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Contratto di Quartiere


Savonarola
Inserito nel 1998 nel Best Practices Database UNCHS – Habitat


(il Database delle Nazioni Unite delle migliori pratiche di Amministrazione locale)


EUROSOLAR Italia : 1° premio Solare Europeo 2000


nella sezione Pubbliche Amministrazioni


per il progetto di Giardino d’Inverno
Comune di Padova


Ater di Padova
Padova 1998 / 2003
Sergio Lironi
Contenuti essenziali del Bando Cer
SL
(Ministero LL.PP. - G.U. n. 24 del 30 gennaio 1998)
Caratteristiche del quartiere


(da valutare ai fini del punteggio)
• Diffuso degrado edilizio e urbano


• Carenza di servizi


• Disagio abitativo e scarsa coesione sociale


• Problemi di occupazione ed evasione scolastica


• Rilevante presenza di alloggi pubblici
Finanziamento Cer (Comitato Edilizia Residenziale)
Dai 3 miliardi di lire sino ad un massimo di 20 miliardi per ogni singolo programma


(da integrare - anche ai fini del punteggio - con finanziamenti locali pubblici e privati)
Contenuti essenziali del Bando Cer
SL
(Ministero LL.PP. - G.U. n. 24 del 30 gennaio 1998)
Finalità del Programma
• Recupero edilizio e riqualificazione del contesto urbano
(qualità morfologica)


• Miglioramento della qualità abitativa ed insediativa
(qualità ecosistemica e fruitiva)


• Risparmio nell’uso delle risorse naturali, con particolare riferimento ai
consumi energetici (Bioarchitettura)


• Potenziamento dei servizi di quartiere, del verde e delle opere infrastrutturali


• Aggiornamento della Normativa Tecnica Nazionale


• Promozione della Partecipazione
Localizzazione dell’intervento
SL
Quartiere Savonarola
Rione San Giuseppe
Memoria dei luoghi e segni della storia
SL
PATAVIUM di Friedrich Bernhard Werner : 1754 c.a


Veduta da occidente della città murata e della campagna antistante
Memoria dei luoghi e segni della storia
SL
Le mura e i canali di Padova


Giovanni Poleni 1739.


Questa schematica rappresentazione
del territorio urbano e periurbano
fornisce importanti indicazioni per
l’individuazione delle permanenze e
dei principali segni del paesaggio
storico.


Ad ovest delle mura veneziane (in
basso nella planimetria) sono
evidenziati i tracciati delle strade per
Vicenza e per i Colli Euganei, con al
centro l’asse rettilineo dell’attuale via
Palestro / via Pelosa.
Memoria dei luoghi e segni della storia
SL
Evoluzione storica del rione San Giuseppe
SL
IGM – anno 1882 IGM – anno 1910 IGM – anno 1935
La Fornace L’Ospedale di isolamento I quartieri popolari
Sventramenti in Centro storico e formazione delle prime periferie
SL
SL
Padova negli anni Venti e Trenta
Il Piano urbanistico per la sistemazione dei quartieri centrali,
predisposto nel 1921 dall’ing. Peressutti su incarico della società
Anonima Padovana Edilizia (APE), in nome della modernizzazione
prevedeva la totale distruzione di due quartieri medievali. In realtà, a
causa della Grande crisi economica intervenuta alla
fi
ne degli anni
Venti, del piano vennero attuate solo le previsioni relative al quartiere
di Santa Lucia, con la formazione dell’attuate Piazza Insurrezione (ex
Piazza Spalato).
SL
Sventramenti in Centro storico e formazione delle prime periferie
Padova negli anni Venti e Trenta
In contemporanea con il piano di demolizione e ricostruzione dei quartieri centrali di Santa Lucia e del
Ghetto, vengono approvati il progetto del nuovo quartiere di “Città Giardino”, nelle aree ancora
inedi
fi
cate interne al centro storico, ed un Piano di ampliamento della città all’esterno della cinta
bastionata cinquecentesca. Un banale schema di lottizzazioni a scacchiera che avvolge a macchia
d’olio la città antica.
Le case di Città Giardino sono di fatto riservate alle famiglie benestanti, mentre i quartieri di edilizia
popolare realizzati in zona Palestro, attorno a Piazza Toselli (ora Piazza Caduti della Resistenza), sono
destinati ad accogliere le famiglie di operai, artigiani ed impiegati sfrattate dal quartiere Santa Lucia.
1923
Piazza Toselli 1930
Quartiere Savonarola - Rione Palestro
SL
Oggi nel rione Palestro vi è una rilevante
presenza di alloggi realizzati da enti pubblici
(Ater, Case dei ferrovieri, Casa dello studente,
Inps), ma nel contempo in lotti limitro
fi
hanno
trovato spazio gli interventi privati, molti dei
quali caratterizzati da villette uni e bifamiliari
spesso di pregevole interesse architettonico e
storico documentale.

L’elevato valore della rendita fondiaria, dovuto
alla vicinanza del quartiere al centro storico,
ha però innescato un preoccupante processo
di sostituzione e densi
fi
cazione edilizia.
SL
Il Quartiere Caduti della Resistenza nel 1998
Il Quartiere Caduti della Resistenza nel 1998
SL
Caratteristiche dell’Unità urbana
SL
● Elevata presenza di popolazione anziana (in percentuale superiore alla media
cittadina).


● Il 56 % delle famiglie risulta costituito da persone singole o in coppia
(contro una media cittadina del 51 %).


● Elevata presenza di pensionati e casalinghe e ridotta presenza di occupati.


● Grave carenza di servizi rispetto agli standard urbani (il verde pubblico di
quartiere non supera gli 1,5 mq/ab; i servizi civici gli 0,1 mq/ab; inesistenti i
parcheggi ed il verde a scala urbana).


● Degrado urbano diffuso.


● Rilevante presenza di alloggi in locazione ed in particolare di alloggi
pubblici (il 16,33 % contro una media cittadina del 7,51 %), caratterizzati da
una situazione di forte degrado e nei quali è particolarmente elevata la
percentuale dei pensionati, delle casalinghe, delle persone sole e dei
disoccupati.


● Scarsa coesione sociale, per molti aspetti generata dalla situazione di
isolamento e di “ghettizzazione” che caratterizza gli insediamenti di edilizia
residenziale pubblica e la Casa dello Studente presente nel quartiere.
Aspetti maggiormente 

problematici

dal punto di vista sociale
Partecipazione e sviluppo di Comunità
SL
➢ Lavoro preliminare di ricognizione, finalizzato alla conoscenza delle problematiche del
quartiere e della percezione delle stesse da parte degli abitanti:


- Indagini e interviste


- Raccolta dati e informazioni


- Coordinamento con attività, studi e programmi in corso da parte di enti pubblici, privati, associazioni


- Attivazione collaborazioni scientifiche con Istituti Universitari e di ricerca


- Confronto tra i “dati oggettivi” desunti dalle indagini ed il “vissuto”” dei residenti (dotazione di


servizi e spazi pubblici, verde urbano, relazioni sociali, qualità dell’abitare, problematiche della


sicurezza, …)


➢ Campagne d’informazione e di sensibilizzazione su singole tematiche (ecologia urbana,
storia ed identità del quartiere, cittadinanza attiva, risultati delle indagini, …) e istituzione di
luoghi di ascolto e di incontro per gli abitanti, i comitati, le associazioni.


