Un'introduzione alla comunicazione non verbale e al public speaking pensata come breve appendice a corsi di comunicazione generale o come punto di partenza per corsi centrati su CNV, PNL e public speaking
A prosecuzione della prima serie di slide introduttive sul Public Speaking, ecco il contenuto della seconda parte del corso.
Per prima cosa vanno i dovuti ringraziamenti a Rosella Ross perché, di fatto, le slide sono farina del suo sacco (e del suo iMac).
Solo che sul più bello, al momento della meritata performance, ha ben pensato di essere sconfitta da un terrificante virus influenzale e, quindi, me la sono dovuta vedere di nuovo io, solo soletto, con i miei manager :-)
Ovviamente Ross avrà modo di rifarsi nei prossimi video e slide che la vedranno impegnata nella Gestione dello Stress (pre, durante e post).
Venendo alle slide...
Oggi si parla delle 3 Fasi del Public Speaking: decollo, volo e atterraggio.
Capiremo quali sono gli strumenti ideali da usare in ogni fase, come mantenere l'attenzione e come lasciare un segno nel pubblico.
Parlare in pubblico. Tenere viva l’attenzione, farsi capire, convincere chi a...Gianluca Giansante
Come dare un’immagine di sicurezza e di professionalità? Come usare il corpo, la voce e lo sguardo per attirare l'attenzione di chi ci ascolta e farsi capire?
Parlare in pubblico genera ansia e tensione anche negli oratori più esperti. Una recente ricerca ha dimostrato che fra le fobie delle persone parlare in pubblico viene prima della guerra, della bancarotta e delle malattie.
Il risultato? Molto spesso chi parla in pubblico inizia a parlare o a leggere il proprio intervento velocemente con la testa tuffata sul proprio testo scritto senza guardare il pubblico. Lo fa a ritmo velocissimo, proprio per finire il più in fretta possibile e terminare la situazione di disagio.
Non sarebbe così grave se non fosse che un oratore che non sa usare il linguaggio del corpo, il tono della vice, che non interagisce con l’uditorio, non consente di far arrivare il suo messaggio. Le persone non riescono a seguirlo, si distraggono o addirittura non riescono a sentire quello che dice.
In questa presentazione ho sintetizzato alcuni di consigli utili sia a chi non ha mai parlato in pubblico sia a chi lo fa più spesso ma vuole migliorare il suo stile.
Un'introduzione alla comunicazione non verbale e al public speaking pensata come breve appendice a corsi di comunicazione generale o come punto di partenza per corsi centrati su CNV, PNL e public speaking
A prosecuzione della prima serie di slide introduttive sul Public Speaking, ecco il contenuto della seconda parte del corso.
Per prima cosa vanno i dovuti ringraziamenti a Rosella Ross perché, di fatto, le slide sono farina del suo sacco (e del suo iMac).
Solo che sul più bello, al momento della meritata performance, ha ben pensato di essere sconfitta da un terrificante virus influenzale e, quindi, me la sono dovuta vedere di nuovo io, solo soletto, con i miei manager :-)
Ovviamente Ross avrà modo di rifarsi nei prossimi video e slide che la vedranno impegnata nella Gestione dello Stress (pre, durante e post).
Venendo alle slide...
Oggi si parla delle 3 Fasi del Public Speaking: decollo, volo e atterraggio.
Capiremo quali sono gli strumenti ideali da usare in ogni fase, come mantenere l'attenzione e come lasciare un segno nel pubblico.
Parlare in pubblico. Tenere viva l’attenzione, farsi capire, convincere chi a...Gianluca Giansante
Come dare un’immagine di sicurezza e di professionalità? Come usare il corpo, la voce e lo sguardo per attirare l'attenzione di chi ci ascolta e farsi capire?
Parlare in pubblico genera ansia e tensione anche negli oratori più esperti. Una recente ricerca ha dimostrato che fra le fobie delle persone parlare in pubblico viene prima della guerra, della bancarotta e delle malattie.
