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La comunitàLa comunità
scolasticascolastica
a.s.2012/2013
La comunità scolasticaLa comunità scolastica
La scuola è una comunità ovvero un certo numero di
persone che condivide spazi e tempo e come ogni
comunità per avere una civile e pacifica convivenza si
basa su regole che devono essere condivise e rispettate da
tutti. Per comprendere al meglio che cos’è la scuola e a
cosa serve proviamo a mettere dei punti fermi ovvero
quali sono queste regole e chi le stabilisce?
 La Costituzione
 DPR 31/06/74 n.416 modificato dal Dlgs 16/04/94
n.297
 Regolamento d’Istituto
 Lo statuto degli studenti e delle studentesse
 Patto di Lisbona
La Costituzione ARTT. 9-La Costituzione ARTT. 9-
3434
 Istruzione scolastica obbligatoria
 L’assolvimento dell’obbligo scolastico
 La scuola è uguale per tutti
 La parità scolastica
 La laicità dell’insegnamento
 La libertà di docenza
LoLo statuto degli studenti e dellestatuto degli studenti e delle
studentessestudentesse
D.P.R. n. 249 del 24 Giugno
1998
( G.U. n. 175 del 29 Luglio
1998 )
Art. 1  - Vita della comunità
scolastica
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione
mediante lo studio, l'acquisizione delle
conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica
2. La scuola è comunità di dialogo, di ricerca, di
esperienza sociale, informata ai valori
democratici e  volta alla crescita della persona in
tutte le sue dimensioni . In essa ognuno, con pari
dignità e nella diversità dei ruoli, opera per
garantire la formazione alla cittadinanza, la
realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo
delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle
situazioni di svantaggio
3.  La comunità scolastica, interagendo con la più ampia
comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo
progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle
relazioni insegnante - studente, contribuisce allo
sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso
l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione
dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e
della loro autonomia individuale e persegue il
raggiungimento di obiettivi culturali  e professionali
adeguati all'evoluzione delle conoscenze e
all'inserimento nella vita attiva.
4.  La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà
di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione,
sul rispetto reciproco di tutte le persone che la
compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel
ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
Art. 2Art. 2 -- DirittiDiritti
1.  Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e
professionale
2.  La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i
suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla
riservatezza.
3.  Lo studente ha diritto di essere informato sulle
decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.
4.  Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e
responsabile alla vita della scuola.
5.  Gli studenti hanno diritto ad essere consultati ed
esprimere pareri su aspetti organizzativi rilevanti.
6.  Gli studenti hanno diritto alla libertà di
apprendimento.
7.   Gli studenti
stranieri hanno
diritto al rispetto
della vita
culturale e
religiosa della
comunità alla
quale
appartengono.
8.   La scuola si impegna a porre progressivamente in essere
le condizioni per assicurare:                                                 
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della
persona e un servizio educativo-didattico di qualità;
b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche
mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte
dagli studenti e dalle loro associazioni;
c)   iniziative concrete per il recupero di situazioni di
ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il
recupero della dispersione scolastica;
d)  la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che
debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con
handicap;
e)   la disponibilità di un'adeguata strumentazione
tecnologica;
f)   servizi di sostegno e promozione della salute e di
assistenza psicologica.
9.   La scuola garantisce e disciplina nel proprio
regolamento l'esercizio del diritto di riunione e
di assemblea degli studenti, a livello di classe,
di corso e di istituto.
10. Il diritto di associazioni .
Art. 3Art. 3--DoveriDoveri
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare
regolarmente i corsi e ad assolvere
assiduamente agli impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti
del capo di istituto, dei docenti, del personale
tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso
rispetto, anche formale, che chiedono per se
stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e
nell'adempimento dei loro doveri gli studenti
sono tenuti a mantenere un comportamento
corretto e coerente con i principi di cui all'art. 1
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le
disposizioni organizzative e di sicurezza
dettate dai regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare
correttamente le strutture, i macchinari e i
sussidi didattici e a comportarsi nella vita
scolastica in modo di non arrecare danni al
patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di
rendere accogliente l'ambiente scolastico e
averne cura come importante fattore di qualità
della vita della scuola.
