Presentanzione in P.P. del primo grande conflitto mondiale. Attraverso le illustrazioni d'epoca e le foto dei protagonisti si ripercorrono i momenti più salienti, con particolare riguardo al ruolo del nostro paese.
Presentanzione in P.P. del primo grande conflitto mondiale. Attraverso le illustrazioni d'epoca e le foto dei protagonisti si ripercorrono i momenti più salienti, con particolare riguardo al ruolo del nostro paese.
sintesi della situazione della politica estera europea alla vigilia della prima guerra mondiale. Il Reich tedesco e la politica di equilibrio di Bismarck, i trattati i congressi e il concerto delle potenze europee.
Realizzazione della classe 5a F del Liceo Classico "Cairoli" di Varese, coordinata dai docenti Brochetta e Guerraggio: una panoramica completa del primo conflitto mondiale dal punto di vista storico, artistico e letterario precede la lettura della guerra in funzione della memoria del passato (art. 9 della Costituzione italiana) per ricostruire la propria identità di cittadino in rapporto all'art.11 della Costituzione.
Liberazione e costituzione repubblicana. Contributi per una riletturaINSMLI
Di Francesco Paolo Casavola. Pubblicato in “Storia e memoria”, rivista pubblicata dall'Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea e prodotto per il convegno:"Radici e vitalità della Costituzione", svoltosi a Genova il 23 aprile 2005.
Carlo e Giani Stuparich due volontari triestini nel 1915_Stringher_Udine_elio...Elio Varutti
Carlo e Giani Stuparich, due volontari triestini nella Prima guerra mondiale. Elaborato del Laboratorio di Storia dell'istituto Stringher di Udine. Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia", cofinanziato dalla Fondazione CRUP. Classe 5^ D Ristorazione, anno scolastico 2013-2014. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Carla Maffeo (Italiano e Storia), Cinzia Lodolo (Sostegno). Networking: prof. Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
Presentazione sull'Italia degli Anni Settanta nel contesto del laboratorio di lettura 2014-2015 di Macerata Racconta, dedicato a Morte di un uomo felice di Giorgio Fontanta
L' arma segreta del duce. La vera storia del Carteggio Churchill-MussoliniSergio Primo Del Bello
Mimmo Franzinelli
“L' arma segreta del duce. La vera storia del Carteggio Churchill-Mussolini”
anteprima del nuovo saggio
Assemblea del Circolo Culturale Ghislandi, Breno, 21/03/2015
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2. L'ITALIA VERSO LA PRIMA GUERRA MONDIALE
IL PAESE DI FRONTE ALLA GUERRA
“La prima reazione della popolazione di fronte all'annuncio della
neutralità fu di cauta soddisfazione. Per la maggioranza degli italiani
la prospettiva di un'entrata in guerra non aveva nulla di attraente...
A conti fatti la maggioranza della popolazione italiana, dopo qualche
mese dallo scoppio del conflitto,continuava a rimanere ostile alla
guerra e indifferente ai richiami dell'interventismo”
A. Gibelli, LA GRANDE GUERRA DEGLI ITALIANI
(pagg. 22 e 28)
3. L'ITALIA VERSO LA PRIMA GUERRA MONDIALE
NEUTRALISTI INTERVENTISTI
➢ Socialisti
➢ Cattolici
➢ Liberali giolittiani
➢ Nazionalisti
➢ Liberali conservatori
➢ Irredentisti
➢ Interventismo democratico
➢ Socialisti rivoluzionari
IL PAESE DI FRONTE ALLA GUERRA
4. L'ITALIA VERSO LA PRIMA GUERRA MONDIALE
LE RAGIONI DEI NEUTRALISTI
➢ Socialisti
➢ Cattolici
➢ Liberali
giolittiani
Internazionalismo
Pacifismo religioso
Pacifismo pragmatico
Divisioni interne
Ambiguità della scelta “né aderire, né sabotare”
Cultura dell'obbedienza e della rassegnazione
Divisioni
Lealtà alle scelte della Corona
5. L'ITALIA VERSO LA PRIMA GUERRA MONDIALE
LE RAGIONI DEGLI INTERVENTISTI
➢ Nazionalisti
➢ Liberali conservatori
➢ Irredentisti
➢ Interventismo
democratico
➢ Socialisti
rivoluzionari
Guerra per rendere più forte, ricca e rispettata la nazione
Vicinanza alla Corona ed agli ambienti militari
Guerra come completamento del Risorgimento
Guerra per la democrazia contro l'autoritarismo austro-prussiano
Guerra come incendio rivoluzionario
6. L'ITALIA VERSO LA PRIMA GUERRA MONDIALE
AL FIANCO DEGLI INTERVENTISTI
➢ Monarchia
➢ Governo
➢ Esercito
➢ Grandi gruppi industriali
➢ Intellettuali
“La base sociale dell'interventismo fu prò costituita in
massima parte dalla borghesia piccola e media, dagli
strati intellettuali di formazione umanistica, dai ceti
professionali, dal mondo degli affari. ”
“Ciò che si attendeva dalla partecipazione alla guerra era
un rilancio dell'economia, la riconquista di un controllo
sulla disciplina di fabbrica minacciata dalla lotte operaie,
l'affermazione di nuove possibilità di crescita legate
all'espansion eterritoriale e alla conquista di nuovi
mercati”
A. Gibelli, LA GRANDE GUERRA DEGLI ITALIANI
(pagg.25-27)
7. L'ITALIA VERSO LA PRIMA GUERRA MONDIALE
LE ATTESE DEGLI INTELLETTUALI
“Tanto appartato, silenzioso e diffidente era l'atteggiamento di buona parte
della popolazione, quanto plateale, aggressivo e passionale fu quello degli
uomini di cultura di formazione umanistica, letterati e scrittori...
