The Italian "Risorgimento" made several different states an united nation during the period 1830 - 1860. This is a brief history of thoughts which inspire the most important actions of this historical process (first part, 1830 - 1849)
Esegesi dell'Inno di Mameli realizzata da Elena, Giuseppe, Saverio, Willy, Gionata, Alice, Benedetta ed Elisabetta della classe IIIA della scuola media Giovanni Paolo II di Affile (Roma).
Professoressa Simona Martini
The Italian "Risorgimento" made several different states an united nation during the period 1830 - 1860. This is a brief history of thoughts which inspire the most important actions of this historical process (first part, 1830 - 1849)
Esegesi dell'Inno di Mameli realizzata da Elena, Giuseppe, Saverio, Willy, Gionata, Alice, Benedetta ed Elisabetta della classe IIIA della scuola media Giovanni Paolo II di Affile (Roma).
Professoressa Simona Martini
Ambiente - Parchi nazionali: dal capitale naturale alla contabilità ambientaleangerado
Aree naturali protette
Nei parchi nazionali si trova la maggior parte degli habitat importanti per la vita delle 56mila specie di animali presenti in Italia, il Paese europeo con la maggiore varietà di specie viventi. Il 98% sono insetti e altri invertebrati; i mammiferi sono rappresentati da ben 118 specie diverse. Tra le piante, le foreste più significative dei parchi nazionali sono faggete e querceti, che danno un valido contributo alla lotta contro l’effetto serra. I parchi nazionali frenano il consumo di suolo: se in Italia il 17% dei boschi ha ceduto il passo a superfici artificiali, l’attenzione degli enti parco ha permesso di ridurre al 4,5% l’urbanizzazione in queste aree protette. Sono questi alcuni dei dati contenuti nello studio “Parchi nazionali: dal capitale naturale alla contabilità ambientale”, una pubblicazione curata dal ministero dell’Ambiente che raccoglie e classifica i dati sul patrimonio naturale dei parchi: per la prima volta in Italia viene censita la ricchezza di piante, animali, ecosistemi, paesaggi contenuti nei 23 territori presi in esame. È un contributo alla Strategia nazionale della biodiversità (2011-2020).
[source: www.minambiente.it]
L'evoluzione del concetto di paesaggio, attività alternativa alla religione cattolica.
Gaye Ekici 3^A Prof.ssa Laura Sferlazzo - Scuola secondaria Prandoni di Torno
Lezione sulla progettazione del verde e del paesaggio- prof. Patrizia Pirro -17 maggio 2011
Laboratorio di Progettazione Urbanistica - Facoltà di architettura - Politecnico di Bari
Aggettivi e pronomi possessivi: schede didattiche per la scuola primaria. WWW...ziobio
Scheda didattica per la scuola primaria sugli aggettivi e i pronomi possessivi. Regole, esempi, esercizi e due giochi.
Scaricala qui: http://giochiecolori.blogspot.it/2017/01/aggettivi-e-pronomi-possessivi-schede.html
The United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization is a specialized agency of the United Nations (UN). Its purpose is to contribute to peace and security by promoting international collaboration through education, science, and culture in order to further universal respect for justice, the rule of law, and human rights along with fundamental freedom proclaimed in the United Nations Charter.[1] It is the heir of the League of Nations' International Committee on Intellectual Cooperation.
Convegno "Biodiversità come motore dello sviluppo rurale". Il convegno si è tenuto al MUSE a Trento il 15 Novembre 2014. On line tutte le presentazioni ed i video dell'evento.
Il convegno aveva l'obiettivo di accostare e mettere a confronto le esperienze di utilizzo sostenibile delle risorse naturali. Realizzate in alcune zone della Tanzania e del Vietnam da organizzazioni di cooperazione e solidarietà internazionale, queste iniziative sono state comparate con altrettante operazioni messe in atto in Trentino.
