Politiche e governance del territorio Valpolicella. Esempio per il paesaggio vinicolo dei Colli Euganei.
Strumenti integrati di governo: la Valpolicella tra il P.R. Città del Vino e il Biodistretto.
Studio ricerca di Cantine fatte ad Arte® dell'architetto Edoardo Venturini.
INDICAZIONE FACOLTATIVA DI QUALITA' PRODOTTO DI MONTAGNAMatteo Pennacchia
La normativa del Reg. (UE) n. 1151/2012 e l’applicazione del Reg. delegato (UE) n. 665/2014 ed il rapporto con il DM MIPAAF del 26 luglio 2017 e seguenti
INDICAZIONE FACOLTATIVA DI QUALITA' PRODOTTO DI MONTAGNAMatteo Pennacchia
La normativa del Reg. (UE) n. 1151/2012 e l’applicazione del Reg. delegato (UE) n. 665/2014 ed il rapporto con il DM MIPAAF del 26 luglio 2017 e seguenti
Guidonia - Tesi sul parco dell'inviolata - Guidonia Montecelio (Roma)angerado
Tesi sul Parco dell'Inviolata
- Materiali propedeutici al piano d'assetto del Parco Regionale Naturale Archeologico dell'Inviolata di Guidonia -
a cura di Umberto Calamita
[source: http://www.aniene.net]
Un percorso fluviale per la rete ecologica campana tra Biodiversità, recupero...Luca Battista
L’ACQUA E LA CITTA’:IDENTITA’ E FRUIZIONE. Un percorso fluviale per la rete ecologica campana tra Biodiversità, recupero architettonico, land art. Proposta per un piano di azione strategico ed operativo per la rifunzionalizzazione del parco urbano fluviale del Fenestrelle ad Avellino”
La proposta, è stata sviluppata all’interno di un processo partecipativo con cittadini e rappresentanti di associazioni, del tutto su base volontaria, durato quattro mesi, nella prima parte del 2015, nell’ambito del progetto politico-culturale “Ad Avellino E’ Possibile”.
La mozione - in consiglio comunale sottoscritta dai consiglieri Nadia Arace e Giancarlo Giordano ed approvata all’unanimità con Del. C.C. n° 62 del 18 ottobre 2015 - richiedeva la Istituzione del parco Urbano di Interesse Regionale ai sensi della L.R.17/2003 nella logica della realizzazione della Rete ecologica Regionale.
"Il nostro corridoio ecologico fluviale, il Fenestrelle, è quel segno paesaggistico, che gestito ed usato in modo corretto e con consapevolezza ambientale, può essere porta di accesso di una città futura che segna un inversione di tendenza rispetto al consolidato rapporto che si ha con l’’uso del suolo e con le risorse ambientali. Il Fenestrelle , con il suo bacino idrografico, è segno infrastrutturale verde, corridoio ecologico che unisce tutti e tre i parchi naturalistici dell’Irpinia, il Partenio, i Picentini ed il Pizzo Alvano-Valle Lauro, costituito solo per legge. Ecco Avellino, ad esempio, potrebbe essere la prima città in Campania ad essere sede di un Parco Naturalistico regionale."
Presentazione del progetto di Parco Agropaesaggistico Metropolitano Padova, relazione di Sergio Lironi e Viviana Ferrario, intervento seminariale nell'ambito del Corso di Diritto Europeo dell’Ambiente del Prof. Maurizio Malo, Padova, palazzo del Bo, 14 maggio 2013.
Dossier di pianificazione strategica sul paesaggio (galtellì nu-)Antonio Petrocelli
Tra i valori e le potenzialità che il territorio italiano ancora evidenzia vi è sicuramente il paesaggio, frutto di un millenario lavoro delle comunità locali e dell’interazione tra uomo e natura ove la biodiversità costituisce la componente cruciale e distintiva. Questo inestimabile lavoro si è preservato pressoché integro in moltissimi territori, tramandando:
• prodotti agricoli e di allevamento di grande qualità, specifici di ogni territorio e rappresentativi di una tradizione culturale e di un saper fare spesso straordinario:
• un territorio integro capace di fronteggiare frane ed alluvioni;
• un enorme dote di biodiversità (vegetale ed animale).
Nei piccoli borghi italiani, spesso non vi è soluzione di continuità tra edificato e ambiente rurale e uno si compenetra nell’altro per costituire un’inconfondibile unitarietà di paesaggio e cultura. Con il progetto pilota “Paesaggio e Biodiversità Autentici”, si vuole fornire alle amministrazioni uno strumento operativo per pianificare e gestire le risorse che caratterizzano il paesaggio, contribuendo alla diffusione di una cultura amministrativa e di governo territoriale finalizzata ad una valorizzazione del paesaggio tradizionale ed enfatizzare le capacità di produrre nuove economie, partendo dalla tutela e dalla valorizzazione del patrimonio di biodiversità presente. La conservazione delle peculiarità e dei caratteri paesaggistici tradizionali è quindi la base di riferimento per l’attivazione di un percorso in cui questi elementi, interagendo con la comunità locale in un’ottica integrata e innovativa, rafforzano l’attrattività del contesto e contribuiscono al miglioramento della qualità della vita dei residenti. Sono questi gli obiettivi che fanno da cornice al presente dossier, sviluppato con l’intento di mettere in evidenza lo stato del paesaggio e cercando di inquadrarne le dinamiche evolutive al fine di pianificare la gestione delle singole risorse naturali, rurali, insediative e storico-culturali che lo caratterizzano, individuando per esse degli obiettivi strategici da perseguire per migliorare la qualità ambientale, sociale ed economica del contesto. Il perseguimento di questi obiettivi conduce allo sviluppo di diverse fasi operative:
- Il contesto di pianificazione e programmazione
-Interpretazione
Presentazione finale Progetti PPU Roppolo, Viveone, Alice Castellop.bertaccini
La sintesi dei risultati raggiunti con i 3 progetti di pubblica utilità finanziati con fondi sociali europei attraverso l'agenzia Piemonte Lavoro della Regione Piemonte.
