Deriva dei continenti e la tettonica a placchePaolo Balocchi
deriva dei continenti, tettonica a placche, margini di placca, divergenti, convergenti, trasformi, tipi di collisione, oceano-oceano, continente-oceano, continente-continente, motore della tettonica, celle convettive, trascinamento, spinta, flusso astenosferico
Le colture dedicate da biomassa a fini energetici in Sardegna: limiti ed oppo...Sardegna Ricerche
L'intervento di Enrico Bonari, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, nell'ambito del seminario "Biomasse, Biocombustibili e Biogas" organizzato dallo Sportello Energia di Sardegna Ricerche il 1° luglio a Cardedu (OG).
Progetto impronta ecologica comunità della valle di soleAlessio Migazzi
Il progetto, promosso dalla Comunità della Valle di Sole, cofinanziato dalla della Provincia Autonoma di Trento nell’ambito dei fondi per lo sviluppo sostenibile, ha come obiettivo principale la realizzazione di un intervento integrato di studio, comunicazione e sensibilizzazione sulla tematica dell’uso sostenibile delle risorse naturali
Deriva dei continenti e la tettonica a placchePaolo Balocchi
deriva dei continenti, tettonica a placche, margini di placca, divergenti, convergenti, trasformi, tipi di collisione, oceano-oceano, continente-oceano, continente-continente, motore della tettonica, celle convettive, trascinamento, spinta, flusso astenosferico
Le colture dedicate da biomassa a fini energetici in Sardegna: limiti ed oppo...Sardegna Ricerche
L'intervento di Enrico Bonari, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, nell'ambito del seminario "Biomasse, Biocombustibili e Biogas" organizzato dallo Sportello Energia di Sardegna Ricerche il 1° luglio a Cardedu (OG).
Progetto impronta ecologica comunità della valle di soleAlessio Migazzi
Il progetto, promosso dalla Comunità della Valle di Sole, cofinanziato dalla della Provincia Autonoma di Trento nell’ambito dei fondi per lo sviluppo sostenibile, ha come obiettivo principale la realizzazione di un intervento integrato di studio, comunicazione e sensibilizzazione sulla tematica dell’uso sostenibile delle risorse naturali
Le misurazioni della sostenibilità per l'urbanistica / Sustainability Measurements for Country and Town Planning: International Vocabulary of Metrology (VIM), Carring Capacity, Urban Metabolism, Ecological Footprint with reference to London (Girardet and the Majors K.Livingston and B. Johnson).
L. Zavattero, G. Capotorti, C. Blasi, R. Chiocchini, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Fonti e metodi innovativi per la misurazione dell'ambiente e la lettura territoriale
Titolo: Classificazione dei comuni secondo le Ecoregioni: supporto della statistica ufficiale allo sviluppo sostenibile del territorio
Per garantire che la strategia sostenibile abbia successo non bastano i render o i calcoli sull'efficienza energetica. E' necessario...
1. ...fare un progetto di bella architettura che coinvolga tutti gli attori del processo.
2. ...fare conoscere il progetto, in modo sia segnalato a tutti come progetto è sostenibile, ma anche come un punto di riferimento architettonico, un'icona come il nuovo Guggenheim di Bilbao e che dovrebbe dare ispirazione allo sviluppo urbano.
3. …applicare un controllo esterno della qualità al concept, alla progettazione e alla realizzazione. Non è di grande aiuto se il progetto guida nella pratica è di scarso rendimento. Una realizzazione convincente è virtuosa per lo sviluppo futuro.
4. …preparare il team di persone coinvolte ad affrontare un sostenibile. Per un progetto di qualità devono essere preparati tutti gli attori coinvolti: il responsabile del procedimento pubblico, gli investitori privati, i progettisti, i costruttori e anche gli utenti finali1.
5. ...immaginare la prevedibile classe di sostenibilità del futuro. Usare un sistema di valutazione dei rendimenti ambientali di progetti esistenti e la certificazione volontaria per verificare il funzionamento del progetto.2
6. ...dare dati precisi sul prezzo per i consumatori finali e rendendo gli utenti consapevoli delle proprie emissioni e dei quanta energia producono3.
