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Risorse tecnologiche per migliorare
 l’apprendimento e l’insegnamento
                      a cura di Elisabetta Verticelli
                       verticelliscuola@gmail.com
Il cambiamento
 Il Web 2.0 può costituire un cambiamento nell’ottica
 di una nuova metodologia che coinvolga sia il modo
 di apprendere sia il modo di insegnare
Internet sta cambiando
 Oggi Internet si caratterizza per:
  1. l’interattività
  2. la relazionalità
Interattività
 un’interattività tra uomo e macchina sempre più spinta
  verso un uso personale e integrato nei servizi. Non si
  tratta più solo del monitor di un computer ma entrano in
  gioco molti dispositivi che permettono una connessione
  ovunque e un uso personale e sempre più integrato nei
  servizi. Specie nei giovani vi è quasi un’ appropriazione
  di internet

 Ma non è questa la caratteristica principale che può
  interessarci a livello didattico…
Relazionalità
   …c’è da sottolineare che l’ innovazione non sta nella
    tecnologia che riusciamo a portare nella scuola ( più o
    meno condivisa da colleghi o dirigenti), ma dalla cultura
    collaborativa che ne deriva, dalle relazioni che
    riusciamo ad attivare quando il nostro percorso si
    avventura nella condivisione, cooperazione e
    progettazione

    Quindi la caratteristica del Web2.0 che maggiormente
    ci può interessare a livello didattico è la relazionalità,
    l’interdipendenza tra le persone, ciò che Jenkins
    chiama cultura partecipativa.
La conoscenza è generata dagli
utenti i quali non sono più solo
fruitori di informazioni
ma autori di se stessi

Si tratta di vedere in internet persone che collaborano,
condividono risorse e progettazione
Al di là della virtualizzazione che molti sembrano temere in
internet come qualcosa di freddo e alieno c’è da sottolineare
che in rete ci sono persone
Intelligenza collettiva
 Levy parla di intelligenza collettiva ma parla anche di
  umanità « Che cos'è l'intelligenza collettiva?. In primo
  luogo bisogna riconoscere che l'intelligenza è distribuita
  dovunque c'è umanità, e che questa intelligenza,
  distribuita dappertutto, può essere valorizzata al
  massimo mediante le nuove tecniche, soprattutto
  mettendola in sinergia. Oggi, se due persone distanti
  sanno due cose complementari, per il tramite delle nuove
  tecnologie, possono davvero entrare in comunicazione
  l'una con l'altra, scambiare il loro sapere, cooperare.
  Detto in modo assai generale, per grandi linee, è questa
  in fondo l'intelligenza collettiva » (Pierre Levy)
In questo contesto
la conoscenza non è più ciò che fino a poco tempo fa ci
veniva insegnato: qualcosa di stabile, ben saldo
archiviato in categorie da biblioteca che delimitava i
campi del sapere
La conoscenza è in flusso continuo, è una conoscenza
non più trasmessa ma generata
Intelligenza connettiva
 Derrick De Kerckhove ingloba il suo pensiero nella teoria
  di Levy e va oltre:
 L’intelligenza non è la somma delle singole unità
  cognitive, la conoscenza non si genera solo all’interno
  delle persone ma tra le persone, è una intelligenza
  connettiva e questa costituisce la pratica dell’intelligenza
  collettiva
 In effetti noi possiamo vedere nel web 2.0 funzionalità
  che prima non c’erano in internet e che permettono
  appunto la condivisione, la collaborazione e la
  progettazione in rete e con la rete
 I tag liberamente scelti dagli utenti, la famosa
    folksonomy che rispecchia i diversi punti di vista, lo
    stesso fenomeno del tagging determina il flusso della
    conoscenza
   il codice embed e il fenomeno dello sharing
   gli abbonamenti rss
   ma tutto il movimento dell’Open source e le stesse
    licenze creative
 contribuiscono determinare la condivisione a più
 livelli del web 2.0, quella che De Kerckove chiama l’
 intelligenza connettiva
 In questo contesto cambiano le modalità di
  apprendimento
 Si parla di nativi digitali
“I nostri studenti sono cambiati radicalmente. Gli
     studenti di oggi non sono più quelli per cui il
nostro sistema educativo è stato progettato. Essi
      sono la prima generazione cresciuta con le
   nuove tecnologie. Sono nativi digitali. I cervelli
dei nativi digitali sono probabilmente fisicamente
    differenti, effetto dell’input digitale che hanno
        ricevuto crescendo” (Marc Prensky 2001)
Nuovo modo di apprendere
 Alessandro Baricco parla
 dei nuovi barbari come i
 surfing , essi sono capaci
 di solcare le onde della
 conoscenza seguendone i
 flussi, si
 contraddistinguono per la
 velocità di ricerca e il
 multitasking in
 contrapposizione ai
 palombari che invece
 scavano nelle profondità
 del sapere.