Il confronto voleva offrire una serie di spunti di riflessione su come la biodiversità possa favorire lo sviluppo rurale, attraverso l'uso sostenibile delle risorse naturali da parte delle comunità locali, in particolare nelle aree protette. Quattro i punti di vista adottati che si integrano tra di loro: le caratteristiche degli Ecosistemi, le forme di gestione, la partecipazione e le figure professionali per lo sviluppo locale.
Questa è la quarta di otto presentazioni. Cerca su youtube i video!
Illustrazione dell'intervento di Nicola Bertini (Forum del centrosinistra San Vincenzo) durante l'incontro pubblico su Rimigliano, San Vincenzo 8 luglio 2011
GWT 2014: Emergency Conference - 06 Il Geoportale delle Aree Marine Protette ...Planetek Italia Srl
Geospatial World Tour 2014: Emergency Conference.
Napoli, 28 maggio 2014.
Il Geoportale delle Aree Marine Protette (CNR IAMC).
CNR Istituto per l’Ambiente Marino Costiero, NAPOLI.
Un percorso fluviale per la rete ecologica campana tra Biodiversità, recupero...Luca Battista
L’ACQUA E LA CITTA’:IDENTITA’ E FRUIZIONE. Un percorso fluviale per la rete ecologica campana tra Biodiversità, recupero architettonico, land art. Proposta per un piano di azione strategico ed operativo per la rifunzionalizzazione del parco urbano fluviale del Fenestrelle ad Avellino”
La proposta, è stata sviluppata all’interno di un processo partecipativo con cittadini e rappresentanti di associazioni, del tutto su base volontaria, durato quattro mesi, nella prima parte del 2015, nell’ambito del progetto politico-culturale “Ad Avellino E’ Possibile”.
La mozione - in consiglio comunale sottoscritta dai consiglieri Nadia Arace e Giancarlo Giordano ed approvata all’unanimità con Del. C.C. n° 62 del 18 ottobre 2015 - richiedeva la Istituzione del parco Urbano di Interesse Regionale ai sensi della L.R.17/2003 nella logica della realizzazione della Rete ecologica Regionale.
"Il nostro corridoio ecologico fluviale, il Fenestrelle, è quel segno paesaggistico, che gestito ed usato in modo corretto e con consapevolezza ambientale, può essere porta di accesso di una città futura che segna un inversione di tendenza rispetto al consolidato rapporto che si ha con l’’uso del suolo e con le risorse ambientali. Il Fenestrelle , con il suo bacino idrografico, è segno infrastrutturale verde, corridoio ecologico che unisce tutti e tre i parchi naturalistici dell’Irpinia, il Partenio, i Picentini ed il Pizzo Alvano-Valle Lauro, costituito solo per legge. Ecco Avellino, ad esempio, potrebbe essere la prima città in Campania ad essere sede di un Parco Naturalistico regionale."
Programmazione per la governance territoriale in tema di tutela della biodive...Beniamino Murgante
Programmazione per la governance territoriale in tema di tutela della biodiversità - Sabrina Lai - Regione Sardegna, Direzione generale della difesa dell’ambiente slai@regione.sardegna.it
Università degli Studi di Cagliari, DICAAR, sabrinalai@unica.it
Convegno "Biodiversità come motore dello sviluppo rurale". Il convegno si è tenuto al MUSE a Trento il 15 Novembre 2014. On line tutte le presentazioni ed i video dell'evento.
Il convegno aveva l'obiettivo di accostare e mettere a confronto le esperienze di utilizzo sostenibile delle risorse naturali. Realizzate in alcune zone della Tanzania e del Vietnam da organizzazioni di cooperazione e solidarietà internazionale, queste iniziative sono state comparate con altrettante operazioni messe in atto in Trentino.
