Il presente lavoro, in collaborazione con PricewaterhouseCoopers, si pone l’obiettivo di effettuare un’analisi comparativa riguardo un campione di nove banche significative, di cui sei italiane e tre estere. Questa valutazione è avvenuta mediante la costruzione di un database composto da una sezione qualitativa ed una quantitativa, basate su informazioni unicamente ottenute dal Pillar III reso pubblico dalle banche e con riferimento alla sezione informativa ESG (Environmental, Social e Governance). Il fine ultimo di questa analisi è stato quello di comparare, tramite la costruzione di specifici indicatori, le strategie ESG delle banche del campione, e il modo in cui queste hanno impattato il loro business.
Analisi comparativa dei dati derivanti dal documento di Pillar III su un camp...IPE Business School
- Accordi di Basilea III
- Requisiti di Capitale
- Rischio di Credito
- Rischio di Controparte
- Operazioni di Cartolarizzazione
- Rischio di Mercato
- Rischio Operativo
- Rischi di Pillar II e SREP
- Altri Rischi
Il presente elaborato, redatto in collaborazione con KPMG, ha come oggetto il percorso di adeguamento nella gestione ESG per le Less Significant Institutions. Le questioni ambientali, sociali e di governance stanno infatti diventando sempre più rilevanti per le istituzioni finanziarie e in particolar modo per le banche, per le quali la sostenibilità ormai non rappresenta più solo una questione etica ma stanno divenendo sempre più un tema prioritario con importanti risvolti economici, generando una nuova tipologia di rischio, il rischio ESG.
Dopo una prima fase di studio della normativa si è passati ad un’indagine comparativa avente ad oggetto un campione di 10 LSI con l’obiettivo di individuarne gli elementi comuni caratterizzanti, le singole Dichiarazioni non finanziarie, e soprattutto le differenze di interpretazioni di tali elementi da parte delle banche.
Convegno scientifico Istat Aula Magna
Le imprese italiane e lo sviluppo sostenibile.
Nuove evidenze statistiche e analisi per valutare il cambiamento
Roma, 23 ottobre 2018
Abbiamo appena pubblicato il nostro report 2015 sull’Ecosistema digitale (qui in allegato). Sono +100 pagine, di dati, analisi e riflessioni sul mondo delle Startup. In esso facciamo un’attenta analisi del mercato mondiale per poi focalizzare l’attenzione su quello italiano, individuandone le dinamiche e gli attori principali.
Nella parte conclusiva, abbiamo pensato di dare una serie di indicazioni sui driver di sviluppo delle Startup, ovvero i motivi più frequenti di insuccesso.
Analisi comparativa dei dati derivanti dal documento di Pillar III su un camp...IPE Business School
- Accordi di Basilea III
- Requisiti di Capitale
- Rischio di Credito
- Rischio di Controparte
- Operazioni di Cartolarizzazione
- Rischio di Mercato
- Rischio Operativo
- Rischi di Pillar II e SREP
- Altri Rischi
Il presente elaborato, redatto in collaborazione con KPMG, ha come oggetto il percorso di adeguamento nella gestione ESG per le Less Significant Institutions. Le questioni ambientali, sociali e di governance stanno infatti diventando sempre più rilevanti per le istituzioni finanziarie e in particolar modo per le banche, per le quali la sostenibilità ormai non rappresenta più solo una questione etica ma stanno divenendo sempre più un tema prioritario con importanti risvolti economici, generando una nuova tipologia di rischio, il rischio ESG.
Dopo una prima fase di studio della normativa si è passati ad un’indagine comparativa avente ad oggetto un campione di 10 LSI con l’obiettivo di individuarne gli elementi comuni caratterizzanti, le singole Dichiarazioni non finanziarie, e soprattutto le differenze di interpretazioni di tali elementi da parte delle banche.
Convegno scientifico Istat Aula Magna
Le imprese italiane e lo sviluppo sostenibile.
Nuove evidenze statistiche e analisi per valutare il cambiamento
Roma, 23 ottobre 2018
Abbiamo appena pubblicato il nostro report 2015 sull’Ecosistema digitale (qui in allegato). Sono +100 pagine, di dati, analisi e riflessioni sul mondo delle Startup. In esso facciamo un’attenta analisi del mercato mondiale per poi focalizzare l’attenzione su quello italiano, individuandone le dinamiche e gli attori principali.
Nella parte conclusiva, abbiamo pensato di dare una serie di indicazioni sui driver di sviluppo delle Startup, ovvero i motivi più frequenti di insuccesso.
eCoupon Consumer Survey Report 2013 in Italia - rapporto di ricercamarco rivosecchi
La prima indagine completa sui coupon realizzata in Italia. Basata su più di 2.500 interviste a consumatori italiani, indaga abitudini e opinioni dei consumatori in genere e del target degli eCoupon User, ovvero coloro i quali hanno già stampato almeno 1 buono sconto da internet negli ultimi 12 mesi (a standard valassis).Conoscenza dello strumento, luoghi di reperimento dei coupon, tempi per la redemption, risparmio medio e tante altre metriche
Convention Acts: Policies and financing of the EU for SMEs.
Milan november 14th 2013, Palazzo delle Stelline Convention Center.
Partecipants:
European Commission. Milan Delegation
Finlombarda S.p.A.
Unioncamere del Veneto - Eurosportello del Veneto
Fondazione Stelline
Fondazione Ospedale Amico
CE.R.I.F. Università Cattolica del Sacro Cuore.
Author: Crivelli Federico.
Convegno scientifico Imprese che guardano al futuro tra opportunità e nuove sfide
I primi risultati del censimento permanente delle imprese 2019
Milano, 7 febbraio 2020
Piazza degli Affari Palazzo Mezzanotte – Sala parterre
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS DATI AGGIORNATI AL 31/03/2020MiniBondItaly.it
IL 2020 SI APRE CON UN TOTALE DI 335 MINIBOND
FRENANO LE NUOVE EMISSIONI A CAUSA DELLA PANDEMIA
Sono 4 le nuove emissioni quotate di ammontare fino a EUR 50M in questi primi tre mesi del 2020. Arriviamo così a un totale di 335 strumenti per un controvalore di €2.249M. Un inizio anno sottotono che riflette l’attuale situazione di incertezza dei mercati causata dal coronavirus e che potrebbe farci prevedere ancora per il secondo trimestre volumi ridotti rispetto a quelli dell’anno precedente.
Lo strumento dei minibond rimane in ogni caso una importante fonte di finanziamento complementare al credito bancario, che potrà rappresentare un’importante porta di accesso al mercato del credito per le PMI, specie in presenza di eventuali difficoltà dei canali di finanziamento tradizionali.
Le nuove emissioni di questo primo trimestre sono legate ad aziende appartenenti ai settori Automotive, Healthcare & Social work e Financial Services, per un controvalore complessivo di €29M. Di particolare interesse il caso di Antonio Carraro S.p.A., azienda italiana leader nella produzione di trattori e macchine agricole speciali che quota il suo primo minibond sul segmento ExtraMOT PRO3, per un controvalore complessivo di €12M.