 Jenkins li assimila al cacciatore che deve
 scansionare un territorio complesso alla ricerca di
 segni e indizi per capire dove le sue prede siano
 nascoste, mentre contadino rispetta una sequenza
 di compiti che richiedono un’attenzione focalizzata
 per essere portati a termine
cambiamento di rotta
… Al di là di tutte le polemiche che esistono intorno ai
  nativi digitali e alla loro età. Ci sono alcune
  considerazioni da fare:
 Positivo è il cambiamento di rotta: vale a dire la
  focalizzazione passa dall’insegnamento
  all’apprendimento e in particolare all’apprendimento
  significativo, all’insegnamento collaborativo in rete e
  all’insegnamento cooperativo in presenza
 In questo cambiamento di rotta le applicazioni del
  Web 2.0 possono dare un grosso contributo
 In questo
 cambiamento di
 rotta le
 applicazioni del
 Web 2.0
 possono dare un
 grosso
 contributo
Ho racchiuso le applicazioni che
trovavo in rete secondo tre categorie
   • Condivisione
   • Cooperazione
   • Progettazione con la rete e in rete


Le applicazioni trovate in rete non nascono con intenti
didattici ma è l’intenzionalità del docente che li può rendere
tali
Siti e blog
 oggi chiunque può, in pochi secondi, costruirsi un
  suo spazio web. Abbiamo così assistito, nel giro di
  pochi anni, ad una rivoluzione in Internet: milioni di
  utenti da semplici fruitori si sono trasformati in attivi
  lettori e quindi in produttori di messaggi multimediali
 De Kerckhove, proprio facendo l’esempio dei blog,
  indica nella blogosfera la conferma dell’esistenza di
  un’intelligenza connettiva
 Si avvalgono di una nuova tecnologia chiamata RSS
  che consente non solo di collegarsi ad una pagina
  web ma di “abbonarsi” ad essa
flickr
funzionalità   Discussioni
 subscription
                                 per analizzare il fenomeno
Delicious                        della condivisione, è
 In Delicius è possibile        possibile taggare un
  raccogliere link in remoto     URL, cioè vedere una
  in modo da trovarseli da       pagina e sapere quante
  qualunque computer             persone hanno cliccato su
  connesso in rete               quella pagina e quali
                                 parole hanno scelto per
 ma è qualcosa di più che       taggarla.
  un semplice segnalibro in
  remoto
 oltre a editare, rinominare
  i tag o organizzarli in
  bundles, Delicious è molto
  altro: si comporta come
  un socialnetwork
Condividere presentazioni on
line
 una presentazione on line ha il vantaggio di
  inglobare al suo interno file audio e video, come
  eventualmente un download di materiali.
 Una volta realizzata o caricata on line la nostra
  presentazione, solitamente ci troviamo di fronte a
  tre possibilità:
       rendere pubblica nel sito la propria presentazione
       ottenere un codice embed o un URL per inglobare il tutto in
        una pagina web
       inviarla tramite email
Applicazioni
 on line       Didatticamente è utile insegnare ai
                       bambini a scrivere su Internet
                         comporre testi brevi, quindi la
 Slideshare              capacità di fare sintesi ma al tempo
                          stesso di essere efficaci;
 Zentation              comporre titoli e sottotitoli chiari e
                          accattivanti;
 280 Slide              scoprire una struttura che si ripeta
 Slidestory              ma che sia orientativa di un
                          percorso pattuito insieme nella
 Voice Thread            scaletta di partenza.
                      Molti insegnanti si sono appropriati
 Calameo              di questi strumenti usandoli come
                       storytelling, raccoglitori di schede
                       didattiche, ma principalmente per
                       mettere on line i giornalini di
                       classe, che on line acquistano
                       sicuramente una maggiore visibilità
Socialnetwork
 Sono la risposta all’esigenza diffusa di uno spazio
 virtuale dove scambiarsi informazioni, dialogare,
 diffondere progetti ma soprattutto uno spazio dove
 socializzare
   Anobii
   Scribd
   Facebook
Anobii
 Anobii può essere la
  vetrina di una biblioteca di
  classe dove, decisa la
  tematica su cui lavorare, è
  possibile scambiarsi
  informazioni con classi
  parallele condividendo
  recensioni di libri
 La condivisione tra classi
  diverse può poi allargarsi
  a classi che seguono
Facebook
Rappresenta almeno in Europa, il socialNetwork per
 eccellenza
 L’iscrizione richiede la creazione di un profilo per
  rendersi visibile e realizzare una rete di amici
 Facebook è un fenomeno sociale che riguarda tutti,
  indipendentemente dall’età, il genere o la
  professione e che ha cambiato il modo di
  comunicare.

 La scuola potrebbe cogliere l’occasione di
 recuperare, tra contesti formali e informali, la
 consapevolezza della profondità di un uso critico e
 creativo della rete, e attraverso la tecnologia
 espandere l’aspetto relazionale dell’apprendimento
Scribd
 Scribd è un altro social network che permette di
 archiviare, ricercare e condividere documenti e libri
 in formato digitale. Per certi versi è simile ad aNobii,
 ma non considera le edizioni cartacee e include delle
 funzionalità di caricamento che non esistono su
 quest’ultimo. Anche Scribd offre il codice embed che
 permette l’inserimento della risorsa in siti o blog.
