Laboratorio realizzato con il contributo dell'Iniziativa Laboratori dal Basso, azione della Regione Puglia cofinanziata dalla UE attraverso il PO FSE 2007-2013
Finanziato da ARTI Puglia, il corso gratuito “Lavorare in gruppo? Un’impresa! Un'impresa!: Conflitti, comunicazione e cooperazione per l'impresa sostenible” mira a fornire le competenze per migliorare l’efficienza del lavoro di gruppo e garantire la sostenibilità di un progetto imprenditoriale nel lungo periodo.
A promuoverlo l'Associazione VulcanicaMente , già attiva a livello locale ed europeo.
Il secondo di 5 moduli "Litigare bene tra colleghi: gestire i conflitti nei gruppi di lavoro" ha visto la partecipazione del trainer Graziano Tullio, esperto in team building e comunicazione efficace, e Paolo Ragusa, vice direttore del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti di Piacenza
www.vulcanicamente.it
Talk tenuto all'Agile Venture di Prato il 29 Settembre 2018.
Per quanto sconcertante e sconfortante da accettare, le nostre decisioni sono continuamente guidate da automatismi mentali ("bias") che, essenziali nella vita di tutti i giorni per prendere decisioni in fretta e senza fatica, risultano fuorvianti lì dove sia necessaria una riflessione più attenta e approfondita.
I "bias cognitivi" ci tendono continuamente trappole che pregiudicano l'efficacia delle nostre decisioni o delle dinamiche di comunicazione tra noi e gli altri.
Partendo da diversi ambiti lavorativi ed arrivando a diversi esempi riguardanti i team Scrum la mia intenzione è quella di esplorare insieme ai partecipanti i modi in cui i principali bias si manifestano e come creare le condizioni (quali pratiche si possono dimostrare efficaci) per limitarne gli effetti indesiderati.
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Finanziato da ARTI Puglia, il corso gratuito “Lavorare in gruppo? Un’impresa! Un'impresa!: Conflitti, comunicazione e cooperazione per l'impresa sostenible” mira a fornire le competenze per migliorare l’efficienza del lavoro di gruppo e garantire la sostenibilità di un progetto imprenditoriale nel lungo periodo.
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Il secondo di 5 moduli "Litigare bene tra colleghi: gestire i conflitti nei gruppi di lavoro" ha visto la partecipazione del trainer Graziano Tullio, esperto in team building e comunicazione efficace, e Paolo Ragusa, vice direttore del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti di Piacenza
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Talk tenuto all'Agile Venture di Prato il 29 Settembre 2018.
Per quanto sconcertante e sconfortante da accettare, le nostre decisioni sono continuamente guidate da automatismi mentali ("bias") che, essenziali nella vita di tutti i giorni per prendere decisioni in fretta e senza fatica, risultano fuorvianti lì dove sia necessaria una riflessione più attenta e approfondita.
I "bias cognitivi" ci tendono continuamente trappole che pregiudicano l'efficacia delle nostre decisioni o delle dinamiche di comunicazione tra noi e gli altri.
Partendo da diversi ambiti lavorativi ed arrivando a diversi esempi riguardanti i team Scrum la mia intenzione è quella di esplorare insieme ai partecipanti i modi in cui i principali bias si manifestano e come creare le condizioni (quali pratiche si possono dimostrare efficaci) per limitarne gli effetti indesiderati.
Laboratorio realizzato con il contributo dell'Iniziativa Laboratori dal Basso, azione della Regione Puglia cofinanziata dalla UE attraverso il PO FSE 2007-2013
Finanziato da ARTI Puglia, il corso gratuito “Lavorare in gruppo? Un’impresa! Un'impresa!: Conflitti, comunicazione e cooperazione per l'impresa sostenible” mira a fornire le competenze per migliorare l’efficienza del lavoro di gruppo e garantire la sostenibilità di un progetto imprenditoriale nel lungo periodo.
A promuoverlo l'Associazione VulcanicaMente , già attiva a livello locale ed europeo.
Il secondo di 5 moduli "Litigare bene tra colleghi: gestire i conflitti nei gruppi di lavoro" ha visto la partecipazione del trainer Graziano Tullio, esperto in team building e comunicazione efficace, e Paolo Ragusa, vice direttore del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti di Piacenza
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Le emozioni hanno una funzione vitale per il nostro benessere, ma quando non riusciamo a gestirle, in certe situazioni, rischiano di metterci nei guai. Quando e perché non riusciamo a gestirle e come imparare a farlo in 6 mosse.
Tecniche di comunicazione efficace: saper comunicare in modo adeguato ci consente di migliorare le relazioni interpersonali e di ottenere risultati di successo.
