INTERNET vs BIBLIOTECA - Orientare / Organizzare il sapereLittleIris
Perchè è impossibile un tradizionale confronto fra internet e biblioteca, questi due modi di informarsi e fare informazione?
Partendo da una citazione di un giornalista free-lance, Sergio Maistrello, un tentativo di chiarire la questione.
(Corso di Tecnologia dei Media - Metodologie dell'e-learning e della media education - Università di Padova)
Lo stato trasparente. Linked open data e cittadinanza attiva.AmmLibera AL
Autore: Francesca Di Donato
Anno 2011 (ISBN 9788846728876)
Sapete quanta parte delle vostre tasse viene spesa per lo smaltimento dei rifiuti o per la ricerca sul cancro? Com'è l'aria che respirate nel tragitto da casa vostra al vostro posto di lavoro? O come vengono ripartiti i finanziamenti alla cultura nella vostra città?
Un computer in rete può rispondere a questo e altro, se i dati che conserva e organizza sono strutturati in modo intelligente (Linked Data). Questo libro parla di tale possibilità nell’ambito delle istituzioni politiche e della pubblica amministrazione.
Questa innovazione non tocca solo pochi specialisti, ma tutti, perché consente di ottenere informazioni in maniera più diretta e trasparente, rendendoci cittadini più consapevoli e dunque più liberi.
L'autrice ricostruisce la storia di questa innovazione, promossa dalla dottrina Open Government dall'amministrazione Obama, che gradualmente si sta diffondendo nelle democrazie occidentali con un movimento che viene dal basso, prima che dall'iniziativa dei governi.
Il libro spiega anche tecnicamente che cosa sono gli Open Government Data (OGD) e quali sono i requisiti giuridici e tecnici da rispettare affinché i dati possano essere definiti aperti. Un utile strumento per chi ha responsabilità pubbliche, perché anche la politica italiana scopra, affronti e attui quest'importante opportunità di cittadinanza.
Approfondimento a cura di Campagna Antonio, De Simone Dalila, Gaeta Cristina, per il corso di Strumenti e Applicazioni Web (Corso Magistrale di Teoria e Tecnologia della Comunicazione - Università degli Studi di Milano Bicocca).
Luciano mariani Nuovi ambienti di apprendimentoLuciano Mariani
I nuovi contesti di apprendimento richiedono, da una parte, un esame attento delle potenzialita' e criticita' degli apprendimenti informali che avvengono fuori dalla classe, e dall'altra, una presa in carico delle alfabetizzazioni, multimediali e sociali, attivate dai nuovi mezzi di informazione e comunicazione.
INTERNET vs BIBLIOTECA - Orientare / Organizzare il sapereLittleIris
Perchè è impossibile un tradizionale confronto fra internet e biblioteca, questi due modi di informarsi e fare informazione?
Partendo da una citazione di un giornalista free-lance, Sergio Maistrello, un tentativo di chiarire la questione.
(Corso di Tecnologia dei Media - Metodologie dell'e-learning e della media education - Università di Padova)
Lo stato trasparente. Linked open data e cittadinanza attiva.AmmLibera AL
Autore: Francesca Di Donato
Anno 2011 (ISBN 9788846728876)
Sapete quanta parte delle vostre tasse viene spesa per lo smaltimento dei rifiuti o per la ricerca sul cancro? Com'è l'aria che respirate nel tragitto da casa vostra al vostro posto di lavoro? O come vengono ripartiti i finanziamenti alla cultura nella vostra città?
Un computer in rete può rispondere a questo e altro, se i dati che conserva e organizza sono strutturati in modo intelligente (Linked Data). Questo libro parla di tale possibilità nell’ambito delle istituzioni politiche e della pubblica amministrazione.
Questa innovazione non tocca solo pochi specialisti, ma tutti, perché consente di ottenere informazioni in maniera più diretta e trasparente, rendendoci cittadini più consapevoli e dunque più liberi.