➢ Focalizzazione dei problemi di maggior rilievo e definizione condivisa delle priorità e degli
obiettivi strategici per il cambiamento.


➢ Proposta di un Piano Guida, che definisca il quadro di riferimento, le regole, i parametri di
coerenza per i progetti ed i programmi di settore. Articolazione di un “pacchetto” di progetti di
massima e di azioni possibili e/o immediatamente praticabili da parte dei diversi soggetti ed
operatori coinvolti.


➢ Progettazione partecipata di alcuni interventi (edilizia residenziale, giardini scolastici, spazi
condominiali e spazi pubblici, moderazione del traffico, …).


➢ Coinvolgimento degli abitanti nella fase realizzativa dei progetti e nella gestione delle
opere.
L’elaborazione e gestione
partecipata del
Programma di Recupero
Il Contratto di Quartiere
SL
Progetti e soggetti partecipanti
Il Quartiere e la Città
SL
Il rione San Giuseppe costituisce, per molti aspetti, un’isola ambientale caratterizzata da “confini”
marcati e da una forte identità, che gli interventi previsti dal Contratto di Quartiere tendono a
potenziare.


E’ però difficile immaginare che un’isola felice possa sorgere in un contesto orientato in direzioni del
tutto opposte. Fondamentale è stato dunque, nell’impostazione del Programma di Recupero Urbano, il
costante dialogo con una serie di importanti iniziative di pianificazione, programmazione e gestione
ecologica della città in corso tra il 1997 ed il 1999. Tra queste in particolare:


• L’elaborazione del Piano Energetico Comunale (Premio “Città Sostenibili”).


• L’introduzione di indicatori biologici negli studi per la revisione del PRG.


• L’elaborazione del Piano Urbano del Traffico, che prevedeva il potenziamento del trasporto pubblico
(Metrotram) ed introduceva le metodologie di moderazione del traffico.


• Gli studi sperimentali sull’inquinamento urbano (progetto Macbeth).


• La partecipazione al progetto “Città sostenibili delle bambine e dei bambini”.


• L’adozione dei criteri della Bioarchitettura per tutti i nuovi quartieri di edilizia residenziale comunale.


• L’elaborazione del Piano del rumore, per l’abbattimento delle emissioni inquinanti.
Il Contratto di Quartiere quale occasione di sperimentazione di un nuovo approccio alla gestione
delle trasformazioni urbane ed all’organizzazione del lavoro nella pubblica amministrazione.
Livelli e forme della Partecipazione
I diversi livelli della


Partecipazione
Coordinamento tra gli enti e gli operatori pubblici


e privati che intervengono nel territorio


(Lavorando per obiettivi e superando la logica


della rigida suddivisione per competenze settoriali)
Aggregazione, valorizzazione e potenziamento


delle associazioni, comitati, gruppi


presenti nel quartiere


e promozione di iniziative comuni
Informazione e coinvolgimento degli abitanti


ed anche dei singoli cittadini


non appartenenti a gruppi od associazioni
Coinvolgimento di “risorse esterne”


(istituti universitari e di ricerca, …)


nelle indagini


e nel processo di progettazione partecipata
a
b
c
d
SL
Collaborazioni scienti
fi
che
SL
• Proff. I. Spano, D. Padovan, G. Licari :
Dipartimento di Sociologia / Università di Padova


• Prof. E. Trevisiol : Labsla – Laboratorio per lo
sviluppo locale sostenibile / Architettura Venezia


• Proff. P. Semenzato, S. Mutto Accordi : Scuola di
specializzazione in parchi e giardini – Facoltà
d’Agraria / Università di Padova


• Prof. Marco Sala : Facoltà di Architettura /
Università di Firenze


• Prof. Roberto Zecchin : Facoltà di Fisica Tecnica /
Università di Padova


• Prof. L. Della Lucia : Facoltà d’Ingegneria /
Università di Padova


• Ambiente Italia


• Prof. P. De Sandre : Dipartimento di Scienze
Statistiche / Università di Padova
Stage formativi e convenzioni attivati con istituti universitari
e di ricerca per le indagini e i progetti
Le regole informali della partecipazione
SL
- la chiarezza e trasparenza delle finalità generali e degli obiettivi;


- una valutazione realistica delle risorse necessarie e di quelle disponibili, dei tempi e degli ostacoli da superare;


- l’esplicitazione delle motivazioni dei singoli partecipanti e del grado di responsabilità che intendono assumersi,


- la revisione periodica degli obiettivi programmatici e l’apertura verso nuove istanze espresse dai cittadini.
1. Creare un clima d’interesse, di collaborazione e di fiducia tra i cittadini, gli operatori istituzionali e gli amministratori, attraverso:
2. Costruzione di una leadership, che sia reale e democratica espressione delle diverse realtà sociali presenti nel quartiere.
3. Messa a disposizione di spazi attrezzati per l’incontro, le riunioni e le attività autogestite.
4. Presenza costante sul campo e ruolo degli operatori istituzionali. Attivazione di una “Cabina di regia”. Individuazione di tappe intermedie
ed obiettivi immediatamente praticabili al fine di conferire “credibilità” al programma.
5. Curare la comunicazione e la “visibilità” del progetto (a scala cittadina, ma non solo).
6. Concepire il programma come un progetto aperto, incoraggiando e sostenendo ogni nuova iniziativa che ne condivida le finalità di fondo.
1. Creare un clima di interesse e di
fi
ducia
SL
Incontri pubblici


ed edizione straordinaria della
pubblicazione


“Padova Informa”


in collaborazione con il
Consiglio di Quartiere
Indagini preliminari
SL
❖ Interviste e “campagna fotografica” per lo studio della forma del territorio e per una prima messa a
fuoco dei problemi di maggior rilevanza ambientale.


❖ Elaborazione dati anagrafici e del censimento per una prima sommaria conoscenza delle
caratteristiche socio – economiche della popolazione e della condizione abitativa.


❖ Interviste a tutte le 200 famiglie residenti nelle case Ater del Quartiere Caduti della Resistenza
sulle condizioni di salute ed abitative e sulla propensione al cambiamento.


❖ Raccolta di testimonianze sulla storia sociale del quartiere.


❖ Interviste telefoniche ad un campione di 400 residenti sulle problematiche dell’Unità Urbana San
Giuseppe (senso di appartenenza, qualità dell’abitare, servizi, sicurezza, rapporti con le istituzioni,
interventi prioritari richiesti, …).


❖ Ricerca sulla condizione abitativa degli studenti residenti nella Casa dello Studente di Via Monte
Cengio (dotata di 350 posti letto) e sulle relazioni sociali da loro attivate all’interno del quartiere.


❖ Indagine sulla rete dei servizi commerciali presenti in quartiere e sulle problematiche socio-
economiche ed occupazionali.


❖ Studio dell’evoluzione storica del quartiere, delle architetture e della morfologia urbana,
finalizzato alla tutela e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali.


