RCU - Reti Civiche Urbane: presentazione della misuraComune di Bari
Reti Civiche Urbane è la misura sperimentale del Comune di Bari per attivare il protagonismo civico dal basso. Con il bando RCU i cittadini potranno creare una rete territoriale e diventare artefici della programmazione culturale del loro quartiere.
In queste slide presentiamo la misura Reti Civiche Urbane, in vista della pubblicazione del bando pubblico.
Dalla conoscenza alla tutela del proprio territorioGiuseppe Milano
Presentazione illustrata nel corso del seminario "Salviamo il Paesaggio - Censimento del cemento" tenutosi a Modugno, martedi 26 giugno 2012, presso la Sala Romita del Comando dei Vigili Urbani, promosso dall'associazione Giovani Menti Attive, che ha visto la partecipazione anche di Agostino Di Ciaula, Assessore all'Ambiente
RCU - Reti Civiche Urbane: presentazione della misuraComune di Bari
Reti Civiche Urbane è la misura sperimentale del Comune di Bari per attivare il protagonismo civico dal basso. Con il bando RCU i cittadini potranno creare una rete territoriale e diventare artefici della programmazione culturale del loro quartiere.
In queste slide presentiamo la misura Reti Civiche Urbane, in vista della pubblicazione del bando pubblico.
Dalla conoscenza alla tutela del proprio territorioGiuseppe Milano
Presentazione illustrata nel corso del seminario "Salviamo il Paesaggio - Censimento del cemento" tenutosi a Modugno, martedi 26 giugno 2012, presso la Sala Romita del Comando dei Vigili Urbani, promosso dall'associazione Giovani Menti Attive, che ha visto la partecipazione anche di Agostino Di Ciaula, Assessore all'Ambiente
Schede progetto Esquilino presentate nel 2014 da Comitato Piazza Vittorio Partecipata e G.S. Dil. Esquilino Basket e Associazione Genitori Scuola Di Donato
Porto Marghera come origine dello sviluppo urbanoanafesto
Venice Inquiry - Rete per la promozione della cultura scientifica
Progetto Why?
Produzione e Sostenibilità: il caso di Porto Marghera
Ferrazzi Margot, Jarova Elisabetta, Rossi Jacopo
Liceo Statale "Luigi Stefanini" - Mestre (VE)
Auditorium Campus Scientifico Via Torino
Via Torino 155, Mestre (VE)
13 maggio 2016
Venice Inquiry - Rete per la promozione della cultura scientifica
Progetto Why?
Produzione e Sostenibilità: il caso di Porto Marghera
Andrea De Coi, Andrea Gazzoli, Simone Paoletti, Federico Sambuco
Liceo Statale "Luigi Stefanini" - Mestre (VE)
2016
Prospettiva diacronica delle origini e delle problematiche connesse al Piano Regolatore Generale di Ascoli Piceno. Presentata il 31 gennaio all'interno dell'iniziativa dei Giovani Democratici di Ascoli dal titolo "Progetto Ascoli. Quale Piano Regolatore?".
Il 7/09/010 il circolo Laura Conti di LEGAMBIENTE di SEVESO e il gruppo SINISTRA e AMBIENTE di MEDA hanno promosso ed organizzato una CONFERENZA STAMPA congiunta sul tema del CONSUMO DI SUOLO nei due paesi. In tale occasione, hanno illustrato le comuni proposte avanzate alle due amministrazioni in occasione della formulazione dei PGT locali. La collaborazione, nata con l’esperienza del coordinamento INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE, si sta rafforzando e allargando alle tematiche ambientali proprie del territorio ove si opera.
La riqualificazione dell'area di Porto Margheraanafesto
Venice Inquiry - Rete per la promozione della cultura scientifica
Progetto Why?