L'autrice ricostruisce la storia di questa innovazione, promossa dalla dottrina Open Government dall'amministrazione Obama, che gradualmente si sta diffondendo nelle democrazie occidentali con un movimento che viene dal basso, prima che dall'iniziativa dei governi.
Il libro spiega anche tecnicamente che cosa sono gli Open Government Data (OGD) e quali sono i requisiti giuridici e tecnici da rispettare affinché i dati possano essere definiti aperti. Un utile strumento per chi ha responsabilità pubbliche, perché anche la politica italiana scopra, affronti e attui quest'importante opportunità di cittadinanza.
Approfondimento a cura di Campagna Antonio, De Simone Dalila, Gaeta Cristina, per il corso di Strumenti e Applicazioni Web (Corso Magistrale di Teoria e Tecnologia della Comunicazione - Università degli Studi di Milano Bicocca).
Luciano mariani Nuovi ambienti di apprendimentoLuciano Mariani
I nuovi contesti di apprendimento richiedono, da una parte, un esame attento delle potenzialita' e criticita' degli apprendimenti informali che avvengono fuori dalla classe, e dall'altra, una presa in carico delle alfabetizzazioni, multimediali e sociali, attivate dai nuovi mezzi di informazione e comunicazione.
Proposta formazione per docenti “n. 12 ID122322” Contenuti e contenitori per il Web – Relatore Prof. Vito Natale
Rete di formazione docenti Generazione Web, ATS ISIS “Newton” di Varese
Progetto “Innovazione, qualità e ricerca nella didattica per la NET GENERATION”.
Matemedialità (terzo seminario): rendere più coinvolgente e partecipativa la ...Natura Matematica
Terzo ed ultimo dei 3 seminari in presenza "Matemedialità" rivolti a docenti di scuola primaria e secondaria. Il seminario ha previsto un'introduzione generale sull'impatto della "social media revolution" sulla società e sul cambiamento nel modo di comunicare moderno, analizzandone le potenzialità in ambito didattico, con esempi di attività svolte (Edmodo) e proposte (flipped classroom)
Schoolbook-Social network per la scuola superiore-Presentazione Didamatica-Al...Cettina Allegra
Contributo presentato a DIDAMATICA 2010
Dall’inizio di quest’anno scolastico, l’ITIS “S. Cannizzaro” di Catania ha adottato l’uso di un Social Learning Enviroment: SchoolBook.
SchoolBook è disponibile all'indirizzo www.cannizzaroct.org/socialnet.
SchoolBook è un Social Learning Environment (SLE) esso fornisce un’infrastruttura che supporta diversi tipi di apprendimento sociale e collaborativo, offre uno spazio sicuro personale di lavoro/apprendimento per i singoli individui, nonché spazi di gruppo per progetti e gruppi di apprendimento formale, ma soprattutto offre uno spazio comunitario per l'intera organizzazione scolastica. Integra le social media technologies fondamentali, e fornisce gli strumenti sociali necessari per la collaborazione e la condivisione delle informazioni, ad esempio, social networking, social bookmarking, condivisione di file, blogging e micro-blogging.
2. 2.1 Una nuova mente
2.2 Web e didattica
2.3 Facebook a scuola
2.4 Twitter a scuola
2.5 I blog a scuola
2.6 ESERCITAZIONE
3. La Google Generation
Il nuovo ambiente comunicativo e le caratteristiche
delle sua piattaforme hanno, come I media
tradizionali in passato, influito sulle modalità di
conoscenza delle nuove generazioni.
- Disponibilità con pochi limiti di spazio e tempo
delle informazioni e dei contatti
- Approccio multitasking
- Logica non lineare
- Passaggio dalla sequenza finita al flusso
4. L'era della democrazia?
- Per oltre un decennio gli esperti della rete hanno
scommesso sull'effetto virtuoso delle tecnologie
digitali.