Programmazione per la governance territoriale in tema di tutela della biodive...Beniamino Murgante
Programmazione per la governance territoriale in tema di tutela della biodiversità - Sabrina Lai - Regione Sardegna, Direzione generale della difesa dell’ambiente slai@regione.sardegna.it
Università degli Studi di Cagliari, DICAAR, sabrinalai@unica.it
Interventi di installazione di strutture stagionali per la balneazione da rea...Raffaele Greco
Il documento approvato nella seduta del Consiglio Comunale del 4 giugno 2012. Dichiarazione di interesse pubblico per gli interventi di installazione di strutture
stagionali per la balneazione da realizzarsi in zona “B1”, ai sensi dell’art. n. 20
delle norme di attuazione del piano del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
Guidonia - Tesi sul parco dell'inviolata - Guidonia Montecelio (Roma)angerado
Tesi sul Parco dell'Inviolata
- Materiali propedeutici al piano d'assetto del Parco Regionale Naturale Archeologico dell'Inviolata di Guidonia -
a cura di Umberto Calamita
[source: http://www.aniene.net]
Un percorso fluviale per la rete ecologica campana tra Biodiversità, recupero...Luca Battista
L’ACQUA E LA CITTA’:IDENTITA’ E FRUIZIONE. Un percorso fluviale per la rete ecologica campana tra Biodiversità, recupero architettonico, land art. Proposta per un piano di azione strategico ed operativo per la rifunzionalizzazione del parco urbano fluviale del Fenestrelle ad Avellino”
La proposta, è stata sviluppata all’interno di un processo partecipativo con cittadini e rappresentanti di associazioni, del tutto su base volontaria, durato quattro mesi, nella prima parte del 2015, nell’ambito del progetto politico-culturale “Ad Avellino E’ Possibile”.
La mozione - in consiglio comunale sottoscritta dai consiglieri Nadia Arace e Giancarlo Giordano ed approvata all’unanimità con Del. C.C. n° 62 del 18 ottobre 2015 - richiedeva la Istituzione del parco Urbano di Interesse Regionale ai sensi della L.R.17/2003 nella logica della realizzazione della Rete ecologica Regionale.
"Il nostro corridoio ecologico fluviale, il Fenestrelle, è quel segno paesaggistico, che gestito ed usato in modo corretto e con consapevolezza ambientale, può essere porta di accesso di una città futura che segna un inversione di tendenza rispetto al consolidato rapporto che si ha con l’’uso del suolo e con le risorse ambientali. Il Fenestrelle , con il suo bacino idrografico, è segno infrastrutturale verde, corridoio ecologico che unisce tutti e tre i parchi naturalistici dell’Irpinia, il Partenio, i Picentini ed il Pizzo Alvano-Valle Lauro, costituito solo per legge. Ecco Avellino, ad esempio, potrebbe essere la prima città in Campania ad essere sede di un Parco Naturalistico regionale."
Presentazione del progetto di Parco Agropaesaggistico Metropolitano Padova, relazione di Sergio Lironi e Viviana Ferrario, intervento seminariale nell'ambito del Corso di Diritto Europeo dell’Ambiente del Prof. Maurizio Malo, Padova, palazzo del Bo, 14 maggio 2013.
Dossier di pianificazione strategica sul paesaggio (galtellì nu-)Antonio Petrocelli
Tra i valori e le potenzialità che il territorio italiano ancora evidenzia vi è sicuramente il paesaggio, frutto di un millenario lavoro delle comunità locali e dell’interazione tra uomo e natura ove la biodiversità costituisce la componente cruciale e distintiva. Questo inestimabile lavoro si è preservato pressoché integro in moltissimi territori, tramandando:
• prodotti agricoli e di allevamento di grande qualità, specifici di ogni territorio e rappresentativi di una tradizione culturale e di un saper fare spesso straordinario:
• un territorio integro capace di fronteggiare frane ed alluvioni;
• un enorme dote di biodiversità (vegetale ed animale).
