Convegno scientifico Istat Aula Magna
Le imprese italiane e lo sviluppo sostenibile.
Nuove evidenze statistiche e analisi per valutare il cambiamento
Roma, 23 ottobre 2018
L. Guzzabocca, La filiera di fornitura e il social procurement
1. OSSERVATORIO SOSTENIBILITÀ
Supply Chain 2017 (OSSC)
Luca Guzzabocca
PLEF | Acquisti & Sostenibilità
LE IMPRESE ITALIANE
E LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Convegno Scientifico Roma, 23 ottobre 2018
2. La Supply Chain Sostenibile nei Rendiconti CSR
Le fonti di informazione utilizzate sono esclusivamente pubbliche, non vengono effettuate
interviste dirette con le imprese e non vengono utilizzati questionari.
Le fonti pubbliche di valutazione sono:
• Bilanci annuali
• Codici Etici e di Condotta
• Rendiconto annuale di Sostenibilità ambientale, sociale, economica ed etica
(varie tipologie: Report di Sostenibilità, Bilancio Sociale, Bilancio Ambientale, Report
CSR , Bilancio Integrato, Progress Report, Citizenship Report, etc.)
• Sezioni per acquisti, logistica, fornitori, sostenibilità, ambiente, etica, area
stampa, e specifici altri del sito web ufficiale dell’Impresa
• Documenti disponibili nel sito web ufficiale dell’Impresa (policy, codici, linea
guida, award e riconoscimenti, etc)
• Portali fornitori
La Metodologia
2
3. La Supply Chain Sostenibile nei Rendiconti CSR
Sono stati individuati 33 fattori per valutare in modo puntuale il livello di “maturità” della
sostenibilità della Supply Chain. Sono state identificate quattro categorie (con importanza
decrescente) di classificazione dei 33 fattori di analisi della sostenibilità della Supply
Chain con associati i range di peso (decrescente) attribuito ai vari fattori: Fondamentali,
Abilitanti, Procedurali e Implementativi.
L'individuazione e la revisione dei fattori è frutto del know-how degli esperti del Board of
Directors di Acquisti & Sostenibilità, dell'esperienza complessiva maturata nel corso di 10
anni di impegno sul tema, ed in relazione a varie fonti di ispirazione tra cui ad esempio:
ISO 20400, categorie del GRI, Global Compact-UN, ISO 26000 e i Sustainable
Development Goals.
La Metodologia
3
4. La Supply Chain Sostenibile nei Rendiconti CSR
Il nuovo universo di
riferimento: 135 Imprese a
livello Europeo
4| Le Imprese coinvolte
Questa edizione ha come oggetto 135 imprese europee, di cui 83 italiane, diverse
per settore economico, dimensione di fatturato e numero di dipendenti.
Sono più di 30 i settori economici e 14 i Paesi coinvolti nell’analisi.
Perimetro
La pubblicazione dei 135 rendiconti analizzati ricade nel periodo 1 gennaio - 31 agosto
2016.
Sono state analizzate 11.411 pagine, di cui 390 sono quelle dedicate alla catena di
fornitura.
5. La Supply Chain Sostenibile nei Rendiconti CSR
• Il 96% delle Imprese analizzate ha un codice di condotta e/o un codice etico che
fa riferimento alla relazione con i fornitori. Tuttavia solo 40 su 135 Imprese hanno
un documento specifico e molto dettagliato per la relazione coi i fornitori.
• il 66,6% delle Imprese ha una o più politiche di sostenibilità per gli acquisti e la
catena di fornitura mentre il 86,6% ha definito i suoi impegni nella catena di
fornitura.
• Il 51,1% hanno programmi di coinvolgimento e formazione dei propri
dipendenti sui temi della sostenibilità ed in particolare verso quella relativa alla
catena di fornitura. Solo il 13,3% delle Imprese ha alcune risorse umane dedicate
a tempo parziale o pieno per gestire i programmi di sostenibilità della catena di
fornitura.
Il 96% delle Imprese
considera i fornitori nel
proprio codice di condotta
e/o codice etico.
Una percentuale interessante, il
66,6%, ha politiche di
sostenibilità per gli acquisti e
per la catena di fornitura.
Solo il 13,3% delle Imprese
ha risorse umane dedicate
pienamente alla gestione
della catena di fornitura
sostenibile.
.
5| Executive Summary
Executive Summary
6. La Supply Chain Sostenibile nei Rendiconti CSR
Lo strumento di valutazione
della sostenibilità dei fornitori
più diffuso è la piattaforma
Ecovadis.