 Attualmente Scribd può contare mensilmente oltre
 50 milioni utenti e più di 50.000 documenti caricati
 giornalmente.
Il problema più comune è che il
mezzo di per sé non contribuisce a
creare quel capovolgimento
concettuale che ci si
aspetterebbe

Quella forma mentis per cui un
docente sa, è consapevole , che è
possibile collaborare in rete e ciò
è possibile fare in modo diverso
e a volte meglio
Le tecnologie di gruppo
 Sono da intendersi
    a distanza
    in presenza


 Parmigiani supera questa divisione usando il termine
 Tecnologie di gruppo. In rete sembra più facile
 attuare l’apprendimento cooperativo, in presenza
 invece sembra esserci una certa difficoltà a
 promuovere didattiche cooperative, si tende a
 mantenere e replicare metodologie individuali
“collaborative learning tecnologico in classe e on line
  con la finalità principale di creare gruppi che
  costituiscono conoscenza …
Dopo una fase in cui la scuola ha avvicinato la rete
  espandendosi, le tecnologie di gruppo vogliono
  riportare la rete in classe e sfruttarne le potenzialità
  in presenza” (Parmigiani, 2009. pp.48,49
L’intelligenza di gruppo
 Le tecnologie di gruppo stimolano
    L’interdipendenza positiva
    L’intelligenza di gruppo
la quale non è in alternativa a quella individuale, al
  contrario la stimola e la nutre; in essa si esprimono
       le abilità sociali e relazionali.
       le abilità emotive
       le abilità di comunicazione
La tecnologia digitale è un
mediatore attivo
 non c'è solo l'interdipendenza tra i membri del
  gruppo ma anche l'interazione con la macchina,
  essa veicola l'informazione nella rielaborazione e
  costruzione.
 La tecnologia digitale è un mediatore attivo
   propone innumerevoli strade date dalle potenzialità dei
    software e dalla vastità della produzione creativa;
    quest’ultima amplifica le possibilità interattive delle
    scelte aumentando di conseguenza la
    problematizzazione
Google documenti
possiamo scegliere il tipo di documento:
 Documento, vale a dire una pagina con un editor di testo;
 Foglio di calcolo, una pagina che assomiglia ad un foglio
  excel;
 Presentazione con slide simili a Power Point;
 Moduli, strumento per creare sondaggi, questionari on
  line che andranno a posizionarsi, una volta compilati
  dagli utenti, dentro un foglio di calcolo;
E’ inoltre possibile creare Cartelle per l’archiviazione e per
  la condivisione.
Google Documenti:
Presentazioni
 È possibile lavorare contemporaneamente sulle
  diapositive semplicemente collegandosi ad internet e
  accedendo col proprio account.
 L’insegnante può utilizzare le “note del relatore” per
  lasciare indicazioni al gruppo.
 Tramite la scheda “Revisioni” l'insegnante è in grado di
  vedere come procede il lavoro del gruppo e stimolare il
  senso di responsabilità degli alunni con feedback.
 In modalità visualizzazione è possibile attivare la chat: in
  questo modo ognuno può commentare il lavoro per
  apportare eventuali modifiche o semplicemente, a
  presentazione conclusa festeggiare la conclusione di una
  produzione collaborativa.
Will you TypeWith.me
Non c’è bisogno di registrazione, è semplice da usare
 e efficace per condividere insieme un foglio di
 scrittura; per accedere non è necessario che gli
 alunni posseggano una posta email o un account
 come richiesto per Google Documenti, è sufficiente
 conoscere il link della pagina web generata
 Il monitoraggio del percorso è facilitato dalla
 funzione Revision che permette di rivedere le
 precedenti versioni del documento visualizzando
 come se fosse un filmato tutto quanto è avvenuto in
 quel foglio
Application maps
 Le lezioni di geografia diventano coinvolgenti se usiamo
  mappe satellitari, fotografie aeree e dati topografici,
  terreni ed edifici 3D memorizzati in rete.
 E' possibile esplorare luoghi geografici complessi,
  passare dai pianeti di una galassia fino ai fondali marini,
  salvare i luoghi visitati durante i tour e condividerli con
  altri utenti.
 Un'attività interessante può essere preparare un tour su
  una gita scolastica effettuata inserendo foto e segnaposti
  con le descrizioni dei luoghi visitati. Attivando la funzione
  di Movie Maker presente in Google è possibile
  trasformare tutta la sequenza di lettura in un filmato.
 Per gli alunni stranieri può essere interessante
  ripercorrere il loro viaggio dal Paese straniero all’Italia
 E’ possibile ricostruire un tour, ad esempio una gita
 scolastica inserendo segnaposti, fotografie e filmati
Mappe concettuali
 Cmap Tools è
  un'applicazione per creare
  mappe concettuali.
