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DEFINIZIONE DI MANAGEMENT ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
PROBLEMI  DI  MANAGEMENT OPERATORI  DELLE PROFESSIONI  SANITARIE PERCHE’ ? ? CULTURA  AZIENDALE
AZIENDALIZZAZIONE DELLE STRUTTURE SANITARIE RIFORMA SANITARIA Dlgs 502/92 e 517/93 e succ.
NUOVA NORMATIVA INTRODUCE IL CONCETTO DI RESPONSABILITA’ GESTIONALE
RESPONSABILITA’ GESTIONALE RESPONSABILITA’  PER RISULTATI - SPECIFICA DELLA DIRIGENZA ESSA SI FONDA NON SULLA MANCATA VIOLAZIONE DOLOSA O COLPOSA DEI DOVERI DI UFFICIO (tale ambito riguarda altri tipi di responsabilità: penale, civile, amministrativa)  MA SULLA IDONEITA’ E SULLA CAPACITA’ DEI DIRIGENTI  A CONSEGUIRE  RISULTATI  ADEGUATI  AI  COMPITI  LORO  AFFIDATI con  CONSEGUENTI  IMPLICAZIONI:   -  SUL BUON ANDAMENTO DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA -  SULLA CONCRETA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI ASSUNTI DALLA  DIREZIONE  AZIENDALE IN SEDE DI  PROGRAMMAZIONE DELLE SUE ATTIVITA’
PERCHE’ ANCHE  GLI OPERATORI DELLE PROFESSIONI SANITARIE ? PROBLEMI DI MANAGEMENT CULTURA  AZIENDALE ?
LE NUOVE FIGURE PROFESSIONALI SANITARIE MINISTERO DELLA SANITA‘ DECRETO 29 marzo 2001 Oggetto: Definizione delle figure professionali di cui all'art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, da includere nelle fattispecie previste dagli articoli 1, 2, 3 e 4, della legge 10 agosto 2000, n. 251 (art. 6, comma 1, legge n. 251/2000). "professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica", "professioni sanitarie riabilitative", "professioni tecnico-sanitarie“,  "professioni tecniche della prevenzione“.
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LA RIFORMA DELLE PROFESSIONI SANITARIE Legge 251/00  " Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonchè della professione ostetrica “ (Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 208 del 6 settembre 2000)  ...... Da oggi è prevista anche la possibilità di una laurea che –unita alla legge – costituirà una opportunità per i giovani di inserirsi nel mondo del lavoro e per avere possibilità reali  di dirigere i servizi infermieristici  negli ospedali, sancendo definitivamente la professionalità di questi operatori, che non saranno più un comparto alle dipendenze di quello dei medici. Il provvedimento fa seguito ad una prima legge, la n° 42 del 26 febbraio del 1999 che per prima affermava l’autonomia delle professioni sanitarie, completando e riqualificando il percorso formativo e  aprendo di fatto le  porte di accesso alla dirigenza. ...... Il primo intervento normativo dedicato a queste categorie (l. n° 42 del 26 febbraio 1999), ha permesso di superare l’antiquata visione ancillare del ruolo di questi professionisti, di  abbandonare il vecchio mansionario , di restituire piena autonomia e responsabilità nello svolgimento del loro lavoro. Ad infermieri, ostetrici, terapisti, riabilitatori, tecnici, operatori della prevenzione, nel pieno rispetto delle competenze mediche, è stata riconosciuta una professionalità specifica e distinta con il risultato, tra l’altro, di potenziare e sviluppare i servizi di cura e di assistenza al paziente e i servizi di prevenzione.
LEGGE  42 /1999 PROFESSIONE AUSILIARIA PROFESSIONE SANITARIA MANSIONARIO AUTONOMIA OPERATIVA TRASFORMAZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE
LEGGE n° 251 10 agosto 2000,  DECRETO INTERMINISTERIALE 2 aprile 2001 ……  gli  operatori delle professioni sanitarie   svolgono con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia  della salute individuale e collettiva,  espletando le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali nonché dagli specifici codici deontologici ed utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell'assistenza …….
LEGGE n°   43   1 febbraio  2006,   LEGGE n°  189   17 Ottobre 2007,  ISTITUZIONE DEGLI ORDINI DELLE PROFESSIONI SANITARIE   ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
DPCM 25 Gennaio 2008   ,  DISCIPLINA PER L'ACCESSO ALLA QUALIFICA  UNICA DI DIRIGENTE DELLE PROFESSIONI SANITARIE   ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO AREA DIRIGENZA SANITARIA, PROFESSIONALE, TECNICA E AMMINISTRATIVA DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE PARTE NORMATIVA QUADRIENNIO 2006 – 2009 E PARTE ECONOMICA BIENNIO 2006-2007  TITOLO IV  DIRIGENZA DELLE PROFESSIONI SANITARIE INFERMIERISTICHE, TECNICHE, DELLA RIABILITAZIONE, DELLA PREVENZIONE E DELLA PROFESSIONE OSTETRICA Art. 8  Entrata a regime dell’istituzione della qualifica unica di dirigente delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e della professione ostetrica
SCENARIO PRECEDENTE PAZIENTE MEDICO INFERMIERE OSTETRICA OP. SOCIALE AUSILIARIO ALTRE  PROFESSIONI SANITARIE
SITUAZIONE RAPPRESENTATA DALLA NORMATIVA VIGENTE PAZIENTE MEDICO INFERMIERE PSICOLOGO OP. SOCIALE ALTRE PROFESSIONI SANITARIE AUTONOME
NELLE STRUTTURE SANITARIE VANNO RICONOSCIUTE E TIPIZZATE LINEE DI ATTIVITA’ ASSISTENZIALE  AFFERENTI ALLE DIVERSE PROFESSIONALITA’ DOTATE DI SPECIFICITA’ ED AUTONOMIA TRA LORO FORTEMENTE E DINAMICAMENTE  INTEGRATE AL FINE DI GARANTIRE AL PAZIENTE PRESTAZIONI APPROPRIATE, TEMPESTIVE, QUANTITATIVAMENTE E QUALITATIVAMENTE SODDISFACENTI
LINEE DI ATTIVITA’ ASSISTENZIALE  ASSISTENZA MEDICA ASSISTENZA  INFERMIERISTICA ASSISTENZA  PSICOLOGICA ASSISTENZA  SOCIALE ASSISTENZA  ALBERGHIERA PAZIENTE
AZIENDALIZZAZIONE DELLE STRUTTURE SANITARIE RIFORMA SANITARIA Dlgs 502/92 e 517/93 e succ.
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[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],(FINANZIAMENTO PER QUOTA  CAPITARIA)
FLUSSO DEL FINANZIAMENTO DEL SSN   (2) AZIENDE SANITARIE LOCALI   AZIENDE  CASE di CURA OSPEDALIERE  ACCREDITATE ( FINANZIAMENTO  PER PRESTAZIONI EROGATE) AO e CdC - PRESTAZIONI EROGABILI   RICOVERI  ....................................  tariffa DRG PRESTAZIONI AMBULATORIALI  ......  tariffa NOMENCLATORE NAZIONALE
I MECCANISMI DI FINANZIAMENTO DEL SSN INTRODOTTI DAL FEDERALISMO FISCALE   CON IL D.L.VO 56/2000 CESSANO, A DECORRERE DALL’ANNO 2001, ALCUNI TRASFERIMENTI ERARIALI DALLO STATO ALLE REGIONI,  TRA CUI IL FONDO SANITARIO NAZIONALE. Dal “Supplemento ordinario al  «Bollettino Ufficiale» Regione Umbria” -  serie generale - n. 36 del 27 agosto 2003
I MECCANISMI DI FINANZIAMENTO DEL SSN INTRODOTTI DAL FEDERALISMO FISCALE   I trasferimenti erariali soppressi sono stati compensati con: • l’aumento dell’addizionale IRPEF , le cui aliquote minima e massima vengono portate rispettivamente da 0,5 per cento a 0,9 per cento e da 1 per cento a 1,4 per cento; • l’aumento della compartecipazione regionale all’accisa sulla benzina , il cui importo viene aumentato da 242 a 250 lire per litro di benzina venduta; • l’istituzione della compartecipazione regionale all’IVA  (inizialmente il 25,7 per cento, poi portata al 38,55 per cento dal d.p.c.m. 17 maggio 2001).
I MECCANISMI DI FINANZIAMENTO DEL SSN INTRODOTTI DAL FEDERALISMO FISCALE   ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
I MECCANISMI DI FINANZIAMENTO DEL SSN  INTRODOTTI DAL FEDERALISMO FISCALE   Il Fondo Perequativo Nazionale è stato istituito per garantire a tutte le regioni la copertura del proprio fabbisogno per l’assistenza sanitaria.  La perequazione avviene con il gettito della compartecipazione all’IVA: si valuta da un lato quale sia la quota di IVA di spettanza regionale in base alla media dei consumi delle famiglie registrati negli ultimi tre anni in ogni regione, dall’altro si stabilisce quale sia la quota di IVA che serve a pareggiare il fabbisogno negoziato tra Stato e Regioni, considerate le entrate regionali per IRAP, addizionale IRPEF (in base ai residenti), compartecipazione all’accisa sulla benzina, entrate proprie delle aziende sanitarie e mobilità sanitaria extraregionale.