Di seguito riportiamo i principali trends evidenziati in questo trimestre:
o Al 31.03.2020 i minibond hanno raggiunto quota 335, per un controvalore complessivo pari a € 2.249M.
o Di queste, risultano ancora in essere al 31.03.2020 168 emissioni, per un controvalore di € 1.183M (considerati i rimborsi di capitale già avvenuti). Segnaliamo che nel restante arco del 2020 sono in scadenza 27 emissioni, per un controvalore all’origine di € 217M.
o Le nuove emissioni del trimestre sono diminuite rispetto a quelle del precedente (4 contro 18) e anche l'ammontare risulta inferiore (€ 36M contro € 61M).
o Rispetto a quanto registrato al 31 dicembre 2019, resta tuttavia stabile sia il taglio medio, che al 31.03.2020 risulta pari a € 6,67M, e sia la cedola media, al 5,00%.
L’identikit aggiornato del minibond è il seguente:
o Taglio medio € 6,67M
o Scadenza media: 4,9 anni
o Struttura del rimborso: 47% bullet / 53% con piano di ammortamento
o Cedola media annua: 5,00%
o Fatturato medio emittente: € 86,7M
Per chi volesse approfondire, il nostro report completo è scaricabile su www.minibonditaly.it e su www.epic.it
Il BAROMETRO MINIBOND MARKET TRENDS è realizzato da MinibonItaly.it, portale italiano dei minibond (sviluppato e gestito dalla boutique di consulenza strategica e advisory finanziaria Business Support S.p.A.) e da Epic SIM, la prima piattaforma digitale che mette in contatto il capitale privato e le PMI in modo diretto. Un documento che analizza - con aggiornamenti trimestrali - le principali caratteristiche delle emissioni di taglio inferiore a €50 M (taglio, scadenza, tasso di interesse, modalità di rimborso…) e fornisce un “identikit del Minibond” (caratteristiche medie sul totale delle emissioni).
PMexpo 2022 | Project, Program and Portfolio Management for the National Reco...PMexpo
L'Unione europea (UE), al fine di mitigare gli impatti economici e sociali dovuti alla pandemia e anche per rendere le economie e le società europee più sostenibili, resilienti e, in generale, meglio preparati alle sfide e le opportunità delle transizioni verdi e digitali, ha deciso di assegnare uno speciale e supplementare finanziamento denominato Recovery and Resilience Facility (RRF), che è uno strumento temporaneo che mette a disposizione delle nazioni dell'UE circa 750 miliardi di euro in prestiti e sovvenzioni. Il Recovery and Resilience Facility si basa su sei "pilastri" - i.e. transizione verde, trasformazione digitale, coesione economica, produttività e competitività, coesione sociale e territoriale, la sanità, la resilienza economico sociale e istituzionale e le politiche per la prossima generazione - ed è composta da 27 Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNR), uno per ciascun Paese dell'UE, che condividono tutti gli stessi tre assi strategici - ovvero, digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. Poiché l’RRF è basato sui risultati, i relativi pagamenti sono sbloccati solo se le riforme pertinenti e gli investimenti sono realizzati secondo il calendario, ogni NRRP è un portafoglio in cui efficace gestione del progetto è essenziale per indirizzare e raggiungere il successo. Questo intervento vuole fornire una panoramica del RRF dell'UE, proporre un progetto innovativo basato sul valore, un approccio gestionale basato su indicatori chiave di performance (KPI) per gestire i diversi progetti NRRP e concentrarsi sul caso del NRRP italiano.
Come la Cliamte Finance può supportare i progetti ambientali della cooperazione l'Italiana e aumentare le sinergie con il mondo privato nei Paesi in via di Sviluppo
IPE - Project work Perseveranza - MIS 2013 - Implementazione di un modello di...IPE Business School
Il presente project work consiste nell’adattamento di un modello di risk management , quale l’ERM (Enterprise Risk Management), al settore armatoriale in generale e alla Fertilia S.p.A nello specifico. Parallelamente è stata analizzata la fattibilità dell’istallazione sulle navi della flotta del dispositivo Mewis Duct, sia in termini di tempistica per il rientro dell’investimento che di minori costi da sostenere.
L’obiettivo del lavoro è quello di costruire un business plan ed individuare le strategie finanziariamente più convenienti, tenendo conto sia dell’attuale crisi finanziarie, sia dei futuri andamenti dei noli, ipotizzando tre possibili scenari di mercato (worst,base, best).
Congiuntamente, con la finalità di contenere i rischi propri del settore armatoriale, abbiamo implementato il modello ERM, soffermandoci sui principali rischi del settore: rischio puro/operativo, di credito/controparte e di mercato.
Le slide presentate da Beppe Giaccardi al Campus di Forlì dell'Università di Bologna in occasione della cerimonia per la consegna dei diplomi della XIX edizione e l’inaugurazione della XX edizione.
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 31/12/2020MiniBondItaly.it
In un anno a dir poco difficile per tutti i settori, il mercato dei minibond (emisisoni fino a € 50M) non si è fermato, né si può dire abbia subito una battuta d’arresto.
Il trend è rimasto costante per tutto il 2020, con un recupero nell’ultimo trimestre, specie per quanto riguarda l’ammontare, di poco superiore anche rispetto a quanto registrato nell’ultimo trimestre 2019. Nel periodo ottobre-dicembre 2020 contiamo infatti 7 emissioni quotate sull’ExtraMOT Pro3, il segmento di Borsa Italiana dedicato ai minibond (contro le 4/5 dei trimestri precedenti), per un controvalore di € 63M (€ 61M il corrispondente dato del 2019).
Intervento di Giuseppe Schirone, Economista e manager di Prometeia, al 19° Meeting Nazionale ACEF - Sotto i cieli d'Europa. 8 - 15 - 22 - 29 novembre 2019, Bologna, Confindustria Emilia Area Centro
Verso un riallineamento di domanda e offerta nell’impact investing: lo scontr...Iris Network
Francesco Stocco (Finance & Sustainability)
Paper presentato in occasione della XII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (25-26 maggio 2018, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Trento).
www.irisnetwork.it
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 30/09/2020MiniBondItaly.it
Il terzo trimestre del 2020 si chiude con un totale di 345 Minibond emessi sul mercato regolamentato di Borsa Italiana, per un controvalore complessivo di €2.283M.
Cinque le nuove emissioni del trimestre (stesso numero registrato nel periodo aprile-giugno 2020), per un controvalore pari a EUR 15,5M, cui si sommano EUR 3M di size increase di emissioni precedenti.
Il lavoro , realizzato con l’azienda Iniziativa Cube S.r.l. ,ha avuto ad oggetto lo studio degli Strumenti di ingegneria finanziaria messi a disposizione dalla Commissione Europea a supporto della R&I e Della crescita delle Pmi. Si è partiti dalla descrizione dell’utilizzo degli strumenti di ingegneria finanziaria nell’ ambito della politica di coesione per il periodo 2014-2020 , soffermandoci brevemente sulla normativa dei Sif. Si è poi proceduto ad analizzare lo stato dell’arte e la loro diffusione in Europa e in Italia. Infine ,si è focalizzata l’attenzione sullo svolgimento di un case study volto alla costruzione di un potenziale portafoglio finanziato attraverso il ricorso a fondi strutturali destinati a strumenti di ingegneria finanziaria.
F. Mazzolari, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: I nuovi problemi di misurazione per l'ambiente e la sostenibilità
Titolo: Quali dati per monitorare e indirizzare le strategie ambientali delle imprese
Il presente elaborato mira a sviluppare strategie atte al rafforzamento della brand awareness di “Riabilitazione Campania” - marchio della Petrone Group s.r.l. - e ad aumentare il bacino di clienti attualmente servito tramite l’implementazione della quota afferente al privato.
Le scelte operative considerate sono rivolte al mercato B2C, pertanto sono ridisegnate secondo le esigenze del target di riferimento, di modo da aumentare l’engagement degli utenti e la fidelizzazione dei pazienti.
