Balanced scorecard: la tua strategia in atto by ACTBESTADVANCE
La Balanced Scorecard (“BSC”) è uno strumento a supporto della strategia che permette di tradurre la Missione dell’impresa in un insieme di attività ed indicatori, in grado di monitorare il livello di conseguimento degli obiettivi prefissati e dunque il successo stesso della strategia. In nostro metodo ACT semplifica tutto attraverso semplici indicatori e schede d'azione.
La Balanced Scorecard e' il sistema di gestione utilizzato dalle organizzazioni moderne (aziende private, no profit, enti pubblici e pubblica amministrazione) per gestire l'impresa in ottica strategica.
La mappa strategica: la creazione delle strategie di crescita e il loro monit...CentoCinquanta srl
Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare. Questa citazione attribuita a Seneca sintetizza il momento economico, manageriale e cognitivo in cui si trovano ad operare i manager oggi, sia pubblici che privati.
La crisi mette a dura prova la capacità di cambiamento degli imprenditori anche per la difficoltà di intravedere percorsi nuovi, nuovi obiettivi, nuovi scenari, a fronte di un cambiamento esogeno, radicale e illeggibile come quello che stiamo vivendo.
Lo strumento inventato da Kaplan e Norton nel 2001, per supportare la costruzione della Balanced Scorecard, può essere uno strumento potente per uscire da questo guado mentale. Per rimanere nella metafora di Seneca, il vento è scarso, a volte vi è bonaccia, ma qualora sia presente, finchè non c’è una meta verso la quale rivolgersi, rimane comunque un vento inutilizzabile ai nostri fini.
Il metodo denominato Balanced Scorecard (BSC) è uno strumento di supporto nella gestione strategica dell'impresa che permette di tradurre la mission e la strategia dell'impresa in un insieme coerente di misure di performance, facilitandone la misurabilità.
Master in Finanza, Analisi di Bilancio e Controllo di Gestione Aprile "016Alma Laboris
Finalità ed obiettivi
Il mondo aziendale è caratterizzato costantemente da sfide strategiche e operative per essere competitivi nei mercati. Un ruolo fondamentale, in chiave di strategy aziendale, è un’attenta attività di Analisi di Bilancio e di Controllo di Gestione.
Un’adeguata strutturazione delle attività contabili, infatti, permette ad un organizzazione di perseguire la finalità di stabilire e mantenere attivo di controllo completo dei flussi operativi e strategici delle decisioni aziendali sia in termini consuntivi che, soprattutto in termini preventivi.
Dapprima l’analisi di bilancio, quale strumento di valutazione delle performance ma anche di rilevazione dei “colli di bottiglia” e dei “rami secchi”, poi il controllo di gestione, come metodologia di controllo concomitante e preventivo del decision making, permettono infatti all’azienda di manovrare in modo proattivo le variabili di funzionamento interno, evitando così il procrastinarsi di eventuali situazioni di inefficienza e migliorando la valutazione e l’individuazione dei propri punti di forza o debolezza.
Per ricoprire tale ruoli, quindi, non è più dunque sufficiente una mera preparazione teorica conseguita al termine di un percorso formativo accademico, ma è fondamentale integrarla con una capacità gestionale e direzionale che deriva dall’acquisizione di strumenti tecnici e pratici.
Il Master, proprio al fine di fornire tali strumenti, presenta un taglio volutamente pratico, idoneo a supportare la crescita professionale del manager nell’ambito della Finanza e del Controllo di Gestione attraverso l’apprendimento degli strumenti tecnici utilizzati in ambito contabile per l’analisi di bilancio, degli strumenti operativi per realizzare attività di valutazione in ambito di progetti di investimento e degli strumenti manageriali idonei per realizzare ed attuare un efficiente controllo di attività della gestione.
Le attività del master, in riferimento agli ambiti sopra descritti, sono verticalizzate sempre con casi pratici ed esercitazioni applicativi, proprio per conferire al partecipante non solo una semplice conoscenza, ma degli strumenti pratici da poter subito utilizzare nelle attività lavorative.
An integrated perspective to implement a performance monitoring activity for each HBU in a Healthcare Economics view (background know-how issues included)
Balanced scorecard: la tua strategia in atto by ACTBESTADVANCE
La Balanced Scorecard (“BSC”) è uno strumento a supporto della strategia che permette di tradurre la Missione dell’impresa in un insieme di attività ed indicatori, in grado di monitorare il livello di conseguimento degli obiettivi prefissati e dunque il successo stesso della strategia. In nostro metodo ACT semplifica tutto attraverso semplici indicatori e schede d'azione.
