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ViaPiave7-00187Roma(RM)-N.1/2011-Anno50-Bimestrale-ISSN1828-0560
Gruppo
italiaenergia®
LUCEn.1/2011
1861-2011
150° Anniversario
Unità d’Italia
Olografia, meraviglie
e inganni della terza
dimensione
Rivelazioni luminose
di Giampietro Agostini
Classificazione energetica
degli impianti d’illuminazione
stradale
Evoluzione tecnologica
nell’illuminazione pubblica
LUCE fondata da AIDI nel 1962
Direttore responsabile
Silvano Oldani
Direttore scientifico
Paolo Soardo
Comitato tecnico
Sara Capellari, Laura Colombo, Stefania Dalla Torre,
Ruggero Guanella, Paola Iacomussi, Claudio Liberatore,
Marco Loro, Chiara Meschia, Eraldo Parma,
Anna Pellegrino, Marco Pollice, Pierangelo Preti,
Lorella Primavera, Margherita Suss,
Corrado Terzi, Laura Vismara
Segreteria di direzione
Sarà Matano
Organo ufficiale di
AIDI Associazione Italiana di Illuminazione
Via Monte Rosa 96, 20149 Milano
Tel. 02 87390100 - fax 02 87390187
redazione@rivistaluce.it
www.rivistaluce.it
Direttore editoriale
Emanuele Martinelli
e.martinelli@gruppoitaliaenergia.it
Coordinamento editoriale
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m.bozzola@gruppoitaliaenergia.it
Pubblicità
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a.claudi@gruppoitaliaenergia.it
Tel 347 2268908
Grafica
Alessandro Tonet
Stampa
Tep, Arti Grafiche
Gli articoli firmati esprimono solo l’opinione dell’autore e non impegnano nè
l’AIDI, nè la redazione del bimestrale, le quali sono disponibili a riconoscere
eventuali diritti d’autore per le immagini pubblicate, non avendone avuto la
possibilità in precedenza. I manoscritti, anche se non pubblicati, non si restitu-
iscono. Tutte le pubblicazioni su Luce avvengono senza eventuali protezioni
di brevetti d’invenzione: inoltre i nomi delle merci, coperti da eventuale
marchio registrato, vengono utilizzati senza tenerne conto.
Registrata presso il Registro della Stampa del Tribunale
di Milano al n. 77 del 25/2/1971. ISSN 1828-0560
Editoriale
Luce ed efficienza energetica
di Gianni Drisaldi
3
News ed Eventi
Concorso di Idee AIDI
71
Libri: “Light Art in Italy 2010”. Un libro di
Gisella Gellini e Francesco Murano
72
Il nuovo tool green gain: da un database
le risposte per l’efficienza energetica
75
Un innovativo
progetto di risparmio
energetico per un
importante gruppo
cartario
di Lorenza Bergamaschi
76
Terza Pagina
Olografia,
meraviglie e inganni
della terza dimensione
di Marcello Zagaria
6
Progettare con la Luce
La luce di Mechelen
e di Anversa
di Susanna Antico
20
Innovazione
Classificazione energetica degli impianti
d’illuminazione stradale
di Mario Bonomo
48
Illuminazione e luoghi di lavoro.
Le ROA dal punto di vista illuminotecnico
di Chiara Aghemo e Laura Blaso
52
Evoluzione tecnologica nell’illuminazione
pubblica
di Fernando Prono
61
RSE per l’illuminazione
pubblica.
Un supporto alle azioni di
risparmio energetico
di Roberto Menga
68
Scenari contemporanei
Rivelazioni luminose
di Giampietro
Agostini
di Jacqueline Ceresoli
14
Ecosostenibilità ed etica progettuale
nell’illuminazione delle strutture socio-sanitarie
di Franco Campioni
42
Molte diverse luci
di Francesco Murano
73
L’illuminazione di Corso Garibaldi
a Cremona, la città racconta
la propria storia
di Ottavia Crapolicchio, Francesco Marelli,
Claudia Miglioli
26
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esoterico 1875-1911
di Domenico Nicolamarino
32
Focus Aziende
79
Ideazione luministica di piazza
Sant’Antonio, Locarno la città ideale
di Francesca Storaro
38
1861-2011
150° Anniversario Unità d’Italia
Il Collier della Mole illuminato
e la notte tricolore
Foto di Mattia Boero - Città di Torino
..