 Con Cmap è possibile
  adattare e sviluppare
  mappe fatte da altri,
  associare documenti
  (anche multimediali) ai
  concetti, interagire con i
  concetti e le loro relazioni,
  analizzando le descrizioni,
  i testi e i documenti
  multimediali associati ad
  essi.
Significativa è l’esperienza
  didattica di di Anna
  Carletti e Sonia
  Mascheroni
 Connubio tra
  l’apprendimento
  significativo di Novak e il
  cooperative learning
 Le mappe dei vari gruppi
  sono convogliate in una
  unica grande mappa dopo
  che sono state discusse,
  valutate e rielaborate con i
  suggerimenti in modalità
  collaboration
Wiki
 Wiki si presta a diversi
  utilizzi:
 sviluppare esperienze di
  scrittura collaborativa
 esplicitare una
  problematica e aprire un
  gruppo di discussione
 elaborare una storia-
  game con più
  diramazioni di percorsi
  come un ipertesto.
Pod cast
 I Podcast sono
 trasmissioni in formato
 audio e video, risorse
 liberamente scaricabili
 da internet a cui ci si
 può pure abbonare, in
 modo da scaricare
 automaticamente i file
 audio per poi riascoltarli
 comodamente quando e
 dove si preferisce.
Spesso il Web si è dimostrato il canale privilegiato per unire le
distanze geografiche tra Istituti anche di diversa nazionalità,
rendendo visibile una socialità che, diversamente, spesso
tarda a decollare nella consuetudine scolastica che privilegia
la didattica in aula.
Gemellaggio in rete
 Un esempio è dato dal gemellaggio tra la maestra Maria
  Lidia Locci con la classe terza Primaria di Quartu
  Sant’Elena e la maestra Concetta Silvestri con la classe
  terza A/B di D’Acquisto
 Lo spazio web (corso Moodle) è stato fornito da una
  Community che ha una lunga tradizione in rete:
  Forumlive
 Nella piattaforma Moodle i bambini delle due classi si
  sono trovati attraverso un forum bambini e la chat
 Tra le attività svolte: la realizzazione di un ricettario
  sardo-campano, lo studio della storia e delle tradizioni
  sarde e campane e infine la messa in opera di un
  copione teatrale “Emergenza rifiuti a Napoli”
Learning Object
 I LO sono "oggetti di apprendimento" assemblati e
  riutilizzabili a seconda delle diverse situazioni e obiettivi
  didattici.
 si rispondono alla caratteristica di riusabilità, vale a dire
  che pur essendo nati in un contesto possono essere
  riutilizzabili in contesti e percorsi diversi esattamente
  come un modulo che si assemblea per creare nuova
  conoscenza, rispondendo all’esigenza di costruire
  percorsi flessibili e personalizzati.
 Un LO per poter migrare in altri contesti deve essere
  facilmente modificabile, ragion per cui è importante che il
  sorgente sia aperto a modifiche e abbia quindi una
  licenza copyleft
Exe
 È un programma che permette
  facilmente di produrre LO
 Comprende vari Template e un
  pannello di iDevices da cui
  strutturare i contenuti del LO
Web quest
   Introduzione: in essa il docente prepara il
    campo d'azione definendo il ruolo e lo scenario,
    il più delle volte si tratta di motivare il gruppo     Procedimento: qui bisogna dettagliare ogni
    simulando una situazione, ad esempio: “Voi              fase del lavoro da effettuarsi per ogni gruppo, le
    siete un gruppo di creativi in una agenzia              indicazioni devono essere chiare per ogni
    pubblicitaria, un vostro cliente vi ha                  passo che l’alunno deve compiere per arrivare
    commissionato una campagna per ...”                     a completare il compito. Indicando le risorse on
                                                            line,
.
                                                           ad esempio siti web da consultare per reperire
   Compito: descrive il compito e quale sarà il            le informazioni necessarie al compito.
    risultato delle attività del gruppo. Potrebbe
    essere una relazione su Word o una
    presentazione con Power Point che illustri la          Valutazione: è importante esplicitare agli
    campagna pubblicitaria. Esempi di compiti:              alunni come verranno valutati, con quali criteri,
               risolvere un problema o un mistero;
                                                            dire se la valutazione sarà di gruppo o se
                                                            prevede una verifica individuale... L'utilizzo di
               formulare e difendere una                   una rubrica dettagliata che tocchi le abilità
                 posizione;                                 sociali messe in atto come i risultati raggiunti,
               ideare un prodotto;                         può essere un buono strumento anche per
               analizzare una materia complessa;           responsabilizzare gli alunni ad autovalutarsi.
               paragonare due punti, problemi,
                 punti di vista, opinioni;                 Conclusione: riepiloga l'attività degli alunni e
               fare un riassunto;                          ciò che hanno imparato, lasciando aperti
               trovare argomenti per convincere
                                                            possibili sviluppi per ulteriori approfondimenti o
                 qualcuno;                                  riflessioni.
               fare un lavoro creativo, incluso
                 ideare un sito web;
               fare qualsiasi cosa per cui gli allievi
                 devono utilizzare e trasformare le
                 informazioni che hanno raccolto.
