi e cogliendo l'aspetto critico 4
  • 5. CORSO DI TEORIE E PRATICHE DELLA COMUNICAZIONE Prof. Corrado Petrucco EDUCATIVA ONLINE Tutor Anna Nadin (dramatic question3) che riguarda il bisogno di un continuo aggiornamento e la difficoltà di poterlo attuare.  Elaborazione sceneggiatura. Alla scelta del soggetto è seguita su Wiki l'elaborazione di una prima sceneggiatura.  Storyboard. Successivamente si è realizzato con Power Point uno storyboard.  Realizzazione di fotografie. Le fotografie sono state realizzate in un reale ambiente scolastico, dopo aver ottenuto le autorizzazioni necessarie alle riprese. La scelta impegnativa di fare fotografie in un ambiente naturale e non costruito ad hoc ha comportato un impegno notevole. Tuttavia il risultato è senza dubbio più efficace in termini di contestualizzazione e emotività.  Costruzione di uno storyboard fotografico corredato da elementi di interattività: presentazione con scelta del fruitore del DST di avanzare o regredire tra le slide, di scegliere tra una risposta o un'altra di un quiz ,...  Definizione dei dialoghi e successiva registrazione durante l'incontro in presenza.  Utilizzo di Audacity per migliorare le registrazioni audio.  Scelta del brano musicale. La scelta del brano è caduta su Home Again Only Three Steps tratto dall'album The Wizard of OZ di Francesco Lettera. La scelta è stata vincolata dal volere utilizzare brani scaricabili legalmente. Il brano è stato elaborato con Audacity per estrapolare due tracce, una breve di 12 secondi e una più lunga di 80. La traccia più lunga è stata costruita tagliando e duplicando alcune parti del brano stesso. Nel prodotto finale la traccia da 80 secondi non è stata utilizzata.  Etichette. Inserimento dell’etichetta della licenza "Creative Commons".  Montaggio. Le slides (trasformate preventivamente in immagini) sono state montate e mixate con l'audio con l'utilizzo di openshot, un video editor disponibile su linux. Il video è stato esportato in formato mp4 (usando il codec h264) e caricato sulla piattaforma vimeo per renderlo facilmente fruibile (date le dimensioni consistenti del file).  Feedback del professore e della Tutor disciplinare.  Correzione di slide e registrazione di nuovi file audio.  Nuova fase di montaggio.  Ricostruzione del lavoro di gruppo attraverso una stesura collaborativa della relazione finale. 3 C.Petrucco, M.De Rossi, Narrare con il Digital Storytelling a scuola e nelle organizzazioni, Le Bussole 2009 p.59 5
  • 6. CORSO DI TEORIE E PRATICHE DELLA COMUNICAZIONE Prof. Corrado Petrucco EDUCATIVA ONLINE Tutor Anna Nadin  Collocazione del DST all’interno di un blog per la simulazione della presentazione ((http://diarioinsegnanti.blogspot.com/). Il blog comprende alcune pagine che servono: per spiegare cosa si intende per DST e per presentare il lavoro. Contiene inoltre un monitoraggio realizzabile on line su aspetti precipui della fruizione del prodotto. 2.2 Elementi di criticità Durante l'incontro in presenza i membri del gruppo hanno rilevato alcuni elementi di criticità: è stata posta una riflessione sull'equilibrio tra l'aspetto narrativo e quello documentale presente nel prodotto. Si è definito pertanto un visual portrait4 a posteriori e si è convenuto nell'opportunità di definire maggiormente i protagonisti, di descriverli e porli all'inizio del racconto, di sottolineare il disagio e la preoccupazione del team e di evidenziare l'atmosfera di serenità e soddisfazione una volta che le protagoniste hanno deciso di operare insieme per scrivere un blog. Un ulteriore fattore di criticità è stata l'impossibilità di utilizzare Ispring su piattaforma Linux. Di conseguenza si è optato per la realizzazione di un filmato che però non ha permesso di salvaguardare gli elementi di interattività pensati inizialmente. 