Avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, notai, così come molte altre categorie professionali si trovano ogni giorno a confrontarsi con platee di interlocutori. Che siano in riunione, presso i clienti, relatori in un seminario o convegno, docenti ad un master, saper comunicare il proprio valore ad una platea è oggi importantissimo per consolidare la propria immagine e reputazione.
Anche per lo sviluppo del business professionale è indispensabile saper comunicare in pubblico, in quanto il public speaking è ancora il miglior strumento di engagement di nuova clientela.
Vediamo allora alcuni consigli utili per migliorare il nostro public speaking e per chi vuole decisamente fare un salto di qualità in tal senso e arricchirsi di competenze utilissime oggi nel business di studio consiglio di consultare il sito internet www.maziocatarozzo.it e in particolare i corsi di public speaking e presentation skills.
Fate in modo che nessuno veda più slide piene di testo, noiose, lunghissime, inutili.
Vi aspetto in aula per apprendere come d'ora in poi conquistare il vostro pubblico e nuovi clienti!
Public speaking conquista il tuo pubblico in 7 semplici mosse Luciano Cassese
CAPITA A TUTTI: Prima o poi può capitare a tutti di dover parlare in pubblico. E domani potrebbe capitare anche a te!
Guida e corso gratuito in email di public speaking ProfessioneFormatore.it!
Questo materiale è La guida definitiva per chi desidera avere successo in tutte le occasioni in cui c'è bisogno di comunicare ad un intero gruppo di persone.
Piccolo estratto del corso di Public Speaking.
CONTENUTI
La comunicazione: comunicare qualcosa, comunicare con qualcuno. La voce e il linguaggio del corpo. L'attenzione: come ottenerla e preservarla. Le fasi di esposizione dei contenuti.
Ldb Make Your Own Collaborative place_Elaborazione e analisi di uno speech - ...laboratoridalbasso
Docenti:
Augusto Pirovani e Matteo Uguzzoni
Argomenti:
- presentazione progetto Livello7 (http://www.livello7.it/)
- workshop di elaborazione e analisi di uno speech
Scopo del Worshop:
Definire e distinguere i contesti di collaborazione. Saper scegliere e applicare lo stile di comunicazione più adeguato.
Dettagli:
Imparare a distinguere i vari contesti e livelli di comunicazione applicando lo stile più adeguato.
Gli elementi che portano a collaborare con successo.
Definire gli obiettivi della collaborazione: Saper distinguere tra obiettivo e desiderio.
Imparare i passi e i tempi della collaborazione.
Il pensiero creativo e lo studio della controparte
Lo stile collaborativo quando e come applicarlo.
Imparare ad appianare le divergenze per raggiungere un obiettivo comune.
Avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, notai, così come molte altre categorie professionali si trovano ogni giorno a confrontarsi con platee di interlocutori. Che siano in riunione, presso i clienti, relatori in un seminario o convegno, docenti ad un master, saper comunicare il proprio valore ad una platea è oggi importantissimo per consolidare la propria immagine e reputazione.
Anche per lo sviluppo del business professionale è indispensabile saper comunicare in pubblico, in quanto il public speaking è ancora il miglior strumento di engagement di nuova clientela.
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Docenti:
Augusto Pirovani e Matteo Uguzzoni
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Definire e distinguere i contesti di collaborazione. Saper scegliere e applicare lo stile di comunicazione più adeguato.
Dettagli:
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Gli elementi che portano a collaborare con successo.
Definire gli obiettivi della collaborazione: Saper distinguere tra obiettivo e desiderio.
Imparare i passi e i tempi della collaborazione.
Il pensiero creativo e lo studio della controparte
Lo stile collaborativo quando e come applicarlo.
Imparare ad appianare le divergenze per raggiungere un obiettivo comune.
Communication Course II^ part - (tipologia clientela & leadership)Alfonso Avitabile
Nello specifico il corso mira ad integrare le naturali capacità comunicative con tecniche e strumenti in grado di facilitare l’ascolto e la comprensione di ciò che viene detto (linguaggio verbale), di come viene detto (linguaggio paraverbale), ma soprattutto di ciò che non viene detto (linguaggio non verbale).
Durante il corso ci saranno dei focus sulla comunicazione efficace e sui diversi modelli comunicativi che scandiscono le relazioni interpersonali, mirando al miglioramento della comunicazione sia all'interno del proprio team, che nelle relazioni con gli altri.