Nei piccoli borghi italiani, spesso non vi è soluzione di continuità tra edificato e ambiente rurale e uno si compenetra nell’altro per costituire un’inconfondibile unitarietà di paesaggio e cultura. Con il progetto pilota “Paesaggio e Biodiversità Autentici”, si vuole fornire alle amministrazioni uno strumento operativo per pianificare e gestire le risorse che caratterizzano il paesaggio, contribuendo alla diffusione di una cultura amministrativa e di governo territoriale finalizzata ad una valorizzazione del paesaggio tradizionale ed enfatizzare le capacità di produrre nuove economie, partendo dalla tutela e dalla valorizzazione del patrimonio di biodiversità presente. La conservazione delle peculiarità e dei caratteri paesaggistici tradizionali è quindi la base di riferimento per l’attivazione di un percorso in cui questi elementi, interagendo con la comunità locale in un’ottica integrata e innovativa, rafforzano l’attrattività del contesto e contribuiscono al miglioramento della qualità della vita dei residenti. Sono questi gli obiettivi che fanno da cornice al presente dossier, sviluppato con l’intento di mettere in evidenza lo stato del paesaggio e cercando di inquadrarne le dinamiche evolutive al fine di pianificare la gestione delle singole risorse naturali, rurali, insediative e storico-culturali che lo caratterizzano, individuando per esse degli obiettivi strategici da perseguire per migliorare la qualità ambientale, sociale ed economica del contesto. Il perseguimento di questi obiettivi conduce allo sviluppo di diverse fasi operative:
- Il contesto di pianificazione e programmazione
-Interpretazione
Presentazione finale Progetti PPU Roppolo, Viveone, Alice Castellop.bertaccini
La sintesi dei risultati raggiunti con i 3 progetti di pubblica utilità finanziati con fondi sociali europei attraverso l'agenzia Piemonte Lavoro della Regione Piemonte.
Programmazione per la governance territoriale in tema di tutela della biodive...Beniamino Murgante
Programmazione per la governance territoriale in tema di tutela della biodiversità - Sabrina Lai - Regione Sardegna, Direzione generale della difesa dell’ambiente slai@regione.sardegna.it
Università degli Studi di Cagliari, DICAAR, sabrinalai@unica.it
Interventi di installazione di strutture stagionali per la balneazione da rea...Raffaele Greco
Il documento approvato nella seduta del Consiglio Comunale del 4 giugno 2012. Dichiarazione di interesse pubblico per gli interventi di installazione di strutture
stagionali per la balneazione da realizzarsi in zona “B1”, ai sensi dell’art. n. 20
delle norme di attuazione del piano del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
Forte dei Marmi ha bisogno di adeguare le proprie scelte urbanistiche alle mutate esigenze derivanti dalla crisi globale che ha interessato anche il nostro Paese. Dopo la decade di espansione edilizia della Giunta Bertola e il quinquennio di immobilismo della Giunta Buratti, è necessario creare quelle condizioni che consentano uno sviluppo sostenibile nel rispetto della caratteristica del luogo, che ha fatto del nostro Paese una perla del turismo mondiale.
Il turismo nella politica di coesione - Regione Emilia RomagnaParma Couture
Presentazione di Morena Diazzi, Direttore Generale alle attività produttive della Regione Emilia-Romagna. Le slide sono pubblicare sul sito della Regione ad introduzione della piazza virtuale su Città e Territorio nel nuovo POR FESR 2007-2013
Associazione Next Montevarchi
Presentazione del Progetto "Montevarchi alla riconquista dell'Arno" per la realizzazione di un parco fluviale, ciclabili e orti civici a Montevarchi
This year the Forum will focus on creativity, jobs and local development. We will examine how localities can support culture and creative industries as a source of knowledge and job creation and how the creative industry can act as a powerful driving force areas such as tourism, urban regeneration, and social inclusion.
Programma Amministrativo della Lista Civica per Monteleone PAESE E' FUTURO
Candidato alla carica di Sindaco Marisa Angelini - Elezioni Amministrative 6/7 Maggio 2012 Comune di Monteleone di Spoleto
Intervento di Luca Sbrilli (Parchi Val di Cornia) al Convegno "Il paesaggio per: strategie al tempo della crisi per abitare meglio sempre". Torino, 10 dicembre 2010
Angelo Riccardi - Le attività della sua amministrazioneAngelo Riccardi
In questo documento vengono presentate le principali conquiste e le opere portate a termine da Angelo Riccardi durante la sua amministrazione come Sindaco di Manfredonia.
Sergio Lironi - Contratto di Quartiere Savonarola a PadovaSergioLironi2
Bioarchitettura, Rigenerazione urbana e Partecipazione nell'esperienza del Programma di Recupero Urbano denominato "Contratto di Quartiere Savonarola" (1998 - 2003)
Progetto di ristrutturazione in bioedilizia e riqualificazione energetica con materiali ecologici e naturali di un edificio al piano terra costruito nel 1963.
Di cosa ha bisogno il vino per dare il meglio di sé e in che modo la bioedilizia soddisfa tutti i requisiti?
L'intervista rilasciata alla rivista "I Grandi Vini" risponde e indica la strada giusta per realizzare una buona #biocantina che tiene conto della #sostenibilità affrontata a 360 gradi.
ph: Cantina Tenuta Planisium, Volturino (Foggia)
firm: Cantine fatte ad Arte - arch. Edoardo Venturini
Catalogo Ville di Vino e collana editoriale "100 cantine storiche venete"
Ville di Vino è un Atlante che raccoglie disegni di cantine vinicole antiche. Le grafiche, frutto di numerose ricerche e rilievi, sono state realizzate in scala a mano libera (china e matita) dall'Architetto Edoardo Venturini - Cantine fatte ad Arte
Ville di Vino è un Atlante di cantine vinicole antiche, di una certa rilevanza storico-architettonica, annesse alle ville storiche di rappresentanza, ancora operanti nel territorio veneto, ed è una idea nata dalla volontà e dall’esperienza dell’architetto Edoardo Venturini, dopo aver rilevato e restituito graficamente numerose cantine vinicole. L’intento è quello di voler raccogliere tutte queste opere in un volume per rappresentare l’azienda vitivinicola nella sua interezza, geolocalizzata nel proprio ambiente di lavoro e immersa nel paesaggio circostante rurale.