Moodle
Perché ricorrere a una piattaforma Moodle? punti
 qualificanti realizzabili tramite una piattaforma moodle:
   Dialogare
   Disporre di materiali autentici
   Monitorare il livello di acquisizione della lingua italiana
   Condividere risorse
   Facilitare l’inserimento nel disciplinare
   Incentivare la motivazione
   Promuovere la convivenza civile
   Coinvolgimento di tutti i soggetti
  Da http://www.slideshare.net/everticelli/fabbrica-di-sogni-2007
Elisabetta Verticelli

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La scuola al tempo di internet

  • 1. Risorse tecnologiche per migliorare l’apprendimento e l’insegnamento a cura di Elisabetta Verticelli verticelliscuola@gmail.com
  • 2. Il cambiamento  Il Web 2.0 può costituire un cambiamento nell’ottica di una nuova metodologia che coinvolga sia il modo di apprendere sia il modo di insegnare
  • 3. Internet sta cambiando  Oggi Internet si caratterizza per: 1. l’interattività 2. la relazionalità
  • 4. Interattività  un’interattività tra uomo e macchina sempre più spinta verso un uso personale e integrato nei servizi. Non si tratta più solo del monitor di un computer ma entrano in gioco molti dispositivi che permettono una connessione ovunque e un uso personale e sempre più integrato nei servizi. Specie nei giovani vi è quasi un’ appropriazione di internet  Ma non è questa la caratteristica principale che può interessarci a livello didattico…
  • 5. Relazionalità  …c’è da sottolineare che l’ innovazione non sta nella tecnologia che riusciamo a portare nella scuola ( più o meno condivisa da colleghi o dirigenti), ma dalla cultura collaborativa che ne deriva, dalle relazioni che riusciamo ad attivare quando il nostro percorso si avventura nella condivisione, cooperazione e progettazione Quindi la caratteristica del Web2.0 che maggiormente ci può interessare a livello didattico è la relazionalità, l’interdipendenza tra le persone, ciò che Jenkins chiama cultura partecipativa.
  • 6. La conoscenza è generata dagli utenti i quali non sono più solo fruitori di informazioni ma autori di se stessi Si tratta di vedere in internet persone che collaborano, condividono risorse e progettazione Al di là della virtualizzazione che molti sembrano temere in internet come qualcosa di freddo e alieno c’è da sottolineare che in rete ci sono persone
  • 7. Intelligenza collettiva  Levy parla di intelligenza collettiva ma parla anche di umanità « Che cos'è l'intelligenza collettiva?. In primo luogo bisogna riconoscere che l'intelligenza è distribuita dovunque c'è umanità, e che questa intelligenza, distribuita dappertutto, può essere valorizzata al massimo mediante le nuove tecniche, soprattutto mettendola in sinergia. Oggi, se due persone distanti sanno due cose complementari, per il tramite delle nuove tecnologie, possono davvero entrare in comunicazione l'una con l'altra, scambiare il loro sapere, cooperare. Detto in modo assai generale, per grandi linee, è questa in fondo l'intelligenza collettiva » (Pierre Levy)
  • 8. In questo contesto la conoscenza non è più ciò che fino a poco tempo fa ci veniva insegnato: qualcosa di stabile, ben saldo archiviato in categorie da biblioteca che delimitava i campi del sapere La conoscenza è in flusso continuo, è una conoscenza non più trasmessa ma generata
  • 9. Intelligenza connettiva  Derrick De Kerckhove ingloba il suo pensiero nella teoria di Levy e va oltre:  L’intelligenza non è la somma delle singole unità cognitive, la conoscenza non si genera solo all’interno delle persone ma tra le persone, è una intelligenza connettiva e questa costituisce la pratica dell’intelligenza collettiva  In effetti noi possiamo vedere nel web 2.0 funzionalità che prima non c’erano in internet e che permettono appunto la condivisione, la collaborazione e la progettazione in rete e con la rete
  • 10.  I tag liberamente scelti dagli utenti, la famosa folksonomy che rispecchia i diversi punti di vista, lo stesso fenomeno del tagging determina il flusso della conoscenza  il codice embed e il fenomeno dello sharing  gli abbonamenti rss  ma tutto il movimento dell’Open source e le stesse licenze creative  contribuiscono determinare la condivisione a più livelli del web 2.0, quella che De Kerckove chiama l’ intelligenza connettiva
  • 11.  In questo contesto cambiano le modalità di apprendimento  Si parla di nativi digitali
  • 12. “I nostri studenti sono cambiati radicalmente. Gli studenti di oggi non sono più quelli per cui il nostro sistema educativo è stato progettato. Essi sono la prima generazione cresciuta con le nuove tecnologie. Sono nativi digitali. I cervelli dei nativi digitali sono probabilmente fisicamente differenti, effetto dell’input digitale che hanno ricevuto crescendo” (Marc Prensky 2001)
  • 13. Nuovo modo di apprendere  Alessandro Baricco parla dei nuovi barbari come i surfing , essi sono capaci di solcare le onde della conoscenza seguendone i flussi, si contraddistinguono per la velocità di ricerca e il multitasking in contrapposizione ai palombari che invece scavano nelle profondità del sapere.