Imparare le strutture base della comunicazione efficace e dell'ascolto attivo per capire e conoscere meglio se stessi e gli altri.
• Principi base della comunicazione:
• Modello di Jakobson
• Assiomi della comunicazione
• Imparare a capire e a conoscere se stessi e gli interlocutori per facilitare la comunicazione:
• Riconoscere i principali sistemi rappresentazionali (VAKog) con cui le persone percepiscono il mondo esterno
• La comunicazione paraverbale: saper gestire la respirazione, il tono, il ritmo, il volume, le pause
• La comunicazione non verbale: la postura che favorisce la
comunicazione
• La lettura dei segnali oculari d'accesso (LEM)
• Il rapport e le modalità che facilitano una buona comunicazione:
• Il ricalco, la calibrazione e la guida
Francesca Erbi, laurea in Psicologia, ha seguito diversi master in "Advanced Coaching". Da oltre 10 anni svolge consulenza e formazione manageriale su temi quali team building, time management, leadership e public speaking. Ha lavorato come consulente per Gi Group, svolgendo attività di formazione e coaching all'interno di Excellence Programs.
Tecniche di comunicazione efficace: saper comunicare in modo adeguato ci consente di migliorare le relazioni interpersonali e di ottenere risultati di successo.
Alcune delle slide a supporto del corso "Basi di PNL a supporto di una Comunicazione Strategica ed Efficace".
Per saperne di più scrivimi alla casella info@massimilianospini.com oppure visita il mio sito web https://massimilianospini.com.
7 segreti per parlare in pubblico con successosimor74
Quando conduci una presentazione e ti trovi a dover parlare in pubblico, devi porre grande attenzione anche al linguaggio che utilizzi: alcuni piccoli accorgimenti generano grandi differenze nei risultati.
Parlare in pubblico. Tenere viva l’attenzione, farsi capire, convincere chi a...Gianluca Giansante
Come dare un’immagine di sicurezza e di professionalità? Come usare il corpo, la voce e lo sguardo per attirare l'attenzione di chi ci ascolta e farsi capire?
Parlare in pubblico genera ansia e tensione anche negli oratori più esperti. Una recente ricerca ha dimostrato che fra le fobie delle persone parlare in pubblico viene prima della guerra, della bancarotta e delle malattie.
Il risultato? Molto spesso chi parla in pubblico inizia a parlare o a leggere il proprio intervento velocemente con la testa tuffata sul proprio testo scritto senza guardare il pubblico. Lo fa a ritmo velocissimo, proprio per finire il più in fretta possibile e terminare la situazione di disagio.
Non sarebbe così grave se non fosse che un oratore che non sa usare il linguaggio del corpo, il tono della vice, che non interagisce con l’uditorio, non consente di far arrivare il suo messaggio. Le persone non riescono a seguirlo, si distraggono o addirittura non riescono a sentire quello che dice.
In questa presentazione ho sintetizzato alcuni di consigli utili sia a chi non ha mai parlato in pubblico sia a chi lo fa più spesso ma vuole migliorare il suo stile.
Communication Course II^ part - (tipologia clientela & leadership)Alfonso Avitabile
Nello specifico il corso mira ad integrare le naturali capacità comunicative con tecniche e strumenti in grado di facilitare l’ascolto e la comprensione di ciò che viene detto (linguaggio verbale), di come viene detto (linguaggio paraverbale), ma soprattutto di ciò che non viene detto (linguaggio non verbale).
Durante il corso ci saranno dei focus sulla comunicazione efficace e sui diversi modelli comunicativi che scandiscono le relazioni interpersonali, mirando al miglioramento della comunicazione sia all'interno del proprio team, che nelle relazioni con gli altri.
Imparare le strutture base della comunicazione efficace e dell'ascolto attivo per capire e conoscere meglio se stessi e gli altri.