La Balanced Scorecard e' il sistema di gestione utilizzato dalle organizzazioni moderne (aziende private, no profit, enti pubblici e pubblica amministrazione) per gestire l'impresa in ottica strategica.
La mappa strategica: la creazione delle strategie di crescita e il loro monit...CentoCinquanta srl
Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare. Questa citazione attribuita a Seneca sintetizza il momento economico, manageriale e cognitivo in cui si trovano ad operare i manager oggi, sia pubblici che privati.
La crisi mette a dura prova la capacità di cambiamento degli imprenditori anche per la difficoltà di intravedere percorsi nuovi, nuovi obiettivi, nuovi scenari, a fronte di un cambiamento esogeno, radicale e illeggibile come quello che stiamo vivendo.
Lo strumento inventato da Kaplan e Norton nel 2001, per supportare la costruzione della Balanced Scorecard, può essere uno strumento potente per uscire da questo guado mentale. Per rimanere nella metafora di Seneca, il vento è scarso, a volte vi è bonaccia, ma qualora sia presente, finchè non c’è una meta verso la quale rivolgersi, rimane comunque un vento inutilizzabile ai nostri fini.
Il metodo denominato Balanced Scorecard (BSC) è uno strumento di supporto nella gestione strategica dell'impresa che permette di tradurre la mission e la strategia dell'impresa in un insieme coerente di misure di performance, facilitandone la misurabilità.
Master in Finanza, Analisi di Bilancio e Controllo di Gestione Aprile "016Alma Laboris
Finalità ed obiettivi
Il mondo aziendale è caratterizzato costantemente da sfide strategiche e operative per essere competitivi nei mercati. Un ruolo fondamentale, in chiave di strategy aziendale, è un’attenta attività di Analisi di Bilancio e di Controllo di Gestione.
Un’adeguata strutturazione delle attività contabili, infatti, permette ad un organizzazione di perseguire la finalità di stabilire e mantenere attivo di controllo completo dei flussi operativi e strategici delle decisioni aziendali sia in termini consuntivi che, soprattutto in termini preventivi.
Dapprima l’analisi di bilancio, quale strumento di valutazione delle performance ma anche di rilevazione dei “colli di bottiglia” e dei “rami secchi”, poi il controllo di gestione, come metodologia di controllo concomitante e preventivo del decision making, permettono infatti all’azienda di manovrare in modo proattivo le variabili di funzionamento interno, evitando così il procrastinarsi di eventuali situazioni di inefficienza e migliorando la valutazione e l’individuazione dei propri punti di forza o debolezza.
Per ricoprire tale ruoli, quindi, non è più dunque sufficiente una mera preparazione teorica conseguita al termine di un percorso formativo accademico, ma è fondamentale integrarla con una capacità gestionale e direzionale che deriva dall’acquisizione di strumenti tecnici e pratici.
Il Master, proprio al fine di fornire tali strumenti, presenta un taglio volutamente pratico, idoneo a supportare la crescita professionale del manager nell’ambito della Finanza e del Controllo di Gestione attraverso l’apprendimento degli strumenti tecnici utilizzati in ambito contabile per l’analisi di bilancio, degli strumenti operativi per realizzare attività di valutazione in ambito di progetti di investimento e degli strumenti manageriali idonei per realizzare ed attuare un efficiente controllo di attività della gestione.
Le attività del master, in riferimento agli ambiti sopra descritti, sono verticalizzate sempre con casi pratici ed esercitazioni applicativi, proprio per conferire al partecipante non solo una semplice conoscenza, ma degli strumenti pratici da poter subito utilizzare nelle attività lavorative.
An integrated perspective to implement a performance monitoring activity for each HBU in a Healthcare Economics view (background know-how issues included)
Il 10 maggio 2011, durante la manifestazione EXPANDERE, s'è tenuto il workshop intitolato "Il Controllo di Gestione: dalla teoria alla pratica".
Durante il workshop è stato presentato un corso di 30 ore che avrà luogo presso l'azienda che ne ha farà richiesta.