  • 14.  Jenkins li assimila al cacciatore che deve scansionare un territorio complesso alla ricerca di segni e indizi per capire dove le sue prede siano nascoste, mentre contadino rispetta una sequenza di compiti che richiedono un’attenzione focalizzata per essere portati a termine
  • 15. cambiamento di rotta … Al di là di tutte le polemiche che esistono intorno ai nativi digitali e alla loro età. Ci sono alcune considerazioni da fare:  Positivo è il cambiamento di rotta: vale a dire la focalizzazione passa dall’insegnamento all’apprendimento e in particolare all’apprendimento significativo, all’insegnamento collaborativo in rete e all’insegnamento cooperativo in presenza  In questo cambiamento di rotta le applicazioni del Web 2.0 possono dare un grosso contributo
  • 16.  In questo cambiamento di rotta le applicazioni del Web 2.0 possono dare un grosso contributo
  • 17. Ho racchiuso le applicazioni che trovavo in rete secondo tre categorie • Condivisione • Cooperazione • Progettazione con la rete e in rete Le applicazioni trovate in rete non nascono con intenti didattici ma è l’intenzionalità del docente che li può rendere tali
  • 18. Siti e blog  oggi chiunque può, in pochi secondi, costruirsi un suo spazio web. Abbiamo così assistito, nel giro di pochi anni, ad una rivoluzione in Internet: milioni di utenti da semplici fruitori si sono trasformati in attivi lettori e quindi in produttori di messaggi multimediali  De Kerckhove, proprio facendo l’esempio dei blog, indica nella blogosfera la conferma dell’esistenza di un’intelligenza connettiva  Si avvalgono di una nuova tecnologia chiamata RSS che consente non solo di collegarsi ad una pagina web ma di “abbonarsi” ad essa
  • 19. flickr funzionalità Discussioni
  • 20.  subscription  per analizzare il fenomeno Delicious della condivisione, è  In Delicius è possibile possibile taggare un raccogliere link in remoto URL, cioè vedere una in modo da trovarseli da pagina e sapere quante qualunque computer persone hanno cliccato su connesso in rete quella pagina e quali parole hanno scelto per  ma è qualcosa di più che taggarla. un semplice segnalibro in remoto  oltre a editare, rinominare i tag o organizzarli in bundles, Delicious è molto altro: si comporta come un socialnetwork
  • 21. Condividere presentazioni on line  una presentazione on line ha il vantaggio di inglobare al suo interno file audio e video, come eventualmente un download di materiali.  Una volta realizzata o caricata on line la nostra presentazione, solitamente ci troviamo di fronte a tre possibilità:  rendere pubblica nel sito la propria presentazione  ottenere un codice embed o un URL per inglobare il tutto in una pagina web  inviarla tramite email
  • 22. Applicazioni on line  Didatticamente è utile insegnare ai bambini a scrivere su Internet  comporre testi brevi, quindi la  Slideshare capacità di fare sintesi ma al tempo stesso di essere efficaci;  Zentation  comporre titoli e sottotitoli chiari e accattivanti;  280 Slide  scoprire una struttura che si ripeta  Slidestory ma che sia orientativa di un percorso pattuito insieme nella  Voice Thread scaletta di partenza.  Molti insegnanti si sono appropriati  Calameo di questi strumenti usandoli come storytelling, raccoglitori di schede didattiche, ma principalmente per mettere on line i giornalini di classe, che on line acquistano sicuramente una maggiore visibilità
  • 23. Socialnetwork  Sono la risposta all’esigenza diffusa di uno spazio virtuale dove scambiarsi informazioni, dialogare, diffondere progetti ma soprattutto uno spazio dove socializzare  Anobii  Scribd  Facebook
  • 24. Anobii  Anobii può essere la vetrina di una biblioteca di classe dove, decisa la tematica su cui lavorare, è possibile scambiarsi informazioni con classi parallele condividendo recensioni di libri  La condivisione tra classi diverse può poi allargarsi a classi che seguono
  • 25. Facebook Rappresenta almeno in Europa, il socialNetwork per eccellenza
  • 26.  L’iscrizione richiede la creazione di un profilo per rendersi visibile e realizzare una rete di amici  Facebook è un fenomeno sociale che riguarda tutti, indipendentemente dall’età, il genere o la professione e che ha cambiato il modo di comunicare.  La scuola potrebbe cogliere l’occasione di recuperare, tra contesti formali e informali, la consapevolezza della profondità di un uso critico e creativo della rete, e attraverso la tecnologia espandere l’aspetto relazionale dell’apprendimento
  • 27. Scribd  Scribd è un altro social network che permette di archiviare, ricercare e condividere documenti e libri in formato digitale. Per certi versi è simile ad aNobii, ma non considera le edizioni cartacee e include delle funzionalità di caricamento che non esistono su quest’ultimo. Anche Scribd offre il codice embed che permette l’inserimento della risorsa in siti o blog. Attualmente Scribd può contare mensilmente oltre 50 milioni utenti e più di 50.000 documenti caricati giornalmente.