L’audit dei fornitori è molto
diffuso tra le imprese anche in
forma di consorzio di settore.
Logistica e mobilità sostenibile
sono un’area anche di
riduzione costi a breve
termine e quindi molto
«attiva».
6| Executive Summary
• L’82,2% dichiara di valutare i fornitori secondo criteri di sostenibilità, tuttavia solo il
22,9% ha strumenti per la valutazione oggettiva e quantitativa, come ad
esempio la piattaforma Ecovadis oppure quella di Sedex.
• Il 66,6% ha programmi di auditing dei fornitori, spesso come co-operazione tra
diverse Imprese dello stesso settore e fronte di un unico framework; un fenomeno in
espansione e che riduce i molteplici interventi sullo stesso fornitore, ne aumenta
l’uniformità di approccio, oltretutto riducendone i costi di gestione.
• Il 63,7% realizza progetti ed iniziative per ottimizzare e razionalizzare la
mobilità del personale e la logistica delle merci in ottica di sostenibilità
ambientale e sociale. La riduzione dei costi è una leva fondamentale che muove le
azioni in questa area, infatti il lavoro remoto, i sistemi di imballaggio e i trasporti sono
temi sui quale è possibile ottenere significative efficienze economiche.
Executive Summary
7. La Supply Chain Sostenibile nei Rendiconti CSR
Gli indicatori di prestazione
sono diffusi tra le Imprese,
tuttavia spesso sono
qualitativamente generici e
soprattutto non per la
misurazione di programmi
strutturali.
7| Executive Summary
• Il 63% dispone di indicatori di prestazione per la sostenibilità della catena di
fornitura, tuttavia la qualità passa da un livello basico (ad esempio: il numero di
fornitori che hanno firmato il codice etico, le certificazioni ambientali e sociali possedute
dai fornitori, il fatturato di acquisto di prodotti green o di quelli con certificati ed etichette)
ad un livello avanzato (ad esempio: il rating di sostenibilità dei materiali e servizi
acquistati, la percentuale di fornitori formata su temi di sostenibilità, il rating CSR dei
fornitori, il numero di idee innovative sostenibili avviate con i fornitori, la riduzione di
emissioni in atmosfera lungo la catena di fornitura dei fornitori). Solo 7 Imprese hanno
un livello avanzato, cioè con un maggiore dettaglio e una consistenza effettiva di ciò
che viene misurato.
Executive Summary
8. La Supply Chain Sostenibile nei Rendiconti CSR
Cresce molto la qualità e la
quantità delle collaborazioni
dei settori economici per
diverse attività congiunte nella
catena di fornitura: dalla
valutazione di fornitori, ai
codici etici standard,
all’auditing, fino a progetti
specifici.
8| Executive Summary
• Una tendenza molto diffusa e crescente è quella della collaborazione tra
Imprese dello stesso settore: si creano iniziative congiunte e quindi si condividono
piattaforme di valutazione dei fornitori, come l’iniziativa E-Tasc per il settore ICT e
quella Together for Sustainability nel settore chimico. Questo crea uniformità di
processi, ottimizzazione di risorse e costi.
• Senz’altro il principio che «l’unione fa la forza» è largamente diffuso anche per le
tematiche di sostenibilità della catena di fornitura. Il numero elevato di fornitori e
la loro diffusione globale, la complessità della catene di fornitura, le regolamentazioni
crescenti, la ricerca di opportunità condivise per l’ottimizzazione e uniformità dei
processi di valutazione de fornitori, come anche la riduzione dei costi e delle risorse da
impegnare costituiscono l’acceleratore per attività consortili tra Imprese dello stesso
settore. E’ senza dubbio un interessante evoluzione e molto positiva.
Executive Summary
9. La Supply Chain Sostenibile nei Rendiconti CSR | Gli esiti dell’analisi e le valutazioni 9
Punteggio medio per settore economico
Il punteggio medio più alto è nel settore Retailers e Automotive.
Il punteggio più basso nella categoria Aviation, Logistic and Tourism.
0
100
200
300
400
500
600
700
800
10. La Supply Chain Sostenibile nei Rendiconti CSR
Punteggio medio per nazione
| Gli esiti dell’analisi e le valutazioni 10
0
100
200
300
400
500
600
700
800
Il punteggio medio più alto è stato realizzato in Germania, seguita da Svezia e Svizzera.