❖ Indagini sull’assetto urbanistico, sul grado di impermeabilizzazione dei suoli e sugli standard.


❖ Rilievi e indagini sulla situazione dell’inquinamento urbano ed in generale sulle problematiche
ambientali.
Indagine fotogra
fi
ca e Tavole tematiche
SL
Le “campagne fotogra
fi
che”, e
ff
ettuate in più riprese nell’Unità urbana per avviare una
discussione ed un approfondimento sulle problematiche del quartiere, vennero
restituite all’attenzione dei residenti attraverso una serie di tavole tematiche esposte
nel Laboratorio di Quartiere. Tra i temi evidenziati in particolare.
• Segni del degrado urbano


• Case vuote e recupero urbano


• Spazi dimenticati


• Permeabilità dei suoli


• Con
fi
ni e porte del quartiere


• Alberi e architetture


• Centri di vita comunitaria e plessi scolastici


• Case pubbliche e Casa dello Studente


• Traf
fi
co e vivibilità degli spazi urbani


• Beni architettonici ed ambientali


• Luoghi d’incontro e spazi di socializzazione


• Architettura del verde e arredo urbano
SL
Forma urbana e immagine del quartiere
SL
Aree di maggior concentrazione dei servizi civici e delle
attività commerciali
L’immagine di un quartiere è influenzata da diversi fattori, tra i quali in
particolare: il tipo di attività economiche e commerciali presenti al suo interno; i
servizi civici; le caratteristiche sociali ed etniche degli abitanti; la loro storia.
I contenuti dell’immagine urbana riferibili alle forme fisiche del quartiere
possono invece, secondo le metodologie proposte da Kevin Lynch, venir
strumentalmente classificati in cinque tipi di elementi:


- Percorsi


- Margini (interruzioni lineari di continuità)


- Nodi (congiunzioni di percorsi, luoghi strategici, …)


- Riferimenti (edifici, negozi, insegne, …)


- Zone interne dotate di una specifica riconoscibilità
La rilevanza e l’integrazione di questi diversi fattori, fisici e socio-economici,
può contribuire in misura decisiva alla formazione di un’immagine unitaria ed
alla costruzione (o potenziamento) di una identità e di un senso di appartenenza
al quartiere.
Interviste, sondaggi e Diari etnografici
SL
Una collaborazione costante con il 

Dipartimento di Sociologia dell’Università di Padova


nel corso delle diverse fasi di elaborazione e realizzazione
del Programma. Una collaborazione che ha visto
impegnati decine di studenti e neolaureati
SL
Il “racconto” degli abitanti e la storia del quartiere
Antonia Vittadello
Frammenti e ricordi:


La mia famiglia e


Il Quartiere “Caduti della Resistenza”
SL
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Il “racconto” degli abitanti e la storia del quartiere
SL
“Vorrei lasciare questo posto pensando che
tutti rimaniamo legati, con fili invisibili e con
sensazioni impercettibili, a quello che
abbiamo respirato della vita dei nostri primi
anni, al primo luogo e alle prime persone che
abbiamo conosciuto …”


(Antonia Vittadello: Frammenti …)
Il “racconto” degli abitanti e la storia del quartiere
SL
2. Dar vita ad una leadership espressione delle diverse realtà locali
25 aprile 1998


Commemorazione dei


Caduti della Resistenza
Alcuni storici rappresentanti del Quartiere Caduti della Resistenza
Il progetto “Casa su misura”
Sviluppo di Comunità e autogestione
SL
3. Messa a disposizione di spazi attrezzati
25 aprile 1998


Il giorno dell’inaugurazione
Le “Tombolare”
Il Laboratorio di Quartiere
SL
Laboratorio di Quartiere e Progetto Polaris
SL
Punto Giovani di Piazza Toselli
SL
Incontri e attività promossi da Progetto Giovani
SL
4. Presenza sul campo e ruolo degli operatori
SL
Incontri,


seminari di lavoro e


Workshop tematici
Organizzazione di feste e attività conviviali
SL
Il progettista quale “Promotore di territorio”
SL
“… il lavoro di progettazione è un processo profondamente sociale e
comunicativo, nel quale attori sociali quali i pianificatori, gli architetti
e gli utenti cercano insieme di «costruire senso» … questa comune
creazione di «senso» (dare forma significativa) è il nocciolo del
processo sociale di progettazione …”
“… la pianificazione ha successo o fallisce nella misura in cui
arricchisce o impoverisce la percezione che i cittadini hanno del
«cosa possono fare», le loro immaginazioni pratiche e le proposte
reali relative alla casa, al trasporto, ai servizi, all’ambiente, alle
occupazioni di cui hanno bisogno”


(John Forester: Pianificazione e potere, 1989)
Strategie di progettazione partecipata / 1
SL
➢ Ascoltare criticamente e saper interpretare le attese e le richieste dei cittadini.


➢ Individuare e valorizzare le risorse umane, storiche ed ambientali del territorio.


➢ Focalizzare l’attenzione e la discussione sulle questioni centrali (temi chiave).


➢ Rendere espliciti i nessi, le corrispondenze, le possibili sinergie tra i diversi aspetti di una realtà complessa.


➢ Cogliere le opportunità pratiche e indicare soluzioni concrete.


➢ Analizzare le specificità di ogni caso concreto, evitando di costringere la realtà entro rigidi schemi
interpretativi o modelli d’intervento precostituiti.


➢ Saper rimettere in discussione le proprie idee in un confronto aperto con tutti i soggetti del processo
partecipativo.


➢ Saper comporre i conflitti, senza eluderli o mascherarli.
SL
Strategie di progettazione partecipata / 2
➢ Prefigurare una pluralità di scenari e condizioni per il cambiamento, sollecitando l’immaginazione e la creatività di
tutti i partecipanti, ma anche esplorando le possibilità reali di ogni soluzione proposta, stimandone i costi, i rischi, i
benefici e le possibili fonti di finanziamento.


➢ Costruire una rete di rapporti fiduciari tra tutti gli operatori ed i soggetti sociali.


➢ Conferire “senso”, significato condiviso ai progetti.


➢ Comunicare ottimismo, fiducia nella possibilità di conseguire in tutto o in parte i risultati attesi.


➢ Saper attrarre risorse ed energie intellettuali ed umane per l’elaborazione e l’attuazione del progetto.


➢ Chiarire i ruoli e le specifiche responsabilità di ogni partecipante, dimostrando in prima persona, con i fatti, di
sapersi puntualmente attenere agli impegni presi.


