IX Summit Italiano
di Architettura dell’Informazione Bologna 23 – 24 ottobre 2015
dall’ascolto
alla progettazione
Il percorso del senso: persone contesti e signi cati
Il IX Summit Italiano di Architettura dell’Informazione vuole essere un momento di crescita e di confronto per la comunità di pratica italiana. Portiamo avanti con convinzione il percorso di ibridazione professionale iniziato da chi ci ha preceduto, aprendoci all’ascolto e facendo di questa pratica un tratto identitario della nostra rete: saper ascoltare gli utenti per progettare meglio e, con lo stesso spirito, rimanere aperti
a stimoli esterni, discipline complementari all’architettura dell’informazione.
Architecta vuole continuare ad essere un’associazione plurale nei suoi interpreti e capillare sul territorio, proponendo e organizzando percorsi di formazione ed eventi di divulgazione ma soprattutto ascoltando e, il psupportando le attività dei propri soci. Il 2016 sarà un anno importante per Architecta che culminerà con la celebrazione dei primi dieci anni di attività dell’associazione e il X Summit Italiano.
Un invito a collaborare e a rimanere in ascolto.
Il board di architecta
Ux Book Club Brescia - Percorsi di crescita
Sergio Venturetti/Luca Lamera |Lightning Talk
Dalla fondazione, al primo anno di letture, al ciclo di seminari. Breve racconto dell'esperienza che ci ha portati ad organizzare preziose occasioni di formazione professionale intorno alla passione che anima la nostra comunità.
Le parole e i numeri che raccontano:
• il bilancio del 2015
• la vision dell’associazione
• i progetti ed eventi del 2016
• il team del 2016
• una chiamata a partecipare
Andrea Angiolini + Prof. Fabio Vitali (Casa editrice Il Mulino)
Da quasi 10 anni il Mulino ha strutturato il proprio processo di produzione, formalizzando workflow di metadati e file e definendo ruoli per gli attori della catena editoriale.
Lo scopo principale era e resta conservare la produzione dei libri, rendendola riutilizzabile perché basata su standard. Questo ci ha permesso tra l'altro di realizzare successivamente nuovi contenuti e servizi per la ricerca e lo studio, nei quali le interfacce d’uso sono centrali.
Andrea Angiolini è direttore editoriale del Mulino, dove ricopre anche la carica di responsabile del settore digitale. All’interno dell’Associazione italiana editori, è membro del gruppo
accademico-professionale e presidente della commissione digitale.
Social media link:
https://www.linkedin.com/pub/andrea-angiolini/2/21a/358
https://it.linkedin.com/pub/fabio-vitali/0/b28/9b5
Sito professionale:
https://www.mulino.it/
https://www.unibo.it/sitoweb/fabio.vitali
Giornate sull'innovazione sociale, breve intervento sulla co-progettazione dei servizi pubblici per la regione Umbria.
Villa Umbra, scuola umbra amministrazione pubblica, Perugia 12 aprile 2017
Il design dei servizi pubblici: sfide e opportunitàVincenzo Di Maria
GOV 2020 @ H-Farm
Iniziativa per accompagnare la Pubblica Amministrazione nell’era del cambiamento grazie al digitale.
Il 20 e 21 ottobre 2017 - GOV2020, due giorni formativi realizzati in collaborazione con RENA. Un appuntamento unico per tutti gli addetti ai lavori che vogliono ridisegnare i servizi a partire dai nuovi bisogni e dalle nuove esigenze dei cittadini.
Ux Book Club Brescia - Percorsi di crescita
Sergio Venturetti/Luca Lamera |Lightning Talk
Dalla fondazione, al primo anno di letture, al ciclo di seminari. Breve racconto dell'esperienza che ci ha portati ad organizzare preziose occasioni di formazione professionale intorno alla passione che anima la nostra comunità.
Le parole e i numeri che raccontano:
• il bilancio del 2015
• la vision dell’associazione
• i progetti ed eventi del 2016
• il team del 2016
• una chiamata a partecipare
Andrea Angiolini + Prof. Fabio Vitali (Casa editrice Il Mulino)
Da quasi 10 anni il Mulino ha strutturato il proprio processo di produzione, formalizzando workflow di metadati e file e definendo ruoli per gli attori della catena editoriale.
Lo scopo principale era e resta conservare la produzione dei libri, rendendola riutilizzabile perché basata su standard. Questo ci ha permesso tra l'altro di realizzare successivamente nuovi contenuti e servizi per la ricerca e lo studio, nei quali le interfacce d’uso sono centrali.
Andrea Angiolini è direttore editoriale del Mulino, dove ricopre anche la carica di responsabile del settore digitale. All’interno dell’Associazione italiana editori, è membro del gruppo
accademico-professionale e presidente della commissione digitale.
Social media link:
https://www.linkedin.com/pub/andrea-angiolini/2/21a/358
https://it.linkedin.com/pub/fabio-vitali/0/b28/9b5
Sito professionale:
https://www.mulino.it/
https://www.unibo.it/sitoweb/fabio.vitali
Giornate sull'innovazione sociale, breve intervento sulla co-progettazione dei servizi pubblici per la regione Umbria.
Villa Umbra, scuola umbra amministrazione pubblica, Perugia 12 aprile 2017
Il design dei servizi pubblici: sfide e opportunitàVincenzo Di Maria
GOV 2020 @ H-Farm
Iniziativa per accompagnare la Pubblica Amministrazione nell’era del cambiamento grazie al digitale.
Il 20 e 21 ottobre 2017 - GOV2020, due giorni formativi realizzati in collaborazione con RENA. Un appuntamento unico per tutti gli addetti ai lavori che vogliono ridisegnare i servizi a partire dai nuovi bisogni e dalle nuove esigenze dei cittadini.
Design & Impatto: progettare in scarsità di risorseVincenzo Di Maria
Webinar per "Attiviamo energie positive!" del 20.04.2020
Oltre l’emergenza verso nuove progettualità.
Un ciclo di formazione e webinar gratuiti.
Condividiamo competenze e saperi per costruire nuove relazioni e progettare insieme il futuro
Un designer che voglia progettare con le persone e non solo per le persone deve, innanzitutto, incominciare con l’ascoltarle. Questa è la storia di come mi sono avvicinata a un gruppo di persone e di come insieme abbiamo intrapreso un percorso di collaborazione dove l’ascolto è stato essenzialmente una fase attiva, parte integrante delle sessioni di co-design. In questo percorso, chiamato ‘Cittadini Creativi’, ho cercato di fare empatia e di assumere prospettive sempre diverse: come dice Marianella Sclavi, ho cercato ‘di uscire dalla cornice’ e di assumere che chiunque mi parlasse avesse ragione, per poi capirne insieme il perché. Ho cercato, con alterni risultati, di visualizzare l’ascolto e di interpretarlo per farne un oggetto di conversazione, un oggetto di co-design che dovesse guidare la progettazione di servizi per il quartiere di Milano nel quale ci si trovava. Infine ho cercato di ascoltare adottando una metodologia umoristica: le sessioni di co-design insieme ai cittadini sono state un percorso a metà tra l’empowerment e l’entertainment, è difficile impegnarsi in un ascolto attivo e reciproco se non ci si diverte, ma su questo la mia ricerca di service designer è solo all’inizio.
Daniela Selloni è service designer e ricercatrice. Ha conseguito un Dottorato di Ricerca al Politecnico di Milano su design dei servizi e innovazione sociale, con un focus sui servizi collaborativi. La sua ricerca applicata ha portato alla sperimentazione di Cittadini Creativi, un formato inedito di agenzia di service design per la città, dalla quale sono nati alcuni servizi co-progettati e co-prodotti insieme ai cittadini di un quartiere di Milano. Insegna alla Scuola di Design del Politecnico di Milano, nella Laurea Magistrale “Product Service System Design”, al “Master Progettare Cultura” dell’Università Cattolica e al “Master in Design Strategico” di POLI.Design. É stata visiting researcher presso la Parsons – The New School for Design, New York. Svolge inoltre attività di consulenza presso aziende pubbliche e private e attività di mentorship per incubazioni di start up, esplorando in particolare la relazione tra design dei servizi e sharing economy. E’ membro di POLIMI DESIS Lab, parte del network internazionale DESIS Design for Social Innovation and Sustainability, dove partecipa a vare ricerche europee e italiane.
Social media link:
https://twitter.com/danielaselloni
Sito professionale:
www.cittadinicreativi.it
www.microsuper.it
www.desis-network.org
Data Driven UX - Un caso di studio - TIM IS UX? Mobile Tea #Unconference @Cod...Carlo Frinolli Puzzilli
Abbiamo preso come scusa il concorso di TIM Impresa Semplice per sperimentare un metodo di lavoro che parta da un'analisi di sfondo sui social network, tramite monitoring, per arrivare ad informazioni utili sulla ricerca qualitativa sulla quale basare una progettazione per l'esperienza utente del nuovo sito di ImpresaSemplice.it
Stiamo assistendo ad una trasformazione del modo di lavorare: startup e nuove professioni digitali riscrivono le esigenze di un luogo di lavoro che gli spazi di coworking possono indirizzare.