I MECCANISMI DI FINANZIAMENTO DEL SSN INTRODOTTI DAL FEDERALISMO FISCALE   L’accordo dell’8 agosto rende attivo tale schema di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale, stabilendo la contestualità fra definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e determinazione del fabbisogno finanziario, quest’ultimo inteso come tetto invalicabile delle assegnazioni di risorse pubbliche statali alle Regioni per assicurare ai propri cittadini le prestazioni previste dai LEA.
I MECCANISMI DI FINANZIAMENTO DEL SSN INTRODOTTI DAL FEDERALISMO FISCALE   Nel caso di superamento del limite di spesa fissato, le Regioni devono integrare il finanziamento ricorrendo all’imposizione di tasse, alla introduzione di ticket o all’adozione di altre misure di razionalizzazione idonee a recuperare nel corso dell’esercizio successivo lo scarto fra risorse assegnate e fabbisogno effettivo.
REGIONE finanziamento per QUOTA  CAPITARIA AZIENDE SANITARIE LOCALI  finanziamento sulla base delle prestazioni acquistate  AZIENDE OSPEDALIERE CASE di CURA ACCREDITATE AO e CdC - PRESTAZIONI EROGABILI   RICOVERI  ....................................  tariffa DRG PRESTAZIONI AMBULATORIALI  ......  tariffa NOMENCLATORE NAZIONALE
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
LE 6 PARTI FONDAMENTALI DELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE SECONDO H. MINTZBERG IDEOLOGIA VERTICE STRATEGICO GRUPPO  DIRIGENTE  INTERMEDIO  T E C N O S T R U T T U R A S U P P O R T O NUCLEO OPERATIVO
IDEOLOGIA VERTICE STRATEGICO TRADIZIONI, NORME  E VALORI CHE CARATTERIZZANO L’ORGANIZZAZIONE (MISSIONE) COLORO CHE DETENGONO IL MASSIMO POTERE DECISIONALE  (DIRETTORE GENERALE, AMMINISTRATIVO, SANITARIO)
T E C N O S T R U T T U R A TECNICI CHE CONTRIBUISCONO AD OTTIMIZZARE IL PROCESSO OPERATIVO CON ATTIVITA’ DI PROGETTAZIONE O DI CONTROLLO E VALUTAZIONE  CHE INFLUENZANO LE FUNZIONI SVOLTE DAL NUCLEO OPERATIVO O FORNISCONO SUPPORTO ALLE DECISIONI STRATEGICHE (STAFF, NAV)
NUCLEI DI OPERATORI CHE SVOLGONO FUNZIONI SPECIALIZZATE NON IMPORTANTI PER LO SVILUPPO DEL PROCESSO OPERATIVO MA INDISPENSABILI PER LA SOPRAVVIVENZA DELL’AZIENDA (SERVIZI AMMINISTRATIVI)  S U P P O R T O
GRUPPO  DIRIGENTE  INTERMEDIO  RAPPRESENTATO DAL LIVELLO CUI E’ AFFIDATA LA RESPONSABILITA’ DEL COORDINAMENTO TRA IL VERTICE STRATEGICO ED IL NUCLEO OPERATIVO)  (RESPONSABILI DI STRUTTURE OPERATIVE)
NUCLEO OPERATIVO COLORO CHE SVOLGONO L’ATTIVITA’ FONDAMENTALE DI PRODUZIONE DEI BENI E DEI SERVIZI CHE CARATTERIZZANO L’AZIENDA (STRUTTURE OPERATIVE)
IDEOLOGIA VERTICE STRATEGICO GRUPPO  DIRIGENTE  INTERMEDIO  T E C N O S T R U T T U R A S U P P O R T O NUCLEO OPERATIVO
ORGANIGRAMMA  RAPPRESENTAZIONE GRAFICA (SCHEMA)  DELLA STRUTTURA AZIENDALE,  DEI RAPPORTI GERARCHICI,  DEGLI ASPETTI ORGANIZZATIVAMENTE RILEVANTI  DELLE FUNZIONI, DELLE ATTIVITA’  E DELLE LORO RECIPROCHE RELAZIONI
AZIENDA SANITARIA LOCALE  ESEMPIO di ORGANIGRAMMA (1 di 4) DIREZIONE STRATEGICA  SERVIZI DI STAFF SERVIZI DI SUPPORTO STRUTTURE OPERATIVE OSPEDALIERE (OSPEDALI A GESTIONE DIRETTA) STRUTTURE OPERATIVE DISTRETTUALI STRUTTURE OPERATIVE DI AREA CENTRALE Ospedale 1  Ospedale 2  Ospedale 3  Dip. di Prevenzione  Dip. di Salute Mentale  Dip. delle Dipendenze  Dip. del Farmaco  Dip. delle Dipendenze  Dip. Materno Infantile  Serv. Di Medicina Legale  Distretto 1  Distretto 2  Distretto 3  Dip. Emergenza Acc.
Responsabile Gestionale Ospedali Dipartimento  Servizi Biomedici Dipartimento  Medico Dipartimento  Chirurgico Dipartimento  Immagini Dipartimento  Emergenza Accettazione (componente ospedaliera) Dipartimento  Materno Infantile (componente ospedaliera) DIREZIONE STRATEGICA  AZIENDA SANITARIA LOCALE  ESEMPIO di ORGANIGRAMMA (2 di 4) Servizio Infermieristico
Responsabile Gestionale Ospedali Str.S.Dip. Allergologia Responsabile Dipartimento Medico U.O. Oncologia U.O. Cardiologia Str.S.Dip.Gastroenterologia  U.O. Malattie Infettive DIREZIONE STRATEGICA  AZIENDA SANITARIA LOCALE  ESEMPIO di ORGANIGRAMMA (3 di 4) U.O. Medicina Servizio Infermieristico
Responsabile Distretto 1 U.O. Riabilitazione Territoriale UCAD U.O. Cure domiciliari ed Assistenza Residenziale Str. S. Distr. Odontoiatria Territoriale U.O. Consultoriale DIREZIONE STRATEGICA  AZIENDA SANITARIA LOCALE  ESEMPIO di ORGANIGRAMMA (4 di 4) Servizio Infermieristico
ATTO AZIENDALE DLgs 229/99 Art. 3 comma 1 bis organizzazione e funzionamento aziendale
Art. 3 (Modificazioni all'articolo 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502) 1. Il comma 1 dell'articolo 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, e' sostituito dai seguenti: "1. Le regioni, attraverso le unita' sanitarie locali, assicurano i livelli essenziali di assistenza di cui all'articolo 1, avvalendosi anche delle aziende di cui all'articolo 4. 1- bis . In funzione del perseguimento dei loro fini istituzionali, le unita' sanitarie locali si costituiscono in aziende con personalita' giuridica pubblica e autonomia imprenditoriale; la loro organizzazione e funzionamento sono disciplinati con atto aziendale di diritto privato, nel rispetto dei principi e criteri stabiliti con la legge regionale di cui all'articolo 2, comma 2- sexies . L'atto aziendale individua le strutture operative dotate di autonomia gestionale o tecnico-professionale, soggette a rendicontazione analitica. 1- ter . Le aziende di cui ai commi 1 e 1- bis  informano la propria attivita' a criteri di efficacia, efficienza ed economicita' e sono tenute al rispetto del vincolo di bilancio, attraverso l'equilibrio di costi e ricavi, compresi i trasferimenti di risorse finanziarie. Agiscono mediante atti di diritto privato. I contratti di fornitura di beni e servizi, il cui valore sia inferiore a quello stabilito dalla normativa comunitaria in materia, sono appaltati o contrattati direttamente secondo le norme di diritto privato indicate nell'atto aziendale di cui al comma 1- bis . 1- quater . Sono organi dell'azienda il direttore generale e il collegio sindacale. Il direttore generale adotta l'atto aziendale di cui al comma 1- bis ; e' responsabile della gestione complessiva e nomina i responsabili delle strutture operative dell'azienda. Il direttore generale e' coadiuvato, nell'esercizio delle proprie funzioni, dal direttore amministrativo e dal direttore sanitario. Le regioni disciplinano forme e modalita' per la direzione e il coordinamento delle attivita' sociosanitarie a elevata integrazione sanitaria. Il direttore generale si avvale del Collegio di direzione di cui all'articolo 17 per le attivita' ivi indicate. 1- quinquies . Il direttore amministrativo e il direttore sanitario sono nominati dal direttore generale . Essi partecipano, unitamente al direttore generale, che ne ha la responsabilita', alla direzione dell'azienda, assumono diretta responsabilita' delle funzioni attribuite alla loro competenza e concorrono, con la formulazione di proposte e di pareri, alla formazione delle decisioni della direzione generale.". DLgs 229/99
Art. 3 (Modificazioni all'articolo 3 del decreto legislativo  30 dicembre 1992, n. 502) ……………  Comma 1- bis .   In funzione del perseguimento dei loro fini istituzionali, le unita' sanitarie locali si costituiscono  in aziende con personalita' giuridica pubblica e autonomia imprenditoriale ;  la loro organizzazione e funzionamento sono disciplinati con  atto aziendale   di diritto privato   …………………. L'atto aziendale   individua le strutture operative dotate di autonomia gestionale o tecnico-professionale, soggette a rendicontazione analitica . DLgs 229/99
ATTIVITA’ GESTIONALE E CONTROLLO  DI  GESTIONE
OBIETTIVI STRATEGICI AZIENDALI OBIETTIVI DI STRUTTURA OBIETTIVI DI UNITA’ OPERATIVA PIANIFICAZIONE STRATEGICA AZIENDALE PROGRAMMAZIONE BUDGET OBIETTIVI +  RISORSE LIVELLI  DELL’ATTIVITA’ GESTIONALE FASE LIVELLO DIREZIONE AZIENDALE DIREZIONE AZIENDALE  + DIREZIONI DI STRUTTURA DIPARTIMENTI  e/o UNITA’  OPERATIVE CONTROLLO DI  GESTIONE
CONTROLLO DI GESTIONE INSIEME DI ATTIVITA’  INTERNE ALL’ORGANIZZAZIONE CON LE QUALI LA DIREZIONE AZIENDALE SI ACCERTA, AI VARI LIVELLI, CHE LA CONDUZIONE DELLE ATTIVITA’ SI STIA SVOLGENDO  SECONDO GLI OBIETTIVI, LE STRATEGIE, LE POLITICHE ED I PIANI PRESTABILITI  (IN MODO EFFICACE ED EFFICIENTE).