7. ...considerare il ciclo di vita dell'edificio complessivo durante la fase di progettazione e costruzione, includendo la valutazione dei costi sull'intero ciclo di vita. Si prevede la presenza di un professionista di gestione ambientale nelle fasi di progettazione, costruzione e inizio di occupazione per garantire che il progetto sia eseguito4.
8. ...progettare e costruire l'edificio per soddisfare le esigenze ambientali, ma è altrettanto importante che l'operazione di costruzione e manutenzione venga condotta nel modo giusto. Le prestazioni dell'edificio nella fase d'uso dovrebbero facili da monitorare, migliorare e gestire. Nella fase d'uso ci sarà un periodo di monitoraggio che valuterà le azioni correttive è possibili5.
9. ...gli strumenti a disposizione per la fase d'uso comprendono la certificazione di sostenibilità per gli edifici esistenti (ad esempio LEED di costruzione e manutenzione), le politiche di manutenzione ambientale, contratti con gli inquilini che comprendono requisiti ambientali (Lease verde) e di fornire gli inquilini di supporto operativo ambientale (ad esempio, Ufficio Verde).
10. ...coinvolgere il personale della manutenzione e gli utenti per raggiungere e per migliorare gli obiettivi che sono stati fissati. Questo sarà fatto, fornendo formazione e informazioni in tempo reale circa le prestazioni ambientali per il personale di manutenzione degli edifici e per gli occupanti.
la prima parte su un laboratorio pedagogico-didattico tenuto da me per l'Università degli Studi di Catania al fine di educare/formare al tema della sostenibilità ambientale e come coinvolgere gli studenti dalla scuola dell'infanzia alle secondarie
ViaggiVerdi. Come rendere sostenibile la tua struttura ricettiva risparmiandoSimone Riccardi
Un seminario di “idee pratiche” da intraprendere subito, rivolto alle strutture ricettive per migliorare la loro offerta ricettiva, rispettando l’ambiente e risparmiando.
E’ l’occasione per conoscere meglio il fenomeno del turismo sostenibile, ma anche la possibilità di confrontarsi con una realtà che cambia, dove le nostre azioni virtuose possono fare la differenza. Scegliere di dotarsi di un’impronta green è anche un modo per avere più visibilità ed opportunità di marketing, un modo per distinguersi, per migliorare e promuovere la propria offerta ricettiva.
Si rivolge alle piccole e medie strutture ricettive, B&B, agriturismi, hotel, alberghi diffusi, residence, rifugi, appartamenti vacanze che vogliono migliorare la propria qualità ambientale, per offrire un servizio migliore ai loro clienti, per fare bene all’ambiente, ma sopratutto per ridurre gli sprechi e le spese.
A chi si rivolge: alle strutture ricettive e a chi lavora nel campo del turismo
Quando: venerdi 28 marzo, dalle ore 16.00 alle 18.00
Dove: Milano, Fà la cosa giusta! (Fieramilanocity), Sala Abbado Pad. 4
Buone azioni per rispettare la Terra. Energia, effetto serra, cambiamenti climatici, innalzamento dei mari e ispessimento delle foglie: effetti sulla vita!
La filiera corta della Canapa. Dott.ssa Tolve Manuela. Lucanapa.SviluppoBasilicata
Nuovi scenari produttivi:
La filiera corta della Canapa.
Salute, Alimentazione, Edilizia E Tessili
@ Ri – Costruire a (quasi) km 0 - FACTOR20
Viggiano . 22 novembre 2013
Lanciata dallo Spazio l’edizione 2012 del ‘Living Planet Report’, l’indagine biennale del WWF sulla salute della Terra illustrata in orbita dall’astronauta dell’ESA, André Kuipers.