Il confronto voleva offrire una serie di spunti di riflessione su come la biodiversità possa favorire lo sviluppo rurale, attraverso l'uso sostenibile delle risorse naturali da parte delle comunità locali, in particolare nelle aree protette. Quattro i punti di vista adottati che si integrano tra di loro: le caratteristiche degli Ecosistemi, le forme di gestione, la partecipazione e le figure professionali per lo sviluppo locale.
Questa è la seconda di otto presentazioni. Cerca su youtube i video!
Convegno "Biodiversità come motore dello sviluppo rurale". Il convegno si è tenuto al MUSE a Trento il 15 Novembre 2014. On line tutte le presentazioni ed i video dell'evento.
Il convegno aveva l'obiettivo di accostare e mettere a confronto le esperienze di utilizzo sostenibile delle risorse naturali. Realizzate in alcune zone della Tanzania e del Vietnam da organizzazioni di cooperazione e solidarietà internazionale, queste iniziative sono state comparate con altrettante operazioni messe in atto in Trentino.
Il confronto voleva offrire una serie di spunti di riflessione su come la biodiversità possa favorire lo sviluppo rurale, attraverso l'uso sostenibile delle risorse naturali da parte delle comunità locali, in particolare nelle aree protette. Quattro i punti di vista adottati che si integrano tra di loro: le caratteristiche degli Ecosistemi, le forme di gestione, la partecipazione e le figure professionali per lo sviluppo locale.
Questa è la terza di otto presentazioni. Cerca su youtube i video!
Annapaola Canevari
Urbanistica e protezione ambientale per la sostenibilità delle trasformazioni ambientali.
Urban planning and environmental protection for the sustainability of environmental change.
4. I
Parchi
italiani,
un
grande
primato:
Superficie
prote2a:
circa
3,5
milioni
Ha,
il
12%
della
superficie
italiana
• Oltre 1.400 aree naturali
protette distribuite in tutta la
Penisola
• Una superficie complessiva di
circa tre milioni e mezzo di
ettari, pari a più del 12%
dell'intero territorio italiano
• 1.873 Comuni interessati, pari
a quasi un quarto del totale
dei comuni d'Italia
• Circa l'8% della superficie
tutelata è rappresentata da
tratti di costa, per un totale
che supera i 630 chilometri.
• Sono i numeri di un successo
ottenuto in tempi
relativamente brevi
(parks.it)
6. Le
zone
prote<e:
quante
sono?
• 24
parchi
nazionali
• 152
parchi
regionali
• 147
riserve
statali
• 411
riserve
regionali
• 30
aree
marine
prote<e
• 53
aree
umide
prote<e
(parchi
e
riserve
regionali
o
statali
+
oasi
natura)
• 109
si/
Rete
Natura
2000
• 572
altre
oasi
prote<e
Da/
parks.it
2012
Oasi
di
Ninfa,
Lazio
7. Numeri
ancora
maggiori
"Rete
Natura
2000"
• Rete
Natura
2000,
a
protezione
della
biodiversità
nell'Unione
Europea
• una
rete
con/nentale
di
si/
di
interesse
comunitario,
per
la
protezione
e
la
conservazione
di
habitat
e
specie
animali
e
vegetali
rare
nel
quadro
della
DireTva
Habitat
e
della
DireTva
Uccelli
(1992).
Boschi
di
Sodolungo
–Umbria.
Area
SIC
8. Numeri
ancora
maggiori
"Rete
Natura
2000"
• Zone
di
protezione
speciale
(Zps)
(uccelli)
• Si/
di
interesse
comunitario
(Sic)(flora
e
fauna)
• Aggiungendo
anche
i
Sic
e
le
Zps,
la
superficie
prote<a
sfiora
il
21%
del
territorio
nazionale,
pari
a
oltre
sei
milioni
e
mezzo
di
e<ari.
9. Natura 2000: i siti SIC e ZPS
SIC
propos/
(Min.
Ambiente)
ZPS
(Min.
