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Analisi	comparativa	dei	dati	derivanti	dal	
documento	di	Pillar	III	su	un	campione	di	Enti	
Significant
Francesco	D’Agostino
Valeria	Di	Lettera
Valentino	Monfreda
Armando	Pierri
Orazio	Romano
MFA	- MASTER IN FINANZA AVANZATA,	RISK,	FINTECH &	BIG DATA
Logo	azienda
2/16
- Accordi di Basilea III
- Requisiti di Capitale
- Rischio di Credito
- Rischio di Controparte
- Operazioni di Cartolarizzazione
- Rischio di Mercato
- Rischio Operativo
-Rischi di Pillar II e SREP
- Altri Rischi
Introduzione
Rischi
di Pillar I
Rischi
di Pillar II e
altri rischi
AGENDA
Logo	azienda
3/16
INTRODUZIONE Accordo di Basilea III
Logo	azienda
4/16
Accordo di Basilea III
Informativa di Pillar III ed Enti Significant oggetto d’analisi
L’analisi avente per oggetto l’informativa contenuta nei documenti di Pillar III, nell’ambito dell’Accordo di Basilea, è stata condotta alla reference date del 31
Dicembre 2019 e verte su una comparazione dei principali indicatori quantitativi e qualitativi senza riportare alcun giudizio di merito e/o modifiche ai dati ufficiali
e operando, laddove necessario, lievi rielaborazioni per finalità di confronto. L’analisi è stata svolta confrontando anche il contenuto dei template normativi
prescritti dalle linee guida EBA per la pubblicazione delle informazioni
ACCORDO DI BASILEA III
PILLAR I
Capital Requirements
PILLAR II
Supervisory Review
PILLAR III
Market Discipline
Definisce gli
obblighi di
requisiti
patrimoniali a
fronte dei rischi
di Pillar I
Prevede che le banche
si dotino di adeguati
sistemi di
misurazione e
controllo dei rischi e
della propria
adeguatezza
patrimoniale
Definisce gli
obblighi a cui gli enti
bancari sono
assoggettati in
termini di
“Disclosure” sul
capitale e sui
rischi verso i
soggetti terzi
Enti Significant oggetto di comparazione
Gli Enti Significant la cui informativa di
Pillar III è stata analizzata e posta a
confronto sono rappresentati da: Unicredit
come Globally Significant Important Bank
(G-SIB), Intesa Sanpaolo come Other
Significant Important Institution (O-SII) e
Credem come ente di medie dimensioni
855,647 816,102 47,630
TOTALE ATTIVO
(Mln Euro)
29,078 41,130 1,725
CAPITALIZZAZIONE
(Mln Euro)
UTILE D’ESERCIZIO
(Mln euro)
DIPENDENTI (#)
3,373 4,182 155
84,245 89,102 6,201
Principali Criteri di Analisi
Confronto delle informazioni pubblicate
rispetto ai template previsti dalla
normativa di vigilanza
Confronto di indicatori patrimoniali, e
di rischio (rischi di Pillar I e II), nonché
comparazione dell’esito del Supervisory
Review and Evaluation Process (SREP)
Logo	azienda
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Requisiti di Capitale
Rischio di Credito
Rischio di Controparte
Operazioni di
Cartolarizzazione
Rischio di Mercato
Rischio Operativo
REQUISITI DI
CAPITALE E
RISCHI
DI
PILLAR I
Logo	azienda
6/16
Requisiti di Capitale
Confronto dei requisiti di capitale a fronte dei rischi di Pillar I
Gli Accordi di Basilea III definiscono che, a fronte dei rischi di Pillar I, gli istituti bancari hanno l’obbligo di detenere Capitale per un ammontare pari ad almeno
l’8% dei Risk Weighted Assets (RWA). Di seguito, si riporta una panoramica dei principali rischi di Pillar I con l’evidenza dei requisiti di capitale, come da
disclosure dei documenti di Pillar III degli enti selezionati
Rischio di Credito Rischio di Controparte Cartolarizzazioni Rischio di Mercato Rischio Operativo
Rischio che una variazione
inattesa nel merito
creditizio delle controparti
generi una variazione
inattesa del valore della
posizione creditoria
Rischio che una
controparte di
un’operazione risulti
insolvente prima del
regolamento dei definitivi
flussi di cassa
Tecnica finanziaria che
consente di trasformare
crediti, in bonis e non, in
titoli di debito distribuibili
tra il pubblico dei
risparmiatori
Rischio di variazioni del
valore di mercato di uno
strumento o un portafoglio
di strumenti finanziari
connesse a variazioni
inattese delle condizioni
di mercato
Rischio di subire perdite
derivanti dalla
inadeguatezza o dalla
disfunzione di procedure,
risorse umane e sistemi
interni, oppure da eventi
esogeni
REQUISITI DI CAPITALE
RISCHI DI PILLAR I
UNICREDIT INTESA SANPAOLO CREDEM
mln € % mln € % mln € %
Rischio di Credito 23,665 78,11% 18,903 79,15% 1,020 84,60%
Rischio di Controparte 905 2,99% 571 2,39%
Rischio di Regolamento 3 0,01% - 0,00% - -
Cartolarizzazioni 259 0,86% 726 3,03%
Rischio di Mercato 745 2,46% 1,506 6,31% 27 2,25%
Rischio Operativo 2,637 8,70% 1,697 7,11% 131 10,84%
Altri elementi di calcolo 2,083 6,87% 482 2,02% 27 2,20%
Totale 30,297 100% 23,882 100% 1,206 100%
Per tutti e tre gli Enti, si nota come circa
l’80% del requisito totale di Pillar I è
rappresentato dal Rischio di Credito,
data anche la natura di banche
commerciali che essi rivestono. E’
interessante notare il peso maggiore
del Rischio di Mercato e delle
Cartolarizzazioni per Intesa Sanpaolo
rispetto a Unicredit e a Credem, la
quale, invece, rileva un maggior peso
del Rischio Operativo
Logo	azienda
7/16
Rischio di Credito
Esposizioni: approcci metodologici e distribuzione geografica
