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IMPARARE AD UTILIZZARE I
NUOVI MEDIA ATTRAVERSO
UN GEMELLAGGIO VIRTUALE
TRA CLASSI
COME STUDIARE INSIEME IL RINASCIMENTO
Introduzione
Il rapporto tra la scuola e internet è un rapporto
piuttosto complesso. Se da un lato la scuola
riconosce le enormi potenzialità che la rete offre
per la produzione, diffusione, condivisione,
archiviazione e ricerca della conoscenza e anche
le possibilità che i nuovi media danno per far
sviluppare delle competenze specifiche, dall’altro
lato la scuola incontra una notevole difficoltà ad
adattare le caratteristiche intrinseche del mezzo,
quali la pervasività e la reticolarità, ad un contesto
da sempre caratterizzato da gradualità e linearità
L’obiettivo di questo lavoro è organizzare un
percorso formativo che riesca a trovare un giusto
equilibrio tra reticolarità e linearità, ed allo stesso
tempo fornisca le competenze necessarie affinché
i digital natives facciano un uso consapevole e
critico delle nuove tecnologie.
Il percorso si basa sulla collaborazione virtuale tra
due classi appartenenti ad istituti scolastici di città
diverse, ed è finalizzato a far imparare ad
utilizzare con criterio i nuovi media attraverso uno
studio alternativo della storia del Rinascimento
italiano.
Questo gemellaggio virtuale è pensato per essere
realizzato nell’arco di un intero anno scolastico da
due classi della scuola media, e prevede quattro
fasi:
• Aprire un blog
• Realizzare della mappe
• Progettare un prodotto multimediale
• Condividere
Prima di cominciare…
Individuare due classi di seconda media
interessate al progetto
Trattandosi di un percorso interdisciplinare, prima
di entrare nel vivo del progetto, è opportuno
stabilire il numero dei docenti e delle discipline che
verranno coinvolti. In questo caso, lo studio del
Rinascimento italiano può interessare in
particolare docenti di storia, letteratura, arte,
scienze.
Formare i docenti alle tecnologie previste, se non
dovessero possedere una adeguata
dimestichezza
Avere ben chiaro che il progetto non si
sostituisce alla didattica tradizionale, ma si
affianca solamente
Avere ben chiari gli obiettivi da raggiungere:
a) mostrare dei modelli di utilizzo di quelle
tecnologie che spesso i ragazzini già ben
conoscono
b) far sviluppare in maniera contestualizzata e
mirata delle competenze critiche rispetto alle
nuove tecnologie
c) rendere gli alunni più consapevoli nell’uso delle
nuove tecnologie
Prima fase: aprire un blog
Questa fase prevede l’apertura di un blog di gruppo
da parte dei docenti a cui parteciperanno le due
classi prescelte.
Lo spazio verrà utilizzato per pubblicare, studiare e
commentare insieme gradualmente i vari
avvenimenti storici, le scoperte scientifiche,le
opere letterarie, le realizzazioni artistiche, e
diverrà il punto di riferimento e di incontro
principale per tutta la durata del progetto.
Ogni alunno potrà dare il proprio contributo anche
mettendo a disposizione della community link di
vario genere utili ad approfondire gli argomenti
trattati, oppure fornendo informazioni relative alla
propria città nel periodo rinascimentale.
Sarà compito dei docenti stabilire quanto il contributo
sia valido, ed orientare gli alunni qualora mostrino
di non avere compreso appieno i contenuti.
Gli insegnanti dovranno sempre monitorare e guidare
il lavoro dei ragazzi e dovranno anche organizzare
dei momenti di verifica, ad esempio chiedendo alla
community di analizzare, in gruppo o
individualmente, una produzione letteraria,
un’opera artistica, un avvenimento storico (anche
concordando l’argomento con gli alunni secondo le
loro preferenze).
Una volta affrontati tutti gli argomenti i docenti
devono invitare gli alunni a realizzare delle mappe
collaborative nel web.