- Internet non è ambiente egualitario ma basato su
leggi di potenza (Barabasi 2004). La vera forza è il
capitale reputazionale che si accresce in modo
esponenziale.
- Pochi siti fanno da passaggio chiave per l'intera
rete
5. Cambiano spazio e tempo
- Internet ha amplificato la trasformazione della
percezione di spazio e tempo indotta dalla
modernità e dai media nel secolo scorso.
- Oggi domina sempre più un'idea di simultaneità
che enfatizza la pluralità degli spazi vissuti, rende
spazio e tempo soggettivi e presentifica ogni
esperienza.
6. Una nuova mente
- Le scienze cognitive e anche quelle biomediche hanno
dimostrato che il nostro cervello si modifica
plasticamente attraverso l'esperienza. Si creano nuovi
collegamenti e se ne recidono altri inutilizzati.
- Chi legge un libro (linguaggio, processi visuali) usa
parti diverse da chi naviga su una pagina web (regioni
prefrontali di assunzione decisioni e risoluzione
problemi). Impariamo a saltare in superficie,
continuando a prendere scelte che riteniano passibili di
modifica
- Alcune capacità mnemoniche diminuiscono (verbale,
numerica, racconto sequenziale, tatto) altre sono più
attive (vista, udito).
- Queste attività plasmano un pensiero meno razionale,
apodittico, simile al pensiero magico.
7. I nativi digitali
- Il termine è stato usato da Prensky nel 2001 e
indica chi è nato e cresciuto nell'era di internet.
- Non leggono libri, non scrivono a mano, delegano
al computer la propria memoria e sono in grado di
dare risposte molto veloci. Aumenta la flessibilità
nell'uso personale del tempo e di mantenere aperta
ogni scelta.
- Pensano che l'informazione sia un bene da
condividere ma amano mettere un marchio alle
cose (cfr. Il condividi di Fb). Cercano sempre modi
per essere più veloci.
- Cade l'aspirazione all'unicità e prevale il desiderio
di risolvere il compito, ottenere consenso e
condivisione.
8. I rischi
- Sensazione di ansia crescente di fronte a troppe
informazione e difficoltà nel gestirle
- L'idea di Always on (De Kerckhove 2010)
- Conoscenza priva di riflessione critica (Shah
Nishant 2011)
- Informazione piatta e standardizzata
- Logica del domanda-risposta
9. 2.1 Una nuova mente
2.2 Web e didattica
2.3 Facebook a scuola
2.4 Twitter a scuola
2.5 I blog a scuola
2.6 ESERCITAZIONE
10. La didattica nel web
- Il web offre tra le sue possibilità:
- un archivio teoricamente infinito;
una distribuzione immediata e gratuita di ogni tipo
di contenuto mediale;
- l'interattività;
- la possibilità di interagire con gli altri in varie
forme e senza limiti.
- Il web si è imposto da subito come un elemento
dirompente a livello pedagogico e didattico (cfr.
Media education) ma I suoi effetti pratici si sono
fatti vedere solo a partire dalla diffusione dei social
media.
11. La didattica nel web
Come ogni medium il web va visto come un mezzo
I cui effetti dipendono dalla conoscenza del suo
funzionamento e dall'uso che se ne fa.
VANTAGGI & SVANTAGGI
- Assoluta libertà - Mancanza di controllo
- Immediatezza - Perdita della memoria e della
temporalità
- Facilità di interazione – Comunicazione fatica
- Informazione illimitata – Confusione
Oggi però sempre più prestigiose università e anche
molte scuole a livello internazionale stanno
attivando parte del loro lavoro in rete. Ignorarlo
non ha senso ne ha alcun vantaggio.
12. Alcuni dati: rapporto Eurydice (2011)
Il rapporto di Eurydice, dal titolo Key Data on Learning and Innovation
through ICT at School in Europe, mette in evidenza l’importanza
dell’utilizzo delle TIC per la promozione dell’innovazione in classe e dello
sviluppo creativo degli studenti.