20 LUCE 1• 2011
LA LUCE DI MECHELEN
E DI ANVERSA
I Piani della luce delle due storiche cittadine delle Fiandre
di Susanna Antico
con la Luce
Progettare
1• 2011 LUCE 21
La prima parte di questo approfondimento dedicato
all’illuminazione urbana e in particolare all’impor-
tanza dei Piani della Luce era terminata sottolineando
la forte valenza culturale e sociale della luce.
Il Piano della Luce aiuta a coordinare insieme con gli
altri strumenti urbanistici l’immagine globale di una
città, piccola o grande che sia.
All’estero, più che in Italia, viene data un’attenzione
diversa a questo tipo di progettazione e in Europa la
Francia, con Lione, sicuramente gioca un ruolo di ri-
lievo. I francesi non sono gli unici ad avere una pas-
sione attenta per la luce pensata da specialisti: in
Belgio, ad esempio, sempre più membri delle ammi-
nistrazioni pubbliche sono consapevoli del valore e
dell’importanza della giusta illuminazione come uno
dei modi più strategici per pianificare e controllare il
territorio e le città moderne.
Queste ragioni rendono necessarie delle linee guida
per creare una maggiore omogeneità tra gli interventi
e per dare libertà di espressione all’interno di un con-
testo scenografico programmato. In Belgio da oltre
dieci anni sono stati realizzati, o sono in via di realiz-
zazione, una serie di massicci interventi di illumina-
zione. Le cittadine sono molto affascinanti, gli spazi
pubblici curati, viste le piccole dimensioni, permet-
tono un migliore controllo e una maggiore possibilità
di rendere più attraenti i percorsi su scala ridotta, per i
residenti e i visitatori. Il progettista si confronta con re-
22 LUCE 1• 2011
altà più omogenee e ben preparate, nelle quali è evi-
dente il controllo del territorio: viene data una partico-
lare attenzione a questioni ambientali e sociali, cardini
delle nuove società.Il piano della Luce in Belgio nasce
in seguito a un’esigenza spontanea non legislativa.
Parte infatti delle amministrazioni locali con lo scopo
principale di valorizzare il patrimonio artistico e am-
bientale. Il primo bando risale alla fine degli anni ’90
ed era estremamente scenografico e poco sensibile a
concetti come controllo delle potenze impegnate e
abbagliamento.
Si pensi alla città di Gent, dove una massiccia spetta-
colarizzazione del ricco patrimonio architettonico ha
creato una scenografia notturna di grande impatto ma
un disagio visivo e la perdita dell’atmosfera medievale
e romantica. A tutt’oggi nelle Fiandre ci si trova da-
vanti a città in cui il paesaggio urbano è fortemente di-
feso dai regolamenti edilizi, supportato da una
progettazione molto attenta ai dettagli e dove l’utilizzo
di materiali locali quali mattoni, marmi, basalti, graniti
o arenarie è molto caratterizzante. Il paesaggio urbano
risulta però “controllato” solo di giorno. La presenza
di sodio a bassa e alta pressione, con conseguente al-
terazione dei colori e l’altezza eccessiva delle sorgenti
che dominano la scena e la illuminano in maniera ge-
nerale e indistinta, cancellano spesso lo spazio perce-
pito nella scena diurna. Negli ultimi dieci anni molte
città si sono dotate o si stanno dotando di piani della
luce e la tendenza verso l’utilizzo di luce bianca e
verso la riduzione dei valori di illuminamento - se-
condo il recepimento della nuova normativa europea
13-201,2,3,4 - sono già evidenti.
In aggiunta a questo, negli ultimi cinque-sei anni, una
serie di “REG-acties” (ovvero di azioni volte a un con-
sumo energetico razionale e alla riduzione delle po-
tenze impegnate e di CO2) hanno reso il Piano della
Luce uno strumento più complesso, lo scopo del quale
è trovare una soluzione equilibrata rispetto ad esigenze
molto diverse tra loro. L’attuazione del Piano della
Luce presenta delle difficoltà nelle aree residenziali e
storiche, ovvero dove progetto e realizzazione richie-
dono un lavoro di tipo artigianale. Infatti, la gestione
degli impianti pubblici è di solito affidata a società che
ne gestiscono la progettazione, l’installazione e la ma-
nutenzione. Un catalogo di apparecchi preventiva-
mente approvato (in base a requisiti tecnici specifici
come semplicità di manutenzione, prestazioni fotome-
triche, stabilità dell’azienda) fa da base alle scelte.
