Le Centrali Operative Territoriali (COT). Come sarannoFranco Pesaresi
l Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) prevede nella “Missione sanità”, all’interno del progetto relativo al potenziamento delle cure domiciliari, l’attivazione di 600 Centrali Operative Territoriali. L'articolo offre una descrizione puntuale del funzionamento di queste strutture, volte a promuovere l’integrazione tra i diversi setting assistenziali e ne delinea le caratteristiche, i requisiti richiesti e le relazioni funzionali con gli altri servizi della rete, alla luce del Decreto Ministero della Salute 23 maggio 2022, n. 77.
L'articolo presenta il quadro nazionale di tutte le tipologie di residenza sanitaria assistenziale (RSA) previste dalle diverse regioni italiane. Chi non riuscisse a scarica il file su slideshare può provare, in subordine, al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
How PACE Layering bridges the GAP From Systems of Record to Systems of Engage...Jeff Shuey
How PACE Layering bridges the GAP From Systems of Record to Systems of Engagement. Pace Layering is a service mark of the Gartner Group.
This session was presented at the Microsoft SharePoint Conference in Las Vegas in Nov 2012 by Jeff Shuey (@jshuey) - If you have questions about the use case, the products or anything else please contact Jeff Shuey - details are included in the file.
L'integrazione sociosanitaria nelle Marche: l'U.O. SeSFranco Pesaresi
La presentazione delle caratteristiche della unità operativa sociale e sanitaria (U.O.SeS) nel quadro del modello di integrazione sociosanitaria delle Marche.
Una figura mancante nel panorama regionale. L'infermiere di Famiglia potrebbe essere l’anello di congiunzione mancante tra i medici di medicina generale ed il paziente per l’assistenza quotidiana. Un progetto ambizioso che offrirebbe servizi infermieristici domiciliari, una reperibilità 24 ore su 24, assistenza notturna e prelievi domiciliari con consegna e lettura referti adeguando il servizio alle esigenze caso per caso.
“Non si tratta solo di mera assistenza, di semplici punture o esecuzioni di manovre fini a se stesse . L' Infermiere di Famiglia potrebbe prendersi cura della persona ed essere, l’interfaccia tra ospedale e malato, tra medico e paziente, cercando di offrire sempre il meglio alle persone. Abbiamo gettato le basi per questo esperimento pioneristico e l’auspicio sarà quello di andare verso la direzione dell’ambulatorio infermieristico di riferimento, che ancora non esiste. Un infermiere di famiglia che affianchi il medico, una reale esigenza del nostro territorio”.
L’idea nasce proprio durante il corso di studi di Enza che coinvolge Francesco e Giuseppe, prendendo spunto da esperienze in altre regioni di Italia: Trentino, Emilia Romagna e Toscana. Mettendo a frutto tutto il sapere appreso negli anni, hanno valutato i reali bisogni del territorio.
“Siamo convinti che l’infermiere di comunità sia un importante tassello per costruire la sanità del futuro, attenta ai bisogni ed alle esigenze dei cittadini. L’infermiere è un professionista della salute che, in collaborazione con il Medico, può essere di aiuto alle famiglie che hanno bisogno di un sostegno assistenziale, educativo, riabilitativo in tempi in cui i tagli alla sanità hanno imposto la chiusura di molti ospedali, creando il sovraffollamento di quelli rimasti mettendo a serio rischio la garanzia dei LEA "livelli essenziali dell'assistenza". Siamo convinti che questa è una delle strade per potenziare la medicina di territorio aumentando il livello di efficacia del sistema sanitario”.
Questione lavorativa: come si sta tentando di comunicare le varie offerte lavorative ad una rete di medici specializzandi e specialisti, cosa dovrebbe essere fatto per implementare e migliorare il servizio offerto, proposte per l’ANMDO.
Le Centrali Operative Territoriali (COT). Come sarannoFranco Pesaresi
l Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) prevede nella “Missione sanità”, all’interno del progetto relativo al potenziamento delle cure domiciliari, l’attivazione di 600 Centrali Operative Territoriali. L'articolo offre una descrizione puntuale del funzionamento di queste strutture, volte a promuovere l’integrazione tra i diversi setting assistenziali e ne delinea le caratteristiche, i requisiti richiesti e le relazioni funzionali con gli altri servizi della rete, alla luce del Decreto Ministero della Salute 23 maggio 2022, n. 77.
