La gamification applicata al campo Healthcare può rientrare nelle strategie di comunicazione delle aziende pharma. Il gioco diventa uno strumento per comunicare con il paziente ed educarlo alla salute. Le aziende del settore farmaceutico devono
considerare la gamification un’opportunità per
stimolare la “patient adherence”.
Il presente lavoro, in collaborazione con PricewaterhouseCoopers, si pone l’obiettivo di effettuare un’analisi comparativa riguardo un campione di nove banche significative, di cui sei italiane e tre estere. Questa valutazione è avvenuta mediante la costruzione di un database composto da una sezione qualitativa ed una quantitativa, basate su informazioni unicamente ottenute dal Pillar III reso pubblico dalle banche e con riferimento alla sezione informativa ESG (Environmental, Social e Governance). Il fine ultimo di questa analisi è stato quello di comparare, tramite la costruzione di specifici indicatori, le strategie ESG delle banche del campione, e il modo in cui queste hanno impattato il loro business.
La gamification applicata al campo Healthcare può rientrare nelle strategie di comunicazione delle aziende pharma. Il gioco diventa uno strumento per comunicare con il paziente ed educarlo alla salute. Le aziende del settore farmaceutico devono
considerare la gamification un’opportunità per
stimolare la “patient adherence”.
Il presente lavoro, in collaborazione con PricewaterhouseCoopers, si pone l’obiettivo di effettuare un’analisi comparativa riguardo un campione di nove banche significative, di cui sei italiane e tre estere. Questa valutazione è avvenuta mediante la costruzione di un database composto da una sezione qualitativa ed una quantitativa, basate su informazioni unicamente ottenute dal Pillar III reso pubblico dalle banche e con riferimento alla sezione informativa ESG (Environmental, Social e Governance). Il fine ultimo di questa analisi è stato quello di comparare, tramite la costruzione di specifici indicatori, le strategie ESG delle banche del campione, e il modo in cui queste hanno impattato il loro business.
Presentazione di Nicola C. Salerno all'AIES 2010Nc Salerno
Presentazione di Nicola C. Salerno al Convegno AIES 2010. Analisi dettagliata delle ipotesi alla base delle proiezioni di spesa sanitaria fatte da AWG-ECOFIN, OCSE, FMI, CERM.
I mille volti della nutrizione marco fioraniMarco Fiorani
Gli atteggiamenti ed i comportamenti nei confronti della salute, prevenzione e benessere sono evoluti negli anni inducendo mutamenti degli stili di vita (maggiore attenzione ai segnali del corpo, controlli medici, attività fisica, alimentazione, ecc.). In questo contesto l'integratore alimentare ha assunto negli anni un ruolo da protagonista anche per la gestione dei piccoli disturbi e nella riduzione del rischio di malattie.
La relazione inquadra le dimensioni e i trend di vendita ed utilizzo degli integratori alimentari nei diversi canali distributivi rilevati (Farmacia, Parafarmacia e GDO, il contesto competitivo ed il confronto con altre categorie di prodotti legate alla salute e benessere come il farmaco OTC e gli alimenti funzionali, il profilo del consumatore ed il ruolo degli influenti, farmacista e medico e della pubblicità.
Il medico ha assunto un peso determinante nella decisione d'acquisto degli integratori alimentari, e guardando alle performance del canale farmacia si evidenzia come l’informazione medica ed il passaparola (anche tramite il web) siano oggi tra le leve più importanti della vendite. Il comparto attraversa una fase di trasformazione per effetto della progressiva regolamentazione a livello europeo, l’ingresso dei players farmaceutici e dei colossi dell’alimentare, che modifica sostanzialmente il contesto e apre la strada a nuove tipologie di prodotti e alla trasformazione dei modelli competitivi e di marketing.
I Mille volti della Nutrizione - Scenario attuale su nutrizione e benessereDigital for Academy
I Mille Volti della Nutrizione - Università degli Studi di Milano - Bicocca, 18 Settembre 2015.
Intervento del dott. Marco Fiorani, Presidente - Federsalus.