Computer e internet sono sempre più alla portata di tutti, tuttavia l’utilizzo
del computer a casa per lo svolgimento dei compiti è ancora relativamente
poco diffuso.
13. Alcuni dati: rapporto Eurydice (2011)
Le TIC sono ampiamente promosse a livello centrale quale strumento di
insegnamento e di apprendimento, anche se di fatto vengono scarsamente
utilizzate dagli insegnanti.
Sebbene le TIC quale oggetto o strumento di apprendimento all’interno di
altre discipline siano raccomandate in quasi tutti i paesi, dati estratti da
indagini internazionali mostrano un quadro assai diverso della pratica
adottata in classe.
14. La didattica coi social media
Oggi rispetto coi Social media è necessario fare I
conti: “Non negarne l'esistenza, accettarne le
dinamiche, capire come funzionano, capire come li
usano gli studenti, utilizzarli come canale
comunicativo, considerare la vita online parte
integrante della quotidianità” (C. Policaro 2010)
A livello scolastico si può:
- educare alla conoscenza e all'uso dei social media
- usare I social media per integrare la didattica
I rischi da evitare sono:
- l'eccesso di informazione
- la comunicazione unidirezionale (SOCIAL!)
- la logica coercitiva
15. 2.1 Una nuova mente
2.2 Web e didattica
2.3 Facebook a scuola
2.4 Twitter a scuola
2.5 I blog a scuola
2.6 ESERCITAZIONE
16. Facebook a scuola: la pagina personale
In base agli attuali usi di Facebook il profilo
personale è uno spazio più con funzione più privata
che pubblica. Ciò non toglie che possa essere
utilizzato per scopi didattici, nel caso venga attivato
solo a tale scopo o nel caso I materiali caricati in
esso siano filtrati con accuratezza.
Consente di scambiarsi messaggi, chattare, postarsi
messaggi contenuti sulle rispettive bacheche, creare
eventi (tutte cose però più comode se fatte col
gruppo).
Un lavoro interessante può essere quello di studiare
il funzionamento di tale profilo (come lo gestiamo,
come media la nostra personalità, la privacy, gli
effetti sociali) e in generale di facebook.
17. Facebook a scuola: il gruppo
Il gruppo Facebook offre un livello di interazione
“molti-molti” (interazione mediata):
- Possibilità di scambiarsi contenuti (testi, foto,
video, link e a breve anche file)
- Possibilità di creare eventi
- Possibilità di discussione (virtuale)
- Controllo dei contenuti (censura attuabile
dall'ammistratore)
- Ogni post genera una notifica
ESEMPI
- Gruppo per un corso (chiuso)
- Gruppo per una classe (aperto)
18. Facebook a scuola: la pagina fan
La Fan Page di Facebook offre un livello di
interazione “uno-molti” (quasi interazione
mediata):
- Chiunque può accedere iscrivendosi (Mi Piace)
- L'amministratore posta contenuti e gli iscritti li
ricevono sulla propria bacheca (senza notifica) e
possono commentarli
- Risulta molto utile per comunicare un progetto
che si evolve nel tempo.
- Consente di avere degli Insight (statistiche)
ESEMPI
- Fan Page Racconta Brescia al Mondo
19. 2.1 Una nuova mente
2.2 Web e didattica
2.3 Facebook a scuola
2.4 Twitter a scuola
2.5 I blog a scuola
2.6 ESERCITAZIONE
20. Twitter a scuola
L'interazione in Twitter avviene attraverso il
proprio profilo. Questo sito di SN è in grande
diffusione e risulta ad oggi il più utile per creare un
punto di diffusione continuo di contenuti (testi e
link).
APPROFONDIMENTO
http://www.slideshare.net/catepol/twitter-nella-
didattica
21. Twitter a scuola
Twitter può essere utilizzato per condividere idee e
materiali e poi commentarli:
- seguire esperti e personaggi interessanti, enti e
convegni,
- fare appunti pubblici
- avere un luogo di discussione di classe
- permette di fare ricerche per parole chiave
(HASHTAG #terremoto, KEYWORD
terremoto).