➢ Conseguire alcuni significativi risultati intermedi già “in corso lavori”.
5. Curare la comunicazione e la visibilità del progetto
SL
6. Un programma sempre aperto a nuovi contributi ed iniziative
SL
Progettazione partecipata

dei giardini delle scuole Randi e Valeri
Progettazione partecipata dei giardini scolastici
SL
Con la partecipazione di:
Insegnanti, alunni e genitori delle due scuole

Specializzandi in Parchi e Giardini dell’Università di Agraria

Legambiente

Dipartimento di Sociologia

Settore Verde Pubblico del Comune di Padova
Progettazione partecipata di un intervento di moderazione del traf
fi
co
Mobilità urbana


e livelli di autonomia dei bambini




Anno scolastico 1998 / 1999


Progettazione partecipata


realizzata con la collaborazione di:




- Insegnanti, alunni e genitori


della scuola elementare Randi


- Dipartimento di Sociologia


- Associazione Ulisse


- Legambiente


- Settore Mobilità del Comune


- Informambiente
SL
Strade sicure per gli alunni delle scuole
SL
Giornata autogestita


per la moderazione del traffico in via Piave


31 maggio 2002


La segnaletica creativa


organizzata da alunni, genitori ed insegnanti della scuola Randi


con la collaborazione di Legambiente e Associazione Ulisse


Una giornata di mobilitazione in via Piave
SL
Il ponte nella giungla d’asfalto

realizzato dall’Associazione Ulisse
La strada 

quale spazio multifunzionale

per il gioco e l’incontro
Percorsi sicuri

per gli spostamenti casa-scuola

e tra i diversi istituti scolastici
La riconquista degli spazi urbani
SL
e la riscoperta dei giochi di strada
Feste e giochi di strada organizzati dall’Associazione Ulisse
SL
Progetto impresa
SL
• Corsi professionali per i giovani del quartiere


• Creazione di laboratori artigiani in Piazza Toselli


• Convenzione con gli Istituti di pena (Progetto Polaris)
Un tentativo di dar vita alle “Botteghe del Savonarola”
SL
• Piazza Telematica


• Progetto “Le Botteghe del Savonarola”


(Community Card)
Piano Guida e regole morfologiche
SL
• Il ciclo delle acque


• Il ciclo dell’energia


• Funzioni ecologiche e ricreative del verde


• La salute e la lotta all’inquinamento


• La Bioarchitettura


• Gli spazi per il gioco e la vita di relazione


• La partecipazione e la costruzione sociale del territorio


• Gli stili di vita e le abitudini di consumo
Una proposta perequativa per Campo di Marte
SL
Ipotesi di trasformazione di tutta l’area da scalo merci a parco urbano, con la
realizzazione di una nuova stazione del servizio ferroviario metropolitano e di una
passerella ciclo pedonale di collegamento tra Via Palestro e Via Pelosa.
Teleriscaldamento e risparmio energetico
SL
Cogenerazione


termo–elettrica e rete di
teleriscaldamento urbano
Sottostazione del sistema di teleriscaldamento urbano:


Giardino d’Inverno, centrale sotterranea con scambiatori di calore
Ciclo dell’acqua e
fi
todepurazione
Progetti d’intervento pubblico e
manualistica per i privati per il
risparmio dell’acqua

(Labsla/IUAV - Architettura VE)
SL
Ciclo dell’acqua nel Quartiere Caduti della Resistenza
SL
Proposta di
fi
todepurazione per Fossa Bastioni
Progetto di recupero funzionale ed ambientale di Fossa
Bastioni, con aumento della portata e fitodepurazione delle
acque e la creazione di un percorso pedonale - ciclabile
SL
Monitoraggio ambientale
RUMORE QUALITA' CORSI D’ACQUA
ARIA
SL
Mobilità sostenibile e qualità degli spazi urbani
SL
Gli studi e
ff
ettuati per la moderazione del tra
ffi
co nel rione Palestro verranno poi ripresi a livello
cittadino dal Piano Urbano del Tra
ffi
co (PUT), che indicava il rione quale possibile ambito di
sperimentazione delle nuove metodologie.
Zona 30 km/h estesa a tutto il quartiere e interventi di moderazione
SL
Incrocio via Palestro/via Montecengio e formazione
di una piccola piazza in via Tembien
Moderazione del tra
ffi
co in via Piave, nel tratto
prospiciente la scuola Randi.
Bioarchitettura e recupero fabbricati
SL
Il Quartiere Caduti della Resistenza
Utilizzo materiali naturali e traspiranti


Serra solare


Cogenerazione e teleriscaldamento


Riciclo acque piovane


Fitodepurazione acque nere


Coibentazione acustica


Integrale recupero a verde delle corti interni


Schermatura impianti elettrici


Creazione nuovi spazi di incontro e vita comunitaria


Monitoraggio risultati
Studi per il Giardino d’Inverno
SL
Il progetto del Giardino d’Inverno
SL
Studi e simulazioni al computer per verificare temperature interne, umidità relativa e ricambi
d’aria nelle diverse stagioni (a cura del prof. Marco Sala dell’Università di Firenze)
SL
Il progetto del Giardino d’Inverno
SL
Il progetto del Giardino d’Inverno
Le case dello studente di via Monte Cengio
SL


Pareti ventilate con rivestimento in
laterizio e schema di ventilazione
meccanica delle unità abitative
• Riorganizzazione funzionale delle unità abitative e degli spazi di soggiorno e di studio.

• Coibentazione termica ed acustica

• Pareti esterne ventilate

• Teleriscaldamento
SL
Il programma di trasferimento delle famiglie e l’avvio dei lavori
Inizio lavori : 7 marzo 2001
Lavori in corso…
SL
Il Giardino d’Inverno
SL
Finanziamenti


( in lire )
SL
MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI
- Recupero alloggi Ater e Casa dello Studente, sperimentazione

COMUNE DI PADOVA
- Urbanizzazioni (verde, marciapiedi e viabilità)

- Contributi ai privati per recupero edilizio ed ecologico

- Interventi sociali ed educazione ambientale

ATER - Azienda Territoriale Edilizia Residenziale
- Recupero alloggi

APS - Azienda Padova Servizi
- teleriscaldamento e illuminazione pubblica

ESU - Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
- Casa dello studente

REGIONE VENETO
- Recupero edilizio case Ater

PRIVATI
- Co
fi
nanziamento per recupero edilizio ed ecologico

TOTALE
20.000.000.000


8.619.000.000






11.362.000.000


7.563.000.000
6.000.000.000


3.080.000.000


300.000.000


56.924.000.000
Il 25 aprile nel Giardino d’Inverno
SL
Il nuovo Centro Civico di via Varese
Inaugurazione del 9 marzo 2002
SL
Workshop e autovalutazione partecipata
SL
Laboratorio Ombrello
Un Forum per il Contratto di Quartiere
SL
I componenti del Forum


ed il primo numero di “MilleVoci”
Ma la pubblicazione del secondo numero fu sospesa dal nuovo Assessore
Consiglio di Quartiere

Comitato Savonarola

Auser - Circolo Savonarola

“Progetto Ecopolis” promosso da Legambiente

Rappresentanti inquilini 

del “Quartiere Caduti della Resistenza”
Associazione Ulisse

La “Banda del Cigno”

SPI - Cgil

CPT - Centro Territoriale Permanente “Diego Valeri”

Dipartimento di Sociologia

Coordinamento Interservizi (Comune e Ulss)

“Punto Giovani” di Piazza Toselli

Redazione della rivista “MilleVoci”
Il completamento dei lavori
SL
Programma sperimentale
Alloggi in affitto


per gli anziani degli anni 2000
Bando Ministero delle Infrastrutture

G.U. n. 162 del 12.07.2002
Feste di Quartiere e con le scuole negli anni 2000
SL
Feste di Quartiere e con le scuole negli anni 2000
SL
SL
Piazza Caduti della Resistenza
SL