Cialdini è noto a livello internazionale per essere uno dei principali studiosi della psicologia sociale della persuasione. I suoi studi e le sue pubblicazioni sono considerate una delle più rilevanti matrici teorico-concettuali di settore, da cui si è poi articolata la ricerca sui processi cognitivi e relazionali della persuasione interpersonale [1].
Le regole della comunicazione persuasiva per Cialdini, che si rifà ad un approccio teorico di social cognition, sono riconducibili a sei "euristiche", o strategie cognitive fondamentali, che vengono implementate nella comunicazione interpersonale orientata ad una modifica dell'atteggiamento e del comportamento della controparte.
Imparare le strutture base della comunicazione efficace e dell'ascolto attivo per capire e conoscere meglio se stessi e gli altri.
• Principi base della comunicazione:
• Modello di Jakobson
• Assiomi della comunicazione
• Imparare a capire e a conoscere se stessi e gli interlocutori per facilitare la comunicazione:
• Riconoscere i principali sistemi rappresentazionali (VAKog) con cui le persone percepiscono il mondo esterno
• La comunicazione paraverbale: saper gestire la respirazione, il tono, il ritmo, il volume, le pause
• La comunicazione non verbale: la postura che favorisce la
comunicazione
• La lettura dei segnali oculari d'accesso (LEM)
• Il rapport e le modalità che facilitano una buona comunicazione:
• Il ricalco, la calibrazione e la guida
Scopo della PNL è darvi le metodologie perché si attui in voi un processo di crescita delle vostre possibilità, per porvi in maniera nuova e più efficace nelle sfide di ogni giorno.
Una riflessione sulla gestione del conflitto, nata durante un corso di gestione e tecniche di vendita. Attuale, vista la conflittualità oggi in atto. Aggiornata a Gennaio 2017
Le competenze trasversali o soft skills. Una panoramica generale con focus su personal branding e web reputation. Consigli utili per chi deve trovare lavoro. Ma anche un utile vademecum per i professionisti e le imprese. Coerenza e competenza sono le parole chiave per farsi scegliere.
Una presentazione semplice e immediata per esprimere alcuni concetti chiave sui temi della motivazione, creare un gruppo ed essere in una squadra vincente, leadership e tipi di leader.
La disoccupazione come problema reale della società capitalista
Una chiacchierata riflessiva sulla figura del disoccupato in cerca di lavoro ad autore del proprio destino.
#openbadges #informazioni
Le emozioni hanno una funzione vitale per il nostro benessere, ma quando non riusciamo a gestirle, in certe situazioni, rischiano di metterci nei guai. Quando e perché non riusciamo a gestirle e come imparare a farlo in 6 mosse.
Tecniche di comunicazione efficace: saper comunicare in modo adeguato ci consente di migliorare le relazioni interpersonali e di ottenere risultati di successo.
Cialdini è noto a livello internazionale per essere uno dei principali studiosi della psicologia sociale della persuasione. I suoi studi e le sue pubblicazioni sono considerate una delle più rilevanti matrici teorico-concettuali di settore, da cui si è poi articolata la ricerca sui processi cognitivi e relazionali della persuasione interpersonale [1].
Le regole della comunicazione persuasiva per Cialdini, che si rifà ad un approccio teorico di social cognition, sono riconducibili a sei "euristiche", o strategie cognitive fondamentali, che vengono implementate nella comunicazione interpersonale orientata ad una modifica dell'atteggiamento e del comportamento della controparte.
Imparare le strutture base della comunicazione efficace e dell'ascolto attivo per capire e conoscere meglio se stessi e gli altri.
• Principi base della comunicazione:
• Modello di Jakobson
• Assiomi della comunicazione
• Imparare a capire e a conoscere se stessi e gli interlocutori per facilitare la comunicazione:
• Riconoscere i principali sistemi rappresentazionali (VAKog) con cui le persone percepiscono il mondo esterno
• La comunicazione paraverbale: saper gestire la respirazione, il tono, il ritmo, il volume, le pause
• La comunicazione non verbale: la postura che favorisce la
comunicazione
• La lettura dei segnali oculari d'accesso (LEM)
• Il rapport e le modalità che facilitano una buona comunicazione:
• Il ricalco, la calibrazione e la guida
Scopo della PNL è darvi le metodologie perché si attui in voi un processo di crescita delle vostre possibilità, per porvi in maniera nuova e più efficace nelle sfide di ogni giorno.
Una riflessione sulla gestione del conflitto, nata durante un corso di gestione e tecniche di vendita. Attuale, vista la conflittualità oggi in atto. Aggiornata a Gennaio 2017
Le competenze trasversali o soft skills. Una panoramica generale con focus su personal branding e web reputation. Consigli utili per chi deve trovare lavoro. Ma anche un utile vademecum per i professionisti e le imprese. Coerenza e competenza sono le parole chiave per farsi scegliere.