EFFICACIA OBIETTIVI RAGGIUNTI (obiettivo parziale, output) OBIETTIVI PRESTABILITI (obiettivo totale, outcome) EFFICIENZA OBIETTIVI RAGGIUNTI (obiettivo parziale, output) RISORSE IMPEGNATE (input)
RENDIMENTO OBIETTIVI RAGGIUNTI (output) OBIETTIVI PRESTABILITI (outcome) OBIETTIVI RAGGIUNTI (output) RISORSE IMPEGNATE (input) EFFICIENZA EFFICACIA
UN SISTEMA SANITARIO IDEALE DEVE ESSERE  NE’ SOLO EFFICACE NE’ SOLO EFFICIENTE  MA DEVE OFFRIRE UNA GIUSTA COMBINAZIONE TRA EFFICACIA ED EFFICIENZA
FASI DEL CONTROLLO DI GESTIONE ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
BUDGET STRUMENTO  GESTIONALE = ELEMENTI DEL BUDGET OBIETTIVI RISORSE
PROCESSO DI BUDGET SI DECIDE QUALI OBIETTIVI RAGGIUNGERE IN UN DETERMINATO PERIODO; SI STABILISCE QUALI E QUANTE RISORSE IMPEGNARE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEI SUDDETTI OBIETTIVI; SI CONTROLLA PERIODICAMENTE IL GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI E L’ENTITA’ DEL CONSUMO DELLE RISORSE. CONTABILITA’ ANALITICA
CONTABILITA’ ANALITICA = COMPLESSO DI RILEVAZIONI SISTEMATICHE E  PERIODICHE VOLTE ALLA DETERMINAZIONE DEI  COSTI SOSTENUTI E DEI  RICAVI REALIZZATI DALLE STRUTTURE AZIENDALI
CONTABILITA’ ANALITICA ELEMENTI FONDAMENTALI  PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA DI CONTABILITA’ ANALITICA SONO: - IL PIANO AZIENDALE DEI CENTRI DI RESPONSABILITA’ E DEI CENTRI DI COSTO; - IL PIANO AZIENDALE DEI FATTORI PRODUTTIVI; - L’IDENTIFICAZIONE DEI PRODOTTI AZIENDALI E DEL LORO VALORE REALE O CONVENZIONALE.
CENTRO DI RESPONSABILITA’ GRUPPO DI PERSONE CHE OPERANO PER RAGGIUNGERE UN DETERMINATO OBIETTIVO SOTTO LA DIREZIONE DI UN  RESPONSABILE
UN  CENTRO DI RESPONSABILITA’ E’ COSTITUITO DA UNO O PIU’ CENTRI DI COSTO
CENTRO DI COSTO = UNITA’ AZIENDALE ELEMENTARE CHE SVOLGE UNA SPECIFICA ATTIVITA’ SOTTO IL CONTROLLO DI UN  RESPONSABILE. AD ESSA E’ POSSIBILE ATTRIBUIRE IN  MODO COMPLETO ED ESCLUSIVO I COSTI  DEI  FATTORI PRODUTTIVI   IMPIEGATI
CENTRO DI RESPONSABILITA’ (es.: Unità Operativa Ospedaliera) CENTRO DI COSTO 1 CENTRO DI COSTO 2 DEGENZA RICOVERI ORDINARI DAY HOSPITAL O DAY SURGERY CENTRO DI COSTO 3 AMBULATORI CENTRO DI COSTO 4 CONSULENZE INTERNE
FATTORI  PRODUTTIVI = OGNI ELEMENTO, CON UN  VALORE ECONOMICO, IMPIEGATO NELLO SVOLGIMENTO DI UN’ATTIVITA’  E CHE QUINDI  CONCORRE ALLA FORMAZIONE DEL COSTO DI PRODUZIONE
FATTORI  PRODUTTIVI BENI SANITARI  BENI NON SANITARI  PERSONALE  MANUTENZIONI E RIPARAZIONI AMMORTAMENTI SERVIZI APPALTATI
FATTORI  PRODUTTIVI  1 BENI SANITARI  PRODOTTI FARMACEUTICI MATERIALI DIAGNOSTICI PRESIDI MEDICO-CHIRURGICI MATERIALE PROTESICO E PER EMODIALISI ecc.
FATTORI  PRODUTTIVI  2 BENI  NON SANITARI  PRODOTTI ALIMENTARI MATERIALE GUARDAROBA  E  CONVIVENZA ecc.
FATTORI  PRODUTTIVI  3 PERSONALE  DIRIGENZA COMPARTO VOCI FISSE VOCI VARIABILI VOCI FISSE VOCI VARIABILI
PRODOTTI -  PRESTAZIONI IN REGIME DI RICOVERO -  PRESTAZIONI AMBULATORIALI SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE: DRG  SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE: NOMENCLATORE-TARIFFARIO Per ogni Centro di Responsabilità – Centro di Costo è indispensabile individuare il  listino dei prodotti
SISTEMA DEI DRG SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DELLE PRESTAZIONI OSPEDALIERE IN  REGIME DI RICOVERO , FONDATO SUL PRINCIPIO DI ATTRIBUZIONE DEI PAZIENTI A CLASSI OMOGENEE RISPETTO A CARATTERISTICHE CLINICHE ED ASSISTENZIALI E QUINDI  OMOGENEE  ANCHE RISPETTO AI PROFILI DI TRATTAMENTO ED ALLE  RISORSE CONSUMATE   (SISTEMA ISO-RISORSE).