Il risultato? Molto spesso chi parla in pubblico inizia a parlare o a leggere il proprio intervento velocemente con la testa tuffata sul proprio testo scritto senza guardare il pubblico. Lo fa a ritmo velocissimo, proprio per finire il più in fretta possibile e terminare la situazione di disagio.
Non sarebbe così grave se non fosse che un oratore che non sa usare il linguaggio del corpo, il tono della vice, che non interagisce con l’uditorio, non consente di far arrivare il suo messaggio. Le persone non riescono a seguirlo, si distraggono o addirittura non riescono a sentire quello che dice.
In questa presentazione ho sintetizzato alcuni di consigli utili sia a chi non ha mai parlato in pubblico sia a chi lo fa più spesso ma vuole migliorare il suo stile.
Scopri come superare la paura di parlare in pubblico una volta per tutteMassimiliano Cavallo
La paura di parlare in pubblico è uno dei motivi che portano le persone a frequentare il mio corso di public speaking.
In queste slide ti spiego perché e come risolvo una volta per tutte questo problema.
Ti aspetto qui http://massimilianocavallo.com/formazione/public-speaking-top/
Communication Course II^ part - (tipologia clientela & leadership)Alfonso Avitabile
Nello specifico il corso mira ad integrare le naturali capacità comunicative con tecniche e strumenti in grado di facilitare l’ascolto e la comprensione di ciò che viene detto (linguaggio verbale), di come viene detto (linguaggio paraverbale), ma soprattutto di ciò che non viene detto (linguaggio non verbale).
Durante il corso ci saranno dei focus sulla comunicazione efficace e sui diversi modelli comunicativi che scandiscono le relazioni interpersonali, mirando al miglioramento della comunicazione sia all'interno del proprio team, che nelle relazioni con gli altri.
Spunti e consigli per ocmunicare efficacemente con gli altri.
Le slide 12,13 e 17 sono state realizzate grazie al contributo di Vittorio Mascherpa, docente con esperirenza pluriennale in questo campo.
Communication Course I^ parte - (comunicazione verbale, paraverbale, non verb...Alfonso Avitabile
Nello specifico il corso mira ad integrare le naturali capacità comunicative con tecniche e strumenti in grado di facilitare l’ascolto e la comprensione di ciò che viene detto (linguaggio verbale), di come viene detto (linguaggio paraverbale), ma soprattutto di ciò che non viene detto (linguaggio non verbale).
Durante il corso ci saranno dei focus sulla comunicazione efficace e sui diversi modelli comunicativi che scandiscono le relazioni interpersonali, mirando al miglioramento della comunicazione sia all'interno del proprio team, che nelle relazioni con gli altri.
Intervento di Sara Fantini sul tema della comunicazione d'impresa durante il seminario di Imprenderò "Franchising: diventare imprenditori di successo", 09/02/2015 a Udine
La comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonaliClaudio Settembrini
Parte del seminario svolto in Right Management. Saper leggere i messaggi del corpo serve a comprendere gli altri in maniera più efficiente, a capire le reali intenzioni del tuo interlocutore e a migliorare le relazioni interpersonali.
Ldb Make Your Own Collaborative place_Elaborazione e analisi di uno speech - ...laboratoridalbasso
Docenti:
Augusto Pirovani e Matteo Uguzzoni
Argomenti:
- presentazione progetto Livello7 (http://www.livello7.it/)
- workshop di elaborazione e analisi di uno speech
Scopri come superare la paura di parlare in pubblico una volta per tutteMassimiliano Cavallo
La paura di parlare in pubblico è uno dei motivi che portano le persone a frequentare il mio corso di public speaking.
In queste slide ti spiego perché e come risolvo una volta per tutte questo problema.