Le cifre: meno 30% di biodiversità in circa 40 anni, fino a -60% nei Tropici. In 1 anno consumiamo nel mondo le risorse di 1 Pianeta e mezzo; in Italia di 2,5 Pianeti ogni anno
Siamo talmente avidi che in un anno ‘divoriamo’ le risorse naturali di un Pianeta e mezzo (in parole povere utilizziamo risorse oltre la capacità che i sistemi naturali hanno di rigenerarle attraverso i loro cicli vitali). Una voracità che ha provocato, solo fra il 1970 e il 2008, la perdita del 30% di biodiversità a livello globale con punte del 60% nei Tropici, tra le aree geografiche più colpite del mondo. Un trend di sovrasfruttamento confermato anche dai dati sull’impronta ecologica degli ultimi anni: nel 2008, infatti, a fronte di una biocapacità (cioè della capacità che i sistemi naturali hanno di produrre risorse biologiche utilizzabili dagli esseri umani) della Terra di 12 miliardi di ettari globali (Gha) , corrispondenti ad una ‘porzione’ pro capite media di 1,8 gha – che nel 1961 era di 3,2 ettari globale, quasi il triplo - si è registrata un’impronta ecologica umana di 18,2 miliardi di gha complessivi per una quota procapite di 2,7 gha. In Italia superiamo addirittura la media mondiale con un consumo annuale di ben 2,5 Pianeti e una quota pro capite di 4,5 gha. http://bit.ly/JRAlVB
WYSE onora il contributo importante che gli anziani possono dare al mondo e crede che la loro esperienza possa essere di sostegno alle generazioni più giovani. WYSE dà valore all'approccio intergenerazionale e incoraggia l'interazione fra gruppi di giovani e di anziani.
WYSE ELDERS lavora per ridefinire il ruolo degli anziani nella nuova civiltà planetaria attraverso riflessioni , sfide, scambi e confronti fra persone appartenenti a culture diverse , in contesti residenziali ed esperienziali di profonda bellezza, condivisione , collaborazione e creatività.
I programmi WYSE ELDERS si rivolgono a donne e uomini oltre i 50 anni che desiderano dare senso e valore al “terzo atto” della vita, scambiare aspirazioni ed esperienze con persone affini, esprimere meglio il loro potenziale e collegare le loro visioni con la saggezza che viene dall'età.
WYSE honours the important contribution that older people can make to the world and how their experience can be of service to the younger generations. WYSE values an intergenerational approach and aims to encourage interaction between older and younger groups and individuals.
WYSE ELDERS works to redefine the role of elders in the new planetary civilization through reflections, challenges, sharings and exchanges between people coming from different cultures and backgrounds, in residential and experiential contexts of deep beauty, heart communication, collaboration, and creativity.
WYSE ELDERS programmes address women and men over 50 who wish to give sense and value to the “third act” of their lives, to exchange experiences and aspirations with like minded people ; express more potential; connect their visions and find greater meaning and purpose with the wisdom of being elder.
Comunicato Stampa La Cocciutaggine a Terni - Centro di PalmettaAnnamaria Pompili
Al termine di 15 giorni di residenza presso il Centro di Palmetta a Terni vengono presentati i lavori sull’Atto Secondo de La Cocciutaggine, ultimo vizio capitale di Rafael Spregelburd (drammaturgo argentino di fama internazionale) ambientato durante la Guerra Civile spagnola del 1939. Lo scocco delle “cinco de la tarde” segna l’inizio di questo atto agito nella stanza di Alfonsa, la figlia malaticcia: un gruppo “di innocui fascisti” che non nominano mai violenza e sterminio, immersi in un’atmosfera tesa e paranoica, si muovono in uno spazio temporale ossessivamente ripetitivo, come fantasmi condannati. Una figlia nevrastenica, le cui visioni non del tutto oniriche svelano scheletri nascosti negli armadi della tenuta e il sogno di una lingua universale e democratica, che tradisce un pensiero livellatore e globalizzante, scandiscono il tempo di questa tragedia grottesca.