• Principi base della comunicazione:
• Modello di Jakobson
• Assiomi della comunicazione
• Imparare a capire e a conoscere se stessi e gli interlocutori per facilitare la comunicazione:
• Riconoscere i principali sistemi rappresentazionali (VAKog) con cui le persone percepiscono il mondo esterno
• La comunicazione paraverbale: saper gestire la respirazione, il tono, il ritmo, il volume, le pause
• La comunicazione non verbale: la postura che favorisce la
comunicazione
• La lettura dei segnali oculari d'accesso (LEM)
• Il rapport e le modalità che facilitano una buona comunicazione:
• Il ricalco, la calibrazione e la guida
Francesca Erbi, laurea in Psicologia, ha seguito diversi master in "Advanced Coaching". Da oltre 10 anni svolge consulenza e formazione manageriale su temi quali team building, time management, leadership e public speaking. Ha lavorato come consulente per Gi Group, svolgendo attività di formazione e coaching all'interno di Excellence Programs.
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7 segreti per parlare in pubblico con successosimor74
Quando conduci una presentazione e ti trovi a dover parlare in pubblico, devi porre grande attenzione anche al linguaggio che utilizzi: alcuni piccoli accorgimenti generano grandi differenze nei risultati.
Parlare in pubblico. Tenere viva l’attenzione, farsi capire, convincere chi a...Gianluca Giansante
Come dare un’immagine di sicurezza e di professionalità? Come usare il corpo, la voce e lo sguardo per attirare l'attenzione di chi ci ascolta e farsi capire?
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Il risultato? Molto spesso chi parla in pubblico inizia a parlare o a leggere il proprio intervento velocemente con la testa tuffata sul proprio testo scritto senza guardare il pubblico. Lo fa a ritmo velocissimo, proprio per finire il più in fretta possibile e terminare la situazione di disagio.
Non sarebbe così grave se non fosse che un oratore che non sa usare il linguaggio del corpo, il tono della vice, che non interagisce con l’uditorio, non consente di far arrivare il suo messaggio. Le persone non riescono a seguirlo, si distraggono o addirittura non riescono a sentire quello che dice.
In questa presentazione ho sintetizzato alcuni di consigli utili sia a chi non ha mai parlato in pubblico sia a chi lo fa più spesso ma vuole migliorare il suo stile.
Paura da public speaking o public speaking da paura ??
scopri con noi i segreti dell'arte di parlare in pubblico supportati da presentazioni "eccellenti"..per informazioni info@admind.it oppure andreadimartino@admind.it
Un'introduzione alla comunicazione non verbale e al public speaking pensata come breve appendice a corsi di comunicazione generale o come punto di partenza per corsi centrati su CNV, PNL e public speaking
Introduzione all'uso di Slideshare. Traduzione di "Slideshare tutorial", presentazione in catalano di Immaculada Vilatersana del Centro di Formazione per Adulti di Matarò, Barcelona.
Cheap food prices in the United States mask hidden costs that negatively impact society. Industrial agriculture receives billions in subsidies each year and externalizes environmental and health costs. True food prices would be significantly higher if the industry covered all costs itself without government assistance or ignoring external impacts.
Anteprima del corso di base sulla comunicazione.
In questo documento vengono descritte le principali leve comunicative e le tecniche di ascolto attivo.
Paper prepared for CONVEGNO “FORMAZIONE OUTDOOR IN ITALIA 1991-2011 - Sestri Levante, where I've been chairman in the session "Rielaborazione dell’esperienza: diversi stili, diversi risultati"
2. I Social e le Relazioni Pubbliche, due mondi che convergono > Elena Rabagl...Markeven Srl
Due mondi che convergono.
Un percorso che necessita un lavoro di squadra.
Blogger e media: quale approccio?
Animare i social: quali regole e quali iniziative.
Al Social Business Forum 2012, The Talking Village ha presentato il caso Carlo Erba, laboratorio di cocreazione con gli utenti sviluppato per Johnson & Johnson in collaborazione con Clearvale.
La capacità di parlare in pubblico, davanti a colleghi, superiori e collaboratori e, soprattutto, quella di essere persuasivi mentre si parla è una risorsa preziosa ed importante per chi vuole assumere un ruolo attivo e determinante all'interno della propria organizzazione.
Overcom: presentazione corso di scrittura web 21 gennaio 13Francesco Vignotto
Come emergere in un ambiente informativo dove tutti gridano? Slide di presentazione del corso online di scrittura per il web Overcom, realizzato in collaborazione con L'ink scrittura professionale di Giovanni Acerboni.