Una presentazione semplice e immediata per esprimere alcuni concetti chiave sui temi della motivazione, creare un gruppo ed essere in una squadra vincente, leadership e tipi di leader.
La disoccupazione come problema reale della società capitalista
Una chiacchierata riflessiva sulla figura del disoccupato in cerca di lavoro ad autore del proprio destino.
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Tesi di Specialità LA DIMENSIONE PSICOLOGICA NELL'ORIENTMENTO PROFESSIONALEStefania Zin
Entrare nel mondo del lavoro e muoversi da un posto di lavoro all'altro richiede oggi, nel XXI secolo, più sforzi e fiducia che nell'era industriale. Lavorare nell'economia globale postmoderna comporta più rischi in quanto il lavoratore spesso non può pianificare la sua carriera all’interno della stessa organizzazione e, al contrario, può aspettarsi di svolgere almeno dieci occupazioni diverse durante l’arco della sua vita (Savickas, 2007). Le prospettive di lavoro sono tutt’altro che predittive, al contrario, sono caratterizzate da frequenti cambiamenti. La crisi nasce in quanto l’ipotesi fondamentale che vede la predittività basata sulla stabilità, oggi, non è più vera.
Si sta ponendo, dunque, sempre con maggior evidenza la necessità di ripensare e progettare una nuova modalità di orientamento professionale che aiuti la Persona, in ogni sua manifestazione, a muoversi in sicurezza in questo conteso socio-economico caratterizzato da una profonda incertezza.
In questo elaborato si cercherà di mettere in evidenza, grazie al contributo di Autori esperti in materia, come la psicologia ad orientamento costruttivista possa essere la base epistemologica su cui costruire nuovi percorsi di orientamento professionale, nuovi modelli di career counseling. Il career counseling, in questa cornice, acquisisce la caratteristica di processo di co-costruzione, tra “counselor” e persona, di una carriera professionale all’interno di quel racconto personale relativo alla propria significativa azione nel mondo.
Mettendo al centro la persona e la sua intenzionalità il processo di Career Counseling esprime il suo valore di intervento psicologico.
Un numero della rivista Opera di Promozione dell'Alfabetizzazione nel Mondo, contenente un articolo su Leonardo Di Paola e il dono dell'Unica per aiutare il Congo.
Persona, Impresa, Sistema: tre livelli di soggetti che, per migliorarsi, hanno bisogno di CONSAPEVOLEZZA!
Tutti noi, sia singolarmente che collettivamente, abbiamo bisogno di consapevolezza.
Quando scrivo Imprese, intendo anche le MicroPiccoleMedieImprese (MPMI).
I risultati non sono solo il frutto di capitale e lavoro, ma anche di relazioni interpersonali.
Una persona più consapevole è finalmente soddisfatta.
Un impiegato consapevole è indubbiamente più produttivo.
Un impiegato consapevole è sicuramente più coinvolgente.
Il personale più consapevole è ovviamente più efficiente ed efficace.
Un'impresa con il personale più consapevole è incontestabilmente al di sopra delle sue singole possibilità!
Essere consapevoli è un vantaggio per la persona, per l'impresa, per tutti i suoi "portatori di interessi" e per tutto il sistema esterno!
!:o)
Presentazione in aula del 10 giugno 2010, Corso di laurea Mag_Lav, Facoltà di Psicologia 2 de "La Sapienza", corso di Psicoteconologie del Prof. Pilavakis.
Abbiamo chiesto ai partecipanti al Master in Risorse Umane e Organizzazione, su base volontaria, di recensire alcuni libri di management, organizzazione e narrativa. La Chiave a Stella di Primo Levi è stato recensito da Marina Gallinelli, partecipante alla XVII edizione del Master in Risorse Umane e Organizzazione di ISTUD
Carisma il fascino_del_potere_personale_progetto_evolutivo
L'IDENTITA' PERSONALE E PROFESSIONALE
1. GRUPPO CINEMA IDENTITA' PERSONALE E IDENTITA' PROFESSIONALE di Elisabetta Bassani, Giulia Cacace, Ilaria Caelli, Alice Cancer, Debora Lombardi, Aurora Longo
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10. “ MI FIDO DI TE” Di Massimo Venier, con Ale e Franz
11. I due protagonisti: Alessandro e Francesco e la loro vita in casa e fuori. Vedremo come la perdita del lavoro ricadrà sulla loro vita e sulla loro persona: cioè come la loro identità lavorativa influenza quella personale
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14. Francesco ha sempre avuto una sua identità lavorativa, avendo sempre fatto un lavoro adeguato alla sua formazione e istruzione. E allo stesso modo ha sempre avuto una stabile identità personale, quasi invidiabile.