Ti aspetto qui http://massimilianocavallo.com/formazione/public-speaking-top/
Communication Course II^ part - (tipologia clientela & leadership)Alfonso Avitabile
Nello specifico il corso mira ad integrare le naturali capacità comunicative con tecniche e strumenti in grado di facilitare l’ascolto e la comprensione di ciò che viene detto (linguaggio verbale), di come viene detto (linguaggio paraverbale), ma soprattutto di ciò che non viene detto (linguaggio non verbale).
Durante il corso ci saranno dei focus sulla comunicazione efficace e sui diversi modelli comunicativi che scandiscono le relazioni interpersonali, mirando al miglioramento della comunicazione sia all'interno del proprio team, che nelle relazioni con gli altri.
Spunti e consigli per ocmunicare efficacemente con gli altri.
Le slide 12,13 e 17 sono state realizzate grazie al contributo di Vittorio Mascherpa, docente con esperirenza pluriennale in questo campo.
Communication Course I^ parte - (comunicazione verbale, paraverbale, non verb...Alfonso Avitabile
Nello specifico il corso mira ad integrare le naturali capacità comunicative con tecniche e strumenti in grado di facilitare l’ascolto e la comprensione di ciò che viene detto (linguaggio verbale), di come viene detto (linguaggio paraverbale), ma soprattutto di ciò che non viene detto (linguaggio non verbale).
Durante il corso ci saranno dei focus sulla comunicazione efficace e sui diversi modelli comunicativi che scandiscono le relazioni interpersonali, mirando al miglioramento della comunicazione sia all'interno del proprio team, che nelle relazioni con gli altri.
Intervento di Sara Fantini sul tema della comunicazione d'impresa durante il seminario di Imprenderò "Franchising: diventare imprenditori di successo", 09/02/2015 a Udine
La comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonaliClaudio Settembrini
Parte del seminario svolto in Right Management. Saper leggere i messaggi del corpo serve a comprendere gli altri in maniera più efficiente, a capire le reali intenzioni del tuo interlocutore e a migliorare le relazioni interpersonali.
Ldb Make Your Own Collaborative place_Elaborazione e analisi di uno speech - ...laboratoridalbasso
Docenti:
Augusto Pirovani e Matteo Uguzzoni
Argomenti:
- presentazione progetto Livello7 (http://www.livello7.it/)
- workshop di elaborazione e analisi di uno speech
Come preparare uno speech di sette minuti in due oreProforma
Le variabili da considerare, gli obiettivi da perseguire (e ciò che è impossibile ottenere), i suggerimenti sull'organizzazione dei contenuti, l'importanza della platea e del contesto: una piccola guida per imparare a preparare speech brevi in poco tempo.
Tradizionalmente, il public speaking è l’interazione tra un relatore e un pubblico in un luogo fisico. Questa arte nasce oltre 2500 anni fa nell’antica Grecia.
Grazie ai nuovi media e alle moderne tecnologie, oggi si può parlare di digital public speaking, che può avvenire su diverse piattaforme non più fisiche bensì digitali e raggiungere un pubblico vastissimo.
Ne è un esempio YouTube, la piattaforma video più conosciuta al mondo (e il Social più utilizzato in Italia): ogni mese oltre 2 miliardi di utenti consumano contenuti video, da quelli dimostrativi alle notizie politiche, semplicemente collegandosi dai propri dispositivi elettronici. Che sia in diretta o preregistrato, il video è ormai la forma di comunicazione più diffusa anche su altri Social media, come Instagram, Facebook o LinkedIn.
Webinar, videoconferenze, virtual summit, online workshop sono solo alcuni degli strumenti ampiamente utilizzati, anche da aziende e organizzazioni. Proprio per questo siamo sempre di più tutti necessariamente chiamati a diventare digital public speaker e diventa di conseguenza sempre più importante sviluppare delle best practice per presentare efficacemente contenuti di valore a un pubblico digitale.