Ben prima che la guerra scoppiasse, elaborarono e divulgarono la
convinzione che solo una grande conflagrazione avrebbe potuto guarire i
mali che avvelenavano l'esistenza privata e la vita pubblica tanto in Europa
quanto in Italia, offrendo l'occasione per una specie di rigenerazione
collettiva”
“La guerra come necessità ineluttabile, come attrazione fatale, appunto
come occasione politica culturale e soprattutto esistenziale da non lasciarsi
sfuggire”
A. Gibelli, LA GRANDE GUERRA DEGLI ITALIANI
(pagg. 31-32)
8. L'ITALIA VERSO LA PRIMA GUERRA MONDIALE
LE ATTESE DEGLI INTELLETTUALI
RIVISTE LETTERARIE (“Il regno” - “Voce” - “Leonardo” - “Lacerba”)
FUTURISMO (Marinetti)
D'ANNUNZIO
“Capì che la questione decisiva era quella di trovare un modo per
affascinare grandi masse, colpire la loro fantasia, plasmare i loro
gusti e comportamenti: indicando a tutti un modello insieme
inarrivabile e attraente. Nell'incipiente era delle masse si trattava di
elaborare un'estetica della politica del tutto superflua finché le
masse erano tenute semplicemente ai margini. Gli strumenti di
questo coinvolgimento erano appunto il gesto e la parola nella loro
suggestiva combinazione”
A. Gibelli, LA GRANDE GUERRA DEGLI ITALIANI
(pag. 60)
9. L'ITALIA VERSO LA PRIMA GUERRA MONDIALE
D'ANNUNZIO VS GIOLITTI
“Nulla era più lontano dalla sensibilità dannunziana e dalla sua
visione della politica, della paziente mediazione parlamentare di
giolittiana memoria... e nulla appariva più esecrabile alle giovani
generazioni intellettuali che il modo tradizionale di concepire la
vita. Bisogno di bellezza, bisogno di grandezza, bisogno di
cambiamento: tutto ciò, perfettamente rappresentato da
D'Annunzio, entrava in rotta di collisione con la vecchia Italia
prudente e appartata che la classe dirigente liberale aveva forgiato e
che ora sembrava attardarsi di fronte alla grande prova che
attendeva il paese”
A. Gibelli, LA GRANDE GUERRA DEGLI ITALIANI
(pag. 60)
10. L'ITALIA VERSO LA PRIMA GUERRA MONDIALE
MUSSOLINI
“Anche nel caso di una conflagrazione europea, l'Italia, se non vuole precipitare la sua
estrema rovina, ha un solo atteggiamento da tenere: neutralità assoluta. O il governo
accetta questa necessità o il proletariato saprà imporgliela con tutti i mezzi... Il
proletariato d'Italia permetterà dunque che lo si conduca al macello un'altra volta? …
Sorga dunque dai circoli politici, dalle organizzazioni economiche, dai Comuni e dalle
Provincie dove il nostro partito ha i suoi rappresentanti, sorga dalle moltitudini
profonde del proletariato un grido solo, e sia ripetuto per le piazze e strade d'Italia:
«Abbasso la guerra!». ”
B. Mussolini, Abbasso la guerra,
L'Avanti del 25 luglio 1914
“Oggi – io lo grido forte – la propaganda antiguerresca è la propaganda della
vigliaccheria... A voi giovani d’Italia; giovani delle officine e degli atenei; giovani
d’anni e giovani di spirito; giovani che appartenete alla generazione cui il destino ha
commesso di «fare» la storia, e a voi che io lancio il mio grido augurale, sicuro che
avrà nelle vostre file una vasta risonanza di echi e di simpatie.
Il grido è una parola che io non avrei mai pronunciato in tempi normali e che innalzo
invece forte, a voce spiegata, senza infingimenti, con sicura fede, oggi: una parola
paurosa e fascinatrice: guerra!”
B. Mussolini, Audacia,
Il Popolo d'Italia del 15 novembre 1914
11. L'ITALIA VERSO LA PRIMA GUERRA MONDIALE
“IL MAGGIO RADIOSO”
26 aprile 1915 Il governo italiano, guidato da Salandra, firma il “Patto di Londra”
Accordo segreto che impegna
l'Italia ad entrare in guerra entro un mese
maggio 1915 La maggioranza parlamentare si dichiara neutralista
13 maggio 1915 Crisi di governo (dimissioni di Salandra)
Manifestazioni interventiste e antigiolittiane in tutta Italia
Nuovo incarico a Salandra
20 maggio 1914 Il Parlamento ratifica la decisione di entrare in guerra
24 maggio 1915 L'Italia entra in guerra