Donne Digitali 2016
Un tentativo di sistematizzare il processo lavorativo di nois3 e una proposta che mostra, assieme ad alcuni casi di studio, come la qualità del lavoro e la soddisfazione del team siano cresciuti.
Una lista di cose se volete banali, ma messe in fila.
An Undesigned World
Jason Ulaszek
More and more, designers are being asked to help businesses make important decisions. Our ability to connect the disconnected and see the unseen is increasingly valuable in generating new opportunities and boosting commercial value. In part, the growth of the design industry’s value is being driven by businesses realizing that every great experience is designed - we’re helping render the intent of the next great phone, killer mobile app or customer service interaction into reality. At times, it feels we’re spending an exorbitant amount of energy and resources to design for the next greatest “thing”. While we admirably practice our craft on these design challenges for business, we must also recognize the rest of the undesigned world before us. Why are we allowing so many social systems’ experiences to exist ineffectively or even excruciatingly painful? As designers, we owe ourselves the opportunity to fall in love with these problems and mold a response into something better for ourselves, family and friends, neighbors and community. We must be more human-centered, not simply follow a human-centered methodology. It's time we leverage more of our skill for an even higher purpose: solving the world's most pressing social challenges. This talk examines the unique value and power of designers and design thinkers to impact social change. It will provide case studies, current examples and inspiration for designers aspiring to leave a bigger imprint on society.
Jason Ulazsek
Experience designer, imprenditore, fondatore di UXforGood
Jason Ulaszek is the founder and principal of Inzovu, an international design agency founded to tackle and solve social problems through design.He is also a founder and director of UX for Good, an award-winning social venture that leverages experience design to solve social challenges.
Summit X - Lasciare il segno
11 - 12 Novembre 2016, Roma
Due giornate tra formazione e immaginazione. L'evento dell'anno per studenti, professionisti, aziende e tutti coloro che operano nel campo dell'architettura dell'informazione e dell'user experience design.
Siamo al decimo Summit, il Summit x, ed è un buon momento per riflettere su quanto è stato fatto finora e cosa vogliamo progettare per il futuro.
Progettare prodotti, servizi o sistemi complessi significa lasciare un segno. Un segno che può avere un impatto memorabile o trascurabile sul mondo, sul mercato, sulla comunità di pratica o su te stesso. Dove c’è un impatto c’è anche un cambiamento, frutto di scelte progettuali e partecipative, come quelle che hanno accompagnato Architecta in questi dieci anni.
Design sistemico: implicazioni etiche e socio-comportamentali della progettazione e dell’architettura dell’informazione
Clementina Gentile
Il design di prodotti e servizi digitali va ben oltre il design dell’interfaccia. Il modo in cui strutturiamo le informazioni, il linguaggio che utilizziamo, le interazioni che progettiamo sono alcuni dei fattori che influiscono sul modo in cui le persone si relazionano tra di loro e con l’ambiente circostante. Introdurre metodologie di System Thinking nella progettazione di design significa essere attenti alle implicazioni che quello che progettiamo avrà sull’ecosistema in cui si andrà ad inserire. L’intervento spiega il design sistemico con l’aiuto di riferimenti teorici ed esempi concreti, illustrando la potenzialità di questo approccio nel risolvere problemi socio-tecnici complessi.
IA per la PA: le Linee Guida di design dei siti web della Pubblica Amministrazione e implicazioni per l’infoarchitettura
Claudio Celeghin |Lightning Talk
L’Agenzia per l’Italia digitale (AgID), su incarico del Governo, sta realizzando delle Linee Guida per i siti web delle Pubbliche Amministrazioni, con il duplice obiettivo di migliorare la comunicazione e l’interazione con il cittadino e consentire alle PA di risparmiare notevolmente sui costi di progettazione e sviluppo. Il sito del Governo e del dipartimento della Funzione Pubblica hanno aderito alle linee guida già a novembre 2015. Altri Ministeri, Comuni, e Regioni si sono adeguati. Anche Scuole e Università saranno oggetto di analisi e revisione. Uno dei punti centrali di questo progetto consiste nell’individuazione, all’interno della stessa tipologia di ente pubblico, di un’architettura dell’informazione per quanto possibile coerente e intuitiva.
Progettisti nella terra di mezzo | WIAD Pescara 2016Vincenzo Di Maria
Progettisti nella terra di mezzo: una storia vera di ostacoli, conquiste e cambiamenti.
Tra pubblico e privato, tra informatici e amministratori, tra inglese e dialetto: vivere in Sicilia e lavorare come progettisti significa spesso muoversi dentro confini fluidi, è il dover essere rigorosi verso i propri principi e contemporaneamente elastici con il cliente, il sentirsi intimamente divulgatori di innovazione e al contempo fare i conti con l'etichetta di "gran petulante". Quando il ruolo del progettista non è codificato aumentano le incertezze, ma anche le possibilità di conquistare spazi: ripercorriamo le tappe di un progetto particolarmente complesso che ha cambiato il nostro rapporto con i clienti, le nostre decisioni sul futuro e la consapevolezza del ruolo che possiamo e dobbiamo avere.
Il percorso di digitalizzazione aziendale passa anche dagli strumenti a disposizione dei dipendenti e da una comunicazione interna che supporti l’evoluzione nel rapporto con i clienti e con i colleghi. Racconteremo il case study della nuova Group Intranet di UniCredit: come è stato creato un concept scalabile con un design partecipativo, come la soluzione è stata testata con oltre 4.000 dipendenti, quali risultati ha portato l’applicazione dello User- Centered Design nell’adozione dello strumento, nella soddisfazione dei colleghi, nel processo di buy-in del progetto e nell’efficacia della comunicazione interna.
Head of Social & Digital Internal Communications in UniCredit.
Ha coordinato il progetto della nuova Intranet, con cui UniCredit è la prima azienda italiana a vincere l’Intranet Design Annual di Nielsen Norman, riconosciuto per l’applicazione estensiva dello User-Centered Design.
Prima di lavorare nell’area Internal Communications, Fabio è stato responsabile Internet & Remote Banking di UniCredit e con il suo team lavora ogni giorno per contaminare i canali digitali interni con approcci, metodologie e user experience proprie del Web per facilitare la diffusione dei contenuti rilevanti per l’azienda e il supportare il lavoro quotidiano dei colleghi.
Social media link:
Su Twitter condivide la conoscenza #digitalworkplace, #internalcomms, #intranet,
#UX, #ESN, #socialmedia, #advocacy @fabiodelton
Keynote presentation delivered on November 12, 2016 at the 10th Italian Information Architecture Summit in Rome, Italy.
Description of the talk:
https://jarango.com/2016/11/22/leaving-your-mark/
You’ve worked hard on the information architecture models you’ve created but haven’t been able to sell them to the client, or your co-workers. Maybe the conversation around the IA has broken down into an unhealthy debate over semantics. In another scenario, you are tasked with creating a controlled vocabulary for a large organization that has a silo mentality and a lot of legacy content. Where to begin?
These scenarios will sound familiar to most user experience professionals. In this deck, I share my techniques for getting an organization that may have different ideas about how to organize and name content to agree upon a controlled vocabulary.
I also share specific tools in the form of diagrams, beyond the ubiquitous sitemap and wireframe, which communicate complex ideas. And techniques for practicing information architecture with clients collaboratively.
Design & Impatto: progettare in scarsità di risorseVincenzo Di Maria
Webinar per "Attiviamo energie positive!" del 20.04.2020
Oltre l’emergenza verso nuove progettualità.
Un ciclo di formazione e webinar gratuiti.
Condividiamo competenze e saperi per costruire nuove relazioni e progettare insieme il futuro
Un designer che voglia progettare con le persone e non solo per le persone deve, innanzitutto, incominciare con l’ascoltarle. Questa è la storia di come mi sono avvicinata a un gruppo di persone e di come insieme abbiamo intrapreso un percorso di collaborazione dove l’ascolto è stato essenzialmente una fase attiva, parte integrante delle sessioni di co-design. In questo percorso, chiamato ‘Cittadini Creativi’, ho cercato di fare empatia e di assumere prospettive sempre diverse: come dice Marianella Sclavi, ho cercato ‘di uscire dalla cornice’ e di assumere che chiunque mi parlasse avesse ragione, per poi capirne insieme il perché. Ho cercato, con alterni risultati, di visualizzare l’ascolto e di interpretarlo per farne un oggetto di conversazione, un oggetto di co-design che dovesse guidare la progettazione di servizi per il quartiere di Milano nel quale ci si trovava. Infine ho cercato di ascoltare adottando una metodologia umoristica: le sessioni di co-design insieme ai cittadini sono state un percorso a metà tra l’empowerment e l’entertainment, è difficile impegnarsi in un ascolto attivo e reciproco se non ci si diverte, ma su questo la mia ricerca di service designer è solo all’inizio.