Il costo del corso è di 2.500 € indipendentemente dal numero di partecipanti al corso.
E' un'iniziativa rivolta alle PMI e vede nell'Imprenditore il suo naturale interlocutore.
L’organizzazione aziendale è – secondo Henry Minzberg – un insieme stabile di attori indirizzati verso un comune obiettivo generale che, al fine di realizzarlo, ricorrono ad una divisione del lavoro e a delle modalità di coordinamento e controllo.
Abbiamo in questa definizione tre ingredienti, dei quali due palesi e uno nascosto: l’organizzazione aziendale è costituita da una strategia, che fissa i comuni obiettivi generali, da una struttura, che determina la divisione, il coordinamento e il controllo dell’organizzazione e da una cultura aziendale.
La strategia è un tema unificatore che conferisce coerenza e unicità di direzione alle azioni e alle decisioni di un individuo o di una organizzazione.
Le due componenti fondamentali dell’analisi strategica sono:
- Creazione del valore (scelta del valore, risorse umane e materiali)
- Cattura del valore (analisi settoriale, segmentazione del mercato, scelta del target a cui puntare)
La struttura organizzativa è la creazione sociale di compiti, ruoli e relazioni che facilita l’efficace coordinamento e il controllo di un gruppo che deve raggiungere un obiettivo comune. La struttura organizzativa è contraddistinta dalla presenza di meccanismi di integrazione e differenziazione.
- La differenziazione è l’insieme di meccanismi che permette di stabilire e controllare la divisione del lavoro, o il grado di specializzazione, nell’organizzazione. Sono, quindi, meccanismi di differenziazione, la suddivisione di compiti e ruoli. Tali meccanismi sono funzionali ad un efficace coordinamento tra individui differenti che compiono attività separate in vista di un unico risultato finale.
- L’integrazione è il processo di coordinamento tra le diverse mansioni, funzioni e divisioni, finalizzato a far si che lavorino in maniera armonica e non l’uno contro l’altro. Per integrazione si intende - in altri termini - l’attività che consente di riportare ad un’unità di intenti gli sforzi prodotti dai singoli ruoli.
La cultura aziendale è l’insieme di pratiche e abitudini che si consolidano all’interno di un’organizzazione. Definire da subito quali pratiche e quali routine sono auspicabili e quali sono da considerare deprecabili costituisce sicuro volano di crescita, poiché riduce le frizioni che interverranno durante le fasi di cambiamento organizzativo.
Il workshop punta la sua attenzione sulla componente strategica dell’azienda. In particolare, durante l’incontro, risponderemo alle seguenti domande:
1) Come si collega la struttura organizzativa alla strategia?
2) Qual è il nesso tra la vision aziendale e le strategie?
3) Come si costruisce una mappa delle proprie strategie?
4) Qual è l’orizzonte temporale delle strategie?
5) Come si monitorano le strategie aziendali, ed in particolare, chi è deputato al monitoraggio?
Viene presentata la fase propedeutica del processo di realizzazione di una BSC al fine di offrire uno strumento di immediata applicazione e di pronto utilizzo per il management delle piccole e medie imprese.
L’ottica applicativa, che guida i contenuti della presentazione, riguarda il nuovo management e la conseguente proponibilità e la validità del metodo del balanced scorecard alle nuove strategie di governo della piccola e media impresa e dello sviluppo dei nuovi modelli di business.
Controllo di Gestione, Studi di Fattibilità - Carlo Vigo - Seminario Sophia G...Salvatore Carlo Vigo
Seminario Controllo di Gestione, Studi di Fattibilità di Carlo Vigo, consulenza e coaching aziendale nel settore turistico alberghiero e della ristorazione.
Seminario Sophia Group / NH Hotels - NH Jolly President, Milano 9/10 Febbraio 2010
Il controllo di gestione: strumenti per la direzioneForema
controllo di gestione è il necessario feedback sull’andamento dell’azienda: individua le funzioni e i reparti che hanno contribuito al raggiungimento degli obiettivi, previene situazioni difficili e consente di intervenire con correzioni gestionali per migliorare l'utilizzazione delle risorse. Il controllo di gestione è l’attività di guida e orientamento della gestione, in grado di assicurare che le risorse economiche ed i fattori produttivi a disposizione dell’azienda siano impiegati in modo efficace ed efficiente, coerentemente agli obiettivi prestabiliti.