Produzione e Sostenibilità: il caso di Porto Marghera
Luca Garbin e Luca Sorarù
Liceo Statale "Luigi Stefanini" - Mestre (VE)
Auditorium Campus Scientifico Via Torino
Via Torino 155, Mestre (VE)
13 maggio 2016
L'innalzamento della Falda a Milano e le Acque Parassite - Andrea Zelioli Ser...Andrea Zelioli
Nei primi dieci anni del 2000, grazie al costante controllo,
la situazione della falda è rimasta pressoché stazionaria
pur rimanendo su livelli piuttosto alti ma, causa il
concentrarsi delle piogge o probabilmente il cambiamento
climatico ormai in atto, la situazione in questi ultimi
anni si è ulteriormente aggravata.
An urban regeneration process - from call to action: the case of historic centre of molfetta, Apulia Region, Italy
Presented during the VIVA EAST Thematic Seminar on "Methodology for Urban Planning and Design of minor Historic Centres Territorial Cultural Systems, Bari, Italy, Oct. 2012
Schede progetto Esquilino presentate nel 2014 da Comitato Piazza Vittorio Partecipata e G.S. Dil. Esquilino Basket e Associazione Genitori Scuola Di Donato
Porto Marghera come origine dello sviluppo urbanoanafesto
Venice Inquiry - Rete per la promozione della cultura scientifica
Progetto Why?
Produzione e Sostenibilità: il caso di Porto Marghera
Ferrazzi Margot, Jarova Elisabetta, Rossi Jacopo
Liceo Statale "Luigi Stefanini" - Mestre (VE)
Auditorium Campus Scientifico Via Torino
Via Torino 155, Mestre (VE)
13 maggio 2016
Venice Inquiry - Rete per la promozione della cultura scientifica
Progetto Why?
Produzione e Sostenibilità: il caso di Porto Marghera
Andrea De Coi, Andrea Gazzoli, Simone Paoletti, Federico Sambuco
Liceo Statale "Luigi Stefanini" - Mestre (VE)
2016
Prospettiva diacronica delle origini e delle problematiche connesse al Piano Regolatore Generale di Ascoli Piceno. Presentata il 31 gennaio all'interno dell'iniziativa dei Giovani Democratici di Ascoli dal titolo "Progetto Ascoli. Quale Piano Regolatore?".
Il 7/09/010 il circolo Laura Conti di LEGAMBIENTE di SEVESO e il gruppo SINISTRA e AMBIENTE di MEDA hanno promosso ed organizzato una CONFERENZA STAMPA congiunta sul tema del CONSUMO DI SUOLO nei due paesi. In tale occasione, hanno illustrato le comuni proposte avanzate alle due amministrazioni in occasione della formulazione dei PGT locali. La collaborazione, nata con l’esperienza del coordinamento INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE, si sta rafforzando e allargando alle tematiche ambientali proprie del territorio ove si opera.
La riqualificazione dell'area di Porto Margheraanafesto
Venice Inquiry - Rete per la promozione della cultura scientifica
Progetto Why?
Produzione e Sostenibilità: il caso di Porto Marghera
Luca Garbin e Luca Sorarù
Liceo Statale "Luigi Stefanini" - Mestre (VE)
Auditorium Campus Scientifico Via Torino
Via Torino 155, Mestre (VE)
13 maggio 2016
L'innalzamento della Falda a Milano e le Acque Parassite - Andrea Zelioli Ser...Andrea Zelioli
Nei primi dieci anni del 2000, grazie al costante controllo,
la situazione della falda è rimasta pressoché stazionaria
pur rimanendo su livelli piuttosto alti ma, causa il
concentrarsi delle piogge o probabilmente il cambiamento
climatico ormai in atto, la situazione in questi ultimi
anni si è ulteriormente aggravata.
An urban regeneration process - from call to action: the case of historic centre of molfetta, Apulia Region, Italy
Presented during the VIVA EAST Thematic Seminar on "Methodology for Urban Planning and Design of minor Historic Centres Territorial Cultural Systems, Bari, Italy, Oct. 2012
Torsapienza. Una esperienza di progettazione condivisa tra Inarch, Acer e Com...Marialuisa Palumbo
La proposta del sindaco Marino e dell'assessore Caudo di una politica urbana basata sulla rigenerazione dell’esistente attraverso operazioni attente tanto alle grandi questioni ambientali (dalla riduzione del consumo di suolo allo sviluppo di pratiche di sostenibilità e resilienza) quanto alle esigenze sociali (alla reale composizione della domanda abitativa), ha trovato nell’INARCH Lazio un interlocutore interessato non solo a sostenere la diffusione e discussione di questi temi, ma pronto a lavorare insieme all’amministrazione ed agli imprenditori per renderli concreti.
