Open Educational Resources. Cosa possono offrire al mondo dell'educazione?Maria Grazia Fiore
Webinar del 22-11-12 su Insegnalo.it. Il seminario fa parte di un ciclo di interventi di presentazione della nuova edizione del master del Laboratorio di Tecnologie Educative dell'UniFi, in collaborazione con BBN Editrice, MED e Insegnalo.it
E-Learning, podcasting e Wikipedia per una didattica costruttivistica in retealfiobonfi
Tesi di laurea sui nuovi strumenti disponibili in rete per realizzare un nuovo tipo di didattica "costruttivistica" che rompe con il tradizionale approccio ex-cathedra per dare spazio nella formazione, all'attivita' e alla consapevolezza del discente e alla riconfigurazione del ruolo di facilitatore del docente.
Educare alla cittadinanza digitale: dall’analogico al digitale e viceversa. Azioni integrate e dinamiche di informazione/formazione per docenti ed allievi della società della conoscenza. Educazione all’open data. Progettazione di percorsi didattici originali. Orientamento al progetto.
Proposta di un ecosistema didattico funzionale.
Open Educational Resources. Cosa possono offrire al mondo dell'educazione?Maria Grazia Fiore
Webinar del 22-11-12 su Insegnalo.it. Il seminario fa parte di un ciclo di interventi di presentazione della nuova edizione del master del Laboratorio di Tecnologie Educative dell'UniFi, in collaborazione con BBN Editrice, MED e Insegnalo.it
E-Learning, podcasting e Wikipedia per una didattica costruttivistica in retealfiobonfi
Tesi di laurea sui nuovi strumenti disponibili in rete per realizzare un nuovo tipo di didattica "costruttivistica" che rompe con il tradizionale approccio ex-cathedra per dare spazio nella formazione, all'attivita' e alla consapevolezza del discente e alla riconfigurazione del ruolo di facilitatore del docente.
Educare alla cittadinanza digitale: dall’analogico al digitale e viceversa. Azioni integrate e dinamiche di informazione/formazione per docenti ed allievi della società della conoscenza. Educazione all’open data. Progettazione di percorsi didattici originali. Orientamento al progetto.
Proposta di un ecosistema didattico funzionale.
Presentazione tesi di laurea "SmartTIC4School"
Ricerca sulle Tecnologie dell'Informazione e della
Comunicazione nella didattica e nella comunicazione
scolastica
Workshop al Meeting dei Docenti Virtuali ed Insegnanti 2.0.
Come affrontare le moderne sfide di formazione a scuola: ambienti e strategie per l'insegnamento.
Tra architettura e pedagogia – Per una pedagogia degli spazi di apprendimento
Stimoli per un confronto con gli architetti alle prese con la concezione e progettazione di nuovi spazi per insegnare e apprendere. Chieti, 16 settembre 2016
Le nuove competenze digitali:
Open Education, Social e Mobile Learning
Tre incontri online per parlarne con i docenti e i collaboratori del Laboratorio di Tecnologie dell'Educazione (UniFi), del MED e di Bibienne Editrice
http://www.insegnalo.it
http://teach4.us/new-digital-skills
Tecnologia e leggerezza. La vita virtuale si affianca sempre più incisivamente a quella reale delle persone. Ciò provoca “danni collaterali” (Z. Bauman), per evitare i quali occorre che la Scuola formi ad individuare l’essenziale per comprendere la complessità, trasformando la routine e gli spazi di apprendimento, utilizzando la rete come amplificatore di esperienze e come compagna di viaggio per l’ePortfolio.
Una introduzione alla "necessità" di corrispondere alla realtà dei bambini e dei ragazzi con una educazione mediale forte e significativa. Punti di criticità e riflessioni senza l'effetto alone dei pregiudizi.
Anitel e la formazione continua degli insegnantiromolo
Convegno all'ABCD di Genova, organizzato da Indire, presso l'aula rossa, il 22 novembre 2006 - Intervento in rappresentanza dell'Associazione che rappresenta gli e-tutor nei processi di formazione continua degli insegnanti (forTIC, ecc.). a cura di Romolo Pranzetti
Ambienti di apprendimento e innovazione didatticainformistica
La vita non è solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività, quindi intendiamo stimolare un diverso modo di essere e agire per favorire una creatività di tipo collaborativo. Siamo ispirati da un'idea di intelligenza collettiva e partecipazione, convinti che ognuno ha esperienze e competenze che possono essere utili a qualcun altro
Presentazione tesi di laurea "SmartTIC4School"
Ricerca sulle Tecnologie dell'Informazione e della
Comunicazione nella didattica e nella comunicazione
scolastica
Workshop al Meeting dei Docenti Virtuali ed Insegnanti 2.0.