L’integrazione pubblico-privato nel finanziamento della sanità e dell’assiste...Nicola_C_Salerno
Il Quaderno contiene una dettagliata ricostruzione dell’evoluzione del quadro normativo relativo agli strumenti di copertura della spesa privata per sanità e assistenza alla persona: dall’out-of-pocket, ai fondi sanitari vecchi e nuovi, alle società di mutuo soccorso, alle assicurazioni.
Le conclusioni si svolgono attorno a tre questioni su cui si vorrebbe sollecitare il dibattito:
(1) L’introduzione di fondi welfare, che perseguono nel contempo finalità previdenziali sia in ambito pensionistico che sanitario;
(2) La razionalizzazione della fiscalità agevolata, facendo perno sullo schema della detrazione “a piramide”;
(3) La distinzione “doc” / “non doc” di cui si stanno, forse, sottovalutando alcune problematicità, attuali e prospettiche.
Assieme al Quaderno (liberamente scaricabile su www.cermlab.it), si rendono disponibili le slide della presentazione sullo stesso tema tenuta da in Ania il 16 Giugno 2010. Queste slide sono utili anche per una visione sintetica dei contenuti del Quaderno.
di Rosaria Iardino, presidente Fondazione The Bridge.
Slide utilizzate nella lecture del ciclo "La medicina di precisione: opportunità terapeutiche e responsabilità pubblica", tenuta in Fondazione Giannino Bassetti a giugno 2018.
Qui report e video: https://www.fondazionebassetti.org/it/focus/2018/08/la_sostenibilita_economica_del.html
#smartdays2015 intervento del Dottor Francesco Monaco settembre 2015Ingreen;
Intervento del Dottor Francesco Monaco Capo Area Mezzogiorno e Politiche di coesione territoriale
Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI)
Resp.le Dipartimento Fondi europei ed investimenti territoriali
Istituto per la Finanza e l'Economia Locale (IFEL-ANCI)
R. Crialesi, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La tutela della salute: vecchie e nuove esigenze informative
Online il nuovo numero di Welfare 24, newsletter di Assidai, il Fondo di Assistenza Sanitaria non profit di emanazione Federmanager rivolto ai manager, ai quadri e alle alte professionalità.
La newsletter apre con l’interessante intervista al Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Walter Ricciardi. Quest’ultimo, dal proprio osservatorio privilegiato, affronta il delicato tema della prevenzione sanitaria, mettendolo in relazione sia alla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale sia al ruolo dei fondi sanitari integrativi.
Inoltre, viene illustrata l’indagine presentata nel corso del convegno organizzato da Federmanager “Stili di vita: l’esperienza della sanità integrativa” e il significativo intervento della senologa Chiara Pistolese sulla diagnosi precoce per il cancro al seno.
Chiudono la newsletter gli eventi sul welfare in fase di svolgimento sul territorio nazionale e il punto di vista del Presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla, che ha come focus “I cittadini italiani sono i più sani al mondo”.
Vi auguriamo buona lettura!
Assidai
La politica di sviluppo rurale. Opportunità e sfide per l’agricoltura conserv...L'Informatore Agrario
Nella nuova programmazione 2014-2020 dei Piani di sviluppo rurale l’agricoltura conservativa, tra cui la semina su sodo, potrà avvalersi non solo dei pagamenti agroambientali ma anche di quelli relativi alla competitività aziendale.
L'articolo a colonna sul lato destro, con titolo evidenziato in verde, riporta alcuni commenti degli esperti. Tra questi, anche il mio (Nicola Salerno, CeRM), riguardante il contributo applicabile alle pensioni per riassorbire, almeno in parte, i generosi vantaggi elargiti dalle regole di calcolo retributive.
Vi racconto perchè ho votato FARE-FiD alla Camera e M5S al Sento.
Me lo chiedono in tanti.
A tutti rispondo con queste poche righe, mano alla coscienza.
Non è stato un voto facile.
Che viva l'Italia! nicola
Tra il Gennaio 2001 e il Settembre 2012, sono poste a confronto le seguenti tre serie:
1) Commercio al dettaglio a valori nominali;
2)Prezzi al consumo (indice armonizzato Europa, HICP);
3) Commercio al dettaglio in termini reali (depurato dalla dinamica dei prezzi).