Obiettivo dell’incontro è condividere le varie forme che questo strumento di gestione, di monitoraggio e di valutazione può assumere, poiché risponde ad esigenze informative interne ed è organizzato e utilizzato da ogni impresa nel modo più appropriato rispetto alla tipologia di attività svolta, allo stile direzionale del management. Saranno illustrate, inoltre, le potenzialità di tale strumento: determinare il costo di produzione dei beni o servizi e il calcolo dei prezzi e dei margini, individuare i settori in perdita nel risultato complessivo aziendale avvertendo la direzione sulle attività su cui intervenire, motivare i responsabili con poteri decisionali, perché permette il confronto fra risultati a consuntivo e risultati preventivati a budget e la conseguente ricerca delle cause degli scostamenti, informare per scegliere fra incremento della capacità produttiva interna e il ricorso a risorse esterne e cioè la tipica analisi di make or buy, ecc...
Anteprima Corso di Formazione Online di Budget e Controllo di Gestione, promosso da Accademia Formalia - Ente Leader nella progettazione ed erogazione Corsi di Formazione Professionali Online - www.formalia.it
IPE - Pianoforte Group "Il sistema di controllo di gestione nel settore Fashi...IPE Business School
Il Project Work consiste nell’analizzare l’attuale modello di Controlling e Reporting del Gruppo Pianoforte Holding, al fine di migliorare l’uniformità ed implementare le procedure di controllo interno, in funzione del recente sviluppo internazionale del Gruppo Pianoforte.
Gli obiettivi perseguiti sono tre. In primis, si definiscono nuovi Key Performance Indicators, raggruppati sotto tre dimensioni, finanziaria, economica e dei clienti, allo scopo di monitorare mensilmente l’andamento aziendale. Il secondo punto riguarda la redazione di un modello standard di Budget Book a livello di consolidato e singola legal entity, al fine di sviluppare un’efficace strategia d’internazionalizzazione. Infine, è stato predisposto un modello di Monthly Variance Analysis in modo da analizzare in dettaglio le cause degli scostamenti dal budget e migliorare l’efficienza produttiva.
The Project Work aims to analyze the actual model of Controlling and Reporting of Pianoforte Group Holding, in order to improve uniformity and introduce suitable internal control procedures for the recent international development of the Holding Group.
Three are the targets. First, we define new Key Performance Indicators, grouped into three dimensions, namely financial, economi-cal and client-based, in order to control monthly the business trend. Second, we introduce a standard model of Budget Book at both consolidated level as well as single legal entity allowing for a more effective internationalization strategy plan. Finally, we provide a model of Monthly Variance Analysis such to identify the causes of any deviation from the budget thus improving the production efficiency.
Il business plan, definito anche “studio di fattibilità” o “piano strategico di impresa” rappresenta lo strumento essenziale per presentare in maniera organica ed efficace un’idea imprenditoriale e i risultati della sua possibile implementazione;
Il libro fornisce diversi strumenti per la verifica della coerenza del proprio piano di business, consentendo di riallineare le ipotesi effettuate qualora non siano in grado di generare i risultati desiderati.
Il 10 maggio 2011, durante la manifestazione EXPANDERE, s'è tenuto il workshop intitolato "Il Controllo di Gestione: dalla teoria alla pratica".
Durante il workshop è stato presentato un corso di 30 ore che avrà luogo presso l'azienda che ne ha farà richiesta.
Il costo del corso è di 2.500 € indipendentemente dal numero di partecipanti al corso.
E' un'iniziativa rivolta alle PMI e vede nell'Imprenditore il suo naturale interlocutore.
L’organizzazione aziendale è – secondo Henry Minzberg – un insieme stabile di attori indirizzati verso un comune obiettivo generale che, al fine di realizzarlo, ricorrono ad una divisione del lavoro e a delle modalità di coordinamento e controllo.
Abbiamo in questa definizione tre ingredienti, dei quali due palesi e uno nascosto: l’organizzazione aziendale è costituita da una strategia, che fissa i comuni obiettivi generali, da una struttura, che determina la divisione, il coordinamento e il controllo dell’organizzazione e da una cultura aziendale.
La strategia è un tema unificatore che conferisce coerenza e unicità di direzione alle azioni e alle decisioni di un individuo o di una organizzazione.