Progetto editoriale volume “Ville di vino” e collana intitolata “100 cantine storiche venete”.
L’Atlante delle cantine è un’opera grafica, unica e irripetibile.
L’idea si concretizza a seguito della richiesta da parte di una cantina che desiderava rappresentare graficamente l’antico brolo a vigneto e la cantina per farne una particolare etichetta del loro più prestigioso vino d’annata.
Da qui nasce, pertanto, l’iniziativa dell’Atlante “Ville di Vino” che si pone come strumento per le cantine e le aziende vitivinicole, anche di grandi dimensioni, enopoli e consorzi, al fine di offrire un servizio artistico unico e ineguagliabile e realizzare opere uniche per le proprie etichette, packaging, inviti, eventi e manifestazioni varie.
La tecnica scelta per rappresentare queste cantine è la restituzione grafica a mano libera e china su fogli di carta bianca, anche pergamena, e tavole delle dimensioni minimo di 100×70 cm e massimo 160×160 cm. Tuttavia, ogni situazione rilevata é a sé stante, poiché dipende dalle dimensioni della cantina e del paesaggio circostante.
#cantinevinicole #costruzionienotecniche #ccantine #cantinefatteadarte #winedesign #bottiglierieresidenziali #bottiglierieaziendali #aziedaagricolaabbaziadividor #cantinacastellodironcade #aziendaagricolavilladimaser #antichecantineamistanidiguarda #aziendaagricolarechsteiner #cantinavillaronchebrandolini #aziendaagricolabianchidekunkler #cantinegiuseppegeronazzo #aziendaagricolacollaltocecilia #aziendaagricolaloredangasparini #tenutabonottodelletezze #cantinegiol #cantinaadamocanelsas #cantinacontecollalto #aziendavinicolagregolettoluigi
Bottiglierie residenziali: l'ideazione del progetto della luce, dei sistemi di illuminazione artificiale e di lighting design.
L'ideazione del progetto della luce, dei sistemi di illuminazione artificiale e di lighting design.
L'intervento dell'architetto-wine designer Edoardo Venturini nei casi di riqualificazione edilizia o costruzione ex-novo di una bottiglieria residenziale.
Rubrica: tendenze nel settore dell'edilizia residenziale.
articolo apparso sulla rivista Nazionale: Immobili&Co per l'impresa.
#cantinefatteadarte® #bottiglierieresidenziali #bottiglierie #bottiglierieaziendali #designlightingpercantine #illuminazionecantine #illuminazionebottiglierie #luceperlecantine #winedesign #winearchitect
Ristrutturazione e riqualificazione edilizia di bottiglierie residenziali.
L'intervento del wine designer nella ristrutturazione di cantine per la conservazione del vino in bottiglia, tra vincoli architettonici e problemi strutturali.
<<In questo articolo, sviluppato come nel numero scorso in collaborazione con “Cantine fatte ad Arte®” e Laura Frattini Sommelier “Wine Consulting & Executive Director”, parleremo di come bisogna approcciarsi quando si vuole ricavare uno spazio idoneo per il vino in un’abitazione già esistente e datata, sia che si tratti di un’antica dimora con al suo interno dei vincoli architettonici da rispettare, sia nei casi di ville o costruzioni in generale vetuste.>>
arch. Edoardo Venturini
ENOTURISMO, STRUTTURE PER L'ACCOGLIENZA DEI TURISTI DEL VINO.
<<In occasione dell'evento "OPEN, Studi Aperti 2019", gli architetti d'Italia aprono i loro studi al pubblico, il marchio Cantine fatte ad Arte® dell'arch. Edoardo Venturini ha organizzato l'incontro "Enoturismo, strutture per l'accoglienza dei turisti del vino" suddiviso nelle due giornate del 24 e 25 maggio 2019.
L'incontro, rivolto alle cantine vinicole principalmente del territorio euganeo, ma aperto a tutte le aziende vitivinicole del Veneto, agriturismi, enoteche e b&b interessati, è teso a mettere in luce le numerose possibilità e potenzialità che le leggi regionali e ministeriali da poco approvate (Linee Guida Enoturismo Ministro Centinaio e Legge Regionale Veneto nr. 128 /2018 "case sugli alberi") offrono loro nell'esercizio della propria attività vitivinicola e dell'accoglienza dei turisti del vino per le proprie strutture ricettive e immerse nei vigneti euganei e veneti.
l'arch. Edoardo Venturini ha illustrato una serie di diapositive che affrontano il tema dell'enoturismo e delle strutture dedicate all'accoglienza dei turisti del vino dal punto di vista storico, architettonico e paesaggistico con esempi in Italia e all'estero, volte a far conoscere alle medesime aziende vitivinicole, che volessero attrezzarsi di tali strutture, le potenzialità di ampliamento e dotazione nel territorio euganeo e veneto...(.).>>
autore:
arch. e wine designer Edoardo Venturini
Contatti:
Cantine fatte ad Arte®
viale Stazione, 134 - 35036 Montegrotto Terme (PD)
tel. 049/8910706 - cel. 340/8494015
www.cantinefatteadarte.it
e-mail: info@cantinefatteadarte.it
Identificare nuove modalità di comunicazione verso il cliente finale dei valori, benefici e innovazioni portate dall’utilizzo delle nuove tecnologie e implementare il servizio di collegamento fra gli attori della filiera.