Nasce così l’idea di un laboratorio di progettazione che, sulla base di una collaborazione operativa con l’Acer, e in dialogo con l’Assessorato, elabori progetti pilota sulle principali tipologie di “rigenerazione”, per verificarne scenari di sostenibilità architettonica, sociale ed ambientale, nonché di fattibilità economica e procedurale.
Ristrutturare, rigenerare, riorganizzare la città per una nuova qualità dell’...ferdinandofabbri
Ristrutturare, rigenerare, riorganizzare la città per una nuova qualità dell’abitare
Convegno CNA Forlì-Cesena, 22 marzo 2012
Relazione di Ferdinando Fabbri – Studio TI
La visione del Sindaco Marino e dell’Assessore Caudo di una politica urbana basata sulla rigenerazione dell’esistente attraverso operazioni attente tanto alle grandi questioni ambientali (dalla riduzione del consumo di suolo allo sviluppo di pratiche di sostenibilità e resilienza) quanto alle esigenze sociali (alla reale composizione della domanda abitativa), ha trovato nell’INARCH Lazio un interlocutore interessato non solo a sostenere la diffusione e discussione di questi temi, ma pronto a lavorare insieme all’amministrazione ed agli imprenditori per renderli concreti.
Nasce così l’idea di un laboratorio di progettazione che, sulla base di una collaborazione operativa con l’Acer, e in dialogo con l’Assessorato, elabori progetti pilota sulle principali tipologie di “rigenerazione”, per verificarne scenari di sostenibilità architettonica, sociale ed ambientale, nonché di fattibilità economica e procedurale.
”RICOSTRUZIONE SOCIALE” attraverso il recupero di strutture abbandonate di proprietà comunale Ex Sercom e Centro Polifunzionale di Paganica e valorizzazione dei Progetti C.A.S.E. di Pagliare di Sassa (area n. 4) e Paganica 2 (area 24) e avvio della residenzialità per disabilità grave “Campus della Vita
La proposta del sindaco Marino e dell'assessore Caudo di una politica urbana basata sulla rigenerazione dell’esistente attraverso operazioni attente tanto alle grandi questioni ambientali (dalla riduzione del consumo di suolo allo sviluppo di pratiche di sostenibilità e resilienza) quanto alle esigenze sociali (alla reale composizione della domanda abitativa), ha trovato nell’INARCH Lazio un interlocutore interessato non solo a sostenere la diffusione e discussione di questi temi, ma pronto a lavorare insieme all’amministrazione ed agli imprenditori per renderli concreti.
Nasce così l’idea di un laboratorio di progettazione che, sulla base di una collaborazione operativa con l’Acer, e in dialogo con l’Assessorato, elabori progetti pilota sulle principali tipologie di “rigenerazione”, per verificarne scenari di sostenibilità architettonica, sociale ed ambientale, nonché di fattibilità economica e procedurale.
La città si rigenera - Riqualificazione urbana e clima delle cittàGiovanni Poletti
www.docgreen.it - atti del convegno nazionale del 24 gennaio 2014 al Teatro Fondazione Collegio San Carlo di Modena.
Il convegno è promosso dal Comune di Modena, in collaborazione con Regione e ARPA Emilia-Romagna, occasione per presentare il piano di riqualificazione del Villaggio Artigiano Modena Ovest, finanziato nell’ambito del Progetto di cooperazione territoria le europea UHI (Urban Heat Island)-Sviluppo e applicazione di strategie di mitigazione e adattamento per contrastare il fenomeno delle isole di calore nelle città.