Le due componenti fondamentali dell’analisi strategica sono:
- Creazione del valore (scelta del valore, risorse umane e materiali)
- Cattura del valore (analisi settoriale, segmentazione del mercato, scelta del target a cui puntare)
La struttura organizzativa è la creazione sociale di compiti, ruoli e relazioni che facilita l’efficace coordinamento e il controllo di un gruppo che deve raggiungere un obiettivo comune. La struttura organizzativa è contraddistinta dalla presenza di meccanismi di integrazione e differenziazione.
- La differenziazione è l’insieme di meccanismi che permette di stabilire e controllare la divisione del lavoro, o il grado di specializzazione, nell’organizzazione. Sono, quindi, meccanismi di differenziazione, la suddivisione di compiti e ruoli. Tali meccanismi sono funzionali ad un efficace coordinamento tra individui differenti che compiono attività separate in vista di un unico risultato finale.
- L’integrazione è il processo di coordinamento tra le diverse mansioni, funzioni e divisioni, finalizzato a far si che lavorino in maniera armonica e non l’uno contro l’altro. Per integrazione si intende - in altri termini - l’attività che consente di riportare ad un’unità di intenti gli sforzi prodotti dai singoli ruoli.
La cultura aziendale è l’insieme di pratiche e abitudini che si consolidano all’interno di un’organizzazione. Definire da subito quali pratiche e quali routine sono auspicabili e quali sono da considerare deprecabili costituisce sicuro volano di crescita, poiché riduce le frizioni che interverranno durante le fasi di cambiamento organizzativo.
Il workshop punta la sua attenzione sulla componente strategica dell’azienda. In particolare, durante l’incontro, risponderemo alle seguenti domande:
1) Come si collega la struttura organizzativa alla strategia?
2) Qual è il nesso tra la vision aziendale e le strategie?
3) Come si costruisce una mappa delle proprie strategie?
4) Qual è l’orizzonte temporale delle strategie?
5) Come si monitorano le strategie aziendali, ed in particolare, chi è deputato al monitoraggio?
Viene presentata la fase propedeutica del processo di realizzazione di una BSC al fine di offrire uno strumento di immediata applicazione e di pronto utilizzo per il management delle piccole e medie imprese.
L’ottica applicativa, che guida i contenuti della presentazione, riguarda il nuovo management e la conseguente proponibilità e la validità del metodo del balanced scorecard alle nuove strategie di governo della piccola e media impresa e dello sviluppo dei nuovi modelli di business.
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Il controllo di gestione: strumenti per la direzioneForema
controllo di gestione è il necessario feedback sull’andamento dell’azienda: individua le funzioni e i reparti che hanno contribuito al raggiungimento degli obiettivi, previene situazioni difficili e consente di intervenire con correzioni gestionali per migliorare l'utilizzazione delle risorse. Il controllo di gestione è l’attività di guida e orientamento della gestione, in grado di assicurare che le risorse economiche ed i fattori produttivi a disposizione dell’azienda siano impiegati in modo efficace ed efficiente, coerentemente agli obiettivi prestabiliti.
Obiettivo dell’incontro è condividere le varie forme che questo strumento di gestione, di monitoraggio e di valutazione può assumere, poiché risponde ad esigenze informative interne ed è organizzato e utilizzato da ogni impresa nel modo più appropriato rispetto alla tipologia di attività svolta, allo stile direzionale del management. Saranno illustrate, inoltre, le potenzialità di tale strumento: determinare il costo di produzione dei beni o servizi e il calcolo dei prezzi e dei margini, individuare i settori in perdita nel risultato complessivo aziendale avvertendo la direzione sulle attività su cui intervenire, motivare i responsabili con poteri decisionali, perché permette il confronto fra risultati a consuntivo e risultati preventivati a budget e la conseguente ricerca delle cause degli scostamenti, informare per scegliere fra incremento della capacità produttiva interna e il ricorso a risorse esterne e cioè la tipica analisi di make or buy, ecc...
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Il Project Work consiste nell’analizzare l’attuale modello di Controlling e Reporting del Gruppo Pianoforte Holding, al fine di migliorare l’uniformità ed implementare le procedure di controllo interno, in funzione del recente sviluppo internazionale del Gruppo Pianoforte.