Il risultato è la creazione di una sinergia tra canali online e offline che, nell’ottica sia di breve che di medio/lungo periodo, aumentino la consapevolezza in termini di richiamo e riconoscimento del brand. Tale strategia permette di rafforzare la posizione dei centri di riabilitazione della Petrone Group e mette in evidenza i punti di forza degli stessi rispetto ai principali competitor.
Il piano di comunicazione per Harmont & Blaine Junior “The future is in our hands” mira a
ridefinire la percezione del brand quale main player nel settore dell'abbigliamento sostenibile
per bambini. Gli obiettivi principali perseguiti consistono nel promuovere l'importanza dei
tessuti naturali e della produzione etica, sensibilizzare genitori e bambini sul concetto di
sostenibilità e creare una connessione emotiva con i clienti in linea con gli attuali trend del
mercato dominanti. Il piano si sviluppa attraverso l’utilizzo delle piattaforme social,
l’organizzazione di eventi in collaborazione con case editrici, scuole ed enti no-profit del settore
oltre a ripensare la struttura degli store con corner dedicati e il packaging. In sintesi, attraverso
il presente progetto Harmont & Blaine Junior intende essere un punto di riferimento per le
famiglie che desiderano qualità, sostenibilità e trasparenza etica e produttiva.
eCoupon Consumer Survey Report 2013 in Italia - rapporto di ricercamarco rivosecchi
La prima indagine completa sui coupon realizzata in Italia. Basata su più di 2.500 interviste a consumatori italiani, indaga abitudini e opinioni dei consumatori in genere e del target degli eCoupon User, ovvero coloro i quali hanno già stampato almeno 1 buono sconto da internet negli ultimi 12 mesi (a standard valassis).Conoscenza dello strumento, luoghi di reperimento dei coupon, tempi per la redemption, risparmio medio e tante altre metriche
Convention Acts: Policies and financing of the EU for SMEs.
Milan november 14th 2013, Palazzo delle Stelline Convention Center.
Partecipants:
European Commission. Milan Delegation
Finlombarda S.p.A.
Unioncamere del Veneto - Eurosportello del Veneto
Fondazione Stelline
Fondazione Ospedale Amico
CE.R.I.F. Università Cattolica del Sacro Cuore.
Author: Crivelli Federico.
Convegno scientifico Imprese che guardano al futuro tra opportunità e nuove sfide
I primi risultati del censimento permanente delle imprese 2019
Milano, 7 febbraio 2020
Piazza degli Affari Palazzo Mezzanotte – Sala parterre
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS DATI AGGIORNATI AL 31/03/2020MiniBondItaly.it
IL 2020 SI APRE CON UN TOTALE DI 335 MINIBOND
FRENANO LE NUOVE EMISSIONI A CAUSA DELLA PANDEMIA
Sono 4 le nuove emissioni quotate di ammontare fino a EUR 50M in questi primi tre mesi del 2020. Arriviamo così a un totale di 335 strumenti per un controvalore di €2.249M. Un inizio anno sottotono che riflette l’attuale situazione di incertezza dei mercati causata dal coronavirus e che potrebbe farci prevedere ancora per il secondo trimestre volumi ridotti rispetto a quelli dell’anno precedente.
Lo strumento dei minibond rimane in ogni caso una importante fonte di finanziamento complementare al credito bancario, che potrà rappresentare un’importante porta di accesso al mercato del credito per le PMI, specie in presenza di eventuali difficoltà dei canali di finanziamento tradizionali.
Le nuove emissioni di questo primo trimestre sono legate ad aziende appartenenti ai settori Automotive, Healthcare & Social work e Financial Services, per un controvalore complessivo di €29M. Di particolare interesse il caso di Antonio Carraro S.p.A., azienda italiana leader nella produzione di trattori e macchine agricole speciali che quota il suo primo minibond sul segmento ExtraMOT PRO3, per un controvalore complessivo di €12M.
Di seguito riportiamo i principali trends evidenziati in questo trimestre:
o Al 31.03.2020 i minibond hanno raggiunto quota 335, per un controvalore complessivo pari a € 2.249M.
o Di queste, risultano ancora in essere al 31.03.2020 168 emissioni, per un controvalore di € 1.183M (considerati i rimborsi di capitale già avvenuti). Segnaliamo che nel restante arco del 2020 sono in scadenza 27 emissioni, per un controvalore all’origine di € 217M.
o Le nuove emissioni del trimestre sono diminuite rispetto a quelle del precedente (4 contro 18) e anche l'ammontare risulta inferiore (€ 36M contro € 61M).
o Rispetto a quanto registrato al 31 dicembre 2019, resta tuttavia stabile sia il taglio medio, che al 31.03.2020 risulta pari a € 6,67M, e sia la cedola media, al 5,00%.
L’identikit aggiornato del minibond è il seguente:
o Taglio medio € 6,67M
o Scadenza media: 4,9 anni
o Struttura del rimborso: 47% bullet / 53% con piano di ammortamento
o Cedola media annua: 5,00%
o Fatturato medio emittente: € 86,7M
Per chi volesse approfondire, il nostro report completo è scaricabile su www.minibonditaly.it e su www.epic.it
Il BAROMETRO MINIBOND MARKET TRENDS è realizzato da MinibonItaly.it, portale italiano dei minibond (sviluppato e gestito dalla boutique di consulenza strategica e advisory finanziaria Business Support S.p.A.) e da Epic SIM, la prima piattaforma digitale che mette in contatto il capitale privato e le PMI in modo diretto. Un documento che analizza - con aggiornamenti trimestrali - le principali caratteristiche delle emissioni di taglio inferiore a €50 M (taglio, scadenza, tasso di interesse, modalità di rimborso…) e fornisce un “identikit del Minibond” (caratteristiche medie sul totale delle emissioni).
PMexpo 2022 | Project, Program and Portfolio Management for the National Reco...PMexpo
L'Unione europea (UE), al fine di mitigare gli impatti economici e sociali dovuti alla pandemia e anche per rendere le economie e le società europee più sostenibili, resilienti e, in generale, meglio preparati alle sfide e le opportunità delle transizioni verdi e digitali, ha deciso di assegnare uno speciale e supplementare finanziamento denominato Recovery and Resilience Facility (RRF), che è uno strumento temporaneo che mette a disposizione delle nazioni dell'UE circa 750 miliardi di euro in prestiti e sovvenzioni. Il Recovery and Resilience Facility si basa su sei "pilastri" - i.e. transizione verde, trasformazione digitale, coesione economica, produttività e competitività, coesione sociale e territoriale, la sanità, la resilienza economico sociale e istituzionale e le politiche per la prossima generazione - ed è composta da 27 Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNR), uno per ciascun Paese dell'UE, che condividono tutti gli stessi tre assi strategici - ovvero, digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. Poiché l’RRF è basato sui risultati, i relativi pagamenti sono sbloccati solo se le riforme pertinenti e gli investimenti sono realizzati secondo il calendario, ogni NRRP è un portafoglio in cui efficace gestione del progetto è essenziale per indirizzare e raggiungere il successo. Questo intervento vuole fornire una panoramica del RRF dell'UE, proporre un progetto innovativo basato sul valore, un approccio gestionale basato su indicatori chiave di performance (KPI) per gestire i diversi progetti NRRP e concentrarsi sul caso del NRRP italiano.