MUOVERE PONTE LAMBRO
Il territorio di Ponte Lambro è stato pressoché totalmente agricolo fino agli inizi del XX secolo, ricco di acque. La sua originaria trasformazione, tra i secoli XII e XIII, da terre paludose in prossimità del Lambro a coltivazioni a marcite, avvenne ad opera dei monaci Umiliati e Cassinesi. I fondi con le
relative cascine del Zerbone (Gerbone) e della Canova, di proprietà di tre ordini monastici, erano attraversati da tre rogge: la Spazzòla, su cui sorgeva
dai tempi remoti un mulino, la Certosa e la roggia delle Quattro Ave Marie con la cascina del Bagutto.
Agli anni intorno al 1905 risale il primo insediamento di tipo urbano, dei lavandai; lungo l'argine del fiume giungono da quartieri centrali della città alcune famiglie che si insediano con le loro attività. Villette con laboratori al piano terra e ampi spazi per gli stenditoi sorsero lungo le attuali vie Camaldoli e Umiliati.
Nei decenni successivi si espande la popolazione operaia, richiamata dalle vicine attività industriali presso i nuclei storici di Morsenchio e Taliedo
(industrie Caproni, Montecatini e Redaelli). Intorno al 1920 vi abitavano circa 500 persone.
L'espansione edilizia fino al dopoguerra gravita intorno alla Paullese (vie Montecassino, Monteoliveto, Parea, Bonfadini, denominata poi Vittorini, e Camaldoli). La via degli Umiliati costituisce l'asse principale del quartiere, su
cui si affacciano le attività commerciali e artigianali. Dal 1925 Ponte Lambro viene a far parte del comune di Milano (in concomitanza con la progettazione del "Porto di Mare", nuovo porto fluviale nel sud-est della città). Tuttavia il suo
sviluppo resta al di fuori di qualsiasi disegno urbanistico; rimane soprattutto residenziale, in prevalenza secondo la tipologia delle villette.
6 Per stendere questa parte di relazione si è fatto riferimento in particolare ai seguenti testi:
Comune di Milano, Quartiere Ponte Lambro, Dossier, gennaio 2002; Comune di Milano,
Laboratorio di quartiere di Ponte Lambro, 1^ fase, novembre 2000; Comune di Milano,
Laboratorio di quartiere di Ponte Lambro, Relazione di progetto, marzo 2002. 24
Negli anni '60 la popolazione si connota per una notevole coesione sociale.
Circa 1000 persone, in prevalenza del ceto operaio, risiedono a Ponte Lambro. La coesione sociale è forte, legata alla diffusa attività associazionistica: nel borgo storico trovano sede sezioni di partito, Arci, Acli, numerose cooperative,
tra cui spicca la storica Cooperativa di Consumo attiva fin dal 1921. http://www.comune.milano.it/portale/wps/wcm/jsp/fibm-cdm/FDWL.jsp?cdm_cid=com.ibm.workplace.wcm.api.WCM_Content/PonteLambro-ProgettiDiQuartiere-StrategiaDiSviluppo/db0c730045434a63a8ceba20d96dd0a2/PUBLISHED&cdm_acid=com.ibm.workplace.wcm.api.WCM_Content/relazione%20programmatica%20Ponte%20Lambro%20-%200712d8804543532fa92fbb20d96dd0a2/0712d8804543532fa92fbb20d96dd0a2/false
Sergio Lironi - Contratto di Quartiere Savonarola a PadovaSergioLironi2
Bioarchitettura, Rigenerazione urbana e Partecipazione nell'esperienza del Programma di Recupero Urbano denominato "Contratto di Quartiere Savonarola" (1998 - 2003)
Conoscere il presente per pianificare il futuro; Le città e il cambiamento.
Centro storico di levante -Città storiche resilienti del mare, del vento e delle zone umide
Comune di Lecce - Social Housing (ex Galateo) Parte IIinupuglia
Conoscere il presente per pianificare il futuro; la dimensione sociale dell’urbanistica.