Il metodo presentato nel corso permette di selezionare i destinatari realmente interessati e di definire criteri di qualità dei testi, di aumentare la forza persuasiva e, per la prima volta, un nuovo criterio per interpretare i commenti online e per rendere più produttive le conversazioni.
Progetto di rete Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012.
Attività di ricerca azione per la promozione, lo sviluppo, la valutazione di una competenza trasversale.
Competenza: comprensione di un testo.
2. Public Speaking? O… corso per imbonitori?
«Al termine del Corso i partecipanti sono in
grado di:
• Comprendere il profilo di ciascun membro
del proprio uditorio ed entrarci
velocemente in sintonia
• Utilizzare le migliori tecniche di icebreakers,
improvvisazione e humour in aula
• Organizzare i discorsi e renderli brillanti,
efficaci e convincenti.
Da una pubblicità via email: corso di
• Utilizzare i migliori strumenti di supporto
Public Speaking o meglio di… visivo e uditivo alla comunicazione
«Consigli e tecniche di • Gestire il gruppo, risolvere ogni obiezione e
Marco Stancati per gli amici di Createca
comunicazione efficace per trattare con le persone ostili
ottenere Leadership, Carisma e • Parlare di fronte alle telecamere
SUCCESSO» • Rispondere a qualsiasi domanda e gestire le
interviste
• Dominare ogni situazione
2
3. Un corso, un’iniziativa formativa
…deve dichiarare obiettivi realistici (quantificabili, raggiungibili,
misurabili)
Chi partecipa ad un corso di Public Speaking deve avere chiare le sue
esigenze. Quindi non genericamente «parlare bene» ma:
• Coordinare le riunioni di lavoro
• Parlare in occasione di convegni, congressi, assemblee
• Affrontare un’intervista (e di che tipo? Faccia a faccia, radiofonica,
televisiva…)
• Tenere una conferenza stampa
Marco Stancati per gli amici di Createca
• Affrontare un colloquio di lavoro
• Gestire un intervento formativo
• Parlare ad un pubblico con o senza supporti tecnologici
3
4. Diversi «mestieri» e «occasioni» di
Public speaking…
…ma ci sono indubbiamente
alcune basi comuni
Marco Stancati per gli amici di Createca
4
5. Area strategica
…È una conversazione: concentriamoci sull’essenziale
i3 livelli della comunicazione
• Verbale: ciò che diciamo
• Paraverbale: tono, timbro, volume, inflessione della voce
Marco Stancati per gli amici di Createca
• Non verbale: gestualità, prossemica, postura, atteggiamento
5
6. Area strategica
Comunicazione verbale
L’efficacia è determinata essenzialmente dalla
CHIAREZZA e dalla INCISIVITÀ. Tendenzialmente:
• parole positive o neutre anziché negative (lavoratore e non dipendente)
• termini concreti anziché astratti (cozze e non mìtili)
• verbi associati alle percezioni e alle sensazioni fisiche anziché termini
concettuali (vedere, osservare, aggiungere… anziché rilevare, monitorare,
implementare…)
• voci riferite alla specie anziché al genere (camion anziché veicolo)
Marco Stancati per gli amici di Createca
• frasi brevi
• poche incidentali
• rispetto dei tempi assegnati
6
7. Comunicazione verbale Area strategica
«In fondo, cerco anche di costruire le
frasi più semplici con le parole più
semplici, cioè le più pure. La parola
vento, la parola caldo, la
parola freddo. Non con parole
astratte, ma con parole concrete.
Scrivo usando parole-materia. La
parola-materia è l'equivalente del
colore puro. Sono parole che hanno
per tutto il mondo lo stesso
Marco Stancati per gli amici di Createca
significato. Se prendo una parola
CHIAREZZA e INCISIVITÀ astratta, non ci sono tre persone che
secondo Georges Simenon: danno ad essa lo stesso valore».
le parole-materia
(mots-matière)
7
8. La comunicazione non verbale Area strategica
CINESICA (gestione della gestualità e
della mimica)
Gesti; espressioni facciali; movimenti delle
gambe, del tronco, del bacino, della testa e
degli occhi rivelano emozioni e regolano
l'interazione verbale
Marco Stancati per gli amici di Createca
PROSSEMICA
(spazio e distanze nella comunicazione
verbale e non verbale)
8
9. • Tutti noi abbiamo uno spazio
personale, una distanza che ci
Spazio
pubblico avvolge, ci separa e ci protegge
350 cm………………
dal resto del mondo, e abbiamo
Spazio
sociale delle aspettative su come le
120 cm………….. altre persone dovrebbero
Spazio
personale comportarsi.