Ne emerge una forbice impressionante, con in mezzo le famiglie.
Le serie sono quelle Istat destagionalizzate. Valori del Gennaio 2011 normalizzati all\'unita\'.
::: IL VIAGGIO ::: Una versione moderna dell\'ippogrifo. Un po\' vascello un po\' lampara, un po\' macchina fuoristrada un po\' pullman a più piani, un po\' casa semovente un po\' Carro della Bruna. Ce n\'è per tutti i gusti. Sembra lì lì per collassare su di sè, ma poi dura finchè va. Più o meno è così la mia valigia quando parto. Un grazie all\'immaginazione e alla mano di Paolo Freuli.
Ipotesi di riduzione dei contributi pensionistici al primo pilastro. Una prim...Nicola_C_Salerno
La prima quantificazione di una ipotesi di riduzione dei contributi pensionistici obbligatori per gli under 40 lavoratori dipendenti regolari (pubblici e privati, full time e part time).
Le elaborazioni sono descritte passo passo.
CeRM, Settembre 2012
Delega al Governo per la riforma del sistema pensionistico e principi di racc...Nicola_C_Salerno
PROPOSTA CERM DI <<Delega al Governo per la riforma del sistema pensionistico e principi di raccordo con il mercato del lavoro e il welfare system>>
Articolo per ALTROCONSUMO - Tassare gli alimenti dannosi per la salute e per ...Nicola_C_Salerno
Tassare o non tassare le bibite analcoliche zuccherine e i superalcolici? La domanda è parte della più generale questione se ricorrere o meno alla leva fiscale per correggere abitudini alimentari dannose per il singolo e, attraverso le esternalità e le interconnessioni economiche tra singolo e società, dannose per tutti i cittadini.
Se il discorso resta su un piano teorico-filosofico, la contrapposizione tra sovranità del consumatore nelle sue scelte quotidiane e principi di “raccordo” con equilibri collettivi è condannata a rimanere insoluta. È quanto ha dimostrato il rapido e incompleto dibattito che si è svolto in Italia nel mese di Agosto 2012, dopo la proposta, poi abbandonata, di adottare una “tassa pro salute”.
Bisogna cambiare prospettiva, e contestualizzare il più possibile per tenere conto della complessità dei mercati (potere del marketing, sollecitazioni multimediali, mode globalizzate, etc.), delle proporzioni macroeconomiche che le singole azioni di consumo possono raggiungere quando sono diffuse e frequenti (in primis sui conti della sanità e del welfare), e soprattutto delle interdipendenze sempre più forti che legano tra loro i comportamenti dei cittadini nelle società moderne, anche al di là dei confini nazionali.
Se così si procede, la tassa sugli alimenti dannosi smette di far paura e di apparire un residuato di qualche passato illiberale, e può trovare le sue fondamenta economiche e giuridiche. Bisogna, però, saperla disegnare e utilizzare bene, magari impostandola nella forma di una rimodulazione delle aliquote Iva e, visto che la materia Iva è da tempo oggetto di tentativi di convergenza europea, dandole da subito un respiro europeo.
Federalismo o Iperlocalismo nelle rifome italiane?Nicola_C_Salerno
Sono passati quasi dodici anni dal D. Lgs. n. 56-2000, il primo atto normativo che ha tentato di reimpostare il finanziamento e la governance della sanità su basi federaliste. Da allora, il Legislatore è intervenuto più volte sul tema, dalla riforma costituzionale del 2001 sino alla Legge n. 42-2009 e alla sua scia attuativa, passando per varie ipotesi di realizzazione del federalismo, alcune rimaste in bozza, altre arenatesi nella discussione parlamentare, una anche respinta con referendum costituzionale nel 2006. Quasi dodici anni di “cantiere” federalista, senza riuscire ad approdare ad un rinnovato modello di governance, completo in tutte le sue parti, economico-finanziarie, istituzionali, di regolazione, di rappresentanza e responsabilizzazione politica.