L'articolo presenta il quadro nazionale di tutte le tipologie di residenza sanitaria assistenziale (RSA) previste dalle diverse regioni italiane. Chi non riuscisse a scarica il file su slideshare può provare, in subordine, al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
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L'integrazione sociosanitaria nelle Marche: l'U.O. SeSFranco Pesaresi
La presentazione delle caratteristiche della unità operativa sociale e sanitaria (U.O.SeS) nel quadro del modello di integrazione sociosanitaria delle Marche.
Una figura mancante nel panorama regionale. L'infermiere di Famiglia potrebbe essere l’anello di congiunzione mancante tra i medici di medicina generale ed il paziente per l’assistenza quotidiana. Un progetto ambizioso che offrirebbe servizi infermieristici domiciliari, una reperibilità 24 ore su 24, assistenza notturna e prelievi domiciliari con consegna e lettura referti adeguando il servizio alle esigenze caso per caso.
“Non si tratta solo di mera assistenza, di semplici punture o esecuzioni di manovre fini a se stesse . L' Infermiere di Famiglia potrebbe prendersi cura della persona ed essere, l’interfaccia tra ospedale e malato, tra medico e paziente, cercando di offrire sempre il meglio alle persone. Abbiamo gettato le basi per questo esperimento pioneristico e l’auspicio sarà quello di andare verso la direzione dell’ambulatorio infermieristico di riferimento, che ancora non esiste. Un infermiere di famiglia che affianchi il medico, una reale esigenza del nostro territorio”.
L’idea nasce proprio durante il corso di studi di Enza che coinvolge Francesco e Giuseppe, prendendo spunto da esperienze in altre regioni di Italia: Trentino, Emilia Romagna e Toscana. Mettendo a frutto tutto il sapere appreso negli anni, hanno valutato i reali bisogni del territorio.
“Siamo convinti che l’infermiere di comunità sia un importante tassello per costruire la sanità del futuro, attenta ai bisogni ed alle esigenze dei cittadini. L’infermiere è un professionista della salute che, in collaborazione con il Medico, può essere di aiuto alle famiglie che hanno bisogno di un sostegno assistenziale, educativo, riabilitativo in tempi in cui i tagli alla sanità hanno imposto la chiusura di molti ospedali, creando il sovraffollamento di quelli rimasti mettendo a serio rischio la garanzia dei LEA "livelli essenziali dell'assistenza". Siamo convinti che questa è una delle strade per potenziare la medicina di territorio aumentando il livello di efficacia del sistema sanitario”.
Questione lavorativa: come si sta tentando di comunicare le varie offerte lavorative ad una rete di medici specializzandi e specialisti, cosa dovrebbe essere fatto per implementare e migliorare il servizio offerto, proposte per l’ANMDO.
The FOUNDATION intends to implement the construction of a clinic-scientific-hospital of international and highly
specialized relief for several major types,
part of this FOUNDATION with attached
addition to housing activities and health
care, a scientific research center a nursing
school.
Importanza della comunicazione nella relazione medico cittadino. Comunicazione che deve essere insegnata durante il corso di laurea e applicata dai docenti che debbono fare, anche loro, corsi apposta. Meno medicine e ppiù comunicazione
L’esperienza del COVID sarà difficile da dimenticare, tanti sono stati gli avvenimenti che si sono susseguiti e che hanno cambiato sensibilmente il nostro modo di vivere e di lavorare. Il volume , attraverso il racconto dei protagonisti, i dati e una raccolta di immagini fotografiche, vuole esprimere in che modo l’ASST Rhodense ha dovuto e saputo far fronte a questo cambiamento. Come i professionisti hanno vissuto questa esperienza in prima persona, come l’organizzazione ha dovuto reinventare il proprio modo di operare, quali sono le tracce indelebili che rimarranno di questa esperienza e quali le prospettive future.