Seconda fase: realizzare delle
mappe
La realizzazione delle mappe facilita l’assimilazione
delle informazioni nella memoria a lungo termine e
risulta molto utile per consolidare i collegamenti tra
le varie discipline.
Se nel blog finora i docenti hanno affrontato gli
argomenti soprattutto separatamente, adesso
lavoreranno insieme affinché i contenuti non
vengano appresi dagli alunni in maniera settoriale,
in modo da sviluppare una visone globale del
contesto storco rinascimentale
Si può chiedere agli alunni di realizzare le mappe
individualmente oppure in gruppo, facendo
collaborare alunni della stessa classe oppure
appartenenti ad entrambe le classi. Nel caso del
lavoro di gruppo si potrebbe utilizzare Wiki.
Obiettivi delle mappe:
• Aiutare ad una visone globale
• Evidenziare i collegamenti interdisciplinari
• Stimolare alla ricerca della coerenza
• Esplicitare l’organizzazione dei modelli mentali che
si costruiscono con l’apprendimento
• Rendere gli alunni consapevoli dei meccanismi
dell’apprendimento
• Rendere gli alunni consapevoli delle similitudini tra
i meccanismi reticolari dell’apprendimento ed i
meccanismi reticolari del web
Terza fase: progettare e realizzare
un prodotto multimediale
Dopo la creazione delle mappe si può passare alla
fase di progettazione e realizzazione di un
prodotto multimediale sulla base degli argomenti
affrontati.
In questo caso il blog viene utilizzato per scambiarsi
delle informazioni utili alla realizzazione, per
stabilire i gruppi e per concordare gli argomenti e
la natura del prodotto multimediale (prodotto
audiovisivo, ipertestuale, fatto solo di foto e testo,
ecc.)
La fase della realizzazione richiede una
collaborazione strettissima tra i membri del
gruppo. Anche in questo caso può risultare utile
servirsi di Wiki.
Nel caso che un gruppo intenda costruire un prodotto
audiovisivo bisogna che gli alunni concordino, ad
esempio, le musiche di sottofondo, i testi, le foto, i
video, e anche l’eventuale commento di una voce
fuori campo.
Il gruppo dovrà poi pensare insieme all’ordine di
assemblaggio dei vari testi ed incaricare uno dei
membri affinché proceda al montaggio definitivo.
Quarta fase: condividere
Una volta realizzato il prodotto multimediale può
risultare particolarmente stimolante e gratificante
per gli alunni pubblicarlo nel web.
Bisogna a questo punto concordare il tipo di
tecnologia.
Per dare una visibilità ristretta e selezionata risulterà
più opportuno pubblicare il prodotto o all’interno
dello stesso blog realizzato per il gemellaggio
oppure all’interno di un Social network.
Per dare una visibilità molto più ampia si potranno
scegliere varie opzioni a seconda della natura del
prodotto realizzato. Se si tratta di un Ppt si potrà
pubbliacre su Slideshare, se si tratta di un
audiovisivo su Youtube, ecc.
Conclusione
La valutazione dell’intero percorso può essere
effettuata considerando a livello individuale, a
livello delle singole classi, e nel complesso:
• le capacità di utilizzo delle tecnologie
• le capacità di interazione
• la capacità di inserire dei contenuti pertinenti al
contesto
• le capacità di collaborazione
• la capacità di riorganizzazione dei contenuti
Un gemellaggio virtuale costituisce un metodo
didattico molto utile per la nuova generazione di
studenti. I discenti di oggi sono cresciuti immersi
nelle tecnologie digitali ed hanno sviluppato verso
questi strumenti un dimestichezza ed una
abitudine che hanno in parte modificato il loro
modo di apprendere.