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Sergio Lironi - Contratto di Quartiere Savonarola a Padova

  • 1. Contratto di Quartiere Savonarola Inserito nel 1998 nel Best Practices Database UNCHS – Habitat (il Database delle Nazioni Unite delle migliori pratiche di Amministrazione locale) EUROSOLAR Italia : 1° premio Solare Europeo 2000 nella sezione Pubbliche Amministrazioni per il progetto di Giardino d’Inverno Comune di Padova Ater di Padova Padova 1998 / 2003 Sergio Lironi
  • 2. Contenuti essenziali del Bando Cer SL (Ministero LL.PP. - G.U. n. 24 del 30 gennaio 1998) Caratteristiche del quartiere (da valutare ai fini del punteggio) • Diffuso degrado edilizio e urbano • Carenza di servizi • Disagio abitativo e scarsa coesione sociale • Problemi di occupazione ed evasione scolastica • Rilevante presenza di alloggi pubblici Finanziamento Cer (Comitato Edilizia Residenziale) Dai 3 miliardi di lire sino ad un massimo di 20 miliardi per ogni singolo programma (da integrare - anche ai fini del punteggio - con finanziamenti locali pubblici e privati)
  • 3. Contenuti essenziali del Bando Cer SL (Ministero LL.PP. - G.U. n. 24 del 30 gennaio 1998) Finalità del Programma • Recupero edilizio e riqualificazione del contesto urbano (qualità morfologica) • Miglioramento della qualità abitativa ed insediativa (qualità ecosistemica e fruitiva) • Risparmio nell’uso delle risorse naturali, con particolare riferimento ai consumi energetici (Bioarchitettura) • Potenziamento dei servizi di quartiere, del verde e delle opere infrastrutturali • Aggiornamento della Normativa Tecnica Nazionale • Promozione della Partecipazione
  • 5. Memoria dei luoghi e segni della storia SL PATAVIUM di Friedrich Bernhard Werner : 1754 c.a Veduta da occidente della città murata e della campagna antistante
  • 6. Memoria dei luoghi e segni della storia SL Le mura e i canali di Padova Giovanni Poleni 1739. Questa schematica rappresentazione del territorio urbano e periurbano fornisce importanti indicazioni per l’individuazione delle permanenze e dei principali segni del paesaggio storico. Ad ovest delle mura veneziane (in basso nella planimetria) sono evidenziati i tracciati delle strade per Vicenza e per i Colli Euganei, con al centro l’asse rettilineo dell’attuale via Palestro / via Pelosa.
  • 7. Memoria dei luoghi e segni della storia SL
  • 8. Evoluzione storica del rione San Giuseppe SL IGM – anno 1882 IGM – anno 1910 IGM – anno 1935 La Fornace L’Ospedale di isolamento I quartieri popolari
  • 9. Sventramenti in Centro storico e formazione delle prime periferie SL SL Padova negli anni Venti e Trenta Il Piano urbanistico per la sistemazione dei quartieri centrali, predisposto nel 1921 dall’ing. Peressutti su incarico della società Anonima Padovana Edilizia (APE), in nome della modernizzazione prevedeva la totale distruzione di due quartieri medievali. In realtà, a causa della Grande crisi economica intervenuta alla fi ne degli anni Venti, del piano vennero attuate solo le previsioni relative al quartiere di Santa Lucia, con la formazione dell’attuate Piazza Insurrezione (ex Piazza Spalato).
  • 10. SL Sventramenti in Centro storico e formazione delle prime periferie Padova negli anni Venti e Trenta In contemporanea con il piano di demolizione e ricostruzione dei quartieri centrali di Santa Lucia e del Ghetto, vengono approvati il progetto del nuovo quartiere di “Città Giardino”, nelle aree ancora inedi fi cate interne al centro storico, ed un Piano di ampliamento della città all’esterno della cinta bastionata cinquecentesca. Un banale schema di lottizzazioni a scacchiera che avvolge a macchia d’olio la città antica. Le case di Città Giardino sono di fatto riservate alle famiglie benestanti, mentre i quartieri di edilizia popolare realizzati in zona Palestro, attorno a Piazza Toselli (ora Piazza Caduti della Resistenza), sono destinati ad accogliere le famiglie di operai, artigiani ed impiegati sfrattate dal quartiere Santa Lucia. 1923 Piazza Toselli 1930
  • 11. Quartiere Savonarola - Rione Palestro SL Oggi nel rione Palestro vi è una rilevante presenza di alloggi realizzati da enti pubblici (Ater, Case dei ferrovieri, Casa dello studente, Inps), ma nel contempo in lotti limitro fi hanno trovato spazio gli interventi privati, molti dei quali caratterizzati da villette uni e bifamiliari spesso di pregevole interesse architettonico e storico documentale. L’elevato valore della rendita fondiaria, dovuto alla vicinanza del quartiere al centro storico, ha però innescato un preoccupante processo di sostituzione e densi fi cazione edilizia.
  • 12. SL Il Quartiere Caduti della Resistenza nel 1998
  • 13. Il Quartiere Caduti della Resistenza nel 1998 SL
  • 14. Caratteristiche dell’Unità urbana SL ● Elevata presenza di popolazione anziana (in percentuale superiore alla media cittadina). ● Il 56 % delle famiglie risulta costituito da persone singole o in coppia (contro una media cittadina del 51 %). ● Elevata presenza di pensionati e casalinghe e ridotta presenza di occupati. ● Grave carenza di servizi rispetto agli standard urbani (il verde pubblico di quartiere non supera gli 1,5 mq/ab; i servizi civici gli 0,1 mq/ab; inesistenti i parcheggi ed il verde a scala urbana). ● Degrado urbano diffuso. ● Rilevante presenza di alloggi in locazione ed in particolare di alloggi pubblici (il 16,33 % contro una media cittadina del 7,51 %), caratterizzati da una situazione di forte degrado e nei quali è particolarmente elevata la percentuale dei pensionati, delle casalinghe, delle persone sole e dei disoccupati. ● Scarsa coesione sociale, per molti aspetti generata dalla situazione di isolamento e di “ghettizzazione” che caratterizza gli insediamenti di edilizia residenziale pubblica e la Casa dello Studente presente nel quartiere. Aspetti maggiormente problematici dal punto di vista sociale
  • 15. Partecipazione e sviluppo di Comunità SL ➢ Lavoro preliminare di ricognizione, finalizzato alla conoscenza delle problematiche del quartiere e della percezione delle stesse da parte degli abitanti: - Indagini e interviste - Raccolta dati e informazioni - Coordinamento con attività, studi e programmi in corso da parte di enti pubblici, privati, associazioni - Attivazione collaborazioni scientifiche con Istituti Universitari e di ricerca - Confronto tra i “dati oggettivi” desunti dalle indagini ed il “vissuto”” dei residenti (dotazione di servizi e spazi pubblici, verde urbano, relazioni sociali, qualità dell’abitare, problematiche della sicurezza, …) ➢ Campagne d’informazione e di sensibilizzazione su singole tematiche (ecologia urbana, storia ed identità del quartiere, cittadinanza attiva, risultati delle indagini, …) e istituzione di luoghi di ascolto e di incontro per gli abitanti, i comitati, le associazioni. ➢ Focalizzazione dei problemi di maggior rilievo e definizione condivisa delle priorità e degli obiettivi strategici per il cambiamento. ➢ Proposta di un Piano Guida, che definisca il quadro di riferimento, le regole, i parametri di coerenza per i progetti ed i programmi di settore. Articolazione di un “pacchetto” di progetti di massima e di azioni possibili e/o immediatamente praticabili da parte dei diversi soggetti ed operatori coinvolti. ➢ Progettazione partecipata di alcuni interventi (edilizia residenziale, giardini scolastici, spazi condominiali e spazi pubblici, moderazione del traffico, …). ➢ Coinvolgimento degli abitanti nella fase realizzativa dei progetti e nella gestione delle opere. L’elaborazione e gestione partecipata del Programma di Recupero