CLASSIFICAZIONE DELLE PATOLOGIE per CATEGORIA DIAGNOSTICA MAGGIORE
REPORTING E VALUTAZIONE ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Nelle diapositive successive...... ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
 
COSTO PIENO   DELLE STRUTTURE PRODUTTIVE  = COSTI DIRETTI  +  QUOTA DEI COSTI GENERALI D’AZIENDA COSTI GENERATI  NELL’AMBITO DELLA STESSA STRUTTURA COSTI CORRELATI ALLE ESIGENZE DI FUNZIONAMENTO COMPLESSIVO DELL’AZIENDA
COSTI FISSI :  IL VALORE DEL COSTO  NON VARIA  CON IL VARIARE DELLA QUANTITA’ DEL PRODOTTO
COSTI VARIABILI :  IL VALORE DEL COSTO  VARIA  CON IL VARIARE DELLA QUANTITA’ DEL PRODOTTO
UN ESEMPIO  AZIENDA USL AVEZZANO - SULMONA  REGIONE ABRUZZO  RIFERIMENTO anno 2004 DETERMINAZIONE DEL “COSTO PIENO”  DEL PRESIDIO OSPEDALIERO DI AVEZZANO ESPOSIZIONE DEI DATI DI COSTO  DELLA ASL
ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004 COSTI GENERALI D’AZIENDA E COSTI DIRETTI DELLE STRUTTURE PRODUTTIVE DIREZIONE STRATEGICA STRUTTURE DI SUPPORTO  TECNICO AMMINISTRATIVO  €  21.723.312,44 €  51.408.346,48 STRUTTURE PRODUTTIVE  AZIENDALI €  232.727.055,13 COSTI  GENERALI COSTI  DIRETTI
ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004 TOTALE DEI COSTI  COSTI GENERALI di ASL +  COSTI DIRETTI strutture produttive €  305.858.714,05 + MOBILITA’ PASSIVA €  42.186.835,29 TOTALE €  348.045.549,34 =
ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004  DISTRIBUZIONE dei COSTI per TIPO di STRUTTURA
ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004  DISTRIBUZIONE dei COSTI per FATTORI PRODUTTIVI €  100. 031.327,30 €  42.368.942,3 €  17.636.362,5 €  35.420.425,42 €  43.545.600,66 €  14.639.950,90 €  42.186.835,29
ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004  DISTRIBUZIONE dei COSTI per LIVELLI DI ASSISTENZA
ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004  DETERMINAZIONE DEL COSTO  DEL P.O. DI AVEZZANO  RILEVAZIONE DEI COSTI DIRETTI  (contabilità analitica) €  53.197.913,75 ATTRIBUZIONE DELLA QUOTA DEI COSTI GENERALI DI AZIENDA* €  23.818.496,98 COSTO PIENO €  77.016.410,73 ? *   COSTI GENERALI DI AZIENDA = 21.723.312,44 + 51.408.346,48 = 73.131.658,92
ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004  DETERMINAZIONE DEL COSTO  DEL P.O. DI AVEZZANO  MODALITA’ DI RIBALTAMENTO DEI COSTI GENERALI DI AZIENDA SU UNA STRUTTURA PRODUTTIVA ? INDICIZZAZIONE SUL VALORE DEL RAPPORTO  costo del personale della struttura in esame costo del personale di tutte le strutture produttive (indicazioni per la compilazione del modello LA)
ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004  DETERMINAZIONE DEL COSTO  DEL P.O. DI AVEZZANO  COSTO DEL PERSONALE DELLE  STRUTTURE PRODUTTIVE  €  90.582.068,55 COSTO DEL PERSONALE DEL  PO di AVEZZANO  €  29.663.212,81 90.582.068,55 29.663.212,81 = 0,3275 73.131.658,92  x  0,3275 =  23.818.496,98   COSTI GENERALI  DI AZIENDA  QUOTA DEI COSTI GENERALI DI AZIENDA ATTRIBUIBILE AL PO di AVEZZANO
 
COSTO PIENO DELLE ARTICOLAZIONI INTERNE DALLE STRUTTURE PRODUTTIVE = COSTI DIRETTI  +  COSTI GENERATI  NELL’AMBITO DELL’ARTICOLAZIONE INTERNA PER ES.: COSTI RELATIVI ALLE PRESTAZIONI DEI SERVIZI  COSTI DI PRESTAZIONI INTERMEDIE +  QUOTA DEI COSTI GENERALI DELLA STRUTTURA COMPRENDENTE LA QUOTA DEI COSTI GENERALI D’AZIENDA RIBALTATI SULLA STRUTTURA PER ES.: COSTI RELATIVI ALLE DIREZIONI  DI STRUTTURA, ALLA FARMACIA, ALLA ASSISTENZA RELIGIOSA, AL SERVIZIO DI PULIZIA ecc:
UN ESEMPIO  AZIENDA USL AVEZZANO - SULMONA  REGIONE ABRUZZO  RIFERIMENTO anno 2004 DETERMINAZIONE DEL “COSTO PIENO”  DELLA UO di MEDICINA del PO di AVEZZANO ESPOSIZIONE DEI COSTI DIRETTI  DELLA UO di MEDICINA del PO di AVEZZANO
REPORT “COSTI anno 2004” PO AVEZZANO – UO MEDICINA  TOTALE FATTORI PRODUTTIVI €  2.007.043,25 BENI SANITARI €  250.471,36 MANUTENZIONI E RIPARAZIONI €  5.787,06 CONSULENZE ATTIVITA’ LIB PROF A GETTONE BENI NON SANITARI €  4.963,23 SERVIZI APPALTATI €  30,00 AMMORTAMENTI €  16.221,11 PERSONALE €  1.725.139,44 DETTAGLIO BENI SANITARI PRODOTTI FARM ED EMODER €  215.318,50 MAT DIAGN chimici. €  7.634,86 MAT DIAGN carta e pellicole €  19,32 PRESIDI MED-CHIR MAT SAN €  27.235,49 MAT PROTESICO ED EMODIAL  €  263,19 DETTAGLIO PERSONALE COMPARTO VOCI FISSE €  684.035,23 COMPARTO VOCI VARIABILI €  103.692,14 DIRIGENZA   VOCI FISSE €  526.493,65 DIRIGENZA VOCI VARIABILI €  29.399,62 ONERI SOCIALI €  381.518,8
ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004  DETERMINAZIONE DEL COSTO  DELLA U.O. DI MEDICINA DEL P.O. DI AVEZZANO   RILEVAZIONE DEI COSTI DIRETTI  (contabilità analitica) €  2.007.043,25 ATTRIBUZIONE DELLA QUOTA DEI COSTI GENERALI DELLA STRUTTURA ( COMPRENDENTE LA QUOTA DEI COSTI GENERALI D’AZIENDA RIBALTATI SULLA STRUTTURA) 7.158.950,57 + 23.818.496,98 =  30.977.447,55 INDIVIDUARE IL METODO SULLA BASE DEI DATI DISPONIBILI (ideale rilevazione analitica + indicizzazione su appropriate variabili) COSTO PIENO ? COSTI DI PRESTAZIONI INTERMEDIE  Tot servizi intermedi PO =  19.551.539,32 INDIVIDUARE IL METODO SULLA BASE DEI DATI DISPONIBILI  (ideale la rilevazione analitica) ? ?
REPORT “DATI di ATTIVITA’ anno 2004” PO AVEZZANO – UO MEDICINA  VALORE TOTALE DELLA PRODUZIONE €  4.334.895,42 TIPO DI PRESTAZIONE NUMERO RICOVERI TOTALI 2.122 RICOVERI RESIDENTI 1.885 RICOVERI INTRAREG 9 PRESTAZIONI AMBULATORIALI 1.707 RICOVERI EXTRAREG 218 RICOVERI ESTERI 10 DISTRIBUZIONE DEI RICOVERI PER REGIME VALORE €  4.293.005,19 €  3.876.210,30 €  18.692,89 €  41.890,23 €  380.957,21 €  17.144,79 RICOVERI ORDINARI 1.587 RICOVERI DH 531 €  3.826.739,05 €  459.171,37 RICOVERI DS 4 €  7.094,77 DISTRIBUZIONE DEI RICOVERI per PROVENIENZA PAZIENTE 1/2
REPORT “DATI di ATTIVITA’ anno 2004” PO AVEZZANO – UO MEDICINA  N GGDD RICOVERI ORDINARI 13.023 N ACCESSI DH 1.958 N. ACCESSI DS 5 N. DECESSI 79 INDICI FUNZIONALI DEGENZA MEDIA 8,21 TASSO DI UTILIZZO 113,99 % INDICI DI TURN OVER -1,01 DATI PARTICOLARI 2/2 PL ORDINARI 31,30 PL DH 2,67 PL DS INDICE DI ROTAZIONE 50,70 DECESSI SU DIMESSI 4,98% ACCESSI/RIC DH 3,69 ACCESSI RIC DS 1,25
L’aziendalizzazione in sanità (motivazioni e percorso normativo) Il concetto di “azienda” ed il concetto di “impresa” L’organizzazione aziendale (schema di Mintzberg) Il sistema di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale (il federalismo fiscale) Attività gestionale (fasi. livelli e strumenti) e responsabilità gestionale Concetto di efficacia e concetto di efficienza Gli strumenti di programmazione aziendale (piano strategico, bilancio di previsione, bilancio di esercizio, conto economico) Il controllo di gestione Fasi e strumenti del controllo di gestione (continua) PROGRAMMA  (1 di 2)
La contabilità economica e la contabilità analitica Centri di responsabilità Ricavi, costi e centri di costo-ricavo Fattori produttivi Struttura dei costi Reporting e valutazione Il sistema di budget La balanced scorecard (BSC) PROGRAMMA  (2 di 2)
Il medico e il management : guida ragionata alle funzioni gestionali Ubaldo Montaguti e Mario Zanetti ... [et. al.] Genova : Accademia nazionale di medicina : Forum Service, c1999  Il management infermieristico:  organizzare e gestire i servizi infermieristici negli anni 2000 Giuseppina Pontello Masson ristampa aggiornata 2004 TESTI CONSIGLIATI Tecniche di management sanitario. Strategia, organizzazione, programmazione, controllo e miglioramento della qualità dei servizi per gestire il cambiamento della sanità Eugenio Vignati, Paolo Bruno   Franco Angeli Edizioni Collana: Azienda Moderna 2a edizione, 2004    Il governo del processo strategico nelle aziende sanitarie. Attori, strumenti e sistemi regionali a confronto  Paola Olimpia Achard, Valentina Castello, Silvia Profili   Franco Angeli Edizioni 2007 (ristampa) Economia sanitaria Levaggi R., Capri F.   Textbook Economia 2008

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Management Sanitario

  • 1.