La tendenza a comunicare con le tecnologie digitali e
a condividere informazioni è in loro fortemente
spiccata, e va sfruttata in maniera produttiva
Affiancare alla didattica tradizionale una didattica
digitale è un’ottima soluzione per coinvolgere gli
studenti, e significa:
• utilizzare un linguaggio familiare e sicuramente
molto gradito
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Imparare ad utilizzare i nuovi media attraverso un

  • 1. IMPARARE AD UTILIZZARE I NUOVI MEDIA ATTRAVERSO UN GEMELLAGGIO VIRTUALE TRA CLASSI COME STUDIARE INSIEME IL RINASCIMENTO
  • 2. Introduzione Il rapporto tra la scuola e internet è un rapporto piuttosto complesso. Se da un lato la scuola riconosce le enormi potenzialità che la rete offre per la produzione, diffusione, condivisione, archiviazione e ricerca della conoscenza e anche le possibilità che i nuovi media danno per far sviluppare delle competenze specifiche, dall’altro lato la scuola incontra una notevole difficoltà ad adattare le caratteristiche intrinseche del mezzo, quali la pervasività e la reticolarità, ad un contesto da sempre caratterizzato da gradualità e linearità
  • 3. L’obiettivo di questo lavoro è organizzare un percorso formativo che riesca a trovare un giusto equilibrio tra reticolarità e linearità, ed allo stesso tempo fornisca le competenze necessarie affinché i digital natives facciano un uso consapevole e critico delle nuove tecnologie. Il percorso si basa sulla collaborazione virtuale tra due classi appartenenti ad istituti scolastici di città diverse, ed è finalizzato a far imparare ad utilizzare con criterio i nuovi media attraverso uno studio alternativo della storia del Rinascimento italiano.
  • 4. Questo gemellaggio virtuale è pensato per essere realizzato nell’arco di un intero anno scolastico da due classi della scuola media, e prevede quattro fasi: • Aprire un blog • Realizzare della mappe • Progettare un prodotto multimediale • Condividere
  • 5. Prima di cominciare… Individuare due classi di seconda media interessate al progetto Trattandosi di un percorso interdisciplinare, prima di entrare nel vivo del progetto, è opportuno stabilire il numero dei docenti e delle discipline che verranno coinvolti. In questo caso, lo studio del Rinascimento italiano può interessare in particolare docenti di storia, letteratura, arte, scienze. Formare i docenti alle tecnologie previste, se non dovessero possedere una adeguata dimestichezza
  • 6. Avere ben chiaro che il progetto non si sostituisce alla didattica tradizionale, ma si affianca solamente Avere ben chiari gli obiettivi da raggiungere: a) mostrare dei modelli di utilizzo di quelle tecnologie che spesso i ragazzini già ben conoscono b) far sviluppare in maniera contestualizzata e mirata delle competenze critiche rispetto alle nuove tecnologie c) rendere gli alunni più consapevoli nell’uso delle nuove tecnologie
  • 7. Prima fase: aprire un blog Questa fase prevede l’apertura di un blog di gruppo da parte dei docenti a cui parteciperanno le due classi prescelte. Lo spazio verrà utilizzato per pubblicare, studiare e commentare insieme gradualmente i vari avvenimenti storici, le scoperte scientifiche,le opere letterarie, le realizzazioni artistiche, e diverrà il punto di riferimento e di incontro principale per tutta la durata del progetto.
  • 8. Ogni alunno potrà dare il proprio contributo anche mettendo a disposizione della community link di vario genere utili ad approfondire gli argomenti trattati, oppure fornendo informazioni relative alla propria città nel periodo rinascimentale. Sarà compito dei docenti stabilire quanto il contributo sia valido, ed orientare gli alunni qualora mostrino di non avere compreso appieno i contenuti.
  • 9. Gli insegnanti dovranno sempre monitorare e guidare il lavoro dei ragazzi e dovranno anche organizzare dei momenti di verifica, ad esempio chiedendo alla community di analizzare, in gruppo o individualmente, una produzione letteraria, un’opera artistica, un avvenimento storico (anche concordando l’argomento con gli alunni secondo le loro preferenze). Una volta affrontati tutti gli argomenti i docenti devono invitare gli alunni a realizzare delle mappe collaborative nel web.