Come la Cliamte Finance può supportare i progetti ambientali della cooperazione l'Italiana e aumentare le sinergie con il mondo privato nei Paesi in via di Sviluppo
IPE - Project work Perseveranza - MIS 2013 - Implementazione di un modello di...IPE Business School
Il presente project work consiste nell’adattamento di un modello di risk management , quale l’ERM (Enterprise Risk Management), al settore armatoriale in generale e alla Fertilia S.p.A nello specifico. Parallelamente è stata analizzata la fattibilità dell’istallazione sulle navi della flotta del dispositivo Mewis Duct, sia in termini di tempistica per il rientro dell’investimento che di minori costi da sostenere.
L’obiettivo del lavoro è quello di costruire un business plan ed individuare le strategie finanziariamente più convenienti, tenendo conto sia dell’attuale crisi finanziarie, sia dei futuri andamenti dei noli, ipotizzando tre possibili scenari di mercato (worst,base, best).
Congiuntamente, con la finalità di contenere i rischi propri del settore armatoriale, abbiamo implementato il modello ERM, soffermandoci sui principali rischi del settore: rischio puro/operativo, di credito/controparte e di mercato.
Le slide presentate da Beppe Giaccardi al Campus di Forlì dell'Università di Bologna in occasione della cerimonia per la consegna dei diplomi della XIX edizione e l’inaugurazione della XX edizione.
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 31/12/2020MiniBondItaly.it
In un anno a dir poco difficile per tutti i settori, il mercato dei minibond (emisisoni fino a € 50M) non si è fermato, né si può dire abbia subito una battuta d’arresto.
Il trend è rimasto costante per tutto il 2020, con un recupero nell’ultimo trimestre, specie per quanto riguarda l’ammontare, di poco superiore anche rispetto a quanto registrato nell’ultimo trimestre 2019. Nel periodo ottobre-dicembre 2020 contiamo infatti 7 emissioni quotate sull’ExtraMOT Pro3, il segmento di Borsa Italiana dedicato ai minibond (contro le 4/5 dei trimestri precedenti), per un controvalore di € 63M (€ 61M il corrispondente dato del 2019).
Intervento di Giuseppe Schirone, Economista e manager di Prometeia, al 19° Meeting Nazionale ACEF - Sotto i cieli d'Europa. 8 - 15 - 22 - 29 novembre 2019, Bologna, Confindustria Emilia Area Centro
Verso un riallineamento di domanda e offerta nell’impact investing: lo scontr...Iris Network
Francesco Stocco (Finance & Sustainability)
Paper presentato in occasione della XII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (25-26 maggio 2018, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Trento).
www.irisnetwork.it
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 30/09/2020MiniBondItaly.it
Il terzo trimestre del 2020 si chiude con un totale di 345 Minibond emessi sul mercato regolamentato di Borsa Italiana, per un controvalore complessivo di €2.283M.
Cinque le nuove emissioni del trimestre (stesso numero registrato nel periodo aprile-giugno 2020), per un controvalore pari a EUR 15,5M, cui si sommano EUR 3M di size increase di emissioni precedenti.
Il lavoro , realizzato con l’azienda Iniziativa Cube S.r.l. ,ha avuto ad oggetto lo studio degli Strumenti di ingegneria finanziaria messi a disposizione dalla Commissione Europea a supporto della R&I e Della crescita delle Pmi. Si è partiti dalla descrizione dell’utilizzo degli strumenti di ingegneria finanziaria nell’ ambito della politica di coesione per il periodo 2014-2020 , soffermandoci brevemente sulla normativa dei Sif. Si è poi proceduto ad analizzare lo stato dell’arte e la loro diffusione in Europa e in Italia. Infine ,si è focalizzata l’attenzione sullo svolgimento di un case study volto alla costruzione di un potenziale portafoglio finanziato attraverso il ricorso a fondi strutturali destinati a strumenti di ingegneria finanziaria.
F. Mazzolari, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: I nuovi problemi di misurazione per l'ambiente e la sostenibilità
Titolo: Quali dati per monitorare e indirizzare le strategie ambientali delle imprese
Il presente elaborato mira a sviluppare strategie atte al rafforzamento della brand awareness di “Riabilitazione Campania” - marchio della Petrone Group s.r.l. - e ad aumentare il bacino di clienti attualmente servito tramite l’implementazione della quota afferente al privato.
Le scelte operative considerate sono rivolte al mercato B2C, pertanto sono ridisegnate secondo le esigenze del target di riferimento, di modo da aumentare l’engagement degli utenti e la fidelizzazione dei pazienti.
Il risultato è la creazione di una sinergia tra canali online e offline che, nell’ottica sia di breve che di medio/lungo periodo, aumentino la consapevolezza in termini di richiamo e riconoscimento del brand. Tale strategia permette di rafforzare la posizione dei centri di riabilitazione della Petrone Group e mette in evidenza i punti di forza degli stessi rispetto ai principali competitor.
Il piano di comunicazione per Harmont & Blaine Junior “The future is in our hands” mira a
ridefinire la percezione del brand quale main player nel settore dell'abbigliamento sostenibile
per bambini. Gli obiettivi principali perseguiti consistono nel promuovere l'importanza dei
tessuti naturali e della produzione etica, sensibilizzare genitori e bambini sul concetto di
sostenibilità e creare una connessione emotiva con i clienti in linea con gli attuali trend del
mercato dominanti. Il piano si sviluppa attraverso l’utilizzo delle piattaforme social,
l’organizzazione di eventi in collaborazione con case editrici, scuole ed enti no-profit del settore
oltre a ripensare la struttura degli store con corner dedicati e il packaging. In sintesi, attraverso
il presente progetto Harmont & Blaine Junior intende essere un punto di riferimento per le
famiglie che desiderano qualità, sostenibilità e trasparenza etica e produttiva.
In questo elaborato, si fornirà una panoramica sul welfare aziendale, i suoi servizi principali e il cambiamento di target dell'azienda E.P. S.p.A. che mira ad espandersi verso il settore privato
delle medie imprese nel Centro-Sud Italia.
E.P. S.p.A. è una società napoletana fondata negli anni '70 che opera nel settore del welfare aziendale e facility management. Il focus principale di questo paper è l 'analisi dei servizi
offerti, in particolare i buoni pasto, e il loro contesto di mercato. Si condurrà un'indagine
dettagliata sui concorrenti nel settore del welfare aziendale per valutare le opportunità̀ di ingresso e ottenere un vantaggio competitivo. L'obiettivo principale di questo documento è
dimostrare come E.P. S.p.A., con la sua esperienza nel settore pubblico, possa espandersi con successo nel mercato privato. Saranno presentate strategie chiave per raggiungere questo obiettivo, tra cui azioni di posizionamento aziendale, ridefinizione del target e strategie di marketing online e offline
Il presente progetto in collaborazione con Clayton Italia, abbigliamento moda uomo, ha come fine ultimo l'incremento della visibilità e del sell - out delle vendite online attraverso l’utilizzo delle tecniche di Gamification. Dopo un’attenta analisi di mercato e dei competitor, abbiamo individuato il posizionamento e il target di riferimento del brand. Successivamente, è stata effettuata una ricerca delle meccaniche relative alla Gamification, volta a valutare i rischi e i benefici delle dinamiche di gaming. In seguito, alla luce delle ricerche condotte si è passati allo sviluppo dell’idea alla base del progetto: la surprise box e la mystery box. Si è strutturato poi un piano comunicativo su base di un time to market specifico, composto da fasi di pre-lancio, lancio e post lancio. In conclusione, al fine di valutare l’impatto dell’idea, sono stati utilizzati KPI specifici e un prospetto di budget
Dall’avvento di Facebook, i social media sono diventati parte integrante della vita quotidiana delle persone. Le aziende hanno colto questo fenomeno, individuando nuove opportunità di business e sviluppando la propria comunicazione digitale. L’azienda Antony Morato, già presente sulle piattaforme Instagram e Facebook, ha recentemente espresso l’intenzione di lanciarsi su TikTok e in contemporanea di agire sul problema degli account unofficial che rischiano di danneggiare la brand image. A tal proposito, tramite l’impiego di strumenti di analisi e sviluppo di strategie è stato possibile rispondere alle richieste dell’azienda. Sono state elaborate delle linee guida per regolamentare la comunicazione dei retailer sui social, mentre per TikTok è stata realizzata l’analisi del target di riferimento per poi pianificare un calendario editoriale.