 
44 -- DisciplinaDisciplina
 
 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche
individuano  i comportamenti che configurano
mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati
nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti
all'interno della comunità scolastica e alle situazioni
specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni,
gli organi competenti ad irrogarle e il relativo
procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.
 2.      I provvedimento disciplinari hanno finalità
educativa e tendono a rafforzamento del senso di
responsabilità e al ripristino di rapporti corretti
all'interno della comunità scolastica.
 3.      La responsabilità disciplinare e personale. Nessuno
può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere
stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
Nessuna infrazione disciplinare connessa al
comportamento può influire sulla valutazione del
profitto.
 4.      In nessun caso può essere sanzionata, né
direttamente né indirettamente, la libera espressione di
opinioni correttamente manifestata e non lesiva
dell'altrui personalità.
 5.      Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate
alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto
possibile, al principio della riparazione del danno. Esse
tengono conto della situazione personale dello studente.
Allo studente è sempre offerta la possibilità di
convertirle in attività in favore della comunità
scolastica.
 6.      Le sanzioni e i provvedimenti che comportano
allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre
adottate da un organo collegiale
 7.      Il temporaneo allontanamento dello studente dalla
comunità scolastica può essere disposto solo in caso di
gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non
superiori ai quindici giorni.
 8.      Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per
quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi
genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.
 9.      L'allontanamento dello studente dalla comunità
scolastica può essere disposto anche quando siano stati
commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone.
In tal caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla
gravità del reato ovvero al permanere della situazione di
pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma
8.
 10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la
situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso
studente sconsiglino il rientro  nella comunità scolastica di
appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche
nel corso d'anno, ad altra scuola.
 11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse
durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di
esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. 
ImpugnazioniImpugnazioni
1.      Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 4,
comma 7, e per i relativi ricorsi si applicano le
disposizioni di cui all'articolo 328, commi 2 e 4, del
decreto legislativo 16 febbraio 1994, n 297.
2.      Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di
cui al comma 1 è ammesso ricorso, da parte degli
studenti nella scuola secondaria superiore e da parte dei
genitori nella scuola media, entro quindici giorni dalla
comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito
organo di garanzia interno alla scuola, istituito e
disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni
scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante
degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei
genitori nella scuola media.
3.      L'organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su
richiesta degli studenti della scuola in merito
all'applicazione del presente regolamento.
4.      Il dirigente dell'Amministrazione scolastica
periferica decide in via definitiva sui reclami proposti
dagli studenti della scuola secondaria superiore o da
chiunque vi abbia interesse, contro le violazione del
presente regolamento, anche contenute nei regolamenti
degli istituti. La decisione assunta previo parere
vincolante di un organo di garanzia composto per la
scuola secondaria superiore da due studenti, da tre
docenti e da un genitore designati dal consiglio
d’istituto, e presieduto dal presidente del consiglio
d’istituto.
I diritti delle studentesse e degliI diritti delle studentesse e degli
studentistudenti
 Diritto alla privacy
 Diritto alla partecipazione
 Diritto alla libertà d’insegnamento
 Diritto alla libertà d’apprendimento
 Diritto all’istruzione
 Diritto alla valutazione
 Diritto alla libertà di riunione e associazione
 Diritto alla libertà di manifestare il proprio
pensiero
I doveri degli studenti e delleI doveri degli studenti e delle
studentessestudentesse
 Regolamento d’istituto
 La disciplina e il voto in
condotta
 I provvedimenti disciplinari
La scuola aperta a tuttiLa scuola aperta a tutti
a scuola è uguale per tutti?