A fronte delle esposizioni rilevate per il Rischio di Credito, si riporta una disamina degli approcci metodologici adottati, vale a dire metodi standard rispetto a
metodologie IRB (Internal Rating Based)*, nonché una panoramica della distribuzione geografica di tali esposizioni a conferma del fatto che Unicredit presenta
un livello di internazionalizzazione maggiore rispetto ad Intesa Sanpaolo e Credem che risulta essere una banca prevalentemente domestica
Si rileva un’alta
comparabilità fra i
tre Enti con un lieve
maggior ricorso al
metodo IRB da parte
di Intesa Sanpaolo
62,73%
69,23%
62,98%
37,27%
30,77%
37,02%
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CRE DE M
INTE SA SA NP AOLO
UNICRE DIT
IRB Standar dizzato
Percentuali di Esposizioni per approccio metodologico
Distribuzione geografica
87,73%
6,60%
5,68%
Italia Altri Paesi europei Resto del mondo
63,79%
19,38%
12,82%
Italia Lussemburgo Slovacchia
Altri Paesi europei Resto del mondo
36,15%
9,43%
19,57%
18,13%
16,72%
Italia Austria Germania
Altri Paesi europei Resto del mondo
Unicredit Intesa Sanpaolo Credem
ESPOSIZIONI al RISCHIO di CREDITO
(mln di euro)
UNICREDIT 819,773
INTESA SANPAOLO
CREDEM
639,469
48,377
* Con il metodo standard le ponderazioni di rischio sono attribuite mediante il rating assegnato da una External Credit Assessment
Institutions (ECAI) mentre con il metodo IRB sono funzione di valutazioni interne della banca
Logo	azienda
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Rischio di Credito
Esposizioni deteriorate: Stage Allocation e NPE Ratio
Le linee guida EBA, con un aggiornamento del 2018*, prevedono obblighi di informativa sulle esposizioni deteriorate e oggetto di concessione. Di seguito si
riporta la classificazione per Stage Allocation secondo il principio contabile internazionale IFRS 9 (International Financial Reporting Standards) della classe
“Prestiti e Anticipazioni”, degli Enti in esame
Esposizioni di nuova origine o acquisizione che non
hanno subìto un significativo deterioramento del
rischio di Credito rispetto alla data di iscrizione
Esposizioni non deteriorate che hanno subìto un
significativo deterioramento del rischio di Credito
rispetto alla data di iscrizione
Esposizioni deteriorate rappresentate dalle attività
finanziarie classificate come “Sofferenze”, oppure come
“Inadempienze Probabili”
Stage 1
Stage 2
Stage 3
Si nota un’alta concentrazione di
esposizioni deteriorate verso le PMI
per Unicredit e Intesa Sanpaolo
rispetto a Credem
Classe “Prestiti e Anticipazioni”
88,03% 83,00% 91,43%
7,57% 9,65% 5,08%
4,40% 7,35% 3,49%
Stage 1
Stage 2
Stage 3
Unicredit
Intesa
Sanpaolo
Credem
Si rileva un’alta
concentrazione
nello Stage 1 per
tutti gli Istituti di
credito e un
valore di NPE
Ratio (Stage 3)
minore per
Credem rispetto
a Unicredit e
Intesa Sanpaolo
13,0%
5,4%
3,5%
21,4%
6,2%
4,7%
0,8%
3,0%
4,3%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
Soc. non finanziarie: PMI Soc. non finanziarie: non PMI Famiglie
UNICRE DIT INTE SA SA NP AOLO CRE DE M
NPE Ratio per classi di esposizione
* EBA/GL/2018/10
Logo	azienda
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Rischio di Controparte
Esposizioni: approcci metodologici e tecniche di mitigazione del rischio
Unicredit e Intesa Sanpaolo ricorrono anche a tecniche di mitigazione del rischio mediante il
meccanismo dei margini con Controparti Centrali
64 22
87
37
- K
40 K
80 K
120 K
160 K
Unicredit Intesa
Sanpaolo
Milioni
di
€
Esposizione Lorda
(Fair Value)
Derivati SFTs
6 10
56
23
- K
15 K
30 K
45 K
60 K
75 K
UniCredit Intesa
Sanpaolo
Esposizione Netta post
Collaterale
Derivati SFTs
33% 24%
67%
76%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Unicredit Intesa
Sanpaolo
EPE effettiva per strumenti finanziari
(%)
Titoli Derivati LT
Unicredit e Intesa Sanpaolo utilizzano
quasi esclusivamente un modello interno
Internal Model Method - IMM di tipo EPE
(Expected Positive Exposure); il Gruppo
Credem non adotta un modello interno,
valutando le esposizioni solo mediante il
Mark-to-Market o Mark-to-Model
Approcci
Metodologici
I tre Gruppi ricorrono ad
Accordi di netting e
collaterale. Dati i
medesimi obblighi
normativi, le
informazioni risultano
confrontabili per
Unicredit e Intesa
Sanpaolo; per Credem
viene riportato il solo
valore delle esposizioni
soggette a
compensazione
Mitigazione del
rischio
34%
57%
93%
66%
43%
7%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Unicredit Intesa
Sanpaolo
Credem
Standard IRB
Percentuali di esposizioni per approccio metodologico
I gruppi bancari in esame adottano approcci metodologici per la quantificazione dell’esposizione di tipo Mark-to-Market o Internal Model Methodo entrambi. I
prodotti finanziari oggetto di Rischio di Controparte sono rappresentati da strumenti quali derivati “Over the Counter” (OTC), Long Settlement Transaction
(inclusi nei derivati OTC) e Security Financing Transactions (SFT)
ESPOSIZIONI al RISCHIO di
CONTROPARTE
(mln di euro)
UNICREDIT 151,395
INTESA SANPAOLO
CREDEM
58,669
162
Logo	azienda
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Operazioni di Cartolarizzazione
Esposizioni: classificazione tra trading book e banking book e per tranche