  • 28. Il problema più comune è che il mezzo di per sé non contribuisce a creare quel capovolgimento concettuale che ci si aspetterebbe Quella forma mentis per cui un docente sa, è consapevole , che è possibile collaborare in rete e ciò è possibile fare in modo diverso e a volte meglio
  • 29. Le tecnologie di gruppo  Sono da intendersi  a distanza  in presenza  Parmigiani supera questa divisione usando il termine Tecnologie di gruppo. In rete sembra più facile attuare l’apprendimento cooperativo, in presenza invece sembra esserci una certa difficoltà a promuovere didattiche cooperative, si tende a mantenere e replicare metodologie individuali
  • 30. “collaborative learning tecnologico in classe e on line con la finalità principale di creare gruppi che costituiscono conoscenza … Dopo una fase in cui la scuola ha avvicinato la rete espandendosi, le tecnologie di gruppo vogliono riportare la rete in classe e sfruttarne le potenzialità in presenza” (Parmigiani, 2009. pp.48,49
  • 31. L’intelligenza di gruppo  Le tecnologie di gruppo stimolano  L’interdipendenza positiva  L’intelligenza di gruppo la quale non è in alternativa a quella individuale, al contrario la stimola e la nutre; in essa si esprimono  le abilità sociali e relazionali.  le abilità emotive  le abilità di comunicazione
  • 32. La tecnologia digitale è un mediatore attivo  non c'è solo l'interdipendenza tra i membri del gruppo ma anche l'interazione con la macchina, essa veicola l'informazione nella rielaborazione e costruzione.  La tecnologia digitale è un mediatore attivo  propone innumerevoli strade date dalle potenzialità dei software e dalla vastità della produzione creativa; quest’ultima amplifica le possibilità interattive delle scelte aumentando di conseguenza la problematizzazione
  • 33. Google documenti possiamo scegliere il tipo di documento:  Documento, vale a dire una pagina con un editor di testo;  Foglio di calcolo, una pagina che assomiglia ad un foglio excel;  Presentazione con slide simili a Power Point;  Moduli, strumento per creare sondaggi, questionari on line che andranno a posizionarsi, una volta compilati dagli utenti, dentro un foglio di calcolo; E’ inoltre possibile creare Cartelle per l’archiviazione e per la condivisione.
  • 34. Google Documenti: Presentazioni  È possibile lavorare contemporaneamente sulle diapositive semplicemente collegandosi ad internet e accedendo col proprio account.  L’insegnante può utilizzare le “note del relatore” per lasciare indicazioni al gruppo.  Tramite la scheda “Revisioni” l'insegnante è in grado di vedere come procede il lavoro del gruppo e stimolare il senso di responsabilità degli alunni con feedback.  In modalità visualizzazione è possibile attivare la chat: in questo modo ognuno può commentare il lavoro per apportare eventuali modifiche o semplicemente, a presentazione conclusa festeggiare la conclusione di una produzione collaborativa.
  • 35.
  • 36. Will you TypeWith.me Non c’è bisogno di registrazione, è semplice da usare e efficace per condividere insieme un foglio di scrittura; per accedere non è necessario che gli alunni posseggano una posta email o un account come richiesto per Google Documenti, è sufficiente conoscere il link della pagina web generata
  • 37.  Il monitoraggio del percorso è facilitato dalla funzione Revision che permette di rivedere le precedenti versioni del documento visualizzando come se fosse un filmato tutto quanto è avvenuto in quel foglio
  • 38. Application maps  Le lezioni di geografia diventano coinvolgenti se usiamo mappe satellitari, fotografie aeree e dati topografici, terreni ed edifici 3D memorizzati in rete.  E' possibile esplorare luoghi geografici complessi, passare dai pianeti di una galassia fino ai fondali marini, salvare i luoghi visitati durante i tour e condividerli con altri utenti.  Un'attività interessante può essere preparare un tour su una gita scolastica effettuata inserendo foto e segnaposti con le descrizioni dei luoghi visitati. Attivando la funzione di Movie Maker presente in Google è possibile trasformare tutta la sequenza di lettura in un filmato.  Per gli alunni stranieri può essere interessante ripercorrere il loro viaggio dal Paese straniero all’Italia
  • 39.  E’ possibile ricostruire un tour, ad esempio una gita scolastica inserendo segnaposti, fotografie e filmati
  • 40. Mappe concettuali  Cmap Tools è un'applicazione per creare mappe concettuali.  Con Cmap è possibile adattare e sviluppare mappe fatte da altri, associare documenti (anche multimediali) ai concetti, interagire con i concetti e le loro relazioni, analizzando le descrizioni, i testi e i documenti multimediali associati ad essi.