45 cm……………..
Eventuali «invasioni» da parte
Spazio di terzi ci fanno reagire.
intimo
• Tranne che in particolari
Marco Stancati per gli amici di Createca
condizioni e/o situazioni, ci
La bolla prossemica aspettiamo che questa nostra
“bolla” sia rispettata dagli altri,
altrimenti possiamo sentirci
esposti, imbarazzati, infastiditi o
minacciati. 9
10. Area strategica
LA CONGRUENZA TRA I 3 LIVELLI
La comunicazione è tanto più efficace quanto più sono coerenti i
livelli verbale, paraverbale, non verbale
L’incongruenza dei livelli è causa, invece, di equivoci, di scarsa
affidabilità e di minore capacità di persuasione
Marco Stancati per gli amici di Createca
Nei casi di incongruenza le componenti paraverbali e non verbali
sono prevalenti sul contenuto verbale
10
11. Area strategica
IL PROCESSO COMUNICATIVO in sintesi
CODIFICA DECODIFICA
CANALE
MESSAGGIO MESSAGGIO
EMITTENTE RICEVENTE
RICEVENTE EMITTENTE
Marco Stancati per gli amici di Createca
RUMORI
FEED-BACK
11
12. Legenda
l'emittente, o fonte trasmissiva, è il
soggetto da cui la comunicazione viene
prodotta.
il messaggio è rappresentato dai contenuti
e significati che l'emittente vuole
trasmettere al destinatario
il canale è il mezzo che viene utilizzato per la trasmissione del messaggio
(giornali, radio, televisione, voce...)
il codice è l'insieme di regole convenzionali utilizzate per esprimere il messaggio
(lingua, gergo, simboli, segnali…)
il ricevente (o destinatario) è il soggetto a cui il messaggio viene rivolto
il feedback è il ''messaggio di ritorno'' dal ricevente all'emittente (i ruoli si
invertono)
il rumore: qualsiasi disturbo, sia di tipo fisico (alto volume della TV) che di tipo
psicologico (pregiudizi), che causi una distorsione del messaggio
12
13. Dopo questa rapida panoramica su alcuni
«fondamentali» della comunicazione, eccoci al
Public Speaking:
is the process of speaking to a group of people in a structured,
deliberate manner intended to inform, influence, or entertain
the listeners
Marco Stancati per gli amici di Createca
(“è il parlare ad un gruppo di persone in modo strutturato, con lo scopo dichiarato di
informare, influenzare o intrattenere gli ascoltatori»)
13
14. Nell’ipotesi migliore…si parla per
comunicare, cioè per entrare in rapporto
dialettico con gli interlocutori
Nell’ipotesi peggiore…ci si parla addosso
che è la negazione stessa del comunicare
Marco Stancati per gli amici di Createca
(perfino con sé stessi)
14
15. Oggi «public speaker»,
ieri…
La retorica e l’oratoria sono nate tanti
anni prima nell’area mediterranea.
Marco Stancati per gli amici di Createca
Insomma
dalle parti nostre
15
16. • La retorica è la forma antica di studio della comunicazione. Da sempre gli
uomini sono stati affascinati dalle grandi capacità comunicative di alcuni
di loro di ottenere degli effetti di coinvolgimento e persuasione sul
pubblico degli ascoltatori
• Più di 2000 anni fa, in Grecia, il parlare in pubblico era un’attività
Marco Stancati per gli amici di Createca
fondamentale per la partecipazione dei cittadini alla vita della polis. L’arte
della retorica veniva studiata, analizzata, raffinata e trasmessa alle nuove
generazioni. E così a Roma
16
17. Tutti parlano di quel
postero ingrato e
parolaio di Cicero !..e
io ?? Che ho
scritto…
Lui ha scritto “Sulla Retorica”.
In effetti l’hanno scopiazzata in tanti.
Lui è Aristotele ! Il
più grande dei
Marco Stancati per gli amici di Createca
filosofi.
17
18. Così va meglio…
Grazie!