Cartolarizzazioni di Terzi (dati in mln)
Senior Mezzanine Junior
Banking book 8,462 107 37
Trading book 89 - -
Cartolarizzazioni proprie (dati in mln)
Senior Mezzanine Junior
Banking book 6,503 523 927
Trading book 2,399 2 -
Unicredit Intesa Sanpaolo Credem
Portafoglio
Tranche
Portafoglio
Tranche
Portafoglio
Tranche
Portafoglio
Tranche
Portafoglio
Tranche
Cartolarizzazioni proprie (dati in mln)
Senior Mezzanine Junior
Banking book 17,363 658 781
Trading book - - -
Cartolarizzazioni di terzi (dati in mln)
Senior Mezzanine Junior
Banking book 8,478 201 74
Trading book 1,155 404 5
Pubblica un’informativa di più alto livello
con il dettaglio delle:
§ principali caratteristiche
contrattuali
§ agenzie di rating di cui si avvale per
la valutazione del merito di credito
delle operazioni
§ esposizioni ripartite in funzione delle
fasce di ponderazione del rischio
Portafoglio
Tranche
Portafoglio
Tranche
Unicredit e Intesa Sanpaolo, in linea con quanto previsto dal
Regolamento 2401, applicano per le operazioni di cartolarizzazione
originate o acquisite dal 1° gennaio 2019, i metodi SEC-IRBA, SEC-SA e
SEC-ERBA. Per le Cartolarizzazioni antecedenti il 2019 sono applicati i
metodi in vigore negli esercizi precedenti (metodo IRB e metodo
standardizzato). Credem si è avvalsa della facoltà prevista dal nuovo
Regolamento di applicare la metodologia SEC-ERBA per tutte le
Cartolarizzazioni provviste di un rating esterno.*
Metodologia di calcolo
La disamina delle operazioni di cartolarizzzione è stata condotta tenendo conto che Unicredit e Intesa Sanpolo hanno specifici obblighi di conformità alle linee
guida EBA con riferimento alle cartolarizzazioni proprie o di terzi, operando peraltro una distinzione tra il portafoglio di banking e il portafoglio di trading
comparando l’informativa a carattere maggiormente qualitativo rilevata per Credem
Esposizioni in Operazioni di
Cartolarizzazione
(mln di euro)
UNICREDIT 19,049
INTESA SANPAOLO
CREDEM
29,119
461
*Gli approcci SEC-IRBA e SEC-SA hanno la caratteristica di non avere bisogno di una valutazione esterna; per le “banche IRB” che non sono
in grado di adottare l’approccio SEC-IRBA e per le “banche SA” in alcuni casi specificati dalla normativa, è stata prevista l’applicazione di un
terzo approccio che fa ancora riferimento alle valutazioni delle agenzie esterne (c.d. SEC-ERBA)
Logo	azienda
11/16
Dalla disamina degli approcci metodologici adottati, vale a dire metodi standard rispetto a metodologie IMA (Internal Method Approach), si rileva che Unicredit e
Intesa Sanpaolo hanno sviluppato un modello interno per la stima del Rischio di Mercato differentemente da Credem che adotta interamente l’approccio
standard per il quale è disponibile un’analisi dei fattori di rischio sottostanti per tutti e tre gli Enti
Distribuzione dei fattori di rischio sottostanti il metodo standardizzato
Unicredit Intesa Sanpaolo Credem
39%
60%
1%
42%
34%
14%
9% 1%
64%
36%
§ Cartolarizzazioni
§ Rischio di tasso d’interesse
§ Rischio di cambio
§ Rischio azionario
§ Rischio di posizione su OIC
§ Rischio legato alle materie prime
Rischio di Mercato
Approcci metodologici e fattori di rischio
CREDEM
15,3% 12,5% 100%
Metodo standard*
84,7% 87,5% -
Metodo IMA*
INTESA
SANPAOLO
UNICREDIT
15%
44%
41%
24%
54%
22%
0%
20%
40%
60%
VaR SVaR IRC
Unicredit Intesa Sanpaolo
Modelli IMA: VaR, SVaR, IRC
Con riferimento al
Backtesting sul
modello, sono stati
osservati quattro e
due sforamenti di
VaR rispettivamente
per Unicredit e
Intesa Sanpaolo
* Percentuali stimate sui RWA
Logo	azienda
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Rischio Operativo
Approcci metodologici e classi di rischio
Dalla disamina degli approcci metodologici adottati, si rileva che Unicredit e Intesa Sanpaolo adottano i tre approcci previsti dalla normativa per la stima del
Rischio Operativo, con una prevalenza del metodo Avanzato differentemente da Credem che adotta interamente il metodo standard. Si riporta altresì anche
un’analisi per eventi di rischio sottostanti
Principali fonti di rischio operativo
Con riferimento all’approccio metodologico sottostante
la stima del requisito patrimoniale, Unicredit e Intesa
Sanpaolo adottano principalmente il metodo avanzato
(AMA), mentre Credem adotta il solo il metodo
standardizzato (TSA). Si procederà con una disamina
della ripartizione del requisito patrimoniale per tipologia
di evento operativo
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Credem
Intesa Sanapaolo
Unicredit
Metodo Avanzato (AMA) Metodo standardizzato (TSA) Metodo Base (BIA)
Metodologia di calcolo
Clientela, Prodotti e
Pratiche di business
Disastri e altri eventi
Esecuzione di processi
Illeciti interni
Illeciti esterni
Sistemi IT
Rapporto di lavoro
Principali fonti di rischio operativo
E1
E7
E6
E5
E2
E3
E4
Per Unicredit e Intesa Sanpaolo, nel corso del 2019, la tipologia di
evento più significativa è stata quella relativa a «Clientela, Prodotti
e Pratiche di business» che rappresenta, rispettivamente, il 76,6%
ed il 52,4% del requisito patrimoniale relativo al rischio operativo
Credem presenta tali
informazioni, non
specificando la composizione
percentuale delle perdite del
gruppo.