Come affrontare le moderne sfide di formazione a scuola: ambienti e strategie per l'insegnamento.
Tra architettura e pedagogia – Per una pedagogia degli spazi di apprendimento
Stimoli per un confronto con gli architetti alle prese con la concezione e progettazione di nuovi spazi per insegnare e apprendere. Chieti, 16 settembre 2016
Le nuove competenze digitali:
Open Education, Social e Mobile Learning
Tre incontri online per parlarne con i docenti e i collaboratori del Laboratorio di Tecnologie dell'Educazione (UniFi), del MED e di Bibienne Editrice
http://www.insegnalo.it
http://teach4.us/new-digital-skills
Tecnologia e leggerezza. La vita virtuale si affianca sempre più incisivamente a quella reale delle persone. Ciò provoca “danni collaterali” (Z. Bauman), per evitare i quali occorre che la Scuola formi ad individuare l’essenziale per comprendere la complessità, trasformando la routine e gli spazi di apprendimento, utilizzando la rete come amplificatore di esperienze e come compagna di viaggio per l’ePortfolio.
Una introduzione alla "necessità" di corrispondere alla realtà dei bambini e dei ragazzi con una educazione mediale forte e significativa. Punti di criticità e riflessioni senza l'effetto alone dei pregiudizi.
Anitel e la formazione continua degli insegnantiromolo
Convegno all'ABCD di Genova, organizzato da Indire, presso l'aula rossa, il 22 novembre 2006 - Intervento in rappresentanza dell'Associazione che rappresenta gli e-tutor nei processi di formazione continua degli insegnanti (forTIC, ecc.). a cura di Romolo Pranzetti
Ambienti di apprendimento e innovazione didatticainformistica
La vita non è solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività, quindi intendiamo stimolare un diverso modo di essere e agire per favorire una creatività di tipo collaborativo. Siamo ispirati da un'idea di intelligenza collettiva e partecipazione, convinti che ognuno ha esperienze e competenze che possono essere utili a qualcun altro
Costruire e valutare le competenze di cittadinanza globaleStep4
Questa pubblicazione ha lo scopo di orientare e accompagnare i docenti che decideranno di applicare un modello di costruzione e valutazione delle competenze di cittadinanza globale (ECG) nella scuola secondaria di I e II grado.
L’approccio proposto prevede che le scuole - e in primis gli insegnanti - siano proattivi e in grado di ingaggiare gli studenti nell’applicare concretamente le competenze acquisite sullo sviluppo sostenibile e l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, impegnandosi personalmente nel promuovere azioni a beneficio del proprio territorio e attivandosi nel loro ruolo di cittadini globali.
Nell’impostare la proposta di costruzione e valutazione delle competenze abbiamo messo insieme quanto elaborato, sperimentato, prodotto su queste tematiche, cercando di costruire un modello di riferimento coerente che valorizzasse le buone pratiche ed evitasse inutili ripetizioni. Partendo da quanto proposto da UNESCO, il modello che proponiamo tenta di arricchire i risultati di apprendimento con i principi e gli obiettivi proposti dalla Strategia italiana per l’educazione alla cittadinanza globale e li mette in relazione con le competenze di cittadinanza proposte dal MIUR. Abbiamo sintetizzato 8 indicatori chiave (3 cognitivi, 2 socio- affettivi e 3 comportamentali) per ognuno dei quali viene proposto di selezionare il livello di competenza raggiunto dal singolo studente, partendo dal livello minimo (corrispondente al 6) di chi è sostanzialmente inconsapevole e agisce solo se guidato da qualcuno, fino al livello massimo (corrispondente al 10) di chi identifica e mette in pratica le soluzioni, guidando anche gli altri verso il cambiamento.
AAA Futuro Cercasi: un progetto di orientamento nelle Scuole Secondarie Super...CKBGShare
Stefania Cucchiara–Università di Roma “Tor Vergata” –cucchiara.stefania@gmail.com
Nadia Sansone–Università degli studi di Bari “Aldo Moro” –nadiasansone@gmail.comIII
L'innovative Design thinking per insegnanti è lo strumento ideale per progettare una didattica per competenze efficace. Creato dagli insegnanti per gli insegnanti, è il risultato di tre anni di lavoro e sperimentazione sul campo. Per scuole di ogni ordine e grado.