Questo corso evento nasce con l’intenzione di lanciarti nel mondo del digital public speaking. Imparerai a:
creare presentazioni efficaci per le diverse piattaforme digitali
sfruttare le diverse strategie per coinvolgere il pubblico
utilizzare modalità di comunicazione non verbali
applicare lo storytelling alle tue prestazioni
e conoscerai le migliori tecnologie da utilizzare per le diverse piattaforme digitali.
Alla fine di questo corso avrai acquisito le tecniche e gli strumenti necessari per comunicare in maniera efficace attraverso mezzi moderni, riscoprendo abilità oratorie millenarie e le potenzialità del mondo digital.
La capacità di parlare in pubblico, davanti a colleghi, superiori e collaboratori e, soprattutto, quella di essere persuasivi mentre si parla è una risorsa preziosa ed importante per chi vuole assumere un ruolo attivo e determinante all'interno della propria organizzazione.
Le retrospettive sono alla base del continuous improvement ed uno dei valori più importanti per adattarsi al cambiamento.
Negli anni sono nati formati e nuovi modi creativi di fare retrospettiva, ma i tool non ne garantiscono l’eccellenza.
Rischiamo di dimenticarci che retrospettiva non significa proporre uno formato ma ci sono degli elementi di facilitazione da sapere.
In questo talk parlerò di tecniche di facilitazione che servono per fare retrospettive e non solo.
Come gestire la propria presenza in un dibattito pubblicoProforma
Una guida alla gestione di workshop, confronti, tavole rotonde, con suggerimenti su come prepararsi al meglio, su come organizzare i propri interventi, sulla corretta gestione sui tempi e su come risultare convincenti ed empatici agli occhi del pubblico.
Presentazioni efficaci: 10 regole per il successoFederico Attore
10 semplici regole per ottenere presentazioni efficaci. Fare una presentazione è una grande responsabilità perché il suo risultato può cambiare la percezione dei tuoi argomenti da parte della tua audience.
Questo pacchetto permette agli appendisti di acquisire le capacità comunicative legate ai diversi aspetti della vita. Partendo dalle basi della comunicazione, migliorando l’ascolto, aumentando la consapevolezza della importanza della percezione di sè stessi, degli altri colleghi e dei capi, attraverso la capacità di esprimere il proprio parere e finendo con una lezione pratica sul parlare ai piccoli gruppi. Non dimentichiamo l’importanza delle capacità di gestione dello stress e gestione di sé stessi nel tempo.
Grazie a questo percorso, ogni apprendista che è motivato a migliorare sé stesso può ottenere risultati sia nella vita lavorativa sia nella privata.
Per molti parlare in pubblico non è affatto naturale, figuriamoci sostenere una tesi davanti ai manager o persone importanti della nostra organizzazione lavorativa. È facile essere colpiti dal panico per la presenza di un uditorio molto importante.
Similar to Corso Public Speaking - Giugno 2018 (20)
1. I migliori oratori danno l’impressione di improvvisare,
ma in realtà si preparano tutto.
John Fitzgerald Kennedy
Public
Speaking
Public
Speaking
2. Apprendere le tecniche base
più efficaci e definire
l’atteggiamento vincente per
comunicare con successo ad
una platea (reale o virtuale)
- Public Speaking - 2
6. È UN MESTIERE CHE
SI IMPARA SOLO
PRATICANDO
6- Public Speaking -
FARE LO
7. Non vuol dire parlare di cose scontate
o in maniera banale e artificiosa
è l’ARTE di PARLAR BENE,
di PERSUADERE
7- Public Speaking -
8. 8- Public Speaking -
La parola formatore deriva da FORMA
Per fare un buon intervento devi innanzi tutto
sapere qual è la “FORMA” che vorresti dare
alle persone a cui stai parlando
In altre parole:
Cosa vuoi che facciano dopo il tuo intervento?
Come vuoi che siano?