Il presente lavoro ha il duplice obiettivo di fornire una panoramica generale di mercato ed illustrare le principali strategie di gestione e valutazione degli NPL (Non Performing Loans). L’elaborato, nella prima fase, ripercorre il framework normativo, successivamente l’attenzione è posta sulle principali strategie di recupero crediti, declinandone tipologia, perimetro di applicabilità e scopo finale quale massimizzazione degli incassi e sostenibilità dei costi e connessi tempi di recupero. In tale fase, sono approfondite, altresì, le principali metodologie di valutazione di un portafoglio NPL, dalla fase di segmentazione alla fase di definizione del valore recuperabile in ottica disposal. Nella fase finale, sono illustrate le assumption ed i risultati derivanti dall'applicazione di un modello di pricing basato sull’attualizzazione dei flussi di cassa netti, mediante la predisposizione del business plan ed un'analisi di sensitivity sui prezzi e tassi di rendimento previsti dall’investitore.
A partire dal 30 giugno 2023, entrano in vigore le ultime novità regolamentari dell’Autorità Bancaria Europea, che integrano, nel contesto del framework di vigilanza prudenziale in materia di IRRBB, il Supervisory Outlier Test (SOT) sulla misura del margine di interesse, e aggiornano la soglia inizialmente prevista per la misura del valore economico. Al fine di poter individuare il numero di banche che sono eccessivamente esposte al rischio di tasso, ciascuna delle due misure di rischio viene rapportata al Capital Tier 1 posseduto dalla banca e confrontato con una specifica soglia, prevista dalla normativa di vigilanza, che definisce un ampio declino in termini di capitale. In questo lavoro, vengono impiegate le tecniche di misurazione dell’IRRBB allo scopo di valutare l’esposizione al rischio tasso di un ipotetico ente bancario, di cui viene fornito uno stato patrimoniale semplificato, illustrativo del suo banking book. L’analisi condotta ha evidenziato come l’ente preso in esame rispetti la soglia prevista dalla normativa sul SOT, sia per la misura del margine di interesse che per la misura del valore del patrimonio, e non possa dunque dirsi outlier.
L’elaborato affronta gli aspetti principali del principio contabile nazionale OIC 23 e del principio internazionale IFRS 15 con riferimento ai lavori in corso su ordinazione, analizzandone analogie e differenze. Successivamente, lo studio si sofferma sull’importanza per le aziende, in particolare che operano su commessa, di organizzare e strutturare un sistema di controllo di gestione che sia in grado di supportare la stima dei costi a vita intera. Inoltre, viene riportato un caso pratico basato su una società « IPE Airline S.p.A. » per analizzare due fattispecie: commesse positive e onerous contracts. Infine, sono stati esaminati i principali incarichi che un revisore deve svolgere nell’ambito della propria attività di revisione nel business di riferimento, in particolare, il focus ha riguardato due fasi : individuazione dei rischi e audit response.
Il progetto, sviluppato in collaborazione con Volvo Car Italia S.p.A. nella persona della Dott.ssa Annunziata Pintauro, ha l’obiettivo di ideare e sviluppare una proposta atta a ridefinire la people experience dei suoi dipendenti. L’elaborato approfondisce i concetti di welfare e wellbeing per delineare, sulla base di un’analisi della popolazione aziendale e dei benefit attualmente erogati, un piano diversificato articolato in due tipologie di intervento: soluzioni di welfare, da attuarsi nel lungo termine, ed iniziative di well-being, con ripercussioni sul breve e medio termine. In linea con la normativa vigente, la finalità è quella di offrire ai target soluzioni personalizzate, al contempo in grado di migliorare il clima interno, generare engagement ed impattare positivamente sull’economia generale dell’impresa, con particolare attenzione al tema della sostenibilità.
Il presente elaborato si pone l’obiettivo di proporre un’idea di Total Reward, partendo da un’analisi dell’organizzazione aziendale.
Nella prima fase, è stata esaminata l’organizzazione di Piazza Italia S.p.A. attraverso lo studio dell’organigramma, delle funzioni presenti e degli obiettivi ad esse correlati.
La seconda fase, invece, si è concentrata sulla ricerca di una metodologia innovativa di assegnazione degli obiettivi, nota come Objectives and Key Results (OKRs), maggiormente in linea con le esigenze del settore retail, emerse dallo scenario post-pandemico.
Nella fase conclusiva, si è proposta, dunque, un’idea di Total Reward, che integrasse quello già esistente con la metodologia sopracitata.
In un mercato che guarda sempre più lontano, il mondo delle risorse umane trova la sua essenza nella prossimità, intesa come connessione emotiva e valoriale con l’azienda. In quest’ottica, il presente lavoro propone un Sistema di Valutazione delle Performance Individuali per il brand, leader nel settore moda italiano, Liu-Jo UOMO, puntando alla valorizzazione delle persone e dell’azienda, in quanto luogo che fa de la crescita il proprio caposaldo. Al fine di costruire un sistema ad hoc per il brand, si è proceduto all’analisi dell’assetto organizzativo, delle esigenze e delle dinamiche interne, immedesimandosi nei suoi protagonisti, attraverso interviste, focus group e collaborazioni con gli stessi. Internazionalizzazione, digitalizzazione, engagement, formazione e potenzialità sono solo alcune delle parole chiave emerse dall’incontro tra il team e Liu-Jo UOMO. Sulla base di tale indagine, è stato scelto il target di riferimento, l’ambito di valutazione, le metodologie e quindi gli strumenti, al fine di proporre un sistema innovativo ed efficace. L’intento è di favorire la crescita professionale e personale attraverso il miglioramento delle prestazioni e di coltivare il talento, incrementando l’employee engagement e la retention.
In un mercato del lavoro in cui la war of talent è ogni giorno più intensa, diventa fondamentale per le imprese essere sempre più attrattive per i nuovi talenti e avere un’elevata retention. In questo contesto così dinamico, si inserisce Laminazione Sottile, azienda metallurgica centenaria, che sta cambiando e rinnovando tutti i processi HR, in particolare quelli legati allo sviluppo e alla crescita delle Persone.
In quest’ottica, il Project Work si pone un duplice obiettivo: il primo è la rielaborazione digitale dei processi interni, rendendoli semplici, intuitivi e di facile fruizione per tutta la popolazione aziendale. Il secondo, è l’implementazione di strategie di Employer Branding, volte a creare un’immagine e un’identità dell’azienda che si riflettano nei dipendenti e che attraggano nuove risorse che ne incarnino i valori.