  • 16. Il Contratto di Quartiere SL Progetti e soggetti partecipanti
  • 17. Il Quartiere e la Città SL Il rione San Giuseppe costituisce, per molti aspetti, un’isola ambientale caratterizzata da “confini” marcati e da una forte identità, che gli interventi previsti dal Contratto di Quartiere tendono a potenziare. E’ però difficile immaginare che un’isola felice possa sorgere in un contesto orientato in direzioni del tutto opposte. Fondamentale è stato dunque, nell’impostazione del Programma di Recupero Urbano, il costante dialogo con una serie di importanti iniziative di pianificazione, programmazione e gestione ecologica della città in corso tra il 1997 ed il 1999. Tra queste in particolare: • L’elaborazione del Piano Energetico Comunale (Premio “Città Sostenibili”). • L’introduzione di indicatori biologici negli studi per la revisione del PRG. • L’elaborazione del Piano Urbano del Traffico, che prevedeva il potenziamento del trasporto pubblico (Metrotram) ed introduceva le metodologie di moderazione del traffico. • Gli studi sperimentali sull’inquinamento urbano (progetto Macbeth). • La partecipazione al progetto “Città sostenibili delle bambine e dei bambini”. • L’adozione dei criteri della Bioarchitettura per tutti i nuovi quartieri di edilizia residenziale comunale. • L’elaborazione del Piano del rumore, per l’abbattimento delle emissioni inquinanti. Il Contratto di Quartiere quale occasione di sperimentazione di un nuovo approccio alla gestione delle trasformazioni urbane ed all’organizzazione del lavoro nella pubblica amministrazione.
  • 18. Livelli e forme della Partecipazione I diversi livelli della Partecipazione Coordinamento tra gli enti e gli operatori pubblici e privati che intervengono nel territorio (Lavorando per obiettivi e superando la logica della rigida suddivisione per competenze settoriali) Aggregazione, valorizzazione e potenziamento delle associazioni, comitati, gruppi presenti nel quartiere e promozione di iniziative comuni Informazione e coinvolgimento degli abitanti ed anche dei singoli cittadini non appartenenti a gruppi od associazioni Coinvolgimento di “risorse esterne” (istituti universitari e di ricerca, …) nelle indagini e nel processo di progettazione partecipata a b c d SL
  • 19. Collaborazioni scienti fi che SL • Proff. I. Spano, D. Padovan, G. Licari : Dipartimento di Sociologia / Università di Padova • Prof. E. Trevisiol : Labsla – Laboratorio per lo sviluppo locale sostenibile / Architettura Venezia • Proff. P. Semenzato, S. Mutto Accordi : Scuola di specializzazione in parchi e giardini – Facoltà d’Agraria / Università di Padova • Prof. Marco Sala : Facoltà di Architettura / Università di Firenze • Prof. Roberto Zecchin : Facoltà di Fisica Tecnica / Università di Padova • Prof. L. Della Lucia : Facoltà d’Ingegneria / Università di Padova • Ambiente Italia • Prof. P. De Sandre : Dipartimento di Scienze Statistiche / Università di Padova Stage formativi e convenzioni attivati con istituti universitari e di ricerca per le indagini e i progetti
  • 20. Le regole informali della partecipazione SL - la chiarezza e trasparenza delle finalità generali e degli obiettivi; - una valutazione realistica delle risorse necessarie e di quelle disponibili, dei tempi e degli ostacoli da superare; - l’esplicitazione delle motivazioni dei singoli partecipanti e del grado di responsabilità che intendono assumersi, - la revisione periodica degli obiettivi programmatici e l’apertura verso nuove istanze espresse dai cittadini. 1. Creare un clima d’interesse, di collaborazione e di fiducia tra i cittadini, gli operatori istituzionali e gli amministratori, attraverso: 2. Costruzione di una leadership, che sia reale e democratica espressione delle diverse realtà sociali presenti nel quartiere. 3. Messa a disposizione di spazi attrezzati per l’incontro, le riunioni e le attività autogestite. 4. Presenza costante sul campo e ruolo degli operatori istituzionali. Attivazione di una “Cabina di regia”. Individuazione di tappe intermedie ed obiettivi immediatamente praticabili al fine di conferire “credibilità” al programma. 5. Curare la comunicazione e la “visibilità” del progetto (a scala cittadina, ma non solo). 6. Concepire il programma come un progetto aperto, incoraggiando e sostenendo ogni nuova iniziativa che ne condivida le finalità di fondo.
  • 21. 1. Creare un clima di interesse e di fi ducia SL Incontri pubblici ed edizione straordinaria della pubblicazione “Padova Informa” in collaborazione con il Consiglio di Quartiere
  • 22. Indagini preliminari SL ❖ Interviste e “campagna fotografica” per lo studio della forma del territorio e per una prima messa a fuoco dei problemi di maggior rilevanza ambientale. ❖ Elaborazione dati anagrafici e del censimento per una prima sommaria conoscenza delle caratteristiche socio – economiche della popolazione e della condizione abitativa. ❖ Interviste a tutte le 200 famiglie residenti nelle case Ater del Quartiere Caduti della Resistenza sulle condizioni di salute ed abitative e sulla propensione al cambiamento. ❖ Raccolta di testimonianze sulla storia sociale del quartiere. ❖ Interviste telefoniche ad un campione di 400 residenti sulle problematiche dell’Unità Urbana San Giuseppe (senso di appartenenza, qualità dell’abitare, servizi, sicurezza, rapporti con le istituzioni, interventi prioritari richiesti, …). ❖ Ricerca sulla condizione abitativa degli studenti residenti nella Casa dello Studente di Via Monte Cengio (dotata di 350 posti letto) e sulle relazioni sociali da loro attivate all’interno del quartiere. ❖ Indagine sulla rete dei servizi commerciali presenti in quartiere e sulle problematiche socio- economiche ed occupazionali. ❖ Studio dell’evoluzione storica del quartiere, delle architetture e della morfologia urbana, finalizzato alla tutela e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali. ❖ Indagini sull’assetto urbanistico, sul grado di impermeabilizzazione dei suoli e sugli standard. ❖ Rilievi e indagini sulla situazione dell’inquinamento urbano ed in generale sulle problematiche ambientali.
