Tecnologie e multimedialità per documentare l'innovazione didattica.
I format di documentazione didattica multimediale elaborati nel Progetto Pr.I.Mul.E. (Processi Innovativi Multimediali Educativi, 2005-2007, http://gold.indire.it/primule/) da INDIRE e IRRE delle diverse regioni italiane.
Caratteristiche ed esempi realizzati nel medesimo progetto e nella Selezione Qualità 2008 del Proggetto GOLD (Global On line Documentation, http://gold.indire.it/), Archivio Nazionale di Buone Pratiche Didattiche.
1. I format del
Progetto Pr.I.Mul.E.
Tecnologie e multimedialità per documentare
l’innovazione didattica
- Nucleo Regionale Veneto, Franco Torcellan
041.984588 - f.torcellan@irreveneto.org
2. Le documentazioni sperimentali prodotte nel
Progetto Pr.I.Mul.E sono state molte e variegate.
Inoltre, le tecnologie impiegate e quelle a cui si potrebbe far
utilmente ricorso sono in continua evoluzione.
I prodotti elaborati hanno comunque consentito di
individuare alcuni format e una comune struttura di
riferimento:
VIVI (Area Emotiva: partecipazione)
TRASFERISCI (Area Cognitiva: ri-progettazione)
RIFLETTI (Area Metacognitiva: Ricerca Azione)
Pr.I.Mul.E: format e struttura
3. Far interagire gli attori dei processi didattici
(insegnanti, studenti, famiglie, …)
E’ caratterizzato essenzialmente da una molteplicità di ambienti e funzioni destinati alla
crescita della comunità in senso scolastico ed extrascolastico. La caratteristica
principale è l’interazione tra i vari partecipanti all’esperienza e l’interattività di
contenuti e ambienti.
Canali di apprendimento:
- area emotiva: contiene stimoli, materiali e funzioni che fanno leva sul canale
emotivo (Vivi)
- area cognitiva: contiene stimoli, materiali e funzioni che cercano di trasmettere
le competenze da un contesto ad un altro o da un soggetto ad un altro (Trasferisci)
- area metacognitivo-relazionale: contiene stimoli, materiale e funzioni che
attivano la riflessione sui processi e sulle dinamiche in atto nel contesto e
nell’esperienza presa in esame. (Rifletti)
Integra l’aspetto documentario e quello formativo, in un continuum circolare di
progettazione-attuazione-verifica-analisi-riprogettazione dell’azione formativa.
Ambiente Integrato
4. Scegliere la modalità di accesso ai contenuti
Scegliere il livello di approfondimento
La descrizione dell’esperienza secondo un taglio ipertestuale si presenta
come un mini-sito composto da più pagine web. Si possono così superare
i limiti della tradizionale narrazione sequenziale, spesso difficile da seguire
on line.
All’interno del mini-sito, chi consulta la documentazione può scegliere il
livello di approfondimento più rispondente ai suoi interessi: una veloce
esplorazione, oppure l’approfondimento delle parti che maggiormente lo
interessano, fino al download di materiali e strumenti.
Angeli e demoni dei Sibillini
Taglio ipertestuale
5. Carpire l’anima di un’esperienza
Raccontare per immagini
Quello che si ricerca non è la veridicità, ma la verosimiglianza del
punto di vista preso in esame
Il taglio slide-show mira ad ottenere nello spettatore (docente, alunno,
dirigente, genitore, decisore politico) una suggestione emotiva tale da
aumentare la possibilità di coinvolgimento, motivazione e
cambiamento del contesto o delle persone che fruiscono dell’oggetto.
Il grado di interattività è basso, essenzialmente vi è una visione passiva
dell’artefatto, però l’effetto che esso provoca nello spettatore dovrebbe
essere una spinta motivazionale ad approfondire la tematica, ad
informarsi sui processi e gli strumenti utilizzati nell’esperienza didattica
narrata o descritta.
Mettici la testa
La paura di parlare
Taglio slideshow
emotivo-simbolico
6. Dare spazio ai punti di vista di tutti gli attori coinvolti
Narrare a più voci
Documentare progetti di rete
Documentare attività psicomotorie
Documentare l’interazione fra docenti e allievi
Questa modalità di documentazione prevede la realizzazione di un
servizio giornalistico in video, la cui durata può variare da
qualche minuto fino a raggiungere la complessità di un
documentario.
All’interno del servizio possono trovare spazio le
riprese dirette delle attività più significative realizzate
nell’ambito dell’esperienza, le interviste con i
protagonisti e i commenti di osservatori esterni.
Esempio: quot;Ridere con le immaginiquot;
Taglio giornalistico
7. Rivivere e rielaborare l’esperienza
La docu-fiction è la realizzazione (a posteriori o in itinere) di un
documentario romanzato, di un film che racconta una certa situazione o
una certa storia.
Gli step per la realizzazione sono:
- Scrivere il soggetto
- Individuare ruoli
- Costruire uno storyboard
- Scrivere la sceneggiatura
- Scegliere gli attori
- Girare e montare il video
Il fatto di poter reinterpretare una situazione già vissuta, o vissuta dai
compagni, consente di “riviverla” e “rielaborarla”. Se poi il processo di
costruzione della docu-fiction è partecipato con i ragazzi, si favorisce anche
il processo di metacognizione degli studenti rispetto al proprio vissuto
scolastico e di apprendimento.
Docu-fiction
Verso senza zaino
8. Raccontarsi on line (blog)
Condividere e diffondere risorse on-line
(social media, social bookmarking e social tagging, podcasting)
Knowledge Management (social network, wiki)
Il tradizionale “diario di bordo” è fondamentale per una documentazione “in itinere”,
che permette di tenere progressivamente traccia dei momenti più significativi di
un’esperienza.
Oggi il diario di bordo può prendere la forma di un blog, un vero e proprio “diario on
line”, gestito da un solo docente o da un gruppo di insegnanti, anche con la
collaborazione degli alunni.
Un blog pubblico offre un’importante opportunità di incontro confronto con l’esterno;
lo scambio di commenti facilita la creazione di reti informali, che possono evolversi
fino a costituire vere e proprie comunità di pratica on line.
Il podcasting offre una modalità innovativa per la diffusione della documentazione.
È una tecnica che permette di scaricare file
audio e video sul proprio lettore direttamente da Internet.
Tecnologie 2.0
Storia, Matematica, Storia della Matematica