All’interno di questo sistema la realizzazione di im-
pianti di illuminazione scenografica rimane complessa
e i risultati non sempre sono soddisfacenti.
La convenienza, la semplificazione della gestione
esterna con apparecchi precedentemente approvati
cade, non funziona laddove il posizionamento va ogni
volta verificato e dove il parco apparecchi approvato
risulta essere troppo ridotto, formalmente ed estetica-
mente poco adatto. Insorgono difficoltà di allaccio alla
rete pubblica di illuminazione.
La soluzione individuata dalle pubbliche amministra-
zioni è inserire nel bando di concorso i progetti da rea-
lizzare in seguito all’approvazione del Piano della
Luce. Questi vengono quindi portati a realizzazione
dallo stesso progettista del Piano della Luce che rimane
a disposizione in qualità di coordinatore per un nu-
mero di anni che variano dai 5 ai 10.
con la Luce
Progettare
1• 2011 LUCE 23
Il caso del Centro Storico di Mechelen
Mechelen è un tipico centro fiammingo; qui il tema
dello studio della luce ha il vantaggio di relazionarsi
con la compattezza dell’urbanizzazione, come fosse
una quercia parzialmente circondata dal fiume e, so-
prattutto, con il divieto di velocità veicolare superiore
ai 30 km/h. Nonostante i danni prodotti durante le ul-
time due grandi guerre, Mechelen ha molti tratti stori-
ci ancora conservati e si caratterizza per la grande at-
tività culturale e per un contesto sociale benestante.
La presenza del fiume Dijle che taglia orizzontalmen-
te il centro storico offre una serie di scorci scenografi-
ci molto suggestivi. La scena notturna di Mechelen è
ancora composta da un’illuminazione vecchia e nuo-
va insieme e in particolare alcuni luoghi avevano la
necessità di essere riprogettati con una maggiore at-
tenzione all’abbagliamento, al colore e all’impatto
formale dell’apparecchio: sia il paesaggio che il valo-
re del patrimonio monumentale hanno qui un’impor-
tanza sostanziale. Il concept globale si è fortemente
basato su un documento precedentemente approvato
dalla Pubblica Amministrazione della Città il Beel-
dkwaliteitsplan del centro storico, che contiene le li-
nee guida rispetto alle diverse sezioni stradali, ai ma-
teriali da utilizzare, alla gestione degli spazi di confi-
ne, all’arredo urbano, al colore e alla segnaletica. Il
documento, redatto particolarmente bene, ha per-
messo un rafforzamento delle strategie di governo
della città. Lo Studio di Susanna Antico ha costruito
su questo il concept globale, rafforzandolo e tradu-
cendolo in luce. Il centro storico è stato diviso in zo-
ne con esigenze di luce analoghe e organizzato in
modo che l’orientamento fosse istintivo, semplice e
che la bellezza dell’ambiente costruito venisse ade-
guatamente valorizzata. La pianificazione degli inter-
venti è avvenuta secondo una gerarchia stabilita prin-
cipalmente dalla parte politica. Il sistema di assi stori-
ci e radiali è stato semplificato e rafforzato in modo
da avere di giorno e di notte una luce che suggerisse
una direzione, un sistema di riferimento semplice e
efficace. Come accade dovunque, la stratificazione di
interventi più o meno recenti ha in parte condiziona-
to la scelta nelle diverse zone rispetto all’aspetto for-
male e al posizionamento degli apparecchi.
• Mappa di luce della città di Mechelen.
Superficie territorio: 2 Km2
Quantità di Punti luce: 2.154
Stato del Piano: Approvato
Progetti previsti nel Piano:
cinque di cui uno realizzato,
due in fase di realizzazione,
due in fase di progetto
Gruppo di lavoro: Arch. Su-
sanna Antico, Milano, in
qualità di Lighting Designer,
Technum Gent in qualità di
urbanisti e paesaggisti, Labo-
relec Brussel in qualità di
esperti di utilizzo razionale
dell’energia
Il caso del Comune di Anversa
Anversa sembra non appartenere al Belgio, nazione
che viene invece identificata con piccoli ponti, casette
in mattoni e una scala ridotta. Il porto di Anversa è il
terzo al mondo per estensione e traffico di merci e la
sua vastità domina l’intero territorio. L’impatto visivo
del porto che si estende per decine e decine di chilo-
metri a nord è impressionante.
