NERONE: una figura
complessa.
      .
      .
I primi anni di regno.
    Imperatore a diciassette anni (dal
     54 d.C.).
    Cinque anni di “regno felice” (54-
     59 d.C.), sotto la guida e la tutela
     del filosofo Seneca: politica
     moderata e cauta verso il senato,
     secondo il modello augusteo.
    L’ingombrante presenza della
     madre Agrippina, che esercita il
     ruolo di reggente, a fianco del
     figlio
Ritratto di Nerone da ragazzo
Ritratto di Agrippina
Le azioni del tiranno
   L’uccisione della madre (59 d.C.), che dà
    inizio al periodo tirannico vero e proprio.
   L’emarginazione del senato.
   La ricerca del favore della plebe con
    giochi e spettacoli pubblici costosissimi.
   L’eliminazione della moglie Ottavia.
   La feroce repressione degli oppositori (la
    “congiura dei Pisoni” nel 65 d.C.).
      suicidio forzato di Seneca, Lucano e
        Petronio, un tempo suoi amici e
        collaboratori.
La fine
   Il catastrofico incendio di Roma (64 d.C.),
    di cui Nerone venne ingiustamente
    accusato.
   La persecuzione dei cristiani di Roma,
    individuati come “capro espiatorio”.
   L’impopolare viaggio in Grecia del
    principe troppo “filoellenico” (67 d.C.).
   La rivolta del senato, dei pretoriani e
    degli eserciti provinciali (68 d.C.).
   Il suicidio del principe (68 d.C.) e
    l’estinzione” della dinastia Giulio-Claudia
Una politica complessa
   Favorì le forme d’arte e di gusto più
    innovative, ispirate alla cultura greca
    ellenistica.
   Promosse un’efficace riforma
    monetaria a favore dei ceti più poveri.
   Migliorò l’approvvigionamento
    alimentare di Roma.
   Risanò, dopo l’incendio, i fatiscenti
    quartieri popolari di Roma.
   Stabilizzò i rapporti con i Parti
    attraverso la diplomazia.
L’impero romano sotto
       Nerone
Una pessima fama
     Vittima di due tradizioni
      storiografiche ostili:
       quella senatoria (Tacito).
       quella cristiana.
     Viene presentato da esse come un
      tiranno capriccioso, folle e
      sanguinario: ma fu solo questo?
Una personalità singolare
      Amatissimo dalla plebe di Roma, che lo
       rimpianse a lungo.
      Odiatissimo dai senatori, che Nerone umiliò
       in vario modo (ad esempio costringendoli a
       recitare in teatro).
      Dotato di un carattere fragile e tormentato,
                                        tormentato
       brutale e viziato.
      Animato da una cultura raffinata ed
       eccentrica di impronta greca.
      Mosso da una visione innovativa e ardita del
       potere imperiale, molto diversa da quella
       augustea: un dispotismo di tipo orientale cui
       la classe dirigente romana non era ancora
       pronta.

Nerone

  • 1.
  • 2.
    I primi annidi regno.  Imperatore a diciassette anni (dal 54 d.C.).  Cinque anni di “regno felice” (54- 59 d.C.), sotto la guida e la tutela del filosofo Seneca: politica moderata e cauta verso il senato, secondo il modello augusteo.  L’ingombrante presenza della madre Agrippina, che esercita il ruolo di reggente, a fianco del figlio
  • 3.
  • 4.
  • 5.
    Le azioni deltiranno  L’uccisione della madre (59 d.C.), che dà inizio al periodo tirannico vero e proprio.  L’emarginazione del senato.  La ricerca del favore della plebe con giochi e spettacoli pubblici costosissimi.  L’eliminazione della moglie Ottavia.  La feroce repressione degli oppositori (la “congiura dei Pisoni” nel 65 d.C.).  suicidio forzato di Seneca, Lucano e Petronio, un tempo suoi amici e collaboratori.
  • 6.
    La fine  Il catastrofico incendio di Roma (64 d.C.), di cui Nerone venne ingiustamente accusato.  La persecuzione dei cristiani di Roma, individuati come “capro espiatorio”.  L’impopolare viaggio in Grecia del principe troppo “filoellenico” (67 d.C.).  La rivolta del senato, dei pretoriani e degli eserciti provinciali (68 d.C.).  Il suicidio del principe (68 d.C.) e l’estinzione” della dinastia Giulio-Claudia
  • 7.
    Una politica complessa  Favorì le forme d’arte e di gusto più innovative, ispirate alla cultura greca ellenistica.  Promosse un’efficace riforma monetaria a favore dei ceti più poveri.  Migliorò l’approvvigionamento alimentare di Roma.  Risanò, dopo l’incendio, i fatiscenti quartieri popolari di Roma.  Stabilizzò i rapporti con i Parti attraverso la diplomazia.
  • 8.
  • 9.
    Una pessima fama  Vittima di due tradizioni storiografiche ostili:  quella senatoria (Tacito).  quella cristiana.  Viene presentato da esse come un tiranno capriccioso, folle e sanguinario: ma fu solo questo?
  • 10.
    Una personalità singolare  Amatissimo dalla plebe di Roma, che lo rimpianse a lungo.  Odiatissimo dai senatori, che Nerone umiliò in vario modo (ad esempio costringendoli a recitare in teatro).  Dotato di un carattere fragile e tormentato, tormentato brutale e viziato.  Animato da una cultura raffinata ed eccentrica di impronta greca.  Mosso da una visione innovativa e ardita del potere imperiale, molto diversa da quella augustea: un dispotismo di tipo orientale cui la classe dirigente romana non era ancora pronta.