Questo libro è dedicato a tutte le persone che hanno collaborato e che sono a tutt’oggi impegnate nella gestione dell’emergenza sanitaria.
Per scaricare il libro gratuitamente cliccare sul titolo qui di seguito:
L’esperienza della ASST Rhodense durante la Pandemia da Sars-Cov-2
https://www.medicinanarrativa.eu/medicina-narrativa-istud/rassegna-stampa/lesperienza-della-asst-rhodense-durante-la-pandemia-da-sars-cov-2#form
L’abc della ventilazione meccanica non invasiva in urgenza.pdf.pdfSandro Zorzi
Condivido questo libro che la MCGraw Hill ha rilasciato gratuitamente per trattare i pazienti COVID19. Grazie agli autori, inoltre, per l'ottimo materiale didattico. Consiglio a tutti gli interessati la lettura.
Promuovere e sostenere il cambiamento in Sanità - un caso applicativoEttore Turra, CSPO
E’ proprio con l’obiettivo di promuovere e realizzare il miglioramento e l’innovazione organizzativa che APSS Trento, un’azienda sanitaria pubblica di 8000 dipendenti, ha introdotto al proprio interno dei metodi e delle strutture di Project e Change management.
Nel presentare l’esperienza svolta da APSS vengono affrontati tre temi:
- le ragioni principali dell’introduzione del Project e Change management (PcM) in un’azienda sanitaria pubblica, a partire dalle dinamiche del settore,
- i fattori critici di successo che è stato importante assicurare in modo da realizzare i benefici ricercati,
- come i modelli di PcM sono stati evoluti al mutare della situazione e del contesto organizzativo aziendale.
Ha sorpreso non poco la scelta del governo riguardo alla classificazione delle due province autonome di Trento e Bolzano nelle rispettive fasce di rischio. La classificazione dell’Alto Adige come zona rossa, se può essere giustificata dal punto di vista dei numeri del contagio, diventa inspiegabile se si confronta con la situazione trentina. I numeri soprattutto riguardo alla pressione sugli ospedali raccontano una realtà totalmente diversa.
Negli scorsi giorni tra le voci più autorevoli che hanno fatto notare questa discrepanza tra i numeri comunicati ufficialmente dalla PAT e la realtà dei fatti c’è quella del professor Davide Bassi (già rettore dell'università di Trento). A lui Azione ha chiesto dunque di illustrare i difetti del sistema trentino.
Da tempo chiediamo alla provincia una maggiore trasparenza nelle comunicazioni e coraggio nella presa di decisioni che, anche se impopolari, vanno nell’unica direzione che deve stare a cuore alla politica: il benessere dei cittadini.
Non si può pensare di tutelare l’economia con l’epidemia che dilaga. Non esistono questi trade-off. I Paesi che meglio hanno reagito alla questione sanitaria (Australia, Nuova Zelanda solo per fare degli esempi) sono anche quelli in cui l’economia ha subito il minor contraccolpo. Ignorare il problema, nascondendo (anche in buona fede o per incompetenza) i numeri non migliora la situazione né tantomeno garantisce un più rapido ritorno alla normalità. L’idea di poter convivere con il virus è pericolosa per tutte le conseguenze che comporta.
Di questi temi discuterà il professor Davide Bassi, insieme a Monia Zuntini, Mario Raffaelli, Massimiliano Mazzarella e Pietro Pallanch, in un evento online che sarà trasmesso sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Trentino in Azione il 24 Gennaio alle ore 20:30.
Come da spirito di Azione non solo saranno presentati i dati della situazione attuale ma a questi seguirà la presentazione di proposte concrete e attuabili per la tutela dei cittadini. Queste saranno poi illustrate alla Giunta provinciale con l’auspicio che siano rese immediatamente esecutive.
La rubrica 360° è dedicata all’analisi del Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 e nelle pagine successive troviamo numerosi articoli che interessano la professione medica e odontoiatrica.
1. Nuovo Modello Ospedale (Renzo Piano);
Martino Trapani
Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
2. Martino Trapani
Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
Nuovo modello Ospedale
Una Commissione di Studio istituita presso il Ministero
della Sanità dal Ministro Veronesi e diretta dall’Arch.