L’attestazione dell’incapacità a chiudere la trasformazione federalista è arrivata adesso. L’urgenza della crisi ha obbligato a cambiare prospettiva. Da un approccio sistemico e strutturale si è passati, con la spending review “Monti-Giarda”, a focalizzare l’attenzione su poche significative poste di bilancio, fissando per loro dei livelli standard. La ricerca di risparmi rapidi ha reso necessario ripiegare su strumenti di governance già sperimentati in passato, come i target su singole voci di spesa, in contraddizione con tutto il processo legislativo condotto almeno dal 2009 ad oggi, che aveva scelto di impostare la standardizzazione a livello macro e secondo una logica top-down. Il livello macro per lasciare alle Regioni una sufficiente sfera di autonomia organizzativa nell’allocazione delle risorse tra funzioni e capitoli di spesa. La logica top-down per inserire il finanziamento all’interno di un andamenti sostenibili delle finanze pubbliche.
È stata proprio quella sfera di autonomia organizzativa a costituire uno dei punti deboli della via italiana al federalismo. Non perché di principio essa non sia corretta e anzi auspicabile, ma perché è rimasta solo a livello di disegno del meccanismo di finanziamento, e non si è approfondita sul piano operativo, non è stata sorretta da un sufficiente disegno delle Istituzioni e delle relazioni tra livelli di governo e amministrazione.
Utile portare un esempio concreto di questa incompletezza del federalismo che, a fronte di un tentativo di costruire un finanziamento in prospettiva strutturale e sistemica, ha sottovalutato l’esigenza di un parallelo approccio sistemico anche per quanto riguarda lo svolgimento operativo delle varie funzioni (Il famoso “chi fa che cosa?”). Questo punto di debolezza ha sinora esposto al rischio di iperlocalismo, che è una delle degenerazioni del federalismo.
Tempo fa ho ricevuto in CeRM questa mail di una cittadina che mi chiedeva lumi sulla disorganizzazione che pervade i rapporti tra Regioni e tra Regioni e Enti Locali. Suggerisco di leggerla per intero questa mail, perché porta un riscontro concreto della frammentazione e sistemica e delle sovraspese evitabili.
Su Rivista Welfare OGGI (Maggioli Ed.).
Un giro di interviste per sentire diversi punti di vista.
Inserisco solo la prima pagina e le pagine con il mio breve commento, non conoscendo le preferenze degli altri autori.
Rivista bimestrale, non tecnica ma di buon livello di approfondimento. Tutta dedicata al welfare.
2. QUADRO MACRO
Sanità è capitolo di spesa welfare che è cresciuto di più
nell’ultimo secolo e che ha di fronte la dinamica più intensa
Il driver più intenso è quello dell’innovazione, con impatto più
forte dell’invecchiamento della popolazione
Farmaci e medical devices sono i canali principali per la R&S e
l’innovazione
La classe Atc L (antineoplastici e immunomodulatori) è in
crescita vertiginosa in tutti i Paesi
Siamo solo all’inizio della stagione dei biotecnologici
Circa 1/3 della spesa per farmaci H sorge da prodotti oncologici,
innovativi, ad alta valenza terapeutica e ad alto
3. Negli ultimi 15-20 anni, l’ATTENZIONE si è rivolta soprattutto
alla SPESA TERRITORIALE
13% - 3% della spesa sanitaria programmata
14%
13,6% - 2,4%
( + diretta, di continuità, in nome e per conto)
Metodi di ripiano
Tagli lineari sui prezzi -> Tagli più selettivi su Pfn -> Pay-back
su tutta la filiera, con distinguo per prodotti innovativi
Da qualche tempo non più problemi di controllo della spesa
anche se
Resta snodo farmacie
… che influenza funzionamento reference pricing e liste di
trasparenza
Risorse potrebbero essere ottimizzate
4. DAL 2010 ATTEGGIAMENTO CAMBIA
13,6% -> 13,3% (a parità di tetto H)
Consuntivi mostrano spesa H doppia o più che doppia rispetto
al tetto (3 mld anno ca.)