La parità scolastica
La laicità dell’insegnamento
La libertà di docenza
L’obbligo dell’istruzioneL’obbligo dell’istruzione
Istruzione scolastica obbligatoria
L’assolvimento dell’obbligo
scolastico
Lotta alla dispersione
Diritto all’istruzione nell’Unione
Europea
La scuola dell’autonomiaLa scuola dell’autonomia
Dal 1 settembre del 2000 tutte le istituzioni scolastiche
(con un numero di alunni compresi tra i 500 e i 900)
hanno acquisito personalità giuridica, cioè sono
riconosciute dallo Stato come soggetti di diritto, con
relativi diritti e doveri. Con l’autonomia si rende il sistema
scolastico più flessibile; in particolare si propone di far
incontrare domanda e offerta formativa; la scuola deve
adeguarsi e fornire competenze in grado di soddisfare le
esigenze del territorio. L’autonomia prevede:
Autonomia organizzativa
Autonomia patrimoniale
Autonomia didattica
Il POF (Piano dell’offerta formativa)
Autonomia organizzativaAutonomia organizzativa
 In base all’autonomia organizzativa ogni
istituzione scolastica:
 Ha a disposizione un fondo per lo svolgimento
delle attività di istruzione, formazione e
orientamento
 Possiede un organico funzionale di istituto,
che viene determinato non solo rispetto al
numero degli studenti, ma anche in base ai
progetti formativi attuati nei singoli istituti
 Può diversificare il servizio scolastico, in modo
da renderlo più efficace (calendari scolastici,
orari settimanali, ecc)
 Deve coordinarsi con il contesto territoriale in
Autonomia didatticaAutonomia didattica
 L’autonomia didattica comporta che ogni istituzione
scolastica, pur rispettando gli obiettivi del sistema generali
del sistema nazionale dell’istruzione, è libera di programmare
metodologie, gli strumenti e organizzazione dei tempi di
insegnamento, a seconda delle esigenze del territorio e delle
famiglie. I presidi diventano dirigenti scolastici ovvero i
rappresentanti legali dell’istituto e devono:
 Promuovere la qualità dei processi formativi, in collegamento
con le realtà presenti nel territorio
 Garantire il pieno esercizio della libertà di insegnamento
 Favorire la cooperazione fra l’istituzione scolastica, gli
studenti e le loro famiglie
 Procedere alla formazione delle classi e attribuire ai singoli
docenti le funzioni da svolgere
Il POF (Piano dell’offerta formativa)Il POF (Piano dell’offerta formativa)
 Nell’ambito dell’autonomia didattica, ogni istituto deve
definire il POF, che è il documento fondamentale che
caratterizza ogni scuola ed esplicita la progettazione
( che gli istituti adottano e pubblicano, è elaborato dal
collegio docenti e adottato dal Consiglio d’istituto.
All’interno del POF ogni istituto:
 Deve individuare degli strumenti concreti di rilevazione
dei bisogni del territorio e delle famiglie, anche
attraverso questionari e ricerche
 Può organizzare attività di sostegno e di recupero anche
per facilitare l’integrazione dei ragazzi immigrati
 può istituire percorsi alternativi fra diverse discipline,
che possono essere aggregate per aree disciplinari
Gli organi collegialiGli organi collegiali
Nel 1974 sono stati introdotti gli organi
collegiali, col preciso obiettivo di allargare la
partecipazione a genitori, personale non
docente e studenti. Gli organi collegiali
possono essere:
– A livello di istituto
– A livello distrettuale
– A livello provinciale
– A livello nazionale
Ci occuperemo solo dei primi
Che cosa sonoChe cosa sono
 Gli organi collegiali sono organismi di
governo e di gestione delle attività
scolastiche a livello territoriale e di
singolo istituto. Sono composti da
rappresentanti delle varie componenti
interessate e si dividono in organi
collegiali territoriali e organi collegiali
scolastici.