Il Gruppo specifica che nel
corso del 2019 la principale
fonte di rischio operativo, per
importo di perdita, è risultata
essere la tipologia di evento
«Illeciti esterni»
Credem
13%
Intesa Sanpaolo 52% 11% 16% 1,2% 4,2%
2,3%
0,1%
Unicredit 77% 16% 6% 0,5% -
E4
Banche  Eventi E1 E2 E3 E5 E7
E6
0,4%
Unicredit Intesa Sanpaolo
Logo	azienda
13/16
Altri Rischi
RISCHI
DI PILLAR II
E
ALTRI RISCHI
Rischi di Pillar II e SREP
Logo	azienda
Rischio di Tasso di Interesse
14/16
Rischi di Pillar II e Supervisory Review and Evaluation Process
Indicatori post SREP e focus su Rischio di Liquidità e Rischio di Tasso d’Interesse
In aggiunta ai requisiti di capitale previsti a fronte dei rischi di Pillar I, gli Enti sono tenuti a detenere dei requisiti di capitale aggiuntivi per i rischi
di Pillar II secondo il processo SREP, la cui composizione in termini di Total Capital Ratio richiesto ed effettivo è rappresentata di seguito. Si
riportano, inoltre, le principali informazioni relative ai Rischi di Liquidità e di Tasso di Interesse fornite dagli Enti in esame
Enti Significant
Shift sensitivity (mln di €) VaR (mln di €)
Δ NII Δ Banking book Δ Banking
book
-100bp +100bp +100bp +200bp
UNICREDIT NA 849 NA -3.377 NA
INTESA
SANPAOLO
NA 1.837 394 NA 227
CREDEM -43 67 NA NA 60
Rischio di Liquidità
Unicredit e Intesa Sanpaolo
forniscono i valori del Liquidity
Coverage Ratio (LCR) a
differenza di Credem che dà
disclosure su obiettivi e
politiche di gestione del rischio
di Liquidità senza indicare il
valore dell’LCR fornendo tuttavia
il valore delle riserve di liquidità
libere (HQLA) che si attestano a
5,9 miliardi di euro
143%
161%
UniCredit Intesa Sanpaolo
Liquidity Coverage Ratio (LCR)
- 0,38% -
- - 1,00%
0,09% 0,08% 0,008%
13,59% 12,46% 11,508%
8,00% 8,00% 8,00%
2,00% 1,50% -
2,50% 2,50% 2,50%
1,00% - -
17,69% 17,65% 15,52%
Requisito minimo di Pillar I
Requisito aggiuntivo di PillarI I
Capital Conservation Buffer
G-SII Buffer
O-SII Buffer
Riserva a fronte del rischio
sistemico
Countercyclical Capital Buffer
Total Capital Ratio (esito
SREP)
Total Capital Ratio effettivo
Ratio effettivi e post SREP
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15/16
Per tutti e tre gli Enti viene incluso nelle
componenti del rischio operativo. Intesa
Sanpaolo presenta informazioni aggiuntive
relative alle metodologie di identificazione delle
esposizioni annuali tramite le Funzioni Tecniche
e la Funzione Cybersecurity. Per Unicredit e
Credem non è presente una disclosure
specifica
Climate
Risk
Rischio
Strategico
Rischio
Informatico
Rischio
sugli
Immobili di
Proprietà
Rischio
Reputazio-
nale
Rischio
Legale
Rischi
Connessi a
Terze Parti
Altri
Rischi
Intesa Sanpaolo presenta disclosure in
merito alle policy e procedure adottate
per monitorare tale rischio. Il rischio
strategico viene valutato anche nell'ambito
di prove di stress per cogliere le relazioni
tra le variazioni dello scenario economico
e il business risultante dalla pianificazione.
Per Unicredit e Credem non è presente
alcuna disclosure
Per Intesa Sanpaolo sono presenti
informazioni relative alla diffusione di
rendicontazione trasparente in materia di rischi
e opportunità legate al cambiamento climatico.
Per Unicredit e Credem non è presente alcuna
disclosure
Intesa Sanpaolo pubblica informazioni relative alle
modalità di contenimento dei rischi derivanti da terze parti:
nell'ambito delle esternalizzazioni attraverso un'adeguata
selezione, un processo di on-boarding definito e un
monitoraggio costante. Per Unicredit e Credem non è
presente alcuna disclosure
Intesa Sanpaolo presenta informazioni ad hoc relative alla
gestione di tale rischio, perseguita tramite strutture
organizzative con specifici compiti di promozione e protezione
dell’immagine aziendale, attraverso processi dedicati di
identificazione e valutazione e alla realizzazione di specifici flussi
di reporting. Per Unicredit e Credem non è presente alcuna
disclosure
Intesa Sanpaolo presenta informazioni
sulla gestione di tale rischio,tramite il
calcolo del capitale economico in base alla
volatilità degli indici di prezzi immobiliari e
della tipologia di esposizione prevalente
nel portafoglio immobiliare del Gruppo. Per
Unicredit e Credem non è presente
alcuna disclosure
Nessuna disclosure per i tre Gruppi
Panoramica degli altri rischi connessi all’attività di
intermediazione bancaria e alla relativa Disclosure
da parte degli Enti oggetto di analisi.