Per supportare l’attuazione della Legge 107/2015, al fine di sviluppare e di migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca adotta il Piano nazionale per la scuola digitale.
Progetto educativo e didattico per classe terza della scuola primaria relativo all'utilizzo di un blog per sensibilizzare i bambini sui concetti di diritti e doveri nella vita di tutti i giorni, per una convivenza civile.
Similar to Imparare ad utilizzare i nuovi media attraverso un (20)
Imparare ad utilizzare i nuovi media attraverso un
1. IMPARARE AD UTILIZZARE I
NUOVI MEDIA ATTRAVERSO
UN GEMELLAGGIO VIRTUALE
TRA CLASSI
COME STUDIARE INSIEME IL RINASCIMENTO
2. Introduzione
Il rapporto tra la scuola e internet è un rapporto
piuttosto complesso. Se da un lato la scuola
riconosce le enormi potenzialità che la rete offre
per la produzione, diffusione, condivisione,
archiviazione e ricerca della conoscenza e anche
le possibilità che i nuovi media danno per far
sviluppare delle competenze specifiche, dall’altro
lato la scuola incontra una notevole difficoltà ad
adattare le caratteristiche intrinseche del mezzo,
quali la pervasività e la reticolarità, ad un contesto
da sempre caratterizzato da gradualità e linearità
3. L’obiettivo di questo lavoro è organizzare un
percorso formativo che riesca a trovare un giusto
equilibrio tra reticolarità e linearità, ed allo stesso
tempo fornisca le competenze necessarie affinché
i digital natives facciano un uso consapevole e
critico delle nuove tecnologie.
Il percorso si basa sulla collaborazione virtuale tra
due classi appartenenti ad istituti scolastici di città
diverse, ed è finalizzato a far imparare ad
utilizzare con criterio i nuovi media attraverso uno
studio alternativo della storia del Rinascimento
italiano.
4. Questo gemellaggio virtuale è pensato per essere
realizzato nell’arco di un intero anno scolastico da
due classi della scuola media, e prevede quattro
fasi:
• Aprire un blog
• Realizzare della mappe
• Progettare un prodotto multimediale
• Condividere
5. Prima di cominciare…
Individuare due classi di seconda media
interessate al progetto
Trattandosi di un percorso interdisciplinare, prima
di entrare nel vivo del progetto, è opportuno
stabilire il numero dei docenti e delle discipline che
verranno coinvolti. In questo caso, lo studio del
Rinascimento italiano può interessare in
particolare docenti di storia, letteratura, arte,
scienze.
Formare i docenti alle tecnologie previste, se non
dovessero possedere una adeguata
dimestichezza
6. Avere ben chiaro che il progetto non si
sostituisce alla didattica tradizionale, ma si
affianca solamente
Avere ben chiari gli obiettivi da raggiungere:
a) mostrare dei modelli di utilizzo di quelle
tecnologie che spesso i ragazzini già ben
conoscono
b) far sviluppare in maniera contestualizzata e
mirata delle competenze critiche rispetto alle
nuove tecnologie
c) rendere gli alunni più consapevoli nell’uso delle
nuove tecnologie
7. Prima fase: aprire un blog
Questa fase prevede l’apertura di un blog di gruppo
da parte dei docenti a cui parteciperanno le due
classi prescelte.
Lo spazio verrà utilizzato per pubblicare, studiare e
commentare insieme gradualmente i vari
avvenimenti storici, le scoperte scientifiche,le
opere letterarie, le realizzazioni artistiche, e
diverrà il punto di riferimento e di incontro
principale per tutta la durata del progetto.
8. Ogni alunno potrà dare il proprio contributo anche
mettendo a disposizione della community link di
vario genere utili ad approfondire gli argomenti
trattati, oppure fornendo informazioni relative alla
propria città nel periodo rinascimentale.
Sarà compito dei docenti stabilire quanto il contributo
sia valido, ed orientare gli alunni qualora mostrino
di non avere compreso appieno i contenuti.
9. Gli insegnanti dovranno sempre monitorare e guidare
il lavoro dei ragazzi e dovranno anche organizzare
dei momenti di verifica, ad esempio chiedendo alla
community di analizzare, in gruppo o
individualmente, una produzione letteraria,
un’opera artistica, un avvenimento storico (anche
concordando l’argomento con gli alunni secondo le
loro preferenze).