12. La Supply Chain Sostenibile nei Rendiconti CSR
Graduatoria delle migliori 20 Imprese
12| Gli esiti dell’analisi e le valutazioni
La migliore valutazione è per
Adidas Group, settore Retail
di articoli sportivi.
Le prime 20 posizioni.
Le migliori 20 imprese sono tutte multinazionali che appartengono principalmente ai
seguenti settori: Abbigliamento, Automotive, Edilizia, Telecomunicazioni, Energia,
Servizi finanziari, Prodotti alimentari e farmaceutici
14. Social Procurement | le cooperative sociali
Cooperative sociali: quelle che rispondono ai requisiti della legge
n.381/1991.
Le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l'interesse
generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione
sociale dei cittadini attraverso:
a) la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi (tipologia A);
b) lo svolgimento di attività diverse - agricole, industriali,
commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di
persone svantaggiate* (tipologia B);
c) un’attività mista che rappresenta l’unione tra queste due (tipologia
A+B).
* Si considerano persone svantaggiate gli invalidi fisici, psichici e sensoriali, gli ex degenti di istituti
psichiatrici, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in
situazioni di difficoltà familiare ed i condannati ammessi alle misure alternative alla detenzione.
Le cooperative sociali in Italia sono circa 14.000.
15. Si per sentito dire
22,9%
Si ho letto
qualcosa
32,1%
Si sono in rapporti
con alcune ma
solo a titolo
personale
11,0%
Si come azienda,
siamo in rapporti
di fornitura /
clientela /
partnership
27,5%
No mai sentite
nominare
6,4%
Conosce le cooperative sociali?
Campione: 109 aziende intervistate
Conoscenza delle cooperative sociali
Oltre la metà delle imprese
intervistate ha una conoscenza
superficiale delle cooperative
sociali («Sì, per sentito dire» e
«Si, ho letto qualcosa») mentre
solo una piccola parte del
campione non ne ha nessuna
conoscenza (6,4%).
Poco più di impresa su 4 tra
quelle intervistate, ha già in
essere rapporti di clientela,
fornitura o partnership con
cooperative sociali.
La percentuale di collaborazioni
risulta più elevata tra le imprese
di minori dimensioni (meno di 50
dipendenti) e tra le imprese che
operano nel settore della
finanza/assicurazioni ed
elettromeccanico.
16. Che tipologia di rapporti intrattenete con le cooperative sociali?
Campione: 30 aziende che già intrattengono rapporti con cooperative sociali
80,0%
36,7%
23,3%
Fornitura
Partnership
Clientela
Rapporti esistenti con cooperative sociali
Tra le imprese che hanno rapporti
con le cooperative sociali,
prevalgono le forniture di prodotti
e/o servizi: servizi di back office,
pulizia, gestione e smaltimento
rifiuti, sartoria, assemblaggio,
facchinaggio, imballaggi, attività di
lavorazione conto terzi,
manutenzione verde, catering,
servizi di confezionamento e servizi
di stampa (gli ambiti di lavoro sono
stati suggeriti in maniera libera dagli
intervistati).
A seguire rapporti di partnership
(partnership legate a progetti di
CSR, progetti di filantropia
strategica, attività progettuali per lo
svolgimento di percorsi di
sensibilizzazione con educatori,
organizzazione eventi benefici).
Per il 23,3% degli intervistati le
cooperative sociali sono dei clienti.
Nella maggior parte dei casi, si tratta
di imprese che operano nel settore
della finanza/assicurazione e della
vigilanza privata.
17. Valutazione di prodotti e servizi dalle cooperative sociali
Saresti disposti a valutare offerte delle cooperative sociali per
prodotti e/o servizi?
Campione: 109 aziende intervistate
Si
88,1%
No
11,9%
Quasi 9 imprese intervistate
su 10 si dichiara disponibile
a valutare offerte di prodotti
e servizi di cooperative
sociali.
Le imprese più «disponibili»
sono quelle che hanno già in
essere rapporti con le
cooperative sociali, a
dimostrazione che una volta
avviato un primo contatto le
imprese trovano nelle
cooperative dei potenziali
partner.
Le più restie a valutare
offerte da parte delle
cooperative sociali sono le
imprese che operano nel
settore manifatturiero e
quelle che non hanno
nessuna conoscenza delle
cooperative sociali.
18. Livello di interesse per prodotti e servizi dalle cooperative
sociali
Per quali di questi prodotti e/o servizi sareste disponibili a valutare offerte dalle cooperative sociali ?