9. Comunicare vuol dire trasferire un
messaggio che metta le persone in
azione
Trasferire un’idea senza mettere le
persone in azione non vuol dire
comunicare ma soltanto parlare
Le persone spesso sanno già quello
che dovrebbero fare, serve creare la
scintilla che le metta in azione!
9- Public Speaking -
10. Una volta definito il messaggio da
comunicare, per trasferirlo alla platea
si applicano le stesse regole di una
normale comunicazione ovvero …
dobbiamo assicuraci di ottenere
COMPRENSIONE
10- Public Speaking -
11. Lo speaker efficace non parla
alla platea, ma ad ogni singola
persona
perciò se in sala ci sono 20
persone, lui ha 20 cicli di
comunicazione simultanei
11- Public Speaking -
12. dando per scontato che I DATI CHE
L’ORATORE TRASMETTE SIANO DI
VALORE, proviamo a chiederci
DA COSA DIPENDE IL SUO
SUCCESSO?
50% PERSONALITA’
50% ASPETTI TECNICI
12- Public Speaking -
13. Prepara e tieni un intervento su:
«una azione di successo da te
svolta nella tua attività»
L’intervento è rivolto alle persone
che hai in sala in questo
momento
13- Public Speaking -
16. Stabilisci l’orario di inizio considerando il tempo
necessario per l’accoglienza e per sistemarsi
Cerca di attenerti il più possibile agli orari
stabiliti; ma NON cominciare se la maggior
parte dei partecipanti ancora non è arrivata, ti
interromperebbero nel corso dell’incontro
Ricordati di fare un break ogni ora e 45 minuti
La durata del break può variare dai 10 min. ai
30 min. in base al numero di partecipanti
16- Public Speaking -
17. Prepara la sala disponendola nel modo più
adeguato all’intervento
Cerca di non mettere barriere tra te e la platea
e avere la possibilità di raggiungere tutti
Assicurati che tutti riescano a sentire e vedere
al meglio
Arriva in anticipo, accertati che tutto sia sotto
controllo, fai qualche prova, ambientati
17- Public Speaking -
18. Ogni intervento (motivazione team, webinar, video) include:
a) APERTURA
dove si comunica all’audience lo scopo allegra, su di tono (puoi fare
una battuta, raccontare o farti raccontare un aneddoto divertente)
b) PRESENTAZIONE
dove si analizzano i dati tecnici, i ragionamenti logici ed eventuali
procedure
c) CHIUSURA
dove si materializza il successo dell’intervento;
• il finale deve essere sempre in crescendo a livello di tono e le
persone devono andarsene via più cariche di come sono
arrivate;
• nel finale devi essere molto convinto e cercare di evidenziare il
senso di missione sociale in quello che le persone dovranno
andare a fare;
• nel finale non si fa comunicazione a due sensi
18- Public Speaking -
19. Prima di comunicare occorre che
tu abbia chiaro il messaggio che
vuoi trasferire
“Cosa vuoi che le persone
facciano dopo il tuo intervento?”