Nella «Retorica» studia
le tattiche che il
comunicatore utilizza
per influenzare i
pensieri, le idee e i
comportamenti del
pubblico
Marco Stancati per gli amici di Createca
18
19. Public speaker!
Non mi cita mai
nessuno ,
cavolo!!
Marco Tullio
Cicerone:
nel suo De Oratore il
corso più completo per
Public Speaker
19
20. magnifico interprete e sostenitore
della funzionale complementarietà
dell’ ACTIO,
e cioè del linguaggio del corpo e dei gesti
a integrazione della parola
“ … Sed haec omnia perinde sunt ut aguntur. Actio, inquam, in
dicendo una dominantur. Sine hac summus orator esse in
numero nullo potest, mediocris hac instructus summos saepe
Marco Stancati per gli amici di Createca
superare. …
…quae sic ab illo esse acta constabat oculis, voce, gestu, inimici
ut lacrimas tenere non possent…” *
20
21. magnifico interprete e sostenitore
della funzionale complementarietà (se
non la supremazia)
Marco Stancati per gli amici di Createca
dell’ ACTIO,
e cioè del linguaggio del corpo e dei gesti
a integrazione della parola (insomma della
comunicazione non verbale)
21
22. “…Tutti questi ornamenti dipendono però
dal modo in cui vengono presentati.
L’actio, intendo, è il fattore
preponderante nell’oratoria; senza questa
il migliore degli oratori può non valere
nulla, mentre un oratore mediocre, abile
in questa, spesso può superare i migliori…
…E tutti concordavano sul fatto che egli pronunciasse queste
parole accompagnandole con degli sguardi, un tono di voce e
Marco Stancati per gli amici di Createca
dei gesti tali che neppure i nemici potevano trattenere le
lacrime…” (Cicerone sta parlando della capacità affabulatoria di
Gracco)
22
23. L’ACTIO presuppone
di
• essere padrone dei contenuti
• averli metabolizzati
• sentire di proporre qualcosa che è
profondamente nostro
Marco Stancati per gli amici di Createca
23
24. Soltanto così potremo:
• Concentrarci sul pubblico
• Essere attenti al feedback
• Stabilire una comunicazione
vera
Marco Stancati per gli amici di Createca
24
25. La sinopia è importante: avere un disegno
sottostante, una traccia, una scaletta, una mappa
Marco Stancati per gli amici di Createca
è fondamentale.
Per collocare ogni cosa al suo posto.
Per costruire qualsiasi cosa…anche una
conversazione come questa.
25
27. Queste quelle di Roberta, in fase di recepimento dei contenuti, pensate per sé e per gli altri
27
28. Le mappe mentali aiutano la metabolizzazione e la
rappresentazione dei contenuti
Marco Stancati per gli amici di Createca
Marzo 2010. Aula Blu1 Città Universitaria. Corso prof. M. Stancati «Pianificazione dei Media nelle strategie d’impresa»
28
29. E forniscono diversi livelli di sintesi
Marco Stancati per gli amici di Createca
Posso limitarmi ai rami principali, illustrare anche i secondari, o
addirittura scendere nei dettagli…dipende dal tempo!
29
30. “Quando arrivo sul set, mi
occupo subito con scrupolo
di rivedere le mie battute
del giorno. Comincio a
tagliare o aggiungere
parole, in modo da
sistemarlo per bene nello
stomaco. Le parole
devono uscire dagli
occhi. Se uno non pensa
quel che dice, l’occhio lo
rivela…Per questo faccio in
modo che il dialogo mi
corrisponda, diventi
profodamente mio.”