  • 2. PROBLEMI DI MANAGEMENT OPERATORI DELLE PROFESSIONI SANITARIE PERCHE’ ? ? CULTURA AZIENDALE
  • 3. AZIENDALIZZAZIONE DELLE STRUTTURE SANITARIE RIFORMA SANITARIA Dlgs 502/92 e 517/93 e succ.
  • 4. NUOVA NORMATIVA INTRODUCE IL CONCETTO DI RESPONSABILITA’ GESTIONALE
  • 5. RESPONSABILITA’ GESTIONALE RESPONSABILITA’ PER RISULTATI - SPECIFICA DELLA DIRIGENZA ESSA SI FONDA NON SULLA MANCATA VIOLAZIONE DOLOSA O COLPOSA DEI DOVERI DI UFFICIO (tale ambito riguarda altri tipi di responsabilità: penale, civile, amministrativa) MA SULLA IDONEITA’ E SULLA CAPACITA’ DEI DIRIGENTI A CONSEGUIRE RISULTATI ADEGUATI AI COMPITI LORO AFFIDATI con CONSEGUENTI IMPLICAZIONI: - SUL BUON ANDAMENTO DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA - SULLA CONCRETA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI ASSUNTI DALLA DIREZIONE AZIENDALE IN SEDE DI PROGRAMMAZIONE DELLE SUE ATTIVITA’
  • 6. PERCHE’ ANCHE GLI OPERATORI DELLE PROFESSIONI SANITARIE ? PROBLEMI DI MANAGEMENT CULTURA AZIENDALE ?
  • 7. LE NUOVE FIGURE PROFESSIONALI SANITARIE MINISTERO DELLA SANITA‘ DECRETO 29 marzo 2001 Oggetto: Definizione delle figure professionali di cui all'art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, da includere nelle fattispecie previste dagli articoli 1, 2, 3 e 4, della legge 10 agosto 2000, n. 251 (art. 6, comma 1, legge n. 251/2000). "professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica", "professioni sanitarie riabilitative", "professioni tecnico-sanitarie“, "professioni tecniche della prevenzione“.
  • 8.
  • 9.
  • 10. LA RIFORMA DELLE PROFESSIONI SANITARIE Legge 251/00 " Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonchè della professione ostetrica “ (Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 208 del 6 settembre 2000)  ...... Da oggi è prevista anche la possibilità di una laurea che –unita alla legge – costituirà una opportunità per i giovani di inserirsi nel mondo del lavoro e per avere possibilità reali di dirigere i servizi infermieristici negli ospedali, sancendo definitivamente la professionalità di questi operatori, che non saranno più un comparto alle dipendenze di quello dei medici. Il provvedimento fa seguito ad una prima legge, la n° 42 del 26 febbraio del 1999 che per prima affermava l’autonomia delle professioni sanitarie, completando e riqualificando il percorso formativo e aprendo di fatto le porte di accesso alla dirigenza. ...... Il primo intervento normativo dedicato a queste categorie (l. n° 42 del 26 febbraio 1999), ha permesso di superare l’antiquata visione ancillare del ruolo di questi professionisti, di abbandonare il vecchio mansionario , di restituire piena autonomia e responsabilità nello svolgimento del loro lavoro. Ad infermieri, ostetrici, terapisti, riabilitatori, tecnici, operatori della prevenzione, nel pieno rispetto delle competenze mediche, è stata riconosciuta una professionalità specifica e distinta con il risultato, tra l’altro, di potenziare e sviluppare i servizi di cura e di assistenza al paziente e i servizi di prevenzione.
  • 11. LEGGE 42 /1999 PROFESSIONE AUSILIARIA PROFESSIONE SANITARIA MANSIONARIO AUTONOMIA OPERATIVA TRASFORMAZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE
  • 12. LEGGE n° 251 10 agosto 2000, DECRETO INTERMINISTERIALE 2 aprile 2001 …… gli operatori delle professioni sanitarie svolgono con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali nonché dagli specifici codici deontologici ed utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell'assistenza …….
  • 13.
  • 14.
  • 15. CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO AREA DIRIGENZA SANITARIA, PROFESSIONALE, TECNICA E AMMINISTRATIVA DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE PARTE NORMATIVA QUADRIENNIO 2006 – 2009 E PARTE ECONOMICA BIENNIO 2006-2007 TITOLO IV DIRIGENZA DELLE PROFESSIONI SANITARIE INFERMIERISTICHE, TECNICHE, DELLA RIABILITAZIONE, DELLA PREVENZIONE E DELLA PROFESSIONE OSTETRICA Art. 8 Entrata a regime dell’istituzione della qualifica unica di dirigente delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e della professione ostetrica
  • 16. SCENARIO PRECEDENTE PAZIENTE MEDICO INFERMIERE OSTETRICA OP. SOCIALE AUSILIARIO ALTRE PROFESSIONI SANITARIE
  • 17. SITUAZIONE RAPPRESENTATA DALLA NORMATIVA VIGENTE PAZIENTE MEDICO INFERMIERE PSICOLOGO OP. SOCIALE ALTRE PROFESSIONI SANITARIE AUTONOME
  • 18. NELLE STRUTTURE SANITARIE VANNO RICONOSCIUTE E TIPIZZATE LINEE DI ATTIVITA’ ASSISTENZIALE AFFERENTI ALLE DIVERSE PROFESSIONALITA’ DOTATE DI SPECIFICITA’ ED AUTONOMIA TRA LORO FORTEMENTE E DINAMICAMENTE INTEGRATE AL FINE DI GARANTIRE AL PAZIENTE PRESTAZIONI APPROPRIATE, TEMPESTIVE, QUANTITATIVAMENTE E QUALITATIVAMENTE SODDISFACENTI
  • 19. LINEE DI ATTIVITA’ ASSISTENZIALE ASSISTENZA MEDICA ASSISTENZA INFERMIERISTICA ASSISTENZA PSICOLOGICA ASSISTENZA SOCIALE ASSISTENZA ALBERGHIERA PAZIENTE
  • 20. AZIENDALIZZAZIONE DELLE STRUTTURE SANITARIE RIFORMA SANITARIA Dlgs 502/92 e 517/93 e succ.
  • 21.
  • 22.
  • 23.
  • 24.
  • 25. FLUSSO DEL FINANZIAMENTO DEL SSN (2) AZIENDE SANITARIE LOCALI AZIENDE CASE di CURA OSPEDALIERE ACCREDITATE ( FINANZIAMENTO PER PRESTAZIONI EROGATE) AO e CdC - PRESTAZIONI EROGABILI RICOVERI .................................... tariffa DRG PRESTAZIONI AMBULATORIALI ...... tariffa NOMENCLATORE NAZIONALE
  • 26. I MECCANISMI DI FINANZIAMENTO DEL SSN INTRODOTTI DAL FEDERALISMO FISCALE CON IL D.L.VO 56/2000 CESSANO, A DECORRERE DALL’ANNO 2001, ALCUNI TRASFERIMENTI ERARIALI DALLO STATO ALLE REGIONI, TRA CUI IL FONDO SANITARIO NAZIONALE. Dal “Supplemento ordinario al «Bollettino Ufficiale» Regione Umbria” - serie generale - n. 36 del 27 agosto 2003
  • 27. I MECCANISMI DI FINANZIAMENTO DEL SSN INTRODOTTI DAL FEDERALISMO FISCALE I trasferimenti erariali soppressi sono stati compensati con: • l’aumento dell’addizionale IRPEF , le cui aliquote minima e massima vengono portate rispettivamente da 0,5 per cento a 0,9 per cento e da 1 per cento a 1,4 per cento; • l’aumento della compartecipazione regionale all’accisa sulla benzina , il cui importo viene aumentato da 242 a 250 lire per litro di benzina venduta; • l’istituzione della compartecipazione regionale all’IVA (inizialmente il 25,7 per cento, poi portata al 38,55 per cento dal d.p.c.m. 17 maggio 2001).
  • 28.
  • 29. I MECCANISMI DI FINANZIAMENTO DEL SSN INTRODOTTI DAL FEDERALISMO FISCALE Il Fondo Perequativo Nazionale è stato istituito per garantire a tutte le regioni la copertura del proprio fabbisogno per l’assistenza sanitaria. La perequazione avviene con il gettito della compartecipazione all’IVA: si valuta da un lato quale sia la quota di IVA di spettanza regionale in base alla media dei consumi delle famiglie registrati negli ultimi tre anni in ogni regione, dall’altro si stabilisce quale sia la quota di IVA che serve a pareggiare il fabbisogno negoziato tra Stato e Regioni, considerate le entrate regionali per IRAP, addizionale IRPEF (in base ai residenti), compartecipazione all’accisa sulla benzina, entrate proprie delle aziende sanitarie e mobilità sanitaria extraregionale.