Gli obiettivi perseguiti sono tre. In primis, si definiscono nuovi Key Performance Indicators, raggruppati sotto tre dimensioni, finanziaria, economica e dei clienti, allo scopo di monitorare mensilmente l’andamento aziendale. Il secondo punto riguarda la redazione di un modello standard di Budget Book a livello di consolidato e singola legal entity, al fine di sviluppare un’efficace strategia d’internazionalizzazione. Infine, è stato predisposto un modello di Monthly Variance Analysis in modo da analizzare in dettaglio le cause degli scostamenti dal budget e migliorare l’efficienza produttiva.
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Il magazzino ha un impatto significativo sul servizio e sui costi per le Aziende. Di conseguenza la logistica di magazzino non dovrebbe essere vista come un costo più o meno inevitabile ma come una delle leve per la competitività. Il magazzino inoltre è diventato oggi uno strumento complesso ed avanzato dove confluiscono tecnologie informatiche e di material handling. Per questa ragione la progettazione del magazzino e la sua ottimizzazione devono essere affrontate con adeguati livelli di competenza e professionalità.
P. Priora - Il Business plan e l'Export plan
Percorso di internazionalizzazione delle imprese quinto modulo Analisi azienda, check-up per la fattibilità economica, patrimoniale e finanziaria, controllo di gestione
Soluzioni software per la Lean ProductionTeamSystem
Per saperne di più collegati al Blog di ALYANTE: http://blog.teamsystem.com/alyante
Lean Production la metodologia a supporto del miglioramento continuo
Rinnovare orientando i propri processi alla creazione del Valore per il Cliente. L’organizzazione della fabbrica snella si fonda sulla riduzione o l’eliminazione delle inefficienze riconducendo i processi alla loro semplicità e, insieme, garantisce recuperi di efficienza, tramite l’impiego ottimale delle risorse, ed un miglior livello di servizio al Cliente.
L’applicazione delle logiche gestionali Lean, in un approccio orientato al Miglioramento Continuo, porta ad una riorganizzazione complessiva dei processi di produzione e di tutta l’organizzazione aziendale.
Sistema gestionale contabilità analitica erp_billing_crmERP Billing & CRM
Il Sistema Consente di:
Calcolare quanto costa un prodotto/servizio offerto da un’azienda
Decidere se eliminare o mantenere un prodotto/servizio/canale di vendita
Predisporre un report per l’analisi delle performance
Costruire un budget aziendale
David Bramini | Gestione strategica del Portfolio Progetti. Orientare l exec...PMexpo
Gestire in modo efficace il Portfolio Progetti può essere reso difficoltoso da svariate disfunzioni organizzative. Tra queste, il sovraccarico rispetto alla reale capacità di esecuzione, è spesso causa di disorientamento, col conseguente dispendio di energie in attività non coerenti con gli obiettivi dell’organizzazione.
Gli OKR (Objective & Key Results) sono un framework che, tra i vari benefici, può essere impiegato insieme ad altri "filtri decisionali" per valutare quali delle tante idee e iniziative che circolano nell'organizzazione sono coerenti con la strategia e meritevoli delle preziose risorse richieste.
Nel talk porterò esperienze di integrazione tra moderne pratiche di gestione del Portfolio e OKR, al fine di consolidare il collegamento tra la strategia aziendale e la sua esecuzione.
Sintesi Workshop su: Il Rapporto Banca – Impresa dopo Basilea III NUOVI STRU...Riccardo Gandolfi
Workshop sul tema: Basilea III come cambia il rapporto banca Impresa e gli strumenti da utilizzare.
Da conoscere:
Rating Bancario
Probabilità di Default
Pianificazione Finanziaria
revisione dei processi
Soluzioni software per la Lean ManagementTeamSystem
Per saperne di più collegati al Blog di ALYANTE: http://blog.teamsystem.com/alyante
Lean Management per la produttività e la riduzione degli sprechi nelle aziende manifatturiere e commerciali.
La filosofia che sta alla base dell’organizzazione Lean, le tecniche che la contraddistinguono ed i vantaggi conseguenti alla sua introduzione in azienda.
Titolari, Amministratori, Direttori di Produzione, Responsabili della Logistica e d’Organizzazione potranno approfondire la filosofia di riduzione degli sprechi e di pianificazione della filiera produttiva che ha fatto la fortuna delle imprese, non solo giapponesi, che l’hanno voluta abbracciare e far propria. Ne risulterà evidente come il lean management si possa applicare con profitto in tutti i settori produttivi e anche nell’ambito dei servizi. La trattazione riserverà un occhio di riguardo ai fondamentali settori degli approvvigionamenti e della logistica.