Jean Gabin
30
31. Tutti costoro hanno metabolizzato i contenuti che oggi
proporranno nei workshop e questi gli consentirà di
comunicare con i loro interlocutori perché saranno
in grado di ascoltarli
31
33. Una considerazione preliminare:
l’abito fa il monaco
così così
Marco Stancati per gli amici di Createca
Non è ovviamente la stessa cosa. Ogni eventuale rottura degli schemi è opportuno
che sia motivata e spiegata (implicitamente o esplicitamente)
33
34. La ricerca di Albert Mehrabian
Tono di voce
Paraverbale
38% Volume
Variazioni e pause
L’efficacia della
comunicazione
dipende solo per
Verbale
7%
il 7%
Informazioni
dalle parole
Marco Stancati per gli amici di Createca
Non verbale
55%
Contatto visivo
Postura
Gesti
34
35. da una slide di G. Mason*
Il “cosa” e il “come”
Senza “come” non c’è alcun “cosa”
Noi non decodifichiamo messaggi,
Come ma interpretiamo segnali
Non vi sono significati se non all’interno di
Cosa
un “contesto”
LNV
Marco Stancati per gli amici di Createca
Contesto situazionale
Contesto sociale
Contesto culturale Il “come” determina il “cosa”
* Il sito/blog di Giacomo Mason : http://www.intranetmanagement.it/. Andateci; ci tornerete. 35
36. Verbale e non verbale
Gli occhi sono il primo contatto
Per farsi capire dalle persone,
bisogna parlare prima di tutto
ai loro occhi
Napoleone
Marco Stancati per gli amici di Createca
36
37. Verbale e non verbale
L’importanza del contatto oculare
• Aiuta a tenere sotto controllo la
situazione
• Mantiene il contatto anche durante le
pause
• Mostra interesse reale per gli
interlocutori
Marco Stancati per gli amici di Createca
• Garantisce la percezione del feedback
37
38. Verbale e non verbale
Il contatto visivo corretto assicura il «riconoscimento»
• Mentre parlate al pubblico cercate di guardarlo
veramente,
• Nel caso di un pubblico vasto, dividetelo in una serie di
“zone” alle quali rivolgervi di volta in volta
• Fissate la persona per qualche secondo, poi scegliete
un altro punto per altri 2-3 secondi, e così via (bisogna
allenarsi un po’.)
• Vi state rivolgendo a persone con le quali siete
realmente in contatto. Fate in modo che ad ogni
contatto visivo possiate dire reciprocamente: “ci siamo
visti!”
38
39. da una slide di G. Mason
Contatti oculari sbagliati
Fissare ossessivamente una sola persona ???
per tutto il tempo.
Fare uno scanning a grande velocità di tutta la
platea (guardare tutti e nessuno)
Guardare nel vuoto e ogni tanto
“tornare sulla terra”
Marco Stancati per gli amici di Createca
Voltare le spalle al pubblico e/o guardare
costantemente lo schermo
39
40. da una slide di G. Mason
La postura
La postura rappresenta il modo con
cui usiamo il corpo per comunicare. Il
70% della comunicazione è corporea.
Che lo vogliamo o no
Il corpo va quindi usato come canale di comunicazione.
Marco Stancati per gli amici di Createca
E’ meglio stare in piedi e muoversi
40
41. da una slide di G. Mason
Alcune posture sbagliate
Il camminatore
compulsivo
Mani in tasca
Adamitico
Caffettiera
Marco Stancati per gli amici di Createca
Arroccato
41
42. da una slide di G. Mason
Gestualità
La gestualità non è un fattore di disturbo ma uno strumento
in più per essere efficaci nel nostro discorso.
Ricordate che l’efficacia comunicativa passa per il corpo. I
gesti danno “corpo” alle nostre parole e le rendono efficaci
La gestualità fa parte del nostro registro comunicativo nelle
occasioni informali. Dobbiamo metterla in gioco anche in
quelle “ufficiali”
Marco Stancati per gli amici di Createca
Un oratore “asettico” non risulta «più scientifico,» ma solo
più disinteressato al pubblico e all’argomento. Annoia (o
corre seriamente questo rischio).
42
43. da una slide di G. Mason
Gestualità
La gestualità non va presa in prestito dagli
altri, ma
va educata la propria
I gesti devono essere in sintonia con le nostre abitudini
e le nostre inclinazioni naturali.
Insomma con la nostra personalità, perché esprimono il nostro stile
Marco Stancati per gli amici di Createca
43
44. Verbale e non verbale
Usare la gestualità
Usate gesti semplici e
definiti con le mani per
richiamare un concetto
Usate tutto il corpo
Marco Stancati per gli amici di Createca
Siate semplici e naturali.
Lasciate che il corpo
accompagni le parole
44
45. da una slide di G. Mason
Gestualità fuori controllo
Gesti ossessivi
Sistemarsi Tic nervosi
Marco Stancati per gli amici di Createca
45
46. Avviamoci alla conclusione. Cosa vogliamo?
• Parlare bene?
Allora basta
assimilare le tecniche
• Comunicare bene?