  • 30. I MECCANISMI DI FINANZIAMENTO DEL SSN INTRODOTTI DAL FEDERALISMO FISCALE L’accordo dell’8 agosto rende attivo tale schema di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale, stabilendo la contestualità fra definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e determinazione del fabbisogno finanziario, quest’ultimo inteso come tetto invalicabile delle assegnazioni di risorse pubbliche statali alle Regioni per assicurare ai propri cittadini le prestazioni previste dai LEA.
  • 31. I MECCANISMI DI FINANZIAMENTO DEL SSN INTRODOTTI DAL FEDERALISMO FISCALE Nel caso di superamento del limite di spesa fissato, le Regioni devono integrare il finanziamento ricorrendo all’imposizione di tasse, alla introduzione di ticket o all’adozione di altre misure di razionalizzazione idonee a recuperare nel corso dell’esercizio successivo lo scarto fra risorse assegnate e fabbisogno effettivo.
  • 32. REGIONE finanziamento per QUOTA CAPITARIA AZIENDE SANITARIE LOCALI finanziamento sulla base delle prestazioni acquistate AZIENDE OSPEDALIERE CASE di CURA ACCREDITATE AO e CdC - PRESTAZIONI EROGABILI RICOVERI .................................... tariffa DRG PRESTAZIONI AMBULATORIALI ...... tariffa NOMENCLATORE NAZIONALE
  • 34. LE 6 PARTI FONDAMENTALI DELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE SECONDO H. MINTZBERG IDEOLOGIA VERTICE STRATEGICO GRUPPO DIRIGENTE INTERMEDIO T E C N O S T R U T T U R A S U P P O R T O NUCLEO OPERATIVO
  • 35. IDEOLOGIA VERTICE STRATEGICO TRADIZIONI, NORME E VALORI CHE CARATTERIZZANO L’ORGANIZZAZIONE (MISSIONE) COLORO CHE DETENGONO IL MASSIMO POTERE DECISIONALE (DIRETTORE GENERALE, AMMINISTRATIVO, SANITARIO)
  • 36. T E C N O S T R U T T U R A TECNICI CHE CONTRIBUISCONO AD OTTIMIZZARE IL PROCESSO OPERATIVO CON ATTIVITA’ DI PROGETTAZIONE O DI CONTROLLO E VALUTAZIONE CHE INFLUENZANO LE FUNZIONI SVOLTE DAL NUCLEO OPERATIVO O FORNISCONO SUPPORTO ALLE DECISIONI STRATEGICHE (STAFF, NAV)
  • 37. NUCLEI DI OPERATORI CHE SVOLGONO FUNZIONI SPECIALIZZATE NON IMPORTANTI PER LO SVILUPPO DEL PROCESSO OPERATIVO MA INDISPENSABILI PER LA SOPRAVVIVENZA DELL’AZIENDA (SERVIZI AMMINISTRATIVI) S U P P O R T O
  • 38. GRUPPO DIRIGENTE INTERMEDIO RAPPRESENTATO DAL LIVELLO CUI E’ AFFIDATA LA RESPONSABILITA’ DEL COORDINAMENTO TRA IL VERTICE STRATEGICO ED IL NUCLEO OPERATIVO) (RESPONSABILI DI STRUTTURE OPERATIVE)
  • 39. NUCLEO OPERATIVO COLORO CHE SVOLGONO L’ATTIVITA’ FONDAMENTALE DI PRODUZIONE DEI BENI E DEI SERVIZI CHE CARATTERIZZANO L’AZIENDA (STRUTTURE OPERATIVE)
  • 40. IDEOLOGIA VERTICE STRATEGICO GRUPPO DIRIGENTE INTERMEDIO T E C N O S T R U T T U R A S U P P O R T O NUCLEO OPERATIVO
  • 41. ORGANIGRAMMA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA (SCHEMA) DELLA STRUTTURA AZIENDALE, DEI RAPPORTI GERARCHICI, DEGLI ASPETTI ORGANIZZATIVAMENTE RILEVANTI DELLE FUNZIONI, DELLE ATTIVITA’ E DELLE LORO RECIPROCHE RELAZIONI
  • 42. AZIENDA SANITARIA LOCALE ESEMPIO di ORGANIGRAMMA (1 di 4) DIREZIONE STRATEGICA SERVIZI DI STAFF SERVIZI DI SUPPORTO STRUTTURE OPERATIVE OSPEDALIERE (OSPEDALI A GESTIONE DIRETTA) STRUTTURE OPERATIVE DISTRETTUALI STRUTTURE OPERATIVE DI AREA CENTRALE Ospedale 1 Ospedale 2 Ospedale 3 Dip. di Prevenzione Dip. di Salute Mentale Dip. delle Dipendenze Dip. del Farmaco Dip. delle Dipendenze Dip. Materno Infantile Serv. Di Medicina Legale Distretto 1 Distretto 2 Distretto 3 Dip. Emergenza Acc.
  • 43. Responsabile Gestionale Ospedali Dipartimento Servizi Biomedici Dipartimento Medico Dipartimento Chirurgico Dipartimento Immagini Dipartimento Emergenza Accettazione (componente ospedaliera) Dipartimento Materno Infantile (componente ospedaliera) DIREZIONE STRATEGICA AZIENDA SANITARIA LOCALE ESEMPIO di ORGANIGRAMMA (2 di 4) Servizio Infermieristico
  • 44. Responsabile Gestionale Ospedali Str.S.Dip. Allergologia Responsabile Dipartimento Medico U.O. Oncologia U.O. Cardiologia Str.S.Dip.Gastroenterologia U.O. Malattie Infettive DIREZIONE STRATEGICA AZIENDA SANITARIA LOCALE ESEMPIO di ORGANIGRAMMA (3 di 4) U.O. Medicina Servizio Infermieristico
  • 45. Responsabile Distretto 1 U.O. Riabilitazione Territoriale UCAD U.O. Cure domiciliari ed Assistenza Residenziale Str. S. Distr. Odontoiatria Territoriale U.O. Consultoriale DIREZIONE STRATEGICA AZIENDA SANITARIA LOCALE ESEMPIO di ORGANIGRAMMA (4 di 4) Servizio Infermieristico
  • 46. ATTO AZIENDALE DLgs 229/99 Art. 3 comma 1 bis organizzazione e funzionamento aziendale
  • 47. Art. 3 (Modificazioni all'articolo 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502) 1. Il comma 1 dell'articolo 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, e' sostituito dai seguenti: "1. Le regioni, attraverso le unita' sanitarie locali, assicurano i livelli essenziali di assistenza di cui all'articolo 1, avvalendosi anche delle aziende di cui all'articolo 4. 1- bis . In funzione del perseguimento dei loro fini istituzionali, le unita' sanitarie locali si costituiscono in aziende con personalita' giuridica pubblica e autonomia imprenditoriale; la loro organizzazione e funzionamento sono disciplinati con atto aziendale di diritto privato, nel rispetto dei principi e criteri stabiliti con la legge regionale di cui all'articolo 2, comma 2- sexies . L'atto aziendale individua le strutture operative dotate di autonomia gestionale o tecnico-professionale, soggette a rendicontazione analitica. 1- ter . Le aziende di cui ai commi 1 e 1- bis informano la propria attivita' a criteri di efficacia, efficienza ed economicita' e sono tenute al rispetto del vincolo di bilancio, attraverso l'equilibrio di costi e ricavi, compresi i trasferimenti di risorse finanziarie. Agiscono mediante atti di diritto privato. I contratti di fornitura di beni e servizi, il cui valore sia inferiore a quello stabilito dalla normativa comunitaria in materia, sono appaltati o contrattati direttamente secondo le norme di diritto privato indicate nell'atto aziendale di cui al comma 1- bis . 1- quater . Sono organi dell'azienda il direttore generale e il collegio sindacale. Il direttore generale adotta l'atto aziendale di cui al comma 1- bis ; e' responsabile della gestione complessiva e nomina i responsabili delle strutture operative dell'azienda. Il direttore generale e' coadiuvato, nell'esercizio delle proprie funzioni, dal direttore amministrativo e dal direttore sanitario. Le regioni disciplinano forme e modalita' per la direzione e il coordinamento delle attivita' sociosanitarie a elevata integrazione sanitaria. Il direttore generale si avvale del Collegio di direzione di cui all'articolo 17 per le attivita' ivi indicate. 1- quinquies . Il direttore amministrativo e il direttore sanitario sono nominati dal direttore generale . Essi partecipano, unitamente al direttore generale, che ne ha la responsabilita', alla direzione dell'azienda, assumono diretta responsabilita' delle funzioni attribuite alla loro competenza e concorrono, con la formulazione di proposte e di pareri, alla formazione delle decisioni della direzione generale.". DLgs 229/99
  • 48. Art. 3 (Modificazioni all'articolo 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502) …………… Comma 1- bis . In funzione del perseguimento dei loro fini istituzionali, le unita' sanitarie locali si costituiscono in aziende con personalita' giuridica pubblica e autonomia imprenditoriale ; la loro organizzazione e funzionamento sono disciplinati con atto aziendale di diritto privato …………………. L'atto aziendale individua le strutture operative dotate di autonomia gestionale o tecnico-professionale, soggette a rendicontazione analitica . DLgs 229/99
  • 49. ATTIVITA’ GESTIONALE E CONTROLLO DI GESTIONE
  • 50. OBIETTIVI STRATEGICI AZIENDALI OBIETTIVI DI STRUTTURA OBIETTIVI DI UNITA’ OPERATIVA PIANIFICAZIONE STRATEGICA AZIENDALE PROGRAMMAZIONE BUDGET OBIETTIVI + RISORSE LIVELLI DELL’ATTIVITA’ GESTIONALE FASE LIVELLO DIREZIONE AZIENDALE DIREZIONE AZIENDALE + DIREZIONI DI STRUTTURA DIPARTIMENTI e/o UNITA’ OPERATIVE CONTROLLO DI GESTIONE
  • 51. CONTROLLO DI GESTIONE INSIEME DI ATTIVITA’ INTERNE ALL’ORGANIZZAZIONE CON LE QUALI LA DIREZIONE AZIENDALE SI ACCERTA, AI VARI LIVELLI, CHE LA CONDUZIONE DELLE ATTIVITA’ SI STIA SVOLGENDO SECONDO GLI OBIETTIVI, LE STRATEGIE, LE POLITICHE ED I PIANI PRESTABILITI (IN MODO EFFICACE ED EFFICIENTE).