La Cocciutaggine recensita da Paolo Petroni, Corriere sella SeraAnnamaria Pompili
Antonelli sceglie così per gli interpreti una recitazione sul filo del grottesco, ma equilibrata, ritmica e incisiva che finisce per coinvolgere e coincidere col carattere del testo rivelandone il senso, fino al nero finale a sorpresa (Paolo Petroni, Corriere della sera, 19 luglio 2013)
l 16 luglio 2013 debutta al Teatro Studio “Eleonora Duse” La cocciutaggine di Rafael
Spregelburd, Saggio di Diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio
d’Amico” dell’allievo regista Dante Antonelli. Lo spettacolo è frutto di un percorso di studio di
quattro mesi sul testo di Spregelburd condiviso e sviluppato insieme ad un ensemble di attori
neodiplomati all’Accademia (Vittoria Faro, Michele Lisi, Carlotta Mangione, Alessandro
Marmorini) due drammaturghi per la scena (Matilde D’Accardi e Federico Perrone), un
musicista (Francesco Leineri), luci di (Luca Febbraro) scene (Giulio Bartolozzi) e costumi di (Carla Tagliaferri). La
traduzione è di Antonella Caron.
Dei tre atti di cui è formato il testo, verranno presentati il II e III a giorni alterni secondo il
seguente calendario:
martedì 16, giovedì 18, sabato 20 ore 20.45: II atto
mercoledì 17, venerdì 19 e domenica 21 ore 20.45: III atto
Ultima opera dell’Eptalogia di Hieronymus Bosch, La Cocciutaggine, scritta da Spregelburd
nel 2008 e mai rappresentata in Italia, è ambientata in Spagna nel 1939 durante la Guerra
Civile. La vicenda, dal Commissario di polizia alla serva francese, dalla figlia nevrastenica alla
ex moglie vendicativa, dallo scrittore decadente al traduttore russo convertitosi allo stalinisno,
dalla figlia in fuga verso l’avventura partigiana al piccolo possidente preoccupato solo di
preservare ciò che già possiede, dal soldato sciocco di provincia al miliziano di ventura, si
articola in tre atti che raccontano lo stesso lasso di tempo in tre spazi diversi della tenuta del
Commissario Jaume Planc: il salone, la camera della figlia ed il giardino. Ogni luogo della casa
è portatore di un’atmosfera, di un tempo, di una ritualità sua propria. La ripetizione ossessiva
dello stesso arco di tempo spinge il dramma oltre la sua frammentazione ritrovando lo spirito
più alto di una tragedia che invoca, al termine dello spettacolo, l’assenza di giudizio sui fatti
che si sono svolti sulla scena. Ogni atto ha inizio alle “cinco de la tarde”, ora magica che
affonda il suo senso nella poesia di Garcia Lorca che proprio durante la Guerra Civile perse la
sua giovane vita.
Del suo percorso di ricerca il giovane regista Antonelli ha detto: “Spregelburd ci ha ricordato
come è facile giocare al teatro, senza rinunciare alla profondità civile ed umana del messaggio
di cui ci facciamo portatori”.
Teatro Studio Eleonora Duse
via Vittoria n 6 Roma
tutte le sere ore 20.45
ingresso gratuito
Per info e prenotazioni 06-36000151
Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico
Via Vincenzo Bellini, 16 - 00198 ROMA Tel 06 854.36.80 Fax 06 854.25.05 C.F. 80218690586 www.silviodamico.it
Leadership e management a confronto con il cambiamento di Gianpiero Collu, Li...Annamaria Pompili
L’idea di realizzare un progetto di formazione di coaching e team coaching/ training di gruppo suddiviso in sette giornate tematiche nasce dal desiderio di unire e smembrare al tempo stesso il macro concetto del cambiamento, strutturandolo in sette interventi separati tra loro ma connessi, ben inseriti in questo vasto scenario.
I sette diversi argomenti vengono declinati attraverso il tema della Leadership e del Management, con metodologie simili tra loro ma con diversi tagli e approfondimenti.
Ogni singola giornata è un percorso d’esplorazione che approccia a un tema diverso, ma che al tempo stesso segue una sorta di fil-rouge non visibile ma consistente, tanto da poterle tenere unite dando una ad esse una singola identità e al tempo stesso facilitarle come se si trattasse di un unico workshop.
Qui metto a disposizione la possibilità di scaricare gratuitamente il mio Ebook di 27 pagine in cui descrivo questo progetto di formazione, dando la possibilità a tutti di confrontarsi su queste tematiche in forma aperta e in un’ottica di condivisione.