In particolare, il Gruppo Intesa Sanpaolo fornisce
informazioni più dettagliate riguardo alla definizione
e alla gestione di tali rischi. In linea con la Survey
“EBA Report on Assessment of Institutions’ Pillar 3
Disclosures”
Altri Rischi
Informazioni qualitative su altri rischi oggetto d’analisi
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16/16
Grazie
per
l’attenzione
Francesco	D’Agostino
Valeria	Di	Lettera
Valentino	Monfreda
Armando	Pierri
Orazio	Romano

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Analisi comparativa dei dati derivanti dal documento di Pillar III su un campione di Enti Significant PW - IPE 2020

  • 2. Logo azienda 2/16 - Accordi di Basilea III - Requisiti di Capitale - Rischio di Credito - Rischio di Controparte - Operazioni di Cartolarizzazione - Rischio di Mercato - Rischio Operativo -Rischi di Pillar II e SREP - Altri Rischi Introduzione Rischi di Pillar I Rischi di Pillar II e altri rischi AGENDA
  • 4. Logo azienda 4/16 Accordo di Basilea III Informativa di Pillar III ed Enti Significant oggetto d’analisi L’analisi avente per oggetto l’informativa contenuta nei documenti di Pillar III, nell’ambito dell’Accordo di Basilea, è stata condotta alla reference date del 31 Dicembre 2019 e verte su una comparazione dei principali indicatori quantitativi e qualitativi senza riportare alcun giudizio di merito e/o modifiche ai dati ufficiali e operando, laddove necessario, lievi rielaborazioni per finalità di confronto. L’analisi è stata svolta confrontando anche il contenuto dei template normativi prescritti dalle linee guida EBA per la pubblicazione delle informazioni ACCORDO DI BASILEA III PILLAR I Capital Requirements PILLAR II Supervisory Review PILLAR III Market Discipline Definisce gli obblighi di requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di Pillar I Prevede che le banche si dotino di adeguati sistemi di misurazione e controllo dei rischi e della propria adeguatezza patrimoniale Definisce gli obblighi a cui gli enti bancari sono assoggettati in termini di “Disclosure” sul capitale e sui rischi verso i soggetti terzi Enti Significant oggetto di comparazione Gli Enti Significant la cui informativa di Pillar III è stata analizzata e posta a confronto sono rappresentati da: Unicredit come Globally Significant Important Bank (G-SIB), Intesa Sanpaolo come Other Significant Important Institution (O-SII) e Credem come ente di medie dimensioni 855,647 816,102 47,630 TOTALE ATTIVO (Mln Euro) 29,078 41,130 1,725 CAPITALIZZAZIONE (Mln Euro) UTILE D’ESERCIZIO (Mln euro) DIPENDENTI (#) 3,373 4,182 155 84,245 89,102 6,201 Principali Criteri di Analisi Confronto delle informazioni pubblicate rispetto ai template previsti dalla normativa di vigilanza Confronto di indicatori patrimoniali, e di rischio (rischi di Pillar I e II), nonché comparazione dell’esito del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP)
  • 5. Logo azienda 5/16 Requisiti di Capitale Rischio di Credito Rischio di Controparte Operazioni di Cartolarizzazione Rischio di Mercato Rischio Operativo REQUISITI DI CAPITALE E RISCHI DI PILLAR I
  • 6. Logo azienda 6/16 Requisiti di Capitale Confronto dei requisiti di capitale a fronte dei rischi di Pillar I Gli Accordi di Basilea III definiscono che, a fronte dei rischi di Pillar I, gli istituti bancari hanno l’obbligo di detenere Capitale per un ammontare pari ad almeno l’8% dei Risk Weighted Assets (RWA). Di seguito, si riporta una panoramica dei principali rischi di Pillar I con l’evidenza dei requisiti di capitale, come da disclosure dei documenti di Pillar III degli enti selezionati Rischio di Credito Rischio di Controparte Cartolarizzazioni Rischio di Mercato Rischio Operativo Rischio che una variazione inattesa nel merito creditizio delle controparti generi una variazione inattesa del valore della posizione creditoria Rischio che una controparte di un’operazione risulti insolvente prima del regolamento dei definitivi flussi di cassa Tecnica finanziaria che consente di trasformare crediti, in bonis e non, in titoli di debito distribuibili tra il pubblico dei risparmiatori Rischio di variazioni del valore di mercato di uno strumento o un portafoglio di strumenti finanziari connesse a variazioni inattese delle condizioni di mercato Rischio di subire perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni REQUISITI DI CAPITALE RISCHI DI PILLAR I UNICREDIT INTESA SANPAOLO CREDEM mln € % mln € % mln € % Rischio di Credito 23,665 78,11% 18,903 79,15% 1,020 84,60% Rischio di Controparte 905 2,99% 571 2,39% Rischio di Regolamento 3 0,01% - 0,00% - - Cartolarizzazioni 259 0,86% 726 3,03% Rischio di Mercato 745 2,46% 1,506 6,31% 27 2,25% Rischio Operativo 2,637 8,70% 1,697 7,11% 131 10,84% Altri elementi di calcolo 2,083 6,87% 482 2,02% 27 2,20% Totale 30,297 100% 23,882 100% 1,206 100% Per tutti e tre gli Enti, si nota come circa l’80% del requisito totale di Pillar I è rappresentato dal Rischio di Credito, data anche la natura di banche commerciali che essi rivestono. E’ interessante notare il peso maggiore del Rischio di Mercato e delle Cartolarizzazioni per Intesa Sanpaolo rispetto a Unicredit e a Credem, la quale, invece, rileva un maggior peso del Rischio Operativo