  • 52. EFFICACIA OBIETTIVI RAGGIUNTI (obiettivo parziale, output) OBIETTIVI PRESTABILITI (obiettivo totale, outcome) EFFICIENZA OBIETTIVI RAGGIUNTI (obiettivo parziale, output) RISORSE IMPEGNATE (input)
  • 53. RENDIMENTO OBIETTIVI RAGGIUNTI (output) OBIETTIVI PRESTABILITI (outcome) OBIETTIVI RAGGIUNTI (output) RISORSE IMPEGNATE (input) EFFICIENZA EFFICACIA
  • 54. UN SISTEMA SANITARIO IDEALE DEVE ESSERE NE’ SOLO EFFICACE NE’ SOLO EFFICIENTE MA DEVE OFFRIRE UNA GIUSTA COMBINAZIONE TRA EFFICACIA ED EFFICIENZA
  • 55.
  • 56. BUDGET STRUMENTO GESTIONALE = ELEMENTI DEL BUDGET OBIETTIVI RISORSE
  • 57. PROCESSO DI BUDGET SI DECIDE QUALI OBIETTIVI RAGGIUNGERE IN UN DETERMINATO PERIODO; SI STABILISCE QUALI E QUANTE RISORSE IMPEGNARE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEI SUDDETTI OBIETTIVI; SI CONTROLLA PERIODICAMENTE IL GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI E L’ENTITA’ DEL CONSUMO DELLE RISORSE. CONTABILITA’ ANALITICA
  • 58. CONTABILITA’ ANALITICA = COMPLESSO DI RILEVAZIONI SISTEMATICHE E PERIODICHE VOLTE ALLA DETERMINAZIONE DEI COSTI SOSTENUTI E DEI RICAVI REALIZZATI DALLE STRUTTURE AZIENDALI
  • 59. CONTABILITA’ ANALITICA ELEMENTI FONDAMENTALI PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA DI CONTABILITA’ ANALITICA SONO: - IL PIANO AZIENDALE DEI CENTRI DI RESPONSABILITA’ E DEI CENTRI DI COSTO; - IL PIANO AZIENDALE DEI FATTORI PRODUTTIVI; - L’IDENTIFICAZIONE DEI PRODOTTI AZIENDALI E DEL LORO VALORE REALE O CONVENZIONALE.
  • 60. CENTRO DI RESPONSABILITA’ GRUPPO DI PERSONE CHE OPERANO PER RAGGIUNGERE UN DETERMINATO OBIETTIVO SOTTO LA DIREZIONE DI UN RESPONSABILE
  • 61. UN CENTRO DI RESPONSABILITA’ E’ COSTITUITO DA UNO O PIU’ CENTRI DI COSTO
  • 62. CENTRO DI COSTO = UNITA’ AZIENDALE ELEMENTARE CHE SVOLGE UNA SPECIFICA ATTIVITA’ SOTTO IL CONTROLLO DI UN RESPONSABILE. AD ESSA E’ POSSIBILE ATTRIBUIRE IN MODO COMPLETO ED ESCLUSIVO I COSTI DEI FATTORI PRODUTTIVI IMPIEGATI
  • 63. CENTRO DI RESPONSABILITA’ (es.: Unità Operativa Ospedaliera) CENTRO DI COSTO 1 CENTRO DI COSTO 2 DEGENZA RICOVERI ORDINARI DAY HOSPITAL O DAY SURGERY CENTRO DI COSTO 3 AMBULATORI CENTRO DI COSTO 4 CONSULENZE INTERNE
  • 64. FATTORI PRODUTTIVI = OGNI ELEMENTO, CON UN VALORE ECONOMICO, IMPIEGATO NELLO SVOLGIMENTO DI UN’ATTIVITA’ E CHE QUINDI CONCORRE ALLA FORMAZIONE DEL COSTO DI PRODUZIONE
  • 65. FATTORI PRODUTTIVI BENI SANITARI BENI NON SANITARI PERSONALE MANUTENZIONI E RIPARAZIONI AMMORTAMENTI SERVIZI APPALTATI
  • 66. FATTORI PRODUTTIVI 1 BENI SANITARI PRODOTTI FARMACEUTICI MATERIALI DIAGNOSTICI PRESIDI MEDICO-CHIRURGICI MATERIALE PROTESICO E PER EMODIALISI ecc.
  • 67. FATTORI PRODUTTIVI 2 BENI NON SANITARI PRODOTTI ALIMENTARI MATERIALE GUARDAROBA E CONVIVENZA ecc.
  • 68. FATTORI PRODUTTIVI 3 PERSONALE DIRIGENZA COMPARTO VOCI FISSE VOCI VARIABILI VOCI FISSE VOCI VARIABILI
  • 69. PRODOTTI - PRESTAZIONI IN REGIME DI RICOVERO - PRESTAZIONI AMBULATORIALI SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE: DRG SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE: NOMENCLATORE-TARIFFARIO Per ogni Centro di Responsabilità – Centro di Costo è indispensabile individuare il listino dei prodotti
  • 70. SISTEMA DEI DRG SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DELLE PRESTAZIONI OSPEDALIERE IN REGIME DI RICOVERO , FONDATO SUL PRINCIPIO DI ATTRIBUZIONE DEI PAZIENTI A CLASSI OMOGENEE RISPETTO A CARATTERISTICHE CLINICHE ED ASSISTENZIALI E QUINDI OMOGENEE ANCHE RISPETTO AI PROFILI DI TRATTAMENTO ED ALLE RISORSE CONSUMATE (SISTEMA ISO-RISORSE).
  • 71. CLASSIFICAZIONE DELLE PATOLOGIE per CATEGORIA DIAGNOSTICA MAGGIORE
  • 72.
  • 73.
  • 74.  