Daniela Selloni è service designer e ricercatrice. Ha conseguito un Dottorato di Ricerca al Politecnico di Milano su design dei servizi e innovazione sociale, con un focus sui servizi collaborativi. La sua ricerca applicata ha portato alla sperimentazione di Cittadini Creativi, un formato inedito di agenzia di service design per la città, dalla quale sono nati alcuni servizi co-progettati e co-prodotti insieme ai cittadini di un quartiere di Milano. Insegna alla Scuola di Design del Politecnico di Milano, nella Laurea Magistrale “Product Service System Design”, al “Master Progettare Cultura” dell’Università Cattolica e al “Master in Design Strategico” di POLI.Design. É stata visiting researcher presso la Parsons – The New School for Design, New York. Svolge inoltre attività di consulenza presso aziende pubbliche e private e attività di mentorship per incubazioni di start up, esplorando in particolare la relazione tra design dei servizi e sharing economy. E’ membro di POLIMI DESIS Lab, parte del network internazionale DESIS Design for Social Innovation and Sustainability, dove partecipa a vare ricerche europee e italiane.
Social media link:
https://twitter.com/danielaselloni
Sito professionale:
www.cittadinicreativi.it
www.microsuper.it
www.desis-network.org
Data Driven UX - Un caso di studio - TIM IS UX? Mobile Tea #Unconference @Cod...Carlo Frinolli Puzzilli
Abbiamo preso come scusa il concorso di TIM Impresa Semplice per sperimentare un metodo di lavoro che parta da un'analisi di sfondo sui social network, tramite monitoring, per arrivare ad informazioni utili sulla ricerca qualitativa sulla quale basare una progettazione per l'esperienza utente del nuovo sito di ImpresaSemplice.it
Stiamo assistendo ad una trasformazione del modo di lavorare: startup e nuove professioni digitali riscrivono le esigenze di un luogo di lavoro che gli spazi di coworking possono indirizzare.
Donne Digitali 2016
Un tentativo di sistematizzare il processo lavorativo di nois3 e una proposta che mostra, assieme ad alcuni casi di studio, come la qualità del lavoro e la soddisfazione del team siano cresciuti.
Una lista di cose se volete banali, ma messe in fila.
An Undesigned World
Jason Ulaszek
More and more, designers are being asked to help businesses make important decisions. Our ability to connect the disconnected and see the unseen is increasingly valuable in generating new opportunities and boosting commercial value. In part, the growth of the design industry’s value is being driven by businesses realizing that every great experience is designed - we’re helping render the intent of the next great phone, killer mobile app or customer service interaction into reality. At times, it feels we’re spending an exorbitant amount of energy and resources to design for the next greatest “thing”. While we admirably practice our craft on these design challenges for business, we must also recognize the rest of the undesigned world before us. Why are we allowing so many social systems’ experiences to exist ineffectively or even excruciatingly painful? As designers, we owe ourselves the opportunity to fall in love with these problems and mold a response into something better for ourselves, family and friends, neighbors and community. We must be more human-centered, not simply follow a human-centered methodology. It's time we leverage more of our skill for an even higher purpose: solving the world's most pressing social challenges. This talk examines the unique value and power of designers and design thinkers to impact social change. It will provide case studies, current examples and inspiration for designers aspiring to leave a bigger imprint on society.
Jason Ulazsek
Experience designer, imprenditore, fondatore di UXforGood
Jason Ulaszek is the founder and principal of Inzovu, an international design agency founded to tackle and solve social problems through design.He is also a founder and director of UX for Good, an award-winning social venture that leverages experience design to solve social challenges.
Summit X - Lasciare il segno
11 - 12 Novembre 2016, Roma
Due giornate tra formazione e immaginazione. L'evento dell'anno per studenti, professionisti, aziende e tutti coloro che operano nel campo dell'architettura dell'informazione e dell'user experience design.
Siamo al decimo Summit, il Summit x, ed è un buon momento per riflettere su quanto è stato fatto finora e cosa vogliamo progettare per il futuro.
Progettare prodotti, servizi o sistemi complessi significa lasciare un segno. Un segno che può avere un impatto memorabile o trascurabile sul mondo, sul mercato, sulla comunità di pratica o su te stesso. Dove c’è un impatto c’è anche un cambiamento, frutto di scelte progettuali e partecipative, come quelle che hanno accompagnato Architecta in questi dieci anni.
Design sistemico: implicazioni etiche e socio-comportamentali della progettazione e dell’architettura dell’informazione
Clementina Gentile
Il design di prodotti e servizi digitali va ben oltre il design dell’interfaccia. Il modo in cui strutturiamo le informazioni, il linguaggio che utilizziamo, le interazioni che progettiamo sono alcuni dei fattori che influiscono sul modo in cui le persone si relazionano tra di loro e con l’ambiente circostante. Introdurre metodologie di System Thinking nella progettazione di design significa essere attenti alle implicazioni che quello che progettiamo avrà sull’ecosistema in cui si andrà ad inserire. L’intervento spiega il design sistemico con l’aiuto di riferimenti teorici ed esempi concreti, illustrando la potenzialità di questo approccio nel risolvere problemi socio-tecnici complessi.
IA per la PA: le Linee Guida di design dei siti web della Pubblica Amministrazione e implicazioni per l’infoarchitettura
Claudio Celeghin |Lightning Talk
L’Agenzia per l’Italia digitale (AgID), su incarico del Governo, sta realizzando delle Linee Guida per i siti web delle Pubbliche Amministrazioni, con il duplice obiettivo di migliorare la comunicazione e l’interazione con il cittadino e consentire alle PA di risparmiare notevolmente sui costi di progettazione e sviluppo. Il sito del Governo e del dipartimento della Funzione Pubblica hanno aderito alle linee guida già a novembre 2015. Altri Ministeri, Comuni, e Regioni si sono adeguati. Anche Scuole e Università saranno oggetto di analisi e revisione. Uno dei punti centrali di questo progetto consiste nell’individuazione, all’interno della stessa tipologia di ente pubblico, di un’architettura dell’informazione per quanto possibile coerente e intuitiva.
Progettisti nella terra di mezzo | WIAD Pescara 2016Vincenzo Di Maria
Progettisti nella terra di mezzo: una storia vera di ostacoli, conquiste e cambiamenti.
Tra pubblico e privato, tra informatici e amministratori, tra inglese e dialetto: vivere in Sicilia e lavorare come progettisti significa spesso muoversi dentro confini fluidi, è il dover essere rigorosi verso i propri principi e contemporaneamente elastici con il cliente, il sentirsi intimamente divulgatori di innovazione e al contempo fare i conti con l'etichetta di "gran petulante". Quando il ruolo del progettista non è codificato aumentano le incertezze, ma anche le possibilità di conquistare spazi: ripercorriamo le tappe di un progetto particolarmente complesso che ha cambiato il nostro rapporto con i clienti, le nostre decisioni sul futuro e la consapevolezza del ruolo che possiamo e dobbiamo avere.
Il percorso di digitalizzazione aziendale passa anche dagli strumenti a disposizione dei dipendenti e da una comunicazione interna che supporti l’evoluzione nel rapporto con i clienti e con i colleghi. Racconteremo il case study della nuova Group Intranet di UniCredit: come è stato creato un concept scalabile con un design partecipativo, come la soluzione è stata testata con oltre 4.000 dipendenti, quali risultati ha portato l’applicazione dello User- Centered Design nell’adozione dello strumento, nella soddisfazione dei colleghi, nel processo di buy-in del progetto e nell’efficacia della comunicazione interna.
Head of Social & Digital Internal Communications in UniCredit.
Ha coordinato il progetto della nuova Intranet, con cui UniCredit è la prima azienda italiana a vincere l’Intranet Design Annual di Nielsen Norman, riconosciuto per l’applicazione estensiva dello User-Centered Design.
Prima di lavorare nell’area Internal Communications, Fabio è stato responsabile Internet & Remote Banking di UniCredit e con il suo team lavora ogni giorno per contaminare i canali digitali interni con approcci, metodologie e user experience proprie del Web per facilitare la diffusione dei contenuti rilevanti per l’azienda e il supportare il lavoro quotidiano dei colleghi.
Social media link:
Su Twitter condivide la conoscenza #digitalworkplace, #internalcomms, #intranet,
#UX, #ESN, #socialmedia, #advocacy @fabiodelton
Keynote presentation delivered on November 12, 2016 at the 10th Italian Information Architecture Summit in Rome, Italy.
Description of the talk:
https://jarango.com/2016/11/22/leaving-your-mark/
You’ve worked hard on the information architecture models you’ve created but haven’t been able to sell them to the client, or your co-workers. Maybe the conversation around the IA has broken down into an unhealthy debate over semantics. In another scenario, you are tasked with creating a controlled vocabulary for a large organization that has a silo mentality and a lot of legacy content. Where to begin?
These scenarios will sound familiar to most user experience professionals. In this deck, I share my techniques for getting an organization that may have different ideas about how to organize and name content to agree upon a controlled vocabulary.