Renzo Piano ha operato dal luglio all’ottobre del 2000
per l’elaborazione di un “nuovo modello di ospedale
per acuti ad alto contenuto tecnologico e
assistenziale”
UMANIZZAZIONE Centralità della persona;
URBANITA’ Integrazione con il territorio e la città;
SOCIALITA’ Appartenenza e solidarietà;
ORGANIZZAZIONE Efficacia, efficienza e benessere percepito;
INTERATTIVITA’ Completezza e continuità assistenziale;
APPROPRIATEZZA Correttezza delle cure e dell’uso delle risorse;
AFFIDABILITA’ Sicurezza e tranquillità;
INNOVAZIONE Rinnovamento diagnostico, terapeutico, tecnologico, informatico;
RICERCA Impulso all’approfondimento intellettuale e clinico-scientifico;
FORMAZIONE Aggiornamento professionale e culturale;
Traduce in un prototipo ideale i dieci principi informatori individuati dalla
Commissione.
4. Martino Trapani
Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
Nuovo modello Ospedale
Nuovo modello di
ospedale
Renzo Piano
Pronto
soccorso
Parcheggio
Pronto
soccorsoParcheggio
dipendenti e
fornitori
Ingresso
Parcheggio
visitatori
5. Martino Trapani
Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
Nuovo modello Ospedale: Piano Terra
E’ il piano dell’accoglienza e dell’orientamento. Prevalgono le funzioni
aperte all’esterno con una dorsale centrale di circolazione (la Main
Street). Il cuore è il grande atrio su tre livelli.
6. Martino Trapani
Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
Nuovo modello Ospedale: Piano Primo
E’ il piano dell’integrazione tra le funzioni aperte all’esterno e quelle
interne (in giallo). Ha un nucleo centrale (in blu) di ambulatori e una
corona esterna (in azzurro) di Day Hospital a sottolineare lo sviluppo
sempre più accelerato delle prestazioni “di giorno”.
7. Martino Trapani
Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
Nuovo modello Ospedale: Piano Secondo
E’ il piano delle funzioni terapeutiche più rilevanti. Il sistema di
circolazione è anulare. Si organizza in diversi settori: le degenze
ordinaria e alberghiera in verde verso la città; blocchi operatori e
terapia intensiva (in blu) nella piastra ad alta tecnologia. I blocchi
operatori prevedono complessivamente 20 sale operatorie oltre alle 6
di Day Surgery e alle 6 sale di travaglio-parto.
8. Martino Trapani
Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
Nuovo modello Ospedale: Piano Terzo
Anche a questo piano prevalgono le funzioni interne con sistema di
circolazione anulare. Si organizza in due parti: le degenze ordinaria e
alberghiera in verde verso la città; gli studi medici organizzati per aree
dipartimentali con sale riunione, segreterie e biblioteche
specializzate (in arancione) e i laboratori di analisi (in blu).
9. Martino Trapani
Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
La progettazione organizzativa:
• Funzionamento organizzato in base ai processi di cura;
• Predefinizione dei percorsi di diagnosi e cura;
• Approccio funzional-strutturale;
• Modularità (standardizzazione);
• Centralizzazione dei servizi comuni;
• Informatizzazione elevata e integrata;
• Utilizzo appropriato delle moderne tecnologie;
• Valutazione e miglioramento continuo della qualità;
10. Martino Trapani
Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
La progettazione organizzativa:
• Alta capacità e complessità di prestazioni con appropriato
dimensionamento delle aree di degenza;
• Alta qualità e articolazione in diversi gradi di intensità e
specificità di assistenza delle degenze;
• Degenze non assegnate per specialità ma per Dipartimento;
• Contenimento del tempo medio di ricovero;
• Sviluppo delle prestazioni in ambulatorio e diurne (Day
Hospital e Day-Surgery);
• Integrazione dei percorsi per la continuità assistenziale;
11. Martino Trapani
Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
L’ organizzazione per processi:
• Viene superato il concetto di “reparto” tradizionale: le
funzioni specifiche non sono più legate alla peculiarità delle
singole discipline specialistiche;
• I percorsi sono realizzati in settori di assistenza il più
possibile comuni e contigui;
• I processi di diagnosi e cura per il singolo paziente seguono
piani di cura integrati attraverso i vari servizi;
• Degenze, sale operatorie, laboratori, ambulatori, servizi
speciali di diagnosi e cura ecc. sono il più possibile
centralizzati e utilizzabili da molteplici
professionalità;
12. Martino Trapani
Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
Ristrutturazione degli Ospedali
“L’Ospedale italiano del futuro sarà “a
misura d'uomo”. Né troppo grande né troppo
piccolo, ma con "dimensioni medie per
renderlo più umano e per poterlo controllare
meglio dal punto di vista dell'efficienza e
degli sprechi”
Ministro Livia Turco, 6/9/2006
13. Martino Trapani
Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
Processo di ammodernamento
Mettere mano agli ospedali dal punto di vista
alberghiero Diffondere le funzioni di emergenza e
urgenza sul territorio Costruire l'alta specialità e
fare in modo che sia in rete Altro 'sogno nel
cassetto' è "l'ospedale a casa”.