Il Project work realizzato ha la finalità di creare e sviluppare un Piano di Welfare Aziendale attraverso PdR (Premio di Risultato) per la Gesan S.r.l., con l’obiettivo di incrementare la produttività, migliorare il clima aziendale e potenziare la retention, ponendo al centro la persona e i suoi bisogni. Il piano di consulenza si articola nelle seguenti fasi: presentazione aziendale, volta all’analisi del business e dell’assetto organizzativo; definizione del concetto di Welfare, evidenziando le tipologie e i relativi vantaggi sia per i dipendenti che per l’azienda, con particolare focus sul Welfare aziendale erogato dal datore di lavoro in adempimento ad un’obbligazione originata da una pattuizione sindacale per la Gesan S.r.l.; costruzione di un MBO articolato in base alle famiglie professionali presenti in azienda. Il risultato auspicato dalla creazione del piano permette all’azienda di modellarsi maggiormente in un’ottica di crescita strutturale e di rafforzare la propria capacità di attrarre nuove risorse.
Il Project Work rappresenta un tentativo empirico di ottimizzazione del processo di selezione e di trasformazione delle strategie aziendali attraverso l’analisi di variabili utili anche all’ampliamento di un modello strutturato presente in EXS Italia. L’obiettivo del lavoro è bidirezionale e mira alla predizione da un lato, e l’incremento dall’altro, del tasso di retention dei manager e la qualità della performance aziendale. La ricerca evidenzia l’importanza di fattori generazionali, di diversity e gender attraverso una raccolta quantitativa di dati relativi a trend di mercato. L’introduzione di un case study e di studi nel campo delle scienze psicologiche ha lo scopo di dimostrare praticamente gli effetti che la costruzione di un’identità sociale, un buon network, un ruolo dinamico, un’alta self-efficacy e un buon sistema di feedback esercitano sulle strategie di talent retention e performance management.
Nel Project Work è stata effettuata un'accurata analisi dei due sistemi di Performance Management attualmente in vigore nel Gruppo d'Amico, azienda italiana che figura tra i leader mondiali nel trasporto marittimo. Partendo da un quadro generale di approfondimento teorico del Performance Management e delle sue sfaccettature, è stata effettuata una comparazione tra i sistemi attuali e quelli precedentemente sviluppati dal Gruppo d'Amico rispettivamente in merito al personale di terra e a quello di bordo. In seguito, sono state poste in rilievo le differenze che esistono tra i due sistemi di valutazione: esse sono infatti sintomatiche di una distanza fisiologica tra il mondo degli uffici e quello di crew. La fase finale del progetto tenta di colmare questo iato attraverso l'elaborazione di alcune proposte da sottoporre all'azienda che si situano in un'ottica di allineamento dei due sistemi di PM.
Piano di comunicazione e marketing internazionale – la sostenibilità come dri...IPE Business School
Il presente elaborato si propone di sviluppare un piano di marketing internazionale mirato a specifici paesi dell' UE, finalizzato alla diffusione dei servizi di sostenibilità ambientale offerti dalla società Tecno Srl e ad incoraggiare la propensione a modelli di business green. Dopo una attenta analisi del contesto normativo europeo, si è proceduto delineando il country profile dei paesi in esame con un focus su tematiche ambientali, comparti economici più sviluppati e i principali competitor di Tecno Srl. Per lo sviluppo concreto della strategia di marketing sono state individuate società che presentano un sistema d’offerta complementare a quello di Tecno, con cui potenzialmente realizzare alleanze finalizzate alla distribuzione dell’innovativo prodotto KontrolON e ad integrare i servizi di consulenza e processi di audit alle aziende. E' stato sviluppato un piano di comunicazione che mira al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Nel concreto si è prevista la partecipazione a fiere internazionali e la pubblicazione di inserzioni su magazine di settore online e offline.
Lancio della nuova Linea Olympus STONE CRM per il miglioramento sismico di ed...IPE Business School
Il progetto, si propone di promuovere la nuova linea di sistemi Olympus STONE CRM, in un momento di forte crescita del settore legato alla normativa del Superbonus 110%. A tale scopo è stata condotta un’analisi di scenario al fine di definire il problema ed il target di riferimento. In seguito, in un’ottica di una strategia di inbound marketing, sono state delineate alcune proposte strategiche, in particolare: una campagna di Web Marketing, sfruttando il canale YouTube, l’organizzazione di un contest in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e la realizzazione di un evento di raccolta fondi a scopo benefico. Obiettivo: incrementare la Brand Reputation e la Brand Awareness del marchio Olympus.
La sostenibilità come leva strategica nel marketing e comunicazione – eFarma.comIPE Business School
Il presente elaborato ha l'obiettivo di analizzare il B Impact Assessment (BIA) dell’e-commerce farmaceutico eFarma.com e le strategie di benchmarking e di ecosostenibilità implementate, con il relativo piano di comunicazione omnichannel. Nella prima parte , si esaminano lo scenario di riferimento e l’azienda, con la sua storia, mission e target di clienti. Nella fase finale, sulla base delle analisi della concorrenza, del movimento B Corp e del B Impact Assessment, si è proceduto alla definizione e allo sviluppo di una strategia ecosostenibile e un piano di comunicazione omnichannel, con il fine ultimo di aumentare la brand awareness dell’azienda e di contribuire al nuovo posizionamento del brand in ambito green.
Il presente lavoro, svolto in collaborazione con Biotest Italia, ha lo scopo di migliorare alcuni attuali punti critici dell’azienda in ambito sales, gestione dello stock e dei clienti, attraverso lo sviluppo di un portale strutturato in tre aree: CRM, vetrina prodotti e area social. Per raggiungere tale scopo sono state svolte analisi sulla situazione attuale, definizione dei problemi e degli obiettivi da raggiungere, perseguiti attraverso lo sviluppo della piattaforma e di una strategia di comunicazione. Attraverso la piattaforma si avrà l’opportunità di migliorare la precisione nella gestione e la raccolta delle informazioni diminuendo l’asimmetria informativa che intercorre tra distributore ed area manager. Inoltre, si favorirà un eventuale turnover tra i distributori, laddove necessario.
Le principali attività svolte da un fondo di Venture Capital su una portfoli...IPE Business School
Il progetto è stato svolto in collaborazione con Vertis SGR, S.p.A., operante nel settore del Private Equity e Venture Capital.
L’elaborato ha ad oggetto l’analisi delle principali attività svolte da un Fondo di Venture Capital su una portfolio company. Il processo di investimento è stato esaminato mediante un focus sulle diverse fasi che lo costituiscono: scouting, screening, valutazione, term sheet, due diligence, signing, closing, monitoraggio e disinvestimento.
E' stata analizzata la potenziale azienda target Healthy hair operante nel settore dell’hair care, mediante il Venture Capital Method. Al fine di definire l’eventuale partecipazione del Fondo al capitale di rischio, è stata svolta una duplice valutazione che ha condotto al “Management case”, in cui sono state prese in considerazione le assumptions del business plan fornito dalla società, e al “Vertis case”, in cui le stesse sono state sottoposte a sensitivity analysis. Inoltre, sono state approfondite le principali clausole contrattuali oggetto di negoziazione nel term sheet.
Le principali attività svolte da un fondo di Venture Capital su una portfoli...