Corte dei Conti solleva interrogativi
Luglio 2011: ripiano ex-post non più a carico delle sole Regioni
ma anche delle imprese (prima proposta 35%)
Agosto 2012 con effetto inizio 2013
H: 2,4% -> 3,5%
A: 13,3% -> 11,35% (13,1% nel 2012)
Ripiano H a metà tra Regioni sforanti e produttori&filiera
Il ripiano produttori&filiera ricalca misure del pay-back in A
Cautele per farmaci innovativi e orfani
5. SOTTO IL LIVELLO NAZIONALE
1. Prontuari territoriali
2. File “F” (con annesse regole di compilazione/utilizzo)
3. Registrazione cicli terapeutici presso Aifa
4. Accorti di risk-sharing, cost-sharing, payment by
result
Man mano che si scende dal piano nazionale a quello regionale
o infraregionale, il corpo normativo diviene meno chiaro,
guidato dalla prassi, con differenza anche tra Asl di una stessa
Regione o Ao di una stessa Asl
6. PROLIFERAZIONE PRONTUARI
Non esiste un Prontuario H valido dappertutto
Problema che vale anche per i Prontuari della distribuzione
diretta, di continuità, in nome e per conto
Prima di approdare nel Drg, un farmaco deve superare una
trafila di Commissioni e prontuari che varia da Regione a
Regione, addirittura da Asl ad Asl
La proliferazione dei prontuari è stata oggetto di numerose
analisi negli ultimi anni:
Forma distorta e negativa di federalismo
Pulsioni alla gigantiasi della Pa
Controllo della spesa per via amministrativa/burocratica
7. IL FILE “F”
Supporto informatico, gestito da Commissioni/Direzioni regionali,
dove è registrato l’utilizzo di farmaci ad alto costo
Prima finalità è stata la regolazione della mobilità inter e infra
Regione. Resta la prevalente
Poi sono sopraggiunti altri usi: rendicontazione, analisi profili
prescrittivi, identificazione best practice, programmazione con tetti
per comparti e sottocomparti
Non esistono regole comuni. Ogni Regione definisce le sue: quali
farmaci includere, come evidenziarne i costi, a quali finalità rivolgere
il database, quali specifiche informatiche
Per adesso non si registrano differenziazioni tra Asl e Ao di una
stessa Regione, ma …
8. IL FILE “F”
Alcune Regioni fanno riferimento alla tariffa Drg senza dare
separata evidenza al farmaco
Altre valorizzano il costo extra tariffa Drg, come componente più
cospicua. Si riscontano le combinazioni più varie di % di
valorizzazione extra Drg e % di abbattimento della tariffa Drg
In molte Regioni, la regola cambia a seconda che
Ricovero ordinario, day-hospital, ambulatorio
Modalità di somministrazione
Paziente residente o meno
Scelte diversificate si riscontrano anche per gli usi off label (in alcun
casi ignorati in altri trattati come gli usi principali)
9. REGISTRAZIONE CICLI TERAPEUTICI
Il funzionamento del file “F” si sovrappone a quello del registro dei
farmaci sotto monitoraggio Aifa (via web)
Il registro riguarda soprattutto terapie con oncologici
Registrazione obbligatoria per ottenere il rimborso Ssn e per dare
attuazione accordi risk-sharing, cost-sharing, payment by result
Due finalità:
Costante controllo quantità e spesa (quasi real time)
Base dati per analisi comparative di efficacia
Problema: manca un vero coordinamento tra il file “F” e la
registrazione AIFA, e tra quest’ultima e i Prontuari
Input dei dataset coerenti? Valutazioni di efficacia coerenti?
10. OPZIONI CONTRATTUALI
Per gli accordi di risk-sharing, cost-sharing, payment by result
necessario un coordinamento molto più stretto tra livelli istituzionali
e tra banche dati
La mole di tutta la casistica nazionale messa a disposizione di un
unico soggetto valutatore, contraddistinto dalle più elevate
qualificazioni scientifiche e mediche
Obiettivo: derivare dai dati evidenze super partes e radicate nel
consenso specialistico internazionale
Opzioni abbattono asimmetria contrattuale, fungono da garanzia da
parte del produttore
Ripartizione dei costi si giustifica anche con utilizzo delle
valutazioni cliniche per il perfezionamento del prodotto
11. AGENDA DI POLICY
Misure di razionalizzazione organizzativa
Prontuario H unico su tutto il territorio nazionale (Decreto “Balduzzi”
va lentamente in questa direzione)
Tutti i medicinali ad alto costo dovrebbero presso Aifa per quadro
costante dell’evoluzione della spesa e, nel tempo, un dataset
completo per analisi comparative di efficacia
File “F” strumento standardizzato di dialogo Ao-Aifa, Ao-Asl, Ao-
Regione, Regione-Regione
Regole uniformi per la valorizzazione del farmaco extra tariffa Drg.