I also share specific tools in the form of diagrams, beyond the ubiquitous sitemap and wireframe, which communicate complex ideas. And techniques for practicing information architecture with clients collaboratively.
In a world where everything is getting more complex and we are all experiencing personal information overload, there is a growing need to understand the tools and processes that are used to make sense of complex subjects and situations. These tools aren't hard to learn or even tough to implement but they are also not part of many people's education.
Information Architecture is a practice of making sense. A set of principles, lessons and tools to help anyone make sense of any thing. Whether you are - a student or professional, a designer, technologist or small business owner, an intern or executive - learn how information architecture can help you make sense of your next endeavor.
Eight Principles of Information ArchitectureDan Brown
Does information architecture have a set of universal principles we can draw from to facilitate the design process? Beats me, but these are eight that I use.
For more information, see my article in the ASIS&T August 2010 Bulletin: http://asis.org/Bulletin/Aug-10/AugSep10_Brown.pdf
Style Guides Are The New Photoshop (Fronteers 2012)Stephen Hay
A slightly modified version of the talk I first presented at Smashing Conference, now presented at Fronteers 2012. (http://fronteers.nl/congres/2012)
Use of image editors for creating web design mockups has worked until now, but responsive design is forcing us to find alternatives, as we can't simply create more mockups as we design for more screens. Have no fear, there is at least one method of replacing Photoshop for web design. Let's take a look at one of the most important aspects of this method: the creation of clear, semi-automated, self-updating style guides.
Social & Business Networking.
Andrea Genovese Ceo & Founder 7th Floor,
Free Business Magazine in Italy.
Share your vision for the future.
http://www.7thfloor.it
Abstract del progetto didattico "Laboratorio dal Basso": X una variabile in cerca d'identità. A cura di FF3300 e Pazlab. Con il patrocinio del Comune di Castrignano de' Greci.
#WUDTour - UX/IA tra dati e parole - Data Driven UXnois3
"One could be Prince Charles, the other Ozzy Osbourne." strikes back. L'anno scorso abbiamo portato un caso di studio di TIM, in cui grazie all'ascolto dei Social, alle ricerche fatte sulle tematiche e l'applicazione di tecniche di SEO per la ricerca stessa, abbiamo raccolto informazioni dirimenti per cominciare una progettazione per la User Experience di un prodotto. L'idea del laboratorio di quest'anno è mostrarvi i passaggi, le tecniche, gli insight e i tool che usiamo per arrivare a formulare delle Digital Personas che siano base per il processo di Human Centered Design che seguiamo. #WUDTour
WE'LL è un progetto di informazione, divulgazione e cultura nato dai coworker di BC103 di Roma. Ha un obiettivo: stimolare con potenza in chi vi partecipa il senso critico, la coscienza del presente, la percezione dell'ambiente circostante, lanciando messaggi di senso utili per il proprio percorso professionale e umano. Lo fa attraverso corsi non convenzionali, testimonianze, iniziative d'arte.
Tunnel Studios: un’agenzia che opera dal 2003 e che è composta da 20 persone è indubbiamente una rarità in un panorama composto prevalentemente da microstrutture. Passione digitale e competenza creativa. Giovani talenti appassionati ed esperte menti strategiche e creative. Per progettare, inventare, realizzare. Come sapienti artigiani che
curano i più piccoli dettagli. E soprattutto con il massimo della creatività possibile:
niente serialità o ‘già visto’. Tunnel è un sistema creativo, un incubatore di talenti dove le intuizioni diventano progetti concreti. Tutto seguito scrupolosamente e personalmente
da Luca Bergo e Federico Gualtieri, soci fondatori. 20 persone, tra creativi dell’immagine e tecnici del settore, sviluppano progetti innovativi ricercando nuove direzioni nella comunicazione: dalle pubblicazioni a internet, dal design ai
nuovi media, dai film alla fotografia. Saper fare, saper inventare. Facciamo parte di quella generazione nata con la matita ma che è cresciuta con le nuove tecnologie,
per questo meglio di chiunque altro sappiamo cavalcare il momento. Aumentano le possibilità della tecnologia, aumentano le possibilità della comunicazione.
Ruggero Blasi - (info)designer etc.
Curriculum vitae & Portfolio 2015
GRAPHICS | RESEARCH | PHOTO | PRODUCT
---
il pdf è interattivo, con pulsanti di navigazione. Per la versione originale: ruggero.blasi@gmail.com
Andrea Angiolini + Prof. Fabio Vitali (Casa editrice Il Mulino)
Da quasi 10 anni il Mulino ha strutturato il proprio processo di produzione, formalizzando workflow di metadati e file e definendo ruoli per gli attori della catena editoriale.
Lo scopo principale era e resta conservare la produzione dei libri, rendendola riutilizzabile perché basata su standard. Questo ci ha permesso tra l'altro di realizzare successivamente nuovi contenuti e servizi per la ricerca e lo studio, nei quali le interfacce d’uso sono centrali.
Fabio Vitali è Professore all’Università di Bologna, Dipartimento di Informatica, Scienza e Ingegneria ed è attualmente il coordinatore del corso di studi di Informatica.
Si definisce un data designer e ha contribuito alla progettazione di linguaggi e metalinguaggi per la descrizione di domini, come XML Schema per il W3C e Akoma Ntoso per OASIS.
I suoi interessi scientifici si rivolgono principalmente alla definizione e all’uso di formati documentali per ogni tipo di applicazione, ed in particolare all’utilizzo di linguaggi dichiarativi per caratterizzare applicazioni software in genere che trattino dati e documenti.
https://www.unibo.it/sitoweb/fabio.vitali/cv
As Giambattista Vico uttered centuries ago, "the truth, itself, is made." And, as humans, most of our truth is made with language. What does this mean for Information Architecture, and those who practice it? In this presentation, we will explore that question. First, we'll establish what sort of material language is, and then we'll look at how IA uses it to shape the human environment.
Andrew Hinton is an information architect at The Understanding Group, and the author of Understanding Context. Since the early 90s he’s worked with companies to make habitable, delightful environments out of information. Andrew lives in a weird little neighborhood of Atlanta, Georgia, USA. Online, he tweets at @inkblurt and keeps a bunch of links about Andrewt-hings at andrewhinton.com.
Social media link:
https://twitter.com/inkblurt
There is no correct way to architect information; no tried-and-true formula for identifying and ultimately selecting the appropriate structures to realize business strategy while fostering great experiences and supporting the goals of customers and users. But there are good ways. This presentation proposes four steps any practitioner can walk on the path toward aligning strategy with structure, using analogies from architecture in the built environment to assist attendees in understanding the range of what’s possible in order to arrive at what’s good.
Dan Klyn has accrued 18 years of experience in information architecture practice, and is co-founder of The Understanding Group (TUG). He’s interested in planning, strategy and architecture for places made of information, likes coffee an awful lot, and teaches information architecture at the University of Michigan School of Information.
Social media link:
https://twitter.com/danklyn
Sito Professionale:
http://understandinggroup.com/team/dan-klyn/
Blog Professionale:
http://wildlyappropriate.com/
Qualsiasi titolare di progetti industriali, deve dibattersi tra l’incudine e il martello di produzione e vendite, partecipando così al fallimento di una buona metà dei lavori nel settore IT. Possiamo cambiare le nostre sorti e quelle dei nostri progetti solo grazie al sapiente governo della comunicazione, trasformando il Project Manager in un facilitatore dell’ascolto. Per ottenere questo dobbiamo prepararci nelle competenze interpersonali, con non meno rigore di quanto richiesto nelle discipline ingegneristiche. Scopriremo come le dinamiche comunicative siano più complesse delle meccaniche strumentali e acquisiremo le prime rudimentali istruzioni operative per orientarci in questo tumultuoso mare, fino a giungere sani e salvi in porto.
Fondatore di “bymark user experience” e di “manuale operativo”.
Conduce progetti UX, facendo interagire creativamente giovani talenti nativi digitali con le figure tecniche e strategiche, in modalità concurrent engineering.
Esercita il training per il potenziamento delle competenze interpersonali nelle professioni tecniche. Formatore alla facilitazione di meeting decisionali complessi e di workshop creativi. Realizza la crescita delle prestazioni produttive, intervenendo in fabbrica su processi industriali e relazioni interpersonali.
Sito professionale
www.bymark.it
Social G+ Manuale operativo
Social Linkedin https://www.linkedin.com/in/massimocrucitti
"Scrivere è architettura, non decorazione di interni": se lo affermava Hemingway, possiamo fidarci. Anche scrivere in rete con un linguaggio fresco e naturale – che sappia farsi ascoltare – ha pochissimo a che fare con l'improvvisazione e l'immediatezza del parlato e moltissimo con il rigore della costruzione e della progettazione. Un rigore che negli spazi ristretti degli schermi è fatto di equilibri sottili tra ascolto e visione, informazioni ed emozioni, immagini e parole. L'intervento getterà un po' di luce sul "messy work" che c'è dietro (per dirla con un filosofo del linguaggio che sarà molto citato) ma che i nostri utenti non vedranno mai. Loro, se avremo lavorato bene, ascolteranno solo una voce naturale e credibile.