15. Quando però viene licenziato l’identità lavorativa si sgretola; non considera i lavoretti che riesce a trovare adatti, alla sua altezza. Essendo così qualificato, la sua vecchia identità é ben diversa da quella di un benzinaio. Per questo Francesco non è contento, non è soddisfatto: di questo ne risente anche la sua identità e vita personale. Lui litiga infatti con la moglie che ,inconsapevole, sminuisce uno dei suoi lavori“segreti”
16. L’identità lavorativa può essere infatti ego-sintonica o ego-distonica come in questo caso: Il piacere nel lavoro è infatti associato ad una azione che corrisponda ai propri ideali e che permetta di trarre un duplice riconoscimento, sia ai propri occhi che agli occhi altrui.
17. E Franz non si riconosce come benzinaio, né la sua famiglia lo identifica così. Lui, infatti, per mantenere, agli occhi della moglie la facciata della sua identità personale, arriverà addirittura a truffare.
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19. “ Potersi rappresentare una carriera, un tracciato alle nostre spalle e uno da percorrere” come dice Achille Orsenigo “ aiuta a pensare la propria identità come un divenire su un tracciato da dover seguire per poter arrivare ad essere qualcuno, con un lavoro, una professione, un nome e, da non dimenticare, uno stipendio” .
20. Anche con la sua vita vediamo come gli effetti dell’insicurezza lavorativa ricadono non solo sulla persona direttamente interessata ma anche sui suoi famigliari. E questo instaura un circolo vizioso ricadendo anche sulla identità personale.
21. Ale non ha neanche un’identità personale di cui è soddisfatto: come lui stesso dice vorrebbe avere una casa pulita, con il giardino, una famiglia, tutto quello cioè che Francesco ha sempre avuto ma ora ha perso. Tutto ciò che cioè gli permetterebbe di avere una sua identità personale.
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23. Una volta unitisi infatti, per lungo tempo, guadagnano grazie a più o meno piccole truffe; finché, grazie all’ultimo raggiro, riescono a trovare un impiego insieme, onesto e remunerativo.
24. Grazie all’amicizia lo scapestrato si crea quindi un’identità personale adeguata e soddisfacente e trova un lavoro che gli piace e il suo compagno di avventure ritrova la complicità e coordinazione tra le sue due identità, lavorativa e personale.
25. Vediamo quindi come l’amicizia sia un fattore favorevole alla creazione di una stabile e positiva identità lavorativa e, di conseguenza, anche personale. Come spiega Dominique Lhuilier “ senza la relazione con l’altro il soggetto non può definirsi né riconoscersi. Le collettività di lavoro rappresentano uno spazio privilegiato per una costruzione identitaria”
26. “ UN' OTTIMA ANNATA” Di Ridley Scott con Russel Crowe
27. Max Skinner, broker vincente della City londinese, si trova a dover riassestare la propria identità personale in seguito alla morte imprevista dello zio che gli lascia in eredità la tenuta vinicola provenzale. Una serie di imprevisti lo portano a modificare la propria scale di priorità, riscoprendo aspetti della sua identità rimasti svalorizzati per anni.
28. Vedremo come nel corso della storia l’edificio del sé del protagonista verrà messo in discussione e ristrutturato e verrà creato un nuovo equilibrio tra le dimensioni che lo costituiscono.
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35. “ IL DIARIO DI BRIDGET JONES” Di Sharon Maguire, con Renée Zellweger
36. Protagonista della vicenda è Bridget Jones, la cui vita è caratterizzata da estrema confusione e frammentazione a livello affettivo e professionale. Intrattiene una relazione amorosa con il suo datore di lavoro Daniel Cleaver, che però la tradisce e non la stima affatto. La ragazza mette in atto un gran cambiamento, che rivoluziona totalmente le sue identità professionale e personale. Quest’ultima sboccia nel vero amore tanto ricercato: Marc Darcy
37. Vedremo come una incisiva frammentazione dell’identità personale ricadrà pericolosamente in una forte instabilità a livello professionale
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40. POSITIVITA' DEL CAMBIAMENTO CAMBIAMENTO Bridget non si mantiene identica a se stessa perchè l'identità che si era creata era abbastanza negativa, infatti sottovalutava completamente la sua persona Necessità di rinnovarsi No sigarette, no alcol, no libri sugli uomini Nuovo posto di lavoro Marc Darcy: vero amore Lascia Daniel Lascia ambiente lavorativo Rimette insieme i tasselli del mosaico della sua identità rinnovata
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42. “ Bridget Jones, già una leggenda” Cambiamento radicale che coinvolge tutta la sua vita PERSONA ANONIMA LA PERSONA DI E GENERICA BRIDGET si riappropria di se stessa: processo di ricostruzione identitaria