Sempre extra Drg. Trasparenza, controllabilità, confrontabilità,
sensibilizzazione a cost-effectiveness
12. AGENDA DI POLICY
Diffusione degli equivalenti economici tra gli off-patent in A, H, ma
anche Cop e Csop
Serve a rigenerare risorse pubbliche interne al comparto
Nei bilanci delle famiglie a creare spazio per compartecipazioni alla
spesa
La definizione di equivalenza alla base del reference pricing e delle
liste di trasparenza è di massima garanzia: composizione chimica,
via di somministrazione, forma, dosaggio, modalità di rilascio
Dopo il recepimento Direttiva Europea 2001/83/CE (2006), la
definizione di equivalenza ancora più stringente: si aggiunge la
bioequivalenza supportata da appropriati studi di biodisponibilità
13. AGENDA DI POLICY
Riforma della distribuzione al dettaglio. Via proporzionalità dei
margini, pianta organica, divieto di proprietà a non farmacisti,
divieto di incorporation, limiti alle catene
Deospedalizzazione, territorializzazione con raccordo tra sfera
sanitaria e sfera sociale, prevenzione
Universalismo selettivo coordinato tra Stato e Regioni (copay
generalizzati graduato per situazione sanitaria e economica)
Chiarezza nelle modalità di finanziamento (programmazione
almeno quinquennale e vincolante) e piena responsabilizzazione
fiscale delle Regioni in sovraspesa
Qualità della legislazione
14. Stability Program - Italy (2012 issue)
% Gdp 2010 2015 2020 2025 2030 … 2060
Health Care (NHS) 7,3 6,9 7,0 7,2 7,4 … 8,2
Pensions 15,3 15,6 15,2 14,8 14,8 … 14,4
Ltc extra National Health System 1,0 1,0 1,1 1,1 1,1 … 1,7
G dp (Euro/ billion) 1.573,92 1.573,48 1.700,09 1.869,68 2.028,09 … 3.017,53
Total population 60.340.328 61.787.648 62.876.781 63.737.079 64.491.289 … 64.989.319
G dp per-capita (Euro) 26.084,12 25.465,87 27.038,36 29.334,27 31.447,53 … 46.431,12
People aged 20-64 36.688.560 37.029.609 37.324.687 37.370.095 36.902.079 … 33.389.736
Active people aged 20-64 24.397.892 24.809.838 25.455.437 25.710.625 25.425.532 … 23.372.815
Employed aged 20-64 22.348.469 22.676.192 23.469.912 23.910.882 23.671.171 … 21.783.464
Burden of Paygo to Finance Health Care, Pensions, Ltc
Burden per active people (Euro) 15.224,52 14.904,04 15.561,30 16.798,35 18.585,47 … 31.372,30
Burden per worker (Euro) 16.620,65 16.306,39 16.877,77 18.062,75 19.962,91 … 33.661,27
Burden per active people / G dp per-capita 58,37% 58,53% 57,55% 57,27% 59,10% … 67,57%
Burden per worker / G dp per-capita 63,72% 64,03% 62,42% 61,58% 63,48% … 72,50%
(1) Our calculations on Stability Program of Italy, April 2012
(2) For demo variables, see projections by Eurostat, convergence scenario (online)
(3) Gdp is in constant prices 2011
(4) Gdp rates of growth in 2012 and 2013 are the most recent consensus estimates
(5) Gdp rates of growth beyond 2013 are linear interpolations of data reported in the Stability Program for 2015, 2020, 2025, 2030, 2035 …2060