  • 23. Indagine fotogra fi ca e Tavole tematiche SL Le “campagne fotogra fi che”, e ff ettuate in più riprese nell’Unità urbana per avviare una discussione ed un approfondimento sulle problematiche del quartiere, vennero restituite all’attenzione dei residenti attraverso una serie di tavole tematiche esposte nel Laboratorio di Quartiere. Tra i temi evidenziati in particolare. • Segni del degrado urbano • Case vuote e recupero urbano • Spazi dimenticati • Permeabilità dei suoli • Con fi ni e porte del quartiere • Alberi e architetture • Centri di vita comunitaria e plessi scolastici • Case pubbliche e Casa dello Studente • Traf fi co e vivibilità degli spazi urbani • Beni architettonici ed ambientali • Luoghi d’incontro e spazi di socializzazione • Architettura del verde e arredo urbano SL
  • 24. Forma urbana e immagine del quartiere SL Aree di maggior concentrazione dei servizi civici e delle attività commerciali L’immagine di un quartiere è influenzata da diversi fattori, tra i quali in particolare: il tipo di attività economiche e commerciali presenti al suo interno; i servizi civici; le caratteristiche sociali ed etniche degli abitanti; la loro storia. I contenuti dell’immagine urbana riferibili alle forme fisiche del quartiere possono invece, secondo le metodologie proposte da Kevin Lynch, venir strumentalmente classificati in cinque tipi di elementi: - Percorsi - Margini (interruzioni lineari di continuità) - Nodi (congiunzioni di percorsi, luoghi strategici, …) - Riferimenti (edifici, negozi, insegne, …) - Zone interne dotate di una specifica riconoscibilità La rilevanza e l’integrazione di questi diversi fattori, fisici e socio-economici, può contribuire in misura decisiva alla formazione di un’immagine unitaria ed alla costruzione (o potenziamento) di una identità e di un senso di appartenenza al quartiere.
  • 25. Interviste, sondaggi e Diari etnografici SL Una collaborazione costante con il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Padova nel corso delle diverse fasi di elaborazione e realizzazione del Programma. Una collaborazione che ha visto impegnati decine di studenti e neolaureati
  • 26. SL Il “racconto” degli abitanti e la storia del quartiere Antonia Vittadello Frammenti e ricordi: La mia famiglia e Il Quartiere “Caduti della Resistenza”
  • 28. SL “Vorrei lasciare questo posto pensando che tutti rimaniamo legati, con fili invisibili e con sensazioni impercettibili, a quello che abbiamo respirato della vita dei nostri primi anni, al primo luogo e alle prime persone che abbiamo conosciuto …” (Antonia Vittadello: Frammenti …) Il “racconto” degli abitanti e la storia del quartiere
  • 29. SL 2. Dar vita ad una leadership espressione delle diverse realtà locali 25 aprile 1998 
 Commemorazione dei Caduti della Resistenza Alcuni storici rappresentanti del Quartiere Caduti della Resistenza
  • 30. Il progetto “Casa su misura” Sviluppo di Comunità e autogestione SL
  • 31. 3. Messa a disposizione di spazi attrezzati 25 aprile 1998 Il giorno dell’inaugurazione Le “Tombolare” Il Laboratorio di Quartiere SL
  • 32. Laboratorio di Quartiere e Progetto Polaris SL
  • 33. Punto Giovani di Piazza Toselli SL
  • 34. Incontri e attività promossi da Progetto Giovani SL
  • 35. 4. Presenza sul campo e ruolo degli operatori SL Incontri, seminari di lavoro e 
 Workshop tematici
  • 36. Organizzazione di feste e attività conviviali SL
  • 37. Il progettista quale “Promotore di territorio” SL “… il lavoro di progettazione è un processo profondamente sociale e comunicativo, nel quale attori sociali quali i pianificatori, gli architetti e gli utenti cercano insieme di «costruire senso» … questa comune creazione di «senso» (dare forma significativa) è il nocciolo del processo sociale di progettazione …” “… la pianificazione ha successo o fallisce nella misura in cui arricchisce o impoverisce la percezione che i cittadini hanno del «cosa possono fare», le loro immaginazioni pratiche e le proposte reali relative alla casa, al trasporto, ai servizi, all’ambiente, alle occupazioni di cui hanno bisogno” (John Forester: Pianificazione e potere, 1989)
  • 38. Strategie di progettazione partecipata / 1 SL ➢ Ascoltare criticamente e saper interpretare le attese e le richieste dei cittadini. ➢ Individuare e valorizzare le risorse umane, storiche ed ambientali del territorio. ➢ Focalizzare l’attenzione e la discussione sulle questioni centrali (temi chiave). ➢ Rendere espliciti i nessi, le corrispondenze, le possibili sinergie tra i diversi aspetti di una realtà complessa. ➢ Cogliere le opportunità pratiche e indicare soluzioni concrete. ➢ Analizzare le specificità di ogni caso concreto, evitando di costringere la realtà entro rigidi schemi interpretativi o modelli d’intervento precostituiti. ➢ Saper rimettere in discussione le proprie idee in un confronto aperto con tutti i soggetti del processo partecipativo. ➢ Saper comporre i conflitti, senza eluderli o mascherarli.
  • 39. SL Strategie di progettazione partecipata / 2 ➢ Prefigurare una pluralità di scenari e condizioni per il cambiamento, sollecitando l’immaginazione e la creatività di tutti i partecipanti, ma anche esplorando le possibilità reali di ogni soluzione proposta, stimandone i costi, i rischi, i benefici e le possibili fonti di finanziamento. ➢ Costruire una rete di rapporti fiduciari tra tutti gli operatori ed i soggetti sociali. ➢ Conferire “senso”, significato condiviso ai progetti. ➢ Comunicare ottimismo, fiducia nella possibilità di conseguire in tutto o in parte i risultati attesi. ➢ Saper attrarre risorse ed energie intellettuali ed umane per l’elaborazione e l’attuazione del progetto. ➢ Chiarire i ruoli e le specifiche responsabilità di ogni partecipante, dimostrando in prima persona, con i fatti, di sapersi puntualmente attenere agli impegni presi. ➢ Conseguire alcuni significativi risultati intermedi già “in corso lavori”.
  • 40. 5. Curare la comunicazione e la visibilità del progetto SL
  • 41. 6. Un programma sempre aperto a nuovi contributi ed iniziative SL Progettazione partecipata dei giardini delle scuole Randi e Valeri
  • 42. Progettazione partecipata dei giardini scolastici SL Con la partecipazione di: Insegnanti, alunni e genitori delle due scuole Specializzandi in Parchi e Giardini dell’Università di Agraria Legambiente Dipartimento di Sociologia Settore Verde Pubblico del Comune di Padova
  • 43. Progettazione partecipata di un intervento di moderazione del traf fi co Mobilità urbana 
 e livelli di autonomia dei bambini 
 Anno scolastico 1998 / 1999 
 Progettazione partecipata realizzata con la collaborazione di: 
 - Insegnanti, alunni e genitori della scuola elementare Randi 
 - Dipartimento di Sociologia 
 - Associazione Ulisse 
 - Legambiente 
 - Settore Mobilità del Comune 
 - Informambiente SL
  • 44. Strade sicure per gli alunni delle scuole SL Giornata autogestita 
 per la moderazione del traffico in via Piave 
 31 maggio 2002 
 La segnaletica creativa 
 organizzata da alunni, genitori ed insegnanti della scuola Randi 
 con la collaborazione di Legambiente e Associazione Ulisse 