19- Public Speaking -
20. L’intervento può trattare tanti argomenti
diversi, ma ricorda che le persone ricordano
al massimo 1-2 messaggi
Individua le cose veramente importanti e
ripetile spesso durante l’intervento
Una volta chiaro il messaggio da trasferire,
puoi preparare strumenti e argomentazioni
che userai per portare la platea dove vuoi tu
20- Public Speaking -
21. A. Apertura (alta di tono):
Domande per coinvolgere e aprire la sala
Scopo dell’intervento (xché è interessante)
B. Presentazione (dati, procedure, logiche, schemi):
Domanda di introduzione
1° DATO Dati
Sintesi
Domanda di introduzione
2° DATO Dati
…… Sintesi
C. Chiusura (con pathos o senso di missione sociale
e invito all’azione, ciò che bisogna fare)
21
22. Preparati una scaletta!!! .. e studiala
Se solo fai questo, avrai un buon
successo come oratore
Per preparare una buona scaletta,
devi cercare di conoscere il più
possibile circa i partecipanti
22- Public Speaking -
23. Includi nella scaletta le domande da fare alla sala
Non limitarti alla teoria, includi se puoi anche
esercizi (se chiedi alla sala di farli, accertati che li
facciano, altrimenti perdi presenza)
Esercita bene la parte iniziale e la parte finale
perché fanno la differenza nell’intervento
Scriviti i punti focali del discorso in GRANDE così
che tu possa vederli anche a distanza
Cerca di non lasciare nulla al caso
23- Public Speaking -
24. Fondamentale è la scelta dei mezzi da
utilizzare per veicolare al meglio il messaggio:
- Social : tempestivi / larga diffusione
- Video: riflessione / apprendimento
- Presentazione: condivisione / formazione
24- Public Speaking -
25. Lavagna a fogli mobili: assicurati
che il pennarello scriva e scrivi in
modo leggibile (grande e chiaro)
Blocchi per appunti: se ritieni che le
persone debbano prendere appunti o
servano fogli per svolgere esercizi
25- Public Speaking -
26. Se hai deciso di usare una presentazione
tieni presente i seguenti consigli:
• Scrivi in grande sulle slide pochi appunti
Per consentire a tutti di leggere tutto
• Scopri uno alla volta i concetti che vuoi
passare e non tutta la slide
altrimenti mentre tu parli di una cosa le persone
leggono il resto e si distraggono
• Usa quanto più puoi immagini, foto, filmati
rimangono più a lungo e fissano il concetto
• Stampa la presentazione per l’intervento
e gli appunti per avere una linea guida
26- Public Speaking -
27. IL PRINCIPALE MOTIVO PER CUI
FALLISCONO LE RIUNIONI AZIENDALI E’
L’IMPREPARAZIONE
QUESTO E’ DOVUTO AL FATTO CHE I
COLLABORATORI NON SONO CONSIDERATI
COME DEI CLIENTI INTERNI
27- Public Speaking -
28. Quanto detto per gli interventi ad un
pubblico esterno vale a maggior ragione per
gli incontri aziendali:
- MIX PERSUASIVO
- SCALETTA
- PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI
28- Public Speaking -
29. IL FATTO CHE LE PERSONE CI CONOSCANO
NON RENDE PIU’ SEMPLICE LA
COMUNICAZIONE MA AL CONTRARIO PIU’
DIFFICILE PERCIO’ OCCORRE PREPARARSI
ANCORA MEGLIO
29- Public Speaking -
30. SE DEVI PARLARE DI PROBLEMI O COSE CHE
NON VANNO CURA MOLTO L’APERTURA E LA
CHIUSURA POICHE’ SARANNO SULLA
DIFENSIVA E DOVRAI ESSERE ABILE AD
APRIRLI ALL’INIZIO E ATTIVARLI NEL FINALE
30- Public Speaking -
31. RISPETTA E FAI RISPETTARE ORARIO DI
INIZIO E TEMPI. I TUOI COLLABORATORI
OLTRE AD ESSERE PIU’ ESIGENTI DEGLI
ALTRI ASSORBONO I TUOI COMPORTAMENTI
31- Public Speaking -
32. In primo luogo lo speaker si deve
sentire responsabile per ciò che
accade all’interno della platea e
per come sono le persone
interesse, stato d’animo,
partecipazione dipendono
esclusivamente dallo speaker
32- Public Speaking -
33. VERIFICA CONTESTUALE INFORMALE
Per capire se e come il tuo messaggio viene recepito guarda le
persone negli occhi
RIDONDANZA FUNZIONALE