  • 41. Significativa è l’esperienza didattica di di Anna Carletti e Sonia Mascheroni  Connubio tra l’apprendimento significativo di Novak e il cooperative learning  Le mappe dei vari gruppi sono convogliate in una unica grande mappa dopo che sono state discusse, valutate e rielaborate con i suggerimenti in modalità collaboration
  • 42. Wiki  Wiki si presta a diversi utilizzi:  sviluppare esperienze di scrittura collaborativa  esplicitare una problematica e aprire un gruppo di discussione  elaborare una storia- game con più diramazioni di percorsi come un ipertesto.
  • 43. Pod cast  I Podcast sono trasmissioni in formato audio e video, risorse liberamente scaricabili da internet a cui ci si può pure abbonare, in modo da scaricare automaticamente i file audio per poi riascoltarli comodamente quando e dove si preferisce.
  • 44. Spesso il Web si è dimostrato il canale privilegiato per unire le distanze geografiche tra Istituti anche di diversa nazionalità, rendendo visibile una socialità che, diversamente, spesso tarda a decollare nella consuetudine scolastica che privilegia la didattica in aula.
  • 45. Gemellaggio in rete  Un esempio è dato dal gemellaggio tra la maestra Maria Lidia Locci con la classe terza Primaria di Quartu Sant’Elena e la maestra Concetta Silvestri con la classe terza A/B di D’Acquisto  Lo spazio web (corso Moodle) è stato fornito da una Community che ha una lunga tradizione in rete: Forumlive  Nella piattaforma Moodle i bambini delle due classi si sono trovati attraverso un forum bambini e la chat  Tra le attività svolte: la realizzazione di un ricettario sardo-campano, lo studio della storia e delle tradizioni sarde e campane e infine la messa in opera di un copione teatrale “Emergenza rifiuti a Napoli”
  • 46. Learning Object  I LO sono "oggetti di apprendimento" assemblati e riutilizzabili a seconda delle diverse situazioni e obiettivi didattici.  si rispondono alla caratteristica di riusabilità, vale a dire che pur essendo nati in un contesto possono essere riutilizzabili in contesti e percorsi diversi esattamente come un modulo che si assemblea per creare nuova conoscenza, rispondendo all’esigenza di costruire percorsi flessibili e personalizzati.  Un LO per poter migrare in altri contesti deve essere facilmente modificabile, ragion per cui è importante che il sorgente sia aperto a modifiche e abbia quindi una licenza copyleft
  • 47. Exe  È un programma che permette facilmente di produrre LO  Comprende vari Template e un pannello di iDevices da cui strutturare i contenuti del LO
  • 48. Web quest  Introduzione: in essa il docente prepara il campo d'azione definendo il ruolo e lo scenario, il più delle volte si tratta di motivare il gruppo  Procedimento: qui bisogna dettagliare ogni simulando una situazione, ad esempio: “Voi fase del lavoro da effettuarsi per ogni gruppo, le siete un gruppo di creativi in una agenzia indicazioni devono essere chiare per ogni pubblicitaria, un vostro cliente vi ha passo che l’alunno deve compiere per arrivare commissionato una campagna per ...” a completare il compito. Indicando le risorse on line, .  ad esempio siti web da consultare per reperire  Compito: descrive il compito e quale sarà il le informazioni necessarie al compito. risultato delle attività del gruppo. Potrebbe essere una relazione su Word o una presentazione con Power Point che illustri la  Valutazione: è importante esplicitare agli campagna pubblicitaria. Esempi di compiti: alunni come verranno valutati, con quali criteri,  risolvere un problema o un mistero; dire se la valutazione sarà di gruppo o se prevede una verifica individuale... L'utilizzo di  formulare e difendere una una rubrica dettagliata che tocchi le abilità posizione; sociali messe in atto come i risultati raggiunti,  ideare un prodotto; può essere un buono strumento anche per  analizzare una materia complessa; responsabilizzare gli alunni ad autovalutarsi.  paragonare due punti, problemi, punti di vista, opinioni;  Conclusione: riepiloga l'attività degli alunni e  fare un riassunto; ciò che hanno imparato, lasciando aperti  trovare argomenti per convincere possibili sviluppi per ulteriori approfondimenti o qualcuno; riflessioni.  fare un lavoro creativo, incluso ideare un sito web;  fare qualsiasi cosa per cui gli allievi devono utilizzare e trasformare le informazioni che hanno raccolto.
  • 49. Moodle Perché ricorrere a una piattaforma Moodle? punti qualificanti realizzabili tramite una piattaforma moodle:  Dialogare  Disporre di materiali autentici  Monitorare il livello di acquisizione della lingua italiana  Condividere risorse  Facilitare l’inserimento nel disciplinare  Incentivare la motivazione  Promuovere la convivenza civile  Coinvolgimento di tutti i soggetti Da http://www.slideshare.net/everticelli/fabbrica-di-sogni-2007