Project Work MIB23 e MFA23 - PwC
1. PILLAR III ON ESG RISK:
L’analisi comparativa delle strategie ESG adottate dai principali Gruppi bancari
Andrea Borrelli
Carolina Carpino
Francesco Castagna
Alessandra Garritani
Romolo Nardi
Michela Russo
MFA - MASTER IN FINANZA AVANZATA, RISK, FINTECH & BIG DATA
MIB – MASTER IN BILANCIO, AUDIT, CONTROLLING & CONSULTING
3. Logo azienda
3/16
Andrea Borrelli Carolina Carpino Francesco Castagna
Alessandra Garritani Romolo Nardi Michela Russo
Presentazione del Team
4. Logo azienda
4/16
Premessa e
obiettivi
Metodologia
Risultati
• la maggior parte delle banche presenta esposizioni verso settori che contribuiscono fortemente
al cambiamento climatico;
• sei banche su nove hanno emesso obbligazioni con la finalità di finanziare progetti
sostenibili, mentre la totalità del campione ha erogato prestiti sostenibili;
• tutte le banche stanno sviluppando strutture ad hoc adibite alla definizione, pianificazione e
gestione delle strategie ESG.
Con la Legge n. 282, 19 ottobre 2016, denominata “Accordo di Parigi”, ed entrata in vigore il 4
novembre 2016, i Paesi UE si sono impegnati ad intraprendere un percorso finalizzato a ridurre
le emissioni di CO2 che si concluderà entro il 2050 (Obiettivo net zero).
L’obiettivo del lavoro svolto ha riguardato l’analisi comparativa delle strategie ESG poste in
essere dalle Banche oggetto del campione di analisi. Le informazioni relative ai rischi ESG,
come previste dal Regolamento (UE) n. 2021/637, sono state reperite tramite i Pillar III pubblicati
al 31.12.2022.
Il campione di Banche oggetto di analisi ha riguardato le «Large Institutions», in quanto
soggette ad obbligo di disclosure on ESG risk a partire dal 31.12.2022, di cui sei italiane e tre estere.
Definito il campione si è proceduto:
• predisposizione di un Database unico;
• definizione dei Key Risk Indicator quali-quantitativi;
• analisi delle evidenze emerse.
Executive summary
5. Logo azienda
Il Regolamento (UE) n. 852/2020
5/16
High-Level Expert
Group on
sustainable
finance –
Report on financing
a sustainable
European economy
Commissione UE:
Action Plan on
Financing
Sustainable
Growth
EBA- EBA
Action plan on
sustainable
finance
Accordo di Parigi
Agenda 2030 per
lo Sviluppo
Sostenibile
Technical Expert
Group
(TEG):“Final
report on EU
Taxonomy”
EBA- Draft ITS
on Pillar 3
disclosures on
ESG risks
(consultation
paper, templates
and instructions)
EBA-Final Draft
ITS on Pillar 3
disclosures on ESG
risks (Final paper,
templates and
instructions) Phase in period
Prima disclosure
dei Template e
delle Table
Marzo 2018
Aprile 2016 Marzo 2020 Gennaio 2022 2022-2024
Gennaio 2018 Dicembre 2019 Marzo 2021 Dicembre 2022
Il Regolamento (UE) n. 575/2013
Il Regolamento 2088/2019
L'Atto Delegato (UE) n. 4987/2021
Regolamento di esecuzione n. 2453/2022
Il Regolamento (UE) n. 637/2021
Contesto di riferimento
6. Logo azienda
6/16
*Il Template 1 sarà pubblicato a partire dalla Reference Date Dicembre 2022 adottando un approccio transitorio fino a Giugno
2024
Qualitative tables
Mitigating actions
Template 1 Qualitative information on Environmental Risk
Template 2 Qualitative information on Social risk
Template 3 Qualitative information on Governance risk
31/12/22
31/12/22
31/12/22
Ref.date
Quantitative templates
Climate change Transition risk
Climate change Physical risk
Mitigating actions
Template 1 Credit quality of exposures by sector. Scope 3 Emissions.
Template 2 Loans collateralized by immovable property –by EPC
Template 3 Alignment metrics on relative scope 3 emissions
Template 4 Exposures in the banking book to top carbon-intensive firms
Template 5 Banking book, exposures subject to physical risk
Template 6- 7 - 8 GAR – Green Asset Ratio
Template 9 BTAR - Banking Book Taxonomy Alignment Ratio
Template 10 Other climate change mitigation actions
Phase-in*
31/12/22
31/12/23
31/12/22
31/12/22
Ref.date
31/12/23
30/06/24
31/12/22
WHAT
Large Institutions (che hanno emesso titoli ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato di qualsiasi Stato
membro).
Enti creditizi che rispettano uno dei requisiti elencati all’art. 4 (146) della CRR II:
§ G-SII; O-SII;
§ Uno dei tre maggiori entri nello Stato membro;
§ Totale attivo superiore/pari 30 mld €.
WHO
Di seguito si indicano i soggetti obbligati alla disclosure dei template e delle table ESG riportati successivamente in linea con il
Regolamento n. 637/2021:
Contesto di riferimento
7. Logo azienda
7/16
La sostenibilità non è più intesa come mero rispetto dell’ambiente esterno bensì riguarda una visione più ampia. Per questo, tale
concetto, viene considerato parte integrante del modello bancario italiano ed estero al fine di ridurre l’impatto ambientale della banca
stessa, agire nel rispetto dei collaboratori e dei diritti umani.
KEY INDICATORS QUANTITATIVI KEY INDICATORS QUALITATIVI
ü Incidenza delle esposizioni * sul totale attivo;
ü Rapporto delle singole categorie di esposizioni* sul totale complessivo delle stesse;
ü Peso delle classi di stadio 2 e 3 sul totale delle esposizioni verso settori che
contribuiscono fortemente al cambiamento climatico;
ü Incidenze di «tre classi di ateco» sul totale delle esposizioni verso settori che
contribuiscono fortemente al cambiamento climatico;
ü Incidenza delle esposizioni* garantite da beni immobili commerciali e residenziali e
delle garanzie ottenute acquisendone il possesso: immobili commerciali e residenziali,
sul totale complessivo;
ü Incidenze dei prestiti e delle obbligazioni non allineate alla Tassonomia Europea sul
totale complessivo;
ü Peso dei prestiti e delle obbligazioni sul totale attivo.
ü Organi coinvolti
ü Obiettivi
ü Meeting SAL interni
ü Gender equality CdA
Nel caso in esame il campione di banche analizzato riguarda sei banche italiane e tre estere.
• Bper
• Bpm
• Credem
• Intesa Sanpaolo
• Monte dei Paschi di Siena
• Unicredit
• Deutsche Bank
• Santander
• Société Générale
* verso settori che contribuiscono fortemente al cambiamento climatico e verso settori diversi da
quelli che contribuiscono fortemente al cambiamento climatico
Metodologia & analisi comparativa
8. Logo azienda
8/16
Incidenza del totale delle esposizioni verso settori che
contribuiscono fortemente al cambiamento climatico e delle
esposizioni verso settori diversi da quelli che contribuiscono
fortemente al cambiamento climatico rapportato al totale attivo
di ciascuna banca.
Rapporto delle differenti esposizioni verso settori che contribuiscono
fortemente al cambiamento climatico e non, sul totale complessivo
delle stesse.
ü L’incidenza varia da un valore del 18% ad un valore del 35%. ü Le banche presentano in media un valore maggiore delle esposizioni
verso settori che contribuiscono fortemente al cambiamento
climatico.