  • 45. Una giornata di mobilitazione in via Piave SL Il ponte nella giungla d’asfalto realizzato dall’Associazione Ulisse La strada quale spazio multifunzionale per il gioco e l’incontro Percorsi sicuri per gli spostamenti casa-scuola e tra i diversi istituti scolastici
  • 46. La riconquista degli spazi urbani SL e la riscoperta dei giochi di strada
  • 47. Feste e giochi di strada organizzati dall’Associazione Ulisse SL
  • 48. Progetto impresa SL • Corsi professionali per i giovani del quartiere • Creazione di laboratori artigiani in Piazza Toselli • Convenzione con gli Istituti di pena (Progetto Polaris)
  • 49. Un tentativo di dar vita alle “Botteghe del Savonarola” SL • Piazza Telematica • Progetto “Le Botteghe del Savonarola” (Community Card)
  • 50. Piano Guida e regole morfologiche SL • Il ciclo delle acque • Il ciclo dell’energia • Funzioni ecologiche e ricreative del verde • La salute e la lotta all’inquinamento • La Bioarchitettura • Gli spazi per il gioco e la vita di relazione • La partecipazione e la costruzione sociale del territorio • Gli stili di vita e le abitudini di consumo
  • 51. Una proposta perequativa per Campo di Marte SL Ipotesi di trasformazione di tutta l’area da scalo merci a parco urbano, con la realizzazione di una nuova stazione del servizio ferroviario metropolitano e di una passerella ciclo pedonale di collegamento tra Via Palestro e Via Pelosa.
  • 52. Teleriscaldamento e risparmio energetico SL Cogenerazione termo–elettrica e rete di teleriscaldamento urbano Sottostazione del sistema di teleriscaldamento urbano: 
 Giardino d’Inverno, centrale sotterranea con scambiatori di calore
  • 53. Ciclo dell’acqua e fi todepurazione Progetti d’intervento pubblico e manualistica per i privati per il risparmio dell’acqua (Labsla/IUAV - Architettura VE) SL
  • 54. Ciclo dell’acqua nel Quartiere Caduti della Resistenza SL
  • 55. Proposta di fi todepurazione per Fossa Bastioni Progetto di recupero funzionale ed ambientale di Fossa Bastioni, con aumento della portata e fitodepurazione delle acque e la creazione di un percorso pedonale - ciclabile SL
  • 56. Monitoraggio ambientale RUMORE QUALITA' CORSI D’ACQUA ARIA SL
  • 57. Mobilità sostenibile e qualità degli spazi urbani SL Gli studi e ff ettuati per la moderazione del tra ffi co nel rione Palestro verranno poi ripresi a livello cittadino dal Piano Urbano del Tra ffi co (PUT), che indicava il rione quale possibile ambito di sperimentazione delle nuove metodologie.
  • 58. Zona 30 km/h estesa a tutto il quartiere e interventi di moderazione SL Incrocio via Palestro/via Montecengio e formazione di una piccola piazza in via Tembien Moderazione del tra ffi co in via Piave, nel tratto prospiciente la scuola Randi.
  • 59. Bioarchitettura e recupero fabbricati SL Il Quartiere Caduti della Resistenza Utilizzo materiali naturali e traspiranti Serra solare Cogenerazione e teleriscaldamento Riciclo acque piovane Fitodepurazione acque nere Coibentazione acustica Integrale recupero a verde delle corti interni Schermatura impianti elettrici Creazione nuovi spazi di incontro e vita comunitaria Monitoraggio risultati
  • 60. Studi per il Giardino d’Inverno SL
  • 61. Il progetto del Giardino d’Inverno SL Studi e simulazioni al computer per verificare temperature interne, umidità relativa e ricambi d’aria nelle diverse stagioni (a cura del prof. Marco Sala dell’Università di Firenze)
  • 62. SL Il progetto del Giardino d’Inverno
  • 63. SL Il progetto del Giardino d’Inverno
  • 64. Le case dello studente di via Monte Cengio SL 
 Pareti ventilate con rivestimento in laterizio e schema di ventilazione meccanica delle unità abitative • Riorganizzazione funzionale delle unità abitative e degli spazi di soggiorno e di studio. • Coibentazione termica ed acustica • Pareti esterne ventilate • Teleriscaldamento
  • 65. SL Il programma di trasferimento delle famiglie e l’avvio dei lavori Inizio lavori : 7 marzo 2001
  • 68. Finanziamenti ( in lire ) SL MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI - Recupero alloggi Ater e Casa dello Studente, sperimentazione COMUNE DI PADOVA - Urbanizzazioni (verde, marciapiedi e viabilità) - Contributi ai privati per recupero edilizio ed ecologico - Interventi sociali ed educazione ambientale ATER - Azienda Territoriale Edilizia Residenziale - Recupero alloggi APS - Azienda Padova Servizi - teleriscaldamento e illuminazione pubblica ESU - Azienda Regionale per il Diritto allo Studio - Casa dello studente REGIONE VENETO - Recupero edilizio case Ater PRIVATI - Co fi nanziamento per recupero edilizio ed ecologico TOTALE 20.000.000.000 8.619.000.000 11.362.000.000 7.563.000.000 6.000.000.000 3.080.000.000 300.000.000 56.924.000.000
  • 69. Il 25 aprile nel Giardino d’Inverno SL
  • 70. Il nuovo Centro Civico di via Varese Inaugurazione del 9 marzo 2002 SL
  • 71. Workshop e autovalutazione partecipata SL Laboratorio Ombrello
  • 72. Un Forum per il Contratto di Quartiere SL I componenti del Forum ed il primo numero di “MilleVoci” Ma la pubblicazione del secondo numero fu sospesa dal nuovo Assessore Consiglio di Quartiere Comitato Savonarola Auser - Circolo Savonarola “Progetto Ecopolis” promosso da Legambiente Rappresentanti inquilini del “Quartiere Caduti della Resistenza” Associazione Ulisse La “Banda del Cigno” SPI - Cgil CPT - Centro Territoriale Permanente “Diego Valeri” Dipartimento di Sociologia Coordinamento Interservizi (Comune e Ulss) “Punto Giovani” di Piazza Toselli Redazione della rivista “MilleVoci”
  • 73. Il completamento dei lavori SL Programma sperimentale Alloggi in affitto per gli anziani degli anni 2000 Bando Ministero delle Infrastrutture G.U. n. 162 del 12.07.2002
  • 74. Feste di Quartiere e con le scuole negli anni 2000 SL
  • 75. Feste di Quartiere e con le scuole negli anni 2000 SL SL
  • 76. Piazza Caduti della Resistenza SL