Si sta valutando, tra l’altro, la possibilità di
riprendere il progetto di “ospedale modello” avviato
dall’ex Ministro Veronesi nel 2000.
Ministro Livia Turco, 6/9/2006
21. Martino Trapani
Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
Nuovo Ospedale Garbagnate
Breve descrizione del Servizio
Psichiatria
DH Oncologico
Day surgery
Day hospital
Medicina generale
Neurologia
Pneumologia
Pediatria
Nido
Ostetricia e Ginecologia
Riabilitazione neurologica
Riabilitazione generale e geriatrica
Riabilitazione ortopedica e vascolare
Ortopedia
Cure palliative
Medicina del dolore
Blocco operatorio
Terapia intensiva
Unità coronarica
Cardiologia
Chirurgia generale
Chirurgia vascolare
Urologia
Otorinolaringoiatra
Nefrologia
Dialisi
Servizio immuno emotrasfusionale
Anatomia patologica
Laboratorio analisi
Morgue
Diagnostica
Pronto soccorso
Endoscopia
Sterilizzazione
22. Martino Trapani
Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
Nuovo Ospedale Garbagnate
Breve descrizione del Servizio
Principali numeri della struttura
51 ambulatori;
60 posti letto Day Hospital – Day surgery;
7 sale operatorie;
13 posti letto Terapia intensiva;
16 posti letto Dialisi;
25 culle nido di cui 3 incubatrici;
Caratteristiche principali
Numero letti 559
Area di intervento 130.000 mq
Sup. lorda interna 56.000 mq
Sup. coperta 16.587 mq
Sup. parcheggio 13.600 mq
Sup. lorda totale 97.859 mq
Area parcheggio 28.132 mq
Interrati 24.832 mq
Livello 0 3.300 mq
Posti auto 1.001
Posti dipendenti 674
Posti utenti 327
Area verde 38.716 mq
23. Martino Trapani
Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
Nuovo Ospedale Garbagnate
559 Numero letti Ospedalieri, così distribuiti:
Degenze ordinarie mediche – 160 posti letto;
Degenze ordinarie chirurgiche – 125 posti letto;
Terapie intensive 13 posti letto;
Degenze ordinarie di Riabilitazione – 78 posti letto;
Degenze ordinarie di Psichiatria – 16 posti letto;
Degenze ordinarie Materno Infantile – 51 posti letto;
Degenze Hospice – 17 posti letto;
Degenze di Day Hospital mediche e chirurgiche – 58 posti letto;
Degenze di Dialisi – 16 posti letto;
Nido – 25 culle;
31. Martino Trapani
Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
Nuovo Ospedale Garbagnate: AGV
AGV – Automated Guided Vehicle
È un Sistema di trasporto che impiega veicoli autoguidati capaci di
muoversi senza l’ausilio di un operatore all’interno delle strutture
ospedaliere, secondo un percorso prestabilito grazie alla memorizzazione
di mappe.
La navigazione avviene grazie alla scansione laser e non richiede
l’installazione di apparecchiature a terra, a parete o a soffitto, consentendo
allo stesso tempo la massima libertà nella modifica dei percorsi.