Ambiente)
10. La
natura
nelle
regioni:
le
eccellenze
Cinque
regioni
italiane
presentano
una
quota
di
territorio
prote<o
pari
ad
almeno
un
quinto
del
proprio
territorio:
11. Abruzzo
(28%)
Lo
sterminato
altopiano
di
Campo
Imperatore
(1.800-‐2.150
m.
s.l.m.),
soprannominato
'il
piccolo
Tibet',
nel
Parco
Nazionale
del
Gran
Sasso-‐MonT
della
Laga.
12. Campania
(26%)
Riserva
Naturale
Marina
Punta
Campanella,
Ieranto
-‐
Napoli
13.
Provincia
Autonoma
di
Bolzano
(25%)
Parco
naturale
Puez-‐Odle,
Val
di
Funes,
2009
27. Quale
legge
tutela
e
regola
le
aree
prote<e?
LA
LEGGE
QUADRO
SULLE
AREE
PROTETTE
n.
394
del
1991
I
pun/
fondamentali
della
legge
sono
i
seguen/:
1)
una
programmazione
degli
interven/
a
favore
della
conservazione
della
natura
28.
2)
la
creazione
di
organismi
di
gesTone
per
i
parchi
naturali
dove
è
assicurata
la
presenza
delle
comunità
locali,
delle
rappresentanze
delle
associazioni
ambientaliste
e
delle
is/tuzioni
scien/fiche;
29.
3)
la
pianificazione
e
la
ges/one
dei
parchi
nazionali,
che
tenga
presente
la
zonazione,
ossia
i
diversi
usi
e
gradi
di
tutela
in
considerazione
delle
emergenze
naturalis/che
e
dei
valori
ecologici;
30.
4)
l’individuazione
di
strumen/
e
di
risorse
finanziarie
in
grado
di
realizzare
un
modello
di
sviluppo
sostenibile
e
compa/bile
con
la
valorizzazione
delle
aTvità
tradizionali;
31.
5)
la
ques/one
dell’esercizio
della
caccia:
la
legge
proibisce
l’aTvità
venatoria
all’interno
dei
parchi,
ma
prevede
delle
aree
promiscue;
32.
6)
la
predisposizione
di
benefici
fiscali
e
di
altre
agevolazioni;
La
legge
agevola
e
favorisce
la
creazione
di
nuove
micro-‐aziende
per
lo
sviluppo
socio-‐
economico
di
tali
aree.
33. Vantaggi
della
legge
quadro
394/1991
l’is/tuzione
di
sei
nuovi
parchi:
·∙
il
parco
del
Cilento
e
della
Valle
di
Diano;
·∙
il
parco
del
Gargano;
·∙
il
parco
del
Gran
Sasso;
·∙
il
parco
dei
Mon/
della
Laga;
·∙
il
parco
della
Maiella;
·∙
il
parco
della
Val
Grande.
Ha
definito
la
procedura
per
l’is/tuzione
di
parchi
e
riserve
marine.
34. L’organizzazione
dello
Stato
in
Regioni
prevista
dal
D.P.R.
24
luglio
1977
n.
616,
ha
comportato
il
trasferimento
alle
Regioni
delle
competenze
rela/ve
alla
protezione
della
natura,
delle
riserve,
dei
parchi
naturali,
mentre
i
parchi
nazionali
e
le
riserve
naturali
di
importanza
nazionale
sono
rimaste
di
competenza
dello
Stato.
Secondo
la
legge
quadro
394/1991,
le
Regioni
riacquistano
importanza
e
a<ribuiscono
ruoli
e
funzioni
importan/
alle
province,
alle
comunità
montane
e
ai
comuni
nella
protezione
delle
aree
naturali.
35. La
cos/tuzione
di
nuove
aree
naturali
prote<e
nel
nostro
Paese
è
un
grande
arricchimento:
i
parchi
favoriscono
lo
sviluppo
socio-‐
economico
delle
aree
interessate.
36. La
Legge
394/91
introduce
-‐
art.