Luisa Carrada è autrice del sito e del blog www.mestierediscrivere.com e di qualche libro in cui ha scritto delle sue avventure di editor sempre in bilico tra carta e digitale.
Quando non scrive, insegna alle aziende a ideare, smontare e rimontare testi, e a trovare il loro unico e inconfondibile tono di voce.
Social media link:
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Sito professionale:
www.mestierediscrivere.com
Un diluvio di dati, invisibile ma inarrestabile, lancia a istituzioni, imprese e professionisti una sfida che non può non essere accettata: come dare un senso a questi dati, trasformandoli in informazioni? In questo webinar entreremo nel mondo dei dati per capire come migliorare il nostro lavoro di Architetti dell’Informazione e User Experience Designer utilizzando i metodi della Data Visualization e della Social Network Analisys.
Raffaella Roviglioni spiega il concetto di usabilità attraverso numerosi esempi in ambito digitale ma anche negli oggetti d'uso comune nella quotidianità di tutti noi.
Che rapporto hanno la user experience e il web marketing? Moltissimo, a cominciare dalle persone che navigheranno il nostro prodotto. A cura di Stefano Stravato aka Stetto.
IX Summit Architecta | Dall'ascolto alla progettazione | Bologna 24 Ottobre 2015
1. Con il patrocinio di
Il percorso del senso:
persone contesti e significati
dall’ascolto
alla progettazione
IX Summit Italiano
di Architettura dell’Informazione
Bologna 23 – 24 ottobre 2015
architecta
Società italiana
di Architettura
dell’Informazione
Gold Sponsor
Silver Sponsor
Main Sponsor
Ecco chi ha permesso
questo evento
architecta.it
iasummit.it #IIAS15 | architecta.it @architectaIA
2. IX Summit Italiano
di Architettura dell’Informazione
Bologna 23 – 24 ottobre 2015
dall’ascolto
alla progettazione
Il percorso del senso:
persone contesti e significati
Gli sponsor del Summit
Injenia
Injenia è uno dei principali partner di Google in Italia (nel 2013 miglior partner
EMEA SMB). Il suo focus è guidare le imprese verso la trasformazione digitale,
adottando un approccio innovativo all’insegna della flessibilità e semplicità
nelle tecnologie. Injenia si distingue su tutto il territorio nazionale per la sua
riconosciuta esperienza, professionalità ed efficienza nell’implementazione
e nella personalizzazione delle soluzioni Google for Work. L’ampia offerta
abbraccia piccole e grandi aziende e racchiude: suite di collaboration, servizi
di mappatura, strumenti di ricerca e servizi cloud-based. Con oltre 600
implementazioni nei settori Manufacturing, Health, Fashion, Food e Distribution.
Antreem
Antreem è un’impresa innovativa di Imola specializzata in consulenza,
progettazione, sviluppo di servizi informatici, soluzioni e servizi per il web e
i dispositivi mobile. L’attività di Antreem è trasversale a tanti settori: finanza,
credito, assicurazioni, salute e benessere, gestione delle reti commerciali,
editoria digitale, ecc.
Usertest/lab
usertest/lab è un hub di professionisti specializzati nella ricerca qualitativa e
nella progettazione di prodotti e servizi digitali con l’approccio human-centered.
Portali e applicativi web, intranet, app facili da usare perché progettati fin
dall’inizio insieme alle persone, che osserviamo e coinvolgiamo con gli strumenti
di volta in volta più adatti.
Mentine
Mentine è uno studio specializzato in web redesign, la (ri)progettazione e
lo sviluppo di ambienti web mirati al miglioramento delle performance. Ci
occupiamo di user experience, sulla cui progettazione costruiamo siti web utili,
performanti, facili da mantenere, belli da vedere. L’origine nostro nome è tuttora
un mistero.
Il IX Summit Italiano di Architettura dell’Informazione vuole
essere un momento di crescita e di confronto per la comunità
di pratica italiana. Portiamo avanti con convinzione il percorso
di ibridazione professionale iniziato da chi ci ha preceduto,
aprendoci all’ascolto e facendo di questa pratica un tratto
identitario della nostra rete: saper ascoltare gli utenti per
progettare meglio e, con lo stesso spirito, rimanere aperti
a stimoli esterni, discipline complementari all’architettura
dell’informazione.
Architecta vuole continuare ad essere un’associazione plurale
nei suoi interpreti e capillare sul territorio, proponendo e
organizzando percorsi di formazione ed eventi di divulgazione
ma soprattutto ascoltando e, il psupportando le attività dei
propri soci. Il 2016 sarà un anno importante per Architecta che
culminerà con la celebrazione dei primi dieci anni di attività
dell’associazione e il X Summit Italiano.
Un invito a collaborare e a rimanere in ascolto.
Il Board di Architecta
3. Programma workshops
Venerdì 23 ottobre 2015
Programma Conferenza
Sabato 24 ottobre 2015
Facilitazione grafica
Marcello Petruzzi, Alfredo Carlo10:00 –17:30
Sala C
ia Funzionale
Federico Badaloni
10:00 –13:00
Sala A
Rebuild your craft
Andrea Resmini
10:00 –13:00
Sala D
UX for kids
Gloria Chiocci
10:00 –13:00
Sala E
Il colore e la UX
Riccardo Falcinelli
14:30 –17:30
Sala A
Stime e preventivi
Marco Brambilla
14:30 –17:30
Sala D
Che l’ascolto
sia con te!
Raffaella Roviglioni
Alessio Ricco
14:30 –17:30
Sala E
ia Essentials
Andrew Hinton, Dan Klyn
10:00 –17:30
Sala B
10:00 Saluti dal Board di Architecta
Il tema e il programma
10.30 Dan Klyn | Strategy & Structure
Doing It Right, And How You’d Know
11:15 Luisa Carrada
Scrivere per farsi ascoltare
11:45 Massimo Crucitti
Curare l’ascolto per salvare il progetto
12:00 Luciano Floridi (riflessione Luca De Biase)
The Design of Uncertainty and its Power
13:00 Pranzo
14:30 Andrea Angiolini & Fabio Vitali
A ciascuno il suo: archi, frecce e interfacce
per servizi editoriali B2B e B2C
15:00 Fabio Delton
La Group Intranet di UniCredit: una questione di UX
15:30 Daniela Selloni
Ascoltare per co-progettare servizi insieme ai cittadini.
16:00 Andrew Hinton
Verum Factum - Making the World with Language
17:00 Saluti e ringraziamenti
Prossime iniziative, chiusura lavori
4. • Discover how modeling, mapping, and definition lead not only to resilient
architectures, but good decisions that weather political winds.
• Learn about the basic building blocks of labels, relationships, and rules, and
how they’re used to create great environments.
• Discover how ontology (particular meaning), taxonomy (arrangement of
meanings), and choreography (stitching together experiences) use language
to make products and services better, and bring clarity to complexity.
• Find out how the workaday materials of IA – taxonomies, vocabularies,
and the rest – are the oftenoverlooked ingredients that form the spine and
nervous system of complex systems and organizations.
Dan Klyn has accrued 18 years of experience in information architecture practice, and
is co-founder of The Understanding Group (TUG). HÈs interested in planning, strategy and
architecture for places made of information, likes coffee an awful lot, and teaches information
architecture at the University of Michigan School of Information.
Andrew Hinton is an information architect at The Understanding Group, and the author of
Understanding Context. Since the early 90s hÈs worked with companies to make habitable,
delightful environments out of information. Andrew lives in a weird little neighborhood of
Atlanta, Georgia, USA. Online, he tweets at @inkblurt and keeps a bunch of links about Andrew
things at andrewhinton.com.
Sala D 10:00 - 13:00
Rebuild your craft Andrea Resmini
Come l’architettura, i videogiochi e il cinema possono aiutarci a
creare esperienze irresistibili in spazi misti.
Il Web non è soltanto il Web. Il Web non è neanche un semplice
archivio o soltanto una biblioteca. Organizzare le informazioni ci
porta solo fino a qui. Internet non è un mondo distinto e separato:
il fisico e il digitale si mescolano facilmente, ciò che progettiamo
fa parte di un meccanismo più ampio che esce dagli schermi e invade il nostro
mondo. L’informazione scorre attraverso contesti differenti e su dispositivi diversi,
tramite coreografie emergenti e instabili, negli spazi misti in cui spendiamo gran
parte delle nostre vite. Siamo realmente pronti a progettare questa confusione
di interazioni? Questo workshop è un approccio pratico all’architettura delle
informazioni, alle esperienze cross-canale e alla definizione di “placemaking”,
attraverso l’esplorazione dell’architettura, della pianificazione urbana e del cinema.
Si discuteranno i metodi e si sperimenteranno gli strumenti e le tecniche che questi
ambiti hanno a lungo utilizzato per creare un senso di narrativa e di spazio-luogo.
Si applicheranno questi strumenti in relazione alla progettazione di spazi misti,
lasciando modo di disegnare nuove idee e confrontarsi sul tema.