C’è una forte presenza di verde e un’urbanistica estre-
mamente eterogenea, la città è percorsa da ampie ar-
terie di traffico multi-corsie, che se da un lato
facilitano lo spostamento ai locali, dall’altro confon-
dono il turista che abbandona l’affascinante centro
storico. Una città moderna come Anversa, con il suo
patrimonio, la sua cultura e storia, in grado di posi-
zionarsi come una città con una forte coscienza am-
bientale, permette di agire sulla qualità
dell’illuminato in maniera unica. Le linee guida del
Piano della Luce si muovono su due binari: il con-
trollo del paesaggio notturno e la riduzione in quello
diurno dell’impatto visivo delle infrastrutture neces-
saria all’impianto di illuminazione e una massiccia
REG-Actie che prevede
nel giro di tre anni la sostituzione di circa 8.500 punti
luce con potenza di 150W - la stratificazione degli
interventi e la presenza di enti con potere di decisione
autonomo rendono il lavoro estremamente com-
plesso. Nonostante la scala della città, la percezione
dello spazio è limitata dalla presenza di grossi alberi
che anche nei viali più larghi coprono le facciate e
dall’andamento curvo degli anelli stradali che se-
gnano l’evoluzione storica della città. Molti gli edifici
monumentali e i quartieri con caratteristiche molto
diverse l’uno dall’altro. Il punto forte a livello sceno-
grafico è la zona che costeggia la Schelda, lungo la
quale è in corso un progetto per incentivare le pas-
seggiate a piedi, in bicicletta e in barca.
Superficie territorio: 125
Km2
Quantità di Punti luce: cen-
tro 16.384 periferie 25.331
Stato del Piano: in corso
Progetti previsti nel Piano:
stesura di Progetto pilota e di-
sponibilità in qualità di con-
sulenti per cinque anni
dall’approvazione del Piano
Gruppo di lavoro: Arch. Su-
sanna Antico, Milano, in qua-
lità di Lighting Designer con
Giladi Associated, Brussel,
esperti in utilizzo razionale
dell’energia, Stramien bvba,
Anversa, in qualità di urbani-
sti e paesagisti• Mappa di Luce – Anversa.
con la Luce
Progettare
Susanna Antico, Studio Susanna Antico Lighting Design
24 LUCE 1• 2011

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  • 2. LUCE fondata da AIDI nel 1962 Direttore responsabile Silvano Oldani Direttore scientifico Paolo Soardo Comitato tecnico Sara Capellari, Laura Colombo, Stefania Dalla Torre, Ruggero Guanella, Paola Iacomussi, Claudio Liberatore, Marco Loro, Chiara Meschia, Eraldo Parma, Anna Pellegrino, Marco Pollice, Pierangelo Preti, Lorella Primavera, Margherita Suss, Corrado Terzi, Laura Vismara Segreteria di direzione Sarà Matano Organo ufficiale di AIDI Associazione Italiana di Illuminazione Via Monte Rosa 96, 20149 Milano Tel. 02 87390100 - fax 02 87390187 redazione@rivistaluce.it www.rivistaluce.it Direttore editoriale Emanuele Martinelli e.martinelli@gruppoitaliaenergia.it Coordinamento editoriale Mauro Bozzola m.bozzola@gruppoitaliaenergia.it Pubblicità Armando Claudi a.claudi@gruppoitaliaenergia.it Tel 347 2268908 Grafica Alessandro Tonet Stampa Tep, Arti Grafiche Gli articoli firmati esprimono solo l’opinione dell’autore e non impegnano nè l’AIDI, nè la redazione del bimestrale, le quali sono disponibili a riconoscere eventuali diritti d’autore per le immagini pubblicate, non avendone avuto la possibilità in precedenza. I manoscritti, anche se non pubblicati, non si restitu- iscono. Tutte le pubblicazioni su Luce avvengono senza eventuali protezioni di brevetti d’invenzione: inoltre i nomi delle merci, coperti da eventuale marchio registrato, vengono utilizzati senza tenerne conto. Registrata presso il Registro della Stampa del Tribunale di Milano al n. 77 del 25/2/1971. ISSN 1828-0560 Editoriale Luce ed efficienza energetica di Gianni Drisaldi 3 News ed Eventi Concorso di Idee AIDI 71 Libri: “Light Art in Italy 2010”. Un libro di Gisella Gellini e Francesco Murano 72 Il nuovo tool green gain: da un database le risposte per l’efficienza energetica 75 Un innovativo