11,
12
e
14
-‐
gli
strumen/
di
ges/one
ado<a/
dall’Ente
Parco
e
dalla
Comunità
del
Parco:
"
REGOLAMENTO
DEL
PARCO
"
PIANO
PER
IL
PARCO
"
INIZIATIVE
PER
LA
PROMOZIONE
ECONOMICA
E
SOCIALE
Edizione
2008
www.parcolibri.net/pdf/QuaderniETS2.pdf
36
37. Regolamento del parco
Esso
disciplina
tu<e
le
aTvità
all’interno
del
parco,
in
par/colare:
ü
La
/pologia
e
le
modalità
di
costruzione
di
opere
e
manufaT
ü
La
circolazione
del
pubblico
ü
Lo
svolgimento
delle
aTvità
di
ricerca
scien/fica
ü
I
limi/
alle
emissioni
sonore
e
luminose
ü
Lo
svolgimento
delle
aTvità
da
affidare
a
giovani
e
volontari
ü
L accessibilità
nel
territorio
del
parco
a<raverso
percorsi
e
stru<ure
idonee
(per
anziani
e
diversamente
abili)
37
38. Piano per il parco
L Ente
parco
predispone
il
piano
per
il
parco
che
disciplina:
ü
L organizzazione
generale
del
territorio
ü
Vincoli,
desTnazioni
d uso
pubblico
o
privato
ü L’accessibilità
veicolare
e
pedonale
ü A<rezzature
e
servizi
per
la
ges/one
e
per
la
funzione
sociale
del
parco,
musei,
centri
visite,
uffici
informa/vi,
aree
di
campeggio,
aTvità
agrituris/che
ü Criteri
per
gli
interven/
sulla
flora,
sulla
fauna
e
sull’ambiente
naturale
in
genere
38
39. Iniziative per la promozione economica e sociale
Promuove
inizia/ve
a<e
a
favorire
lo
sviluppo
economico
e
sociale
delle
colleTvità
residen/
all’interno
del
parco,
a<raverso
l elaborazione
di
un
piano
pluriennale
economico
e
sociale
(PPES),
che
prevede:
ü
Concessione
di
sovvenzioni
ü
Predisposizione
di
a2rezzature,
impian/
di
depurazione
e
per
il
risparmio
energe/co,
servizi
ed
impian/
di
cara<ere
turis/co-‐
naturalis/co
ü
Agevolazione
e
promozione,
anche
in
forma
coopera/va,
di
a]vità
tradizionali
ar/gianali,
agro-‐silvo-‐pastorali,
culturali,
servizi
sociali
e
biblioteche,
restauro
ü
Inizia/ve
volte
a
favorire
lo
sviluppo
del
turismo
e
delle
aTvità
locali,
nel
rispe<o
delle
esigenze
di
conservazione
del
parco
ü
ATvità
ed
interven/
direT
a
favorire
l occupazione
giovanile
ed
il
volontariato,
nonché
l accessibilità
e
la
fruizione
per
i
disabili
ü
L organizzazione
di
corsi
di
formazione
al
termine
dei
quali
viene
rilasciato
il
/tolo
ufficiale
ed
esclusivo
di
guida
del
parco
39
40. Finalità
comuni
Pur
nella
sua
specifica
diversità,
ogni
parco
è
ges/to
e
organizzato
in
modo
da
perseguire
importan/
finalità,
tra
le
quali:
Ø Conservare
gli
ambienT
naturali
presen/
sul
territorio
e
gli
organismi
che
in
esso
vivono
consentendo
la
naturale
evoluzione
e
il
mantenimento
degli
equilibri
esisten/
Ø Restaurare
e
recuperare
gli
ambien/
degrada/
e
le
aree
marginali,
nonché
ricostruire
gli
equilibri
ecologici
Ø Promuovere
lo
sviluppo
sociale,
economico
e
culturale
delle
popolazioni
interessate,
incen/vando
le
aTvità
compa/bili
con
le
istanze
ambientali
Ø Sviluppare
la
ricerca
scienTfica
effe<uata
in
modo
con/nuo
e
interdisciplinare,
la
didaTca
e
l'informazione
ambientale
Ø Perme2ere
la
fruizione
turisTca,
le
aTvità
ricrea/ve
e
del
tempo
libero
-‐
nei
limi/
di
carico
sostenibili
dagli
ecosistemi
-‐
e
privilegiando
gli
aspeT
di
conta<o
con
la
natura
e
le
culture
locali
40
42.