Andrea Resmini Architetto, lettore compulsivo, pianista, Andrea è senior lecturer alla
Jönköping In- ternational Business School ed è Editor-in-chief del Journal of Information Archi-
tecture. Presidente dell’Information Architecture Institute per due mandati, Andrea ha scritto
Pervasive Information Architecture con Luca Rosati, e curato il volume Reframing Information
Architecture per la collana HCI di Springer.
andrearesmini.com @resmini
I Workshop
del Summit 2015
Sala C 10:00 - 17:30
Facilitazione Grafica. Ascoltare con gli occhi
Housatonic | Marcello Petruzzi & Alfredo Carlo
Housatonic Design Network si occupa di design
e facilitazione di eventi collaborativi, facilitazione
grafica e visualizzazione in occasione di
workshop, meeting, brainstorming, convention,
conferenze.
Esploreremo insieme come ascoltare, discernere,
collegare e visualizzare contenuto, nella creazione di una sintesi visiva e grafica
che aiuti la comprensione e la memorizzazione. Mettere in ordine visivamente
contenuti e informazioni è propedeutico alla creazione di percorsi di senso e
una migliore comunicazione.
Marcello Petruzzi nasce nel 1976 in Magna Graecia, studia arte e scienza sulla Riviera degli
Etruschi e si laurea a Bologna in Lettere e Filosofia/Arti Visive. Ha un’esperienza decennale
nel concepimento, elaborazione e produzione di immagini statiche e in movimento, a stretto
contatto con in linguaggi di area web.
Alfredo Carlo, nasce a Bruxelles nel 1975, cresce a Roma, studia a Bologna dove vive
attualmente. Appassionato di writing, fotografia, serigrafia e design. Da più di 15 anni
ha trasformato queste passioni nella sua professione di facilitatore grafico, aiutando
organizzazioni e aziende a collaborare e lavorare meglio e in maniera più semplice.
www.housatonic.eu
Sala B 10:00 - 17:30
IA Essentials Dan Klyn & Andrew Hinton
Are you responsible for a product or service
that has to make sense across multiple
channels, devices, or places? Determining
what things are, where they should go, and
how they should connect to everything else
is hard! To do it right, you need information
architecture. Covering concepts and practices from the dumb to the sublime,
this workshop is a handson way to start working with and actively shaping
architectures of meaning and structures of language. Klyn and Hinton will
balance theory and practice, presentation and participation, to look at the
tools, techniques, and ideas behind IA and the types of problems it helps
solve at each stage of a project.
5. Luca Rosati. Come architetto dell’informazione, Luca cerca
di semplificare la vita delle persone nella loro interazione con
l’informazione, negli ambienti digitali, in quelli fisici e in quelli cross-
canali. È tra i fondatori di Architecta e formatore per università
e imprese. Con Andrea Resmini ha pubblicato il libro Pervasive
Information Architecture. Adora le costruzioni Lego, la pista Polistil, i vini
rossi invecchiati.
Roberta Buzzacchino. Dal 2004 studio e applico il mind mapping,
messo a punto dal cognitivista Tony Buzan, e dal 2007 sono autrice
del blog www.mappementaliblog.blogspot.com Dal 2009 al 2013 ho
insegnato mappe mentali per apprendere e comunicare in corsi di
laurea e master del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale,
Università Sapienza di Roma. Attualmente lavoro in INPS Direzione
centrale Formazione dove svolgo laboratori di mind mapping per
potenziare competenze trasversali-cognitive, migliorare tecniche di scrittura efficace,
facilitare il lavoro individuale e di gruppo, innovare processi e servizi. Nel 2014 ho curato il
progetto formativo Pensare, progettare, fare formazione con il mind mapping che ha vinto
il 1° premio AIF “Filippo Basile” per la Sezione Sistemi Formativi e il Premio Speciale del
Comitato Scientifico. Ricordo sempre ai miei allievi la massima “Se ascolto dimentico, se
vedo ricordo, se faccio capisco” (Confucio).
Marta Messina. Insegna, da 26 anni, matematica e scienze nella scuola
primaria, utilizzando la didattica inclusiva. Negli ultimi dieci anni ha affinato
la propria metodologia di lavoro per essere più attenta alle esigenze di
apprendimento degli alunni DSA.
Attualmente gestisce anche, come admin insieme ad altre 2 persone, la
pagina facebook DSA: sportello scuola famiglia. Collabora con la pagina
facebook “Your Edu action ye@ Master Prof no ordinary teachers“ per la
diffusione di buone pratica scolastiche e di propri aforismi sulla scuola.
Sala A 14:30 - 17:30
Il colore e la UX Riccardo Falcinelli
Il colore viene comunemente trattato come un semplice
strumento di seduzione o di abbellimento. In realtà si possono
rintracciare alcuni parametri in ambito percettivo e culturale
che possono migliorare concretamente l’esperienza di
comunicazione per non relegare il colore al gusto o alla
sensibilità individuale ma ancorandolo a principi condivisi. Il
workshop prevede teoria, case studies e qualche piccolo esperimento.
Riccardo Falcinelli (Roma 1973), grafico e teorico del design, ha progettato libri e collane per
i maggiori editori italiani tra cui Einaudi, minimum fax, Laterza, Carocci. È autore di Guardare,
pensare, progettare (2011), sul rapporto tra neuroscienze e design, e Fare i libri (2011), il
racconto di dieci anni di progetti editoriali per minimum fax. Insieme a Marta Poggi, ha scritto e
disegnato i graphic novel Cardiaferrania, L’allegra fattoria (minimum fax) e Grafogrifo (Einaudi).
Dal 2012 insegna Psicologia della percezione all’Isia di Roma. Il suo ultimo libro è Critica
portatile al visual design (Einaudi, 2014).
www.falcinelliand.com | /riccardofalcinelli
Sala E 10:00 - 13:00
UXforKids Gloria Chiocci
Da lineare a non lineare, da verticale a orizzontale, dai banchi
di scuola al mondo del lavoro: mappe mentali e altre forme di
rappresentazione non sequenziale dell’informazione sono al
centro del workshop. Rivolto a studenti, docenti, formatori e
professionisti, il workshop permette di apprendere un metodo
utile per studiare e lavorare in modo semplice e creativo.
Attraverso esempi ed esercizi pratici, impareremo a usare
le mappe per potenziare competenze cognitive trasversali, facilitare il lavoro
individuale e di gruppo, innovare processi di lavoro e servizi. Dopo una breve
introduzione, abbandoneremo il tavolo e le sedie, per sperimentare metodi di
apprendimento e insegnamento inclusivi, utili anche a persone con disturbi
specifici dell’apprendimento (DSA). Carta e colori sono tutto ciò che occorre.
Interverranno anche:
Luca Rosati - Architetto dell’Informazione
Roberta Buzzacchino - INPS Direzione centrale Formazione
Marta Messina - Insegnante di scuola primaria
Gloria Chiocci. Gubbio 1992. Laureata in Comunicazione Internazionale e Pubblicitaria.
È una mapper ed un’instancabile viaggiatrice! Vince nel 2013 il premio Creativity Camp.
Tornata in Italia, dopo aver trascorso un periodo di studi tra Spagna e Canada, ora si occupa di
Dislessia e Architettura dell’Informazione. I suoi workshop sono amatissimi da grandi e piccini!
Attualmente scrive per Nòva grant - Il sole 24 ORE ed è membro del comitato giovani UNESCO.
www.gloriachiocci.it | /gloriachiocci | @GloriaChiocci
it.linkedin.com/pub/gloria-chiocci/86/ba/693
6. qualsiasi altro aggregato umano in grado di pagare una fattura.
Gestire bene ciò che viene prima del progetto consente di lavorare più
serenamente e avere clienti più soddisfatti, guadagnando (in salute e
portafoglio) nel processo. Questo corso in pratica si paga da solo :)
Marco Brambilla progetta applicazioni e servizi destinati all’utilizzo da parte di esseri
umani. Amministratore delegato e fondatore di CommonSense, società che progetta e
realizza applicazioni mobile per smart devices dal 2009, first mover nella costruzione di
applicazioni enterprise per tablet. Ha lavorato, a partire dal 2003, in diverse startup nel
campo dell’Information Technology, sempre con un coinvolgimento diretto e un ruolo
imprenditoriale. In particolare, si è concentrato dapprima sullo sviluppo di soluzioni
verticali per il mondo HR e ha poi realizzato soluzioni innovative nel mondo del document
management e CAD/PLM. In quest’ultima iniziativa ha partecipato a progetti di respiro
internazionale, maturando una significativa esperienza all’estero come outsourcer di
riferimento per l’area EMEA dell’operatore leader di mercato. Marco Brambilla ha iniziato il
suo percorso lavorativo alla fine degli anni ’90 nello Studio Ambrosetti; prima di diventare
imprenditore, ha lavorato nella società ICT di uno dei principali fondi di investimento della
new economy. Oltre alla partecipazione ad iniziative imprenditoriali, svolge attività di
consulenza su temi di Software Project Management, Software Estimation, Project Delivery.
www.stime-preventivi-negoziazioni.com | www.commonsense.cc
@marcobrambilla | www.linkedin.com/in/marcobrambilla
Sala E 14:30 - 17:30
Che l’ascolto sia con te!