Metodologia & analisi comparativa
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Banca 1 Banca 2 Banca 3 Banca 4 Banca 5 Banca 6 Banca 7 Banca 8 Banca 9
Esposizioni verso settori che contribuiscono fortemente al cambiamento climatico
Esposizioni verso settori diversi da quelli che contribuiscono fortemente al cambiamento climatico
Banca 1
30%
Banca 2
35%
Banca 3
28%
Banca 4
24%
Banca 5
22%
Banca 6
30%
Banca 7
20%
Banca 8
18%
Banca 9
28%
Banca 1 Banca 2 Banca 3 Banca 4 Banca 5
Banca 6 Banca 7 Banca 8 Banca 9
9. Logo azienda
9/16
Apertura per stadio 2 e 3 delle esposizioni verso settori che contribuiscono fortemente al cambiamento climatico.
Incidenze di «tre classi di ateco» che costituiscono almeno il 70% del totale delle esposizioni verso
settori che contribuiscono fortemente al cambiamento climatico.
ü Vi è in media una maggiore incidenza
di esposizioni in stadio 2 rispetto a
quelle in stadio 3.
ü L’incidenza delle esposizioni per
classi di stadio risulta essere
mediamente in linea per tutte le
banche.
ü L’ Attività Manifatturiera ha
mediamente un peso maggiore
rispetto alle altre tipologie di
esposizioni.
ü Il Commercio all’ingrosso e
dettaglio ha in media un peso
superiore rispetto alle attività
immobiliari.
Metodologia & analisi comparativa
37%
42%
51%
25%
35% 38%
23% 20%
32%
21%
18%
26%
18%
19%
21%
29%
19%
19%
13% 11%
8%
40%
9%
10%
16%
23%
22%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
Banca 1 Banca 2 Banca 3 Banca 4 Banca 5 Banca 6 Banca 7 Banca 8 Banca 9
C Attività manifatturiera G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli L. Attività immobiliari
16%
12%
4%
13%
12%
29%
8%
10%
22%
4%
6%
2%
3% 3%
6%
4% 4%
3%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
Banca 1 Banca 2 Banca 3 Banca 4 Banca 5 Banca 6 Banca 7 Banca 8 Banca 9
STADIO_2 STADIO_3
10. Logo azienda
0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00% 70,00% 80,00% 90,00% 100,00%
Banca 1
Banca 2
Banca 3
Banca 4
Banca 5
Banca 6
Banca 7
Banca 8
Banca 9
Obbligazioni Prestiti
10/16
Rappresentazione delle esposizioni che sono finalizzate a supportare gli obiettivi di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici
ma che tuttavia non risultano in linea allo standard della Tassonomia Europea.
ü La concessione di prestiti e
l’erogazione di obbligazioni è in
media pari al 1% del totale degli
asset.
ü In media vi è una
maggiore incidenza di
prestiti per l’intero
campione.
*Si astiene dalla pubblicazione della Tab. 10 nel Pillar III
*
Incidenza degli strumenti finanziari - prestiti ed obbligazioni – sul totale dell’attivo.
Metodologia & analisi comparativa
0%
1%
2%
3%
4%
5%
6%
7%
Banca 1 Banca 2 Banca 3 Banca 4 Banca 5 Banca 6 Banca 7 Banca 8 Banca 9
Obbligazioni Prestiti Totale complessivo
11. Logo azienda
11/16
AREA
UE
AREA
UE
Incidenza delle esposizioni garantite da beni immobili commerciali e residenziali e da garanzie ottenute acquisendone il possesso: immobili
residenziali e commerciali e rappresentazione del livello di efficienza energetica dell’AREA UE
ü Vi è una maggiore incidenza di
prestiti garantiti da immobili
residenziali rispetto alle altre
due categorie in esame.
ü Vi è in media una maggiore incidenza di
esposizioni garantite in classe
energetica G rispetto a quelle in classe
A.
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
BPER BPM CREDEM DEUTSCHE INTESA MPS SOCIÉTÉ
GÉNÉRALE
UNICREDIT
Somma di A Somma di G
Metodologia & analisi comparativa
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Banca 1
Banca 2
Banca 3
Banca 4
Banca 5
Banca 6
Banca 7
Banca 8
Banca 9
AREA_UE
Di cui Garanzie ottenute acquisendone il possesso: immobili residenziali e commerciali
Di cui prestiti garantiti da immobili commerciali
Di cui prestiti garantiti da immobili residenziali
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
Banca 1 Banca 2 Banca 3 Banca 4 Banca 5 Banca 6 Banca 7 Banca 8 Banca 9
Somma di A Somma di G
12. Logo azienda
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Banca 1
Banca 2
Banca 3
Banca 4
Banca 5
Banca 6
Banca 7
Banca 8
Banca 9
AREA_NO_UE
Di cui Garanzie ottenuteacquisendone il possesso: immobili residenziali e commerciali
Di cui prestiti garantiti daimmobili commerciali
Di cui prestiti garantiti daimmobili residenziali
12/16
AREA
NO
UE
AREA
NO
UE
ü L’analisi ha interessato esclusivamente tre banche, come si
evince nel grafico, poiché le restanti risultano prive di valori
significativi.
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
BPER BPM CREDEM DEUTSCHE INTESA MPS SOCIÉTÉ
GÉNÉRALE
UNICREDIT
Somma di A Somma di G
ü Vi è una maggiore incidenza di
prestiti garantiti da immobili
commerciali e da immobili
residenziali.
Dall’analisi dell’area non UE, invece, ciò che appare è che due banche seppur operino all’estero hanno
prestiti non garantiti da immobili.
*
*
*
Incidenza delle esposizioni garantite da beni immobili commerciali e residenziali e da garanzie ottenute acquisendone il possesso: immobili
residenziali e commerciali e rappresentazione del livello di efficienza energetica dell’AREA NO UE
Metodologia & analisi comparativa
0%
1%
2%
3%
4%
5%
6%
Banca 2 Banca 3 Banca 9
Somma di A Somma di G
14. Logo azienda
40% 39%
80%
40%
30%
60% 61%
20%
60%
70%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
Banca 2 Banca 3 Banca 5 Banca 6 Banca 8
DONNE UOMINI
14/16
Rappresentazione della gender equality all’interno del Consiglio di Amministrazione
ü Le banche analizzate presentano in media
una percentuale di quote rosa omogenea
seppur inferiore al 50%.
Il grafico in esame, non ricomprende tutte le banche del campione, poiché non tutte hanno reso pubblica all’interno del Pillar III
l’informazione in oggetto.
Metodologia & analisi comparativa
15. Logo azienda
15/16
Le banche hanno in media una medesima percentuale di esposizioni verso settori che contribuiscono/che non contribuiscono
fortemente al cambiamento climatico rapportate al totale attivo, mostrando un’alta incidenza di quelle verso settori che
contribuiscono fortemente al cambiamento climatico. Per le suddette esposizioni le banche presentano una maggiore
concentrazione in «stadio 2» mentre una concentrazione meno rilevante di esposizioni in «stadio 3».
Gli strumenti finanziari, di cui prestiti ed obbligazioni non allineati alla Tassonomia Europea,
non incidono in maniera significativa sul totale dell’attivo. I prestiti presentano una percentuale
superiore delle obbligazioni per tutto il campione di banche oggetto di analisi.
Gli immobili residenziali rappresentano la tipologia di garanzia maggiormente presente nell’area UE e non
UE, mentre per ciò che concerne le garanzie ottenute acquisendone il possesso, queste rappresentano una
percentuale irrisoria. Le esposizioni presentano un livello di efficienza energetica mediamente
omogeneo per le classi analizzate.
Le banche stanno allineando le proprie strategie di business alle tematiche
ESG istituendo nuovi organi di competenza, effettuando meeting interni,
predefinendo obiettivi e garantendo una parità di genere all’interno del CdA.
Conclusioni