I nuovi progetti software tecnologici di TeamSystem rispondono a queste esigenze: una generazione completamente nuova di prodotti incentrati su flessibilità, semplicità di utilizzo ed integrazione, grazie ai quali è possibile trasformare la tecnologia in uno strumento vincente.
David Bramini | Come creare un ponte tra la Strategia Aziendale e la sua Esec...PMexpo
Un numero sempre maggiore di organizzazioni opera in ambienti turbolenti che richiedono una capacità di adattamento non sempre presente nella cultura aziendale.
Non è raro rilevare che molte energie risultano investite in attività non coerenti con gli obiettivi dell’organizzazione.
Una via per stabilire una solida connessione tra la Strategia aziendale e la sua Esecuzione è quella di integrare una buona gestione del Portfolio Progetti con gli OKR.
Questa combinazione sinergica è utile a rendere le aziende più agili, focalizzate sugli obiettivi e pronte a cogliere le opportunità presenti in settori di business in rapida evoluzione.
In questo workshop toccheremo tutti questi aspetti coinvolgendo i partecipanti e dimostreremo come utilizzando il software Kanbanize sia possibile gestire in un unico strumento tutti gli elementi indispensabili per la governance operativa: workflow management, portfolio management e OKR.
Quali indicatori utilizzare prima di comprare un'azione?Gémino Di Giuliano
La domanda che gli investitori spesso ci pongono è: "come posso valutare un'azione"? In realtà un'azione non è altro che un pezzetto del capitale di un'azienda, quindi la domanda corretta da porsi è: "da dove inizio a valutare un'azienda?" Scoprilo nella presentazione
Quali indicatori utilizzare prima di comprare un'azione?
Presentazione metodologia act
1. ACT™
Activate your S
trategy!
ATTIVA, IM L M NTA ECONTR L L TUA
PE E
OL A A
S ATE
TR
GIA
ACT™ è un BRAND DI BEST ADVANCE
“Se devi costruire una nave, non radunare uomini per raccogliere legna e distribuire compiti.
Ma insegna la nostalgia del mare infinito”.
A. De Saint Exupery
2. Analisi del contesto
Per implementare con successo qualunque strategia
aziendale, è bene tenere in considerazione lo “stato
dell’arte” dell’azienda, individuando alcune “variabili” legati
al contesto
Le variabili di contesto sono utili per rappresentare la
situazione di partenza e di conseguenza per stabilire gli
obiettivi di miglioramento
Variabili di contesto possono riguardare, ad esempio:
Il fatturato aziendale
La produttività media
Il tempo di introduzione di nuovi prodotti o servizi
…
2
3. Definizione degli obiettivi
Alla luce del contesto esaminato, si procede alla
definizione del contesto ideale (“dove vogliamo arrivare”),
individuando le attività specifiche e gli obiettivi desiderati
Gli obiettivi possono variare nel tempo in funzione delle
esigenze e della strategia definita, possono essere sia
qualitativi che quantitativi e devono rispettare le seguenti
caratteristiche:
essere misurabili
essere delimitati temporalmente
essere conseguibili (ma al tempo stesso ambiziosi!)