RappresentanzaRappresentanza
Il processo educativo nella scuola si costruisce in primo
luogo nella comunicazione tra docente e studente e si
arricchisce in virtù dello scambio con l'intera comunità
che attorno alla scuola vive e lavora. In questo senso la
partecipazione al progetto scolastico da parte dei genitori
è un contributo fondamentale. Gli Organi collegiali
della scuola, che - se si esclude il Collegio dei Docenti -
prevedono sempre la rappresentanza dei genitori, sono
tra gli strumenti che possono garantire sia il libero
confronto fra tutte le componenti scolastiche sia il
raccordo tra scuola e territorio, in un contatto
significativo con le dinamiche sociali. Tutti gli Organi
collegiali della scuola si riuniscono in orari non
coincidenti con quello delle lezioni
Consiglio di classeConsiglio di classe
Composizione nella scuola secondaria
superiore:
 tutti i docenti della classe,
 due rappresentanti dei genitori
 due rappresentanti degli studenti;
 presiede il dirigente scolastico o un
docente, facente parte del consiglio, da lui
delegato.
Funzioni nella scuolaFunzioni nella scuola
secondaria superioresecondaria superiore
Il consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico
o un docente,facente parte del consiglio, da lui delegato
ha il compito di:
 formulare al collegio dei docenti proposte in ordine
all'azione educativa e didattica e a iniziative di
sperimentazione
 agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti,
genitori ed alunni
 individuare eventuali strategie di recupero
 adozione dei libri di testo
 adottare, in alcuni casi, i provvedimenti disciplinari a
carico degli alunni.
Il c.d.c si riunisce con la sola presenza dei genitori
quando:
 Delibera in materia di coordinamento didattico e
interdisciplinare;
 Decide sulla valutazione periodica e finale degli studenti
Il consiglio d’istitutoIl consiglio d’istituto
Composizione Scuola secondaria superiore: il consiglio di
istituto, nelle scuole con popolazione scolastica fino a 500
alunni, è costituito da 14 componenti, di cui:
 6 rappresentanti del personale docente,
 uno del personale amministrativo, tecnico e ausiliario,
 3 dei genitori degli alunni,
 3 degli alunni, il dirigente scolastico;
nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500
alunni è costituito da 19 componenti, di cui
 8 rappresentanti del personale docente,
 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e
ausiliario,
 4 dei genitori degli alunni,
 4 degli alunni, il dirigente scolastico;
il consiglio d'Istituto è presieduto da uno dei membri, eletto
tra i rappresentanti dei genitori degli alunni.
Funzioni delFunzioni del consiglio di istituto:consiglio di istituto:
 Elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le
forme di autofinanziamento della scuola;
 Delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e
stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il
funzionamento amministrativo e didattico.
 Adotta il regolamento interno d’istituto
 Delibera sull’acquisto, il rinnovo e la conservazione delle
attrezzature tecnico scientifiche e dei sussidi didattici
 Criteri per la programmazione e l’attuazione delle
attività parascolastiche, interscolastiche ed
extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di
recupero e di sostegno, alle libere attività complementari,
alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione
 Decide in merito alla partecipazione dell'istituto ad
attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo
svolgimento di iniziative assistenziali.
 Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei
consigli di classe, ha potere deliberante
sull'organizzazione e la programmazione della vita e
dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di
bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che
l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole. In
particolare adotta il Piano dell’offerta formativa
elaborato dal collegio dei docenti.
 Indica i criteri generali relativi alla formazione delle
classi, all'assegnazione dei singoli docenti, e al
coordinamento organizzativo dei consigli di
intersezione, di interclasse o di classe;
 Esprime parere sull'andamento generale, didattico ed
amministrativo, stabilisce i criteri per l'espletamento dei
servizi amministrativi ed esercita le competenze in
materia di uso delle attrezzature e degli edifici
scolastici.