IDEA DI PROGETTO
FORMAT
Piattaforma di divulgazione e scambio di informazioni e servizi, tutoring e mentoring per la conversione tecnologica e sostenibile delle aziende agricole.
La piattaforma diventa un hub di collegamento fra il territorio e i
fornitori di tecnologie e servizi per l’agricoltura.
Il rivenditore (Fontana) è promotore e creatore della piattaforma, che ha come scopo la fidelizzazione del cliente e la diffusione di una conoscenza profonda dei propri prodotti.
L'architetto Edoardo Venturini, in occasione della mostra di bioarchitettura dell'Associazione Nazionale Architettura Bioecologica (A.N.A.B.), allestita presso il centro Tamai del Comune di Silea (TV), dal 27 ottobre al 4 novembre 2012, che ha visto l'esposizione di 80 opere di architettura (40 progettisti) progettate e realizzate in tutto il territorio geografico del Veneto (regione nord-est Italia), ha introdotto in qualità di ispiratore e coordinatore dell'evento la conferenza il cui contenuto lo si può apprezzare qui di seguito.
La conferenza e le relazioni svolte hanno trattato argomentazioni e temi di architettura sostenibile e della bioedilizia secondo delle azioni che un'Amministrazione comunale, e nella fattispecie il Comune di Silea, potrebbe applicare a vantaggio di tutti i cittadini al fine di agevolare e dal punto di vista del risparmio energetico e soprattutto dal punto di vista del benessere e confort interno che ne deriverebbe se tali attenzioni costruttive venissero inserite nel proprio regolamento edilizio e norme tecniche.
La conferenza ha visto la partecipazione anche dell'architetto Massimo Reatto e l'arch. Denis Cendron, quest'ultimo Responsabile tecnico dell'ufficio dei Lavori Pubblici del Comune di Silea.
La conferenza introduttiva e la mostra hanno avuto il patrocinio della Federazione degli Ordini degli Architetti del Veneto e dell'Amministrazione comunale di Silea.
Quindici cantine vinicole, seminate nello spazio geografico dei confini della provincia trevigiana, ove l'attività vitivinicola delle aziende nelle varie epoche ha caratterizzato gli albori storici stessi delle ville rurali, ricostruendo le tecniche costruttive che nel corso dei secoli si adoperavano per la loro realizzazione, riproducendo delle mappe graficamente rappresensentate con la tecnica del disegno a mano libera e china, in un connubio tra il bianco e il nero, l'architetto Edoardo Venturini espone il proprio lavoro in ossequio alla cantina: antica quanto l'umanità.
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La scoperta del paesaggio culturale. Quindici cantine della Marca trevigiana
Politiche e governance del territorio Valpolicella. Esempio per il paesaggio vinicolo dei Colli Euganei
1. Politiche e governance del territorio
Strumenti integrati di governo:
la Valpolicella tra il P.R. Città del Vino e il Biodistretto
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
Titolo
2. Contesto territoriale
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
Contesto e inquadramento territoriale
Valpolicella classica ed estesa
3. Scopo di medio-lungo periodo
PERSEGUE SCOPO di MEDIO-LUNGO PERIODO
nell’interesse di tutto il territorio considerato
della Valpolicella
(Classica + Estesa, ma considerate come unità autonome),
perché gli strumenti con i quali si vogliono raggiungere gli obiettivi,
che interesseranno inevitabilmente più comuni nelle sue diverse
componenti sociali-economiche-pubbliche,
coinvolgono un Piano Intercomunale e un patto tra la
comunità locale - territorio - pubblica amministrazione
per cooperare e co-progettare (Poli, 2017) .
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
4. Attori coinvolti
ATTORI COINVOLTI
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
Regione
Aziende agricole
Provincia
Cantine vinicole
Scuole e Università
Consorzi agrari
Consorzio vini
Strade dell’Olio
Strade del Vino
Istituti di credito
Associazioni categoria
Musei Musei del vino
commercianti
consumatori
Associazioni culturali
Agriturismi e B&B
Cooperative
Enti pubblici
Pro loco
Pubblica
Amministrazione
Alberghi
Turisti
Commercianti
Imprese
5. Driver
SPECIFICITÀ
della Valpolicella Classica a guida dello sviluppo del progetto:
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
1) VINO - OLIO - CILIEGIE
2) PATRIMONIO TERRITORIALE (naturale e costruito)
3) REPERTI ARCHEOLOGICI-STORICI
Vigneti e ciliegeti nel territorio di Negrar
Cisterna scavata a San Giorgio di Valpolicella in cui
sono tati recuperati alcuni reperti di macine e di vite
selvatica, in E. Venturini, 1999-2003
6. Obiettivi
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
A) tutte le città all’interno dei confini della Valpolicella Classica, ed Estesa, devono riconoscersi “Città
del Vino”, se la loro economia territoriale è caratterizzata principalmente da tali attività e redditi;
B) ristabilire ed esaltare le valenze peculiari delle due aree della Valpolicella, in primis rispetto le
medesime caratteristiche che le costituiscono, e cioè: geologiche, idrogeologiche, geomorfologiche,
pedologiche, acclività, uso dei suoli rispetto i versanti, di esposizione al sole, dei sistemi di coltivazione
anche rispetto quelli storici, le specificità ecosistemiche, le coperture forestali-prati-pascoli, etc.;
C) salvaguardare lo stato dell’intero paesaggio naturale e costruito (tipiche vasche in pietra (Marano), muretti a
secco, etc) delle due Valpolicella;
D) individuazione dei sistemi infrastrutturali che urbanizzano le due Valpolicella, ai fini di determinare
differenze e potenzialità da sfruttare;