  • 10. Seconda fase: realizzare delle mappe La realizzazione delle mappe facilita l’assimilazione delle informazioni nella memoria a lungo termine e risulta molto utile per consolidare i collegamenti tra le varie discipline. Se nel blog finora i docenti hanno affrontato gli argomenti soprattutto separatamente, adesso lavoreranno insieme affinché i contenuti non vengano appresi dagli alunni in maniera settoriale, in modo da sviluppare una visone globale del contesto storco rinascimentale
  • 11. Si può chiedere agli alunni di realizzare le mappe individualmente oppure in gruppo, facendo collaborare alunni della stessa classe oppure appartenenti ad entrambe le classi. Nel caso del lavoro di gruppo si potrebbe utilizzare Wiki.
  • 12. Obiettivi delle mappe: • Aiutare ad una visone globale • Evidenziare i collegamenti interdisciplinari • Stimolare alla ricerca della coerenza • Esplicitare l’organizzazione dei modelli mentali che si costruiscono con l’apprendimento • Rendere gli alunni consapevoli dei meccanismi dell’apprendimento • Rendere gli alunni consapevoli delle similitudini tra i meccanismi reticolari dell’apprendimento ed i meccanismi reticolari del web
  • 13. Terza fase: progettare e realizzare un prodotto multimediale Dopo la creazione delle mappe si può passare alla fase di progettazione e realizzazione di un prodotto multimediale sulla base degli argomenti affrontati. In questo caso il blog viene utilizzato per scambiarsi delle informazioni utili alla realizzazione, per stabilire i gruppi e per concordare gli argomenti e la natura del prodotto multimediale (prodotto audiovisivo, ipertestuale, fatto solo di foto e testo, ecc.)
  • 14. La fase della realizzazione richiede una collaborazione strettissima tra i membri del gruppo. Anche in questo caso può risultare utile servirsi di Wiki. Nel caso che un gruppo intenda costruire un prodotto audiovisivo bisogna che gli alunni concordino, ad esempio, le musiche di sottofondo, i testi, le foto, i video, e anche l’eventuale commento di una voce fuori campo. Il gruppo dovrà poi pensare insieme all’ordine di assemblaggio dei vari testi ed incaricare uno dei membri affinché proceda al montaggio definitivo.
  • 15. Quarta fase: condividere Una volta realizzato il prodotto multimediale può risultare particolarmente stimolante e gratificante per gli alunni pubblicarlo nel web. Bisogna a questo punto concordare il tipo di tecnologia. Per dare una visibilità ristretta e selezionata risulterà più opportuno pubblicare il prodotto o all’interno dello stesso blog realizzato per il gemellaggio oppure all’interno di un Social network. Per dare una visibilità molto più ampia si potranno scegliere varie opzioni a seconda della natura del prodotto realizzato. Se si tratta di un Ppt si potrà pubbliacre su Slideshare, se si tratta di un audiovisivo su Youtube, ecc.
  • 16. Conclusione La valutazione dell’intero percorso può essere effettuata considerando a livello individuale, a livello delle singole classi, e nel complesso: • le capacità di utilizzo delle tecnologie • le capacità di interazione • la capacità di inserire dei contenuti pertinenti al contesto • le capacità di collaborazione • la capacità di riorganizzazione dei contenuti
  • 17. Un gemellaggio virtuale costituisce un metodo didattico molto utile per la nuova generazione di studenti. I discenti di oggi sono cresciuti immersi nelle tecnologie digitali ed hanno sviluppato verso questi strumenti un dimestichezza ed una abitudine che hanno in parte modificato il loro modo di apprendere. La tendenza a comunicare con le tecnologie digitali e a condividere informazioni è in loro fortemente spiccata, e va sfruttata in maniera produttiva
  • 18. Affiancare alla didattica tradizionale una didattica digitale è un’ottima soluzione per coinvolgere gli studenti, e significa: • utilizzare un linguaggio familiare e sicuramente molto gradito • mettere gli alunni nelle condizioni di apprendere nel modo che a loro è più congeniale, insegnando implicitamente ad utilizzare le tecnologie in maniera finalizzata e responsabile • creare un ambiente ricco di stimoli
  • 19. FINE