Troverete i miei contatti sul sito www.gianpierocollucoach.it
Leadership e management a confronto con il cambiamento di Gianpiero Collu, Li...
L'impronta ecologica
1. L'IMPRONTA ECOLOGICA
Il concetto di impronta ecologica è stato introdotto
nel 1996 da M. Wackernagel e W. Rees nel loro
libro “Our Ecological Footprint:Reducing Human
Impact on the Earth.
A partire dal 1999 il WWF aggiorna
periodicamente il calcolo dell'impronta ecologica
nel suo Living Planet Report
2. L'IMPRONTA ECOLOGICA
cos'è ?
L'impronta ecologica è un indicatore utilizzato
per valutare il consumo umano di risorse
naturali rispetto alla capacità della terra di
rigenerarle
Risponde alla domanda
“Quanto pesiamo sull'ambiente?”
3. L'IMPRONTA ECOLOGICA
cosa misura ?
L'impronta ecologica misura l'area biologicamente
produttiva di mare e di terra necessaria per
rigenerare le risorse consumate da una
popolazione umana e per assorbirne i rifiuti
prodotti
4. L'IMPRONTA ECOLOGICA
cosa misura ?
L'impronta ecologica misura l'area biologicamente
produttiva di mare e di terra necessaria per
rigenerare le risorse consumate da una
popolazione umana e per assorbirne i rifiuti
prodotti
5. L'IMPRONTA ECOLOGICA
che cosa considera
Considera sei categorie di territorio
Terreno per energia (per l' assorbimento della CO2 prodotta
dall' utilizzo di combustibili fossili)
Terreno agricolo (per la produzione di alimenti e altri beni )
Pascoli (per l'allevamento del bestiame)
Foreste (per la produzione del legname)
Superficie edificata (per gli insediamenti abitativi, gli impianti
industriali, infrastrutture e servizi)
Mare (per la crescita di risorse per la pesca)
7. L'IMPRONTA ECOLOGICA
alcuni valori
Impronta Ecologica pro-capite
Biocapacità media mondiale
1,78 ettari pro capite
Δ Impronta Ecologica/
Impronta Ecologica
Paese Biocapacità media mondiale
(ettari pro capite) (ettari pro capite)
Stati Uniti 9,6 7,82
Canadà 7,6 5,82
Australia 6,6 4,82
Svezia 6,1 4,32
Francia 5,6 3,82
Spagna 5,4 3,62
Austria 4,9 3,12
Italia 4,2 2,42
Egitto 4,2 2,42
Cina 1,6 -0,18
India 0,8 -0,98
8. BIOCAPACITA'
cos'è?
La Biocapacità è l’insieme dei servizi ecologici
erogati dagli ecosistemi locali, stimata
attraverso la quantificazione della superficie dei
terreni ecologicamente produttivi che sono
presenti all’interno della regione in esame.
L'Impronta Ecologica è riferita ai servizi ecologici richiesti dalla popolazione
la Biocapacità si occupa della capacità potenziale di erogazione di servizi
naturali a partire dagli ecosistemi locali.
9. DEFICIT/SURPLUS ECOLOGICO =
BC - EF
L'Impronta Ecologica è riferita ai servizi ecologici richiesti dalla popolazione
La Biocapacità stima la capacità potenziale di erogazione di servizi naturali
degli ecosistemi locali.
Impronta Ecologica Biocapacità pro-capite Deficit/Surplus
pro-capite ( ha) ( ha )
USA 9,5 4,9 - 4,7
SVEZIA 7,0 9,8 2,7
Germania 4,8 1,0 -2,9
Italia 3,8 1,1 -2,7
Cina 1,5 0,8 -0,8
Congo 0,9 8,1 7,3
Afganistan 0,3 1,1 0,8
Mondo 2,2 1,8 -0,4
10. Quante terre ?
Le richieste umane hanno superato le capacità rigenerative della Biosfera fin
dagli anni ’80. Secondo questa preliminare valutazione, il carico umano,
che corrispondeva al 70% della capacità della biosfera nel 1961, è
cresciuto fino al 120% nel 1999 “Wackernagel M. et al. 2002”