Campione: 96 aziende disposte a valutare offerta di cooperative sociali
60,4%
58,3%
58,3%
51,0%
41,7%
36,5%
36,5%
31,3%
31,3%
30,2%
22,9%
19,8%
17,7%
17,7%
14,6%
13,5%
10,4%
2,1%
Servizi di pulizia
Grafica, editoria, stampa
Manutenzione immobili (verde, impianti, ecc.)
Altri prodotti di regalistica aziendale e promozionali
Catering e banqueting
Raccolta e smaltimento rifiuti
Piccole attività di logistica e distribuzione
Assemblaggi e confezionamenti
Altre attività back office
Raccolta e imputazione dati
Formazione
Call/contact center
Prodotti alimentari
Lavorazioni e controlli su prodotti/semilavorati
Servizi di informatica e web
Abbigliamento
Servizi socio sanitari per i dipendenti
Altro
19. Criteri di valutazione della cooperativa sociale come
fornitore
54,2%
44,8%
43,8%
40,6%
38,5%
38,5%
30,2%
25,0%
24,0%
12,5%
Prezzo competitivo
Tempi brevi tra richieste e interventi
Presenza sul territorio in cui viene richiesta l’attività
Contenuto di sostenibilità sociale dei prodotti e servizi offerti
Capacità produttiva e di servizio elevata
Contenuto di sostenibilità ambientale dei prodotti e servizi offerti
Certificazione sistema qualità/ambiente
Innovazione
Esperienza pluriennale
Precedenti esperienze con aziende omologhe
Quanto sono importanti i seguenti criteri di valutazione di un potenziale fornitore?
Campione: 96 aziende disposte a valutare offerta di cooperative sociali
20. Principali perplessità ad avviare un rapporto di fornitura con
le cooperative sociali
36,7%
35,4%
27,8%
19,0%
15,2%
13,9%
13,9%
7,6%
12,7%
3,8%
Siano inadeguate a rispondere alle specifiche di fornitura
Non abbiano un adeguato livello qualitativo
Non trattino prodotti/servizi utili alla vostra azienda
Realizzino soprattutto valore sociale (meno economico)
Vadano bene solo per partnership sulla responsabilità sociale
Non siano competitive sotto il profilo dei prezzi
Non siano sufficientemente innovative
Altro
Non so
Nessuna
Campione: 79 aziende che non hanno in essere rapporti con le cooperative sociali
Quali sono le principali perplessità ad avviare un rapporto di fornitura con una cooperativa
sociale? Pensate che…
21. Tra chi non conosce le cooperative è maggiormente diffusa la convinzione che le cooperative
sociali facciano soprattutto valore sociale e meno economico.
6
1 9 imprese su 10 sono disponibili a valutare proposte di collaborazione con le cooperative sociali.
2
I prodotti e/o servizi più interessanti per le imprese sono quelli di pulizie, manutenzione degli
immobili (impianti, verde, ecc) e della grafica editoria e stampa. Sono i prodotti «classici» delle
cooperative sociali B.
3
Emerge una visione statica del mondo cooperativo (sia tra le imprese che già collaborano che tra
quelle che non hanno esperienze pregresse) e una mancata riconoscibilità della sua dinamicità
che ha portato a una notevole differenziazione dei servizi/prodotti proposti.
4 I principali parametri di valutazione di un potenziale fornitore sono il prezzo, la tempistica di
intervento e la presenza sul territorio.
5 Le principali perplessità riguardano l’inadeguatezza del servizio.
Sintesi delle principali rilevanze emerse
La conformità alle legge 68/99 sull’inserimento obbligatorio dei lavoratori disabili attraverso
l’utilizzo della Convenzione ex art 14 (Legge Biagi) aumenta le opportunità di fornitura delle
cooperative sociali
7
22. Quali richieste a ISTAT ….
Monitoraggio statistico relativo alla maturità delle pratiche di
acquisti sostenibili (indicatore: % acquisti sostenibili su totale, %
tipologie di acquisti di beni e servizi, settore di mercato, incidenza
privato e pubblico, etc);
Monitoraggio statistico relativo alla maturità delle pratiche di «social
procurement» (indicatore: % acquisti sociali su totale, % tipologie di
acquisti di beni e servizi, settore di mercato, incidenza privato e
pubblico, etc);
Monitoraggio statistico relativo al profilo di sostenibilità dei fornitori
(impegni, risultati, visione, rendicontazione, etc).