La Giunta esecutivaLa Giunta esecutiva
 Composizione
La Giunta esecutiva è composta da un docente, un
impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario, da un
genitore e da uno studente. Di diritto ne fanno parte il
dirigente scolastico, che la presiede, e il direttore dei
servizi generali e amministrativi che ha anche funzioni
di segretario della giunta stessa
FunzioniFunzioni
La Giunta esecutiva prepara i lavori del consiglio di
circolo o di istituto, fermo restando il diritto di
iniziativa del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle
relative delibere. Come previsto dal Decreto
interministeriale n.44 ha il compito di proporre al
Consiglio di circolo/istituto il programma delle attività
finanziarie della istituzione scolastica, accompagnato
da un'apposita relazione e dal parere di regolarità
contabile del Collegio dei revisori.
Nella relazione, su cui il consiglio dovrà deliberare entro
il 15 dicembre dell'anno precedente quello di riferimento,
sono illustrati gli obiettivi da realizzare e l'utilizzo
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La comunità scolastica

  • 2. La comunità scolasticaLa comunità scolastica La scuola è una comunità ovvero un certo numero di persone che condivide spazi e tempo e come ogni comunità per avere una civile e pacifica convivenza si basa su regole che devono essere condivise e rispettate da tutti. Per comprendere al meglio che cos’è la scuola e a cosa serve proviamo a mettere dei punti fermi ovvero quali sono queste regole e chi le stabilisce?  La Costituzione  DPR 31/06/74 n.416 modificato dal Dlgs 16/04/94 n.297  Regolamento d’Istituto  Lo statuto degli studenti e delle studentesse  Patto di Lisbona
  • 3. La Costituzione ARTT. 9-La Costituzione ARTT. 9- 3434  Istruzione scolastica obbligatoria  L’assolvimento dell’obbligo scolastico  La scuola è uguale per tutti  La parità scolastica  La laicità dell’insegnamento  La libertà di docenza
  • 4. LoLo statuto degli studenti e dellestatuto degli studenti e delle studentessestudentesse D.P.R. n. 249 del 24 Giugno 1998 ( G.U. n. 175 del 29 Luglio 1998 )
  • 5. Art. 1  - Vita della comunità scolastica 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica 2. La scuola è comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e  volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni . In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio
  • 6. 3.  La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante - studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali  e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva. 4.  La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
  • 7. Art. 2Art. 2 -- DirittiDiritti 1.  Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale 2.  La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. 3.  Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 4.  Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. 5.  Gli studenti hanno diritto ad essere consultati ed esprimere pareri su aspetti organizzativi rilevanti. 6.  Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento.
  • 8. 7.   Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono.
  • 9. 8.   La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:                                                  a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità; b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; c)   iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; d)  la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; e)   la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; f)   servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
  • 10. 9.   La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto. 10. Il diritto di associazioni .
  • 11. Art. 3Art. 3--DoveriDoveri 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo di istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art. 1
  • 12. 4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. 5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo di non arrecare danni al patrimonio della scuola. 6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.  
  • 13. 44 -- DisciplinaDisciplina    1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano  i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.  2.      I provvedimento disciplinari hanno finalità educativa e tendono a rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.  3.      La responsabilità disciplinare e personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
  • 14.  4.      In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.  5.      Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.  6.      Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottate da un organo collegiale  7.      Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.
  • 15.  8.      Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.  9.      L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8.  10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro  nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche nel corso d'anno, ad altra scuola.  11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. 
  • 16. ImpugnazioniImpugnazioni 1.      Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 4, comma 7, e per i relativi ricorsi si applicano le disposizioni di cui all'articolo 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 febbraio 1994, n 297. 2.      Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso, da parte degli studenti nella scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola media, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.
  • 17. 3.      L'organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento. 4.      Il dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazione del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia composto per la scuola secondaria superiore da due studenti, da tre docenti e da un genitore designati dal consiglio d’istituto, e presieduto dal presidente del consiglio d’istituto.