2.3 Il contenuto narrativo La storia ha come protagoniste quattro insegnanti: Ilaria, Lara, Annalisa e Fausta. Ognuna si presenta con il proprio bagaglio di esperienza e con il proprio modo di affrontare le sfide che la complessità della funzione docente comporta. La narrazione si sofferma sul disagio provato da ciascun membro del gruppo nel riuscire a mantenere il passo con i continui aggiornamenti e le continue novità da tener presente ogni giorno. Lara si aggiorna ed utilizza le nuove tecnologie per mantenersi al passo con le novità. Sarà Lara a proporre alle colleghe la possibilità di utilizzare un blog, dove ricorrere per trovare le notizie, gli aggiornamenti e gli approfondimenti richiesti allo svolgimento sereno della propria mission. Le possibilità offerte dal blog e la possibilità di collaborare per la sua costruzione diventa la soluzione del problema. 2.4 Le discriminanti tecniche ed operative Si è cercato dapprima di utilizzare Impress di OpenOffice. È sorto subito il problema dell'audio: benché nella documentazione sia riportata la possibilità di effettuare uno slideshow con audio incorporato, non si è riusciti a far funzionare questa caratteristica del programma. Si è cercata quindi qualche applicazione alternativa e ci si è imbattuti in smile (http://www.aclnk.com/article/2004454/smile_slideshow_maker_in_linux_environment.html?cat=15), che promette semplicità di utilizzo e di apprendimento. Adottare uno strumento così significava comunque perdere l'interattività di PowerPoint (link cliccabili) e dirigersi verso il montaggio video vero e proprio. Per farlo si sono utilizzate le diapositive come singole immagini e preparato l'audio in file a parte. La costruzione dello slideshow era effettivamente semplice, ma è sorto un problema tecnico in fase di esportazione del video. 4 C.Petrucco, M.De Rossi, Narrare con il Digital Storytelling a scuola e nelle organizzazioni, Le Bussole 2009 p.61 6
  • 7. CORSO DI TEORIE E PRATICHE DELLA COMUNICAZIONE Prof. Corrado Petrucco EDUCATIVA ONLINE Tutor Anna Nadin Dopo numerosi tentativi di risolverlo si è cercata una soluzione alternativa. La proposta poteva essere imagination (http://imagination.sourceforge.net/): si presenta in maniera ancora più intuitiva di smile, ma non permette di controllare agevolmente la sincronizzazione tra video e audio. Si è deciso quindi di adottare uno strumento di montaggio video vero e proprio, vincendo la paura di affrontare software “difficili”. La scelta è caduta su openshot (http://www.openshotvideo.com/), con il quale è stato possibile controllare facilmente la disposizione di audio e video sulla timeline ed arrivare al risultato finale. 3. Valutazione 3.1 La sperimentazione 3.3 L'analisi dei risultati 3.4 Successi e punti di criticità emersi -------------------------------- Bibliografia e riferimenti (per la relazione ed il prodotto DST) 1. Petrucco C., De Rossi M. (2009), Narrare con il Digital Storytelling a scuola e nelle organizzazioni, Carocci Editore, Roma 2. Petrucco C (a cura di) (2010), Didattica dei Social Software e del Web 2.0, Cleup, Padova 2. Ardizzone P., Rivoltella P.C. (2007), New Media Education, Editrice la Scuola 2. Banzato M. (2006), Blog e didattica , Tecnologie didattiche, Edizioni Menabò, Ortona 2. Klopfer E., Osterweil S., Groff J., Haas J. (2009), Using the technology of today, in the classroom today , MIT 2. Tonin M. L. (2007), L’esperienza di un insegnante pioniere nell’uso dei blog per la didattica , Tecnologie didattiche, Edizioni Menabò, Ortona 7
  • 8. CORSO DI TEORIE E PRATICHE DELLA COMUNICAZIONE Prof. Corrado Petrucco EDUCATIVA ONLINE Tutor Anna Nadin 2. Pugliese A. C., (2010), Pratiche di comunità e di identità nel blog didattico, in “FORM@RE”, Open journal per la formazione in rete, n. 67, Erickson, Trento 2. Boanaiuti G. (a cura di), (2006), E-Learning 2.0, Il futuro dell'apprendimento in rete tra formale e informale, Erickson, Trento a 8. 8