progetto di risparmio energetico per un importante gruppo cartario di Lorenza Bergamaschi 76 Terza Pagina Olografia, meraviglie e inganni della terza dimensione di Marcello Zagaria 6 Progettare con la Luce La luce di Mechelen e di Anversa di Susanna Antico 20 Innovazione Classificazione energetica degli impianti d’illuminazione stradale di Mario Bonomo 48 Illuminazione e luoghi di lavoro. Le ROA dal punto di vista illuminotecnico di Chiara Aghemo e Laura Blaso 52 Evoluzione tecnologica nell’illuminazione pubblica di Fernando Prono 61 RSE per l’illuminazione pubblica. Un supporto alle azioni di risparmio energetico di Roberto Menga 68 Scenari contemporanei Rivelazioni luminose di Giampietro Agostini di Jacqueline Ceresoli 14 Ecosostenibilità ed etica progettuale nell’illuminazione delle strutture socio-sanitarie di Franco Campioni 42 Molte diverse luci di Francesco Murano 73 L’illuminazione di Corso Garibaldi a Cremona, la città racconta la propria storia di Ottavia Crapolicchio, Francesco Marelli, Claudia Miglioli 26 Appunti luminosi. iurlionis, un viaggio esoterico 1875-1911 di Domenico Nicolamarino 32 Focus Aziende 79 Ideazione luministica di piazza Sant’Antonio, Locarno la città ideale di Francesca Storaro 38 1861-2011 150° Anniversario Unità d’Italia Il Collier della Mole illuminato e la notte tricolore Foto di Mattia Boero - Città di Torino ..
  • 3. 20 LUCE 1• 2011 LA LUCE DI MECHELEN E DI ANVERSA I Piani della luce delle due storiche cittadine delle Fiandre di Susanna Antico con la Luce Progettare
  • 4. 1• 2011 LUCE 21 La prima parte di questo approfondimento dedicato all’illuminazione urbana e in particolare all’impor- tanza dei Piani della Luce era terminata sottolineando la forte valenza culturale e sociale della luce. Il Piano della Luce aiuta a coordinare insieme con gli altri strumenti urbanistici l’immagine globale di una città, piccola o grande che sia. All’estero, più che in Italia, viene data un’attenzione diversa a questo tipo di progettazione e in Europa la Francia, con Lione, sicuramente gioca un ruolo di ri- lievo. I francesi non sono gli unici ad avere una pas- sione attenta per la luce pensata da specialisti: in Belgio, ad esempio, sempre più membri delle ammi- nistrazioni pubbliche sono consapevoli del valore e dell’importanza della giusta illuminazione come uno dei modi più strategici per pianificare e controllare il territorio e le città moderne. Queste ragioni rendono necessarie delle linee guida per creare una maggiore omogeneità tra gli interventi e per dare libertà di espressione all’interno di un con- testo scenografico programmato. In Belgio da oltre dieci anni sono stati realizzati, o sono in via di realiz- zazione, una serie di massicci interventi di illumina- zione. Le cittadine sono molto affascinanti, gli spazi pubblici curati, viste le piccole dimensioni, permet- tono un migliore controllo e una maggiore possibilità di rendere più attraenti i percorsi su scala ridotta, per i residenti e i visitatori. Il progettista si confronta con re-
  • 5. 22 LUCE 1• 2011 altà più omogenee e ben preparate, nelle quali è evi- dente il controllo del territorio: viene data una partico- lare attenzione a questioni ambientali e sociali, cardini delle nuove società.Il piano della Luce in Belgio nasce in seguito a un’esigenza spontanea non legislativa. Parte infatti delle amministrazioni locali con lo scopo principale di valorizzare il patrimonio artistico e am- bientale. Il primo bando risale alla fine degli anni ’90 ed era estremamente scenografico e poco sensibile a concetti come controllo delle potenze impegnate e abbagliamento. Si pensi alla città di Gent, dove una massiccia spetta- colarizzazione del ricco patrimonio architettonico ha creato una scenografia notturna di grande impatto ma un disagio visivo e la perdita dell’atmosfera medievale e romantica. A tutt’oggi nelle Fiandre ci si trova da- vanti a città in cui il paesaggio urbano è fortemente