Una volta affrontati tutti gli argomenti i docenti
devono invitare gli alunni a realizzare delle mappe
collaborative nel web.
10. Seconda fase: realizzare delle
mappe
La realizzazione delle mappe facilita l’assimilazione
delle informazioni nella memoria a lungo termine e
risulta molto utile per consolidare i collegamenti tra
le varie discipline.
Se nel blog finora i docenti hanno affrontato gli
argomenti soprattutto separatamente, adesso
lavoreranno insieme affinché i contenuti non
vengano appresi dagli alunni in maniera settoriale,
in modo da sviluppare una visone globale del
contesto storco rinascimentale
11. Si può chiedere agli alunni di realizzare le mappe
individualmente oppure in gruppo, facendo
collaborare alunni della stessa classe oppure
appartenenti ad entrambe le classi. Nel caso del
lavoro di gruppo si potrebbe utilizzare Wiki.
12. Obiettivi delle mappe:
• Aiutare ad una visone globale
• Evidenziare i collegamenti interdisciplinari
• Stimolare alla ricerca della coerenza
• Esplicitare l’organizzazione dei modelli mentali che
si costruiscono con l’apprendimento
• Rendere gli alunni consapevoli dei meccanismi
dell’apprendimento
• Rendere gli alunni consapevoli delle similitudini tra
i meccanismi reticolari dell’apprendimento ed i
meccanismi reticolari del web
13. Terza fase: progettare e realizzare
un prodotto multimediale
Dopo la creazione delle mappe si può passare alla
fase di progettazione e realizzazione di un
prodotto multimediale sulla base degli argomenti
affrontati.
In questo caso il blog viene utilizzato per scambiarsi
delle informazioni utili alla realizzazione, per
stabilire i gruppi e per concordare gli argomenti e
la natura del prodotto multimediale (prodotto
audiovisivo, ipertestuale, fatto solo di foto e testo,
ecc.)
14. La fase della realizzazione richiede una
collaborazione strettissima tra i membri del
gruppo. Anche in questo caso può risultare utile
servirsi di Wiki.
Nel caso che un gruppo intenda costruire un prodotto
audiovisivo bisogna che gli alunni concordino, ad
esempio, le musiche di sottofondo, i testi, le foto, i
video, e anche l’eventuale commento di una voce
fuori campo.
Il gruppo dovrà poi pensare insieme all’ordine di
assemblaggio dei vari testi ed incaricare uno dei
membri affinché proceda al montaggio definitivo.
15. Quarta fase: condividere
Una volta realizzato il prodotto multimediale può
risultare particolarmente stimolante e gratificante
per gli alunni pubblicarlo nel web.
Bisogna a questo punto concordare il tipo di
tecnologia.
Per dare una visibilità ristretta e selezionata risulterà
più opportuno pubblicare il prodotto o all’interno
dello stesso blog realizzato per il gemellaggio
oppure all’interno di un Social network.
Per dare una visibilità molto più ampia si potranno
scegliere varie opzioni a seconda della natura del
prodotto realizzato. Se si tratta di un Ppt si potrà
pubbliacre su Slideshare, se si tratta di un
audiovisivo su Youtube, ecc.
16. Conclusione
La valutazione dell’intero percorso può essere
effettuata considerando a livello individuale, a
livello delle singole classi, e nel complesso:
• le capacità di utilizzo delle tecnologie
• le capacità di interazione
• la capacità di inserire dei contenuti pertinenti al
contesto
• le capacità di collaborazione
• la capacità di riorganizzazione dei contenuti
17. Un gemellaggio virtuale costituisce un metodo
didattico molto utile per la nuova generazione di
studenti. I discenti di oggi sono cresciuti immersi
nelle tecnologie digitali ed hanno sviluppato verso
questi strumenti un dimestichezza ed una
abitudine che hanno in parte modificato il loro
modo di apprendere.
La tendenza a comunicare con le tecnologie digitali e
a condividere informazioni è in loro fortemente
spiccata, e va sfruttata in maniera produttiva
18. Affiancare alla didattica tradizionale una didattica
digitale è un’ottima soluzione per coinvolgere gli
studenti, e significa:
• utilizzare un linguaggio familiare e sicuramente
molto gradito
• mettere gli alunni nelle condizioni di apprendere
nel modo che a loro è più congeniale, insegnando
implicitamente ad utilizzare le tecnologie in
maniera finalizzata e responsabile
• creare un ambiente ricco di stimoli