• Ringrazio
Valen/no
Mastrella
e
Daniela
D’Amico,
responsabili
rispeTvamente
della
ges/one
del
sito
e
del
Servizio
Promozione,
Comunicazione
e
Rappor/
Internazionali
del
Parco
Nazionale
d’Abruzzo
per
il
loro
caloroso
aiuto
in
questa
presentazione
86. Gli
animali
del
parco:
la
lontra,
il
ga<o
selva/co,
la
volpe
87. La
ricchezza
dei
parchi
italiani:
beni
comuni
e
green
economy
Tutela
del
paesaggio
Tutela
delle
Promozione
iden/tà
dell’economia
culturali
locale
Parchi
88. Centro
Studi
Unioncamere,
Pescasseroli
(AQ),
5
o<obre
2012
89. Centro
Studi
Unioncamere,
Pescasseroli
(AQ),
5
o<obre
2012
90. Centro
Studi
Unioncamere,
Pescasseroli
(AQ),
5
o<obre
2012
91. Centro
Studi
Unioncamere,
Pescasseroli
(AQ),
5
o<obre
2012
92. Centro
Studi
Unioncamere,
Pescasseroli
(AQ),
5
o<obre
2012
93.
94. Centro
Studi
Unioncamere,
Pescasseroli
(AQ),
5
o<obre
2012
95. Centro
Studi
Unioncamere,
Pescasseroli
(AQ),
5
o<obre
2012
96. Un
esempio
di
saldo
economico
posiTvo:
il
Parco
nazionale
della
Maiella
• Oltre
100
aTvità
di
ar/gianato
ar/s/co
(240
addeT)
• 9.000
aziende
agricole
• 20
prodoT
agroalimentari
/pici
(formaggi,
vino,
olio,
liquori,
carne:
fa<urato
annuo
circa
13
milioni
di
euro)
• Turismo
naturalis/co:
• oltre
6
milioni
di
presenze/anno
• 160
ristoran/
e
tra<orie
• 100
alberghi
• 83
stru<ure
extra
alberghiere
(B&B,
ostelli,
pensioni,
etc.)
97. Maiella-‐
Area
prote<a:
74.095
e<ari
• 39
comuni
delle
province
di
Pescara,
L’Aquila
e
Chie/
• oltre
50
mila
residen/.
• 7
nuove
imprese:
40
giovani
(servizi
turis/ci,
aTvità
educa/ve
e
stru<ure
del
parco)
• ricchezza
d’acqua
purissima:
nascita
di
importan/
pas/fici
di
livello
internazionale
98. Ambiente:
pastorizia,
foreste
e
tutela
• 30
mila
e<ari
di
pascoli
possono
sostentare
30
mila
bovini/equini
e
120
mila
ovini
• foreste
del
parco:
abba<ono
annualmente
298.500
t
di
CO2
• CO2
stoccata
nei
boschi
e
nei
pra/
pascoli:
oltre
6.600.000
tonnellate
• stabilità
idrogeologica
di
tu<o
il
suo
territorio
99. Saldo
economico
posi/vo:
• per
preservare
ques/
beni
lo
Stato
impegna
fondi
per
circa
2.200.000
euro/anno,
circa
30
euro/e<aro
prote<o
da/
Legambiente
31
maggio
2012