Ripeti più volte i concetti: per ricordarsi di un messaggio a distanza
di un mese, questo deve essere ripetuto almeno 14 volte nel corso
di una giornata di formazione
GESTIONE DELLE DOMANDE
Rispondere sempre alle domande
COMUNICAZIONE A DUE SENSI
Mantieni interazione con la platea
33- Public Speaking -
34. Fai spesso domande alla platea, e appunta le
risposte alla lavagna
Se la platea è composta da più di 70-80
persone coinvolgila facendo domande chiuse
per alzata di mano
Usa il “Secondo Voi”, spesso e volentieri
34- Public Speaking -
35. Spiega un dato e poi chiedi alle persone
come lo applicherebbero
Se puoi cerca di far arrivare loro al dato
Non farti prendere dall’ansia di finire tutta la
scaletta; se un dato coglie l’interesse della
sala, fai anche meno di quello che avevi
stabilito
35- Public Speaking -
36. LA SALA SILENZIOSA E’ PERICOLOSA: il 50% del tempo la sala
deve parlare (soprattutto se piccola)
LA COMUNICAZIONE A DUE SENSI è + IMPORTANTE DEI DATI
IL PARTECIPANTE QUANDO PARLA SALE DI TONO
IL TONO DELLA SALA E’ PIU’ IMPORTANTE DELLA SCALETTA
IL FORMATORE E’ IL COORDINATORE DEL SAPERE DELLA
SALA
IL FORMATORE FA ARRIVARE LA SALA AL DATO
IL FORMATORE DEVE DIRE ALLE PERSONE CHE COSA
DEVONO FARE DOPO IL CORSO
36- Public Speaking -
37. Crea curiosità
La curiosità stimola l’interesse delle persone e le spinge a fare domande
Fai domande
Le domande specifiche, dettagliate creano curiosità e interesse; possibilmente
aiutati con immagini o illustrazioni
Racconta una storia (magari tua personale)
La gente ama le storie, ne viene coinvolta, le fa proprie
37- Public Speaking -
38. Fai degli esempi
Gli esempi e gli aneddoti aiutano a fissare i passaggi nelle spiegazioni,
equivale a rendere reale al cervello un’idea o un concetto
Includi se puoi degli esercizi
Gli esercizi permettono alle persone di applicarsi e comprendere
l’applicazione
Usa metafore
Le metafore sono allusioni ai fatti o concetti che, come gli esempi, servono
a semplificare ed ancorare i concetti e le idee nel nostro cervello
38- Public Speaking -
39.
40. 40
CAUSA EFFETTO
L’obiezione è un segnale di interesse, non devi essere
permaloso
Non dar torto alla persona: sei tu che non hai spiegato
bene
Se attacchi chi ti ha fatto l’obiezione, lo rendi un
nemico
- Public Speaking -
41. Fai una domanda aperta: e.g. “in che
senso?” o “mi faccia un esempio”
la domanda aperta ti dà il tempo di pensare, ti fa capire
meglio l’obiezione e mette nelle pesti chi te l’ha fatta
Ricordati di comunicare con tutta la sala e
non solo con chi ti ha fatto l’obiezione;
se serve rendi pubblica l’obiezione
41- Public Speaking -
42. Mantieni il controllo della sala
sei tu che dirigi la comunicazione e decidi chi parla e
chi non parla
Dai apprezzamento alla persona che ti ha
sollevato l’obiezione
“Bene per questo punto”, “In effetti Lei ha ragione”
Gestisci spiegando qualche dato
aggiuntivo o fai gestire l’obiezione alla sala
42- Public Speaking -
43. Dì alla persona qualcosa del tipo:
“Questo è un ottimo punto. Ne
parleremo tra poco”
Nell’80% dei casi la persona non ti
rifarà la stessa domanda
Puoi usare questa tecnica fino a due
volte; poi devi gestirla
43- Public Speaking -
44. Quello che interviene sempre
Dagli riconoscimenti; coinvolgi i singoli individui,
altrimenti interviene sempre lui
Quello che sa tutto lui
E’ una persona che ha un senso di inferiorità.
dagli riconoscimenti
44- Public Speaking -
45. Quello fortemente critico
Dallo in pasto alla sala, ma solo se la sala è già
con te; mostrati divertito dai suoi interventi;
Se interviene prima di avere la sala dalla tua
parte, tieni ferme le tue convinzioni, e cerca di
“insabbiarlo”; al primo break, affrontalo con un
colloquio one to one e cerca di sanare la
situazione; non permettergli di monopolizzare la
riunione
45- Public Speaking -
46.