  • 18. I diritti delle studentesse e degliI diritti delle studentesse e degli studentistudenti  Diritto alla privacy  Diritto alla partecipazione  Diritto alla libertà d’insegnamento  Diritto alla libertà d’apprendimento  Diritto all’istruzione  Diritto alla valutazione  Diritto alla libertà di riunione e associazione  Diritto alla libertà di manifestare il proprio pensiero
  • 19. I doveri degli studenti e delleI doveri degli studenti e delle studentessestudentesse  Regolamento d’istituto  La disciplina e il voto in condotta  I provvedimenti disciplinari
  • 20. La scuola aperta a tuttiLa scuola aperta a tutti a scuola è uguale per tutti? La parità scolastica La laicità dell’insegnamento La libertà di docenza
  • 21. L’obbligo dell’istruzioneL’obbligo dell’istruzione Istruzione scolastica obbligatoria L’assolvimento dell’obbligo scolastico Lotta alla dispersione Diritto all’istruzione nell’Unione Europea
  • 22. La scuola dell’autonomiaLa scuola dell’autonomia Dal 1 settembre del 2000 tutte le istituzioni scolastiche (con un numero di alunni compresi tra i 500 e i 900) hanno acquisito personalità giuridica, cioè sono riconosciute dallo Stato come soggetti di diritto, con relativi diritti e doveri. Con l’autonomia si rende il sistema scolastico più flessibile; in particolare si propone di far incontrare domanda e offerta formativa; la scuola deve adeguarsi e fornire competenze in grado di soddisfare le esigenze del territorio. L’autonomia prevede: Autonomia organizzativa Autonomia patrimoniale Autonomia didattica Il POF (Piano dell’offerta formativa)
  • 23. Autonomia organizzativaAutonomia organizzativa  In base all’autonomia organizzativa ogni istituzione scolastica:  Ha a disposizione un fondo per lo svolgimento delle attività di istruzione, formazione e orientamento  Possiede un organico funzionale di istituto, che viene determinato non solo rispetto al numero degli studenti, ma anche in base ai progetti formativi attuati nei singoli istituti  Può diversificare il servizio scolastico, in modo da renderlo più efficace (calendari scolastici, orari settimanali, ecc)  Deve coordinarsi con il contesto territoriale in
  • 24. Autonomia didatticaAutonomia didattica  L’autonomia didattica comporta che ogni istituzione scolastica, pur rispettando gli obiettivi del sistema generali del sistema nazionale dell’istruzione, è libera di programmare metodologie, gli strumenti e organizzazione dei tempi di insegnamento, a seconda delle esigenze del territorio e delle famiglie. I presidi diventano dirigenti scolastici ovvero i rappresentanti legali dell’istituto e devono:  Promuovere la qualità dei processi formativi, in collegamento con le realtà presenti nel territorio  Garantire il pieno esercizio della libertà di insegnamento  Favorire la cooperazione fra l’istituzione scolastica, gli studenti e le loro famiglie  Procedere alla formazione delle classi e attribuire ai singoli docenti le funzioni da svolgere
  • 25. Il POF (Piano dell’offerta formativa)Il POF (Piano dell’offerta formativa)  Nell’ambito dell’autonomia didattica, ogni istituto deve definire il POF, che è il documento fondamentale che caratterizza ogni scuola ed esplicita la progettazione ( che gli istituti adottano e pubblicano, è elaborato dal collegio docenti e adottato dal Consiglio d’istituto. All’interno del POF ogni istituto:  Deve individuare degli strumenti concreti di rilevazione dei bisogni del territorio e delle famiglie, anche attraverso questionari e ricerche  Può organizzare attività di sostegno e di recupero anche per facilitare l’integrazione dei ragazzi immigrati  può istituire percorsi alternativi fra diverse discipline, che possono essere aggregate per aree disciplinari
  • 26. Gli organi collegialiGli organi collegiali Nel 1974 sono stati introdotti gli organi collegiali, col preciso obiettivo di allargare la partecipazione a genitori, personale non docente e studenti. Gli organi collegiali possono essere: – A livello di istituto – A livello distrettuale – A livello provinciale – A livello nazionale Ci occuperemo solo dei primi
  • 27. Che cosa sonoChe cosa sono  Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello territoriale e di singolo istituto. Sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate e si dividono in organi collegiali territoriali e organi collegiali scolastici.