Alessio Ricco & Raffaella Roviglioni
È un workshop che mira a sperimentare
alcune pratiche e strumenti
dell’improvvisazione teatrale per migliorare
le nostre capacità di comunicazione, di
ascolto profondo e di lavoro di gruppo. È
pensato in particolare per una platea mista
di sviluppatori, UX e IA. Gli improvvisatori sono abituati a gestire imprevisti
e a collaborare sul palco per portare avanti uno spettacolo senza testo.
Le tecniche che adottano sono utili anche nella gestione di progetti che
coinvolgono più figure professionali che devono comprendersi, mettersi in
gioco e collaborare tra loro per raggiungere gli obiettivi comuni.
Proveremo insieme a sperimentare i nostri limiti, sfidare i nostri preconcetti
sugli altri e trovare una maniera efficace di comunicare per collaborare.
Usciti da qui ci auguriamo di avervi invitato a riflettere sulle dinamiche di
gruppo, sul vostro ruolo personale, sulle modalità di interazione e creazione,
per tornare a casa arricchiti e pronti ad affrontare con spirito diverso il
prossimo progetto multidisciplinare.
Alessio Ricco è un software designer specialista in applicazioni web e mobile.
Ha iniziato la sua carriera come sviluppatore di videogiochi, passando al multimediale e
successivamente al gestionale e al web, realizzando piattaforme di blog, cms e sistemi di
business intelligence per l’analisi del voto.
Coordina le attività di Ti.Roma (Roma Titanium Mobile Meetup) e del gruppo Titanium
Sala A 10:00 - 13:00
Progettazione Funzionale, un metodo rapido e sicuro per andare
in sicurezza dai bisogni degli utenti ai requisiti di progetto
Federico Badaloni
Nel tempo mi sono reso conto che l’architettura
dell’informazione di un sito o un’applicazione può
essere considerata come un insieme coeso di “funzioni”
complementari le une alle altre. Alcune di esse hanno un
valore “strutturale”, cioè servono per consentire agli utenti
di compiere un’azione, altre funzioni hanno un valore
“narrativo”, cioè consentono all’utente di “capire”. Queste funzioni sono
“ponti” ideali che consentono di congiungere i bisogni degli utenti con le
soluzioni tecniche e grafiche che saranno adottate.
Progetto dopo progetto ho avuto modo di formalizzare questo approccio
fino a farlo diventare un vero e proprio metodo di lavoro, metodo che
oggi utilizziamo abitualmente nell’attività di progettazione dei siti e delle
applicazioni del Gruppo Editoriale l’Espresso.
Il seminario ne mostrerà i punti essenziali: come identificare rapidamente
le funzioni, come formalizzarle, come utilizzarle concretamente per trovare
le soluzioni migliori, come utilizzarle per coinvolgere in modo efficace gli
stakeholders e per comunicare con il team di progetto.
Federico Badaloni è Architetto dell’Informazione, User Experience Designer, Content
Strategist e giornalista. È responsabile dell’area di Architettura dell’Informazione e User
Experience Design presso la Divisione Digitale del Gruppo Editoriale l’Espresso. La sua
area si occupa di progettare e definire i siti (mobile e desktop) e le applicazioni di tutte
le testate e i brand del Gruppo. Insegna Architettura dell’Informazione, User Experience
Design e Content Strategy, in diverse università italiane. Ha creato e coordina il master in
Architettura dell’Informazione e User Experience Design presso l’università IULM di Milano.
È stato presidente di Architecta, la società italiana di architettura dell’informazione nel
2013 e nel 2014.
@fedebadaloni | it.linkedin.com/pub/federico-badaloni/6/481/565
Sala D 14:30 - 17:30
Stime, preventivi e negoziazioni per progettisti e imprenditori
Marco Brambilla
Quando ti chiedono un preventivo ti vengono i sudori freddi
e raddoppi le stime “almeno ci sto dentro sicuramente” e
poi, alla fine, non ci stai dentro? Un corso diretto, pratico e
a tratti “catartico” che si rivolge a freelance nel settore della
creatività, information workers, professionisti IT, imprenditori.
Si affrontano tre aspetti essenziali dell’attività professionale -
stime, preventivi e negoziazione - con un approccio pragmatico e strumenti
da usare immediatamente.
I contenuti sono basati su 18 anni di esperienza sul campo con clienti piccoli
e grandi, privati e pubbliche amministrazioni, associazioni, multinazionali e
7. Mobile Developers Italy su facebook, è stato speaker in due edizioni di WHYMCA (Milano
e Bologna), Drupal Day (Roma), Codemotion, tiConf (Valencia e Amsterdam) e DigitalWorld
2015 (Dhaka, Bangladesh).
Attualmente vive a lavora tra Cork (Irlanda) e San Francisco, dove è Senior Mobile
Developer per Carma Carpooling (https://gocarma.com/).
Nel tempo libero (quello che resta) È un improvvisatore teatrale. È stato attore nel Match
d’improvvisazione teatrale a Roma (Teatrate) e nel cast di “SHHHH! – An Improvised silent
movie” (i Bugiardini) al Fringe festival di Edimburgo 2013.
/AlessioRicco.it | @alessioricco | www.linkedin.com/in/alessioricco
Raffaella Roviglioni ha un passato da scienziata, un presente da user experience
designer e un futuro tutto da scoprire.
Si è occupata di web e progettazione come curatrice di contenuti, architetto
dell’informazione e project manager. Attualmente pratica lo User Experience Design:
ascolta e osserva le persone nella loro quotidianità e progetta soluzioni e strategie per
rendere la loro vita più facile e piacevole.
È socia di usertest/lab e lavora come freelance su siti web, intranet, applicazioni, giochi e
servizi.
Nel tempo libero è una cosmaker e una cosplayer, con inscursioni sempre più frequenti nel
mondo Steampunk.
http://roviglioni.it | @raffiro | http://it.linkedin.com/in/raffiro
Strategy & Structure – Doing it right, and how you’d know
Dan Klyn
There is no correct way to architect information; no tried-
and-true formula for identifying and ultimately selecting
the appropriate structures to realize business strategy
while fostering great experiences and supporting the goals
of customers and users. But there are good ways. This
presentation proposes four steps any practitioner can walk
on the path toward aligning strategy with structure, using analogies from
architecture in the built environment to assist attendees in understanding the
range of what’s possible in order to arrive at what’s good.
Dan Klyn has accrued 18 years of experience in information architecture practice, and
is co-founder of The Understanding Group (TUG). HÈs interested in planning, strategy
and architecture for places made of information, likes coffee an awful lot, and teaches
information architecture at the University of Michigan School of Information.
wildlyappropriate.com | understandinggroup.com/team/dan-klyn/ | @danklyn
Scrivere per farsi ascoltare
Luisa Carrada
“Scrivere è architettura, non decorazione di interni”: se lo
affermava Hemingway, possiamo fidarci. Anche scrivere in
rete con un linguaggio fresco e naturale – che sappia farsi
ascoltare – ha pochissimo a che fare con l’improvvisazione
e l’immediatezza del parlato e moltissimo con il rigore
della costruzione e della progettazione. Un rigore che negli
spazi ristretti degli schermi è fatto di equilibri sottili tra ascolto e visione,
informazioni ed emozioni, immagini e parole. L’intervento getterà un po’ di
luce sul “messy work” che c’è dietro (per dirla con un filosofo del linguaggio
che sarà molto citato) ma che i nostri utenti non vedranno mai. Loro, se
avremo lavorato bene, ascolteranno solo una voce naturale e credibile.
Luisa Carrada è autrice del sito e del blog www.mestierediscrivere.com e di qualche libro
in cui ha scritto delle sue avventure di editor sempre in bilico tra carta e digitale. Quando
non scrive, insegna alle aziende a ideare, smontare e rimontare testi, e a trovare il loro
unico e inconfondibile tono di voce.
www.mestierediscrivere.com | blog.mestierediscrivere.com
@luisacarrada | /luisa.carrada.5 | it.linkedin.com/luisacarrada
La Conferenza
del Summit 2015
8. Curare l’ascolto per salvare il progetto
Massimo Crucitti
Qualsiasi titolare di progetti industriali, deve dibattersi tra
l’incudine e il martello di produzione e vendite, partecipando
così al fallimento di una buona metà dei lavori nel settore IT.
Possiamo cambiare le nostre sorti e quelle dei nostri progetti
solo grazie al sapiente governo della comunicazione,
trasformando il Project Manager in un facilitatore dell’ascolto.
Per ottenere questo dobbiamo prepararci nelle competenze interpersonali,
con non meno rigore di quanto richiesto nelle discipline ingegneristiche.
Scopriremo come le dinamiche comunicative siano più complesse delle
meccaniche strumentali e acquisiremo le prime rudimentali istruzioni
operative per orientarci in questo tumultuoso mare, fino a giungere sani e
salvi in porto.