  • 7. Logo azienda 7/16 Rischio di Credito Esposizioni: approcci metodologici e distribuzione geografica A fronte delle esposizioni rilevate per il Rischio di Credito, si riporta una disamina degli approcci metodologici adottati, vale a dire metodi standard rispetto a metodologie IRB (Internal Rating Based)*, nonché una panoramica della distribuzione geografica di tali esposizioni a conferma del fatto che Unicredit presenta un livello di internazionalizzazione maggiore rispetto ad Intesa Sanpaolo e Credem che risulta essere una banca prevalentemente domestica Si rileva un’alta comparabilità fra i tre Enti con un lieve maggior ricorso al metodo IRB da parte di Intesa Sanpaolo 62,73% 69,23% 62,98% 37,27% 30,77% 37,02% 0% 20% 40% 60% 80% 100% CRE DE M INTE SA SA NP AOLO UNICRE DIT IRB Standar dizzato Percentuali di Esposizioni per approccio metodologico Distribuzione geografica 87,73% 6,60% 5,68% Italia Altri Paesi europei Resto del mondo 63,79% 19,38% 12,82% Italia Lussemburgo Slovacchia Altri Paesi europei Resto del mondo 36,15% 9,43% 19,57% 18,13% 16,72% Italia Austria Germania Altri Paesi europei Resto del mondo Unicredit Intesa Sanpaolo Credem ESPOSIZIONI al RISCHIO di CREDITO (mln di euro) UNICREDIT 819,773 INTESA SANPAOLO CREDEM 639,469 48,377 * Con il metodo standard le ponderazioni di rischio sono attribuite mediante il rating assegnato da una External Credit Assessment Institutions (ECAI) mentre con il metodo IRB sono funzione di valutazioni interne della banca
  • 8. Logo azienda 8/16 Rischio di Credito Esposizioni deteriorate: Stage Allocation e NPE Ratio Le linee guida EBA, con un aggiornamento del 2018*, prevedono obblighi di informativa sulle esposizioni deteriorate e oggetto di concessione. Di seguito si riporta la classificazione per Stage Allocation secondo il principio contabile internazionale IFRS 9 (International Financial Reporting Standards) della classe “Prestiti e Anticipazioni”, degli Enti in esame Esposizioni di nuova origine o acquisizione che non hanno subìto un significativo deterioramento del rischio di Credito rispetto alla data di iscrizione Esposizioni non deteriorate che hanno subìto un significativo deterioramento del rischio di Credito rispetto alla data di iscrizione Esposizioni deteriorate rappresentate dalle attività finanziarie classificate come “Sofferenze”, oppure come “Inadempienze Probabili” Stage 1 Stage 2 Stage 3 Si nota un’alta concentrazione di esposizioni deteriorate verso le PMI per Unicredit e Intesa Sanpaolo rispetto a Credem Classe “Prestiti e Anticipazioni” 88,03% 83,00% 91,43% 7,57% 9,65% 5,08% 4,40% 7,35% 3,49% Stage 1 Stage 2 Stage 3 Unicredit Intesa Sanpaolo Credem Si rileva un’alta concentrazione nello Stage 1 per tutti gli Istituti di credito e un valore di NPE Ratio (Stage 3) minore per Credem rispetto a Unicredit e Intesa Sanpaolo 13,0% 5,4% 3,5% 21,4% 6,2% 4,7% 0,8% 3,0% 4,3% 0% 5% 10% 15% 20% 25% Soc. non finanziarie: PMI Soc. non finanziarie: non PMI Famiglie UNICRE DIT INTE SA SA NP AOLO CRE DE M NPE Ratio per classi di esposizione * EBA/GL/2018/10
  • 9. Logo azienda 9/16 Rischio di Controparte Esposizioni: approcci metodologici e tecniche di mitigazione del rischio Unicredit e Intesa Sanpaolo ricorrono anche a tecniche di mitigazione del rischio mediante il meccanismo dei margini con Controparti Centrali 64 22 87 37 - K 40 K 80 K 120 K 160 K Unicredit Intesa Sanpaolo Milioni di € Esposizione Lorda (Fair Value) Derivati SFTs 6 10 56 23 - K 15 K 30 K 45 K 60 K 75 K UniCredit Intesa Sanpaolo Esposizione Netta post Collaterale Derivati SFTs 33% 24% 67% 76% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Unicredit Intesa Sanpaolo EPE effettiva per strumenti finanziari (%) Titoli Derivati LT Unicredit e Intesa Sanpaolo utilizzano quasi esclusivamente un modello interno Internal Model Method - IMM di tipo EPE (Expected Positive Exposure); il Gruppo Credem non adotta un modello interno, valutando le esposizioni solo mediante il Mark-to-Market o Mark-to-Model Approcci Metodologici I tre Gruppi ricorrono ad Accordi di netting e collaterale. Dati i medesimi obblighi normativi, le informazioni risultano confrontabili per Unicredit e Intesa Sanpaolo; per Credem viene riportato il solo valore delle esposizioni soggette a compensazione Mitigazione del rischio 34% 57% 93% 66% 43% 7% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Unicredit Intesa Sanpaolo Credem Standard IRB Percentuali di esposizioni per approccio metodologico I gruppi bancari in esame adottano approcci metodologici per la quantificazione dell’esposizione di tipo Mark-to-Market o Internal Model Methodo entrambi. I prodotti finanziari oggetto di Rischio di Controparte sono rappresentati da strumenti quali derivati “Over the Counter” (OTC), Long Settlement Transaction (inclusi nei derivati OTC) e Security Financing Transactions (SFT) ESPOSIZIONI al RISCHIO di CONTROPARTE (mln di euro) UNICREDIT 151,395 INTESA SANPAOLO CREDEM 58,669 162