di- feso dai regolamenti edilizi, supportato da una progettazione molto attenta ai dettagli e dove l’utilizzo di materiali locali quali mattoni, marmi, basalti, graniti o arenarie è molto caratterizzante. Il paesaggio urbano risulta però “controllato” solo di giorno. La presenza di sodio a bassa e alta pressione, con conseguente al- terazione dei colori e l’altezza eccessiva delle sorgenti che dominano la scena e la illuminano in maniera ge- nerale e indistinta, cancellano spesso lo spazio perce- pito nella scena diurna. Negli ultimi dieci anni molte città si sono dotate o si stanno dotando di piani della luce e la tendenza verso l’utilizzo di luce bianca e verso la riduzione dei valori di illuminamento - se- condo il recepimento della nuova normativa europea 13-201,2,3,4 - sono già evidenti. In aggiunta a questo, negli ultimi cinque-sei anni, una serie di “REG-acties” (ovvero di azioni volte a un con- sumo energetico razionale e alla riduzione delle po- tenze impegnate e di CO2) hanno reso il Piano della Luce uno strumento più complesso, lo scopo del quale è trovare una soluzione equilibrata rispetto ad esigenze molto diverse tra loro. L’attuazione del Piano della Luce presenta delle difficoltà nelle aree residenziali e storiche, ovvero dove progetto e realizzazione richie- dono un lavoro di tipo artigianale. Infatti, la gestione degli impianti pubblici è di solito affidata a società che ne gestiscono la progettazione, l’installazione e la ma- nutenzione. Un catalogo di apparecchi preventiva- mente approvato (in base a requisiti tecnici specifici come semplicità di manutenzione, prestazioni fotome- triche, stabilità dell’azienda) fa da base alle scelte. All’interno di questo sistema la realizzazione di im- pianti di illuminazione scenografica rimane complessa e i risultati non sempre sono soddisfacenti. La convenienza, la semplificazione della gestione esterna con apparecchi precedentemente approvati cade, non funziona laddove il posizionamento va ogni volta verificato e dove il parco apparecchi approvato risulta essere troppo ridotto, formalmente ed estetica- mente poco adatto. Insorgono difficoltà di allaccio alla rete pubblica di illuminazione. La soluzione individuata dalle pubbliche amministra- zioni è inserire nel bando di concorso i progetti da rea- lizzare in seguito all’approvazione del Piano della Luce. Questi vengono quindi portati a realizzazione dallo stesso progettista del Piano della Luce che rimane a disposizione in qualità di coordinatore per un nu- mero di anni che variano dai 5 ai 10. con la Luce Progettare
  • 6. 1• 2011 LUCE 23 Il caso del Centro Storico di Mechelen Mechelen è un tipico centro fiammingo; qui il tema dello studio della luce ha il vantaggio di relazionarsi con la compattezza dell’urbanizzazione, come fosse una quercia parzialmente circondata dal fiume e, so- prattutto, con il divieto di velocità veicolare superiore ai 30 km/h. Nonostante i danni prodotti durante le ul- time due grandi guerre, Mechelen ha molti tratti stori- ci ancora conservati e si caratterizza per la grande at- tività culturale e per un contesto sociale benestante. La presenza del fiume Dijle che taglia orizzontalmen- te il centro storico offre una serie di scorci scenografi- ci molto suggestivi. La scena notturna di Mechelen è ancora composta da un’illuminazione vecchia e nuo- va insieme e in particolare alcuni luoghi avevano la necessità di essere riprogettati con una maggiore at- tenzione all’abbagliamento, al colore e all’impatto formale dell’apparecchio: sia il paesaggio che il valo- re del patrimonio monumentale hanno qui un’impor- tanza sostanziale. Il concept globale si è fortemente basato su un documento precedentemente approvato dalla Pubblica Amministrazione della Città il Beel- dkwaliteitsplan del centro storico, che contiene le li- nee guida rispetto alle diverse sezioni stradali, ai ma- teriali da utilizzare, alla gestione degli spazi di confi- ne, all’arredo