E) individuazione delle potenziali aree agricole a vocazione vitivinicola in previsione di un eventuale
allargamento futuro (qualora ritenuto indispensabile), secondo scelte dettate solo dalle caratteristiche
proprie dei suoli (terroir, etc) e a prevenzione;
7. Obiettivi
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
F) costituire la rete di Musei e realizzare il Museo del Vino e della Vite della Valpolicella, che impegna
tutta l’area (C+E): - lo stato di fatto -
g.1 Allestito all’interno della Cantina F.lli Zeni, il Museo del Vino è situato in località Costabella di Bardolino;
g.2 museo del vino di Verona - Illasi - c/o Villa Canestrari;
g.3 il piccolo “museo dell’appassimento” c/o CantinaValpolicella Negrar
g.4 coordinamento 4 musei:
g.4.1 museo paleontologico e preistorico, Sant’Anna d’Alfaedo
g.4.2 museo etnografico, San Giorgio di Valpolicella
g.4.3 museo delle comunità legate al fiume Adige, Pescantina
g.4.4 museo di botanica, Molina
G) Coordinare e collegare la Strada del Vino della Valpolicella con le cantine meritevoli del territorio
(organizzazione, tipicità architettoniche interessanti, accoglienza enoturistica di qualità, accessibilità
barriere architettoniche, etc) e con le strutture ricettive per agevolare il pernottamento turisti (p.to M);
H) costruzione di veri modelli sostenibili a base territoriale locale e peculiari di ogni paesaggio,
naturale e costruito, ( Biodistretto).
8. Obiettivi
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
I) traino economico e sociale per mezzo delle specificità del territorio diventi un volano economico
anche per quelle attività non propriamente tipiche delle Valpolicella ( Biodistretto);
L) integrare e fare interagire la programmazione della DIMENSIONE socio-economica con la
programmazione della DIMENSIONE territoriale e paesaggistica ( Biodistretto);
M) Costruzione di Rete telematica schierata su tutto il territorio della Valpolicella che rilascia unico
biglietto/Card ai turisti interessati e che mappi tutti i Musei, Siti archeologici (es. Castelrotto), siti
storici, ambientali e paesaggistici di rilevante importanza e bellezza, con l’inserimento delle aziende
agricole e delle cantine verificate (per merito e qualità) del territorio ove acquistare prodotti locali tipici
del Biodistretto e dove pernottare.
9. Caratteristiche aggregato
1) Come favorire progetto “partecipativo”?
- la spinta propulsiva iniziale per creare questo aggregato deve arrivare dall’unione di più
amministrazioni pubbliche (Sindaci) anche di colore politico diverso - così come è stato
fatto per il Regolamento Intercomunale di polizia rurale Comuni Denominazione
Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore e confermato da alcuni
amministratori-assessori del Comune di San Pietro di Feletto (TV), con l’obiettivo di unire
interessi di una stessa zona territoriale e ai fini di migliorare e aumentare le ricadute
economiche e di visibilità della Valpolicella;
2) Quali caratteristiche dovrà avere?
Configurarsi anche come un aggregato eletto territorialmente (stile primarie elettive) sulla
base di programmi condivisi e che risponde all’assemblea o comitato eletto.
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
CARATTERISTICHE DEL LORO AGGREGATO
10. Strategie progetto: Città del Vino
CITTÀ DEL VINO, SI
Marano di Valpolicella
Negrar di Valpolicella
San Pietro in Cariano (Castelrotto)
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
CITTÀ DEL VINO, NO
Fumane
Sant'Ambrogio di Valpolicella
STRATEGIE DEL PROGETTO: VALPOLICELLA CLASSICA
11. Strategie progetto: Città del Vino
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
STRATEGIE DEL PROGETTO: VALPOLICELLA ESTESA
CITTÀ DEL VINO, SI
Illasi
Mezzane di Sotto
CITTÀ DEL VINO, NO
Cazzano
Cerro Veronese
Colognola
Dolcè
Grezzana
Lavagno
Montecchia
Pescantina
Sant'Anna d'Alfaedo
San Martino B. A.
San Mauro di Saline (wikipedia)
Tregnago
Verona
12. Scelte strategiche
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
1° fronte 2° fronte
P. R. Città del Vino Biodistretto
L’azione integrata e coordinata tra i due strumenti, se compiuti e portati avanti con
diligenza e intelligenza, dovrebbe poter riuscire esprimere tutta la potenzialità, tangibile
e intangibile, e ottenere ottime performance, relazioni e interazioni tra la progettualità
sociale e istituzionale, dinamiche socio-economiche e rigenerazione territoriale,
programmazione e pianificazione per la costituzione di un rinnovato patto tra città e
campagna
Ottenimento obiettivi
STRATEGIE DEL PROGETTO
Sinergia, scambio e condivisione
informazioni tra i due
13. Scelte strategiche
il sistema coordinato dal mix territorio-cantina-vino potrebbe risultare una opportuna occasione presa
a riferimento per stabilire dei metodi e degli approcci che individuano e determinano misure
di tutela paesaggistica, della salvaguardia ambientale, della ricostruzione paesaggistica storica, del
rispetto dell’architettura di origine rurale tradizionalmente locale, della incentivazione della produzione
viticola di pregio e autoctona, di bonifica delle azioni disgregative idrogeomorfologiche dei suoli
(elemento importantissimo che scaturisce dalle analisi ai fini del progetto), da una parte;
-
dall’altra però, anche volta a rimediare delle regole che garantiscono il progresso e la continua
innovazione nella meccanizzazione delle strutture produttive enotecniche, nelle tipologie
architettoniche e costruttive delle cantine, infrastrutturali e viabilistiche, tutto ciò però nel rispetto dei
principi della salvaguardia delle aree rurali e degli aspetti storici-edilizi di tali aree.