Massimo Crucitti. Fondatore di “bymark user experience” e di “manuale operativo”.
Conduce progetti UX, facendo interagire creativamente giovani talenti nativi digitali con le
figure tecniche e strategiche, in modalità concurrent engineering.
Esercita il training per il potenziamento delle competenze interpersonali nelle professioni
tecniche. Formatore alla facilitazione di meeting decisionali complessi e di workshop
creativi. Realizza la crescita delle prestazioni produttive, intervenendo in fabbrica su
processi industriali e relazioni interpersonali.
www.bymark.it | www.linkedin.com/in/massimocrucitti | +ManualeoperativoPlus
The design of uncertainty and its power
Luciano Floridi (con un commento di Luca De Biase)
In this talk I shall argue that in mature information societies
– awash with cheap goods and services as well as free
information – the sociopolitical ability to influence peoplÈs
behaviour (power) is exercised not just through the control
of things (goods and services) or information about things,
but more significantly through the control of the questions
that determine the answers that give rise to information about things
(uncertainty). So the new morphology of power is the morphology of
uncertainty: those who control the questions shape the answers; and those
who shape the answers influence the world. This means that the design of
uncertainty is an increasingly important form of empowerment.
Luciano Floridi is Professor of Philosophy and Ethics of Information at the University
of Oxford, where he is the Director of Research of the Oxford Internet Institute. His most
recent books, all published by Oxford University Press, are: The Fourth Revolution - How
the infosphere is reshaping human reality (2014), The Ethics of Information (2013), The
Philosophy of Information (2011). Among his current positions, he is member of Google
Advisory Board on “the right to be forgotten” and Chairman of the Ethics Advisory Board of
the European Medical Information Framework (EMIF).
www.philosophyofinformation.net | @Floridi
A ciascuno il suo: archi, frecce e interfacce per servizi editoriali B2B e B2C
Andrea Angiolini & Fabio Vitali
Da quasi 10 anni il Mulino ha strutturato
il proprio processo di produzione,
formalizzando workflow di metadati e
file e definendo ruoli per gli attori della
catena editoriale. Lo scopo principale era
e resta conservare la produzione dei libri,
rendendola riutilizzabile perché basata su
standard. Questo ci ha permesso tra l’altro di realizzare successivamente
nuovi contenuti e servizi per la ricerca e lo studio, nei quali le interfacce d’uso
sono centrali.
Andrea Angiolini è direttore editoriale del Mulino, dove ricopre anche la carica di
responsabile del settore digitale. All’interno dell’Associazione italiana editori, è membro del
gruppo accademico-professionale e presidente della commissione digitale.
www.mulino.it | | www.linkedin.com/pub/andrea-angiolini/2/21a/358
www.unibo.it/sitoweb/fabio.vitali | | it.linkedin.com/pub/fabio-vitali/0/b28/9b5
Ascoltare per co-progettare servizi insieme ai cittadini.
Daniela Selloni
Un designer che voglia progettare con le persone e non
solo per le persone deve, innanzitutto, incominciare con
l’ascoltarle. Questa è la storia di come mi sono avvicinata
a un gruppo di persone e di come insieme abbiamo
intrapreso un percorso di collaborazione dove l’ascolto è
stato essenzialmente una fase attiva, parte integrante delle
sessioni di co-design. In questo percorso, chiamato ‘Cittadini
Creativi’, ho cercato di fare empatia e di assumere prospettive sempre
diverse: come dice Marianella Sclavi, ho cercato ‘di uscire dalla cornicÈ e di
assumere che chiunque mi parlasse avesse ragione, per poi capirne insieme
il perché.
Ho cercato, con alterni risultati, di visualizzare l’ascolto e di interpretarlo per
farne un oggetto di conversazione, un oggetto di co-design che dovesse
guidare la progettazione di servizi per il quartiere di Milano nel quale ci
si trovava. Infine ho cercato di ascoltare adottando una metodologia
umoristica: le sessioni di co-design insieme ai cittadini sono state un percorso
a metà tra l’empowerment e l’entertainment, è difficile impegnarsi in un
ascolto attivo e reciproco se non ci si diverte, ma su questo la mia ricerca di
service designer è solo all’inizio.
Daniela Selloni è service designer e ricercatrice. Ha conseguito un Dottorato di Ricerca
al Politecnico di Milano su design dei servizi e innovazione sociale, con un focus sui servizi
collaborativi. La sua ricerca applicata ha portato alla sperimentazione di Cittadini Creativi,
un formato inedito di agenzia di service design per la città, dalla quale sono nati alcuni
9. servizi co-progettati e co-prodotti insieme ai cittadini di un quartiere di Milano. Insegna
alla Scuola di Design del Politecnico di Milano, nella Laurea Magistrale “Product Service
System Design”, al “Master Progettare Cultura” dell’Università Cattolica e al “Master in
Design Strategico” di POLI.Design. É stata visiting researcher presso la Parsons – The New
School for Design, New York. Svolge inoltre attività di consulenza presso aziende pubbliche
e private e attività di mentorship per incubazioni di start up, esplorando in particolare la
relazione tra design dei servizi e sharing economy. È membro di POLIMI DESIS Lab, parte
del network internazionale DESIS Design for Social Innovation and Sustainability, dove
partecipa a vare ricerche europee e italiane.
www.cittadinicreativi.it | www.microsuper.it | www.desis-network.org
@danielaselloni
La Group Intranet di UniCredit: una questione di UX
Fabio Delton
Il percorso di digitalizzazione aziendale passa anche
dagli strumenti a disposizione dei dipendenti e da una
comunicazione interna che supporti l’evoluzione nel rapporto
con i clienti e con i colleghi.
Racconteremo il case study della nuova Group Intranet
di UniCredit: come è stato creato un concept scalabile con un design
partecipativo, come la soluzione è stata testata con oltre 4.000 dipendenti,
quali risultati ha portato l’applicazione dello User-Centered Design
nell’adozione dello strumento, nella soddisfazione dei colleghi, nel processo
di buy-in del progetto e nell’efficacia della comunicazione interna.
Fabio Delton. Head of Social & Digital Internal Communications in UniCredit.
Ha coordinato il progetto della nuova Intranet, con cui UniCredit è la prima azienda italiana
a vincere l’Intranet Design Annual di Nielsen Norman, riconosciuto per l’applicazione
estensiva dello User-Centered Design.
Prima di lavorare nell’area Internal Communications, Fabio è stato responsabile Internet &
Remote Banking di UniCredit e con il suo team lavora ogni giorno per contaminare i canali
digitali interni con approcci, metodologie e user experience proprie del Web per facilitare
la diffusione dei contenuti rilevanti per l’azienda e il supportare il lavoro quotidiano dei
colleghi. Su Twitter condivide la conoscenza #digitalworkplace, #internalcomms, #intranet,
#UX, #ESN, #socialmedia, #advocacy @fabiodelton
@fabiodelton | it.linkedin.com/in/fabiodelton
Verum Factum - Making the world with language
Andrew Hinton
As Giambattista Vico uttered centuries ago, “the truth, itself,
is made.” And, as humans, most of our truth is made with
language. What does this mean for Information Architecture,
and those who practice it? In this presentation, we will
explore that question. First, wÈll establish what sort of
material language is, and then wÈll look at how IA uses it to
shape the human environment.
Andrew Hinton is a user experience and design leader with 20 years’ experience
creating great environments with information and digital systems.
He is also the author of Understanding Context: Environment, Language, and Information
Architecture, from O’Reilly Media (2014), a book about how information architecture — and
design, generally — can create more coherent contextual experiences for the people who
live in the environments we make.
He is currently an information architect at The Understanding Group, an firm that helps
organizations develop digital strategies and products through an architectural lens.
Previously, he worked as Principal UX Architect at Macquarium, Senior Information
Architect at Vanguard, and developed the user experience practice at a pre-dot-bomb
agency called Symetri.
As a consultant, Andrew’s clients have included LowÈs Home Improvement, Kimberly
Clark, Cisco, Intuit, DirecTV, University of Michigan, UNC Chapel Hill, Sealy, and others.
Andrew speaks frequently at various events, sometimes internationally, including The
Information Architecture Summit, UXWeek, Interact London, Summit Italiano di Architettura
dell’Informazione, EBAI Brazil, WebVisions, Convey UX, Blend, Interaction (IxDA), &
DigitalNow. He has contributed to numerous books and publications on user experience
design and information architecture.
From what seems to him a prior lifetime, he holds a BA in Philosophy, an MA in Literature,
and an MFA in Poetry.
Andrew has lived in a number of places, such as Philadelphia, Louisville, Greensboro, NC,
and Greenville SC, but he recently moved back to Atlanta, GA, USA (where he was born and
raised) and bought a house in a funky little neighborhood called Jefferson Park, with his
amazing wife, his talented daughter, and two exceedingly energetic Boston Terriers named
Sigmund and Edgar.
www.andrewhinton.com | @inkblurt