All'apparenza ciò che si posta in twitter si perde
facilmente nel flusso ma i vecchi tweet sono
recuperabili dai profili in ordine cronologico.
22. 2.1 Una nuova mente
2.2 Web e didattica
2.3 Facebook a scuola
2.4 Twitter a scuola
2.5 I blog a scuola
2.6 ESERCITAZIONE
23. Il blog a scuola
I blog nati nel 1997 negli Usa si affermano in Italia
dal 2001. Si configurano come diari online
all'interno dei quali si possono inserire in ogni
momento dei contenuti (post) che possono essere
letti, condivisi e commentati da tutti (Prunesti
2009).
Il blog è il primo social media che si è diffuso a
scuola sia per motivi di tempo che per il suo facile
adattamento a “diario di bordo”.
24. Il blog a scuola
Il blog si costruisce con a partire da delle strutture
già esistenti (template) gestibili attraverso delle
piattaforme gratuite a cui occorre solo iscriversi
(es. Wordpress e Blogger).
Ogni blog ha un amministratore e degli autori. Vi è
possibilità di controllo dei materiali e correzione
degli stessi attraverso una pagina di backup.
Non necessita di alcuna conoscenza informatica e
oggi consente di aggiungere delle pagine in modo
tale da poter sostuire per molti aspetti un sito.
25. Il blog a scuola
Le esperienze di blog scolastici sono migliaia solo in
Italia e in tutti gli ordini di scuola.
Il blog consente di postare testi di lunghezza
illimitata corredati di foto, video e link.
I vantaggi sono proprio nella prevalenza del
messaggio scritto e la possibilità di un costante
aggiornamento. La scarsa diffusione dei reader
(aggiornamento dei blog) oggi ha portato a ridurne
la capacità diffusiva e ad accompagnarli a dei SN.
ESEMPIO
http://blogsecondaa.blogspot.it/
http://blog.libero.it/ipssarsoverato3a/
26. Il nostro caso: Racconta Brescia al Mondo
Racconta Brescia al Mondo è un blog giornalistico realizzato dalla 4B del
Luzzago.
Il blog è nato all'interno dell'omonimo progetto intrapreso da CSA di Brescia
con Editoriale Bresciana per coinvolgere il mondo scolastico nella lettura del
“Giornale di Brescia”, portando i giovani che studiano negli istituti superiori a
riflettere sul proprio presente.
www.raccontabresciaalmondo.blogspot.com
27. GRAFICA DINAMICA
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Titolo e sottotitolo
con I link delle altre PIATTAFORMA
pagine aggiuntive BLOGGER
Link ai vari
Sfondo scelto
post
dall'utente
28. IL POST (Blogger –
visualizzazione dinamica)
Data e titolo
Testo del post
Foto allegata
Video
Link allegato allegato
Tag e autore
29. PAGINA DI GESTIONE Il profilo con cui si sta
I vari livelli di DEL BLOG (BLOGGER)
amministrazione del blog gestendo la pagina
Cronologia
del profilo
I post con I tag e il nome dell'autore, il
numero di commenti e visualizzazioni e la
data
30. 2.1 Una nuova mente
2.2 Web e didattica
2.3 Facebook a scuola
2.4 Twitter a scuola
2.5 I blog a scuola
2.6 ESERCITAZIONE
31. Come li uso?!
BASE
- Identificare un modulo su cui inserire un'attività
didattica integrata con dei social media
INIZIO
- Scegliere una o più piattaforme social
- Decidere in che modo utilizzarle nel percorso
didattico
- Descrivere I vantaggi metodologici e cognitivi con
l'uso dei social
AVANZATO
- Immaginare I possibili problemi in itinere
- Postare I risultati nel gruppo LIM LUZZAGO