  • 10. Logo azienda 10/16 Operazioni di Cartolarizzazione Esposizioni: classificazione tra trading book e banking book e per tranche Cartolarizzazioni di Terzi (dati in mln) Senior Mezzanine Junior Banking book 8,462 107 37 Trading book 89 - - Cartolarizzazioni proprie (dati in mln) Senior Mezzanine Junior Banking book 6,503 523 927 Trading book 2,399 2 - Unicredit Intesa Sanpaolo Credem Portafoglio Tranche Portafoglio Tranche Portafoglio Tranche Portafoglio Tranche Portafoglio Tranche Cartolarizzazioni proprie (dati in mln) Senior Mezzanine Junior Banking book 17,363 658 781 Trading book - - - Cartolarizzazioni di terzi (dati in mln) Senior Mezzanine Junior Banking book 8,478 201 74 Trading book 1,155 404 5 Pubblica un’informativa di più alto livello con il dettaglio delle: § principali caratteristiche contrattuali § agenzie di rating di cui si avvale per la valutazione del merito di credito delle operazioni § esposizioni ripartite in funzione delle fasce di ponderazione del rischio Portafoglio Tranche Portafoglio Tranche Unicredit e Intesa Sanpaolo, in linea con quanto previsto dal Regolamento 2401, applicano per le operazioni di cartolarizzazione originate o acquisite dal 1° gennaio 2019, i metodi SEC-IRBA, SEC-SA e SEC-ERBA. Per le Cartolarizzazioni antecedenti il 2019 sono applicati i metodi in vigore negli esercizi precedenti (metodo IRB e metodo standardizzato). Credem si è avvalsa della facoltà prevista dal nuovo Regolamento di applicare la metodologia SEC-ERBA per tutte le Cartolarizzazioni provviste di un rating esterno.* Metodologia di calcolo La disamina delle operazioni di cartolarizzzione è stata condotta tenendo conto che Unicredit e Intesa Sanpolo hanno specifici obblighi di conformità alle linee guida EBA con riferimento alle cartolarizzazioni proprie o di terzi, operando peraltro una distinzione tra il portafoglio di banking e il portafoglio di trading comparando l’informativa a carattere maggiormente qualitativo rilevata per Credem Esposizioni in Operazioni di Cartolarizzazione (mln di euro) UNICREDIT 19,049 INTESA SANPAOLO CREDEM 29,119 461 *Gli approcci SEC-IRBA e SEC-SA hanno la caratteristica di non avere bisogno di una valutazione esterna; per le “banche IRB” che non sono in grado di adottare l’approccio SEC-IRBA e per le “banche SA” in alcuni casi specificati dalla normativa, è stata prevista l’applicazione di un terzo approccio che fa ancora riferimento alle valutazioni delle agenzie esterne (c.d. SEC-ERBA)
  • 11. Logo azienda 11/16 Dalla disamina degli approcci metodologici adottati, vale a dire metodi standard rispetto a metodologie IMA (Internal Method Approach), si rileva che Unicredit e Intesa Sanpaolo hanno sviluppato un modello interno per la stima del Rischio di Mercato differentemente da Credem che adotta interamente l’approccio standard per il quale è disponibile un’analisi dei fattori di rischio sottostanti per tutti e tre gli Enti Distribuzione dei fattori di rischio sottostanti il metodo standardizzato Unicredit Intesa Sanpaolo Credem 39% 60% 1% 42% 34% 14% 9% 1% 64% 36% § Cartolarizzazioni § Rischio di tasso d’interesse § Rischio di cambio § Rischio azionario § Rischio di posizione su OIC § Rischio legato alle materie prime Rischio di Mercato Approcci metodologici e fattori di rischio CREDEM 15,3% 12,5% 100% Metodo standard* 84,7% 87,5% - Metodo IMA* INTESA SANPAOLO UNICREDIT 15% 44% 41% 24% 54% 22% 0% 20% 40% 60% VaR SVaR IRC Unicredit Intesa Sanpaolo Modelli IMA: VaR, SVaR, IRC Con riferimento al Backtesting sul modello, sono stati osservati quattro e due sforamenti di VaR rispettivamente per Unicredit e Intesa Sanpaolo * Percentuali stimate sui RWA
  • 12. Logo azienda 12/16 Rischio Operativo Approcci metodologici e classi di rischio Dalla disamina degli approcci metodologici adottati, si rileva che Unicredit e Intesa Sanpaolo adottano i tre approcci previsti dalla normativa per la stima del Rischio Operativo, con una prevalenza del metodo Avanzato differentemente da Credem che adotta interamente il metodo standard. Si riporta altresì anche un’analisi per eventi di rischio sottostanti Principali fonti di rischio operativo Con riferimento all’approccio metodologico sottostante la stima del requisito patrimoniale, Unicredit e Intesa Sanpaolo adottano principalmente il metodo avanzato (AMA), mentre Credem adotta il solo il metodo standardizzato (TSA). Si procederà con una disamina della ripartizione del requisito patrimoniale per tipologia di evento operativo 0% 20% 40% 60% 80% 100% Credem Intesa Sanapaolo Unicredit Metodo Avanzato (AMA) Metodo standardizzato (TSA) Metodo Base (BIA) Metodologia di calcolo Clientela, Prodotti e Pratiche di business Disastri e altri eventi Esecuzione di processi Illeciti interni Illeciti esterni Sistemi IT Rapporto di lavoro Principali fonti di rischio operativo E1 E7 E6 E5 E2 E3 E4 Per Unicredit e Intesa Sanpaolo, nel corso del 2019, la tipologia di evento più significativa è stata quella relativa a «Clientela, Prodotti e Pratiche di business» che rappresenta, rispettivamente, il 76,6% ed il 52,4% del requisito patrimoniale relativo al rischio operativo Credem presenta tali informazioni, non specificando la composizione percentuale delle perdite del gruppo. Il Gruppo specifica che nel corso del 2019 la principale fonte di rischio operativo, per importo di perdita, è risultata essere la tipologia di evento «Illeciti esterni» Credem 13% Intesa Sanpaolo 52% 11% 16% 1,2% 4,2% 2,3% 0,1% Unicredit 77% 16% 6% 0,5% - E4 Banche Eventi E1 E2 E3 E5 E7 E6 0,4% Unicredit Intesa Sanpaolo