3
4. I “Key Performance Indicators”
Una volta definiti gli obiettivi, è necessario
progettare un sistema di indicatori o KPI (“Key
Performance Indicators”) per monitorarne il livello
di conseguimento
I KPI possono essere:
KPI di input misurano le risorse dedicate ad
una determinata attività
KPI di output misurano i risultati prodotti da
una determinata attività
KPI di outcome misurano l’efficacia di una
determinata attività
4
5. Le Mappe ACT
Il cuore dello strumento ACT™ è costituito dalle
“Mappe ACT”, che riepilogano gli elementi salienti
per il monitoraggio di ciascuna attività strategica
(variabili di contesto, obiettivi, KPI), agevolandone
la messa in opera e il confronto interno
5
7. La scheda “Report Attività”
Come allegato alla Mappa ACT, ciascun
referente avrà a disposizione una Scheda “Report
Attività”, la cui tempistica di compilazione è
regolata, dalla Matrice ACT™ in funzione della
priorità associata
7
8. La scheda “Report Attività”
A corredo della scheda “Report Attività” è
riportato uno schema suddiviso in due sezioni:
1) Prospetto “KPI”
2) Prospetto “Riepilogo Performance”
8
9. Il prospetto “KPI”
Il prospetto costituisce un pannello di
inserimento dati, riguardanti i KPI di outcome, di
output e di input relativi alla Mappa ACT
Il referente dell’attività dovrà inserire nelle
apposite caselle i valori dei KPI di riferimento, con
una periodicità scandita dall’orizzonte temporale
del prospetto
Il prospetto temporale che regola le tempistiche
di riferimento dei KPI può essere su base
trimestrale oppure semestrale o annuale, in
funzione della specifica attività
9
10. 4° trim
3° trim
2011
2° trim
1° trim
4° trim
3° trim
2010
2° trim
1° trim
4° trim
3° trim
2009
2° trim
1° trim
4° trim
3° trim
2° trim
1° trim
Il prospetto “KPI”
KEY PERFORMANCE INDICATORS
2012
KPI di Outcome
KPI di Output
KPI di Input
10
11. Il prospetto “Riepilogo Performance”
Il prospetto illustra graficamente tre parametri:
% di conseguimento outcome
% di conseguimento di output
Il livello di “effort” (sempre in %) che
riguarda l’impegno dedicato all’attività
11
12. Il prospetto “Riepilogo Performance”
RIEPILOGO PERFORMANCE
1° trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim 2012
2° 2009 4° 2009 2° 2010 4° 2010 2° 2011 4° 2011 2° 2012 4° 2012
3° 2009 1° 2009 3° 2010 1° 2010 3° 2011 1° 2011 3° 2012
% Conseguimento
outcome
% Conseguimento
output
Effort
8% 9% 25% 36% 41% 40% 35% 50% 51% 52% 61% 65% 66% 68% 95%
100%
13% 16% 25% 31% 33% 33% 36% 42% 51% 53% 55% 60% 71% 82% 88% 95%
4% 14% 16% 16% 16% 35% 48% 47% 53% 23% 31% 55% 58% 65% 78% 88%
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70%
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10%
0%
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13. Le quattro prospettive
Il sistema ACT™ organizza le attività e gli
obiettivi strategici secondo quattro prospettive:
La
p ro s p e ttiv a d e i p o rta to ri d i inte re s s e
(“Sta ke ho ld e r”)
La p ro s p e ttiv a d e i p ro c e s s i inte rni
La
p ro s p e ttiv a
d e lla
p a rte c ip a z io ne
e
a p p re nd im e nto
La p ro s p e ttiv a e c o no m ic o fina nz ia ria
13
14. Le quattro prospettive
Le quattro prospettive sono collegate secondo un meccanismo “a
cascata”:
Prospettiva degli Stakeholder
Prospettiva dei processi interni
Prospettiva della partecipazione e
apprendimento
Prospettiva delle risorse
finanziarie
Quali risultati creano valore per i nostri “portatori
di interesse”?
In quali processi dovremo eccellere per creare
valore per gli Stakeholder?
Di quali risorse (umane e intangibili) dovremo
disporre per eccellere nei processi che creano
valore?
Come reperire ed allocare le risorse finanziarie
necessarie per sostenere il nostro sviluppo?
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15. Il riepilogo “Performance Globale”
Si tratta di un prospetto che illustra con semplici
diagrammi il livello globale di raggiungimento degli
obiettivi strategici
Il prospetto è alimentato direttamente dai dati in
ingresso provenienti dalle singole Mappe ACT: in
questo senso il prospetto illustra come lo sforzo
dei singoli contribuisca a determinare il livello
globale di raggiungimento degli obiettivi strategici
dell’Azienda
Il diagramma che ne deriva (pagina successiva)
riepiloga il livello di raggiungimento globale degli
obiettivi in funzione della prospettiva strategica
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17. Il riepilogo “Performance Globale”
Una peculiarità del sistema è che il grafico di
riepilogo globale attinge alla performance media di
ogni prospettiva, ma tale media è ponderata per
ogni singola attività strategica in funzione della
priorità ad essa assegnata
Per ogni singola prospettiva è poi riportato un
diagramma che permette di monitorare il livello di
raggiungimento degli obiettivi strategici connessi a
tutte le attività della specifica prospettiva
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