La tecnica non basta.
Occorre un
atteggiamento
mentale
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48. Socrate: il grande ostetrico della verità
…e un «narratore in ascolto»* usa gli strumenti della
retorica ma non dimentica mai che alla base della
comunicazione c’è il metodo socratico dell’ironia e
della maieutica che ci consente di riconoscere l’altro
come interlocutore, prima che come pubblico
* la definizione/sintesi «narratore in ascolto» è di Roberta Casasole
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49. … ascoltiamo, per esempio, Anna Maria Testa
Forse è il momento giusto perché
ciascuna persona di buone risorse e
buona volontà si proponga si
scambiare attivamente conoscenza
con quanti le stanno attorno.
E, possibilmente, non solo coloro che
sente affini.
Di fare la sua parte con l'obiettivo di
costruire, sul territorio e nel web,
una rete informale, amichevole e
accessibile, empatica (…) di
Marco Stancati per gli amici di Createca
trasmissione della conoscenza.
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50. … ascoltiamo per esempio Anna Maria Testa
E', forse, anche il momento
giusto perché ciascuno di noi,
oltre a diffondere ciò che sa, si
proponga di imparare ogni
giorno qualcosa di quello che non
sa, connettendo dati nuovi per
produrre nuove idee.
E accettando, con questo, il
rischio di dover modificare la
trama che definisce il suo
paesaggio mentale.
Marco Stancati per gli amici di Createca
Sì, è un esplicito invito alla
militanza del sapere.
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51. Parafrasando…
…il mio è un esplicito invito ad essere non “bravi parlatori” ma
“comunicatori in ascolto” e quindi un esplicito invito alla
Marco Stancati per gli amici di Createca
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52. Vogliamo vedere se questa conversazione
ci ha aiutato a mettere a fuoco i
fondamentali del Public Speaking ?
proviamo a leggere un brano celeberrimo , ricco di
Marco Stancati per gli amici di Createca
reiterazioni funzionali, un brano di…
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53. di William Shakespeare
scrittore, poeta, commediografo,
drammaturgo…ma anche attore e regista.
Attentissimo quindi a tutte le componenti della
recitazione, che è indubbiamente una forma di
public speaking
Marco Stancati per gli amici di Createca
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54. Prima proviamo a leggerlo così come…ci viene. Poi lo rileggeremo dopo esserci scambiati conoscenze,
contestualizzazioni, emozioni e qualche indicazione dalla regia
V’ha detto il nobile Bruto che Cesare era uomo ambizioso di potere: se tale era, fu certo grave colpa,
ed egli gravemente l’ha scontata. Qui, col consenso di Bruto e degli altri - ché Bruto è uomo d’onore,
come lo sono con lui gli altri - io vengo innanzi a voi a celebrare di Cesare le esequie.
Ei mi fu amico, sempre stato con me giusto e leale; ma Bruto dice ch’egli era ambizioso, e Bruto è
certamente uomo d’onore. Ha addotto a Roma molti prigionieri, Cesare, e il lor riscatto ha rimpinzato
le casse dell’erario: sembrò questo in Cesare ambizione di potere?
Quando i poveri han pianto, Cesare ha lacrimato: l’ambizione è fatta, credo, di più dura stoffa; ma
Bruto dice ch’egli fu ambizioso, e Bruto è uomo d’onore.
Al Lupercale - tutti avete visto - per tre volte gli offersi la corona - e per tre volte lui la rifiutò. Era
ambizione di potere, questa? Ma Bruto dice ch’egli fu ambizioso, e, certamente, Bruto è uomo
d’onore. Non sto parlando, no, per contraddire a ciò che ha detto Bruto: son qui per dire quel che so di
Cesare.
Oh, amici, fosse stata mia intenzione eccitare le menti e i cuori vostri alla sollevazione ed alla rabbia,
farei un torto a Bruto e un torto a Cassio, i quali sono uomini d’onore, come tutti sapete. Non farò
certo loro questo torto…
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55. Ora potremmo provarci con qualcosa di più personale e quindi, inevitabilmente, più
impegnativo, prendendo spunto da una poesia di WISLAWA SZYMBORSKA, tratta da
«Vista con granello di sabbia». Ma dobbiamo rispettare tempi e ritmi di questo
Festival. Quindi…
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