Ma, a mio avviso, ciò non è sufficiente.
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
STRATEGIE DEL PROGETTO
PREMESSA - 1° fronte intervento:
14. Scelte strategiche
per intervenire e avere successo occorre integrare l’azione precedente e avanzare contestualmente,
facendo leva su un secondo fronte che prende in considerazione l’aspetto del diritto alimentare, e cioè il
diritto che le persone devono avere prodotti sani, sostenibili e culturalmente appropriati
(Dichiarazione di Nyéléni, 2007).
La perdita della biodiversità, dei modelli agricoli tradizionali e la perdita delle reti locali del cibo ha
contribuito ad alterare, se non a spezzare definitivamente in molti casi, il rapporto Città-Campagna.
Quindi è vitale recuperare quest’antica relazione, lo storico rapporto, tra le due compagini per ritornare
al territorio, che in parte sta già avvenendo grazie a molti giovani che lasciano la città, le loro carriere,
per ritrovare anche un nuovo rapporto spirituale con Madre Natura e l’ambiente.
Occorre accompagnare la transizione verso nuovi modelli insediativi ed esercitare una “modifica delle
forme di governo del territorio, verso strumenti multiattoriali ed integrati che attraverso il
coinvolgimento delle comunità locali individuino scenari e pratiche in grado di modificare
gli aspetti della vita sociale, economica e politica” (Poli, 2013)
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
STRATEGIE DEL PROGETTO
PREMESSA - 2° fronte intervento:
15. Quindi, le dinamiche per cui vorremmo risolvere le varie problematiche di cui prima, tangibili e
intangibili, abbracciano un ampio ed esaustivo ventaglio di competenze fra loro connesse, anche con
quelle attività che solo apparentemente non sembrano avere connessione (per es. attività estrattive di
marmo e pietra locale) e che inevitabilmente coinvolgeranno un ampio ventaglio di attori.
Le basi culturali su cui tale studio intende perciò operare per raggiungere gli obiettivi che ci siamo
prefissati muovono sulle linee di un importante documento il cui cardine ruota attorno al concetto
fondamentale, ma che non è il solo, di <<.(.)..capovolgere la marginalità, il carattere residuale
delle aree rurali, dare loro la stessa importanza delle città e dettare le regole per un uso
corretto delle risorse ambientali>> (Tesi P.C., 1999, p. 4, nota 3).
Questo documento si chiama PIANO REGOLATORE DELLE CITTÀ DEL VINO.
Scelte strategiche
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
STRATEGIE DEL PROGETTO
1° STRUMENTO
16. Il secondo strumento, abbastanza recente, con cui pensiamo di intervenire contemporaneamente e
sinergicamente sull’area della Valpolicella (Classica ed Estesa) è mediante il BIODISTRETTO.
QUADRO NORMATIVO NAZIONALE
❑ 2017 la Legge di Bilancio n°205/2017 istituisce i “Distretti del Cibo”
❑ 2018 la Camera approva il T.U. delle proposte di legge “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la
competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico” (Art. 13).
Tre tipologie di biodistretti in sperimentazione, che legano la produzione biologica al territorio:
1. Biodistretti dell’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica (AIAB);
2. Biodistretti dell’Associazione Città del Bio;
3. “Biodistretti intenzionali” di iniziativa locale.
Scelte strategiche
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
STRATEGIE DEL PROGETTO
2° STRUMENTO
17. Scelte strategiche
Intanto una legittima domanda nasce spontanea e si impone: perché un piano regolatore delle Città del
Vino e non un piano regolatore delle Città del Mais o del Pomodoro?
E’ questa una domanda forse provocatoria, ma essa tuttavia richiede una risposta che non è scontata.
Già una parziale ma sostanziale risposta ce la fornisce il professore Stanghellini nella relazione che tenne
al Simposio Internazionale “Territorio e Vino” nel maggio del 1998, dove egli sostenne soffermandosi nel
riconoscere nella dichiarazione di Cork la medesima radice culturale del Convegno che tale base di
partenza <<.(.)..implica una visione delle aree rurali non più residuale rispetto allo sviluppo
della città e allo stile di vita urbano, e richiede che esse diventino oggetto di politiche di
sviluppo economico e di assetto territoriale di tipo integrato>> perché – continua il professore -
<<Le Città del Vino formano una parte rilevante del sistema insediativo del territorio
collinare appenninico e alpino, aggregano beni ambientali e culturali di particolare pregio,
insistono su paesaggi storici di strutturazione medioevale. La loro vitalità, quindi, è
funzionale alla conservazione di questi particolari beni pubblici.
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
STRATEGIE DEL PROGETTO
PERCHÉ UN PIANO REGOLATORE DELLE CITTÀ DEL VINO PER LA VALPOLICELLA
18. D’altro canto, alla produzione vitivinicola di qualità che si svolge nei territori della Città del
Vino si associa la produzione di beni e servizi pubblici di tipo ambientale, quali la salvaguardia
idrogeologica, la conservazione della complessità ecosistemica e della fertilità dei suoli,
la tutela e la valorizzazione del paesaggio>> (1998, p. 538).