  • 13. Logo azienda 13/16 Altri Rischi RISCHI DI PILLAR II E ALTRI RISCHI Rischi di Pillar II e SREP
  • 14. Logo azienda Rischio di Tasso di Interesse 14/16 Rischi di Pillar II e Supervisory Review and Evaluation Process Indicatori post SREP e focus su Rischio di Liquidità e Rischio di Tasso d’Interesse In aggiunta ai requisiti di capitale previsti a fronte dei rischi di Pillar I, gli Enti sono tenuti a detenere dei requisiti di capitale aggiuntivi per i rischi di Pillar II secondo il processo SREP, la cui composizione in termini di Total Capital Ratio richiesto ed effettivo è rappresentata di seguito. Si riportano, inoltre, le principali informazioni relative ai Rischi di Liquidità e di Tasso di Interesse fornite dagli Enti in esame Enti Significant Shift sensitivity (mln di €) VaR (mln di €) Δ NII Δ Banking book Δ Banking book -100bp +100bp +100bp +200bp UNICREDIT NA 849 NA -3.377 NA INTESA SANPAOLO NA 1.837 394 NA 227 CREDEM -43 67 NA NA 60 Rischio di Liquidità Unicredit e Intesa Sanpaolo forniscono i valori del Liquidity Coverage Ratio (LCR) a differenza di Credem che dà disclosure su obiettivi e politiche di gestione del rischio di Liquidità senza indicare il valore dell’LCR fornendo tuttavia il valore delle riserve di liquidità libere (HQLA) che si attestano a 5,9 miliardi di euro 143% 161% UniCredit Intesa Sanpaolo Liquidity Coverage Ratio (LCR) - 0,38% - - - 1,00% 0,09% 0,08% 0,008% 13,59% 12,46% 11,508% 8,00% 8,00% 8,00% 2,00% 1,50% - 2,50% 2,50% 2,50% 1,00% - - 17,69% 17,65% 15,52% Requisito minimo di Pillar I Requisito aggiuntivo di PillarI I Capital Conservation Buffer G-SII Buffer O-SII Buffer Riserva a fronte del rischio sistemico Countercyclical Capital Buffer Total Capital Ratio (esito SREP) Total Capital Ratio effettivo Ratio effettivi e post SREP
  • 15. Logo azienda 15/16 Per tutti e tre gli Enti viene incluso nelle componenti del rischio operativo. Intesa Sanpaolo presenta informazioni aggiuntive relative alle metodologie di identificazione delle esposizioni annuali tramite le Funzioni Tecniche e la Funzione Cybersecurity. Per Unicredit e Credem non è presente una disclosure specifica Climate Risk Rischio Strategico Rischio Informatico Rischio sugli Immobili di Proprietà Rischio Reputazio- nale Rischio Legale Rischi Connessi a Terze Parti Altri Rischi Intesa Sanpaolo presenta disclosure in merito alle policy e procedure adottate per monitorare tale rischio. Il rischio strategico viene valutato anche nell'ambito di prove di stress per cogliere le relazioni tra le variazioni dello scenario economico e il business risultante dalla pianificazione. Per Unicredit e Credem non è presente alcuna disclosure Per Intesa Sanpaolo sono presenti informazioni relative alla diffusione di rendicontazione trasparente in materia di rischi e opportunità legate al cambiamento climatico. Per Unicredit e Credem non è presente alcuna disclosure Intesa Sanpaolo pubblica informazioni relative alle modalità di contenimento dei rischi derivanti da terze parti: nell'ambito delle esternalizzazioni attraverso un'adeguata selezione, un processo di on-boarding definito e un monitoraggio costante. Per Unicredit e Credem non è presente alcuna disclosure Intesa Sanpaolo presenta informazioni ad hoc relative alla gestione di tale rischio, perseguita tramite strutture organizzative con specifici compiti di promozione e protezione dell’immagine aziendale, attraverso processi dedicati di identificazione e valutazione e alla realizzazione di specifici flussi di reporting. Per Unicredit e Credem non è presente alcuna disclosure Intesa Sanpaolo presenta informazioni sulla gestione di tale rischio,tramite il calcolo del capitale economico in base alla volatilità degli indici di prezzi immobiliari e della tipologia di esposizione prevalente nel portafoglio immobiliare del Gruppo. Per Unicredit e Credem non è presente alcuna disclosure Nessuna disclosure per i tre Gruppi Panoramica degli altri rischi connessi all’attività di intermediazione bancaria e alla relativa Disclosure da parte degli Enti oggetto di analisi. In particolare, il Gruppo Intesa Sanpaolo fornisce informazioni più dettagliate riguardo alla definizione e alla gestione di tali rischi. In linea con la Survey “EBA Report on Assessment of Institutions’ Pillar 3 Disclosures” Altri Rischi Informazioni qualitative su altri rischi oggetto d’analisi