Denominazione dell’Iniziativa Rigenerazione sanatorio “ex Galateo”
Comune di Lecce - Social Housing (ex Galateo) Parte Iinupuglia
Conoscere il presente per pianificare il futuro; la dimensione sociale dell’urbanistica.
Denominazione dell’Iniziativa Rigenerazione sanatorio “ex Galateo”
1. Le città e il cambiamento
Rigenerazione Urbana
Descrizione dell’iniziativa
Il progetto ha come obiettivo uno sviluppo integrato ed equilibrato del territorio comunale attraverso una serie di azioni nell'area
interessata, costituita da una serie di grandi edifici in linea tra i quali si snodano strade asfaltate di servizio alle abitazioni ed alcune
aree a verde.
Le aree presentavano vistosi segni di degrado fisico e di marginalità sociale, in particolar modo il complesso di E.R.P., su P.le
Cuneo, costituito da 136 alloggi su sei piani f.t. oltre un piano interrato.
Al degrado delle strutture, mai sottoposte ad interventi di ristrutturazione e ad una scarsa qualità architettonica degli edifici si
associano, dunque gravi carenze nei servizi a rete e nelle attrezzature pubbliche di quartiere, mai completate rispetto alle
previsioni.
Il CdQ si propone di conferire riconoscibilità e dignità urbana al quartiere, con la creazione di nuove aree di valenze urbane
destinate ad attività di interesse collettivo, di attrazione e connessione tra gli organismi edilizi esistenti e la città.
L’intervento consiste nell'eliminazione delle barriere architettoniche, adeguamento degli impianti termici, posa in opera di canne
fumarie e sostituzione caldaie, realizzazione di spazi comuni destinati ai residenti mediante la chiusura dei porticati, miglioramento
della qualità abitativa con intonaco a cappotto e chiusura verande, isolamento piano copertura, rifacimento tratti fognanti con
modifica del diametro e della pendenza, frazionamento centrali idriche per ogni vano scala.
Keywords: Rigenerazione, Periferia
Denominazione lunga dell’Iniziativa: Contratto di Quartiere Lecce Stadio
Gruppo di progettazione: ARCA Sud salento, Arch. E. Ampolo, Arch. M. Sgobba
Localizzazione: Lecce, Piazzale Cuneo
Tipologia: Contratto di Quartiere
Stato di attuazione: indicare gli estremi di adozione o approvazione dell’iniziativa e/o
di eventuale realizzazione
Fonte/Linea di finanziamento: Legge 21/2001 e succ. Decreti e D.G.R. n. 1493/03.
Obiettivi: sviluppo integrato ed equilibrato del territorio comunale attraverso una serie
di azioni nell'area interessata, costituita da una serie di grandi edifici in linea
Ricadute:
Miglioramento generale delle condizioni di vita degli abitanti con crescita del senso di
appartenenza al quartiere, miglioramento dei servizi ed occasioni di vivere il quartiere,
che non è più il luogo dove dormire ma vivere, conservandolo in salute ed avendone
cura.
Criticità:
Impossibilità di concentrare l'attività progettuale sul miglioramento dei servizi anziché
sul recupero edilizio del fabbricato, visto l'avanzato stato di degrado di prospetti ed
elementi strutturali
Partecipazione:
Riunioni con inquilini ed associazioni di quartiere, tavole rotonde con Amministrazione
comunale ed AQP al fine di raccogliere le istanze del territorio.
III Rassegna Urbanistica Regionale della Puglia | Conoscere il presente per pianificare il futuro
Ottobre – Novembre 2021
Contratto di Quartiere Lecce Stadio
ARCA Sud Salento
Inquadramento territoriale
Prospetti prima dell’intervento Fasi lavorative/1
Fasi lavorative/2 Prospetto ultimato Abbatt barriere architett
2. Le città e il cambiamento
Rigenerazione Urbana
III Rassegna Urbanistica Regionale della Puglia | Conoscere il presente per pianificare il futuro
Ottobre – Novembre 2021
Contratto di Quartiere Lecce Stadio
ARCA Sud Salento
Lecce. Piazzale Cuneo Lecce. Piazzale Cuneo