urbano, al colore e alla segnaletica. Il documento, redatto particolarmente bene, ha per- messo un rafforzamento delle strategie di governo della città. Lo Studio di Susanna Antico ha costruito su questo il concept globale, rafforzandolo e tradu- cendolo in luce. Il centro storico è stato diviso in zo- ne con esigenze di luce analoghe e organizzato in modo che l’orientamento fosse istintivo, semplice e che la bellezza dell’ambiente costruito venisse ade- guatamente valorizzata. La pianificazione degli inter- venti è avvenuta secondo una gerarchia stabilita prin- cipalmente dalla parte politica. Il sistema di assi stori- ci e radiali è stato semplificato e rafforzato in modo da avere di giorno e di notte una luce che suggerisse una direzione, un sistema di riferimento semplice e efficace. Come accade dovunque, la stratificazione di interventi più o meno recenti ha in parte condiziona- to la scelta nelle diverse zone rispetto all’aspetto for- male e al posizionamento degli apparecchi. • Mappa di luce della città di Mechelen. Superficie territorio: 2 Km2 Quantità di Punti luce: 2.154 Stato del Piano: Approvato Progetti previsti nel Piano: cinque di cui uno realizzato, due in fase di realizzazione, due in fase di progetto Gruppo di lavoro: Arch. Su- sanna Antico, Milano, in qualità di Lighting Designer, Technum Gent in qualità di urbanisti e paesaggisti, Labo- relec Brussel in qualità di esperti di utilizzo razionale dell’energia
  • 7. Il caso del Comune di Anversa Anversa sembra non appartenere al Belgio, nazione che viene invece identificata con piccoli ponti, casette in mattoni e una scala ridotta. Il porto di Anversa è il terzo al mondo per estensione e traffico di merci e la sua vastità domina l’intero territorio. L’impatto visivo del porto che si estende per decine e decine di chilo- metri a nord è impressionante. C’è una forte presenza di verde e un’urbanistica estre- mamente eterogenea, la città è percorsa da ampie ar- terie di traffico multi-corsie, che se da un lato facilitano lo spostamento ai locali, dall’altro confon- dono il turista che abbandona l’affascinante centro storico. Una città moderna come Anversa, con il suo patrimonio, la sua cultura e storia, in grado di posi- zionarsi come una città con una forte coscienza am- bientale, permette di agire sulla qualità dell’illuminato in maniera unica. Le linee guida del Piano della Luce si muovono su due binari: il con- trollo del paesaggio notturno e la riduzione in quello diurno dell’impatto visivo delle infrastrutture neces- saria all’impianto di illuminazione e una massiccia REG-Actie che prevede nel giro di tre anni la sostituzione di circa 8.500 punti luce con potenza di 150W - la stratificazione degli interventi e la presenza di enti con potere di decisione autonomo rendono il lavoro estremamente com- plesso. Nonostante la scala della città, la percezione dello spazio è limitata dalla presenza di grossi alberi che anche nei viali più larghi coprono le facciate e dall’andamento curvo degli anelli stradali che se- gnano l’evoluzione storica della città. Molti gli edifici monumentali e i quartieri con caratteristiche molto diverse l’uno dall’altro. Il punto forte a livello sceno- grafico è la zona che costeggia la Schelda, lungo la quale è in corso un progetto per incentivare le pas- seggiate a piedi, in bicicletta e in barca. Superficie territorio: 125 Km2 Quantità di Punti luce: cen- tro 16.384 periferie 25.331 Stato del Piano: in corso Progetti previsti nel Piano: stesura di Progetto pilota e di- sponibilità in qualità di con- sulenti per cinque anni dall’approvazione del Piano Gruppo di lavoro: Arch. Su- sanna Antico, Milano, in qua- lità di Lighting Designer con Giladi Associated, Brussel, esperti in utilizzo razionale dell’energia, Stramien bvba, Anversa, in qualità di urbani- sti e paesagisti• Mappa di Luce – Anversa. con la Luce Progettare Susanna Antico, Studio Susanna Antico Lighting Design 24 LUCE 1• 2011