  • 75. COSTO PIENO DELLE STRUTTURE PRODUTTIVE = COSTI DIRETTI + QUOTA DEI COSTI GENERALI D’AZIENDA COSTI GENERATI NELL’AMBITO DELLA STESSA STRUTTURA COSTI CORRELATI ALLE ESIGENZE DI FUNZIONAMENTO COMPLESSIVO DELL’AZIENDA
  • 76. COSTI FISSI : IL VALORE DEL COSTO NON VARIA CON IL VARIARE DELLA QUANTITA’ DEL PRODOTTO
  • 77. COSTI VARIABILI : IL VALORE DEL COSTO VARIA CON IL VARIARE DELLA QUANTITA’ DEL PRODOTTO
  • 78. UN ESEMPIO AZIENDA USL AVEZZANO - SULMONA REGIONE ABRUZZO RIFERIMENTO anno 2004 DETERMINAZIONE DEL “COSTO PIENO” DEL PRESIDIO OSPEDALIERO DI AVEZZANO ESPOSIZIONE DEI DATI DI COSTO DELLA ASL
  • 79. ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004 COSTI GENERALI D’AZIENDA E COSTI DIRETTI DELLE STRUTTURE PRODUTTIVE DIREZIONE STRATEGICA STRUTTURE DI SUPPORTO TECNICO AMMINISTRATIVO € 21.723.312,44 € 51.408.346,48 STRUTTURE PRODUTTIVE AZIENDALI € 232.727.055,13 COSTI GENERALI COSTI DIRETTI
  • 80. ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004 TOTALE DEI COSTI COSTI GENERALI di ASL + COSTI DIRETTI strutture produttive € 305.858.714,05 + MOBILITA’ PASSIVA € 42.186.835,29 TOTALE € 348.045.549,34 =
  • 81. ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004 DISTRIBUZIONE dei COSTI per TIPO di STRUTTURA
  • 82. ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004 DISTRIBUZIONE dei COSTI per FATTORI PRODUTTIVI € 100. 031.327,30 € 42.368.942,3 € 17.636.362,5 € 35.420.425,42 € 43.545.600,66 € 14.639.950,90 € 42.186.835,29
  • 83. ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004 DISTRIBUZIONE dei COSTI per LIVELLI DI ASSISTENZA
  • 84. ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004 DETERMINAZIONE DEL COSTO DEL P.O. DI AVEZZANO RILEVAZIONE DEI COSTI DIRETTI (contabilità analitica) € 53.197.913,75 ATTRIBUZIONE DELLA QUOTA DEI COSTI GENERALI DI AZIENDA* € 23.818.496,98 COSTO PIENO € 77.016.410,73 ? * COSTI GENERALI DI AZIENDA = 21.723.312,44 + 51.408.346,48 = 73.131.658,92
  • 85. ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004 DETERMINAZIONE DEL COSTO DEL P.O. DI AVEZZANO MODALITA’ DI RIBALTAMENTO DEI COSTI GENERALI DI AZIENDA SU UNA STRUTTURA PRODUTTIVA ? INDICIZZAZIONE SUL VALORE DEL RAPPORTO costo del personale della struttura in esame costo del personale di tutte le strutture produttive (indicazioni per la compilazione del modello LA)
  • 86. ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004 DETERMINAZIONE DEL COSTO DEL P.O. DI AVEZZANO COSTO DEL PERSONALE DELLE STRUTTURE PRODUTTIVE € 90.582.068,55 COSTO DEL PERSONALE DEL PO di AVEZZANO € 29.663.212,81 90.582.068,55 29.663.212,81 = 0,3275 73.131.658,92 x 0,3275 = 23.818.496,98 COSTI GENERALI DI AZIENDA QUOTA DEI COSTI GENERALI DI AZIENDA ATTRIBUIBILE AL PO di AVEZZANO
  • 87.  
  • 88. COSTO PIENO DELLE ARTICOLAZIONI INTERNE DALLE STRUTTURE PRODUTTIVE = COSTI DIRETTI + COSTI GENERATI NELL’AMBITO DELL’ARTICOLAZIONE INTERNA PER ES.: COSTI RELATIVI ALLE PRESTAZIONI DEI SERVIZI COSTI DI PRESTAZIONI INTERMEDIE + QUOTA DEI COSTI GENERALI DELLA STRUTTURA COMPRENDENTE LA QUOTA DEI COSTI GENERALI D’AZIENDA RIBALTATI SULLA STRUTTURA PER ES.: COSTI RELATIVI ALLE DIREZIONI DI STRUTTURA, ALLA FARMACIA, ALLA ASSISTENZA RELIGIOSA, AL SERVIZIO DI PULIZIA ecc:
  • 89. UN ESEMPIO AZIENDA USL AVEZZANO - SULMONA REGIONE ABRUZZO RIFERIMENTO anno 2004 DETERMINAZIONE DEL “COSTO PIENO” DELLA UO di MEDICINA del PO di AVEZZANO ESPOSIZIONE DEI COSTI DIRETTI DELLA UO di MEDICINA del PO di AVEZZANO
  • 90. REPORT “COSTI anno 2004” PO AVEZZANO – UO MEDICINA TOTALE FATTORI PRODUTTIVI € 2.007.043,25 BENI SANITARI € 250.471,36 MANUTENZIONI E RIPARAZIONI € 5.787,06 CONSULENZE ATTIVITA’ LIB PROF A GETTONE BENI NON SANITARI € 4.963,23 SERVIZI APPALTATI € 30,00 AMMORTAMENTI € 16.221,11 PERSONALE € 1.725.139,44 DETTAGLIO BENI SANITARI PRODOTTI FARM ED EMODER € 215.318,50 MAT DIAGN chimici. € 7.634,86 MAT DIAGN carta e pellicole € 19,32 PRESIDI MED-CHIR MAT SAN € 27.235,49 MAT PROTESICO ED EMODIAL € 263,19 DETTAGLIO PERSONALE COMPARTO VOCI FISSE € 684.035,23 COMPARTO VOCI VARIABILI € 103.692,14 DIRIGENZA VOCI FISSE € 526.493,65 DIRIGENZA VOCI VARIABILI € 29.399,62 ONERI SOCIALI € 381.518,8
  • 91. ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004 DETERMINAZIONE DEL COSTO DELLA U.O. DI MEDICINA DEL P.O. DI AVEZZANO RILEVAZIONE DEI COSTI DIRETTI (contabilità analitica) € 2.007.043,25 ATTRIBUZIONE DELLA QUOTA DEI COSTI GENERALI DELLA STRUTTURA ( COMPRENDENTE LA QUOTA DEI COSTI GENERALI D’AZIENDA RIBALTATI SULLA STRUTTURA) 7.158.950,57 + 23.818.496,98 = 30.977.447,55 INDIVIDUARE IL METODO SULLA BASE DEI DATI DISPONIBILI (ideale rilevazione analitica + indicizzazione su appropriate variabili) COSTO PIENO ? COSTI DI PRESTAZIONI INTERMEDIE Tot servizi intermedi PO = 19.551.539,32 INDIVIDUARE IL METODO SULLA BASE DEI DATI DISPONIBILI (ideale la rilevazione analitica) ? ?
  • 92. REPORT “DATI di ATTIVITA’ anno 2004” PO AVEZZANO – UO MEDICINA VALORE TOTALE DELLA PRODUZIONE € 4.334.895,42 TIPO DI PRESTAZIONE NUMERO RICOVERI TOTALI 2.122 RICOVERI RESIDENTI 1.885 RICOVERI INTRAREG 9 PRESTAZIONI AMBULATORIALI 1.707 RICOVERI EXTRAREG 218 RICOVERI ESTERI 10 DISTRIBUZIONE DEI RICOVERI PER REGIME VALORE € 4.293.005,19 € 3.876.210,30 € 18.692,89 € 41.890,23 € 380.957,21 € 17.144,79 RICOVERI ORDINARI 1.587 RICOVERI DH 531 € 3.826.739,05 € 459.171,37 RICOVERI DS 4 € 7.094,77 DISTRIBUZIONE DEI RICOVERI per PROVENIENZA PAZIENTE 1/2
  • 93. REPORT “DATI di ATTIVITA’ anno 2004” PO AVEZZANO – UO MEDICINA N GGDD RICOVERI ORDINARI 13.023 N ACCESSI DH 1.958 N. ACCESSI DS 5 N. DECESSI 79 INDICI FUNZIONALI DEGENZA MEDIA 8,21 TASSO DI UTILIZZO 113,99 % INDICI DI TURN OVER -1,01 DATI PARTICOLARI 2/2 PL ORDINARI 31,30 PL DH 2,67 PL DS INDICE DI ROTAZIONE 50,70 DECESSI SU DIMESSI 4,98% ACCESSI/RIC DH 3,69 ACCESSI RIC DS 1,25
  • 94. L’aziendalizzazione in sanità (motivazioni e percorso normativo) Il concetto di “azienda” ed il concetto di “impresa” L’organizzazione aziendale (schema di Mintzberg) Il sistema di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale (il federalismo fiscale) Attività gestionale (fasi. livelli e strumenti) e responsabilità gestionale Concetto di efficacia e concetto di efficienza Gli strumenti di programmazione aziendale (piano strategico, bilancio di previsione, bilancio di esercizio, conto economico) Il controllo di gestione Fasi e strumenti del controllo di gestione (continua) PROGRAMMA (1 di 2)
  • 95. La contabilità economica e la contabilità analitica Centri di responsabilità Ricavi, costi e centri di costo-ricavo Fattori produttivi Struttura dei costi Reporting e valutazione Il sistema di budget La balanced scorecard (BSC) PROGRAMMA (2 di 2)
  • 96. Il medico e il management : guida ragionata alle funzioni gestionali Ubaldo Montaguti e Mario Zanetti ... [et. al.] Genova : Accademia nazionale di medicina : Forum Service, c1999 Il management infermieristico: organizzare e gestire i servizi infermieristici negli anni 2000 Giuseppina Pontello Masson ristampa aggiornata 2004 TESTI CONSIGLIATI Tecniche di management sanitario. Strategia, organizzazione, programmazione, controllo e miglioramento della qualità dei servizi per gestire il cambiamento della sanità Eugenio Vignati, Paolo Bruno Franco Angeli Edizioni Collana: Azienda Moderna 2a edizione, 2004    Il governo del processo strategico nelle aziende sanitarie. Attori, strumenti e sistemi regionali a confronto Paola Olimpia Achard, Valentina Castello, Silvia Profili Franco Angeli Edizioni 2007 (ristampa) Economia sanitaria Levaggi R., Capri F. Textbook Economia 2008