  • 28. RappresentanzaRappresentanza Il processo educativo nella scuola si costruisce in primo luogo nella comunicazione tra docente e studente e si arricchisce in virtù dello scambio con l'intera comunità che attorno alla scuola vive e lavora. In questo senso la partecipazione al progetto scolastico da parte dei genitori è un contributo fondamentale. Gli Organi collegiali della scuola, che - se si esclude il Collegio dei Docenti - prevedono sempre la rappresentanza dei genitori, sono tra gli strumenti che possono garantire sia il libero confronto fra tutte le componenti scolastiche sia il raccordo tra scuola e territorio, in un contatto significativo con le dinamiche sociali. Tutti gli Organi collegiali della scuola si riuniscono in orari non coincidenti con quello delle lezioni
  • 29. Consiglio di classeConsiglio di classe Composizione nella scuola secondaria superiore:  tutti i docenti della classe,  due rappresentanti dei genitori  due rappresentanti degli studenti;  presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato.
  • 30. Funzioni nella scuolaFunzioni nella scuola secondaria superioresecondaria superiore Il consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico o un docente,facente parte del consiglio, da lui delegato ha il compito di:  formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione  agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni  individuare eventuali strategie di recupero  adozione dei libri di testo  adottare, in alcuni casi, i provvedimenti disciplinari a carico degli alunni. Il c.d.c si riunisce con la sola presenza dei genitori quando:  Delibera in materia di coordinamento didattico e interdisciplinare;  Decide sulla valutazione periodica e finale degli studenti
  • 31. Il consiglio d’istitutoIl consiglio d’istituto Composizione Scuola secondaria superiore: il consiglio di istituto, nelle scuole con popolazione scolastica fino a 500 alunni, è costituito da 14 componenti, di cui:  6 rappresentanti del personale docente,  uno del personale amministrativo, tecnico e ausiliario,  3 dei genitori degli alunni,  3 degli alunni, il dirigente scolastico; nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni è costituito da 19 componenti, di cui  8 rappresentanti del personale docente,  2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario,  4 dei genitori degli alunni,  4 degli alunni, il dirigente scolastico; il consiglio d'Istituto è presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni.
  • 32. Funzioni delFunzioni del consiglio di istituto:consiglio di istituto:  Elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola;  Delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico.  Adotta il regolamento interno d’istituto  Delibera sull’acquisto, il rinnovo e la conservazione delle attrezzature tecnico scientifiche e dei sussidi didattici  Criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche ed extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione
  • 33.  Decide in merito alla partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali.  Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole. In particolare adotta il Piano dell’offerta formativa elaborato dal collegio dei docenti.  Indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe;  Esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.
  • 34. La Giunta esecutivaLa Giunta esecutiva  Composizione La Giunta esecutiva è composta da un docente, un impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario, da un genitore e da uno studente. Di diritto ne fanno parte il dirigente scolastico, che la presiede, e il direttore dei servizi generali e amministrativi che ha anche funzioni di segretario della giunta stessa
  • 35. FunzioniFunzioni La Giunta esecutiva prepara i lavori del consiglio di circolo o di istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere. Come previsto dal Decreto interministeriale n.44 ha il compito di proporre al Consiglio di circolo/istituto il programma delle attività finanziarie della istituzione scolastica, accompagnato da un'apposita relazione e dal parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori. Nella relazione, su cui il consiglio dovrà deliberare entro il 15 dicembre dell'anno precedente quello di riferimento, sono illustrati gli obiettivi da realizzare e l'utilizzo delle risorse in coerenza con le indicazioni e le previsioni del Piano dell'offerta formativa, nonché i risultati della gestione in corso e quelli del precedente esercizio finanziario.