47. Un buon intervento richiede
ETHOS, PATHOS e LOGOS
Ethos la forza morale dell’oratore
Pathos l’emozione con cui comunicare
per suscitare emozioni
Logos la logica per spiegare la
correttezza dei ragionamenti che si
portano avanti, delle idee, delle
procedure, dei dati tecnici
47- Public Speaking -
48. A. Non insegnare mai qualche cosa che tu
stesso non fai con successo: gli altri ti
osservano per verificare ciò che dici
B. Studia i partecipanti per renderti conto
se puoi insegnar loro qualcosa
C. Continua a visualizzare nella tua testa
quello che vuoi vadano a fare dopo il
tuo intervento
D. SII CONVINTO!
48- Public Speaking -
49. ELIMINA LE DISTANZE
Evidenzia la similitudine tra te ed i partecipanti
“Anch’io sono come voi”. “Anch’io come voi
cerco di vendere tutti i giorni…”
REALTA’
Esprimi vero affetto e vero interesse per le
persone che sono presenti in sala: per te loro
sono importanti innanzi tutto come persone
49- Public Speaking -
50. MOSTRA LA TUA VULNERABILITA’
Rivela i tuoi punti deboli e le tue vulnerabilità
durante l’intervento, disarmerà la platea
PARCHEGGIA IL TUO EGO
Sii te stesso ma non essere arrogante o
troppo concentrato su te stesso; cerca di
essere autoironico
50- Public Speaking -
51. Dì una frase con grande convinzione e con un tono di
voce alto, poi abbassalo di colpo per la sintesi: nel
momento in cui abbassi il tono di voce, l’interesse della
sala aumenta
Quando devi dire qualcosa di importante, aumenta la
lunghezza delle pause tra una parola e l’altra
Fai delle pause dove guardi la sala in silenzio
Metti della suspense o del mistero (tipo racconta una
storia che non si sa come andrà a finire)
Ricordati che la persuasione deve includere come sua
componente fondamentale anche l’estetica
Emozionati
51- Public Speaking -
52.
53. L’emozione precede il desiderio di
mettersi in azione!!!
Per creare emozioni, devi essere convinto
Per creare emozioni devi parlare all’anima
e non alla testa dei partecipanti
Ogni volta che nel corso di un intervento
crei un’emozione, le persone si smuovono
e decidono di cambiare qualcosa nelle
proprie vite
53- Public Speaking -
54. Alcuni fattori che creano emozione sono:
Il tuo entusiasmo
La tua empatia (= capacità di interpretare
accuratamente le sensazioni dell’altra persona)
Il fatto che tu comprenda e menzioni le difficoltà o
pensieri intimi che le persone in sala hanno
sperimentato o stanno sperimentando
Il fatto che con piccole cose spesso possiamo
scatenare grandi cambiamenti
Valori come “libertà” e “onore”
Rivelazioni riguardo a te stesso
Per emozionare parla di cose che emozionano te
54- Public Speaking -
55. Una parte logica che spieghi a fondo quali
sono le procedure che devono essere
intraprese e perché. Questa dovrebbe
includere i passi esatti che la persona
dovrebbe fare dopo la riunione
Una parte emozionale, dove crei
un’emozione nelle persone emozionandoti
tu
Se mentre fai passare il messaggio finale
riesci ad emozionarti, hai fatto bingo!
55- Public Speaking -