I benefici appena citati non sono i soli perché, infatti, delle nuove discipline hanno interessato l’ambito
vitivinicolo e hanno trovato grandissima affinità con altrettanti settori, come ad esempio il turismo rurale
(ecoturismo) e l’enoturismo che stanno creando - secondo quanto sostiene l’architetto Tesi - una «nuova
fortuna delle aree rurali», proprio per la tipicità dinamica, e non solo consumistica, che in questi nuovi
comportamenti sociali e di svago si configurano. Dunque, se lo stesso piano si fosse rivolto ad una diversa
coltura, ad esempio come detto il mais, la barbabietola da zucchero, etc., non avrebbe parimenti contribuito
a coinvolgere altrettante numerose discipline e a farle interagire tra di loro.
Infatti il motivo di questa limitatezza sta anche e soprattutto nello stesso processo produttivo di
trasformazione che li vede coinvolti, in quanto esso va ad interessare un numero di funzioni e relazioni con i
settori satelliti, secondari, etc., che sono estremamente minoritari rispetto quelli vitivinicoli.
Ecco allora spiegata e giustificata la scelta di questo Piano, nel contempo strumento e obiettivo.
Scelte strategiche
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
STRATEGIE DEL PROGETTO
PERCHÉ UN PIANO REGOLATORE DELLE CITTÀ DEL VINO PER LA VALPOLICELLA
19. STRATEGIE DEL PROGETTO
PERCHÉ UN BIODISTRETTO PER LA VALPOLICELLA
Scelte strategiche
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
Perché le principali funzioni e attività dei biodistretti concorrono:
a) soprattutto alla costituzione della integrazione tra economie differenti;
b) alla promozione del metodo biologico e agroecologico dei produttori dell’area;
c) al coordinamento nella produzione e nell’organizzazione delle filiere corte;
d) favoriscono e sostengono la diffusione di sistemi agroalimentari sostenibili basati sui principi del
biologico e dell’agroecologia:
e.1) praticano il recupero di varietà antiche;
e.2) diffondono il recupero del sistema agricolo policolturale;
d) a configurare branding territoriale;
f) alla realizzazione e gestione di aree di rispetto non trattate (no fitosanitari, ect);
g) a promuovere e organizzare attività di ricerca (Università e scuole), divulgazione, formazione ed
informazione riguardanti l’agricoltura e la gestione sostenibile del patrimonio territoriale - agevolare e
semplificare l’applicazione della normativa sul biologico - creare un sistema di sentieri che colleghino
ville storiche, chiese, pievi, borghi e frazioni creando così percorsi culturali e didattici - Sviluppare un
marchio d’area di valorizzazione e promozione dei prodotti - Incentivare l’ecoturismo.
20. Azioni del progetto
AZIONE 5
Definizione e condivisione dei
documenti programmatici in vista
degli obiettivi e delle azioni
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
ELENCO PRINCIPALI AZIONI E DESCRIZIONE
AZIONE 6
Costituzione di
un’Associazione/Cooperativa/Ente
per la gestione del Biodistretto
AZIONE 4
Coordinamento degli attori
economici-sociali-pubblici coinvolti
per la cooperazione
(Strade del vino/Musei/Cantine/Enti.pp/Università/
Banche/Consumatori)
AZIONE 1
Costituzione Conferenza di Servizi
Intercomunale
per il P.R. Città del Vino
Valpolicella Classica ed Estesa
AZIONE 2
Costituzione Comitato promotore
Biodistretto per la
Valpolicella Classica ed Estesa
AZIONE 3
Conferenze pubbliche per esporre le
problematiche e rilevamento
di dati di interesse
da parte di tutti gli attori coinvolti
21. Bibliografia
Politiche e governance del territorio – Arch. Edoardo Venturini
Bibliografia
- Pier Carlo Tesi (a cura di), 1999, “Il Piano Regolatore delle Città del Vino. Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori
vitivinicoli di qualità nella disciplina territoriale ed urbanistica delle aree rurali”, Ass. Nazionale Città del Vino;
- Francesco Marangon (a cura di), 2006, “Gli interventi paesaggistico-ambientali nelle politiche regionali di sviluppo rurale”, Franco
Angeli;
- Regolamento Intercomunale di Polizia Rurale Comuni Denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, agg. 2018;
- Gian Franco Corio, 2005, “Una proposta di marketing territoriale: una possibile griglia di analisi delle risorse”, Consiglio Nazionale
delle ricerche. Istituto di Ricerca sull’Impresa e lo Sviluppo (Ceris-CNR);
- Relazione agronomica Comune di Marano di Valpolicella, 2014, “PAT per la Città del Vino”, Dr. Paolo Ugo Braggio;
- Simposio Internazionale “Territorio e Vino”, 1998, Relazione Prof. Stanghellini;
- Poli D. (a cura di), 2013, “Agricoltura paesaggistica. Visioni, metodi, esperienze”, Firenze University Press;
- Magnaghi A., Fanfani D. (a cura di), 2010, “Patto città-campagna. Un progetto di bioregione urbana per la Toscana”, Alinea,
Firenze;
- E. Venturini, 1999-2003, “La Cantina: storia, ambiente e progetto. Quindici cantine della Marca trevigiana”, I.U.A.V. (con studi sul
P.R. Città del Vino)